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Come creare un business plan: esempio pratico (2024)

Pubblicato: 21/09/2023, 11:18 am

Revisione di

Perché creare un business plan?

Business plan: esempio in 6 punti, 1. mission o vision, 2. offerta e proposta di valore, 3. pubblico di riferimento e potenziali clienti, 4. flussi di ricavi, canali di vendita e di marketing, 5. organizzazione, fornitori e gestione delle attività, per concludere.

Un business plan è un documento utilizzato per definire obiettivi e strategie che consentano a un’attività di raggiungere il successo. Nell’articolo che segue forniremo un semplice esempio di business plan, che copre le indicazioni essenziali per l’avvio di una piccola impresa o di un’attività in proprio: se hai intenzione di dare vita a un progetto imprenditoriale, questo esempio può rappresentare un punto di partenza per sviluppare una pianificazione più completa.

La creazione del business plan è un processo essenziale per comprendere meglio costi, incarichi, opportunità di guadagno e quali modelli di business siano più remunerativi. Non sono solo gli imprenditori alle prime armi a dover sviluppare un business plan: si tratta di un’operazione preziosa per chiunque gestisca un’attività. Un business plan può essere strutturato secondo diversi gradi di complessità, dai più basilari ai piani più dettagliati, comprensivi di ricerche di mercato, costi e previsioni sui ricavi. Che tu sia un imprenditore in proprio o abbia lanciato una startup in cerca di finanziamenti, creare un business plan ben strutturato è un passo fondamentale per avviare un’impresa .

Un business plan completo dovrebbe comprendere sei elementi chiave, illustrati in questo esempio. Il livello di approfondimento richiesto dipende principalmente dalla scelta di avviare una piccola impresa o di ricorrere a un finanziamento da parte di un investitore. Le imprese finanziate da investitori, infatti, richiedono ricerche di mercato più approfondite e dettagli operativi e finanziari a sostegno del progetto.

Inizia il tuo business plan con un resoconto conciso che racchiuda la tua idea. Questa sezione deve rispondere in modo sintetico a cinque domande fondamentali. Le risposte saranno approfondite nelle sezioni successive del nostro esempio di business plan.

  • Di cosa si occupa la tua azienda? Vendi prodotti, servizi, informazioni o un insieme di queste cose?
  • Dove si svolge l’attività? La tua attività si svolge online, in negozio, tramite dispositivi mobili o in un luogo o ambiente specifico?
  • A chi si rivolge la tua attività? Qual è il mercato di riferimento della tua azienda e che caratteristiche ha il tuo cliente ideale?
  • Perché i potenziali clienti dovrebbero considerarla? Cosa dovrebbe spingere i tuoi clienti ideali a notare la tua attività?
  • In che modo i tuoi prodotti e/o servizi si distinguono da quelli della concorrenza? Cosa dovrebbe spingere i tuoi clienti ideali a scegliere la tua attività rispetto a quella di un concorrente?

Se hai difficoltà a fornire risposte a queste domande nella sintesi del tuo business plan, non preoccuparti. Man mano che lavorerai al piano, è molto probabile che scoprirai possibili risposte a queste domande, identificando nuove opportunità per la tua idea di business.

In questa sezione del business plan, dovrai illustrare la tua offerta commerciale. È inoltre il momento di definire la tua proposta di valore, spiegando perché la tua attività potrebbe risultare preziosa per dei potenziali clienti.

Lavorando a questa parte, potresti scoprire nuove opportunità di mercato che inizialmente non avevi considerato. Per esempio, una startup specializzata in prodotti senza glutine e chetogenici potrebbe ampliare la propria proposta di valore preparando dolci personalizzati per occasioni speciali adatti a diverse preferenze alimentari.

In questa sezione identificherai il tuo pubblico di riferimento, parlando dei problemi e delle esigenze specifiche a cui il tuo prodotto o servizio può fornire risposte. Questa fase è fondamentale per sviluppare una strategia di marketing e un’offerta di prodotti.

Per farlo in modo efficace, individua un problema che il tuo target si trova ad affrontare. Per esempio, la startup specializzata in cibi senza glutine e chetogenici può rivolgersi a persone attente alla salute e alla ricerca di questi prodotti. Tuttavia, è essenziale accertarsi di rivolgersi a una base di clienti sufficientemente ampia da poter sostenere l’attività, il che potrebbe significare che dovrai offrire una varietà di prodotti da forno tradizionali insieme quelli più particolari.

La nostra economia è trainata dalle tecnologie informatiche e grazie a internet oggi le startup possono contare su molte opportunità di guadagno e raggiungere un pubblico di riferimento sempre più variegato. In questo contesto, i flussi di ricavi e i canali di vendita divengono anche strumenti di marketing: la presente sezione è dedicata a tutti questi aspetti.

Flussi di ricavi

I flussi di ricavi corrispondono ai molti modi in cui è possibile generare guadagni con la propria attività. Nel tuo business plan, elenca le fonti di entrate al momento del lancio e indica eventuali idee che consentano di ampliare l’attività in futuro.

Ad esempio, il business plan della startup specializzata in prodotti gluten free potrebbe contemplare i seguenti flussi di ricavi:

  • Vendita di prodotti: online, in negozi pop-up, all’ingrosso e (in futuro) in negozio
  • Ricavi derivanti da campagne di affiliazione: monetizzazione dei post contenenti link di affiliazione pubblicati all’interno di un blog e/o sui profili social
  • Entrate derivanti dalle inserzioni pubblicitarie: annunci pubblicitari sul sito web
  • Vendite di ebook: (in futuro) pubblicazione di ebook di ricette di dessert senza glutine e compatibili con la dieta chetogenica
  • Ricavi ottenuti grazie ai video: (in futuro) monetizzazione di un canale YouTube con video informativi sulla realizzazione di dessert senza glutine e chetogenici
  • Webinar e corsi online: (in futuro) monetizzazione di webinar orientati al coaching e corsi online dedicati a consigli e tecniche di cottura
  • Contenuti riservati ai soci: (in futuro) monetizzazione di una sezione del sito web riservata ai soci e dedicata a contenuti speciali a integrazione dei webinar e dei corsi online
  • Franchising: (in futuro) vendere l’idea di aprire forni specializzati nella realizzazione di questi prodotti di nicchia a imprenditori di franchising.

Canali di vendita

I canali di vendita consentono di generare flussi di ricavi. Questa sezione risponde anche alla domanda “dove si svolge l’attività?” contenuta nel secondo punto della vision del progetto.

Ad esempio, nel business plan della startup specializzata in prodotti senza glutine potrebbero essere indicati i seguenti canali di vendita:

  • POS: un sistema di vendita per dispositivi mobili come Shopify o Square POS per la gestione delle vendite in mobilità in contesti quali mercati, eventi e fiere
  • Piattaforma ecommerce: un negozio online come Shopify , Square o WooCommerce per le vendite al dettaglio online e gli ordini di vendita all’ingrosso
  • Canali social: post e pin con pulsanti per l’acquisto su Facebook , Instagram o Pinterest, che consentano di vendere online attraverso i propri profili
  • Negozio: una sede fisica, quando l’attività sarà cresciuta al punto di consentirti di gestire un negozio.

Di seguito elenchiamo ulteriori canali che possono fungere da fonti di reddito:

  • Ricavi derivanti da campagne di affiliazione: sezione blog sul sito di ecommerce e partner affiliati
  • Entrate derivanti dalle inserzioni pubblicitarie: annunci pubblicitari sul sito di ecommerce
  • Vendite di ebook: vendite di ebook su Amazon tramite Kindle Direct Publishing
  • Ricavi ottenuti grazie ai video: canale YouTube con monetizzazione degli annunci pubblicitari
  • Webinar e corsi online: piattaforme dedicate a corsi online e webinar che consentano di gestire la creazione di account per gli iscritti e il caricamento e la riproduzione di contenuti registrati
  • Contenuti riservati ai soci: contenuti protetti da password tramite applicazioni per la creazione di community di utenti iscritti come MemberPress.

Canali di marketing

Spesso i canali di marketing e di vendita utilizzati dalle imprese presentano forti sovrapposizioni. I video e le piattaforme online come i social media, i siti web o i blog fungono sia da strumenti di marketing che da fonti di ricavi, risultando particolarmente utili per le startup e le imprese di piccole dimensioni.

Ad ogni modo, i canali pubblicitari tradizionali come la radio, la TV, le comunicazioni dirette per posta e la carta stampata hanno mantenuto il proprio valore per molte attività e, pertanto, devono essere presi in considerazione al momento della creazione di un piano di marketing e di un budget all’interno di un business plan.

In questa sezione del nostro esempio di business plan spieghiamo come indicare la struttura, le modalità di gestione dell’azienda ed eventuali certificazioni o permessi necessari per l’avvio dell’impresa.

La startup specializzata in prodotti senza glutine potrebbe elencare alcuni punti simili ai seguenti:

  • Struttura aziendale: definizione dell’organizzazione dell’attività
  • Permessi e certificazioni: licenza per il trattamento degli alimenti e per la produzione alimentare artigianale. In alternativa, affitto di una cucina commerciale in possesso dei requisiti necessari
  • Ruoli e responsabilità: imprenditore in proprio, tutti i ruoli e le responsabilità sono in capo al titolare
  • Attività quotidiane: procurarsi gli ingredienti e cucinare tre giorni a settimana per rispondere agli ordini. Riservare del tempo agli eventi di settore, ai mercati e agli ordini dei partner all’ingrosso, se necessario. Spedire a giorni alterni gli ordini effettuati online. Aggiornare il sito web e creare post social, sul blog e contenenti link di affiliazione nei giorni in cui non vengono effettuate le spedizioni.

L’ultimo passaggio nella stesura del business plan consiste nell’elencare i costi previsti per l’avvio e la gestione dell’attività, oltre che i ricavi attesi. Grazie a strumenti gratuiti come Square e alle opportunità di marketing offerte dai social media, è possibile lanciare una startup a costi molto contenuti.

In molti casi, il costo della merce, della spedizione e dell’imballaggio, delle autorizzazioni e licenze, e della stampa dei biglietti da visita sono le uniche spese da sostenere.

Sviluppare al meglio il business plan della propria attività è un passaggio fondamentale per chi si appresta a lanciare un’impresa, ma è altrettanto importante che la fase di pianificazione non si trasformi in un ostacolo per l’avvio dell’attività.

Tieni presente, inoltre, che un business plan non è mai un documento destinato ad assumere valore definitivo. I mercati, il pubblico e le tecnologie sono in costante evoluzione, così come gli obiettivi aziendali e le strategie sviluppate per raggiungerli. Considera il tuo business plan, quindi, come un documento dinamico, soggetto a revisioni periodiche, da ampliare e modificare in risposta alle opportunità di mercato e alla crescita della tua attività.

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Krista Fabregas è una professionista esperta nell'ambito dell'ecommerce e della redazione di contenuti online. Vanta oltre vent'anni di esperienza pratica, che mette al servizio di chi desidera lanciare e far crescere società di successo nel settore tecnologico. Tra le sue competenze rientrano l'avvio e lo sviluppo di attività di ecommerce, operazioni e logistica per le PMI, piattaforme per la creazione di siti web, sistemi di pagamento, marketing multicanale e redditi da attività collaterali e programmi di affiliazione. Krista ha conseguito la laurea in Lettere presso la University of Texas di Austin e ha ricoperto posizioni apicali presso la NASA, un'azienda Fortune 100 e diverse startup digitali.

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Come si fa un Business Plan: ecco la guida facile

Chiara C.

Se stai per creare una start up o un’impresa, allora hai bisogno di un business plan ! Ma cos’è di preciso? Beh, stiamo parlando di un documento estremamente importante perché risponde a ben quattro funzioni diverse. Prima di spiegarti come si fa un business plan , cerchiamo di chiarire di cosa si tratta e quali sono gli obiettivi di questo documento.

Ecco un breve indice di tutto ciò che tratteremo in questa guida sul business planning:

Cos’è il business plan e a cosa serve

Come fare un business plan: la struttura da seguire, come redigere un business plan: le varie parti.

  • Executive summary
  • Descrizione dell’impresa
  • Descrizione del prodotto o servizio
  • Analisi di mercato
  • Il piano di marketing
  • Il piano operativo
  • La struttura organizzativa
  • Il Piano finanziario
  • Gli allegati
  • Qualche esempio di business plan

Un business plan (o piano di business) è un documento articolato e suddiviso in sezioni che ha lo scopo di descrivere un progetto di business e di spiegare come un’idea di impresa può trasformarsi – entro un determinato periodo di tempo e seguendo determinate modalità – in un progetto d’impresa vero e proprio.

Le quattro funzioni fondamentali di un business plan sono le seguenti:

  • Descrivere l’idea imprenditoriale e la sua fattibilità
  • Impostare la strategia da seguire per il successo dell’impresa
  • Valutare le performance e l’andamento del progetto in itinere
  • Presentare l’idea imprenditoriale a potenziali investitori.

A chi serve il business plan

Un business plan è utile non solo nel caso del lancio di una start up, ma serve anche alle imprese già avviate per affrontare progetti di sviluppo (ad esempio per individuare i vantaggi che si possono ottenere realizzando un determinato progetto) oppure in caso di operazioni straordinarie come acquisizioni e fusioni.

Leggi anche: Come creare una start up

Torna all’inizio

Affrontiamo ora la questione più pratica, ossia come fare un business plan:

  • Crea un indice
  • Scrivi un executive summary efficace
  • Scrivi la descrizione dell’impresa
  • Redigi la descrizione del prodotto o servizio
  • Prepara l’analisi di mercato
  • Illustra la strategia di marketing
  • Crea il piano operativo
  • Spiega la struttura organizzativa
  • Illustra il piano finanziario
  • Prepara gli allegati

Ognuno di questi punti, che approfondiremo di seguito, rappresenterà una diversa sezione del tuo business plan.

Procediamo!

Leggi anche: Lean Canvas, il business plan per lean start up

Prima di spiegarti come si redige un business plan devi ricordare che, essendo un documento importante sia a livello interno che esterno (per la presentazione ai possibili finanziatori), deve essere scritto in modo chiaro, snello, leggibile, completo e trasparente . D’altronde, non vorrai confondere e stordire i potenziali finanziatori con un documento prolisso, confuso e graficamente brutto, no?

Detto questo, vediamo come fare un business plan con i fiocchi!

Ogni business plan si apre con un indice che elenca le varie sezioni presenti nel documento e le relative pagine a cui trovarle. Serve a rendere più semplice la consultazione (un po’ come l’indice che trovi all’inizio di questo articolo!).

2. Executive summary

L’executive summary è una sorta di sintesi che spiega brevemente qual è l’idea d’impresa e i punti chiave del documento. Dev’essere scritto in modo accattivante e chiaro poiché è la prima cosa che i potenziali finanziatori leggeranno.

Per riuscire a scrivere un executive summary efficace, ti consigliamo di redigerlo alla fine, quando avrai finito di fare il resto del business plan. In questo modo avrai le idee chiare.

3. Descrizione dell’impresa

In questa sezione dovrai descrivere l’impresa dando informazioni sulla sua tipologia, la sua storia, la sua struttura, in che settore opera, cosa offre, quali sedi ha e quali sono i suoi punti di forza rispetto alla concorrenza (ad esempio, la presenza di figure manageriali altamente esperte e qualificate, il fatto di avere una location ottima, di essere in possesso di un brevetto, ecc.). Descrivi anche quali sono gli obiettivi da raggiungere ; ricorda che devono essere realistici e realizzabili entro un periodo di tempo determinato. In questa sezione spiega anche da chi è composto il team imprenditoriale .

4. Descrizione del prodotto o servizio

In questa parte del tuo business plan devi descrivere nel dettaglio i servizi o i prodotti offerti e a quale bisogno e domanda del mercato intendono rispondere. Metti in evidenza:

  • Le caratteristiche del servizio o del prodotto (in quest’ultimo caso inserisci anche foto e materiale informativo).
  • Le possibilità d’impiego: come/in che casi può essere utilizzato?
  • Ciò che lo distingue dal prodotto/servizio offerto da altre aziende. Se possiedi un brevetto, specificalo.
  • Quali possono essere gli sviluppi futuri.

5. Analisi di mercato

Come si fa un business plan: analisi del mercato

Effettua un’approfondita analisi di mercato e descrivi:

  • Com’è segmentato
  • I trend del settore e di sviluppo della domanda
  • Quali sono le normative che regolano il mercato
  • Quali sono i tuoi competitor diretti e indiretti e come si posizionano
  • Quali sono le caratteristiche dei clienti target , le loro abitudini di consumo, lo stile di vita e le preferenze, la loro capacità di acquisto e le loro caratteristiche socio-demografiche e geografiche. In questo campo ti può essere utile creare delle buyer personas .

6. Il piano di marketing

In questa sezione del business plan devi illustrare qual è la strategia adottata per attirare e fidelizzare i clienti e per posizionarti e importi nel mercato . Nel tuo piano di marketing dovrai illustrare quali sono le scelte strategiche riguardo a:

  • Prezzo di vendita
  • Comunicazione e promozione del prodotto/servizio
  • Politiche di distribuzione (canali scelti, accordi di commercializzazione, rete di vendita).

Dopo aver stabilito queste strategie puoi effettuare una previsione della quota di mercato, delle vendite e del fatturato previsto nel periodo di tempo preso in considerazione dal tuo piano di business.

Leggi anche: Modello di business: cos’è e come sceglierlo

7. Il piano operativo

Procediamo nella spiegazione di come fare un business plan parlando della sezione dedicata al piano operativo. Questa serve a spiegare:

  • Come si vuole produrre e sviluppare il prodotto , quali risorse e processi vengono coinvolti.
  • Come si intende offrire assistenza tecnica ai clienti nella fase post-vendita, aspetto sempre più importante per la soddisfazione dei clienti e la loro fidelizzazione.

8. La struttura organizzativa

In questa sezione dovrai descrivere in modo più approfondito i profili del team manageriale (titoli di studio, esperienze, qualifiche professionali) e definire qual è il loro ruolo e funzione all’interno dell’impresa. Stabilisci anche il piano di gestione delle risorse umane , di quali figure professionali il progetto ha bisogno (competenze e funzioni) e qual è il piano di assunzioni previsto.

9. Il Piano finanziario

Come fare un business plan: il piano finanziario

Questa è la sezione più numerica del business plan, in cui fornire una proiezione realistica e dettagliata delle performance economiche e finanziarie dell’impresa.

Qui dovrai inserire:

  • Il Conto Economico preventivo per almeno 3 anni, inserendo quindi le previsioni di tutti i costi (fissi e variabili) che l’impresa dovrà affrontare e i ricavi previsti, evidenziando il risultato economico di esercizio.
  • I flussi di cassa : le uscite finanziarie previste.
  • Lo Stato patrimoniale preventivo per 3 anni (provenienza dei capitali e loro impiego).

Leggi anche: Come finanziare una startup

10. Gli allegati

Un business plan si conclude con una sezione dedicata agli allegati utili per chiarire quanto detto nelle diverse sezioni e per fornire informazioni aggiuntive. Alcuni esempi di allegati di un piano di business sono:

  • Il curriculum vitae del management
  • Le schede tecniche di prodotto
  • I dati sull’indagine di mercato
  • Eventuali preventivi da parte di fornitori

Un esempio di business plan

Abbiamo visto qual è la struttura di un business plan, come si fa e perché è importante. Ora, però, scommetto che ti piacerebbe vedere un caso pratico. A questo link puoi consultare consultare un esempio redatto dall’Università di Siena.

Bene, ora che ti abbiamo spiegato come si fa un business plan puoi metterti al lavoro. Ricorda che una volta redatto il tuo piano di business non lo devi lasciare nel dimenticatoio, anzi, questo documento va costantemente aggiornato in base ai cambiamenti interni all’azienda o delle condizioni esterne. 

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Come fare un business plan

Come fare un business plan di successo: guida 2022

Il business plan è uno strumento di gestione d'impresa fondamentale, utile soprattutto se stai pensando di lanciare un nuovo brand o un progetto imprenditoriale o di dare una svolta alla tua attività. 

Che tu abbia bisogno di qualche chiarimento o che tu sia un imprenditore che sta partendo completamente da zero, ecco la guida 2022 per la creazione di un business plan adatto alla tua attività.

come fare un business plan

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Quando serve creare un business plan? Una guida

Se il tuo obiettivo è lavorare da freelance per arrotondare il tuo stipendio mensile, non hai bisogno di un business plan.

Se invece hai scelto di imbarcarti in un’avventura più complessa, che potrebbe potenzialmente occupare i tuoi giorni, il tuo tempo e le tue risorse, ne hai assolutamente bisogno.

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Se lanciare un business è per te il tuo lavoro primario, fare un business plan professionale può aiutarti tantissimo nel momento in cui dovrai presentare il progetto a eventuali collaboratori o investitori.

Business plan per startup

Nel caso delle startup, un business plan aiuta i fondatori a delineare le proiezioni future, il budget, gli obiettivi e le attività da svolgere. 

In questo caso quindi il business plan si concentra sugli aspetti più generali dell’azienda, su come e quando questa raggiungerà i suoi obiettivi, e perché i fondatori sono le persone adatte per questo lavoro. Infine, stabilirà un quantitativo di denaro necessario per lanciare il business e arrivare, potenzialmente, a dei guadagni.

In questo spaccato, le parti fondamentali all’interno di un business plan per startup sono l’Executive Summary e la Roadmap. 

Queste ovviamente sono informazioni generali: se vuoi sapere come fare un business plan per una startup, quali informazioni deve contenere e come strutturare il documento, continua a leggere!

Business plan per un’azienda già avviata

Anche le aziende già ben avviate e presenti sul mercato da tempo devono gestire e guidare il loro business in maniera strategica per approfittare di nuove opportunità.

Le aziende utilizzano il business plan per rinforzare una strategia, stabilire delle linee d’azione, gestire responsabilità e obiettivi, tenere traccia dei risultati e pianificare l’utilizzo delle risorse in base a entrate e uscite.

Per le aziende esistenti, redigere un business plan può comportare un notevole vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza, che porta di conseguenza a una crescita più rapida e a una maggiore innovazione.

Le aziende con un business plan hanno una crescita del 30% più rapida rispetto a quelle senza pianificazione (Fonte: Journal of Management Studies ) .

Business plan: cos’è e come si realizza

Un business plan è un documento che descrive nel dettaglio tutto quello che riguarda tua azienda. Questo include il mercato di riferimento, le opportunità, il modello di business, il team, le strategie di marketing, il piano finanziario e altro ancora.

Un business plan è generalmente formato da due sezioni principali, che divideremo poi in vari punti e sotto-sezioni. La prima è la parte descrittiva, parla dell’azienda e dei suoi obiettivi. La seconda è la parte numerica, presenta dati e aspetti economici che devono validare i punti presentati nella prima parte.

Come fare un business plan: quali informazioni includere

Ecco qualche consiglio su come fare un business plan.

Ogni piano aziendale deve contenere tre gruppi di informazioni principali:

1. Concetto

Quando inizi a redigere un business plan, nella prima parte devi presentare l’azienda, il prodotto e gli obiettivi. Sfrutta questa sezione per illustrare le motivazioni che ti hanno spinto a creare la tua azienda e quali obiettivi intendi raggiungere.

Qual è il prodotto o servizio che stai offrendo? Quali sono le sue caratteristiche, e quali i suoi vantaggi rispetto a prodotti o servizi simili offerti dalla concorrenza? Ricordati di aggiungere al business plan anche eventuali tecnologie impiegate, brevetti o particolari competenze del tuo team che possono contribuire alla realizzazione del tuo progetto.

Per capire come scrivere un business plan, è necessario comprendere come fare un’analisi di mercato. Nella tua disamina, dovrai esporre i risultati dell’indagine del settore in cui opererai, evidenziando la profittabilità, il modello di business e la strategia e il piano operativo che intendi seguire. 

Inoltre, dovrai analizzare anche chi sono i tuoi clienti potenziali e quali sono le loro caratteristiche demografiche, geografiche e psicografiche. Una volta delineati questi aspetti, è necessario passare alla descrizione della tua strategia di marketing. 

Alla luce degli obiettivi commerciali definiti quale sarà il tuo piano operativo? 

La parte finale del tuo business plan deve analizzare l’aspetto finanziario della tua azienda. Che tipo di investimenti prevedi per lo sviluppo del tuo business? Di che tipo di macchinari, attrezzature, software avrai bisogno nei prossimi anni, per svolgere la tua attività?

Cerca di essere il più specifico possibile: indica il numero, il costo e i fornitori . Una volta delineate le esigenze della tua azienda, stabilisci il fabbisogno finanziario, ovvero che tipo di uscite prevedi e le eventuali fonti di finanziamento.

Quando effettui questa stima, prendi in considerazione anche i costi di gestione e le entrate della tua azienda. Calcola sia le spese attuali che i ricavi previsti. Le uscite finanziarie che dovrai sostenere, di gestione e di investimento, riusciranno a essere coperte dalle entrate?

Consiglio! Nel calcolare le entrate, considera sia gli incassi per le vendite che eventuali finanziamenti o agevolazioni.

Come fare un business plan? Ecco un modello!

modello business plan

Entriamo ora nel dettaglio e vediamo nella pratica la struttura di un business plan vincente .

Executive summary 

Si tratta di un vero e proprio riassunto che racchiude i dati fondamentali da conoscere sull’azienda presentata. 

Parla del tuo progetto, quando è nato, dove si trova, qual è il suo obiettivo di business e come intende raggiungerlo, a che pubblico vuole rivolgersi e qual è il problema che intende risolvere. Esponi i pilastri del tuo piano finanziario: in sostanza, qual è il budget che ti serve per avviare il progetto e portare dei risultati agli occhi dei tuoi investitori? Hai già raccolto dei capitali o sei ancora all’inizio? 

Tutte queste informazioni saranno il biglietto da visita da consegnare ai tuoi potenziali finanziatori. 

Presentazione dell’azienda

Società.

Come abbiamo già accennato, all’inizio del business plan è necessario fornire una panoramica della struttura aziendale e del progetto. Quali informazioni devi includere?

  • Nome della società, persona giuridica, attività significative
  • Prodotto/servizio offerto
  • Mission dell’azienda
  • Obiettivi dell’azienda
  • Punti di forza e competenze chiave dell’azienda

Quando inizi a redigere un business plan, la prima parte deve catturare l’attenzione dei tuoi lettori. Concentrati sugli aspetti più innovativi del tuo business. Avrai modo di spiegare strategia, marketing e finanza in seguito.

Concentrati sulla descrizione del tuo prodotto e sulla mission della tua azienda. Il tuo business plan è come un romanzo: deve catturare il lettore sin dalle prime righe altrimenti rischi di rimanere sul suo comodino per sempre. 

Quando delinei i tuoi obiettivi, cerca di essere il più incisivo possibile e di far capire che i tuoi target non sono degli ideali, ma delle reali possibilità e che hai tutte le carte in regola per raggiungerli.

Nella descrizione delle caratteristiche uniche del tuo prodotto e del tuo team, metti in luce i tuoi elementi differenzianti rispetto alla concorrenza. Questo vale per tutti che tu stia scrivendo un business plan per startup o per azienda. 

  • Per le startup : l’elemento differenziante è ciò che farà scegliere il tuo progetto tra la pila di fogli sulla scrivania dei finanziatori;
  • Per le aziende : ciò che ti contraddistingue è la tua forza e il pilastro su cui costruire le fondamenta del tuo futuro.

Dopo aver descritto il tuo prodotto, puoi entrare più nello specifico nella descrizione delle menti alle spalle del progetto. Le persone che sono dietro la tua attività sono infatti parte integrante di essa ed è bene che abbiano una sezione a loro dedicata, così che chi legga il tuo business plan capisca con chi ha a che fare.

Inizia parlando dei fondatori, includendo le loro qualifiche ed esperienze precedenti. Descrivi poi chi si occuperà della gestione quotidiana del business, elencando le loro competenze distintive.

Se la tua azienda ha più di 10 dipendenti, potrebbe essere una buona idea aggiungere un grafico nel tuo business plan, un organigramma per mostrare in modo visivo la gerarchia e le responsabilità.

come fare un business plan

  • Analisi di mercato

L'analisi di mercato è il cuore pulsante di un business plan completo.

Dopo aver descritto la tua azienda, il tuo prodotto e i tuoi obiettivi, e aver catturato l’attenzione e l’interesse di eventuali investitori, è il momento di entrare nel dettaglio e di far vedere che non sei un imprenditore improvvisato, ma che hai condotto approfondite ricerche prima di imbarcarti in questa impresa.

Tra le domande a cui trovare una risposta concreta e orientata all’azione: 

  • Il mercato è stabile? 
  • Qual è la sua dimensione?
  • Il mio progetto come si inserisce in questo spaccato? Qual è il mio posizionamento? In poche parole, qual è la mia nicchia di mercato ?
  • Quali sono i trend principali per il settore in cui mi sto per inserire? 
  • Com’è la domanda per il mio prodotto/servizio? In crescita, stabile o in discesa? 
  • In che modo i miei competitor rispondono alla richiesta del mercato? 
  • Qual è la loro forza?

Leggendo l’analisi di mercato bisognerebbe avere un idea chiara di tutti gli aspetti del panorama in cui opera la tua azienda: è necessario quindi definire un mercato di riferimento per poter trovare il proprio posizionamento di marca.

business plan: analisi di mercato

Il tuo settore e la tua industria

Per descrivere il tuo settore e la tua industria all'interno del business plan, rispondi alle seguenti domande:

  • Come entrare in questo settore? Pensa a come può essere riconosciuto il tuo marchio, a come le tue competenze e la tua formazione si integrano nell’industria, se le tue tecnologie e i tuoi brevetti si adattano al settore.
  • Chi sono i tuoi clienti? Spiega chi sono i tuoi clienti, per chi è pensato il tuo prodotto o servizio, se hanno potere o influenza sul mercato e se hanno delle alternative al momento dell’acquisto.
  • Chi sono i tuoi competitor? Esistono delle alternative al tuo prodotto o servizio? Qual è il tuo vantaggio competitivo? Avrai dei competitor principali con cui confrontarti?
  • Chi e quanti sono i fornitori? Esiste un numero limitato di fornitori? Che rilevanza hanno i fornitori nella scelta delle strategie di prezzo ?
  • Che cambiamenti interessano il settore? I futuri cambiamenti tecnologici, economici o governativi potranno influenzare il settore in cui opera la tua azienda? Negativamente o positivamente, analizza tutti gli aspetti.

Dopo aver risposto a queste domande, analizza dalla tua prospettiva il mercato in cui opererà il brand. Parla della sua dimensione, del tasso di crescita. Calcola la tua quota e descrivi le principali tendenze dei tuoi consumatori nel tuo business plan.

Piano operativo: la Roadmap

Una delle parti più importanti del tuo business plan è il piano operativo, ovvero la strategia che seguirai per arrivare al successo. Come competerà la tua azienda nel mercato?

La tua strategia sarà influenzata dal mercato e dai tuoi competitor, ed è per questo che prima di arrivare a questo punto ne abbiamo delineato gli aspetti principali. Possiamo quindi continuare a creare il tuo business plan e a sviluppare una strategia chiara ed efficace.

Il piano operativo non deve comprendere una descrizione particolarmente elaborata, purché sia in grado di elencare in modo diretto le scelte strategiche che hai fatto e che farai.

Che obiettivi hai? Come intendi raggiungerli? In questa sezione ricorda di essere molto pratico e inserire tutti i passi operativi che vuoi pianificare per avere successo. Non solo! Aggiungi anche gli obiettivi principali: saranno la misura del tuo lavoro. 

