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Come creare un business plan: esempio pratico (2024)
Pubblicato: 21/09/2023, 11:18 am
Revisione di
Perché creare un business plan?
Business plan: esempio in 6 punti, 1. mission o vision, 2. offerta e proposta di valore, 3. pubblico di riferimento e potenziali clienti, 4. flussi di ricavi, canali di vendita e di marketing, 5. organizzazione, fornitori e gestione delle attività, per concludere.
Un business plan è un documento utilizzato per definire obiettivi e strategie che consentano a un’attività di raggiungere il successo. Nell’articolo che segue forniremo un semplice esempio di business plan, che copre le indicazioni essenziali per l’avvio di una piccola impresa o di un’attività in proprio: se hai intenzione di dare vita a un progetto imprenditoriale, questo esempio può rappresentare un punto di partenza per sviluppare una pianificazione più completa.
La creazione del business plan è un processo essenziale per comprendere meglio costi, incarichi, opportunità di guadagno e quali modelli di business siano più remunerativi. Non sono solo gli imprenditori alle prime armi a dover sviluppare un business plan: si tratta di un’operazione preziosa per chiunque gestisca un’attività. Un business plan può essere strutturato secondo diversi gradi di complessità, dai più basilari ai piani più dettagliati, comprensivi di ricerche di mercato, costi e previsioni sui ricavi. Che tu sia un imprenditore in proprio o abbia lanciato una startup in cerca di finanziamenti, creare un business plan ben strutturato è un passo fondamentale per avviare un’impresa .
Un business plan completo dovrebbe comprendere sei elementi chiave, illustrati in questo esempio. Il livello di approfondimento richiesto dipende principalmente dalla scelta di avviare una piccola impresa o di ricorrere a un finanziamento da parte di un investitore. Le imprese finanziate da investitori, infatti, richiedono ricerche di mercato più approfondite e dettagli operativi e finanziari a sostegno del progetto.
Inizia il tuo business plan con un resoconto conciso che racchiuda la tua idea. Questa sezione deve rispondere in modo sintetico a cinque domande fondamentali. Le risposte saranno approfondite nelle sezioni successive del nostro esempio di business plan.
- Di cosa si occupa la tua azienda? Vendi prodotti, servizi, informazioni o un insieme di queste cose?
- Dove si svolge l’attività? La tua attività si svolge online, in negozio, tramite dispositivi mobili o in un luogo o ambiente specifico?
- A chi si rivolge la tua attività? Qual è il mercato di riferimento della tua azienda e che caratteristiche ha il tuo cliente ideale?
- Perché i potenziali clienti dovrebbero considerarla? Cosa dovrebbe spingere i tuoi clienti ideali a notare la tua attività?
- In che modo i tuoi prodotti e/o servizi si distinguono da quelli della concorrenza? Cosa dovrebbe spingere i tuoi clienti ideali a scegliere la tua attività rispetto a quella di un concorrente?
Se hai difficoltà a fornire risposte a queste domande nella sintesi del tuo business plan, non preoccuparti. Man mano che lavorerai al piano, è molto probabile che scoprirai possibili risposte a queste domande, identificando nuove opportunità per la tua idea di business.
In questa sezione del business plan, dovrai illustrare la tua offerta commerciale. È inoltre il momento di definire la tua proposta di valore, spiegando perché la tua attività potrebbe risultare preziosa per dei potenziali clienti.
Lavorando a questa parte, potresti scoprire nuove opportunità di mercato che inizialmente non avevi considerato. Per esempio, una startup specializzata in prodotti senza glutine e chetogenici potrebbe ampliare la propria proposta di valore preparando dolci personalizzati per occasioni speciali adatti a diverse preferenze alimentari.
In questa sezione identificherai il tuo pubblico di riferimento, parlando dei problemi e delle esigenze specifiche a cui il tuo prodotto o servizio può fornire risposte. Questa fase è fondamentale per sviluppare una strategia di marketing e un’offerta di prodotti.
Per farlo in modo efficace, individua un problema che il tuo target si trova ad affrontare. Per esempio, la startup specializzata in cibi senza glutine e chetogenici può rivolgersi a persone attente alla salute e alla ricerca di questi prodotti. Tuttavia, è essenziale accertarsi di rivolgersi a una base di clienti sufficientemente ampia da poter sostenere l’attività, il che potrebbe significare che dovrai offrire una varietà di prodotti da forno tradizionali insieme quelli più particolari.
La nostra economia è trainata dalle tecnologie informatiche e grazie a internet oggi le startup possono contare su molte opportunità di guadagno e raggiungere un pubblico di riferimento sempre più variegato. In questo contesto, i flussi di ricavi e i canali di vendita divengono anche strumenti di marketing: la presente sezione è dedicata a tutti questi aspetti.
Flussi di ricavi
I flussi di ricavi corrispondono ai molti modi in cui è possibile generare guadagni con la propria attività. Nel tuo business plan, elenca le fonti di entrate al momento del lancio e indica eventuali idee che consentano di ampliare l’attività in futuro.
Ad esempio, il business plan della startup specializzata in prodotti gluten free potrebbe contemplare i seguenti flussi di ricavi:
- Vendita di prodotti: online, in negozi pop-up, all’ingrosso e (in futuro) in negozio
- Ricavi derivanti da campagne di affiliazione: monetizzazione dei post contenenti link di affiliazione pubblicati all’interno di un blog e/o sui profili social
- Entrate derivanti dalle inserzioni pubblicitarie: annunci pubblicitari sul sito web
- Vendite di ebook: (in futuro) pubblicazione di ebook di ricette di dessert senza glutine e compatibili con la dieta chetogenica
- Ricavi ottenuti grazie ai video: (in futuro) monetizzazione di un canale YouTube con video informativi sulla realizzazione di dessert senza glutine e chetogenici
- Webinar e corsi online: (in futuro) monetizzazione di webinar orientati al coaching e corsi online dedicati a consigli e tecniche di cottura
- Contenuti riservati ai soci: (in futuro) monetizzazione di una sezione del sito web riservata ai soci e dedicata a contenuti speciali a integrazione dei webinar e dei corsi online
- Franchising: (in futuro) vendere l’idea di aprire forni specializzati nella realizzazione di questi prodotti di nicchia a imprenditori di franchising.
Canali di vendita
I canali di vendita consentono di generare flussi di ricavi. Questa sezione risponde anche alla domanda “dove si svolge l’attività?” contenuta nel secondo punto della vision del progetto.
Ad esempio, nel business plan della startup specializzata in prodotti senza glutine potrebbero essere indicati i seguenti canali di vendita:
- POS: un sistema di vendita per dispositivi mobili come Shopify o Square POS per la gestione delle vendite in mobilità in contesti quali mercati, eventi e fiere
- Piattaforma ecommerce: un negozio online come Shopify , Square o WooCommerce per le vendite al dettaglio online e gli ordini di vendita all’ingrosso
- Canali social: post e pin con pulsanti per l’acquisto su Facebook , Instagram o Pinterest, che consentano di vendere online attraverso i propri profili
- Negozio: una sede fisica, quando l’attività sarà cresciuta al punto di consentirti di gestire un negozio.
Di seguito elenchiamo ulteriori canali che possono fungere da fonti di reddito:
- Ricavi derivanti da campagne di affiliazione: sezione blog sul sito di ecommerce e partner affiliati
- Entrate derivanti dalle inserzioni pubblicitarie: annunci pubblicitari sul sito di ecommerce
- Vendite di ebook: vendite di ebook su Amazon tramite Kindle Direct Publishing
- Ricavi ottenuti grazie ai video: canale YouTube con monetizzazione degli annunci pubblicitari
- Webinar e corsi online: piattaforme dedicate a corsi online e webinar che consentano di gestire la creazione di account per gli iscritti e il caricamento e la riproduzione di contenuti registrati
- Contenuti riservati ai soci: contenuti protetti da password tramite applicazioni per la creazione di community di utenti iscritti come MemberPress.