Di seguito un esempio di piano operativo per plan aziendale sotto forma di diagramma di Gantt. Questo ti dimostra che puoi creare un business plan con Excel!

Come fare un business plan con Excel

  • Modello di business

Avere un modello di business è fondamentale per il successo della tua azienda. Ed è quindi fondamentale che tu includa la sua descrizione quando ti occupi di creare un business plan.

Il modello di business include tutte le informazioni rilevanti che riguardano l’offerta della tua azienda, ciò che la rende unica, i tuoi clienti, e soprattutto da dove arrivano i guadagni.

Dal modello di business si deve evincere che la tua azienda ha dei clienti e un mercato dall’alto potenziale, che garantiranno dei margini di guadagno importanti.

  • Piano di marketing

Questa sezione del tuo business plan è fondamentale per far capire a chi leggerà il tuo documento quali saranno le tue prossime mosse in termini di marketing, quali le tue strategie e quali sforzi di marketing attuerai per portare visibilità e successo alla tua azienda.

In pratica, si tratta di dettagliare maggiormente quanto esposto nella tua roadmap.

In questa sezione dovrai quindi per prima cosa descrivere come intenderai adattare le tue strategie in base al mercato di riferimento. Poi come intendi posizionare il tuo prodotto o servizio, ovvero come vuoi che sia percepito dai tuoi potenziali e futuri clienti.

Per concludere, dovrai delineare la strategia di promozione del tuo prodotto o servizio, includendo pubbliche relazioni, strategie di social media marketing , promozioni, pubblicità e altre attività di comunicazione. Il tuo piano deve ovviamente essere in linea con il budget dell’azienda.

Se è il caso, infine, puoi aggiungere una sezione in cui descrivi il packaging del tuo prodotto, la brand image, il design del sito o altri elementi che riguardano l’aspetto grafico del tuo business.

come fare un business plan

  • Piano finanziario

Quando svolgerai le tue ricerche per capire come fare un business plan, è molto importante considerare l’aspetto finanziario. Alla fine dei conti, l’obiettivo di ogni azienda è guadagnare, ed è quindi fondamentale avere ben chiaro quali saranno le entrate, e quali le uscite, del tuo business.

Il piano finanziario è una previsione di quello che sarà il futuro finanziario della tua azienda. Questo è il punto del tuo business plan dove puoi sbizzarrirti con grafici, dati, tabelle, numeri e formule.

Aggiungi quante più informazioni possibili e non tralasciare niente. Eventuali investitori utilizzeranno questa sezione per valutare il rendimento finanziario della tua attività, dovrai quindi includere il costo delle merci, il margine di profitto, l’utile prima degli interessi, gli interessi, le tasse e ogni entrata e uscita che prevedi per il tuo business.

Analizzando questi dati, dovrebbe essere chiaro se, una volta coperte tutte le spese, le entrate sono sufficienti ad assicurare un guadagno costante e consistente alla tua azienda.

Ora che hai capito come fare un business plan e hai aggiunto tutte le informazioni necessarie, utilizza la parte finale del tuo piano aziendale per aggiungere gli allegati. Aggiungi quindi studi, materiale pubblicitario, foto della sede aziendale, articoli di giornale, copie di contratti, lettere di supporto, ricerche di mercato ed eventuali fonti citate nel tuo business plan.

Integrare il piano aziendale con gli allegati ti permetterà di rendere il documento più asciutto ma lasciare comunque la possibilità di approfondire quanto scritto.

Come fare un business plan: domande frequenti

Cos’è un business plan?

Il business plan è uno strumento di gestione d'impresa fondamentale, utile soprattutto in fase di lancio di un progetto o di una startup (può infatti servire per trovare investitori).

Come fare un business plan?

Per fare un business plan occorre descrivere la propria impresa in una serie di sezioni: executive summary, presentazione dell’azienda, analisi di mercato, piano operativo, modello di business, piano di marketing e piano finanziario.

Come fare un business plan: conclusione

Concludiamo questa guida ricapitolando gli elementi necessari su come fare un business plan efficace: 

  • Executive summary
  • Presentazione dell’azienda e del team
  • Piano operativo con roadmap

Cerca di fare delle previsioni realistiche, non esagerare. E non dimenticare che i dettagli sono importanti.

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Business plan: cos’è, come farlo e a cosa serve [Guida 2024]

Business plan: cos’è, come farlo e a cosa serve [Guida 2024]

Business plan copertina

Se hai in mente di aprire una startup o avviare un’attività , il Business Plan è un documento che non può mancare nella tua cassetta degli attrezzi.

In questo articolo, scopriremo cos’è un business plan, a cosa serve, quali componenti contiene e come farlo.

Indice dei contenuti

Cos’è un Business Plan?

Come fare un business plan

Il Business Plan è un documento che descrive un progetto imprenditoriale: i suoi obiettivi, la strategia di marketing e di business e il piano finanziario.

Si tratta di uno strumento essenziale per

  • avere ben chiara la strategia di business aziendale ;
  • ottenere finanziamenti per la tua startup.

Ma come si fa un Business Plan?

La prima cosa da sapere è che questo documento è composto da due parti:

  • Parte Descrittiva : qui fornisci una panoramica completa del tuo progetto, descrivendone il mercato, l’analisi dei competitor e le strategie di marketing;
  • Parte Numerica : in questa sezione, descrivi gli aspetti finanziari del tuo progetto, presentando il piano di investimento, il budget previsto e le previsioni di vendita.

Entrambe queste parti sono fondamentali per offrire una visione d’insieme agli investitori e a tutti gli stakeholder.

E questo per una serie di motivi, che affronteremo adesso.

Perché scrivere un Business Plan? 5 motivi

Esempi business plan

Perché dovresti dedicare tempo ed energie alla scrittura di un Business Plan?

Ecco 5 buoni motivi :

  • descrivere l’idea imprenditoriale : il Business Plan ti consente di presentare in modo chiaro e dettagliato la tua idea , dimostrando la sua fattibilità e il suo potenziale;
  • impostare la strategia di business : grazie al Business Plan, potrai definire le strategie, le azioni da compiere e le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi;
  • valutare l’andamento del progetto : il Business Plan ti permette di monitorare la tua attività nel tempo, confrontando i risultati con le previsioni fatte nel piano iniziale;
  • presentare l’azienda a potenziali investitori : il Business Plan è uno strumento fondamentale per convincere potenziali investitori della validità del tuo progetto;
  • ottenere fondi pubblici e prestiti bancari .

Ora che conosci i vantaggi di scrivere un Business Plan, è il momento di mettersi all’opera.

Vediamo innanzitutto da quante e quali parti è formato un Business Plan.

Quali sono i 10 componenti di un Business Plan?

Post-it per decidere cosa scrivere nel Business Plan

Un Business Plan comprende 10 elementi fondamentali :

  • la Cover Page ;
  • l’ Executive Summary ;
  • La descrizione dell’ azienda ;
  • i Prodotti e la Tecnologia ;
  • l’ Analisi del cliente e del problema ;
  • il Mercato e la Concorrenza ;
  • la Go-to-Market Strategy e il Marketing Plan ;
  • la Roadmap ;
  • il Piano Economico Finanziario .

E cosa bisogna scrivere in queste sezioni?

Scopriamolo subito.

Come fare un Business Plan? [Guida step-by-step]

È finalmente ora di scrivere il tuo Business Plan.

Segui questa guida passo dopo passo per assicurarti di coprire tutti gli aspetti essenziali.

1. Crea una Cover Page

La copertina del tuo Business Plan è il biglietto da visita della tua azienda.

La prima impressione che darai ai potenziali investitori o partner commerciali.

Assicurati, quindi, di creare una copertina accattivante , con elementi che riflettono la brand identity .

Dovrai includere queste informazioni:

  • il nome dell’azienda;
  • i contatti .

2. Scrivi un Executive Summary sintetico

L’ Executive Summary è un riassunto conciso e persuasivo del tuo Business Plan.

In questa sezione, devi catturare l’attenzione del lettore e comunicare in modo chiaro ed efficace i punti chiave del tuo progetto imprenditoriale.

Ecco gli aspetti da trattare assolutamente:

  • gli obiettivi principali dell’azienda;
  • le strategie chiave ;
  • le previsioni finanziarie ;
  • i prodotti/servizi offerti;
  • i punti di forza ;
  • i fattori differenzianti ;
  • spiega perché merita attenzione e supporto .

Un consiglio?

Non annoiare i lettori!

L’Executive Summary deve essere coinvolgente e convincente , per invogliare a leggere il resto del Business Plan.

3. Scrivi la descrizione dell’azienda

In questa sezione, presenta la tua azienda nel modo più chiaro e convincente possibile.

Di cosa puoi parlare?

Ecco un elenco di argomenti da affrontare:

  • la storia dell’azienda;
  • missione e visione ;
  • valori aziendali ;
  • la struttura organizzativa ;
  • il team dietro il progetto.

Ricorda che la descrizione dell’azienda deve trasmettere fiducia , professionalità e la tua capacità di realizzare il progetto imprenditoriale.

Concentrati sul team e fai emergere le competenze e le esperienze chiave dei membri del team per mostrare la loro capacità di realizzare il piano.

4. Descrivi i prodotti/servizi

Adesso è il momento di fornire una descrizione dettagliata dei tuoi prodotti/servizi .

In particolare, concentrati su questi punti:

  • le caratteristiche distintive rispetto ai competitor;
  • i vantaggi e il valore che offrono;
  • come soddisfa i bisogni dei clienti.

La descrizione deve trasmettere chiarezza , innovazione e il valore che apporta al mercato.

Un consiglio extra?

Utilizza esempi concreti per spiegare ogni punto.

5. Prepara l’analisi del cliente e del problema

In questa sezione, descrivi i tuoi potenziali clienti e quale problema risolvi per loro.

Per assicurarti di conoscere al meglio i tuoi clienti, crea 2-3 buyer personas , ossia delle rappresentazioni fittizie dei tuoi clienti ideali.

Invece, per approfondire quale problema risolvi devi aver validato la tua idea di business .

6. Analizza il mercato e la concorrenza

A questo punto, dovrai soffermarti sui dati emersi dall’ analisi di mercato .

Studia le dimensioni del mercato (con il TAM SAM SOM ), le ultime tendenze , le opportunità , le sfide e le dinamiche di crescita .

Inoltre, dovrai anche esporre i risultati della tua analisi dei competitor .

Quindi, analizza i seguenti punti:

  • le strategie dei competitor;
  • i loro punti di forza e di debolezza (con la SWOT Analysis ).

In questo modo, potrai spiegare in modo chiaro perché i tuoi prodotti/servizi sono migliori di quelli della concorrenza.

7. Illustra la strategia di lancio dei prodotti/servizi

La Go-To-Market Strategy è il piano d’azione che ti consentirà di lanciare i tuoi prodotti/servizi sul mercato in modo efficace.

  • i canali di distribuzione scelti;
  • metriche/KPI di valutazione ;
  • il budget, le tempistiche e le risorse necessarie;
  • il piano di marketing , con tutte le attività e le strategie da implementare.

Questa sezione è fondamentale per dimostrare agli investitori la concretezza dei tuoi piani per il futuro della startup.

8. Descrivi i prossimi passi (Roadmap)

Ora devi dimostrare che hai ben chiari i prossimi step operativi .

Con una roadmap .

La roadmap è un elemento essenziale per illustrare la direzione futura della tua startup.

In generale, approfondisci questi punti:

  • definisci gli obiettivi chiave nel medio e lungo termine , come l’espansione in nuovi territori o l’introduzione di nuovi prodotti o servizi;
  • individua risorse e tempistiche necessarie per raggiungerli ;
  • suddividi gli obiettivi chiave in tappe intermedie per monitorare i progressi e mantenere il focus sul raggiungimento dei risultati;
  • stabilisci chi sarà responsabile di ciascuna tappa e stabilisci un sistema per misurare l’avanzamento.

Questa sezione dimostra la tua capacità di pianificazione e ti aiuta a tenere traccia dei progressi .

9. Parla del tuo team

Il team è un elemento cruciale per la buona riuscita di un progetto.

Quindi, presenta il tuo team in modo convincente per trasmettere fiducia agli investitori e ai potenziali collaboratori.

Ecco alcuni elementi da evidenziare:

  • l’ esperienza e le competenze chiave dei membri del team;
  • le sinergie e le complementarità tra le competenze del team;
  • l’ entusiasmo nel perseguire l’obiettivo comune;
  • il piano prospettico delle risorse umane (quali dipendenti si aggiungeranno?).

Questa sezione dimostra che hai formato un team solido e competente , pronto ad affrontare le sfide e a realizzare il progetto imprenditoriale al meglio.

10. Presenta brevemente i dati finanziari

E per finire in bellezza il tuo Business Plan prepara un Financial plan .

Si tratta della parte numerica del Business Plan, dove inserire:

  • Strategie finanziarie;
  • Previsione delle vendite;
  • Prestiti e investimenti;
  • Conto economico;
  • Rendiconto finanziario;
  • Valutazione pre-money .

Cerca di essere sincero/a e, anche se si tratta pur sempre di stime , falle verosimili .

Un Business Plan disatteso in negativo è sempre peggio di un successo imprevisto.

Ok, ora è tutto chiaro.

Ma com’è un Business Plan nella pratica?

Per scoprirlo, vediamo subito un esempio di Business Plan .

Business Plan: esempio pratico (+ tanti altri)

Adesso sai tutto su come creare un business plan e cosa non deve assolutamente mancare.

Hai ancora dubbi?

Allora, ecco un esempio di Business Plan realizzato da Invitalia .

Clicca qui per scaricare un esempio di Business Plan.

E poi, un altro piccolo trucchetto…

Se vuoi vedere i Business Plan di startup reali , puoi seguire questo metodo :

  • vai sulle principali piattaforme di crowdfunding ;
  • fai login ;
  • apri le pagine delle startup in crowdfunding;
  • da qui, puoi accedere ai loro Business Plan e prendere spunto per la struttura.

Anche noi abbiamo usato questo metodo!

Quanto costa un Business Plan?

Se non vuoi realizzarlo in autonomia, probabilmente ti starai chiedendo: “Quanto costa un business plan?” .

Il prezzo può variare in base ai consulenti a cui ti rivolgi e alle specifiche caratteristiche della tua startup .

Le esigenze di una startup appena avviata, infatti, sono diverse da quelle di una startup già presente sul mercato da qualche anno.

In generale, il costo si aggira tra i 2000 e i 4000 euro .

E a chi puoi rivolgerti per far redigere il tuo Business Plan?

Noi ti consigliamo Ventive , una società di investimenti e consulenza per Startup e PMI innovative.

Grazie al loro collaudato processo di selezione, le startup hanno maggiori possibilità di accedere ai finanziamenti e gli investitori possono puntare sulle idee più promettenti.

Se vuoi entrare in contatto con Ventive per definire il tuo Business Plan e accedere alla convenzione dedicata ai lettori di Startup Geeks, clicca sul seguente bottone.

L’articolo è terminato.

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Startup Geeks affianca la crescita di chi vuole innovare trasmettendogli le migliori conoscenze, competenze e network per farlo al meglio.

Lo facciamo attraverso attività di divulgazione , formazione, network e incubazione focalizzate sullo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali. Vogliamo superare le barriere territoriali erogando le nostre attività online per renderle accessibili ovunque ci si trovi.

Abbiamo creato lo Startup Builder per accompagnare chiunque abbia un’idea di business a trasformarla in una startup. Un programma di incubazione online con cui ad oggi abbiamo supportato già 848 progetti e 1750 founder che hanno raccolto 8,4 milioni di € di capitale.

Innoplace è invece la community per startupper che permette a oltre 1000 founder di fare network, ricevere mentorship, formarsi e accedere a migliaia di euro di sconti per supportarli nella crescita del proprio progetto imprenditoriale.

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come fare un business plan

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2    comments

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Scritto da Paolo

Ultimo aggiornamento il  25/05/2023 20:01

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Hai una bella idea imprenditoriale per la testa, vorresti lanciare un nuovo business pazzesco, ma…

Come fare un business plan della tua attività?

Qualunque sia il tuo progetto, devi assolutamente pianificare accuratamente la fase di avviamento della tua nuova attività.

Eh sì, proprio così…

Se vuoi avviare con successo la tua attività , devi metterti subito al lavoro!

Il business plan, insieme al tuo piano di marketing strategico, saranno i tuoi più fedeli alleati fin da ora e per tutti i primi anni di esercizio.

Imparare come fare un business plan e un piano di marketing ti permetterà non solo di avere un progetto chiaro ed efficace della tua idea imprenditoriale , ma anche di avere sotto controllo le informazioni finanziarie della tua nuova attività.

In questo articolo vedremo insieme come fare un business plan efficace in 10 mosse:

  • dall’analisi dell’ idea imprenditoriale
  • allo studio del tuo mercato di riferimento
  • agli aspetti organizzativi e finanziari
  • e molto altro ancora…

Tutte le informazioni necessarie che devono essere messe nero su bianco, in modo chiaro e preciso, in qualsiasi esempio di business plan efficace .

Ora forse ti starai chiedendo… 

Ma a cosa serve un business plan?

Cosa troverai in questo articolo:

Come fare un business plan efficace

Innanzitutto, questo documento ti permetterà di avere uno schema preciso da seguire per sapere sempre quali sono gli aspetti da affrontare e da tenere sotto controllo per realizzare la tua idea di impresa.

Creare un business plan non ti serve soltanto se vuoi che ti sia approvata una richiesta di finanziamento…

Ma ti aiuterà soprattutto a chiarirti le idee ed eventualmente a condividere il tuo progetto anche con eventuali soci e collaboratori e se dovrai sottoporlo a dei potenziali finanziatori.

Strada facendo, potrai poi monitorare l’andamento dell’attività confrontandola con le tue previsioni iniziali e modificarle in base quello che starà dando risultati differenti dalle aspettative.

In poche parole: imparare come realizzare un business plan efficace rappresenta il primo grande passo verso il successo della tua nuova impresa.

Ti permetterà di realizzare un progetto concreto per sviluppare la tua idea di business ed eventualmente anche di ottenere finanziamenti da banche o potenziali investitori.

Se vuoi saperne di più leggi l’articolo come ottenere finanziamenti a fondo perduto per la tua attività .

Ma creare un business plan richiede sicuramente una buona analisi e un po’ di impegno, oltre che naturalmente, leggere questo articolo fino in fondo!

come fare un business plan

Esempio business plan già fatto: modello pdf o excel?

Ora che hai compreso a cosa serve e ti sei convinto che non puoi proprio farne a meno, devi sapere che il processo da seguire non cambia molto rispetto al tipo di attività che dovrai avviare.

Su internet troverai sicuramente diversi esempi già fatti, gratis o a pagamento, in excel o pdf, realizzati quasi sempre con dati obsoleti, copia e incolla, e che magari ti venderanno anche a caro prezzo.

Non buttare i tuoi soldi con questi modelli vecchi e assolutamente inutili…

La cosa migliore che puoi fare ora è  imparare come fare un business plan efficace per la tua attività.

Segui alla lettera i consigli che trovi nel mio Corso Business Mastery , e potrai facilmente creare in poco tempo un business plan efficace per qualsiasi tipo di attività!

Esempio business plan già fatto

Il business plan canvas è un modello di business plan semplificato e schematizzato che può diventare il punto di partenza per un business plan più approfondito e articolato da utilizzare per pianificare l’avviamento di qualsiasi tipo di attività.

E’ molto utile per avere l’idea del tuo progetto di business con un solo colpo d’occhio.

Se vuoi semplificarti la vita, scarica subito il mio Modello di Business Plan in Pdf .

Quello che cambia sono i contenuti con cui poi lo dovrai riempire e che renderanno il tuo documento assolutamente unico.

Tutte queste informazioni dipendono da te, dalla tua business idea e dal mercato in cui dovrai inserirti.

A questo proposito ti do subito un consiglio semplice, ma fondamentale: non delegare mai ad altri.

A meno che tu non debba avviare un’impresa multinazionale e mettere in campo milioni di euro di investimento, per qualsiasi piccola-media impresa e attività commerciale ti consiglio di fare un piccolo sforzo per realizzare da solo/a il tuo piano operativo.

Nessuno meglio di te sa quali sono i tuoi obiettivi , ha ben chiaro qual è l’ idea di business che vuoi realizzare, e qual è il progetto che hai in mente per avviare la tua nuova attività.

Il business plan infatti è un documento fondamentale, che non serve solamente per chiedere finanziamenti in banca, ma serve prima di tutto a te stesso/a per capire davvero come trasformare il tuo progetto in realtà.

In poche parole, quello che ti interessa non è avere un pezzo di carta in mano, ma capire davvero quali sono le potenzialità del tuo progetto e quali sono le migliori strategie per realizzarlo nella realtà di mercato in cui dovrai inserirti.

Proprio per questo ho creato Business Mastery , un corso facile ed efficace che ti guiderà passo dopo passo per affrontare al meglio la realizzazione del tuo business plan e tutta la fase di avviamento della tua nuova attività.

Nel Corso imparerai le migliori tecniche per analizzare il mercato e la concorrenza, come affrontare le decisioni difficili che dovrai prendere ogni giorno e come pianificare al meglio il tuo progetto imprenditoriale.

Con il mio Modello Esempio di Business Plan in Pdf già fatto, che puoi scaricare gratis anche adesso, potrai farti subito un’idea chiara di cos’è un business plan e quali sono i vari aspetti che dovrai studiare e pianificare nei prossimi giorni.

Ma se vuoi ottenere ancora di più, puoi sfruttare subito anche il Software Excel Automatico che ho preparato per te insieme alla guida avanzata per creare un business plan efficace , con un Modello Esempio di Piano Economico-Finanziario che potrai modificare in pochi click e adattare immediatamente alle tue necessità.

Grazie a questo straordinario strumento , potrai calcolare in pochi minuti i tuoi costi di gestione e di avviamento, quando riuscirai a raggiungere il break even point e potrai finalmente iniziare a guadagnare.

Ma ora vediamo più in dettaglio un esempio concreto di come fare un business plan per la tua attività.

fare un business plan

Come fare un business plan in 10 mosse

Vediamo ora tutti i passaggi necessari per realizzare un buon business plan , ossia il documento fondamentale alla base del successo di qualsiasi tipo di startup di impresa.

Per fare un business plan vincente, il tuo progetto dovrà essere il più semplice e chiaro possibile.

Questo ti aiuterà sia nella sua realizzazione, che eventualmente ad ottenere dei finanziamenti o a presentarlo a dei potenziali soci investitori.

Nel tuo esempio di business plan, innanzitutto dovrai indicare la mission della tua impresa e descrivere la tua idea imprenditoriale.

Successivamente dovrai fare un’analisi del tuo mercato di riferimento, indicare la forma giuridica prescelta per la tua impresa e presentare il team imprenditoriale ed il tuo modello organizzativo.

In seguito sarà la volta di descrivere i prodotti e dei servizi offerti, delle strategie di marketing e commerciali che utilizzerai per promuovere la tua attività ed infine dell’analisi economico-finanziaria dei primi anni di esercizio.

A questi punti è sempre bene aggiungere il cosiddetto “no disclosure agreement”, ovvero un accordo di riservatezza a cui si impegnano le persone che visioneranno il tuo business plan.

Infine dovrai includere anche l’ ”executive summary”, che è in pratica una sintesi dei contenuti principali trattati nel documento.

Ma ora passiamo all’azione e vediamoli subito in dettaglio punto per punto…

1. Mission dell’impresa

In quale settore vuoi operare con la tua impresa?

Qual è la “mission” (Chi siamo? Cosa vogliamo fare? Perché lo facciamo?) che con essa intendi sviluppare nell’immediato e nel prossimo futuro?

Questo punto deve essere descrittivo ma sintetico, non deve entrare troppo nello specifico.

Può includere anche la descrizione della “vision”, che rappresenta la strategia di lungo periodo, e i valori aziendali  ovvero principi e regole a cui ci si vuole ispirare.

2. No Disclosure Agreement

Come già ti ho anticipato, con questo termine si intende un accordo di riservatezza che le parti si impegnano a rispettare pena la violazione dell’accordo stesso.

A cosa serve?

Sarà utile quando ti troverai a sottoporre il tuo progetto a eventuali collaboratori o agli investitori, in modo da evitare la diffusione di notizie che potrebbe pregiudicare la tua attività.

Importante in particolar modo se quest’ultima prevede l’utilizzo di invenzioni non ancora sottoposte a brevetto.

3. Executive Summary

L’Executive Summary è la sintesi dei punti principali contenuti nel tuo piano di business, con particolare attenzione alla mission della tua impresa, agli obiettivi di crescita e alle proiezioni finanziarie attese.

A questi punti se ne può aggiungere un quarto contenente le richieste da rivolgere ad eventuali partner in affari e possibili finanziatori, banche, istituti di credito e fornitori, e le argomentazioni a sostegno del perché queste richieste dovrebbero essere prese in considerazione.

L’Executive Summary può essere perciò diverso a seconda dell’interlocutore a cui ti rivolgi.

E’ una sorta di introduzione all’intero piano che andrai a delineare nei dettagli, come vedremo ora punto per punto in tutti i passaggi successivi.

4. Descrizione dell’idea imprenditoriale

Sono queste le domande a cui devi rispondere per descrivere la tua idea imprenditoriale.

Quali sono i modelli di business che vuoi implementare, il segmento di mercato in cui andrai ad inserirti ed i fattori critici per il successo della tua nuova ipresa?

Ricorda che per avere successo un’idea imprenditoriale deve corrispondere sempre a un bisogno, che sia reale o creato ad hoc attraverso strumenti di persuasione.

A quale/i bisogno/i risponde la tua impresa?

5. Analisi del mercato di riferimento

Questo è un aspetto centrale del business plan e merita che tu lo approfondisca in modo particolare.

Si tratta di capire se il prodotto o il servizio che vuoi offrire con la tua impresa (offerta) incontra la richiesta (domanda) di un certo numero di potenziali clienti nel tuo mercato target.

Ma non basta.

Perché può darsi che altre imprese, oltre alla tua, offrano prodotti o servizi simili.

Queste imprese sono i tuoi competitor e devi analizzarle bene per capire in che cosa puoi differenziarti per sfidare la loro concorrenza.

Come intendi conquistare la tua quota di mercato?

In base all’analisi di mercato (o analisi SWOT) puoi chiederti: quali sono le minacce che mettono maggiormente a rischio la mia impresa? Quali sono i miei punti di forza per resistere a queste minacce? Quali i punti di debolezza che devo ridurre o eliminare?

6. L’impresa e la sua forma giuridica

A questo punto il tuo business plan sta prendendo forma.

C’è l’idea imprenditoriale, sai dove posizionarti sul mercato con il tuo prodotto perché hai capito quali sono i bisogni che può soddisfare.

Bene, è arrivato il momento di capire che tipo di impresa vai a costituire.

Ma come si fa a decidere?

Sicuramente non si tratta di una scelta semplice, perché le conseguenze di una decisione sbagliata possono incidere in modo negativo sul tuo business.

Se non ti senti di rischiare ti consiglio di rivolgerti a un bravo commercialista, che saprà consigliarti per il meglio valutando le tue inclinazioni personali e le disponibilità economiche.

7. Il team imprenditoriale e il modello organizzativo

Può darsi che tu voglia realizzare da solo la tua impresa.

Ma può essere invece che tu stia pensando di metterti in società con qualcuno, per dividere costi economici e fatica.

E’ una scelta da fare con molta attenzione: sai quante imprese falliscono perché i soci non vanno d’accordo?

D’altra parte è anche vero che un buon socio può essere un supporto importante, soprattutto se le vostre capacità e competenze sono complementari.

Nel creare un business plan è importante specificare quale è l’apporto che ogni singolo socio può dare all’impresa.

Fondamentale poi per il buon funzionamento dell’attività è anche mettere nero su bianco i rispettivi ruoli e mansioni, specificando nel dettaglio il “chi fa cosa”.

8. I prodotti e servizi offerti

Che cosa distingue il tuo prodotto da tutti gli altri?

Questa è la domanda fondamentale da porsi, dopo aver individuato il bisogno o i bisogni a cui risponde.

Perché è così fondamentale per il tuo business model?

Perché è questa distinzione che lo rende unico e quindi desiderabile agli occhi dei tuoi potenziali clienti.

Può essere la qualità, o il prezzo, o l’ innovatività rispetto ad altri prodotti simili già sul mercato. L’importante è che ciò che lo distingue sia chiaro a te e ai tuoi acquirenti.

Grazie alle ricerche di mercato, sarai in grado di confrontare il tuo prodotto con quello dei tuoi concorrenti e di “aggiustare” la tua idea in base alle reali necessità dei tuoi potenziali clienti.

9. Strategie di marketing e commerciali

“Vendere” è l’imperativo di ogni impresa.

Puoi anche avere un prodotto migliore dei tuoi concorrenti, ma se non riesci a commercializzarlo nel modo giusto, la tua impresa non sopravviverà alle regole del mercato.

Come puoi fare?

Devi pensare ad una strategia di marketing che ti permetta di conquistare il tuo target di riferimento .

Questa è l’unica cosa che conta veramente!

Come pensi di far conoscere il tuo prodotto e quale strategia di prezzo applicherai?

Come pensi di battere sul campo i tuoi concorrenti diretti e conquistare il tuo cliente target ?

Quali sono i tuoi vantaggi competitivi o come puoi crearne?

La risposta a queste domande sarà tanto più efficace quanto più avrai acquisito le informazioni utili e le competenze necessarie per analizzare il mercato e creare un business model innovativo.

In Business Mastery trovi una guida strategica con tutte le linee guida per imparare a fare una ricerca di mercato e pianificare le attività di marketing necessarie per avviare con successo la tua nuova attività!

Avrai accesso a tutte le informazioni utili e alle pietre miliari del business planning , per creare un modello di business che ti permetta davvero di trasformare il tuo progetto in una realtà di successo.

10. Analisi Economico-finanziaria

Fare il Piano Finanziario è un punto davvero fondamentale per definire il tuo piano operativo.

Ma definire il Piano del conto economico di un’impresa per i primi tre anni non è affatto semplice.

Occorre calcolare gli obiettivi finanziari e districarsi tra diverse voci dell’analisi finanziaria, come:

  • i costi totali
  • i costi fissi
  • i costi variabili
  • i margini di profitto
  • le uscite finanziarie
  • le fonti di finanziamento
  • i costi operativi
  • gli oneri finanziari

Tutti questi aspetti tecnici ti serviranno per fare le tue previsioni finanziarie e decidere di conseguenza le migliori politiche di prezzo che ti permettano di ottenere un margine di profitto nel minor tempo possibile.

Per il fabbisogno finanziario iniziale , dovrai tener conto di tutti i costi di avviamento della tua attività:

  • costi per gli adempi burocratici
  • costi per consulenze legali e fiscali
  • costi per affitto o acquisto dei locali
  • costi per rinnovo locali e arredamenti
  • costi per macchinari necessari alla produzione
  • costi per pianificazione strategica

Nel tuo rendiconto finanziario dovrai calcolare anche i costi di gestione della tua attività:

  • costo del personale
  • costo dell’affitto dei locali
  • costo delle utenze
  • costo delle materie prime
  • costo della manutenzione dei locali e dei macchinari

Se non hai già una formazione economico-finanziaria, e vuoi semplificarti un bel po’ la vita, ti consiglio vivamente di usare il Software Automatico che trovi insieme a Business Mastery .

Come fare un business plan vincente: conclusioni

Se hai letto questo articolo fino in fondo, vuol dire che stai prendendo molto seriamente la tua idea imprenditoriale.

Hai già dimostrato di avere perseveranza e volontà necessarie per realizzare la tua impresa…

Ora ti prego non cadere nel più classico degli errori e continuare all’infinito a cercare informazioni a caso su internet!

La tua idea imprenditoriale merita il massimo rispetto e solo con un piano ben strutturato potrai realizzarla con successo.

Ora tocca soltanto a te!

Se vuoi davvero avviare con successo la tua attività , scarica subito gratis il mio modello esempio di business plan.

Dopo che ti sarai fatto un’idea di quello che ti aspetta, non ti resta che metterti al lavoro per fare il tuo business plan.

Segui tutti i consigli e le strategie avanzate che troverai nel mio corso avanzato per avviare un’attività di successo  e in pochi giorni sarai in grado di pianificare al meglio l’avviamento della tua nuova attività.

Alla fine del corso saprai esattamente:

  • come fare un business plan per start up
  • come fare un business plan per un negozio
  • come fare un business plan per ristorante o una pizzeria
  • come fare un business plan di un bar 
  • come fare un business plan per un e-commerce
  • come fare un business plan per un agriturismo o un b&b
  • come fare un business plan per un’azienda agricola 

Imparerai come fare un’analisi di mercato , studiare i punti di forza e di debolezza dei tuoi concorrenti, calcolare i costi e i ricavi della tua attività, prendere le decisioni giuste sugli investimenti da fare e avviare in poco tempo un’attività redditizia e duratura.

Praticamente imparerai esattamente come fare un business plan efficace  per qualsiasi tipo attività!

Ora tocca soltanto a te metterti all’opera per realizzare subito il tuo business plan…

Qualsiasi sia il tipo di attività che vuoi avviare, fare un business plan efficace sarà davvero fondamentale per il tuo successo. 

Un super in bocca al lupo per il tuo progetto!

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A proposito dell'autore

Dopo aver conseguito la laurea in Marketing e Comunicazione Aziendale ho avviato diverse attività in vari settori. Esperto in organizzazione eventi, digital marketing, brand positioning, digital trasformation, lead generation, PPC Google Ads, landing pages design, conversion rate optimization, UX & UI, growth hacking e marketing automation. Ogni giorno aiuto imprenditori a trovare nuovi clienti, aumentare le vendite e il fatturato delle proprie aziende.

In rete si può trovare tanto materiale a riguardo ma di certo una guida come quella di quest’articolo è davvero tanta roba. Il vero problema, però, è che il business plan è troppo spesso, e oserei dire colpevolmente, sottovalutato da molti imprenditori: spesso si naviga quasi a vista, senza aver ben chiaro quale debba essere il cammino da seguire. Investite nel produrre business plan di qualità, non ve ne pentirete…

Salve Enrico e grazie per l’apprezzamento, sono assolutamente d’accordo con te!

Proprio per questo tra i miei corsi, ne ho incluso uno interamente focalizzato sulla realizzazione di un business plan efficace.

Trova tutte le informazioni a riguardo a questo link: https://go.startfacile.com/business-mastery Saluti!

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Come scrivere un business plan vincente: guida completa con esempi (2024)

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Hai un'idea imprenditoriale, una grande idea, ma non sai da dove cominciare per realizzarla. Ebbene te lo dico io: dalla scrittura di un business plan completo e dettagliato

Senza un piano, ti ritroverai a prendere continuamente decisioni improvvisate per la tua azienda e per te stesso. E potresti sprecare anni e i risparmi di una vita in un progetto che ha poche possibilità di successo.  

Perciò, anche se la tua idea è grandiosa, hai bisogno di un piano strategico che ti aiuti a far crescere la tua azienda nel modo corretto. E devi averlo ora ! Perché non passerà molto tempo prima che i tuoi concorrenti utilizzino le loro risorse per superarti in intelligenza e rubarti l'idea.

Non ti preoccupare... Con il mio aiuto, sarai in grado di redigere un business plan vincente e iniziare l'attività con il piede giusto .

Imparerai a presentare un business plan vincente a investitori e banche per ottenere i finanziamenti necessari alla tua nuova impresa, a identificare il tuo cliente target, a costruire il tuo Brand e a costruire relazioni con i tuoi potenziali clienti.

Sarai in grado di creare una strategia chiara e una road map per la tua azienda , che potrai seguire e trasformare in realtà con la certezza di essere sempre sulla strada giusta per raggiungere i tuoi obiettivi.

Sei pronto per iniziare a pensare come un imprenditore di successo e costruire un'azienda che resista alla prova del tempo?

Cosa è un Business Plan

business plan cover

Un buon business plan è, per definizione, un documento che serve come guida o tabella di marcia per qualsiasi imprenditore. Si tratta di un progetto di business che fornisce una  roadmap di dove andrete in futuro, passo dopo passo

E' assolutamente fondamentale nelle prima fasi di vita di una startup

Raccoglie sia informazioni generali sia proiezioni finanziarie utili per aiutarti a identificare le risorse e gli strumenti necessari per arrivare alla destinazione.

Il business plan è la tua guida all'azione, che ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi, ed è fondamentale sia per una nuova attività, sia per una già consolidata. Il suo scopo è quello di creare una visione per il tuo business che sia realistica e ispiratrice .

A proposito se vuoi approfondire questo tema ti consiglio di scaricare la mia GUIDA GRATUITA

A cosa serve e perché è importante

Un business plan serve a progettare il tuo business e a creare un piano d'azione per il suo futuro. Senza di esso non puoi capire se stai facendo progressi o meno. Senza un quadro accurato della tua azienda e del settore in cui operi, non puoi prendere decisioni informate e avere successo. 

Soprattutto senza questa pianificazione non potrai

  • Eseguire una strategia di marketing realistica.
  • Pianificare la crescita in ognuna delle fasi dell'attività d'impresa
  • Avere un'idea chiara dei rischi e delle minacce alle quali andrai incontro esponendoti sul mercato, grazie ad una analisi SWOT
  • individuare correttamente i propri punti di forza e di debolezza e impostare una strategia di crescita
  • riconoscere e cogliere le opportunità che troverai lungo il percorso
  • pianificare le scelte strategiche aziendali
  • capire come raggiungere gli obiettivi prefissati
  • individuare i fattori critici per il successo aziendale
  • raggiungere la quota di mercato prefissata
  • Capire quali saranno i numeri dell'attività nei primi mesi di vita e di conseguenza avere una previsione finanziaria adatta a farti sopravvivere nei primi periodi, quelli più duri.

Secondo una statistica del Journal of Management Study , le aziende che producono un business plan crescono:

  • il 30% in più di quelle che non lo fanno
  • il 71% più velocemente

Chi è l'esperto che realizza business plan?

Una domanda che ricevo molto spesso è: Chi mi può aiutare a redigere un business plan? A chi mi rivolgo per prepararlo?

Spendiamo due parole per introdurre un concetto fondamentale. C'è una sola persona che può e deve realizzare il piano progettuale per la sua azienda: l'imprenditore che la vuole avviare .

E' l'imprenditore infatti a dover conoscere alla perfezione i numeri e le caratteristiche del suo mercato target, se vuole sperare di avere successo.

Ovviamente, non deve necessariamente fare tutto da solo. L'imprenditore può infatti avvalersi di professionisti specializzati o di esperti di marketing che possano aiutarlo a redigere un modello di business plan esemplare.

Per esempio io posso sicuramente aiutarti. Ma prima devi capire come lavoro e per farlo puoi accedere alle RISORSE GRATUITE

business plan chi lo fa

Come sviluppare un business plan

Questo documento è composto da una serie più o meno lunga di contenuti, a seconda dell'obiettivo che intendi perseguire. Tuttavia, nella maggior dei casi troverai sempre un certo filo conduttore, che parte dall'analisi della tua idea imprenditoriale, procede esaminando il mercato di riferimento in cui vuoi operare e poi approfondisce le strategie di marketing e di produzione.

Vediamo come impostare un buon lavoro passo dopo passo

Tipicamente il business plan comincia con l'indice, una breve lista di tutti i punti che saranno trattati nel seguito. E' la prima cosa che viene letta, ma l'ultima che viene scritta.

Perciò assicurati di compilarlo solamente dopo aver redatto tutti i passi seguenti

2 - Executive summary

L'executive summary è un riassunto breve, tipicamente di una pagina, dell'intero documento, e come tale, è scritto per ultimo, insieme al sommario. 

Lo scopo del riassunto esecutivo è di fornire una rapida panoramica del piano di business . Dovrebbe essere una panoramica chiara e concisa dove dici al tuo lettore perché stai scrivendo questo documento - lo scopo dell'analisi e gli obiettivi della futura azienda.

L'executive summary dovrà quindi contenere una breve panoramica: 

  • del fondatore e delle sue esperienze precedenti
  • dell'idea dell'azienda
  • dell'idea d' impresa
  • del settore
  • degli obiettivi aziendali
  • di eventuali finanziamenti
  • delle linee guida di sviluppo
  • di eventuali figure professionali esterne
  • della concorrenza e di come vogliamo differenziarci da essa
  • I principali punti di forza e debolezza dell'azienda
  • Le principali opportunità dell'azienda
  • Una breve panoramica del team di gestione
  • Alcune stime prudenziali che facciano comprendere a quali numeri di fatturato e utili può arrivare

executive summary business plan

L'executive summary è la prima ed ultima opportunità che avrai per impressionare il lettore . Infatti se non riuscirai a catturare l'attenzione dell'investitore in una pagina, di sicuro non leggerà tutto il documento.

Quindi assicurati di pianificare correttamente il suo contenuto

3 - Descrizione dell'impresa

Questa sezione descrive la tua azienda in dettaglio e viene a volte chiamata "concetto di business".  Dovrebbe includere tutto ciò di cui hai bisogno per convincere il lettore che la tua idea di business avrà successo.

È importante che tu descriva il business, il mercato, la concorrenza e la tecnologia che c'è dietro, in un modo che sia comprensibile sia per le persone tecniche che per quelle non tecniche.

La cosa migliore è usare i classici concetti di mission e vision, così che in poche parole sia possibile capire quale è la missione aziendale .

Hai anche bisogno di spiegare perché la gente vorrà usare il tuo prodotto o servizio. Questo può avvenire evidenziando i tuoi vantaggi competitivi rispetto ai tuoi concorrenti.

Puoi continuare spiegando i tuoi obiettivi di breve, medio e lungo termine e perché volete raggiungere proprio quelli.

È importante non promettere troppo. Sarà facile eccitarsi troppo e fare troppe promesse quando si è entusiasti della propria idea di business. Ma ricorda che il business plan non serve a capire co esattezza quanti soldi farai se avrai successo... bensì a quanto soldi perderai se fallirai.

4 - Descrizione del prodotto o servizio

Questa parte è quella in cui descrivi il contenuto della tua idea imprenditoriale .

È la parte più importante del piano e dovrebbe occupare la maggior parte dello spazio del documento. Dovresti iniziare con una breve introduzione e dare alcune informazioni sul tuo prodotto o servizio. L'introduzione dovrebbe essere breve, chiara e dritta al punto.

Dovresti anche includere i benefici per il consumatore indicando:

  • come il tuo prodotto aiuterà i tuoi potenziali clienti?
  • Che problema risolve o che desiderio soddisfa?
  • È davvero unico?
  • Come funziona?
  • Quanto costerà?
  • Qual è la concorrenza? Quali sono i loro prodotti/servizi? Come saranno diversi dai tuoi?

Dovrai elencare le caratteristiche tecniche del prodotto ma anche i singoli benefici che ognuna di queste caratteristiche produrrà nella vita del tuo cliente.

Assicurati di inserire schemi, grafici e dettagli visivi o multimediali che consentano al lettore di capire senza avere dubbi.

5 - L'analisi di mercato

In questa sezione si entra nella parte dell'analisi di mercato, dove si analizza il mercato di riferimento per il tuo prodotto e come esso evolverà in futuro. Questa indagine è in assoluto la parte più importante nella progettazione di un business.

E' come la diagnosi di un dottore, che voglia poi elaborare una cura. O come il sopralluogo di un ingegnere civile, che debba stabilire se è possibile costruire in una certa zona.

L'analisi di mercato è a sua volta composta di varie fasi, che puoi trovare esplicitate in questa lunga guida alle analisi di mercato

analisi di mercato

L'analisi del settore

In particolare l' analisi di settore prende in esame il mercato nel quale competi, al fine di individuarne caratteristiche, dimensioni e tendenze:

  • Qual è l'attuale situazione dell'industria?
  • Perché si trova nello stato in cui si trova oggi?
  • Sta crescendo o diminuendo?
  • Quali nuove tecnologie sono state sviluppate?
  • Quali sono i rischi potenziali per il suo business?
  • Quali sono le tendenze del mercato ?
  • Quali sono le principali sfide per il tuo business?

Dovrai descrivere come la tua azienda si inserisce nella struttura attuale del settore e in che modo intende muoversi al suo interno

Analisi competitiva

L'analisi competitiva, detta anche analisi della concorrenza , è quella parte dell'analisi di mercato (a sua volta parte del business plan) che dovrebbe aiutarti a identificare i concorrenti più importanti per il tuo prodotto o servizio.

Dovrebbe essere un'opportunità per te di confrontare i punti di forza e di debolezza della tua azienda con quelli dei vostri concorrenti . In questa sezione, dovrete descrivere:

  • Chi sono i tuoi competitor ?
  • Quali sono le loro quote di mercato?
  • come il vostro prodotto o servizio differisce da quello dei vostri concorrenti?
  • Quale dei vostri concorrenti cercherete di battere?
  • Con quale dei suoi concorrenti non intendete competere?
  • Qual è il vostro vantaggio competitivo ?
  • Quali sono i loro piani a breve, medio e lungo termine ?
  • Quali sono i loro punti di forza e di debolezza?
  • Hanno una forte immagine di marca?
  • Quali sono i loro piani di crescita?
  • Hanno un piano di espansione?

Questa sezione ti aiuterà a capire cosa rende il tuo prodotto o servizio diverso dai tuoi concorrenti. Potrai evidenziare le tue caratteristiche distintive e puntare sui fattori di successo della tua azienda. Perché come forse sai, il tuo prodotto non deve essere migliore di quello dei concorrenti, ma unico rispetto agli altri. 

O almeno questo è ciò che dovrai comunicare

Identifica i tuoi clienti

Questa è la parte più importante del business plan. Infatti se non sai chi vuoi aiutare tutto il resto è inutile. Dovrai fare quanto segue: eseguire ricerche di mercato approfondite per descrivere chi è il tuo cliente ideale sulla base di caratteristiche demografiche e psicografiche:

  • il suo reddito
  • il suo sesso
  • la sua etnia
  • il suo livello di istruzione
  • la sua posizione professionale
  • i suoi interessi
  • e così via...

Qui trovi articoli che descrivono come trovare i tuoi clienti target e la tua nicchia di mercato

analisi target

Descrivi come compreranno il tuo prodotto o servizio e quanto lo pagheranno .

  • Cosa si aspettano da te?
  • Cosa li spinge a comprare il tuo prodotto o servizio?
  • Quali sono le ragioni per cui non comprano il tuo prodotto o servizio?
  • Come attirerai i potenziali clienti?
  • Come li convincerai a comprare da te?

Rispondere a tutte queste domande è fondamentale per individuare i tuoi clienti ideali, quelli che vuoi colpire con i tuoi messaggi di marketing e trasformare in clienti affezionati, pronti a parlare bene di te e della tua azienda.

La strategia di marketing

Questa sezione sarà usata per descrivere la vostra strategia di marketing , con cui volete avvicinare a voi i vostri potenziali clienti e convincerli della bontà della vostra soluzione. Dovrete spiegare:

  • quale sarà la vostra proposta di vendita unica?
  • quali media userete per pubblicizzare il vostro prodotto o servizio.
  • Di che tipo di budget pubblicitario avrete bisogno
  • Quale sarà il vostro approccio alla pubblicità
  • Qual è il vostro budget per le strategie di email marketing, per le PR e altre forme di relazioni pubbliche
  • Quali sono gli obiettivi a lungo termine di fidelizzazione dei clienti
  • Quali saranno i margini di profitto

Nel business plan la strategia di marketing è chiamata anche " Piano di marketing " Le parti principali della strategia di marketing contemplano il piano dei media, la promozione, la pubblicità, le pubbliche, le strategie di acquisizione dei clienti e altre strategie di marketing utili per far si che l'azienda possa vendere con profitto ed aumentare la sua notorietà

6 - Il piano operativo

Dopo aver esaminato le parti relative al marketing viene il momento del piano operativo: la sezione del business plan dove scriverai come hai intenzione di muoverti . Esso è un ipotetico esempio di piano di realizzazione. 

La prima parte del piano operativo dovrebbe essere dedicata al riassunto della tua previsione finanziaria , che è un riassunto del tuo conto economico e della tua proiezione del flusso di cassa (lo vedremo più avanti). Dovrai anche descrivere la quantità di denaro che ti aspetti di spendere nei prossimi tre anni.

La seconda parte dovrebbe essere dedicata a spiegare l 'organigramma della società : chi fa cosa e quali responsabilità avrà ogni mansione. 

La terza parte dovrebbe contenere i dettagli del piano operativo : cosa farà la vostra azienda e quando lo farà.

Le parti successive potranno riguardare il lancio di nuovi prodotti , la produzione (o l'erogazione dei servizi) e il servizio di assistenza post vendita.

piano operativo business plan

Ecco alcune domande su cui riflettere

La struttura organizzativa

  • Chi sono i tuoi dipendenti?
  • Che tipo di istruzione avranno?
  • Quali competenze tecniche dovranno avere?
  • quali sono le competenze chiave e i dipendenti chiave senza i quali l'azienda non può funzionare?
  • Lavoreranno per la vostra azienda?
  • Se sì, dove lavoreranno?
  • Quanto tempo dedicheranno alla tua azienda?
  • Come recluterai e addestrerai i nuovi impiegati?
  • Quale sarà il piano di assunzioni?
  • Come li gestirai?
  • Come li motiverai?
  • Come supervisionerai le loro attività?
  • Come monitorerai le loro prestazioni?
  • Chi avrà la responsabilità del piano di gestione?

struttura organizzativa

  • Come sarà il tuo processo di produzione?
  • Di quali macchinari avrai bisogno?
  • Chi ti fornirà le materie prime?
  • Quali saranno i processi produttivi?
  • Dove saranno fabbricati i tuoi prodotti?
  • Quali assicurazioni è bene possedere in caso di rischi?
  • Quali sono i limiti di produzione sotto i quali non puoi scendere per non incrinare il tuo piano dei costi?
  • Quali cambiamenti tecnologici puoi sfruttare per distinguerti?
  • Dove troverati i fondi necessari ad acquistare i macchinari?

Distribuzione

  • Come saranno distribuiti i tuoi prodotti?
  • Cosa farete con la vostra capacità in eccesso?
  • Come saranno confezionati i tuoi prodotti?
  • Venderai i tuoi prodotti attraverso distributori?
  • Avrai spazio espositivo nei punti vendita? 
  • Venderai i tuoi prodotti per corrispondenza?
  • Userai la vendita porta a porta?
  • Userai la vendita diretta?
  • Venderai i tuoi prodotti su Internet?

Assistenza post-vendita

  • Come gestirai il servizio clienti?
  • Cosa farai se c'è un problema con uno dei tuoi prodotti o servizi?
  • Cosa farai se i tuoi clienti hanno problemi?
  • Quali saranno i tuoi orari di lavoro?
  • Quali saranno i tuoi prezzi?
  • Che tipo di sconti farai?
  • Che tipo di resi e garanzie offrirai?
  • Quale sarà la tua politica di garanzia della qualità?

7 - Piano finanziario

Il piano finanziario è la parte conclusiva del Business Plan. Al suo interno creerete il rendiconto finanziario necessario a prevedere il futuro dell'azienda.

Il bilancio preventivo è il documento di previsione finanziaria più importante e va sempre considerato. Mostra quello che ti aspetti di spendere nel periodo (di solito un anno), e quello che ti aspetti di ricevere .

Questo vi aiuterà a sapere se il vostro piano è fattibile e dovrebbe indicare le entrate che prevedete, i costi che saranno sostenuti, il vostro margine di profitto, il debito e il debito finanziario. 

Il bilancio è a sua volta diviso in tre diversi documenti: il conto economico, lo stato patrimoniale e il flusso di cassa

piano finanziario

Conto economico

Il conto economico, o conto profitti e perdite, è un modo di presentare le prestazioni finanziarie della vostra azienda. Mostra quanti soldi la vostra azienda ha fatto (entrate) e quanto ha speso (costi).

Il profitto è la differenza tra le entrate e i costi. Il margine operativo mostra quanto efficiente sia la vostra azienda nel fare soldi

Le cose che dovrete considerare nel conto economico sono: 

  • Vendite : Quanto stimate di vendere nel periodo (tipicamente un anno). Se non lo sai, chiedi ai tuoi clienti o potenziali clienti.
  • Costo del venduto : Quanto costerà fare i prodotti? Includere la produzione, il trasporto, i materiali, l'assicurazione, i salari, l'affitto, costi di gestione ecc.
  • Margine lordo : Quanto è il profitto lordo (vendite - costo delle merci vendute)
  • Spese operative : Le spese che sono state necessarie per realizzare i tuoi prodotti. Queste includono salari, affitto, marketing, pubblicità, ecc.
  • Profitto : La differenza tra le entrate totali e i costi totali. La tua azienda ha un margine di profitto se il margine è superiore a zero.
  • Debito finanziario : La quantità di denaro che devi ai creditori. Quanti debiti hai? Includi i debiti ipotecari, i prestiti dalle banche e dalle istituzioni finanziarie, ecc.
  • Inventari : Quante scorte hai? Questa è una parte molto importante della previsione finanziaria. Se avete molte scorte, potreste aver bisogno di considerare come ridurre la quantità di scorte.
  • Tasse : Quante tasse dovrai pagare? Includere l'imposta sul reddito, l'imposta sulle società e l'imposta sulle vendite.

Stato patrimoniale

Lo stato patrimoniale nel business plan mostra gli investimenti (attività) e le fonti di finanziamento (passività e capitale netto) rispetto una certa data. E' importante capire che un bilancio è un'istantanea nel tempo. Di conseguenza, il totale delle attività e delle passività sul bilancio cambierà continuamente.

Il bilancio è un modo per organizzare le informazioni finanziarie di un'impresa e presentarle al mondo esterno.

Flusso di cassa

Un bilancio senza flussi di cassa (detto anche cash flow) non ha senso. Il rendiconto finanziario mostra la capacità della vostra azienda di generare liquidit à. Sarà il documento più importante della tua previsione finanziaria.

Il flusso di cassa dovrebbe riflettere la performance della vostra azienda entro il prossimo anno. Mostra quanto denaro avrete a disposizione nel periodo.

  • Entrate : Quanti soldi ti aspetti di ricevere dai tuoi clienti.
  • Spese : Quanti soldi spenderai in manodopera, materiali, affitto, assicurazione, etc. Deprezzamento e ammortamento: Quanto costerà mantenere i tuoi beni in buona forma. Pagamenti degli interessi: Quanti interessi pagherai sui prestiti? Quali saranno le uscite finanziarie e come le potra ripianare?
  • Tasse : Quante tasse dovrai pagare?

Ricorda che questa è solo una stima, non un numero preciso. Tuttavia il flusso di cassa mostra quanti soldi avrete a disposizione per investire nell'azienda e anche quanto denaro la vostra azienda genererà dalle sue operazioni.

Business plan esempio PDF

Molto bene, se sei arrivato fino a questo punto avrai sicuramente capito quante informazioni è necessario raccogliere e organizzare per creare un piano di business che sia davvero di grande aiuto per e per i tuoi piani futuri.

C'è un'altra cosa però che voglio dirti: non devi necessariamente essere fiscale.

Nonostante la struttura che ti ho presentato sia valida, completa, esauriente ed utile nella maggior parte dei mercati, è pur vero che non esistono regole scritte nella pietra.

Infatti troverai spesso esempi di business plan anche molto diversi tra di loro, a seconda del settore di mercato, del modello di business e dell'organizzazione che prepara (o che esaminerà) il business plan.

Per questo motivo ho pensato di mostrati alcuni esempi di business plan in pdf, he puoi scaricare ed esaminare alla luce di quanto ti ho presentato nell'articolo.

Esempio Business Plan 1 - Ristorante per famiglie

Esempio Business Plan 2 - SPA, Relax e Massaggi

Esempio Business Plan 3 - Maglificio

Domande sulla redazione di un business plan

redigere business plan e una cosa lunga

Quanto tempo ci vuole per fare un business plan?

Dipende dal tuo business e dalla quantità di dettagli che vuoi includere. La maggior parte delle persone crea un piano in pochi giorni, o al massimo in poche settimane, anche se può richiedere più tempo se si vuole entrare in molti dettagli. In linea di massima, più il progetto è dettagliato maggiori saranno le probabilità di fare bene e avere successo.

Come concludere un business plan?

Puoi concludere il tuo piano di battaglia in molti modi. La conclusione tipica è riassumere le idee più importanti in poche righe. È tipico concludere con il team di gestione, cosa farete quando sarete in affari.

Quante pagine dovrebbe essere lungo un business plan?

Indicativamente la lunghezza giusta è di 30-50 pagine, compresi i dati finanziari. Ma può essere più o meno. Ciò che è importante è il contenuto, non la lunghezza. Ricorda di scrivere una eccellente Executive Summary, che sia avvincente ed interessante. Altrimenti non importa quando lungo o corto sia il tuo documento, se non cattura l'attenzione del lettore non verrà visto da nessuno!

Quanto costa un busines plan?

Quanto costa scrivere un business plan? Questa è una delle domande più frequenti poste dagli imprenditori. La risposta non è molto semplice. Il costo per redigere la documentazione varia a seconda dei seguenti fattori:

  • Il tipo e la dimensione dell'impresa
  • La complessità dell'idea di business
  • Il formato e lo stile grafico
  • La disponibilità del documento di origine
  • Il numero di revisioni e modifiche
  • La complessità del modello finanziario
  • Il livello di profondità

Conclusione

In conclusione, ci sono molte cose da considerare quando si crea un business plan. Dovresti pensare a cosa farà la tua azienda e quando lo farà. Questo documento ti guiderà nella definizione degli obiettivi e nel prendere decisioni ed in ultima analisi a evitare errori che possono minare il tuo successo.

Se vuoi andare più a fondo o capire il mio metodo, accedi alle mie RISORSE GRATUITE

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Sull'Autore

Ing. Luca Manitto

Ingegnere, Imprenditore Digitale e Consulente Marketing Vivo a Genova, ho 40 anni e sono papà diun bimbo di 4 anni Nel lavoro aiuto aziende e professionisti a creare la loro azienda online. Nella vita mi interesso di politica ed economia. Nel tempo libero medito e faccio sport

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Come redigere un business plan: la guida definitiva

Se stai pensando di avviare una startup hai due opzioni ben distinte davanti a te: puoi lanciarti a capofitto in questa nuova avventura, contando di imparare a capire come muoverti senza commettere passi falsi strada facendo, oppure puoi prenderti del tempo e redigere un business plan completo e dettagliato, dove definire i tuoi obiettivi e il modo preciso in cui raggiungerli.

La risposta non è affatto così scontata come può sembrarti a una prima lettura: diversi startupper, infatti, preferiscono lasciarsi guidare dal loro istinto e andare “all in” sulla loro intuizione iniziale, fiduciosi che la loro idea di business si rivelerà vincente in ogni caso e nonostante tutto. Non commettere il loro stesso errore.

L’entusiasmo è molto importante quando si tratta di iniziare una nuova attività imprenditoriale , ma per massimizzare le possibilità di successo è fondamentale anche mantenere la giusta razionalità. In altre parole, è fondamentale sapere come fare un business plan . Anche i sogni, del resto, vanno costruiti minuziosamente, passo dopo passo. E fai ben attenzione: come disse l’imprenditore indiano Dhirubhai Ambani , fondatore dell’azienda Reliance (tra le più importanti del paese asiatico e del mondo),

“se non costruisci il tuo sogno, qualcun altro ti assumerà per aiutarlo a costruire il suo”.

Prima di soffermarci sui migliori consigli per compilare un business plan efficace, è necessario conoscere meglio questo strumento: come già sottolineato, puoi immaginarti il business plan della tua startup come una sorta di mappa in grado di guidarti verso il successo. Questo documento strategico, però, è anche uno strumento prezioso per ottenere prestiti e trovare investitori , aspetto decisivo per la crescita e lo sviluppo della tua startup.

Riassumere in queste poche righe cos’è il business plan e a cosa serve, però, non basta e, per citare la metafora già utilizzata, rischia di portarti fuori strada; è necessaria, perciò, un’analisi più approfondita, utile a cogliere ogni minimo (ma fondamentale) dettaglio di questo articolato documento.

Cos’è il business plan e a cosa serve

Il business plan, anche noto in Italia come piano aziendale o piano di business , è un documento strategico che, al suo interno, include le informazioni di carattere generale sul progetto di business e gli obiettivi operativi e finanziari dell’impresa, oltre alle analisi di mercato e le previsioni e proiezioni economiche utili a definire in che modo è possibile raggiungerli e in quanto tempo.

Sono tanti i motivi per cui dovresti prestare particolare cura alla creazione del tuo Business Plan. Si tratta di uno strumento molto prezioso perché, innanzitutto, ti permette di dare corpo alla tua visione imprenditoriale . Non sottovalutare questo aspetto: mettendo nero su bianco le tue aspirazioni, ti risulterà più facile individuare i punti critici del tuo piano aziendale (non ti sorprenderà sapere che il piano perfetto non esiste).

Avere un documento dove sono spiegate nel dettaglio la tua visione imprenditoriale e la pianificazione per farla funzionare al meglio ti dà anche la possibilità di condividere il testo con altre persone, siano esse amici o professionisti del settore, e avere feedback preziosi su incongruenze, lacune e problemi in generale. Non solo: condividere il Business Plan con il team interno all’azienda è altrettanto importante, perché ti permette di motivare e stimolare la squadra a raggiungere gli obiettivi d’impresa in modo più efficace.

Essendo incentrato su dati numerici precisi e budget dettagliati, il business plan ti consente anche di conoscere meglio il tuo mercato di riferimento e valutare con più cognizione di causa i margini di fattibilità della tua impresa. Anche questo aspetto va tenuto bene in mente: molti startupper hanno una visione del settore in cui si accingono a fare il loro ingresso basata su idee preconcette e supposizioni, che solo un adeguato lavoro di ricerca può verificare, confermandole o, al contrario, smentendole.

Il business plan mette in fila le principali decisioni da adottare e tradurre in pratica con azioni concrete per raggiungere il successo. Tutto ciò, oltre a indicarti la strada da seguire per evitare errori e passi falsi (o meglio, per riuscire a rispondere eventualmente in modo tempestivo ed efficace qualora essi si presentino), ti permette anche di gestire al meglio tempo ed energie e di capire di quali risorse hai bisogno, oltre a come sfruttarle nel migliore dei modi.

In ultima analisi, come già evidenziato, grazie a un business plan stilato in maniera corretta e completa hai la possibilità di comunicare in modo più efficace la tua visione e attirare in questo modo investitori e finanziatori , che proprio consultando il tuo piano aziendale possono avere le idee più chiare sulle opportunità (e sui rischi) della tua idea di business. Ricorda: per quanto tu possa essere persuasivo, informazioni specifiche e dati precisi sono più efficaci di qualsiasi discorso.

I requisiti di un buon business plan

Affinché il business plan della tua startup si riveli davvero efficace, devi avere cura che il documento strategico sia quanto più chiaro e leggibile e quanto più completo e dettagliato possibile.