Canali di marketing
Spesso i canali di marketing e di vendita utilizzati dalle imprese presentano forti sovrapposizioni. I video e le piattaforme online come i social media, i siti web o i blog fungono sia da strumenti di marketing che da fonti di ricavi, risultando particolarmente utili per le startup e le imprese di piccole dimensioni.
Ad ogni modo, i canali pubblicitari tradizionali come la radio, la TV, le comunicazioni dirette per posta e la carta stampata hanno mantenuto il proprio valore per molte attività e, pertanto, devono essere presi in considerazione al momento della creazione di un piano di marketing e di un budget all’interno di un business plan.
In questa sezione del nostro esempio di business plan spieghiamo come indicare la struttura, le modalità di gestione dell’azienda ed eventuali certificazioni o permessi necessari per l’avvio dell’impresa.
La startup specializzata in prodotti senza glutine potrebbe elencare alcuni punti simili ai seguenti:
- Struttura aziendale: definizione dell’organizzazione dell’attività
- Permessi e certificazioni: licenza per il trattamento degli alimenti e per la produzione alimentare artigianale. In alternativa, affitto di una cucina commerciale in possesso dei requisiti necessari
- Ruoli e responsabilità: imprenditore in proprio, tutti i ruoli e le responsabilità sono in capo al titolare
- Attività quotidiane: procurarsi gli ingredienti e cucinare tre giorni a settimana per rispondere agli ordini. Riservare del tempo agli eventi di settore, ai mercati e agli ordini dei partner all’ingrosso, se necessario. Spedire a giorni alterni gli ordini effettuati online. Aggiornare il sito web e creare post social, sul blog e contenenti link di affiliazione nei giorni in cui non vengono effettuate le spedizioni.
L’ultimo passaggio nella stesura del business plan consiste nell’elencare i costi previsti per l’avvio e la gestione dell’attività, oltre che i ricavi attesi. Grazie a strumenti gratuiti come Square e alle opportunità di marketing offerte dai social media, è possibile lanciare una startup a costi molto contenuti.
In molti casi, il costo della merce, della spedizione e dell’imballaggio, delle autorizzazioni e licenze, e della stampa dei biglietti da visita sono le uniche spese da sostenere.
Sviluppare al meglio il business plan della propria attività è un passaggio fondamentale per chi si appresta a lanciare un’impresa, ma è altrettanto importante che la fase di pianificazione non si trasformi in un ostacolo per l’avvio dell’attività.
Tieni presente, inoltre, che un business plan non è mai un documento destinato ad assumere valore definitivo. I mercati, il pubblico e le tecnologie sono in costante evoluzione, così come gli obiettivi aziendali e le strategie sviluppate per raggiungerli. Considera il tuo business plan, quindi, come un documento dinamico, soggetto a revisioni periodiche, da ampliare e modificare in risposta alle opportunità di mercato e alla crescita della tua attività.
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Krista Fabregas è una professionista esperta nell'ambito dell'ecommerce e della redazione di contenuti online. Vanta oltre vent'anni di esperienza pratica, che mette al servizio di chi desidera lanciare e far crescere società di successo nel settore tecnologico. Tra le sue competenze rientrano l'avvio e lo sviluppo di attività di ecommerce, operazioni e logistica per le PMI, piattaforme per la creazione di siti web, sistemi di pagamento, marketing multicanale e redditi da attività collaterali e programmi di affiliazione. Krista ha conseguito la laurea in Lettere presso la University of Texas di Austin e ha ricoperto posizioni apicali presso la NASA, un'azienda Fortune 100 e diverse startup digitali.
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- Guida completa per creare un Business Plan in PDF: Esempi gratuiti e completi
Luca Ferrari
Guida completa per creare un Business Plan in PDF: Esempi gratuiti e completi .
Creare un business plan solido è fondamentale per il successo di qualsiasi impresa. In questa guida, scoprirai passo dopo passo come realizzare un business plan efficace, con esempi gratuiti e completi. Grazie a questo documento in formato PDF, avrai a disposizione tutte le informazioni necessarie per pianificare strategie vincenti e ottenere finanziamenti.