Fai attenzione: ciò non significa che deve essere necessariamente lunghissimo. Potremmo dirti che la lunghezza media di un Business Plan oscilla tra le 50 pagine e le 100 pagine (analisi di mercato inclusa), ma non devi dimenticare che si tratta di un riferimento puramente indicativo, sia perché la lunghezza di questo testo dipende inevitabilmente dal modello di business e dalla tipologia e dimensione dell’azienda sia perché, più della lunghezza, a fare davvero la differenza è in realtà il contenuto del tuo Business Plan.

Preoccupati, quindi, di dedicare il giusto tempo alle ricerche di mercato e all’analisi della tua impresa e arricchisci la tua proposta con statistiche rilevanti e proiezioni accurate, ma soprattutto sforzati di rendere ciò che vuoi comunicare il più interessante possibile (pur mantenendo uno stile di scrittura professionale ).

Un passaggio fondamentale, in tal senso, si rivela essere, oltre all’indice, la sezione denominata “Executive Summary” (altrimenti nota come “Sintesi esecutiva”). Avrai modo di conoscerla nel dettaglio tra poco: ora ti basti sapere che, spesso, è l’unica sezione del Business Plan che gli investitori leggono realmente e, quindi, devi concentrare al suo interno le informazioni più importanti e metterle nero su bianco nel modo più avvincente possibile. Come accennato, prima di capire nel dettaglio cos’è l’Executive Summary e quali dati e informazioni deve necessariamente contenere al suo interno, è utile analizzare un’altra sezione fondamentale del Business Plan: l’indice.

requisiti minimi di un business plan

requisiti minimi di un business plan

Qualsiasi libro che ti sarà capitato di leggere avrà avuto con ogni probabilità al suo interno un “ indice ”, strumento utile a offrire al lettore una panoramica generale di ciò che contiene il libro e a dargli la possibilità di esplorare, così, velocemente gli argomenti trattati. Anche nel caso di un Business Plan, l’indice ha la grande utilità di sintetizzare la struttura del testo, presentando in poche righe tutte le sezioni e indicando, per ciascuna, il numero della pagina in cui è possibile trovarla. La prima e più importante sezione, come detto, è quella denominata “Executive Summary”.

Executive Summary

Come l’indice, anche l’ Executive Summary , o Sintesi esecutiva, ha lo scopo di riassumere in breve i punti salienti del Business Plan. Un consiglio molto utile è quello di occuparti della compilazione di queste due sezioni alla fine, cioè una volta che avrai completato il resto del documento, così da poter avere le idee più chiare su ciò che è più importante comunicare a chi sarà chiamato a leggere il piano aziendale.

Pur ribadendo la validità di quanto detto in precedenza per quanto riguarda le indicazioni sulla lunghezza del Business Plan (cioè che ogni indicazione è puramente teorica e legata al tipo specifico di azienda e alle sue precise esigenze), può esserti utile sapere che l’Executive Summary può tradursi anche in poche pagine di testo, in cui devi riassumere il motivo per cui hai deciso di scrivere il tuo piano di business.

Per essere più chiari, la tua Sintesi esecutiva è la sublimazione del pitch deck della tua startup; infatti non possono e non devono mancare l’idea che ti ha spinto ad avviare una nuova attività (cioè il tuo progetto imprenditoriale), il problema che ti proponi di risolvere e il modo in cui prometti di farlo, la tua proposta di valore , il modello di business , il tuo elemento differenziante all’interno del settore di riferimento e il contesto operativo, la strategia e il piano di sviluppo, oltre ad alcune stime prudenziali in grado di chiarire gli obiettivi economici che la tua startup è in grado di raggiungere.

Descrizione del progetto

Detto che nella Sintesi esecutiva devi, come prima cosa, sintetizzare in poche righe il tuo progetto imprenditoriale, è opportuno sottolineare che a esso devi riservare anche una sezione specifica del piano. Al pari dell’Executive Summary, quella relativa alla “ Descrizione del progetto ” è un’altra parte fondamentale della struttura del Business Plan. Non solo: è anche la sezione del piano aziendale alla quale devi destinare più spazio. Sapere cosa scrivere e come scriverlo è, perciò, molto importante.

Il consiglio specifico per questa particolare sezione è quello di iniziare con una breve introduzione, che arrivi dritta al punto. Qual è il punto? La tua idea vincente! Sottolinea i benefici che i consumatori potranno ottenere dal tuo prodotto o servizio e spiega, nel dettaglio, il modo in cui potrai aiutarli a risolvere un loro problema (o a soddisfare un loro desiderio).

È importante, inoltre, che tu sia in grado di spiegare perché la soluzione che proponi sia migliore rispetto a quelle già presenti sul mercato, facendo leva su ciò che rende unico il tuo prodotto o servizio. In questa sezione del Business Plan devi elencare le caratteristiche tecniche di ciò che proponi, descrivere il suo funzionamento e indicarne il prezzo.

Tieni bene a mente che, per fare ciò, non hai a disposizione solo lo strumento testuale: per descrivere il tuo progetto, infatti, puoi servirti anche di grafici, schemi, immagini e risorse multimediali in grado di rendere ancora più chiara, incisiva e coinvolgente la tua narrazione.

Presentazione dell’azienda

Un progetto, per quanto esso sia potenzialmente vincente, non si rivelerà tale se non adeguatamente supportato da una solida struttura alle sue spalle. Per questo motivo, nel tuo Business Plan, non può mancare la sezione dedicata alla presentazione della startup .

Ma cosa significa, in concreto, presentare un’azienda? Una presentazione completa ed esauriente include il racconto della storia di come è nata e dei suoi protagonisti (chi sono e i loro ruoli ma anche, se particolarmente rilevanti, le loro esperienze professionali e le certificazioni ottenute), le indicazioni sulla sede e la strumentazione tecnologica a disposizione, la descrizione della sua mission, della sua vision e degli obiettivi aziendali a breve, medio e lungo termine, oltre a una previsione sulle tempistiche legate alle fasi di sviluppo dell’impresa.

Come già sottolineato all’inizio di questo nostro approfondimento dedicato a come fare un Business Plan, l’entusiasmo è importante quando si avvia una nuova impresa ma è fondamentale anche mantenere i piedi per terra. Ciò significa anche che devi essere il più possibile obiettivo quando fai e condividi le tue analisi e previsioni: promettere risultati strabilianti che, nella realtà, non avrai alcuna possibilità di raggiungere si traduce in un pericoloso boomerang, in grado di incrinare in maniera decisiva la tua credibilità e la fiducia degli investitori nel tuo progetto imprenditoriale.

Analisi di mercato

C’è un particolare strumento di analisi che, con ogni probabilità, già conoscerai (o, per meglio dire, che dovresti assolutamente già conoscere): è l’ analisi SWOT , cioè quella particolare analisi che permette di identificare i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce di un piano aziendale. Quest’analisi è molto importante, ma è solo una delle tante che ti consentono di conoscere effettivamente il tuo mercato di riferimento (tra le altre analisi è opportuno citare, per esempio, l’ analisi delle Cinque Forze di Porter e l’ analisi Pestel ).

Conoscere adeguatamente il mercato (e le sue nicchie profittevoli) in cui si inserisce il tuo progetto significa situazione attuale in cui esso si trova ma anche su ciò che lo ha portato a trovarsi in quello stato e sulle sue prospettive future, sulle tendenze vecchie e nuove, sulle tecnologie che sono state sviluppate nel corso degli anni e sulle caratteristiche dei prodotti offerti dai competitor (prezzi inclusi), oltre che sulle principali sfide e sui potenziali rischi del settore.

Una particolare attenzione la devi dedicare alla definizione del cliente tipo (o meglio dei clienti tipo) della tua startup, sulla base di precise caratteristiche demografiche e psicografiche. Le domande a cui devi rispondere sono diverse. Tra queste spiccano: quanti anni hanno i tuoi clienti-tipo? Qual è il loro livello di istruzione? Che lavoro hanno e qual è il loro reddito? Quali sono i loro interessi? Cosa può spingerli a comprare i tuoi prodotti o servizi (ai prezzi da te indicati)? Non ti stupirà sapere che, per rispondere a tutte queste domande, è fondamentale che tu sappia costruire le tue Buyer Personas , cioè rappresentazioni immaginarie e generalizzate (ma con caratteristiche ben precise) dei clienti ideali della tua startup.

All’analisi del mercato, dei competitor e dei clienti target deve seguire la definizione della tua strategia di marketing e di comunicazione . Tra i punti da chiarire in tal senso spiccano il marketing mix , le modalità e i canali scelti per promuovere i tuoi prodotti o servizi e, più in generale, il modo in cui hai intenzione di intercettare i tuoi clienti target.

Piano operativo

Alla luce delle analisi precedenti, cosa farà la tua azienda e quando lo farà? A queste domande devi rispondere nella sezione del Business Plan dedicata al tuo piano operativo : se in precedenza ti sei limitato a presentare il team, in questa sezione devi descrivere in maniera più dettagliata la struttura organizzativa societaria e definire, nello specifico, ruoli, competenze e responsabilità. Non solo: devi descrivere in maniera approfondita i processi produttivi e i macchinari e le risorse necessari per portarli a termine con successo, ma anche i tuoi canali di distribuzione e i servizi di assistenza al cliente da te previsti.

Piano finanziario

Come ormai avrai chiaro, la struttura di un Business Plan prevede una parte descrittiva e una parte numerica: nell’ultima sezione del tuo piano di business, cioè quella denominata “ Piano finanziario ”, devi includere il bilancio preventivo della tua startup, avendo cura di indicare in maniera precisa quello che ti aspetti di spendere nel breve periodo (generalmente nell’arco di un anno, ma l’analisi può essere estesa fino a 3 o 5 anni), oltre a una stima del profitto e del flusso di cassa.

Poco fa abbiamo fatto riferimento alla sezione “Piano finanziario” come ultima del Business Plan; c’è, in realtà, un’altra sezione da prendere in considerazione ed è quella destinata agli allegati al testo. In questa parte del piano aziendale puoi eventualmente inserire altri documenti utili a chiarire quanto da te illustrato in precedenza all’interno del Business Plan, come, per esempio, i curricula dei componenti del tuo team aziendale, le schede tecniche dei prodotti o servizi da te offerti e i dati dettagliati delle analisi di mercato da te citate nel Business Plan.

Il Business Plan di B-PlanNow®

Arrivati a questo punto, ti starai probabilmente chiedendo quanto costa fare un Business Plan .

Per rispondere a questa domanda è importante sottolineare ancora una volta che fornire una cifra precisa è difficile, perché la spesa dipende inevitabilmente dalla tipologia della tua startup e dalle sue necessità strategiche. A livello puramente indicativo, però, è possibile affermare che la spesa iniziale prevista per una prima serie di incontri e consulenze sullo sviluppo del Business Plan può oscillare tra i 2000 e i 2500 euro, ma devi considerare che questa cifra può anche raddoppiare o addirittura triplicare nel caso in cui si renda necessario un percorso di mentoring più articolato.

A questo proposito devi sapere che una veloce ricerca sul web ti darà certamente la possibilità di trovare tantissimi esempi di Business Plan “vincenti” e una grande varietà di Business Plan canvas standardizzati che puoi scaricare anche gratuitamente e compilare autonomamente; fai attenzione, però, perché dalla compilazione di questo testo possono dipendere le sorti del tuo progetto imprenditoriale e ciò significa che ogni minimo errore potrebbe decretare la fine dei tuoi sogni di gloria.

Dopo la lettura di questo approfondimento avrai certamente le idee più chiare sulle parti salienti che compongono la struttura di un Business Plan e sulle informazioni che non possono mancare all’interno di questo prezioso documento strategico, ma non devi avere timore di richiedere l’aiuto di un team di esperti in grado di spiegarti ancor più nel dettaglio come scrivere un Business Plan in modo efficace e, soprattutto, di assisterti a livello pratico nella stesura del testo.

Giova ricordarti a questo proposito che B-PlanNow® , oltre a offrire una prima consulenza gratuita, ha messo a punto un servizio unico nel suo genere di Business Plan previsionale a minimo 5 anni, suddiviso in una parte qualitativa (grafico-descrittiva) e in una parte quantitativa (finanziaria, patrimoniale ed economica).

La parte qualitativa del Business Plan di B-PlanNow® include alcuni dettagli già ampiamente citati in questa analisi ma anche approfondimenti specifici aggiuntivi molto utili, come per esempio il glossario del tuo mondo startup e un resoconto sulla tua startup in pillole (si tratta di una sezione che include una panoramica dell’azienda, le sue risorse umane, gli advisors e i contatti). A ciò si aggiunge l’Executive Summary, la presentazione dell’azienda, l’analisi del mercato e il modello di business della tua startup.

La parte quantitativa, invece, prevede i seguenti punti fondamentali:

  • stato patrimoniale previsionale;
  • conto economico previsionale;
  • analisi del cash flow previsionale;
  • analisi per indici di bilancio (attuale e previsionale);
  • analisi dell’evoluzione della posizione finanziaria netta previsionale;
  • rating secondo le metodologie Standard & Poor’s, Altman e Prof. Damodaran;
  • rating di Medio Credito Centrale e bancabilità;
  • analisi finanziaria sulla sostenibilità dell’investimento e sul fabbisogno finanziario;
  • analisi del budget di tesoreria mensile previsionale.

C’è un ulteriore aspetto da considerare nella tua valutazione su come fare un Business Plan e, più precisamente, sui costi che devi sostenere per procedere alla compilazione di questo documento nella maniera più corretta. Devi sapere che hai la possibilità di ricorrere a una nuova forma di pagamento alternativa disponibile in Italia, cioè il cosiddetto Work for Equity : si tratta di una particolare modalità di pagamento disciplinata da una legge a favore di startup innovative , che ti permette di pagare dipendenti e collaboratori, ma anche consulenze esterne, tramite la cessione di quote o azioni della tua società.

Come redigere un business plan: la guida definitiva

Nicola Zanetti

Founder B-PlanNow® | Startup mentor | Startup consulting & marketing strategist | Leading startup to scaleup | Private angel investor | Ecommerce Manager | Professional trainer | Book writer

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How to Write a Business Plan: Step-by-Step Guide + Examples

Determined female African-American entrepreneur scaling a mountain while wearing a large backpack. Represents the journey to starting and growing a business and needing to write a business plan to get there.

Noah Parsons

24 min. read

Updated April 17, 2024

Writing a business plan doesn’t have to be complicated. 

In this step-by-step guide, you’ll learn how to write a business plan that’s detailed enough to impress bankers and potential investors, while giving you the tools to start, run, and grow a successful business.

  • The basics of business planning

If you’re reading this guide, then you already know why you need a business plan . 

You understand that planning helps you: 

  • Raise money
  • Grow strategically
  • Keep your business on the right track 

As you start to write your plan, it’s useful to zoom out and remember what a business plan is .

At its core, a business plan is an overview of the products and services you sell, and the customers that you sell to. It explains your business strategy: how you’re going to build and grow your business, what your marketing strategy is, and who your competitors are.

Most business plans also include financial forecasts for the future. These set sales goals, budget for expenses, and predict profits and cash flow. 

A good business plan is much more than just a document that you write once and forget about. It’s also a guide that helps you outline and achieve your goals. 

After completing your plan, you can use it as a management tool to track your progress toward your goals. Updating and adjusting your forecasts and budgets as you go is one of the most important steps you can take to run a healthier, smarter business. 

We’ll dive into how to use your plan later in this article.

There are many different types of plans , but we’ll go over the most common type here, which includes everything you need for an investor-ready plan. However, if you’re just starting out and are looking for something simpler—I recommend starting with a one-page business plan . It’s faster and easier to create. 

It’s also the perfect place to start if you’re just figuring out your idea, or need a simple strategic plan to use inside your business.

Dig deeper : How to write a one-page business plan

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  • What to include in your business plan

Executive summary

The executive summary is an overview of your business and your plans. It comes first in your plan and is ideally just one to two pages. Most people write it last because it’s a summary of the complete business plan.

Ideally, the executive summary can act as a stand-alone document that covers the highlights of your detailed plan. 

In fact, it’s common for investors to ask only for the executive summary when evaluating your business. If they like what they see in the executive summary, they’ll often follow up with a request for a complete plan, a pitch presentation , or more in-depth financial forecasts .

Your executive summary should include:

  • A summary of the problem you are solving
  • A description of your product or service
  • An overview of your target market
  • A brief description of your team
  • A summary of your financials
  • Your funding requirements (if you are raising money)

Dig Deeper: How to write an effective executive summary

Products and services description

This is where you describe exactly what you’re selling, and how it solves a problem for your target market. The best way to organize this part of your plan is to start by describing the problem that exists for your customers. After that, you can describe how you plan to solve that problem with your product or service. 

This is usually called a problem and solution statement .

To truly showcase the value of your products and services, you need to craft a compelling narrative around your offerings. How will your product or service transform your customers’ lives or jobs? A strong narrative will draw in your readers.

This is also the part of the business plan to discuss any competitive advantages you may have, like specific intellectual property or patents that protect your product. If you have any initial sales, contracts, or other evidence that your product or service is likely to sell, include that information as well. It will show that your idea has traction , which can help convince readers that your plan has a high chance of success.

Market analysis

Your target market is a description of the type of people that you plan to sell to. You might even have multiple target markets, depending on your business. 

A market analysis is the part of your plan where you bring together all of the information you know about your target market. Basically, it’s a thorough description of who your customers are and why they need what you’re selling. You’ll also include information about the growth of your market and your industry .

Try to be as specific as possible when you describe your market. 

Include information such as age, income level, and location—these are what’s called “demographics.” If you can, also describe your market’s interests and habits as they relate to your business—these are “psychographics.” 

Related: Target market examples

Essentially, you want to include any knowledge you have about your customers that is relevant to how your product or service is right for them. With a solid target market, it will be easier to create a sales and marketing plan that will reach your customers. That’s because you know who they are, what they like to do, and the best ways to reach them.

Next, provide any additional information you have about your market. 

What is the size of your market ? Is the market growing or shrinking? Ideally, you’ll want to demonstrate that your market is growing over time, and also explain how your business is positioned to take advantage of any expected changes in your industry.

Dig Deeper: Learn how to write a market analysis

Competitive analysis

Part of defining your business opportunity is determining what your competitive advantage is. To do this effectively, you need to know as much about your competitors as your target customers. 

Every business has some form of competition. If you don’t think you have competitors, then explore what alternatives there are in the market for your product or service. 

For example: In the early years of cars, their main competition was horses. For social media, the early competition was reading books, watching TV, and talking on the phone.

A good competitive analysis fully lays out the competitive landscape and then explains how your business is different. Maybe your products are better made, or cheaper, or your customer service is superior. Maybe your competitive advantage is your location – a wide variety of factors can ultimately give you an advantage.

Dig Deeper: How to write a competitive analysis for your business plan

Marketing and sales plan

The marketing and sales plan covers how you will position your product or service in the market, the marketing channels and messaging you will use, and your sales tactics. 

The best place to start with a marketing plan is with a positioning statement . 

This explains how your business fits into the overall market, and how you will explain the advantages of your product or service to customers. You’ll use the information from your competitive analysis to help you with your positioning. 

For example: You might position your company as the premium, most expensive but the highest quality option in the market. Or your positioning might focus on being locally owned and that shoppers support the local economy by buying your products.

Once you understand your positioning, you’ll bring this together with the information about your target market to create your marketing strategy . 

This is how you plan to communicate your message to potential customers. Depending on who your customers are and how they purchase products like yours, you might use many different strategies, from social media advertising to creating a podcast. Your marketing plan is all about how your customers discover who you are and why they should consider your products and services. 

While your marketing plan is about reaching your customers—your sales plan will describe the actual sales process once a customer has decided that they’re interested in what you have to offer. 

If your business requires salespeople and a long sales process, describe that in this section. If your customers can “self-serve” and just make purchases quickly on your website, describe that process. 

A good sales plan picks up where your marketing plan leaves off. The marketing plan brings customers in the door and the sales plan is how you close the deal.

Together, these specific plans paint a picture of how you will connect with your target audience, and how you will turn them into paying customers.

Dig deeper: What to include in your sales and marketing plan

Business operations

The operations section describes the necessary requirements for your business to run smoothly. It’s where you talk about how your business works and what day-to-day operations look like. 

Depending on how your business is structured, your operations plan may include elements of the business like:

  • Supply chain management
  • Manufacturing processes
  • Equipment and technology
  • Distribution

Some businesses distribute their products and reach their customers through large retailers like Amazon.com, Walmart, Target, and grocery store chains. 

These businesses should review how this part of their business works. The plan should discuss the logistics and costs of getting products onto store shelves and any potential hurdles the business may have to overcome.

If your business is much simpler than this, that’s OK. This section of your business plan can be either extremely short or more detailed, depending on the type of business you are building.

For businesses selling services, such as physical therapy or online software, you can use this section to describe the technology you’ll leverage, what goes into your service, and who you will partner with to deliver your services.

Dig Deeper: Learn how to write the operations chapter of your plan

Key milestones and metrics

Although it’s not required to complete your business plan, mapping out key business milestones and the metrics can be incredibly useful for measuring your success.

Good milestones clearly lay out the parameters of the task and set expectations for their execution. You’ll want to include:

  • A description of each task
  • The proposed due date
  • Who is responsible for each task

If you have a budget, you can include projected costs to hit each milestone. You don’t need extensive project planning in this section—just list key milestones you want to hit and when you plan to hit them. This is your overall business roadmap. 

Possible milestones might be:

  • Website launch date
  • Store or office opening date
  • First significant sales
  • Break even date
  • Business licenses and approvals

You should also discuss the key numbers you will track to determine your success. Some common metrics worth tracking include:

  • Conversion rates
  • Customer acquisition costs
  • Profit per customer
  • Repeat purchases

It’s perfectly fine to start with just a few metrics and grow the number you are tracking over time. You also may find that some metrics simply aren’t relevant to your business and can narrow down what you’re tracking.

Dig Deeper: How to use milestones in your business plan

Organization and management team

Investors don’t just look for great ideas—they want to find great teams. Use this chapter to describe your current team and who you need to hire . You should also provide a quick overview of your location and history if you’re already up and running.

Briefly highlight the relevant experiences of each key team member in the company. It’s important to make the case for why yours is the right team to turn an idea into a reality. 

Do they have the right industry experience and background? Have members of the team had entrepreneurial successes before? 

If you still need to hire key team members, that’s OK. Just note those gaps in this section.

Your company overview should also include a summary of your company’s current business structure . The most common business structures include:

  • Sole proprietor
  • Partnership

Be sure to provide an overview of how the business is owned as well. Does each business partner own an equal portion of the business? How is ownership divided? 

Potential lenders and investors will want to know the structure of the business before they will consider a loan or investment.

Dig Deeper: How to write about your company structure and team

Financial plan

Last, but certainly not least, is your financial plan chapter. 

Entrepreneurs often find this section the most daunting. But, business financials for most startups are less complicated than you think, and a business degree is certainly not required to build a solid financial forecast. 

A typical financial forecast in a business plan includes the following:

  • Sales forecast : An estimate of the sales expected over a given period. You’ll break down your forecast into the key revenue streams that you expect to have.
  • Expense budget : Your planned spending such as personnel costs , marketing expenses, and taxes.
  • Profit & Loss : Brings together your sales and expenses and helps you calculate planned profits.
  • Cash Flow : Shows how cash moves into and out of your business. It can predict how much cash you’ll have on hand at any given point in the future.
  • Balance Sheet : A list of the assets, liabilities, and equity in your company. In short, it provides an overview of the financial health of your business. 

A strong business plan will include a description of assumptions about the future, and potential risks that could impact the financial plan. Including those will be especially important if you’re writing a business plan to pursue a loan or other investment.

Dig Deeper: How to create financial forecasts and budgets

This is the place for additional data, charts, or other information that supports your plan.

Including an appendix can significantly enhance the credibility of your plan by showing readers that you’ve thoroughly considered the details of your business idea, and are backing your ideas up with solid data.

Just remember that the information in the appendix is meant to be supplementary. Your business plan should stand on its own, even if the reader skips this section.

Dig Deeper : What to include in your business plan appendix

Optional: Business plan cover page

Adding a business plan cover page can make your plan, and by extension your business, seem more professional in the eyes of potential investors, lenders, and partners. It serves as the introduction to your document and provides necessary contact information for stakeholders to reference.

Your cover page should be simple and include:

  • Company logo
  • Business name
  • Value proposition (optional)
  • Business plan title
  • Completion and/or update date
  • Address and contact information
  • Confidentiality statement

Just remember, the cover page is optional. If you decide to include it, keep it very simple and only spend a short amount of time putting it together.

Dig Deeper: How to create a business plan cover page

How to use AI to help write your business plan

Generative AI tools such as ChatGPT can speed up the business plan writing process and help you think through concepts like market segmentation and competition. These tools are especially useful for taking ideas that you provide and converting them into polished text for your business plan.

The best way to use AI for your business plan is to leverage it as a collaborator , not a replacement for human creative thinking and ingenuity. 

AI can come up with lots of ideas and act as a brainstorming partner. It’s up to you to filter through those ideas and figure out which ones are realistic enough to resonate with your customers. 

There are pros and cons of using AI to help with your business plan . So, spend some time understanding how it can be most helpful before just outsourcing the job to AI.

Learn more: 10 AI prompts you need to write a business plan

  • Writing tips and strategies

To help streamline the business plan writing process, here are a few tips and key questions to answer to make sure you get the most out of your plan and avoid common mistakes .  

Determine why you are writing a business plan

Knowing why you are writing a business plan will determine your approach to your planning project. 

For example: If you are writing a business plan for yourself, or just to use inside your own business , you can probably skip the section about your team and organizational structure. 

If you’re raising money, you’ll want to spend more time explaining why you’re looking to raise the funds and exactly how you will use them.

Regardless of how you intend to use your business plan , think about why you are writing and what you’re trying to get out of the process before you begin.

Keep things concise

Probably the most important tip is to keep your business plan short and simple. There are no prizes for long business plans . The longer your plan is, the less likely people are to read it. 

So focus on trimming things down to the essentials your readers need to know. Skip the extended, wordy descriptions and instead focus on creating a plan that is easy to read —using bullets and short sentences whenever possible.

Have someone review your business plan

Writing a business plan in a vacuum is never a good idea. Sometimes it’s helpful to zoom out and check if your plan makes sense to someone else. You also want to make sure that it’s easy to read and understand.

Don’t wait until your plan is “done” to get a second look. Start sharing your plan early, and find out from readers what questions your plan leaves unanswered. This early review cycle will help you spot shortcomings in your plan and address them quickly, rather than finding out about them right before you present your plan to a lender or investor.

If you need a more detailed review, you may want to explore hiring a professional plan writer to thoroughly examine it.

Use a free business plan template and business plan examples to get started

Knowing what information to include in a business plan is sometimes not quite enough. If you’re struggling to get started or need additional guidance, it may be worth using a business plan template. 

There are plenty of great options available (we’ve rounded up our 8 favorites to streamline your search).

But, if you’re looking for a free downloadable business plan template , you can get one right now; download the template used by more than 1 million businesses. 

Or, if you just want to see what a completed business plan looks like, check out our library of over 550 free business plan examples . 

We even have a growing list of industry business planning guides with tips for what to focus on depending on your business type.

Common pitfalls and how to avoid them

It’s easy to make mistakes when you’re writing your business plan. Some entrepreneurs get sucked into the writing and research process, and don’t focus enough on actually getting their business started. 

Here are a few common mistakes and how to avoid them:

Not talking to your customers : This is one of the most common mistakes. It’s easy to assume that your product or service is something that people want. Before you invest too much in your business and too much in the planning process, make sure you talk to your prospective customers and have a good understanding of their needs.

  • Overly optimistic sales and profit forecasts: By nature, entrepreneurs are optimistic about the future. But it’s good to temper that optimism a little when you’re planning, and make sure your forecasts are grounded in reality. 
  • Spending too much time planning: Yes, planning is crucial. But you also need to get out and talk to customers, build prototypes of your product and figure out if there’s a market for your idea. Make sure to balance planning with building.
  • Not revising the plan: Planning is useful, but nothing ever goes exactly as planned. As you learn more about what’s working and what’s not—revise your plan, your budgets, and your revenue forecast. Doing so will provide a more realistic picture of where your business is going, and what your financial needs will be moving forward.
  • Not using the plan to manage your business: A good business plan is a management tool. Don’t just write it and put it on the shelf to collect dust – use it to track your progress and help you reach your goals.
  • Presenting your business plan

The planning process forces you to think through every aspect of your business and answer questions that you may not have thought of. That’s the real benefit of writing a business plan – the knowledge you gain about your business that you may not have been able to discover otherwise.

With all of this knowledge, you’re well prepared to convert your business plan into a pitch presentation to present your ideas. 

A pitch presentation is a summary of your plan, just hitting the highlights and key points. It’s the best way to present your business plan to investors and team members.

Dig Deeper: Learn what key slides should be included in your pitch deck

Use your business plan to manage your business

One of the biggest benefits of planning is that it gives you a tool to manage your business better. With a revenue forecast, expense budget, and projected cash flow, you know your targets and where you are headed.

And yet, nothing ever goes exactly as planned – it’s the nature of business.

That’s where using your plan as a management tool comes in. The key to leveraging it for your business is to review it periodically and compare your forecasts and projections to your actual results.

Start by setting up a regular time to review the plan – a monthly review is a good starting point. During this review, answer questions like:

  • Did you meet your sales goals?
  • Is spending following your budget?
  • Has anything gone differently than what you expected?

Now that you see whether you’re meeting your goals or are off track, you can make adjustments and set new targets. 

Maybe you’re exceeding your sales goals and should set new, more aggressive goals. In that case, maybe you should also explore more spending or hiring more employees. 

Or maybe expenses are rising faster than you projected. If that’s the case, you would need to look at where you can cut costs.

A plan, and a method for comparing your plan to your actual results , is the tool you need to steer your business toward success.

Learn More: How to run a regular plan review

Free business plan templates and examples

Kickstart your business plan writing with one of our free business plan templates or recommended tools.

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Free business plan template

Download a free SBA-approved business plan template built for small businesses and startups.

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Download a free one-page plan template to write a useful business plan in as little as 30-minutes.

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Sample business plan library

Explore over 500 real-world business plan examples from a wide variety of industries.

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How to write a business plan FAQ

What is a business plan?

A document that describes your business , the products and services you sell, and the customers that you sell to. It explains your business strategy, how you’re going to build and grow your business, what your marketing strategy is, and who your competitors are.

What are the benefits of a business plan?

A business plan helps you understand where you want to go with your business and what it will take to get there. It reduces your overall risk, helps you uncover your business’s potential, attracts investors, and identifies areas for growth.

Having a business plan ultimately makes you more confident as a business owner and more likely to succeed for a longer period of time.

What are the 7 steps of a business plan?

The seven steps to writing a business plan include:

  • Write a brief executive summary
  • Describe your products and services.
  • Conduct market research and compile data into a cohesive market analysis.
  • Describe your marketing and sales strategy.
  • Outline your organizational structure and management team.
  • Develop financial projections for sales, revenue, and cash flow.
  • Add any additional documents to your appendix.

What are the 5 most common business plan mistakes?

There are plenty of mistakes that can be made when writing a business plan. However, these are the 5 most common that you should do your best to avoid:

  • 1. Not taking the planning process seriously.
  • Having unrealistic financial projections or incomplete financial information.
  • Inconsistent information or simple mistakes.
  • Failing to establish a sound business model.
  • Not having a defined purpose for your business plan.

What questions should be answered in a business plan?

Writing a business plan is all about asking yourself questions about your business and being able to answer them through the planning process. You’ll likely be asking dozens and dozens of questions for each section of your plan.

However, these are the key questions you should ask and answer with your business plan:

  • How will your business make money?
  • Is there a need for your product or service?
  • Who are your customers?
  • How are you different from the competition?
  • How will you reach your customers?
  • How will you measure success?

How long should a business plan be?

The length of your business plan fully depends on what you intend to do with it. From the SBA and traditional lender point of view, a business plan needs to be whatever length necessary to fully explain your business. This means that you prove the viability of your business, show that you understand the market, and have a detailed strategy in place.

If you intend to use your business plan for internal management purposes, you don’t necessarily need a full 25-50 page business plan. Instead, you can start with a one-page plan to get all of the necessary information in place.

What are the different types of business plans?

While all business plans cover similar categories, the style and function fully depend on how you intend to use your plan. Here are a few common business plan types worth considering.

Traditional business plan: The tried-and-true traditional business plan is a formal document meant to be used when applying for funding or pitching to investors. This type of business plan follows the outline above and can be anywhere from 10-50 pages depending on the amount of detail included, the complexity of your business, and what you include in your appendix.

Business model canvas: The business model canvas is a one-page template designed to demystify the business planning process. It removes the need for a traditional, copy-heavy business plan, in favor of a single-page outline that can help you and outside parties better explore your business idea.

One-page business plan: This format is a simplified version of the traditional plan that focuses on the core aspects of your business. You’ll typically stick with bullet points and single sentences. It’s most useful for those exploring ideas, needing to validate their business model, or who need an internal plan to help them run and manage their business.

Lean Plan: The Lean Plan is less of a specific document type and more of a methodology. It takes the simplicity and styling of the one-page business plan and turns it into a process for you to continuously plan, test, review, refine, and take action based on performance. It’s faster, keeps your plan concise, and ensures that your plan is always up-to-date.

What’s the difference between a business plan and a strategic plan?

A business plan covers the “who” and “what” of your business. It explains what your business is doing right now and how it functions. The strategic plan explores long-term goals and explains “how” the business will get there. It encourages you to look more intently toward the future and how you will achieve your vision.

However, when approached correctly, your business plan can actually function as a strategic plan as well. If kept lean, you can define your business, outline strategic steps, and track ongoing operations all with a single plan.

See why 1.2 million entrepreneurs have written their business plans with LivePlan

Content Author: Noah Parsons

Noah is the COO at Palo Alto Software, makers of the online business plan app LivePlan. He started his career at Yahoo! and then helped start the user review site Epinions.com. From there he started a software distribution business in the UK before coming to Palo Alto Software to run the marketing and product teams.

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Table of Contents

  • Use AI to help write your plan
  • Common planning mistakes
  • Manage with your business plan
  • Templates and examples

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How to make a business plan

Strategic planning in Miro

Table of Contents

How to make a good business plan: step-by-step guide.

A business plan is a strategic roadmap used to navigate the challenging journey of entrepreneurship. It's the foundation upon which you build a successful business.

A well-crafted business plan can help you define your vision, clarify your goals, and identify potential problems before they arise.

But where do you start? How do you create a business plan that sets you up for success?

This article will explore the step-by-step process of creating a comprehensive business plan.

What is a business plan?

A business plan is a formal document that outlines a business's objectives, strategies, and operational procedures. It typically includes the following information about a company:

Products or services

Target market

Competitors

Marketing and sales strategies

Financial plan

Management team

A business plan serves as a roadmap for a company's success and provides a blueprint for its growth and development. It helps entrepreneurs and business owners organize their ideas, evaluate the feasibility, and identify potential challenges and opportunities.

As well as serving as a guide for business owners, a business plan can attract investors and secure funding. It demonstrates the company's understanding of the market, its ability to generate revenue and profits, and its strategy for managing risks and achieving success.

Business plan vs. business model canvas

A business plan may seem similar to a business model canvas, but each document serves a different purpose.

A business model canvas is a high-level overview that helps entrepreneurs and business owners quickly test and iterate their ideas. It is often a one-page document that briefly outlines the following:

Key partnerships

Key activities

Key propositions

Customer relationships

Customer segments

Key resources

Cost structure

Revenue streams

On the other hand, a Business Plan Template provides a more in-depth analysis of a company's strategy and operations. It is typically a lengthy document and requires significant time and effort to develop.

A business model shouldn’t replace a business plan, and vice versa. Business owners should lay the foundations and visually capture the most important information with a Business Model Canvas Template . Because this is a fast and efficient way to communicate a business idea, a business model canvas is a good starting point before developing a more comprehensive business plan.

A business plan can aim to secure funding from investors or lenders, while a business model canvas communicates a business idea to potential customers or partners.

Why is a business plan important?

A business plan is crucial for any entrepreneur or business owner wanting to increase their chances of success.

Here are some of the many benefits of having a thorough business plan.

Helps to define the business goals and objectives

A business plan encourages you to think critically about your goals and objectives. Doing so lets you clearly understand what you want to achieve and how you plan to get there.

A well-defined set of goals, objectives, and key results also provides a sense of direction and purpose, which helps keep business owners focused and motivated.

Guides decision-making

A business plan requires you to consider different scenarios and potential problems that may arise in your business. This awareness allows you to devise strategies to deal with these issues and avoid pitfalls.

With a clear plan, entrepreneurs can make informed decisions aligning with their overall business goals and objectives. This helps reduce the risk of making costly mistakes and ensures they make decisions with long-term success in mind.

Attracts investors and secures funding

Investors and lenders often require a business plan before considering investing in your business. A document that outlines the company's goals, objectives, and financial forecasts can help instill confidence in potential investors and lenders.

A well-written business plan demonstrates that you have thoroughly thought through your business idea and have a solid plan for success.

Identifies potential challenges and risks

A business plan requires entrepreneurs to consider potential challenges and risks that could impact their business. For example:

Is there enough demand for my product or service?

Will I have enough capital to start my business?

Is the market oversaturated with too many competitors?

What will happen if my marketing strategy is ineffective?

By identifying these potential challenges, entrepreneurs can develop strategies to mitigate risks and overcome challenges. This can reduce the likelihood of costly mistakes and ensure the business is well-positioned to take on any challenges.

Provides a basis for measuring success

A business plan serves as a framework for measuring success by providing clear goals and financial projections . Entrepreneurs can regularly refer to the original business plan as a benchmark to measure progress. By comparing the current business position to initial forecasts, business owners can answer questions such as:

Are we where we want to be at this point?

Did we achieve our goals?

If not, why not, and what do we need to do?

After assessing whether the business is meeting its objectives or falling short, business owners can adjust their strategies as needed.

How to make a business plan step by step

The steps below will guide you through the process of creating a business plan and what key components you need to include.

1. Create an executive summary

Start with a brief overview of your entire plan. The executive summary should cover your business plan's main points and key takeaways.

Keep your executive summary concise and clear with the Executive Summary Template . The simple design helps readers understand the crux of your business plan without reading the entire document.

2. Write your company description

Provide a detailed explanation of your company. Include information on what your company does, the mission statement, and your vision for the future.

Provide additional background information on the history of your company, the founders, and any notable achievements or milestones.

3. Conduct a market analysis

Conduct an in-depth analysis of your industry, competitors, and target market. This is best done with a SWOT analysis to identify your strengths, weaknesses, opportunities, and threats. Next, identify your target market's needs, demographics, and behaviors.

Use the Competitive Analysis Template to brainstorm answers to simple questions like:

What does the current market look like?

Who are your competitors?

What are they offering?

What will give you a competitive advantage?

Who is your target market?

What are they looking for and why?

How will your product or service satisfy a need?

These questions should give you valuable insights into the current market and where your business stands.

4. Describe your products and services

Provide detailed information about your products and services. This includes pricing information, product features, and any unique selling points.

Use the Product/Market Fit Template to explain how your products meet the needs of your target market. Describe what sets them apart from the competition.

5. Design a marketing and sales strategy

Outline how you plan to promote and sell your products. Your marketing strategy and sales strategy should include information about your:

Pricing strategy

Advertising and promotional tactics

Sales channels

The Go to Market Strategy Template is a great way to visually map how you plan to launch your product or service in a new or existing market.

6. Determine budget and financial projections

Document detailed information on your business’ finances. Describe the current financial position of the company and how you expect the finances to play out.

Some details to include in this section are:

Startup costs

Revenue projections

Profit and loss statement

Funding you have received or plan to receive

Strategy for raising funds

7. Set the organization and management structure

Define how your company is structured and who will be responsible for each aspect of the business. Use the Business Organizational Chart Template to visually map the company’s teams, roles, and hierarchy.

As well as the organization and management structure, discuss the legal structure of your business. Clarify whether your business is a corporation, partnership, sole proprietorship, or LLC.

8. Make an action plan

At this point in your business plan, you’ve described what you’re aiming for. But how are you going to get there? The Action Plan Template describes the following steps to move your business plan forward. Outline the next steps you plan to take to bring your business plan to fruition.

Types of business plans

Several types of business plans cater to different purposes and stages of a company's lifecycle. Here are some of the most common types of business plans.

Startup business plan

A startup business plan is typically an entrepreneur's first business plan. This document helps entrepreneurs articulate their business idea when starting a new business.

Not sure how to make a business plan for a startup? It’s pretty similar to a regular business plan, except the primary purpose of a startup business plan is to convince investors to provide funding for the business. A startup business plan also outlines the potential target market, product/service offering, marketing plan, and financial projections.

Strategic business plan

A strategic business plan is a long-term plan that outlines a company's overall strategy, objectives, and tactics. This type of strategic plan focuses on the big picture and helps business owners set goals and priorities and measure progress.

The primary purpose of a strategic business plan is to provide direction and guidance to the company's management team and stakeholders. The plan typically covers a period of three to five years.

Operational business plan

An operational business plan is a detailed document that outlines the day-to-day operations of a business. It focuses on the specific activities and processes required to run the business, such as:

Organizational structure

Staffing plan

Production plan

Quality control

Inventory management

Supply chain

The primary purpose of an operational business plan is to ensure that the business runs efficiently and effectively. It helps business owners manage their resources, track their performance, and identify areas for improvement.

Growth-business plan

A growth-business plan is a strategic plan that outlines how a company plans to expand its business. It helps business owners identify new market opportunities and increase revenue and profitability. The primary purpose of a growth-business plan is to provide a roadmap for the company's expansion and growth.

The 3 Horizons of Growth Template is a great tool to identify new areas of growth. This framework categorizes growth opportunities into three categories: Horizon 1 (core business), Horizon 2 (emerging business), and Horizon 3 (potential business).

One-page business plan

A one-page business plan is a condensed version of a full business plan that focuses on the most critical aspects of a business. It’s a great tool for entrepreneurs who want to quickly communicate their business idea to potential investors, partners, or employees.

A one-page business plan typically includes sections such as business concept, value proposition, revenue streams, and cost structure.

Best practices for how to make a good business plan

Here are some additional tips for creating a business plan:

Use a template

A template can help you organize your thoughts and effectively communicate your business ideas and strategies. Starting with a template can also save you time and effort when formatting your plan.

Miro’s extensive library of customizable templates includes all the necessary sections for a comprehensive business plan. With our templates, you can confidently present your business plans to stakeholders and investors.

Be practical

Avoid overestimating revenue projections or underestimating expenses. Your business plan should be grounded in practical realities like your budget, resources, and capabilities.

Be specific

Provide as much detail as possible in your business plan. A specific plan is easier to execute because it provides clear guidance on what needs to be done and how. Without specific details, your plan may be too broad or vague, making it difficult to know where to start or how to measure success.

Be thorough with your research

Conduct thorough research to fully understand the market, your competitors, and your target audience . By conducting thorough research, you can identify potential risks and challenges your business may face and develop strategies to mitigate them.

Get input from others

It can be easy to become overly focused on your vision and ideas, leading to tunnel vision and a lack of objectivity. By seeking input from others, you can identify potential opportunities you may have overlooked.

Review and revise regularly

A business plan is a living document. You should update it regularly to reflect market, industry, and business changes. Set aside time for regular reviews and revisions to ensure your plan remains relevant and effective.

Create a winning business plan to chart your path to success

Starting or growing a business can be challenging, but it doesn't have to be. Whether you're a seasoned entrepreneur or just starting, a well-written business plan can make or break your business’ success.

The purpose of a business plan is more than just to secure funding and attract investors. It also serves as a roadmap for achieving your business goals and realizing your vision. With the right mindset, tools, and strategies, you can develop a visually appealing, persuasive business plan.

Ready to make an effective business plan that works for you? Check out our library of ready-made strategy and planning templates and chart your path to success.

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Finera - the new era of finance

  • Finanza aziendale
  • Marzo 1, 2024

Guida al Business Plan: cos’è, a cosa serve e come farlo in modo efficace

Guida al business plan

  • Il business plan definisce gli obiettivi aziendali e le strategie per raggiungerli, essenziale per la guida interna dell’impresa.
  • Serve come documento fondamentale per attrarre finanziamenti e investitori, delineando la direzione e il potenziale di crescita dell’azienda.
  • Funge da strumento di controllo per valutare i progressi dell’azienda e permette di apportare modifiche strategiche tempestive.
  • Il business plan è spesso richiesto per accedere a contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

Il business plan è un documento molto importante per qualsiasi tipo di impresa. Inoltre, ci sono occasioni in cui poter fornire un business plan può fare un enorme differenza in termini di ottenimento di finanziamenti da parte di investitori o strumenti di finanza agevolata. Ma conosci davvero l’importanza di avere un business plan ben fatto? E sai costruirlo in modo efficace? Se sei andato nel panico ogni volta che ti sei trovato davanti alla richiesta di redigere un business plan o se sei alla ricerca di consigli per fare il tuo piano di business, questa guida fa per te. Continua a leggere per trovare tutte le risposte alle tue domande su cos’è il business plan e come farlo.

come fare un business plan

Business plan: la guida definitiva

Cos’è il business plan, 1. l’indice del business plan, 2. executive summary, 3. descrizione dell’impresa, 4. descrizione del prodotto o servizio, 5. analisi di mercato, 6. piano di marketing, 7. piano operativo, 8. struttura organizzativa dell’impresa, 9. il piano finanziario, 10. gli allegati utili al business plan, errori da evitare nella stesura del business plan, a cosa serve il business plan, chi mi può aiutare a redigere il mio business plan, quanto costa fare un business plan, guida al business plan e supporto di un professionista.

Lo scopo del business plan è quello di descrivere un progetto d’impresa . In particolare, il business plan scende nel dettaglio di come un progetto intenda trasformare un’idea in un’azienda vera e propria, che fornisce prodotti, servizi e crea profitto. I business plan sono quindi documenti personalizzati per ciascun progetto aziendale, ma presentano comunque tutti una struttura simile. Analizzando questa struttura abbastanza standard , abbiamo la possibilità di comprendere fino in fondo cos’è un business plan e quali sono le informazioni necessarie per comporlo.

Come fare un business plan: la struttura

Se ti stai chiedendo come fare un business plan, conoscere la sua struttura fondamentale ti sarà di grande aiuto. Illustrare i diversi punti nel dettaglio, inoltre, ci dà la possibilità di individuare tutto ciò che un business plan ben costruito deve contenere. La struttura generale di un business plan si articola nel mondo seguente:

  • Executive summary
  • Descrizione di impresa
  • Descrizione del prodotto o servizio
  • Analisi di mercato
  • Piano Operativo
  • Struttura Organizzativa
  • Piano finanziario

Ognuno di questi punti può essere considerato come una sezione del tuo business plan. Passiamo ora a capire più nel dettaglio quali informazioni devono contenere le diverse sezioni.

L’indice elenca semplicemente le varie sezioni che seguiranno, con l’indicazione della pagina alla quale trovarle. Se consegni il business plan in digitale, per esempio in formato PDF, potresti aggiungere dei link a ogni voce dell’indice che puntano alla sezione di riferimento, in modo da facilitare la consultazione del documento.

Summary in inglese significa “riassunto”. Lo scopo di questa sezione è infatti quello di riassumere l’idea di impresa e i punti chiave dell’intero business plan. Nonostante sia la prima sezione che compare sul tuo business plan, di solito questa viene redatta alla fine, proprio perché serve a riassumere le informazioni chiave del documento. Questa è anche la prima sezione che i potenziali finanziatori leggeranno: è importante che sia redatta in modo chiaro, ma deve anche essere accattivante. Lo scopo è quello di invogliare i finanziatori a continuare a leggere il business plan, incuriositi dalle potenzialità del progetto, dal possibile ritorno economico, o dal contributo che il progetto può dare alla comunità.

Dopo l’indice e il “ summary “, che dà una descrizione generale del progetto, anticipando quello che verrà dopo, la “descrizione dell’impresa” è la prima sezione veramente specifica. Qui dovrai descrivere la tua impresa, o l’impresa che intendi creare. La descrizione deve scendere anche nei dettagli tecnici: qual è la sua struttura, in che settore opera, quante e quali sedi ha o avrà. Devi raccontare anche la storia dell’impresa e, soprattutto, quali sono i suoi obiettivi. Come vedremo, il business plan può essere anche redatto da imprese già esistenti che, ad esempio, presentano un progetto a una commissione di valutazione per un finanziamento agevolato erogato dalla Comunità Europea o dalla Stato. In questo caso, oltre alla descrizione dell’impresa, questa sezione dovrà contenere anche la descrizione del progetto per il quale si sta richiedendo il finanziamento.

Dopo aver descritto l’impresa, è il momento di passare alla descrizione del prodotto o servizio che l’impresa offre sul mercato. Anche in questo caso, la descrizione deve essere sia qualitativa che quantitativa, senza trascurare di descrivere anche a quale bisogno/domanda di mercato il prodotto o servizio risponde. La descrizione del prodotto dovrebbe mettere in evidenza:

  • Le caratteristiche del servizio o prodotto. In questa sezione possono essere inserite anche foto, schemi, progetti…
  • La possibilità di impiego: a cosa serve il prodotto o servizio?
  • Cosa distingue il tuo prodotto o servizio da quelli dei tuoi competitor.
  • Se possiedi un brevetto per il tuo prodotto, è importante specificarlo proprio in questa sezione.

Aver effettuato un’attenta analisi di mercato non è importante solo per poter poi redigere il business plan in maniera corretta, ma anche per comprendere in quale nicchia inserirti, quali sono i bisogni e i problemi del pubblico di riferimento, quale tipo di concorrenza ti troverai ad affrontare e così via. In questa sezione, potrai illustrare le analisi di mercato che hai condotto, come le hai condotte e le conclusioni che ne hai tratto.

Uno degli errori più comuni per chi inizia a fare impresa è quello di considerare il marketing come un elemento accessorio. Capire come strutturare il business plan e scriverlo anche senza che sia richiesto per accedere a un finanziamento, serve a far capire al neo-imprenditore quali sono i punti che non possono essere trascurati né sottostimati.

Redigere un business plan significa, quindi, ideare e redigere anche una strategia di marketing. E la sezione “piano di marketing” sarà proprio dedicata alla sua descrizione. Anche qui dovrai scendere nel dettaglio e descrivere a quale segmento di pubblico saranno rivolte le tue campagne, quali canali vorrai utilizzare, quale identità comunicherai per il tuo brand e i tuoi prodotti o servizi e così via… Non meno importante, in questa sezione è bene anche specificare quale fetta di budget sarà dedicata alle strategie di marketing.

Il piano operativo scende nel dettaglio del funzionamento dell’azienda e ne descrive le operazioni quotidiane, i processi produttivi, l’organizzazione del personale. È quindi la sezione in cui dichiari ai tuoi potenziali stakeholders come intendi raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato.

In questa sezione si descrive come è strutturata l’impresa dal punto di vista formale: chi sono i soci, chi fa parte del consiglio di amministrazione, come è organizzata o come si intende organizzare la struttura gerarchica interna all’azienda.

Questa sezione contiene tutte le informazioni relative agli aspetti più economici: in termini semplici, si deve indicare a quanto ammonta il budget a disposizione, da dove viene, come si intende spenderlo e anche quali sono i profitti che ci si aspetta e in quali tempistiche. In molte occasioni, come ad esempio quando un’impresa si trova in una fase in cui è ancora alla ricerca di investitori, devono essere inserite le informazioni circa il budget che l’impresa ritiene necessario. Devve quindi specificare quanti soldi ha bisogno l’impresa / il progetto per iniziare a funzionare e creare profitto. Solo così i potenziali investitori avranno tutte le informazioni a loro disposizione per valutare l’affare.

Tutte le informazioni, i documenti e i dati in tuo possesso che non trovano posto nelle sezioni precedenti del tuo business plan, possono essere aggiunti come allegati in fondo al documento. Possono far parte degli allegati:

  • i curriculum vitae dei soci;
  • gli studi di settore;
  • le mappe e le foto della location aziendale;
  • gli elenchi dettagliati delle attrezzature;
  • le lettere di supporto da parte di futuri clienti…

Fin qui ti ho descritto le sezioni che compongono un business plan ben strutturato. Tuttavia potrebbe essere utili vedere insieme gli errori più comuni che si commettono durante la stesura di questo documento. Errori che, in realtà, con u po’ di attenzione e cura, possono essere facilmente evitati.

No alla superficialità

Non approcciare la stesura del business plan in modo superficiale e non sottovalutarne l’importanza. Dalla qualità e il coinvolgimento che il piano imprenditoriale riesce a comunicare può dipendere la possibilità di ottenere un finanziamento importante o un investimento da parte di un privato. Se c’è uno step della nascita di una nuova impresa che può fare la differenza è proprio quello del business plan. Approcciarlo con superficialità può compromettere il tuo successo.

Banditi gli errori ortografici o grammaticali

Nell’era della scrittura digitale gli errori ortografici sono spesso dovuti a errori di battitura. Per quanto insignificanti, questi errori sono fastidiosi per il lettore: se un membro di una commissione deve valutare decine di piani imprenditoriali, tra due di pari qualità scarterà quello scritto peggio. Gli errori grammaticali – o come li chiamava la mia maestra delle elementari “gli orrori grammaticali” – sono ancora più fastidiosi per chi legge. La maggior parte delle persone è più abituata a comunicare con la lingua parlata piuttosto che con quella scritta, e si ritrova a commettere disattenzioni quando scrive.

Perciò, fai molta attenzione e non affidarti solo agli strumenti digitali per individuare gli errori ortografici e di grammatica; fai rileggere il tutto a qualcun altro, in modo che non sfugga nessun “orrore” di scrittura.

Le 5W e 1H: chi, cosa, come, dove, quando e perché

Prese in prestito dalla lingua inglese, le famose 5W + 1H di solito vengono insegnate in correlazione al giornalismo. Ma who, when, where, why, what and how (chi, quando, dove, perché, come e cosa) devono essere alla base di qualsiasi progetto quando si scrive un testo che dia informazioni.

In tutto il business plan, quindi, devono essere chiari il “chi” è l’azienda, il “cosa” vuole proporre/fare, “come” lo vuole fare, per quali motivi (il “perché” – ad esempio: a seguito di un’analisi di mercato è emersa la possibilità di business legata al prodotto, in quanto non ci sono altri competitor che soddisfano il bisogno analizzato), e il “quando”. Quest’ultimo, il “quando” viene spesso omesso, ed è un errore molto grave. Infatti, quando si descrivono strategie, è bene indicare, oltre quello che si intende fare, anche entro quando intendi farlo così come, parlando dei profitti che ci si aspetta dal progetto, va inserito anche il riferimento temporale.

Evita business plan utopici

È più che normale farsi prendere dall’entusiasmo all’inizio di una nuova avventura, come può essere l’apertura di una nuova azienda e questo comporta spesso un’esposizione entusiasta e utopica dell’idea di business che abbiamo in mente. Tuttavia è importante che obiettivi, aspettative e outcome indicate nel business plan siano realistiche e concretamente attuabili.

Cerca di fare riferimento alla concorrenza

Fare riferimento alla concorrenza può servire, ad esempio, per piegare nel business plan come la tua azienda intende distinguersi dagli altri ed è una dimostrazione di quanto e come l’imprenditore conosce il mercato. Riferirsi alla concorrenza, quindi, non è considerato un segno di debolezza o un tentativo di “rubacchiare idee”, ma anzi è una pratica utile e ben vista. Al contrario, non fare riferimento ai competitor può penalizzarti perché potresti far pensare agli stakeholder che non ti sei informato sulla concorrenza in fase di analisi di mercato.

Lo abbiamo accennato nel corso della guida, ma conviene ribadirlo in un paragrafo dedicato. Oltre ad aiutarti a chiarire le idee sul tuo progetto e a trasformare quelle stesse idee in qualcosa di concreto, il business plan è un documento di fondamentale importanza in fase di ricerca dei fondi necessari alla creazione della nuova impresa o progetto imprenditoriale. E questo vale sia quando si propone il proprio progetto a investitori privati, sia quando si partecipa a un bando di finanza agevolata.

Infatti, tutti i bandi di finanza agevolata, sia quelli per le nuove imprese sia quelli per imprese già costituite, hanno come requisito obbligatorio la presentazione di un business plan. In alcuni casi il tuo documento viene valutato e farà quindi la differenza tra l’ottenere il finanziamento oppure no. In altri casi, invece, il business plan gioca un altro ruolo. Quale ruolo? Facciamo un esempio. Quando un finanziamento viene erogato in ordine cronologico, e quindi non viene assegnato un punteggio al tuo progetto, ma solo un’idoneità, una volta ottenuto il finanziamento dovrai realizzare gli investimenti previsti dal tuo business plan entro un arco di tempo preciso (in genere, un anno).

Non è obbligatorio assumere un professionisti per la redazione del proprio business plan. Tuttavia, nel caso in cui il piano imprenditoriale sia funzionale all’ottenimento di un finanziamento o di una agevolazione, è bene farsi aiutare da un professionista. In questo caso, le figure professionali alle quali rivolgersi possono essere: il commercialista, un professionista specializzato in business plan, un consulente di finanza di impresa, o un consulente di finanza agevolata.

Devi però ricordare che, aiutare non significa delegare . Il professionista può aiutarti a strutturare le sezioni che abbiamo visto, evitando che tu possa dimenticare delle parti o usare termini scorretti, ma il contenuto devi redigerlo da solo. Sei tu che conosci l’idea, il progetto, l’impresa e solo tu puoi entrare nel dettaglio in modo preciso e puntuale.

Il costo di un business plan redatto da un professionista dipende moltissimo dalle dimensioni e dalla complessità del progetto d’impresa. Facendo una ricerca puoi trovare vari prezzi e, ad esempio, per una start-up, possiamo stimare un costo di partenza che si aggira attorno ai 2.500€ e che può arrivare ai 5.000€ per un Business Plan completo e professionale per presentarsi in banca e agli investitori. Puoi quindi stimare 2.500€ come prezzo minimo, ma è sempre bene richiedere un preventivo personalizzato per valutare bene i costi.

Questa guida offre le basi per la struttura generale del business plan, ma vuole anche sottolineare l’importanza di questo documento per diversi scopi. Infine, il consiglio è sempre quello di affidarsi al supporto di un professionista, in modo da essere sicuro di scrivere tutte le informazioni necessarie per accedere al bando che ti interessa. Un consulente di finanza aziendale e agevolata, come quelli del team di Finera, ti supportano infatti in tutto il processo di accesso ai finanziamenti: dall’individuazione del bando più utile, alla creazione dei documenti – compreso il business plan – fino all’erogazione del finanziamento. Vuoi supporto per il tuo business plan? Compila il modulo e fissa subito un incontro gratuito.

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come fare un business plan

BUSINESS PLAN online

  • Come fare un Business Plan. Guida alla compilazione 2024

Business Plan come farlo, guida 2024

Business Plan

La nuova guida completa 2024 per fare il business plan . Seguila e riuscirai a realizzare da solo il tuo piano industriale e realizzare la tua idea imprenditoriale. Un business plan comprende di base 10 elementi : la panoramica, il sommario esecutivo; descrizione generale dell'azienda; l'opportunità; industria e mercato; la tua strategia; Il gruppo; un piano di marketing; piano operativo; piano finanziario e l'appendice.

  • - un sommario (executive summary)
  • - descrizione del progetto
  • - presentazione generale dell'azienda
  • - opportunità
  • - industria e mercato
  • - strategia
  • - team aziendale
  • - piano di marketing
  • - piano operativo
  • - piano finanziario

Risparmia tempo

Mentre non ci sono regole rigide per il formato di un business plan, questa suddivisione è generalmente accettata come standard. Anche se alcune persone pensano che non sia necessario un business plan per avviare un'attività in proprio, la ricerca ha dimostrato che avere un business plan contribuisce notevolmente al successo della propria impresa. Un piano aziendale non renderà automaticamente un successo la tua iniziativa, ma ti aiuterà a evitare alcune cause comuni di fallimento aziendale, tra cui la sottocapitalizzazione o la mancanza di un mercato adeguato.

Introduzione al Modello di Business Plan

Cosa includere nel business plan.

  • Il concetto di business
  • La sezione mercato
  • La sezione finanziaria.

Contenuti del Modello di Business Plan

Sommario - executive summary (1 pagina), 1. business plan modello, sezione 1:, descrizione sommaria (2 pagine).

  • Concetto di business : una descrizione dell'attività, dei suoi prodotti e del mercato che servirà. Devi descrivere cosa sarà venduto, a chi e quale vantaggio competitivo ha.
  • Caratteristiche finanziarie : la sintesi dovrebbe evidenziare i punti finanziari importanti come vendite, profitti, flussi di cassa e utile sul capitale investito.
  • Requisiti finanziari : è necessario essere chiari sul capitale necessario per avviare ed espandere l'attività, nonché su come verrà utilizzato il capitale.
  • Attuale posizione commerciale : fornire una panoramica della società, la sua forma giuridica di funzionamento, quando è stata costituita, i proprietari principali e il personale chiave.
  • Principali risultati : evidenziare eventuali sviluppi all'interno dell'azienda che sono essenziali per il suo successo. Questo include cose come brevetti, prototipi, asset, contratti che devono essere presenti e risultati dal test marketing già condotto.

Come Scrivere un Executive Summary per Business Plan Scarica il Modello di Executive Summary 2024 per Business Plan in PDF e Power Point

2. Business Plan Modello, sezione 2:

Presentazione generale dell'azienda (1-2 pagine).

  • Nome della società, tipo di persona giuridica, proprietà, attività significative
  • Mission dell'azienda
  • Obiettivi dell'azienda
  • Le caratteristiche principali del settore in cui opererà
  • I punti di forza e le competenze chiave più importanti dell'azienda

3. Business Plan Modello, sezione 3:

La descrizione di opportunità, industria e mercato (2-3 pagine), a) l'opportunità.