Esempio di Business Plan in formato PDF
Esempi di business plan già completi e gratuiti, guida pratica per creare un business plan.
Un Business Plan è uno strumento fondamentale per qualsiasi imprenditore o imprenditrice che intenda avviare o gestire un'attività imprenditoriale con successo. Un esempio di Business Plan in formato PDF può fornire una guida utile per la creazione di un piano aziendale dettagliato e ben strutturato.
Questo documento, solitamente composto da diversi capitoli, include informazioni cruciali come l'analisi del mercato, la strategia di marketing, il piano finanziario e le proiezioni di vendita. Un esempio di Business Plan in formato PDF ben fatto dovrebbe essere chiaro, conciso e completo.
Il Business Plan serve a delineare i dettagli del progetto imprenditoriale, a definire gli obiettivi e le strategie per raggiungerli, nonché a valutare la fattibilità economica dell'impresa. Inoltre, il Business Plan può essere presentato a potenziali investitori o istituti finanziari per ottenere finanziamenti o prestiti.
Un esempio di Business Plan in formato PDF ben strutturato dovrebbe includere anche un'analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) per valutare i punti di forza e debolezza dell' azienda , nonché le opportunità e le minacce del mercato.
Infine, un esempio di Business Plan in formato PDF può essere un ottimo strumento di riferimento per imprenditori alle prime armi o per coloro che desiderano migliorare la gestione del proprio business. Consultare modelli e esempi di successo può offrire spunti utili e ispirazione per la creazione di un piano aziendale vincente.
Quando si tratta di creare un business plan, avere degli esempi completi e gratuiti può essere di grande aiuto per capire come strutturare il proprio progetto imprenditoriale. Esistono diverse risorse online che offrono modelli di business plan pronti all'uso, che possono essere utilizzati come punto di partenza per la creazione del proprio.
Questi esempi di business plan gratuiti solitamente includono sezioni chiave come l'analisi di mercato, la strategia di marketing, il piano finanziario e molto altro. Studiare questi modelli può aiutare a capire quali informazioni sono importanti da includere nel proprio business plan e come presentarle in modo chiaro e convincente.
È importante tenere presente che ogni business plan deve essere personalizzato in base alle specifiche del proprio progetto e settore di riferimento. Tuttavia, utilizzare esempi già completi può essere un ottimo modo per ottenere ispirazione e orientamento nella fase iniziale di pianificazione.
Alcune piattaforme online offrono una vasta gamma di business plan gratuiti e completi in diversi settori e per diverse tipologie di imprese. È possibile scaricare questi modelli e adattarli alle proprie esigenze, risparmiando tempo e fatica nella creazione del proprio piano d'impresa.
Infine, consultare esempi di business plan già pronti può essere un'ottima occasione per imparare dalle best practice e dagli errori comuni, migliorando così la propria capacità di pianificazione e gestione aziendale.
Creare un business plan è un passo fondamentale per chi intende avviare un'attività imprenditoriale con successo. Questo documento è essenziale per definire la strategia aziendale, pianificare le azioni da intraprendere e valutare la fattibilità del progetto.
Per creare un business plan efficace, è importante seguire alcuni passaggi chiave. Innanzitutto, è necessario definire chiaramente l' idea imprenditoriale e il settore di mercato in cui si intende operare. Successivamente, bisogna analizzare la concorrenza e individuare i punti di forza e di debolezza dell'azienda.
Un altro aspetto cruciale è la definizione degli obiettivi aziendali a breve, medio e lungo termine. Questi devono essere specifici, misurabili, realistici e temporizzati (obiettivi SMART). Inoltre, è fondamentale pianificare le azioni da intraprendere per raggiungere tali obiettivi e stabilire un budget dettagliato.
Infine, il business plan deve contenere una sezione dedicata alla strategia di marketing e di vendita , che descriva come l'azienda intende promuovere i propri prodotti/servizi e raggiungere i clienti. Inoltre, è importante includere una previsione finanziaria dettagliata, con proiezioni di costi e ricavi per i primi anni di attività.