  • Dov'è il divario nel mercato?
  • Che cosa ha dato origine a questo gap?
  • Come è stata identificata questa lacuna?
  • Come sarà riempito il divario?

b) L'Industria

  • Considerare se esiste una delle seguenti condizioni per la vostra azienda e altri che vogliono entrare nel settore: alti costi di capitale, alti costi di produzione, alti costi di marketing, accettazione del consumatore e riconoscimento del marchio, ampia formazione e competenze, tecnologie e brevetti unici, barriere tariffarie e quote, legislazione o regolamento.
  • Come supererai le barriere all'entrata?
  • Chi sono i clienti?
  • Hanno un potere o un'influenza significativa sui prezzi che pagano?
  • Hanno una scelta significativa al momento dell'acquisto del prodotto o del servizio?
  • Chi sono i fornitori?
  • Hanno un potere o un'influenza significativa sui prezzi che fanno pagare?
  • Esiste un numero limitato di fornitori?
  • Qual è la probabilità che i clienti passino a un prodotto o servizio sostitutivo? Avrai importanti concorrenti indiretti? (ad esempio, i negozi di noleggio video competono con i teatri, anche se sono diversi tipi di attività commerciali)
  • Quali prodotti e aziende competeranno con te?
  • Come si confronteranno i tuoi prodotti o servizi con la concorrenza?
  • Prendi in considerazione i cambiamenti tecnologici, i regolamenti governativi, l'economia

c) Il Mercato

  • Qual è la dimensione totale del mercato?
  • Quanto velocemente cresce il mercato?
  • Quale quota percentuale del mercato avrai? (questo è importante solo se pensi che sarai un fattore importante nel mercato.)
  • Quali sono le principali tendenze nel mercato di riferimento: le tendenze nelle preferenze dei consumatori, i cambiamenti demografici e lo sviluppo dei prodotti?

4. Business Plan Modello, sezione 4:

La strategia (1-2 pagine).

  • Il focus del business: mercato di massa o una nicchia specifica?
  • Come l'azienda riuscirà nel mercato? Come creerai una posizione unica e preziosa, coinvolgendo un diverso insieme di attività?
  • Qual è l'aspetto unico del business? In che modo l'offerta è diversa da quella dei concorrenti?
  • Qual è il valore per i clienti? Descrivi la proposta di valore per il cliente?

5. Business Plan Modello, sezione 5:

Descrizione del modello di business (1 pagina).

  • Le fonti di reddito
  • I principali costi coinvolti nella generazione delle entrate
  • La redditività dell'azienda (entrate meno costi)
  • L'investimento richiesto per far funzionare il business (per arrivare alla scala)
  • I fattori critici di successo e le ipotesi per far funzionare il modello di business

6. Business Plan Modello, sezione 6:

Team: gestione e organizzazione (2 pagine).

  • Un elenco dei fondatori incluse le loro qualifiche ed esperienze
  • Una descrizione di chi gestirà il business giorno per giorno. Quale esperienza portano queste persone al business? Quali competenze speciali o distintive offrono?
  • Un organigramma se hai più di 10 dipendenti, mostrando la gerarchia di gestione e la responsabilità delle funzioni chiave (comprese le descrizioni delle posizioni per i dipendenti chiave)

7. Business Plan Modello, sezione 7:

Il piano di marketing (2-3 pagine).

  • Il prodotto (o servizio) e il motivo per cui è prezioso per i clienti
  • La descrizione mirata e dettagliata del mercato di riferimento
  • Il posizionamento del prodotto o del servizio - come dovrebbe essere percepito dai clienti
  • La strategia di prezzo con specifici punti di prezzo in cui il prodotto o il servizio sarà venduto
  • I canali di vendita e di distribuzione che verranno utilizzati per ottenere il prodotto o il servizio al cliente
  • La strategia di promozione comprendente attività di pubbliche relazioni, promozioni specifiche, pubblicità e attività di marketing virale previste

8. Business Plan Modello, sezione 8:

Il piano operativo (2 pagine).

  • Una descrizione del ciclo operativo che descrive cosa farà l'organizzazione per fornire il proprio servizio o creare e vendere il proprio prodotto
  • Una descrizione di dove verranno reperite tutte le competenze e i materiali necessari
  • Cosa sarà esternalizzato, quali relazioni sono in atto e in che modo tali relazioni saranno gestite
  • Le entrate e il ciclo di pagamento in contanti dell'attività

9. Business Plan Modello, sezione 9:

Il piano finanziario (3-5 pagine).

  • Spese iniziali e capitalizzazione: una descrizione e una spiegazione di quanto costerebbe avviare l'attività e dove ci si aspetta di ottenere questi soldi
  • Proiezione di profitti e perdite a 12 mesi (mese per mese) e proiezione di profitti e perdite a tre anni (trimestre per trimestre)
  • Una proiezione del flusso di cassa di 12 mesi e una proiezione del flusso di cassa triennale (trimestre per trimestre)
  • Un bilancio proiettato all'avvio e alla fine degli anni 1-3
  • Un calcolo di pareggio (break-even point)

10. Business Plan Modello, sezione 10:

Gli allegati.

  • Brochure e materiale pubblicitario
  • Studi di settore
  • Progetti e piani
  • Mappe e foto della location produttiva o sede aziendale
  • Rivista o altri articoli
  • Elenco dettagliato delle attrezzature possedute o da acquistare
  • Copie di contratti di locazione
  • Lettere di supporto da parte dei clienti futuri
  • Qualsiasi altro materiale necessario per supportare le ipotesi in questo piano
  • Ricerche di mercato
  • Elenco delle attività disponibili come garanzia per un prestito
  • Calcoli finanziari dettagliati e proiezioni.

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Cos’è e come fare un Business Plan. La Guida completa di Danea

Le guide Danea

La Guida completa di Danea a come fare un Business Plan. Una guida passo passo alla redazione del tuo progetto imprenditoriale

Come fare un Business Plan

Cos’è un Business Plan e a cosa serve?

Per qualsiasi iniziativa d’impresa, non solo se appartenente ad un settore innovativo, il Business Plan è uno strumento di gestione fondamentale, un documento programmatico, strategico e analitico dalle molte e differenti finalità :

Fornire una guida strategica , un elenco di passi che verranno calcati e di obiettivi che ci si aspetta di raggiungere. Navigare senza meta e senza una rotta può essere fortemente controproducente, soprattutto in acque economiche burrascose come quelle di questi giorni, risulta quindi fondamentale porsi obiettivi intermedi a breve e medio termine che permettano di identificare al meglio il percorso verso mete più ambiziose.

Aiutare ad identificare e valutare punti di forza e debolezza del progetto e così individuare le strategie alternative praticabili.

Stabilire dei benchmark (un punto di riferimento per una misurazione) sulla base del quale poter valutare le decisioni ed i risultati aziendali futuri. Essenzialmente posizionare una immaginaria asticella con la quale misurarci.

Fornire le informazioni di base per costruire la struttura finanziaria , mettere a disposizione quindi delle informazioni dettagliate utili a quantificare il fabbisogno finanziario netto. Inoltre, il business plan è indispensabile per indicare la scelta delle fonti di finanziamento necessarie alla copertura del fabbisogno. Tutto questo serve come base per identificare le strategie finanziarie destinate ad aumentare il valore economico del capitale aziendale.

Reperire finanziamenti sotto forma di credito (prestiti, mutui ecc…) o di capitale di rischio (Private Equity, IPO, altri finanziamenti). Ogni nuova impresa necessità di capitali per partire e senza un Business Plan è impensabile presentarsi a potenziali finanziatori.

Promuovere i rapporti con possibili partner in joint venture e con clienti, fornitori e distributori.

Il Business Plan rappresenta quindi un processo ed un documento di gestione fondamentale per tutte le imprese. Vi sono però talmente tanti possibili settori, tante possibili imprese e tante possibili variabili che non è possibile proporre un modello standard di Business Plan. Ad esempio, esiste il Business Plan per e-commerce , con le sue peculiarità e usi specifici.

Quello che si può fare però è identificare quali caratteristiche siano fondamentali per la redazione di un Business Plan e quali siamo le parti imprescindibili per una buona redazione del piano.

  • 1 Executive Summary
  • 2 La descrizione dell’impresa
  • 3 La descrizione ed illustrazione dei prodotti o servizi
  • 4 L’analisi del settore
  • 5 L’analisi di mercato
  • 6 La strategia di marketing
  • 7 La struttura del management
  • 8 Il piano di realizzazione o piano operativo
  • 9 L’analisi finanziaria: capitali necessari e informazioni finanziarie

Prima di continuare ed approfondire le regole di come fare un business plan dobbiamo precisare che il Business Plan non è un documento statico il quale una volta redatto verrà accantonato e mai più guardato.

Ogni impresa tendenzialmente attraversa 3 fasi nella sua vita: l’avvio detto anche start-up, lo sviluppo e la maturità . In genere il passaggio ad ogni nuova fase della vita di un’azienda corrisponde ad un incremento dei ricavi e del numero dei dipendenti (magari delle linee di prodotto, dei beni aziendali, dei settori di investimento ecc.) ed è richiesta una maggiore delega dei compiti di gestione.

Questi passaggi imporranno necessariamente un aggiornamento del Business Plan , facendone un documento dinamico e un punto di riferimento essenziale per la gestione aziendale.

Prima di iniziare a fare il Business Plan, è fondamentale avere un’idea chiara del tuo business: il business model canvas ti può aiutare.

Clicca per scaricare il PDF

L’Executive Summary nel Business Plan

Se si vuole imparare come fare un business plan efficace si dovrà assolutamente diventare cintura nera di Executive Summary. L’Executive Summary è infatti la parte più importante di un business plan , quella sezione che introduce il documento stesso, permettendo a chi legge di farsi un’idea del progetto. Il suo valore fondamentale sta nell’essere il primo elemento esaminato da un potenziale investitore. Si potrebbe paragonare, sminuendo, all’esegesi o all’introduzione di un romanzo che devono essere redatti per saper cogliere l’attenzione del lettore il quale se non soddisfatto potrebbe decidere di non completare la lettura. E’ importante quindi essere chiari, diretti ed avvincenti, arrivando subito al dunque. L’Executive Summary conterrà gli elementi più rilevanti del piano e dovrà esporre in poche pagine la sua unicità e validità.

L’executive summary dovrà quindi:

Chiarire le fondamenta del piano.

Indicare in modo chiaro prodotti o servizi da sviluppare ed i mercati cui l’azienda si rivolge. Importante è essere chiari e mai ambigui in queste descrizioni che definiscono chi siete, cosa fate e in che settore lavorerete. Inoltre, nel preparare il Business Plan non dimenticare mai di dosare con sapienza l’ambizione degli obiettivi posti! Il modo perfetto per rovinare tutto è pensare di conquistare un mercato estremamente concorrenziale in tempi record e con risorse centellinate.

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Spiegare le variazioni dei trends (andamenti) di crescita. 

Soprattutto se l’azienda in questione proviene da mercati o periodi molto statici si deve fornire un’accurata analisi di questi andamenti. Fondamentale sarà descrivere con chiarezza e precisione i cambiamenti del mercato o dell’azienda e le ragioni di tali cambiamenti.

Evitare gli slogan. Un Business Plan non è una campagna pubblicitaria.

Se si ritiene che il prodotto presentato sarà il migliore sul mercato, si dovrà spiegarne il motivo nei dettagli con analisi obiettive e fattuali.

Dare priorità alla qualità.

Un piano ben scritto deve essere sintetico e pertinente ed avere una lunghezza compresa fra le 30 e le 50 cartelle (le cartelle sono una unità di misura editoriale, 1 cartella = 30righe di testo per un totale tra i 1800 e i 2000 caratteri spazi compresi). Per quanto riguarda l’executive summary invece, questo deve rientrare tra 1 e 3 cartelle massimo a seconda della complessità dell’impresa che si sta descrivendo.

Tener conto del fatto che la prima impressione è quella che conta.

Spesso le persone sono influenzate dalla prima impressione, quindi attento a: non fare affermazioni non supportate da dati, usare uno stile di scrittura professionale e puntuale, controllare che i numeri presentati quadrino e non lascino dubbi, organizzare il testo in modo chiaro consequenziale e lineare, attenzione agli errori ortografici, grammaticali o di punteggiatura.

Ricordare che i piani “appariscenti” sono controproducenti.

I business plan troppo “appariscenti” spesso vengono percepiti come “tutta forma e niente sostanza”, un qualcosa di futile, uno spreco di risorse finanziarie.

In ultima istanza ricorda che è consigliabile citare fonti esterne, attendibili ed indipendenti per sostenere quanto si afferma nel piano. Soprattutto le dichiarazioni relative al mercato target e alla concorrenza devono essere supportate, nei limiti del possibile, da informazioni di terzi indipendenti donando maggiore credibilità alle previsioni.

Evita in ogni modo l’uso di un linguaggio ambiguo. I termini vaghi come “può darsi”, “probabilmente”, “forse” negli affari non trovano posto e possono inoltre avere un effetto negativo su un potenziale investitore o partner che legge. Prediligi sempre un tono positivo e deciso.

Consigliamo anche la lettura dell’approfondimento: Come scrivere un Executive Summary >

capitoli-guide-danea

La descrizione dell’impresa

Questa è la sezione dedicata alla descrizione più approfondita della società, sezione con la quale si apre il vero cuore del business plan; questa ha lo scopo di illustrare in modo puntuale la natura dell’impresa e descriverne le caratteristiche fondamentali partendo dalla mission (che non è mai semplicemente fare denaro) e passando dalla esposizione degli obiettivi di breve, medio e lungo termine, dei punti di forza e di debolezza e dei fattori di successo; fino ad arrivare, se necessarie e presenti, ad informazioni generali come: il tipo di società e data di costituzione, i cambiamenti passati e/o previsti della forma giuridica della società, gli investitori ed amministratori e l’organigramma.

In questa sezione deve emergere, ad esempio, se l’impresa è industriale, di commercializzazione al dettaglio o di servizi, qual è il suo mercato di riferimento, dove si colloca all’interno del mercato, qual è l’offerta che mette in atto, è locale o multinazionale, quale livello di sviluppo è stato finora raggiunto. E’ in questa parte del business plan che si spiegano gli obbiettivi da raggiungere, che naturalmente devono essere realistici, realizzabili e al tempo stesso in grado di attrarre l‘attenzione dei potenziali finanziatori.

Per semplicità elenchiamo di seguito i punti che deve soddisfare questo capitolo del business plan:

In quale settore opera l’azienda? Una descrizione generale introduttiva seguita dai dettagli. Per l’esposizione è sempre consigliata una certa originalità che aiuti a trasmettere pienamente lo scenario competitivo in cui opera l’impresa.

Quali sono gli obiettivi della società? Gli obiettivi devono essere elencati nel modo più esplicito possibile includendo gli obiettivi finanziari e tutti i dettagli disponibili come: ricavi, utili lordi e netti, ritorno sugli investimenti (ROI). Fondamentale su questo tema è inoltre la definizione ed illustrazione dei cosidetti KPI (key performance indicators) tipici del settore o della società.

Quali sono i fattori critici di successo della società? I fattori critici non sono gli obiettivi aziendali, ma sono i fattori che ne consentono il raggiungimento. In questa sezione si dovranno indicare le caratteristiche proprie del management, della organizzazione aziendale e dei suoi prodotti che hanno contribuito, o si prevede contribuiranno, al successo della stessa.

Quali sono i successi già conseguiti ed i punti di forza della società? Spiegare se si intende capitalizzare ed investire su ciò che in passato è stato un fattore di successo dell’impresa oppure se si desidera avviare nuove iniziative alternative o complementari basate su nuove competenze o su un diverso utilizzo di quelle già maturate.

Quali sono le difficoltà ed i punti di debolezza? Questa è una parte molto delicata e non secondaria del documento. Si devono infatti stilare difficoltà e punti di debolezza che minacciano il successo dell’impresa. Criticità che devono essere monitorate per essere contenute o eliminate. Ovviamente non ogni punto di debolezza può essere eliminato! Sta all’imprenditore decidere le priorità, quali punti siano da affrontare e quali punti invece costituiscano un necessario compromesso strategico. La forma solitamente adottata per questa disamina è quella operata in base ad un calcolo costi/benefici.

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La descrizione e illustrazione dei prodotti o servizi

Questa sezione è dedicata alla descrizione dei prodotti/servizi offerti dall’impresa, alla loro illustrazione approfondita ed ai piani per il futuro. Obbligatorio è specificare se i prodotti/servizi sono già esistenti e commercializzati, pronti per l’immissione sul mercato (indicando la data di lancio) o, nel caso in cui i prodotti siano in elaborazione (indicare il time to market). In questo capitolo si dovranno inoltre elencare le caratteristiche distintive del prodotto (es. marchio) o le possibili fonti di vantaggio competitivo che dovranno chiaramente essere dettagliatamente descritte.

In sintesi , la descrizione dei singoli andrà ad evidenziare:

Caratteristiche fisiche del prodotto , utile includere come allegati opuscoli informativi, descrizioni dettagliate, disegni e/o fotografie;

Finalità. Spiegare nel dettaglio le possibilità di impiego;

Attrattive. Descrivere ciò che distingue il prodotto dell’impresa da quello degli altri;

Evoluzione. Utile descrivere i passaggi evolutivi di sviluppo del prodotto e soprattutto le possibili evoluzioni future.

L’esposizione dei dettagli in questa sezione è però di vitale importanza, durante la stesura è quindi importante prendere in considerazione diverse voci a seconda che il prodotto/servizio sia attuale o futuro.

Per quanto riguarda i prodotti o servizi attuali:

Il prodotto/servizio della società è coperto da forme legali di difesa della proprietà intellettuale (ad es. brevetto, marchi registrati, ecc.)?

Come si distingue da quello della concorrenza?

Quali vantaggi offre al cliente?

Quali sono i vantaggi competitivi, i punti di forza e di debolezza e le caratteristiche del prodotto/servizio rispetto a quelli della concorrenza?

Sono ipotizzabili obsolescenze o possibili perdite di quote di mercato?

Quali sono i dettagli della produzione ed il mix di vendita di ciascun prodotto/servizio della società?

Quali sono i listini e che politiche di prezzo sono previste e conseguentemente quali sono i costi ed il margine di profitto?

Com’è composto l’attuale portafoglio clienti (sia utenti diretti che finali)?

Quali sono i componenti (solo i componenti principali, non occorre entrare troppo in dettaglio)? Serve più che altro far comprendere la natura del prodotto e la dipendenza, se vigente, verso soggetti o risorse terze ed eventuali problemi attuali e/o futuri relativi alla fornitura dei suddetti componenti.

Spiegare la catena del valore della nostra offerta (necessario più che altro quando si parla di realtà o modelli di produzione/somministrazione particolarmente strutturati).

Quali sono i trends di vendita e di marginalità degli attuali prodotti?

Parlando di prodotti o servizi futuri:

Sono in programma innovazioni?

In caso di risposta affermativa, quali sono i tempi di sviluppo previsti?

In che modo si prevede che cambieranno il mix di vendita e la redditività globale?

Le innovazioni previste cambieranno sostanzialmente il posizionamento strategico e la catena del valore?

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L’analisi del settore

Effettuare un’analisi di settore consente di decidere in quali settori l’impresa opererà e come andrà a ripartire le risorse . L’analisi di settore permette inoltre di disegnare lo scenario nel quale l’azienda opera e definire i vantaggi competitivi, i fattori critici di successo e le principali minacce .

Per avere una panoramica schematica di come si effettua una analisi di settore consigliamo la lettura del pdf basato su il libro di Grant “L’analisi strategica per le decisioni aziendali” , Il Mulino, 2011, Capitolo III “L’analisi di settore” . Interessante e molto utile anche l’approccio schematico all’analisi di settore detto “Modello delle cinque forze competitive”  ideato da il celeberrimo Michael Eugene Porter professore alla Harvard Business School dove dirige l’Institute for Strategy and Competitiveness.

Per approfondire, leggi: Analisi di settore Modello delle cinque forze competitive di Porter

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L’analisi di mercato

Conseguente all’analisi del settore è l’analisi di mercato che consta nell’ acquisizione ed elaborazione profonda dei dati utili a disegnare l’ambiente in cui l’impresa andrà a collocarsi con la sua offerta. L’analisi di mercato mette sotto la lente di ingrandimento fattori chiave come i fattori decisionali chiave che veicolano la scelta d’acquisto dei potenziali clienti e molti altri dettagli che cambiano a seconda del tempo e del budget a disposizione per l’approfondimento.

Spesso una delle complicazioni che si presentano ad una impresa nel fare un business plan e nello specifico nell’esecuzione di un’analisi di mercato è la difficoltà di accesso a dati profondi di un mercato specifico o ancora la non esistenza di dati precisi e univoci .

Puoi iniziare dalla lettura di questi articoli: Come fare un’analisi di mercato: la guida per la tua impresa e il tuo business plan Come scrivere un’analisi di mercato per il tuo business plan

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La strategia di marketing

La  strategia di marketing  altro non è che l’insieme delle linee guida  lungo le quali  l’azienda, nel medio-lungo periodo, vuole e deve procedere per conseguire e raggiungere gli obiettivi che che ci si è posti.

Quindi, come fare un business plan senza approfondire le linee guida che detteranno la rotta del nostro operato?

Per definire le strategie che dovranno guidare le scelte aziendali sarà necessario ovviamente prendere in considerazione le analisi di settore e di mercato e andare quindi a definire le cosidette leve del Marketing Mix:

  • Prodotto : non solo il prodotto/servizio in senso fisico e concreto,  ma le sue qualità, la linea di appartenenza, il servizio post vendita, la garanzia, etc;
  • Prezzo : il prezzo di vendita del prodotto/servizio deve tenere in considerazione i costi aziendali, i prezzi praticati dalla concorrenza, le politiche di prezzo, gli sconti, le modalità ed i tempi di pagamento;
  • Punto vendita  (distribuzione): le modalità di distribuzione del tuo prodotto. Se vi sono punti vendita diretti, se vi sono intermediari (ad esempio un grossista), se la distribuzione avviene anche online e come;
  • Promozione :  tutte le attività  di pubblicità, comunicazione e pubbliche relazioni atte a far conoscere il tuo prodotto/servizio al mercato.
Grazie alle indicazioni inserite in questa sezione potrai poi definire le attività pratiche di marketing che metterai in atto, le quali verranno raccolte nel: Piano di Marketing

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La struttura del management

Qualsiasi sia l’impresa, indipendentemente dal settore di appartenenza o dalla sua grandezza, sono le persone che fanno la differenza . La migliore idea di business può risultare totalmente fallimentare se amministrata da manager non all’altezza. Ugualmente la presenza di un management solido e preparato è assolutamente fondamentale anche agli occhi di potenziali investitori che spesso valutano le proposte che ricevono non sull’idea o sul prodotto, ma sulle qualità e capacità del team che deve svilupparle.

I requisiti che deve possedere il team affinché la serie di interrelazioni che la contraddistinguono siano efficienti per il raggiungimento degli obiettivi sono:

lo scopo comune ed una visione armonica verso l’obiettivo prefissato;

il numero, il tipo e le caratteristiche dei singoli membri, devono essere funzionali all’obiettivo, in termini di adeguatezza;

devono aver definiti precisamente compiti e competenze, essere inquadrati gerarchicamente e avere una norma chiara per il mantenimento dell’insieme dei rapporti costituiti.

Ecco perché questa sezione del business plan necessita di una certa attenzione nella sua compilazione.

Le tre fasi che portano alla composizione del capitolo dedicato alla struttura del management sono:

Identificazione delle funzioni;

indicazione di caratteristiche e competenze;

presentazione delle persone.

La Definizione di organizzazione e struttura sono utili ad individuare le funzioni svolte dai vari collaboratori con le rispettive responsabilità. Rispetto a questo si dettaglierà la parte riguardante la parte personale, ovvero il management con i cv relativi, individuando la persona giusta per ogni singolo ruolo.

La prima fase del lavoro riguarda l’ identificazione delle funzioni aziendali in base all’attività che vogliamo svolgere; ad esempio:

Produzione: si occupa dell’individuazione della tecnologia più idonea e controllare ad esempio le macchine e la struttura garante del processo di lavorazione;

Approvvigionamento: garantisce la sicurezza degli acquisti delle materie prime e di tutto ciò che è necessario alla produzione, definendo scorte e tempi di acquisto;

Marketing: definisce ed illustra le strategie dell’impresa e mette in relazione prodotti/servizi con il mercato individuandone le opportunità, studiando e applicando le mosse necessarie a coglierle;

Vendita: non limitata alla mera questione commerciale e di distribuzione ma comprendente la parte di assistenza al cliente nella fase post-vendita;

Ricerca e sviluppo: l’assicurazione del vantaggio competitivo continuo attraverso l’individuazione periodica di nuovi processi e nuovi prodotti;

La seconda fase consiste nell’ individuare le caratteristiche e le competenze di ogni funzione , spiegandone il perché, chiarendo così dei criteri di selezione. Specificare eventualmente, un probabile ampliamento dell’organico nel futuro e le motivazioni.

Potrebbe essere utile nel caso in cui la struttura dell’impresa fosse particolarmente strutturata, presentarne un organigramma che ne esplichi l’organizzazione.

A questo punto è venuto il momento della terza fase, ovvero presentare le persone . Sarà utile una breve presentazione dei curricula dei componenti chiave del management e della proprietà: titoli di studio, specializzazioni, esperienza (compresi precedenti incarichi). Importante indicare sinteticamente i successi conseguiti, se significativi, per l’impresa in questione. Potrebbe essere necessario in alcuni casi dilungarsi in presentazioni più dettagliate, in questo caso è meglio che queste vengano inserite in appendice al business plan.

Ovviamente la scelta migliore è dare risalto ad esperienze e competenze utili a ridurre il rischio tipicamente associato all’attività di impresa, soprattutto se si parla di start up o società in rapido sviluppo, sacrificando magari parti dei curricula personali meno inerenti anche se non meno prestigiose.

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Il piano di realizzazione o piano operativo

Il piano di realizzazione o piano operativo esprime nei dettagli sistemi e modalità di realizzazione dei propri prodotti o di fornitura dei propri servizi. In pratica è il punto in cui si cerca di definire il passaggio dalla teoria alla pratica dimostrando di avere le competenze per portare l’idea e la vision alla loro effettiva realizzazione.

Il piano operativo prende in considerazione i processi giornalieri o meglio tutti i processi che si possono definire a breve termine e gli obiettivi generali ovvero le “pietre miliari” a cui si punta nel medio e lungo periodo che verranno utilizzate come benchmark per la verifica del successo dell’idea di business.

Essenziale in questa parte del business plan è fornire con la dovuta dovizia di particolari una descrizione di problemi e soluzioni relative a:

Organizzazione pratica e procedurale del lavoro

Organizzazione pratica e procedurale del capitale investito nei processi di produzione

Organizzazione pratica e procedurale degli approvigionamenti delle materie prime

Tecniche produttive e di fornitura utilizzate

Politiche adottate con la forza vendita

Politiche adottate con i fornitori

Come per tutto il business plan anche in questa sezione si cercherà di essere chiari, logici e accurati nella descrizione, senza però cadere eccessivamente nel tecnicismo. Il business plan, non dobbiamo mai scordare, è un documento con funzione strategico-gestionale e non tecnica.

I contenuti sopra elencati sono ordinabili ed esponibili secondo 4 punti chiave:

Sviluppo del prodotto Un sunto significativo delle politiche di ricerca e sviluppo;

Produzione Paragrafo dedicato a risorse e processi che portano al risultato finale: prodotto o servizio che sia;

Assistenza post-vendita Sempre più centrale in ogni attività, l’organizzazione dedicata al supporto e fidelizzazione del cliente è ormai il vero fulcro della competitività di molti settori;

Fattori di influenza esterni Contenuto estremamente variabile da settore a settore, oltre che da molti altri fattori. Fondamentale però per una stima significativa di come dei fattori esterni potrebbero modificare l’attività produttiva o di fornitura.

Vediamo in dettaglio quali informazioni sono centrali per questi punti.

Sviluppo del prodotto

La descrizione dello sviluppo del prodotto vuole essere utile ad esprimere le scelte strategiche volte a migliorare i propri prodotti. L’aspetto relativo alle politiche di ricerca e sviluppo ha una altissima mutabilità a seconda del settore di appartenenza dell’impresa in oggetto e delle sue peculiarità. Ovviamente, più l’impresa in oggetto è ad alto valore / contenuto tecnologico / innovativo più chiaramente sarà necessario entrare nel dettaglio e più diventa centrale esporre approfonditamente gli aspetti legati a ricerca e sviluppo.

Gli aspetti pratici da considerare nella redazione di questa porzione del business plan sono:

Grado di fattibilità: è necessario verificare e possibilmente documentare il gap che divide l’idea o il progetto dal prodotto finale;

Limiti di linguaggio: ricordarsi sempre la vera funzione del business plan, se necessario è meglio inserire prospetti, progetti o documenti tecnici in appendice;

Curricola: a volte è meglio una descrizione minuziosa dei curricula dei ricercatori che non della ricerca stessa, efficienza e capacità sono spesso più significativi di mille spiegazioni.

Nello stilare la descrizione delle risorse e dei processi che compongono le attività produttive si devo tenere solo due accortezze:

Previsione dei flussi di cassa: è essenziale che questa previsione sia il più possibile precisa in modo da verificare la possibilità o meno di pagare le risorse mese per mese;

Previsione delle possibilità di ampliamento: necessaria a prevedere possibili aumenti di risorse finanziarie necessarie alla vita aziendale e alla scalabilità del modello di business.

Leggi anche Liquidità aziendale, cash flow e piccole imprese: guida base alla gestione finanziaria e dei flussi di cassa >

Assistenza post-vendita

In mercati sempre più competitivi ha assunto sempre maggiore rilevanza il servizio offerto al cliente rispetto al prezzo come vettore della scelta da parte dei consumatori. Dedicare una cura particolare a tutto ciò che riguarda la assistenza fornita al cliente dopo l’acquisto può essere necessario in questi casi.

Importante tenere conto di alcuni aspetti:

Internalizzare o esternalizzare: la scelta può essere dettata da fattori economici o di praticità e va argomentata. Esternalizzare può avere, ad esempio in una fase di start up, il vantaggio di avere un costo minore e può essere strategico, se ad esempio la società d’assistenza scelta è famosa, per una questione d’immagine e di credibilità.

Fidelizzazione: seguire e coccolare il cliente nella fase post-vendita può essere un punto chiave per creare una comunità di clienti affezionati che di rimando potranno divenire “evangelist” stessi del nostro prodotto e brand.

Fattori di influenza esterni

Questa sezione serve a far luce sulle possibili influenze esterne rilevanti che possano colpire, compromettere o modificare:

Risorse produttive: costi di materiale e manodopera;

Clienti: cambiamenti nelle abitudini di consumo o nei bisogni;

Innovazioni tecnologiche: effetti dell’avanzamento tecnologico e potenziali contromosse;

Normative: combi o novità normative che potrebbero colpire direttamente o meno il nostro business.

Importante è che per ogni fattore il business plan indichi: effetti, rischi e opportunità conseguenti e le contromosse da adottare.

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L’analisi finanziaria: capitali necessari e informazioni finanziarie

Uno dei punti più dolenti quando si studia come fare un business plan è senza alcun dubbio il capitolo dedicato all’analisi finanziaria.

Questa parte del business plan cerca essenzialmente di dare risposta ad una serie di domande chiave:

Quanto costa avviare l’impresa descritta nel business plan?

Ci auto-finanziamo oppure cerchiamo fonti di finanziamento?

In quanto tempo rientreremo e ripagheremo i finanziatori?

Quali sono i piani di ammortamento dei macchinari e a quanto ammontano?

Tutti i rifornimenti per l’azienda come verranno pagati e in quali modalità?

Il nostro cliente tipo come e quando pagherà?

La compilazione di questa parte del business plan richiede senza dubbio delle competenze specifiche ed è la parte che più spesso viene affidata a consulenti. Questo capitolo del business plan è infatti chiave per convincere un potenziale finanziatore ad investire.

Ovviamente l’analisi finanziaria non servirà solo a trovare finanziatori, ma avrà anche il compito di farci comprendere se abbiamo o meno la copertura finanziaria per la nostra impresa!