Grazie per aver letto la nostra guida completa per creare un Business Plan in PDF. Speriamo che il contenuto ti sia stato utile e che ti abbia fornito gli strumenti necessari per sviluppare un piano aziendale efficace. Ricorda che la pianificazione è fondamentale per il successo di qualsiasi attività imprenditoriale. Se hai bisogno di ulteriori informazioni o esempi gratuiti e completi, non esitare a contattarci. Buona fortuna nel tuo percorso imprenditoriale!
Sono Luca, un redattore appassionato e creativo che lavora per la pagina web LDP Consulting, il vostro portale di marketing e consulenza. Con la mia pluriennale esperienza nel settore, mi impegno a creare contenuti di alta qualità che aiutino i clienti a raggiungere i loro obiettivi di business. La mia scrittura persuasiva e accurata è progettata per coinvolgere il pubblico e trasmettere messaggi chiari e efficaci. Conosco a fondo le dinamiche del marketing e sono sempre aggiornato sulle ultime tendenze del settore, garantendo così la massima rilevanza e impatto dei miei contenuti.
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Cos’è e come fare un Business Plan. La Guida completa di Danea
Le guide Danea
La Guida completa di Danea a come fare un Business Plan. Una guida passo passo alla redazione del tuo progetto imprenditoriale
Cos’è un Business Plan e a cosa serve?
Per qualsiasi iniziativa d’impresa, non solo se appartenente ad un settore innovativo, il Business Plan è uno strumento di gestione fondamentale, un documento programmatico, strategico e analitico dalle molte e differenti finalità :
Fornire una guida strategica , un elenco di passi che verranno calcati e di obiettivi che ci si aspetta di raggiungere. Navigare senza meta e senza una rotta può essere fortemente controproducente, soprattutto in acque economiche burrascose come quelle di questi giorni, risulta quindi fondamentale porsi obiettivi intermedi a breve e medio termine che permettano di identificare al meglio il percorso verso mete più ambiziose.
Aiutare ad identificare e valutare punti di forza e debolezza del progetto e così individuare le strategie alternative praticabili.
Stabilire dei benchmark (un punto di riferimento per una misurazione) sulla base del quale poter valutare le decisioni ed i risultati aziendali futuri. Essenzialmente posizionare una immaginaria asticella con la quale misurarci.
Fornire le informazioni di base per costruire la struttura finanziaria , mettere a disposizione quindi delle informazioni dettagliate utili a quantificare il fabbisogno finanziario netto. Inoltre, il business plan è indispensabile per indicare la scelta delle fonti di finanziamento necessarie alla copertura del fabbisogno. Tutto questo serve come base per identificare le strategie finanziarie destinate ad aumentare il valore economico del capitale aziendale.
Reperire finanziamenti sotto forma di credito (prestiti, mutui ecc…) o di capitale di rischio (Private Equity, IPO, altri finanziamenti). Ogni nuova impresa necessità di capitali per partire e senza un Business Plan è impensabile presentarsi a potenziali finanziatori.
Promuovere i rapporti con possibili partner in joint venture e con clienti, fornitori e distributori.
Il Business Plan rappresenta quindi un processo ed un documento di gestione fondamentale per tutte le imprese. Vi sono però talmente tanti possibili settori, tante possibili imprese e tante possibili variabili che non è possibile proporre un modello standard di Business Plan. Ad esempio, esiste il Business Plan per e-commerce , con le sue peculiarità e usi specifici.
Quello che si può fare però è identificare quali caratteristiche siano fondamentali per la redazione di un Business Plan e quali siamo le parti imprescindibili per una buona redazione del piano.
- 1 Executive Summary
- 2 La descrizione dell’impresa
- 3 La descrizione ed illustrazione dei prodotti o servizi
- 4 L’analisi del settore
- 5 L’analisi di mercato
- 6 La strategia di marketing
- 7 La struttura del management
- 8 Il piano di realizzazione o piano operativo
- 9 L’analisi finanziaria: capitali necessari e informazioni finanziarie
Prima di continuare ed approfondire le regole di come fare un business plan dobbiamo precisare che il Business Plan non è un documento statico il quale una volta redatto verrà accantonato e mai più guardato.