Se non sai da dove iniziare nella redazione del Business Plan ti consigliamo l’articolo: Business Plan esempio pratico
Per approfondimenti sulla sezione dedicata all’analisi finanziaria leggi Piano economico-finanziario del Business Plan: cos’è e come si fa >

Classe 83. Trevigiano di nascita ma Internettiano d’adozione. Non ho ricordi di casa mia senza un computer. La prima volta che ho messo piede sul web avevo 12 anni, Google ancora non esisteva e ci volevano ...

  • Fare Impresa al Meglio

come fare un business plan

BUSINESS PLAN ESEMPIO E GUIDA ESSENZIALE

Daniel de Mari

Daniel de Mari

Ciao, sono Daniel de Mari, imprenditore ed investitore immobiliare. Fondo un'azienda, la rendo autonoma, fondo  la prossima. Ho creato questo blog per parlare della mia grande passione (ed ossessione): fare impresa.

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In questa guida parliamo di business plan e ti forniamo un utile business plan esempio ,  che potrai modificare ed adattare alle tue esigenze.

Chi dirige un’impresa sa sicuramente l’importanza del Business Plan, sia a livello di gestione dell’azienda stessa, sia nel momento in cui si cercano finanziamenti.

Si tratta di un documento essenziale soprattutto per la fase iniziale.

In definitiva, il Business Plan è una serie di previsioni che ci aiutano a visualizzare meglio quello che verrà, prima ancora di aver investito anche solo un centesimo nel business vero e proprio. Il suo pregio principale è quello che ci obbliga a pensare e pianificare appunto.

Questo articolo intende essere una guida al Business Plan, semplice e intuitiva ma essenziale.

Abbiamo pensato di inserire anche un business plan esempio che puoi scaricare alla fine dell’articolo, in modo che i concetti generali trovino un riscontro nella messa in pratica.

COS’È UN BUSINESS PLAN E A COSA SERVE?

Il Business Plan è un documento redatto a fini di valutare la convenienza economica di un nuovo progetto imprenditoriale.

Si rivela indispensabile per capire se è conveniente o meno avviarlo.

Ovviamente questo piano d’azione non è obbligatorio, ma consigliato.

Riassume le caratteristiche ed i contenuti del nuovo progetto imprenditoriale e questo può essere una nuova impresa o un nuovo servizio.

Questo documento è diviso in tre parti, tutte essenziali:

PARTE 1. LA SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE

In questa fase si racchiudono tutte le informazioni sui soggetti e motivazioni che hanno indotto ad avviare un’attività. Oltre a informazioni sulla forma giuridica , sulla mission e a proposito della vision aziendale. È indispensabile indicare il tipo di prodotto da fornire, la localizzazione, organizzazione e tipo di servizio da offrire.

PARTE 2: ESPOSIZIONE DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE

Nella seconda fase comincia la descrizione dettagliata del progetto e dei motivi di validità obiettivi.

Oltre a tempi di realizzazione, strategie da attuare e fattori critici di successo.

Si redige quindi una parte fondamentale, il Marketing Plan. Comprende lo studio della situazione di partenza ed analisi SWOT, divisione tra i consumatori (target), modalità di commercializzazione, strategie di marketing. Oltre a studio della concorrenza, marketing mix e analisi degli scostamenti.

PARTE 3: VALUTAZIONE DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE

Nella terza ed ultima fase si valuta il progetto sotto l’aspetto economico, finanziario e patrimoniale.

Si includono piano degli investimenti, piano finanziario e il bilancio di previsione.

Il documento si chiude con la valutazione del progetto e con il calcolo degli indici di bilancio, per determinare la convenienza economica e il rendimento atteso.

Bisogna anche precisare, però, che il Business Plan, non è assolutamente un documento statico.

Dopo averlo redatto, non si lascia in mezzo alle altre documentazioni e non viene più consultato, anzi. Il Business Plan deve essere rielaborato, corretto, in modo da garantire un’efficacia maggiore.

Nel Business Plan Esempio che trovi a fine pagina trovi anche delle pratiche istruzioni per compilare tutte e tre queste parti.

QUANDO E PERCHÉ REDIGERE UN BUSINESS PLAN

Oltre che in fase di inizio di un’attività, scrivere un business plan è importante anche nel resto delle fasi della vita di un’azienda (come l’espansione, l’acquisizione o fusione d’impresa).

Ma ciò che dovrebbe apparire ben chiaro è che l’analisi delle dinamiche aziendali a medio e lungo periodo è fondamentale per assicurare all’azienda stabilità.

E che è altrettanto necessario monitorare le eventuali criticità e agire in tempo per correggerle.

Partiamo dal presupposto che, nelle realtà imprenditoriali di maggiori dimensioni, esistono figure manageriali che controllano puntualmente l’andamento dell’attività.

Nelle imprese di piccole dimensioni, quindi il business plan assume un ruolo molto importante.

Prima di mettersi a lavoro e iniziare a redigere un Business Plan, l’imprenditore dovrebbe essere in grado di rispondere con assoluta certezza a una lunga serie di quesiti.

E, soprattutto, alla base di un’idea imprenditoriale di successo dovrebbe esserci sempre una vera e propria passione.

Perciò, il primo quesito a cui bisognerebbe rispondere, è: “L’idea che voglio realizzare mi appassiona realmente o nasce da suggestioni esterne?”

Sarebbe il caso di partire dal presupposto che la vita di un imprenditore è fatta sì di successi ma anche di grandi sacrifici e tanta dedizione.

Se alla base dell’idea vi è una grande passione, due domande da porsi saranno: “ho le competenze necessarie per realizzarla?” Ma anche: “sono in grado di costruire un team di professionisti che possano aiutarmi?”.

COME CREARE UN BUSINESS PLAN?

Per riuscire ad avere un buon Business Plan, un elemento fondamentale è l’Executive Summary che dovrà riuscire a cogliere l’interesse di un potenziale investitore.

Nel business plan esempio abbiamo inserito i dettagli necessari per realizzare l’Executive Summary ideale.

Introduce il progetto aziendale con lo scopo di definire i principali scopi da realizzare. In questa fase ciò che conta di più è essere chiari, diretti e convincenti.

GLI OBIETTIVI

L’Executive Summary dovrà riuscire quindi a soddisfare determinati obiettivi:

  • Chiarire i fondamenti del piano. Riuscire a trasmettere al potenziale cliente ciò che sono le basi dell’azienda, i prodotti e i servizi che si offrono, in maniera pratica.
  • Spiegare qual è l’andamento del mercato in cui si trova l’attività. Far capire quali sono le variazioni e perché questi cambiamenti sono avvenuti. Soprattutto se ci collochiamo in un mercato solitamente statico, il cliente ha bisogno di essere rassicurato.
  • Non si deve ricorrere a strategie pubblicitarie, il Business Plan non deve essere uno slogan. A volte essere troppo “appariscenti” può essere una nota negativa, bisogna far capire che si hanno i piedi per terra e si punta ad ottenere veri obiettivi.
  • Essere sintetici, ma ad effetto, non puntare sulla qualità ma sulla quantità. Ciò che noi consigliamo è di stare in una lunghezza tra le 30 e 50 cartelle, in base alla complessità dell’impresa con cui si ha a che fare.
  • Ricordarsi che la prima impressione è quella che conta. Basarsi sempre su ciò che effettivamente si ha ottenuto, essere puntuali, usare una scrittura chiara e corretta. D’altronde si sa: le persone sono altamente influenzate dal primo impatto e dalle proprie sensazioni.
  • Se si vede citare fonti esterne alla propria attività, bisogna fare attenzione. Sicuramente fare leva su delle fonti non interne è una scelta non conveniente, a meno che non si abbiamo fonti certe, reali su cui appoggiarsi. Prima di esporle, è il caso di studiare bene la loro concretezza. Può essere un punto a favore se sono ben utilizzate, ma possono essere anche decisive se non sfruttate bene.

COME FARE UN BUSINESS PLAN: LA DESCRIZIONE DELL’IMPRESA

In questa fase, si entra nel cuore del Business Plan.

Prendi il Business Plan Esempio e comincia a descrivere la natura dell’impresa, descrivendone i principi e le caratteristiche fondamentali.

Una di queste, è la mission aziendale. Solitamente si esprime tramite un mission statement che esprime a parole, in maniera chiara e sintetica, l’identità aziendale per poterla comunicare efficacemente.

La missione aziendale è rappresentata da due idee, ideologia core e orientamento strategico di fondo.

L’ideologia core definisce in cosa crede un’impresa e perché esiste. Il concetto invece di orientamento strategico di fondo è più ampio, infatti si analizza il perché, il come e il dove dell’attività.

Dopo aver illustrato la mission aziendale, si passa quindi a descrivere gli obiettivi di breve, medio e lungo termine.

E si conclude poi con l’analisi SWOT (SWOT è l’acronimo di quattro parole inglesi Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Treats (Forze, debolezze, opportunità, minacce).

Questa analisi indica la metodologia più diffusa per la formulazione della strategia. E consente di esaminare la posizione competitiva dell’impresa e valutare le opzioni strategiche disponibili.

A questo punto si può decidere se inserire anche il tipo di società, i cambiamenti avvenuti durante gli anni, la propria forma giuridica, chi investe già nell’impresa, il proprio organigramma.

Ma, soprattutto, deve emergere il mercato in cui ci siamo collocati, quali sono le strategie al suo interno e qual è il target di riferimento.

Ci sono alcune domande fondamentali da porsi arrivati a questo punto: quali sono gli obiettivi della società? In quale settore ci collochiamo?

Quali sono i punti di forza o di debolezza? Quali i fattori che ci consentono di arrivare agli obiettivi prefissati?

ILLUSTRAZIONE DEI PRODOTTI E SERVIZI

Questa fase riguarda ciò che l’impresa offre, cioè i prodotti e/o i servizi.

C’è da precisare se questi prodotti e/o servizi sono già nel mercato, se sono già commercializzati.

Oppure se saranno presto immessi nel mercato ed indicare una data o se i prodotti sono ancora in elaborazione.

Bisogna anche definire il marchio del prodotto o servizio, poiché esso può portare un gran vantaggio nel mercato.

Prendi il business plan esempio e specifica quanto segue (su prodotti e servizi in vendita nel breve periodo):

  • Caratteristiche fisiche del prodotto , allegare opuscoli informativi, descrizioni dettagliate, disegni e/o fotografie potrebbe essere d’aiuto.
  • Finalità: far capire a cosa serve nello specifico, a cosa può essere utile.
  • Attrattiva: si intende definire ciò che di unico ha il prodotto, ciò che lo rende diverso dagli altri.
  • Fase di sviluppo: elencare i processi di sviluppo effettuati sul prodotto attrae il cliente. Definire le possibili evoluzioni del prodotto in un futuro.
  • Definire se il prodotto è coperto da forme legali di tutela, come brevetto e/o marchio.
  • Esporre i listini prezzi .
  • Spiegare quale sarà secondo l’azienda la prospettiva di vendita .
  • Illustrare la catena del valore dell’offerta, soprattutto quando si parla di modelli particolari, strutturati in un certo modo.

Se invece si parla di prodotti e servizi futuri le domande da porsi e ciò che serve per creare attrattiva sono diverse.

Sono in programma delle innovazioni e quali sono i tempi previsti?

Le innovazioni previste cambieranno la catena del valore precedente ed il posizionamento strategico dell’attività?

BUSINESS PLAN: ANALISI DEL SETTORE

Durante questo step si farà un’attenta osservazione per riuscire a capire in quale settore l’azienda dovrà operare.

Ciò che bisogna definire in questa fase di analisi consiste nell’illustrare i vantaggi competitivi, le possibili minacce e i fattori critici di successo.

ANALISI DEL MERCATO

Dopo aver analizzato il settore, arriva il momento di analizzare il mercato.

Anche questa è una fase molto importante per il Business Plan.

Si acquisiscono dati necessari per definire l’ambiente circostante all’impresa, in modo da decidere dove meglio collocarsi in base alla sua offerta.

Fattori fondamentali da studiare al meglio in questa fase sono: la scelta d’acquisto dei potenziali clienti. E tutti gli altri dettagli che cambiano a seconda del tempo.

È importante avere questi dati ben precisi ed approfonditi, e ciò può avvenire grazie a delle precise domande a cui rispondere con chiarezza.

Quale budget vuoi investire?

Che valore i tuoi potenziali clienti danno alla tua offerta in base ai tuoi concorrenti?

Quale o quali bisogni soddisfa la mia attività?

Come sarà la mia clientela ideale?

Cosa dovrebbe spingere i miei potenziali clienti a venire da me, preferendomi ai miei concorrenti?

Prendi il business plan esempio e rispondi a tutte queste domande.

Se ancora non l’hai fatto, sarà un esercizio molto utile per la tua impresa.

STRATEGIA DI MARKETING

Cosa significa avere una strategia di marketing ? Vuol dire determinare le linee guida, nel medio/lungo periodo, che l’azienda vuole attuare per riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati.

Per fare questo, bisogna redigere un Piano di Marketing. Si parte dalle analisi di settore e del mercato fatte poco prima. E, quindi, si fanno valere gli elementi principali, le cosiddette “leve” del Marketing Mix:

  • Prodotto : non si intende solo il prodotto o servizio in sé, ma anche ciò che consegue la vendita, la costumer care, tener conto dei feedback.
  • Prezzo di vendita : valutato in base ai costi aziendali, i prezzi concorrenti, le modalità di pagamento, gli sconti.
  • Punto vendita : la modalità di distribuzione del prodotto o servizio, online, modalità diretta, con presenza di terzi.
  • Promozione: ciò che fa conoscere il prodotto o servizio nel mercato, per esempio la pubblicità.

È importante quindi individuare i canali di vendita per l’attività.

Capire se si ha intenzione di sfruttare il web marketing e tutte le potenzialità dei social.

Oppure se ci sarà un sito web vetrina o un e-commerce.

E poi, in merito alla promozione dell’azienda, di quali canali ci si servirà, se old media, new media o l’insieme calibrato di entrambi.

business plan esempio

IL MANAGEMENT NEL BUSINESS PLAN

Cosa si intende con management?

Con questa parola si rappresenta il team di persone che collaborano all’interno dell’attività.

Questa è una delle più grandi risorse e motivazione di successo delle grandi aziende ed imprese.

Ciò che deve possedere un buon team affinché l’impresa abbia un riscontro positivo all’interno dell’azienda o all’esterno per il raggiungimento degli obiettivi prefissati è:

  • Lo scopo comune ed una visione armonica verso l’obiettivo prefissato.
  • Il numero, il tipo e le caratteristiche dei singoli membri, devono essere funzionali all’obiettivo, in termini di adeguatezza.
  • Ognuno deve avere il proprio compito, in base alle competenze. Ci deve essere assolutamente una gerarchia in modo da mantenere l’ordine.

Questa fase del Business Plan necessita un po’ più di tempo rispetto alle altre, poiché è suddivisa in tre parti:

  • Identificazione delle funzioni.
  • Indicazione di caratteristiche e competenze.
  • Presentazione delle persone.

IDENTIFICAZIONE DELLE FUNZIONI AZIENDALI

La prima fase del lavoro riguarda l’identificazione delle funzioni aziendali  in base all’attività che vogliamo svolgere. Ad esempio:

  • Produzione : individuazione della tecnologia più adatta, come le macchine e la struttura del processo di lavorazione.
  • Approvvigionamento : garantisce la sicurezza degli acquisti delle materie prime e di tutto ciò che è necessario alla produzione, definendo scorte e tempi di acquisto.
  • Marketing : illustra le strategie dell’impresa e mette in relazione prodotti/servizi con il mercato individuandone le opportunità, studiando e applicando le mosse necessarie a coglierle.
  • Vendita : include anche la parte di assistenza al cliente nella fase post-vendita.
  • Ricerca e sviluppo : l’assicurazione del vantaggio competitivo continuo attraverso l’individuazione periodica di nuovi processi e nuovi prodotti.

SECONDA FASE

La seconda fase prevede di individuare le caratteristiche e le competenze di ogni funzione, spiegandone il perché, chiarendo così dei criteri di selezione.

Specifica, se è il caso, un probabile ampliamento dell’organico nel futuro e le motivazioni.

Potrebbe essere utile, se la struttura dell’impresa è particolarmente complessa, presentarne un organigramma che ne esplichi l’organizzazione.

A questo punto è il momento della terza fase, ovvero presentare le persone.

Ci sarà una breve presentazione dei curricula dei componenti del management specificando titoli di studio, specializzazioni, esperienza (compresi precedenti incarichi).

Importante indicare sinteticamente i successi conseguiti, se significativi, per l’impresa in questione.

Potrebbe essere necessario dilungarsi in presentazioni più dettagliate, in questo caso è meglio che siano inserite in appendice al business plan.

COME CREARE UN PIANO OPERATIVO

In questo step si delineano i sistemi e le modalità di realizzazione del proprio progetto, passando dalla teoria alla pratica.

È molto importante a questo punto studiare i processi che avvengono giornalmente all’interno dell’attività.

Solo così si possono creare e organizzare delle soluzioni ai problemi che si presentano.

Gli inconvenienti possono riguardare: capitale investito, materie prime, organizzazione del lavoro ecc…

In parole povere, per una maggiore semplicità, si può dividere questa fase in quattro sezioni:

  • Riassunto delle politiche di ricerca e dello sviluppo del prodotto.
  • Risorse e processi che portano al prodotto o servizio.
  • Attenzione dedicata all’assistenza post-vendita.
  • Eventuali fattori di influenza esterni.

PREVISIONE PIANO FINANZIARIO E PIANO PATRIMONIALE

Per molto questa è la parte più complessa del business plan.

Nel business plan esempio abbiamo inserito degli esempi e delle istruzioni, tuttavia ti suggeriamo di affidarti ad un commercialista esperto per la redazione di questa parte.

Ho visto molte aziende andare in difficoltà per via di numeri sbagliati e molti finanziamenti rifiutati perché il piano finanziario/patrimoniale non erano ben calcolati.

In pratica questo momento in poi tutto ciò che hai espresso in termini teorici dovrà essere dimostrato dai numeri.

Con l’aiuto di tabelle e grafici dovrai rispondere a una lunga serie di domande.

Come sarà finanziata l’attività? Quanto attingerai dal capitale proprio o quale sarà l’ammontare del capitale di debito? Quanto saranno stabili i flussi di cassa?

Altro elemento cruciale sarà poi lo Stato Patrimoniale previsionale, in cui indicherai l’andamento degli impieghi e delle fonti.

PREVISIONE PIANO ECONOMICO

A questo punto si dovrà passare a descrivere un aspetto molto importante che riguarda la presunta redditività della tua azienda nei prossimi tre anni di esercizio.

Tenendo conto dei costi previsti, dovrai delineare un quadro chiaro ed esaustivo che descriva l’ammontare dei ricavi dei futuri tre anni di esercizio.

SUGGERIMENTI E CONSIGLI PER LA REDAZIONE DI UN BUSINESS PLAN PERFETTO

Ora abbiamo elencato tutte le informazioni necessarie per redigere un Business Plan ed abbiamo capito cos’è, perché viene redatto e a cosa serve.

Aggiungiamo altri consigli per attuare una pianificazione aziendale perfetta.

Ci sono elementi che non si possono omettere.

Come descrivere il prodotto o servizio che l’azienda andrà a produrre, specificare quali sono i bisogni di mercato, analizzare il mercato, presentare un piano di marketing.

E, inoltre, descrivere la forza lavoro.

Consigli utili: mentre si redige il business plan bisogna cercare di essere realistici e analizzare la questione in maniera diretta.

Non è il caso di dilungarsi troppo ma di dare risposte efficaci, senza nascondere alcun tipo di criticità.

A questo punto alleghiamo il facsimile di un Business Plan, augurandoci che questo articolo vi sia stato d’aiuto.

Esempio di Business Plan

come fare un business plan

Ciao, sono Daniel de Mari, imprenditore ed investitore immobiliare.

Fondo un’azienda, la rendo autonoma, fondo  la prossima.

Ho creato questo blog per parlare della mia grande passione (ed ossessione): fare impresa.

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Descrizione dell’azienda nel Business plan

Si deve spiegare come è nata l’organizzazione, quale sia lo stato attuale, le competenze e quindi il background che viene messo a disposizione dal team di lavoro.

Prodotti e servizi nel Business plan

A questo punto bisogna spiegare molto bene che cosa si intenda vendere ai consumatori o alle aziende a cui ci si rivolge. Del resto il risultato del lavoro dell’impresa è la creazione di ciò che si vuole immettere sul mercato, quindi bisogna chiarirlo ai finanziatori e ai partner, così che possano valutare la proposta consapevolmente.

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Impostare un business plan

Nell’impostare un business plan di questo importante documento può avvalersi dell’aiuto di alcune persone, anche esterne e dotate di specifiche competenze che saranno in grado di redarlo nel miglior modo possibile.

Esso potrebbe essere un commercialista, magari di fiducia che ci aiuta nella sua redazione e che ci guida, passo dopo passo, nella sua piena riuscita.

Gli elementi che devono essere presenti all’interno del documento sono differenti e molteplici.

La denominazione d’azienda per impostare un business plan

Questi devono essere delineati nella loro interezza ed individuate le varie risorse da utilizzare per perseguirli tutti.

Occorre, poi, elencare i punti di forza dell’azienda, ma anche quelli che si ritengono più deboli.

In questo modo si sarà più incentivati a superare questi ostacoli e a superarli attraverso l’utilizzo di diverse risorse.

Un ottimo business plan deve contenere anche la struttura finanziaria dell’azienda, il capitale sociale presente e tutti i mezzi finanziari che l’impresa utilizza.

Riportare i Mezzi di produzione nell’impostare un business plan

Ci deve essere un elenco dei fattori di produzione impiegati, come il capitale, il lavoro e tutti gli altri presenti all’interno dell’azienda.

Nell’impostare un business plan è fondamentale perché al suo interno abbiamo l’elaborazione della strategia di marketing dell’azienda.

Fondamentale per l’impresa perché determina la sua strategia di mercato.

Proprio per questo motivo è necessario che l’azienda si avvalga dell’aiuto di personale competente.

La strategia di mercato è importante, in quanto determina gli ambiti entro i quali l’azienda estende i suoi prodotti. Più il mercato è ampio e più l’azienda sarà in grado di vendere i suoi prodotti all’interno del mercato.

Definizione business plan: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il business plan in definizione

Definizione di business plan

Il Business plan è uno strumento strategico, che funge da bigliettino da visita quando ci presentiamo in un istituto di credito al fine di ottenere un finanziamento a sostegno della nostra idea imprenditoriale.

Come tutti i bigliettini da visita deve essere efficace, sintetico e deve riportare le notizie importanti al fine di essere ricordati e di distinguerci dagli altri.

Dunque i nostri dati  devono essere organizzati in modo originale e personalizzato.

Pronti ai cambiamenti con un Business plan

Quando si avvia un’impresa si va incontro all’evoluzione del mercato, a ostacoli, inconvenienti e intoppi di vario genere, compresa la necessità dei consumatori di nuovi prodotti.

Meglio saper cavalcare l’onda, ma bisogna essere preparati per questo pianificano con un business plan

Struttura per fare un Business plan

Si deve stabilire se acquistare i locali in cui svolgere l’attività, se prenderli in affitto oppure lavorare online, crescendo passo a passo. Serve un capitale iniziale, bisogna fare i conti con le spese, in cui rientrano anche i beni utili a lavorare e il personale da assumere.

Nel caso si opti per un prestito finalizzato alla creazione di un fondo per l’avvio dell’attività, è bene considerare il costo per la restituzione e quindi l’impegno che si prende con l’istituto di credito nel business plan.

Descrizione del Business Plan

uno schema chiaro e conciso sulle intenzioni imprenditoriali permette una rapida valutazione del Business Plan . Occorre descrivere sinteticamente le principali qualità della proposta.

Soggetti in presentazione del Business Plan

occorre individuare le figure che si occuperanno dello sviluppo del piano di business. Meglio aggiungere sempre un breve curriculum che sottolinei le competenze specifiche dell’ imprenditore e dei suoi collaboratori. Inutile aggiungere che saranno presi maggiormente in considerazione professionisti inerenti alla materia presentata.

La parte descrittiva del business plan

Nella parte descrittiva del business plan va presentata in maniera immediata ed intuitiva l’azienda. In questo senso vanno esposti il progetto, le iniziative, la vision totale dell’impresa.

È importante racchiudere il tutto in una forma che porti alla corretta comprensione da parte del lettore che, ricordiamolo, può essere anche un cliente o un investitore o un Ente al quale l’azienda si rivolge al momento della partecipazione di un bando.

Ai piani strategici ed operativi vanno affiancati le analisi del mercato e della concorrenza e la descrizione dei prodotti o dei servizi offerti.

Per riassumere, nella parte descrittiva del business plan è bene rispettare quattro punti: l’esposizione del business e del contesto ambientale; le strategie e dove si colloca l’azienda nel settore; il piano operativo con elementi di produzione e di marketing (il cosiddetto piano d’azione e come metterlo in pratica); la struttura societaria, ovvero le risorse umane ed il management (e quindi il personale necessario per mettere in atto la produzione).

Da chi è letto il business plan

Prima di tutto la redazione del documento serve proprio a chi lo fa. Oltre alla redazione, bisogna occuparsi della lettura. Infatti il compito è utile a chi lo esegue.

a cosa, chi e perché serve capire come si fa un business plan l’analisi di mercato con le prospettive della soluzione offerta; la forma giuridica e il modello organizzativo con il team imprenditoriale; i prodotti o servizi da vendere; le strategie di marketing e un’accurata analisi economica e finanziaria.

Scrivere un Business plan: Il Business Plan È Un Documento Relativo All’azienda Che Potremmo Definire Come Una Sorta Di Vademecum.

Esso Infatti, Illustra Le Caratteristiche Di Un Progetto Imprenditoriale E Ne Dimostra La Sua Fattibilità Sia A Livello Tecnico – Produttivo, Sia Economico -Finanziario.

Può Essere Redatto Sia In Fase Di Start Up Che Nel Corso Di Piena Attivita’ Aziendale Con Peculiarità Ovviamente Diverse.

business plan a cosa serve: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona e a cosa serve il business plan

a cosa serve il business plan

Il business plan deve rappresentare la fotografia di noi stessi, in quanto titolari, dell’azienda, dei soci, degli operai, degli impiegati, di tutte le risorse umane che si impegnano a vincere la sfida, ossia a realizzare quanto prefissato e, dei beni prodotti e servizi offerti.

Deve fornire informazioni circa i clienti acquisiti e quelli che si intendono fidelizzare, definendo gli obiettivi e le strategie da perseguire per conquistare altri mercati.

Inoltre, il business plan deve essere capace di  fornire una sorta di visura storica, al fine di rendere tracciabile il passato dell’azienda, ossia di sapere quali operazioni hanno interessato l’azienda sin dalla sua nascita, esempio se vi sono stati  incrementi di produttività e aumenti di fatturato che hanno determinato una crescente domanda da parte di clienti di un determinato prodotto, se vi sono stati investimenti significativi in nuovi macchinari, impianti industriali o fabbricati, e se per far fronte alla richiesta è stato  assunto nuovo personale con contratti a tempo indeterminato.

Queste informazioni sono utili in quanto forniscono idee precise sulla solvibilità economico-finanziaria dell’azienda, ossia ci dicono, chiaramente, che l’azienda ha sempre adempiuto ai suoi obblighi e non versa in uno stato di difficoltà aziendale, dunque potrà onorare gli impegni assunti nei confronti degli istituti bancari per ottenere finanziamento e credito, nei confronti di investitori esterni o esteri, o enti pubblici, quali regioni, province, al fine di ottenere contributi e agevolazioni fiscali.

Il business plan è uno strumento, utile e previsionale, con il quale  l’imprenditore può controllare se le linee direttive stabilite sono adeguate al perseguimento dei risultati nel medio-lungo termine al fine di orientare le decisioni all’interno dell’azienda stessa .

Quali risorse inserire nel business plan

È necessario presentare un progetto di business plannel quale sono elencati i costi, per fattori produttivi, da impiegare nella produzione  e definire quali di questi fattori produttivi  sono già nelle disponibilità materiali dell’azienda, in termini di lavoro, capitale e know-how e quale occorre acquisire.

Occorre annotare nel business plan gli investimenti di spesa che si intendono sostenere per realizzare: opere murarie, per le quali devono essere riportate le caratteristiche costruttive dimensionali, allegando i computi metrici e individuando gli estremi che consentono l’identificazione di ciascuna opera nella planimetria generale.

Quali costi sostenere per acquistare il suolo sul quale stabilire  la propria azienda.

L’ammontare di spesa da investire per acquistare o affittare un fabbricato nel quale avviene di fatto la produzione e si esplica l’attività economica, il numero di impianti, attrezzature, macchinari e software che si presume di impiegare nell’attività .

Infine il personale occorrente nella fase di inizio attività ,  alla soddisfazione  dell’investimento,  fino all’esercizio successivo a quello di ultimazione del programma di spesa.

Inoltre devono essere ripartite, le risorse finanziarie di cui abbiamo bisogno per il nostro investimento e  di quelle che già abbiamo in nostro possesso, in fonti interne e fonti esterne. Le prime sono rappresentate dall’apporto di capitale proprio e afferiscono al capitale sociale, agli utili e ai prestiti dei soci.

Le seconde, fonti esterne, si riferiscono alle risorse finanziarie acquisite presso terzi, il capitale di debito, quali, finanziamento commerciale; debiti verso banche e istituti finanziari;  fondi pubblici ed agevolazioni finanziarie e/o fiscali.

Cosa serve per realizzare un business plan efficace

Ovviamente dovrà riportare in copertina il nome, l’indirizzo e la ragione sociale dell’azienda, oltre ai dati personali dell’imprenditore.

Il secondo elemento dovrà riguardare la descrizione del progetto, ovvero l’idea di quello che si vuole realizzare, con una descrizione dettagliata dei prodotti o dei servizi che l’azienda è destinata a fornire.Un’analisi dei materiali necessari, delle fasi di lavorazione e dei costi potranno fornire una facile individuazione dei punti di forza e di quelli critici.

business plan – finanziamento: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il finanziamento business plan

la parte finanziaria del Business plan

illustrare costi, potenziali ricavi e finanziamenti necessari, indicando come e dove si reperiranno.

In questo articolo vedremo alcune considerazioni su come strutturare il lancio di un impresa con un piano strategico e il Business plan

La redazione di un piano strategico o Business plan per i propri affari, o per la brillante idea imprenditoriale che potrà cambiare radicalmente la nostra vita, non può essere affidata a sedicenti espertoni o inesperti improvvisati.

Al contrario è di vitale importanza per la riuscita di ogni azione mirata all’ottenimento di un potenziale successo, circondarsi non solo dei pareri ma dell’esperienza che solo un professionista navigato del settore può garantire.

Valutazioni finanziare dell’imprenditore attraverso il business plan

Occorre redigere  il business plan quale elemento caratterizzante ai fini della valutazione circa la fattibilità economico-finanziaria di un’iniziativa di investimento, sia che essa rappresenti l’inizio di una nuova attività, in fase di startup, sia che costituisca ampliamento della stessa.

L’imprenditore dovrà valutare se la sua idea possa essere attrattiva,  prendendo come punto di riferimento un mercato preciso in cui vuole operare, a tal fine deve condurre delle indagini, fare degli studi, fare ricerca.

Deve capire come potrebbe essere percepito il prodotto, che intende immettere su un nuovo mercato, o un nuovo servizio che  voglia offrire ai clienti, suoi potenziali acquirenti e, se lo stesso è capace di soddisfare i bisogni di tutti i consumatori o di alcuni, mediante una procedura specifica definita segmentazione della domanda.

Successivamente dovrà stabilire le modalità di produzione del bene o servizio. Occorre quantificare la domanda corrente e prevederne, in base a stime, la sua evoluzione , la sua crescita futura.

Deve stabilire il prezzo al quale offrire  il bene tenendo in considerazione la concorrenza e il lato dell’offerta , gli eventuali concorrenti già presenti  nel  mercato selezionato, se producono lo stesso bene o offrono lo stesso servizio e a quale prezzo, e  i potenziali concorrenti futuri.

Deve infine  presentare il suo progetto  a finanziatori esterni, istituti di credito, amministrazioni sovranazionali, nazionali e locali che dovranno esprimersi sull’efficacia del progetto per concedere finanziamenti o contributi.

Piano economico-finanziario strategico

Al fine di elaborare un piano economico-finanziario strategico occorre definire il nostro fabbisogno finanziario corrente, composto da capitale circolante , ossia da disponibilità liquide, crediti v/clienti e tutto ciò che è liquidità per far fronte nel breve termine a esigenze immediate, finanziato  con  passività a breve, diversamente dal fabbisogno consolidato costituito da tutto ciò che deve essere impiegato nel ciclo produttivo per più anni, ossia l’attivo immobilizzato,  quali impianti macchinari, attrezzature, veicoli.

Affinché il piano sia ottimale e in perfetto equilibrio è necessario che le disponibilità liquide utilizzate per costruire la struttura aziendale siano superiori alle spese sostenute in fattori produttivi pluriennali. Pertanto è necessario che si realizza la seguente ipotesi: attività correnti > attività immobilizzate;

Allo stesso modo è considerato piano strategico se il capitale proprio, detto anche patrimonio netto , dato dalla differenza tra le attività e le passività e di tutte le risorse interne che l’azienda dispone per potersi autofinanziare, ricorrendo a mezzi propri, è superiore  alle passività consolidate e alle passività correnti.

L’equilibrio finanziario è determinato anche dal capitale circolante netto positivo, rappresentato dalle attività correnti e le passività  correnti, infatti se dagli elementi che compongono l’attivo corrente, quali crediti verso clienti, magazzino prodotti finiti, in lavorazione e materie prime, anticipi a fornitori e dagli elementi che compongono il passivo corrente, quali, debiti verso fornitori, debiti verso dipendenti, debiti tributari, emerge una differenza positiva, l’azienda dimostra di essere in equilibrio e di riuscire a far fronte agli impegni senza utilizzare le fonti di finanziamento interno, cosicché da destinare le risorse liquide ad altre attività.

Pertanto le attività correnti sono costituite da crediti che si prevede di incassare nel breve periodo e le altre attività per le quali si prevede il realizzo nel breve termine (entro 12 mesi). Le passività correnti sono quelle per  cui si prevede l’estinzione nel nello stesso lasso di tempo.

Se il capitale circolante netto è negativo significa che il finanziamento di attività immobilizzate , esempio l’acquisto dei fattori produttivi, quali macchinari, veicoli, impianti, ect sta avvenendo con fonti a breve termine, dunque stiamo svuotando  la nostra cassa.

In questo caso il capitale circolante netto assume valore negativo e si verifica uno squilibrio finanziario.

L’impresa non è in grado di far fronte ai propri impegni di pagamento.

Quindi sarà necessario procedere ad incrementare le attività correnti e a ridurre le passività correnti.

Allo stesso modo, l’acquisto di impianti, di macchinari, di veicoli e di altri fattori produttivi destinati ad un uso pluriennale all’interno dell’azienda, dovrebbe essere effettuato con capitale di debito di lungo periodo o con capitale proprio.

Dopo aver analizzato tutti gli adempimenti, avrai sicuramente capito che i modelli di business plan sono tanti e si differenziano da caso a caso, ora per  consentirci  di consigliarti al meglio sulla strategia, da usare e mettere in pratica, per la tua attività, sia essa una nuova che una già esistente, devi mettere in pratica un buon marketing che ti consente di posizionare il tuo prodotto, di stabilire la politica di prezzi da seguire, di scegliere i canali distributivi e costruire la tua rete di vendita, nonché di adottare una politica finanziaria e commerciale  al fine di conseguire un vantaggio competitivo consolidato.

Inoltre il piano economico-finanziario strategico è un elemento chiave per acquisire credibilità e convincere la banca o altri istituti a favorirti una linea di credito privilegiata pertanto è necessario sfruttare al massimo le sue potenzialità rendendolo appetibile agli occhi dei finanziatori .

Possiamo aiutarti ad elaborarlo, iniziando ad analizzare tutti gli aspetti, partendo proprio dalla tua attività, dalla tua azienda o dalla tua idea progettuale.

Hai acnora dubbi su come rendere appetibile il Business plan per il finanziamento bancario? scrivilo nei commenti

Il business plan esempio è quel documento che racchiude tutte le aree di attività dell’azienda. In pratica si tratta di una specie di carta d’identità dell’impresa, che contiene gli obiettivi che si vogliono raggiungere e le Strategia di Marketing che si intendono adottare.

Piano finanziario nella strategia di business plan marketing

Il business plan esempio dovrà poi contenere un piano di finanziamento, con la previsione dei costi di gestione e l’individuazione delle fonti di finanziamento iniziali, se necessarie, e dell’eventuale prospetto di rimborso.

Un altro fattore molto importante all’interno di un business plan esempio è costituito dai risultati di una precedente indagine di mercato. Una volta individuato il target di pubblico e la presenza di concorrenza nel settore, l’imprenditore potrà definire il miglior sistema di distribuzione del proprio prodotto e la reale fattibilità del progetto.

Una volta effettuata l’indagine di mercato ed aver compreso quali siano le reali possibilità di riuscita del progetto, l’imprenditore potrà dipingere il profilo del suo consumatore ideale.

come fare un business plan: La strategia del business

All’interno del business plan strategico, oltre che i dettagli sul prodotto, dev’esserci anche una strategia commerciale di vendita e pubblicizzazione, ovvero quello che viene identificato dalla parola marketing.

Il marketing è quel complesso di azioni che segue la produzione e la commercializzazione del prodotto e si occupa di diffusione pubblicitaria del prodotto stesso.

Il miglior prodotto del mondo, insomma, non viene acquistato da nessuno se nessuno sa che quel prodotto esiste.

Le strategie di come fare un business plan marketing sono diverse e complesse, ma tutte mirano alla fidelizzazione.

Una volta che un cliente è stato portato ad acquistare quel prodotto, lo scopo dell’azienda è renderlo un cliente abituale, che acquista sempre quel tipo di prodotto e non si rivolge a competitor.

Nell’ambito del piano di marketing, questo si traduce normalmente in facilitazioni esplicite per i clienti affezionati, che possono spesso godere di sconti o promozioni personalizzate.

Come trovare i finanziamenti con un Business plan

Servono capitali per investire nell’avvio e anche nella crescita, nella produzione e nel marketing. Ci vuole uno studio sui potenziali guadagni e sulle strade da seguire per trovare sostegno economico.

Ogni progetto che si rispetti non può non possedere un adeguato Business Plan.

In cosa consiste questo termine? Si tratta di un documento che riporta tutte le caratteristiche progettuali imprenditoriali indispensabili quando si vuole ottenere un finanziamento.

Si può capire, quindi, l’estrema importanza che riveste questa preparazione allo sviluppo di una qualsiasi attività che richieda un investimento di capitale.

Piano economico di fattibilità del Business Plan

chiedendo un finanziamento è necessario anche presentare una lista approssimativa delle spese (quindi dell’ammontare del finanziamento) nonché un piano di rientro e di ammortizzazione delle spese stesse. Qualsiasi banca o società finanziaria richiederà una dettagliata documentazione.

Investimenti, bilancio e la parte economico-finanziaria nel business plan

Per quanto concerne la parte economico-finanziaria, questa è inerente agli investimenti e al bilancio societario.

Per semplificare possiamo dire che in questa parte va tradotto numericamente tutto ciò che è stato esposto nella parte descrittiva.

Ampio spazio perciò a prospetti, anch’essi intuitivi e di facile lettura, che guidino il lettore per mano fino alla fine. Attenzione però: il business plan è uno strumento di grande efficacia, ma è bene che i dati numerici siano veritieri in un determinato momento storico e che rispecchino fedelmente quanto è riportato nella prima parte del documento.

Solo così l’azienda avrà a disposizione un ottimo biglietto da visita e sarà capace di attrarre investitori. Due in questo caso i punti da tenere bene a mente e da esporre: i finanziamenti e gli schemi economico-finanziari.

Il primo punto riguarda le risorse che l’impresa ha intenzione di attivare per una crescita costanze della stessa oppure per riorganizzarla. Sono, insomma, le fonti di copertura. Il secondo punto comprende proiezioni sui risultati del periodo di riferimento, la valutazione della redditività ed eventualmente il fabbisogno di capitale.

Gli imprenditori di un’azienda devono rendersi conto dell’andamento del mercato attraverso l’analisi di mercato approfondita. Per questo motivo, prima di qualsiasi investimento o promozione del prodotto è bene effettuare un’analisi del mercato.

Pianificare nel Business plan la chiarezza sugli investimenti

Si passa così alla parte economico-finanziaria, più schematica, contenenti i numeri dell’azienda e con prospetti per puntare ancora sulla chiarezza.

Si parte con la situazione attuale e si procede con le previsioni nel breve e lungo periodo, per poi passare alle fonti di copertura.

Queste ultime sono importanti per capire dove ha intenzione di andare l’azienda e quanto lontano: a quali investimenti si sta pensando? E come si ha in mente di portarli a termine?

Questa parte del pianificare nel Business plan si chiude solitamente con i flussi di cassa e con altri due documenti: lo stato patrimoniale ed il conto economico.

Quando si decide di avviare una propria impresa, ci si deve occupare della pianificazione, di fare un programma delle azioni da intraprendere, insieme a un preciso studio del mercato e del territorio su cui insiste.

Business plan come strumento di pianificazione finanziaria

Il Business plan non è importante solo per ottenere un finanziamento ma è un documento che dovrebbe guidare l’azienda nelle proprie attività quasi quotidiane.

Attraverso un costante confronto con questo documento, i manager possono controllare se l’azienda sta procedendo rispettando la strategia e gli obiettivi che si era prefissata.

Si potranno così pianificare meglio le priorità, e seguirle in un ordine più definito, controllando date e scadenze.

Da non sottovalutare anche l’eventuale confronto dei dati finanziari con quelli stabiliti nel piano che consentiranno di prendere tutte le misure necessarie affinché non ci discosti troppo da esse.

Insomma il Business plan può fungere da promemoria dei punti più importanti che l’azienda deve seguire per mantenersi coerente con le strategie intraprese.

La redazione del business plan è fondamentale per qualsiasi startup, serve in primis al a chi lo redige e poi a eventuali finanziatori e partners utili allo sviluppo dell’idea imprenditoriale.

Per avere successo si devono curare la forma e i contenuti ed è per questo che si deve seguire uno schema preciso.

Per agevolare i futuri imprenditori c’è un sistema ben strutturato di creare un Business plan in 7 passaggi

Si tratta di una scaletta da riportare nel documento, mettendo i contenuti a ogni voce indicata nel modello.

Si tratta dei punti essenziali per spiegare la propria proposta e per avere una chiara via da seguire per compiere ogni passaggio necessario alla creazione dell’impresa e al raggiungimento del successo.

business plan progetto: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il progetto di business plan

Politiche sociali e partnership nel progetto di business plan

I lavoratori vanno resi partecipi degli obiettivi da raggiungere, perché vengano responsabilizzati maggiormente e si possa attuare il lavoro di squadra. Al tempo stesso si deve pianificare la collaborazione con professionisti e aziende che possano aiutare lo sviluppo dell’idea e fornire il necessario supporto tecnico.

progetto di Business Plan Operativo

vengono descritti con chiarezza i tempi, i modi e i luoghi dell’impresa. Si tratta del fulcro del Business Plan: spieghiamo in pratica cosa vogliamo fare, dove vogliamo localizzarci e quanto tempo occorre. Alcune voci possono sovrapporsi con altri paragrafi ovviamente.

Impatto del Business Plan

sezione, questa, estremamente sensibile. Non trascurate mai l’impatto sull’ambiente, oggigiorno bisogna fare i conti spesso con questa voce soprattutto se i progetti interessano zone ampie di campagna o vicine a centri abitati.

Queste sono alcune delle caratteristiche di un Business Plan e possiamo osservare come sia estremamente articolato. Ecco perché, a meno che non siate esperti del settore, è sempre meglio, lo ripetiamo, rivolgersi a un buon professionista. Il successo dell’obbiettivo finale (finanziamento) è strettamente connesso ad una precisa e convincente compilazione di questo documento.

Il business plan o documento di pianificazione di un’azienda è strutturato essenzialmente in due macro aree: l’area descrittiva e l’area economico-finanziaria.

Il piano fotografa la realtà dell’impresa e la imprime sia nel contesto ambientale sia nel momento storico e, allo stesso tempo, la proietta nel breve e nel lungo periodo attraverso analisi di fattibilità dal punto di vista economico-finanziario.

Il progetto spiegato semplice attraverso il business plan

Per pianificare nel Business plan, ovvero il documento che sintetizza un progetto imprenditoriale bisogna introdurre in modo vincente l’impresa e suddividere chiaramente le parti che compongono il documento (parte descrittiva e parte economico-finanziaria) permette di porre le basi per futuri investimenti e per delineare cosa fa la società, per chi e con quali obiettivi.

L’arte di saper pianificare nel Business plan sta proprio nel fatto che il documento potrà essere visionato dai clienti, dai probabili futuri imprenditori e dagli enti con cui l’azienda viene a contatto per la partecipazione a bandi e a gare d’appalto.

Per questo è fondamentale avere sempre a disposizione un business plan aggiornato e ben strutturato e per gli stessi motivi esso dovrebbe essere elaborato da un commercialista fidato con competenze sia descrittive sia analitiche.

Rischio business plan : in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il Rischio business plan

Rischio e guadagno Business Plan

si tratta di un altro punto fondamentale da non estromettere mai. Chiunque si esponga con un investimento deve essere chiaramente avvertito sia del presunto guadagno che dell’entità del rischio.

Definizione degli obiettivi business plan

Si definiscono gli obiettivi, chiarendo con precisione dove si vuole arrivare, cosa si vuole fare e chi si desidera raggiungere.

Si pensa alle eventuali partnership, si stabiliscono dei tempi e si fanno i conti con le spese, i potenziali guadagni e i finanziamenti ottenibili da investitori, sovvenzioni e prestiti.

Insomma, il business plan diventa la concretezza del sogno. Grazie al documento si mette nero su bianco che cosa si andrà a fare e il perché.

Dividere la scrittura del business plan in Due Macro Aree

La Prima, Descrittiva (O Qualitativa) La Seconda, Economico-Finanziaria (O Quantitativa).

Si Presentano Sommariamente L’impresa E La Finalità Che Si Intende Realizzare Tramite L’esercizio Della Stessa.Per La Parte Descrittiva Si Inizia Con Un Executive Summary, Una Specie Di Riassunto Di Tutto Il Documento.

Viene Fatta Una Panoramica Sintetica (Ma Allo Stesso Tempo Dai Toni Accattivanti) Di Tutto Ciò Che Riguarda L’azienda Nel Momento Presente E Su Un Piano Prospettico Di Media – Lunga Durata (Circa 3-5 Anni).

Gestione e organizzazione aziendale nel Business plan

Bisogna spiegare chi comporrà l’amministrazione e la direzione dell’impresa, quali saranno i vari ruoli e come si intende operare.

Business plan con un modello di marketing e finanziario

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ABC Plan

Come Fare un Business Plan

Come fare un business plan

Ti stai chiedendo come fare un business plan? Stai per creare una tua azienda e devi fare un business plan? Sei un imprenditore che ha possiede una “visione imprenditoriale” ma deve tradurla in un piano operativo per il raggiungimento dell’obiettivo? Sei alla ricerca di un finanziamento presso degli istituti bancari ma ti serve un business plan?

In questo articolo ti mostrerò come fare un business plan.

Cosa è un Business Plan

Il business plan è il risultato di un processo finalizzato a selezionare, formulare e verificare un’idea imprenditoriale per il lancio di una nuova impresa o l’espansione di un’impresa già operativa.

È inoltre uno strumento manageriale che consente di definire e controllare la rotta dell’azienda, per coordinare e influenzare i diversi attori in azienda.

Struttura del Business Plan

Per fare un business plan che sia efficace è necessario che abbia questa struttura:

Copertina e indice

Executive summary.

  • Analisi dell’azienda, vision e mission

Analisi del prodotto/mercato

Analisi del settore.

  • Le strategie
  • Il piano delle vendite e di marketing

Il piano di produzione e dei costi

L’organizzazione aziendale.

  • Le risorse di finanziamento
  • Schemi economico finanziari
  • Analisi delle prestazioni economiche, finanziarie e sociali

Le diverse tipologie di Business Plan

Esistono diversi finalità che si vogliono raggiungere quando viene fatto un business plan, pertanto è necessario avere prima bene a mente quale è lo scopo principale prima di decidere come fare un business plan.

Le diverse tipologie di business plan sono:

  • Fattibilità di un investimento
  • Richiesta di finanziamento
  • Analisi di mercato
  • Valutazione d’azienda
  • Pianificazione strategica
  • Pianificazione operativa

A seconda delle diverse finalità le diverse sezioni che compongono la struttura del business plan possono essere più o meno importanti.

Ci sono comunque tre parti principali che non possono mai mancare:

  • Executive Summary con descrizione del progetto

Il piano finanziario

Come redigere un business plan.

Ora che hai capito quali sono le parti principali del business plan vediamo nel pratico come fare un business plan.

Prima di tutto devi tenere presente che il business plan è un documento fondamentale sia a livello interno, per definire la strategia e gli obiettivi, sia a livello esterno per potenziali investitori. Deve quindi essere scritto in modo chiaro, leggibile e completo.

Tutte le diverse sezioni sono correlate e devono quindi essere scritte da persone che hanno ben chiara l’idea imprenditoriale e come metterla in pratica. Se sei quindi tu l’imprenditore è fondamentale che sia tu a scrivere il piano o che comunque tu sia a conoscenza di tutte le informazioni contenute nelle diverse sezioni del piano. In questo modo potrai anche capire durante la stesura del piano se emergono potenziali sfide e decidere che soluzioni mettere in pratica. Inoltre in questo modo conoscerai ogni singolo aspetto dell’attività che è fondamentale nel caso di discussione con potenziali finanziatori.

Nel caso tu non abbia un background finanziario fatti affiancare da un esperto per la parte finanziaria e economica in modo che ti siano ben chiari tutti i numeri.

Detto questo vediamo come fare un business plan ottimale.

Ogni business plan ha una copertina iniziale e si apre con un indice dove è possibile vedere le diverse sezioni del documento e le relative pagine in cui trovarle, in modo da rendere più semplice la consultazione

È un riassunto che spiega brevemente qual è l’idea imprenditoriale e perché l’idea è innovativa e quali sono i punti chiave del documento come l’orizzonte temporale, l’investimento necessario. Sicuramente questa sezione è la prima che leggeranno i potenziali investitori quindi se vuoi che proseguano nella lettura, l’executive summary deve essere chiaro, accattivante e spiegare in pochi punti tutto il documento.

È quindi fondamentale scrivere questa sezione alla fine del processo, quando l’idea imprenditoriale è stata definita e chiarita in ogni sua parte.

Analisi dell’azienda, Vision e Mission

Nel caso l’azienda sia una realtà già avviata e operativa è indispensabile parlare della sua storia, del suo sviluppo e della situazione economico finanziaria.

Nel caso invece l’azienda sia una nuova attività in questa sezione vanno spiegati gli stati di sviluppo dell’iniziativa, le fasi che sono state completate , da completare e ancora da avviare, affinché la nuova impresa possa essere operativa.

È quindi molto utile descrivere la Vision e Mission dell’azienda.

La Vision è l’impegno di lungo periodo relativamente al mercato servito e al posizionamento. Per esempio diventare il leader nella vendita online di libri.

La Mission è l’impegno più dettagliato relativamente a come realizzare la Vision. Per esempio sviluppare una piattaforma di e-commerce che mi permetta di vendere libri in tutto il mondo.

Questa sezione deve contenere una descrizione dei prodotti o servizi offerti. Non limitarti a descrivere “fisicamente” il prodotto, ma descrivi quali bisogni del cliente soddisfa questo prodotto o servizio, le possibilità di impiego e quali possono essere gli sviluppi futuri.

Una volta descritto il prodotto o servizio devi parlare del mercato, quindi descrivere chi sono i tuoi clienti potenziali, quanti sono, perché dovrebbero percepire il tuo prodotto diverso da quello della concorrenza. Quali sono le tendenze del mercato in cui vuoi operare come si è evoluto nel tempo.

In questa sezione devi descrivere le diverse forze che influenzano il settore in cui vuoi operare. Secondo il modello “Competitive Forces Model” (Porter, 1980, p.4) esistono 5 tipologie di forze che agiscono sul settore:

  • Concorrenti , devi definire chi sono i concorrenti e quanto forte è la rivalità competitiva, come si comporteranno i tuoi prodotti rispetto a quelli della concorrenza.
  • Client i, devi definire quali sono i tuoi clienti e se possono o meno influenzare i prezzi che pagano.
  • Fornitori , devi definire chi sono i tuoi fornitori, se sono un numero limitato e se possono o meno influenzare i prezzi che fanno pagare.
  • Potenziali entranti , devi definire se esistono delle barriere all’ingresso in questo settore, come ad esempio alti costi per investimenti, alte spese di marketing, riconoscimento del marchio e come farai a superarle.
  • Prodotti sostitutivi , devi definire se esistono potenziali prodotti o servizi sostitutivi al tuo, anche prodotti o servizi non necessariamente uguali al tuo ma che soddisfano il medesimo bisogno.

La strategie

Per fare un business plan è fondamentale definire le strategie che si vogliono adottare per competere sui mercati scelti. Una volta che hai quindi descritto nelle sezioni precedenti come operano i tuoi concorrenti devi decidere la tua strategia di posizionamento.

È necessario definire quindi con chiarezza in questa sezione come vuoi ricercare il vantaggio competitivo.

Vuoi per esempio posizionarti come leader di costo? Oppure differenziarti rispetto agli attuali concorrenti? Oppure essere più focalizzato su un determinato bisogno che vuoi soddisfare?

Devi quindi descrivere la proposta di valore per il cliente, in cosa ti differenzi rispetto agli altri concorrenti e come questo prodotto o servizio verrà percepito dai clienti.

Il piano vendite e di marketing

In questa sezione è importante definire qual è lo sviluppo delle vendite del vostro prodotto o servizio.

Il punto di partenza è la definizione della domanda (cioè del mercato) calcolato come totale dei cliente moltiplicato per la quantità di pezzi moltiplicato per il prezzo unitario di ogni pezzo.

Partendo quindi dalla popolazione totale (variabile demografica) si deve stimare:

  • Mercato potenziale, quanti della popolazione totale sono interessati
  • Mercato raggiungibile, quanti chiederebbero a te
  • Mercato servibile, quanto la struttura a pieno regime dell’azienda può fornire
  • Mercato penetrato, quanti posso quindi servire e in che tempi

L’analisi dei concorrenti e la segmentazione della domanda influiscono su queste stime.

Il piano delle vendite è quindi una rappresentazione su base mensile o stagionale del mercato penetrato.

Devi quindi definire il prezzo a cui prevedi di vendere il prodotto e servizio e le eventuali strategie di marketing per attirare e fidelizzare i clienti e importi sul mercato in modo da realizzare il piano delle vendite definito precedentemente

In questa sezione del business plan va descritto il processo produttivo o come sarà organizzata l’erogazione del servizio che si vuole vendere.

É importante descrivere tutto il ciclo di produzione del prodotto o dell’erogazione del servizio, come fare a reperire le risorse per produrlo, come viene trasformato, chi sono gli attori che parteciperanno al processo produttivo. Si dovranno indicare inoltre i locali dove si vuole operare, chi saranno i fornitori.

Un aspetto fondamentale che va indicato in questa sezione è il costo stimato per l’azienda del prodotto o del servizio. In questa sezione quindi con l’aiuto di tabelle è necessario indicare quali saranno i costi operativi che dovrò sostenere, i costi per i componenti del mio prodotto, il costo del lavoro.

In questa sezione vanno presentate tutte le persone che svilupperanno questa attività.

Andranno indicati i fondatori con una breve presentazione della loro esperienza e tutte le persone che gestiranno il business.

Nel caso di più di 10 dipendenti è necessario redigere un organigramma con le diverse funzioni e i nomi di ogni responsabile.

In questa parte è necessario evidenziare di che tipo di persone si ha bisogno, quali sono le loro competenze per quel ruolo.

In questa sezione tutte le parti descrittive delle sezioni precedenti devono avere un impatto in termini numerici.

Il piano finanziario è una stima ragionevole dell’evoluzione economica e finanziaria della tua azienda.

Devi quindi partire indicando le spese necessarie con la relativa spiegazione per avviare l’attività. Serve poi indicare:

  • Una proiezione futura del conto economico del primo anno mese per mese e dei seguenti 2 anni per trimestre
  • Una proiezione dello stato patrimoniale all’inizio e alla fine di ogni anno
  • Una proiezione dei flussi di cassa per mese del primo anno e per trimestre del secondo e terzo anno
  • Un calcolo del punto di pareggio

Ciascuna di queste proiezioni deve essere accompagnata da un’analisi chiara e dettagliata.

I potenziali investitori dedicheranno un’attenzione particolare ai numeri indicati in questa sezione ed è quindi importante dedicarci tempo. Se non avete un background finanziario è fondamentale che vi facciate aiutare da qualcuno di esperto per questa parte.

In questa sezione dovete inserire tutti i documenti aggiuntivi che possono essere utili al lettore per approfondire alcuni temi indicati nel business plan.

Ad esempio studi di settore, ricerche di mercato, disegni del prodotto, materiale pubblicitario o brochure, approfondimenti sulle parti numeriche.

Hai mai provato a scrivere un business plan? Da chi ti sei fatto aiutare?

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What is a business plan?

1. write an executive summary, 2. describe your company, 3. state your business goals, 4. describe your products and services, 5. do your market research, 6. outline your marketing and sales plan, 7. perform a business financial analysis, 8. make financial projections, 9. summarize how your company operates, 10. add any additional information to an appendix, business plan tips and resources.

A business plan outlines your business’s financial goals and explains how you’ll achieve them over the next three to five years. Here’s a step-by-step guide to writing a business plan that will offer a strong, detailed road map for your business.

ZenBusiness

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A business plan is a document that explains what your business does, how it makes money and who its customers are. Internally, writing a business plan should help you clarify your vision and organize your operations. Externally, you can share it with potential lenders and investors to show them you’re on the right track.

Business plans are living documents; it’s OK for them to change over time. Startups may update their business plans often as they figure out who their customers are and what products and services fit them best. Mature companies might only revisit their business plan every few years. Regardless of your business’s age, brush up this document before you apply for a business loan .

» Need help writing? Learn about the best business plan software .

This is your elevator pitch. It should include a mission statement, a brief description of the products or services your business offers and a broad summary of your financial growth plans.

Though the executive summary is the first thing your investors will read, it can be easier to write it last. That way, you can highlight information you’ve identified while writing other sections that go into more detail.

» MORE: How to write an executive summary in 6 steps

Next up is your company description. This should contain basic information like:

Your business’s registered name.

Address of your business location .

Names of key people in the business. Make sure to highlight unique skills or technical expertise among members of your team.

Your company description should also define your business structure — such as a sole proprietorship, partnership or corporation — and include the percent ownership that each owner has and the extent of each owner’s involvement in the company.

Lastly, write a little about the history of your company and the nature of your business now. This prepares the reader to learn about your goals in the next section.

» MORE: How to write a company overview for a business plan

come fare un business plan

The third part of a business plan is an objective statement. This section spells out what you’d like to accomplish, both in the near term and over the coming years.

If you’re looking for a business loan or outside investment, you can use this section to explain how the financing will help your business grow and how you plan to achieve those growth targets. The key is to provide a clear explanation of the opportunity your business presents to the lender.

For example, if your business is launching a second product line, you might explain how the loan will help your company launch that new product and how much you think sales will increase over the next three years as a result.

» MORE: How to write a successful business plan for a loan

In this section, go into detail about the products or services you offer or plan to offer.

You should include the following:

An explanation of how your product or service works.

The pricing model for your product or service.

The typical customers you serve.

Your supply chain and order fulfillment strategy.

You can also discuss current or pending trademarks and patents associated with your product or service.

Lenders and investors will want to know what sets your product apart from your competition. In your market analysis section , explain who your competitors are. Discuss what they do well, and point out what you can do better. If you’re serving a different or underserved market, explain that.

Here, you can address how you plan to persuade customers to buy your products or services, or how you will develop customer loyalty that will lead to repeat business.

Include details about your sales and distribution strategies, including the costs involved in selling each product .

» MORE: R e a d our complete guide to small business marketing

If you’re a startup, you may not have much information on your business financials yet. However, if you’re an existing business, you’ll want to include income or profit-and-loss statements, a balance sheet that lists your assets and debts, and a cash flow statement that shows how cash comes into and goes out of the company.

Accounting software may be able to generate these reports for you. It may also help you calculate metrics such as:

Net profit margin: the percentage of revenue you keep as net income.

Current ratio: the measurement of your liquidity and ability to repay debts.

Accounts receivable turnover ratio: a measurement of how frequently you collect on receivables per year.

This is a great place to include charts and graphs that make it easy for those reading your plan to understand the financial health of your business.

This is a critical part of your business plan if you’re seeking financing or investors. It outlines how your business will generate enough profit to repay the loan or how you will earn a decent return for investors.

Here, you’ll provide your business’s monthly or quarterly sales, expenses and profit estimates over at least a three-year period — with the future numbers assuming you’ve obtained a new loan.

Accuracy is key, so carefully analyze your past financial statements before giving projections. Your goals may be aggressive, but they should also be realistic.

NerdWallet’s picks for setting up your business finances:

The best business checking accounts .

The best business credit cards .

The best accounting software .

Before the end of your business plan, summarize how your business is structured and outline each team’s responsibilities. This will help your readers understand who performs each of the functions you’ve described above — making and selling your products or services — and how much each of those functions cost.

If any of your employees have exceptional skills, you may want to include their resumes to help explain the competitive advantage they give you.

Finally, attach any supporting information or additional materials that you couldn’t fit in elsewhere. That might include:

Licenses and permits.

Equipment leases.

Bank statements.

Details of your personal and business credit history, if you’re seeking financing.

If the appendix is long, you may want to consider adding a table of contents at the beginning of this section.

How much do you need?

with Fundera by NerdWallet

We’ll start with a brief questionnaire to better understand the unique needs of your business.

Once we uncover your personalized matches, our team will consult you on the process moving forward.

Here are some tips to write a detailed, convincing business plan:

Avoid over-optimism: If you’re applying for a business bank loan or professional investment, someone will be reading your business plan closely. Providing unreasonable sales estimates can hurt your chances of approval.

Proofread: Spelling, punctuation and grammatical errors can jump off the page and turn off lenders and prospective investors. If writing and editing aren't your strong suit, you may want to hire a professional business plan writer, copy editor or proofreader.

Use free resources: SCORE is a nonprofit association that offers a large network of volunteer business mentors and experts who can help you write or edit your business plan. The U.S. Small Business Administration’s Small Business Development Centers , which provide free business consulting and help with business plan development, can also be a resource.

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One blue credit card on a flat surface with coins on both sides.

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