Ogni impresa tendenzialmente attraversa 3 fasi nella sua vita: l’avvio detto anche start-up, lo sviluppo e la maturità . In genere il passaggio ad ogni nuova fase della vita di un’azienda corrisponde ad un incremento dei ricavi e del numero dei dipendenti (magari delle linee di prodotto, dei beni aziendali, dei settori di investimento ecc.) ed è richiesta una maggiore delega dei compiti di gestione.
Questi passaggi imporranno necessariamente un aggiornamento del Business Plan , facendone un documento dinamico e un punto di riferimento essenziale per la gestione aziendale.
Prima di iniziare a fare il Business Plan, è fondamentale avere un’idea chiara del tuo business: il business model canvas ti può aiutare.
L’Executive Summary nel Business Plan
Se si vuole imparare come fare un business plan efficace si dovrà assolutamente diventare cintura nera di Executive Summary. L’Executive Summary è infatti la parte più importante di un business plan , quella sezione che introduce il documento stesso, permettendo a chi legge di farsi un’idea del progetto. Il suo valore fondamentale sta nell’essere il primo elemento esaminato da un potenziale investitore. Si potrebbe paragonare, sminuendo, all’esegesi o all’introduzione di un romanzo che devono essere redatti per saper cogliere l’attenzione del lettore il quale se non soddisfatto potrebbe decidere di non completare la lettura. E’ importante quindi essere chiari, diretti ed avvincenti, arrivando subito al dunque. L’Executive Summary conterrà gli elementi più rilevanti del piano e dovrà esporre in poche pagine la sua unicità e validità.
L’executive summary dovrà quindi:
Chiarire le fondamenta del piano.
Indicare in modo chiaro prodotti o servizi da sviluppare ed i mercati cui l’azienda si rivolge. Importante è essere chiari e mai ambigui in queste descrizioni che definiscono chi siete, cosa fate e in che settore lavorerete. Inoltre, nel preparare il Business Plan non dimenticare mai di dosare con sapienza l’ambizione degli obiettivi posti! Il modo perfetto per rovinare tutto è pensare di conquistare un mercato estremamente concorrenziale in tempi record e con risorse centellinate.
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Spiegare le variazioni dei trends (andamenti) di crescita.
Soprattutto se l’azienda in questione proviene da mercati o periodi molto statici si deve fornire un’accurata analisi di questi andamenti. Fondamentale sarà descrivere con chiarezza e precisione i cambiamenti del mercato o dell’azienda e le ragioni di tali cambiamenti.
Evitare gli slogan. Un Business Plan non è una campagna pubblicitaria.
Se si ritiene che il prodotto presentato sarà il migliore sul mercato, si dovrà spiegarne il motivo nei dettagli con analisi obiettive e fattuali.
Dare priorità alla qualità.
Un piano ben scritto deve essere sintetico e pertinente ed avere una lunghezza compresa fra le 30 e le 50 cartelle (le cartelle sono una unità di misura editoriale, 1 cartella = 30righe di testo per un totale tra i 1800 e i 2000 caratteri spazi compresi). Per quanto riguarda l’executive summary invece, questo deve rientrare tra 1 e 3 cartelle massimo a seconda della complessità dell’impresa che si sta descrivendo.
Tener conto del fatto che la prima impressione è quella che conta.
Spesso le persone sono influenzate dalla prima impressione, quindi attento a: non fare affermazioni non supportate da dati, usare uno stile di scrittura professionale e puntuale, controllare che i numeri presentati quadrino e non lascino dubbi, organizzare il testo in modo chiaro consequenziale e lineare, attenzione agli errori ortografici, grammaticali o di punteggiatura.
Ricordare che i piani “appariscenti” sono controproducenti.
I business plan troppo “appariscenti” spesso vengono percepiti come “tutta forma e niente sostanza”, un qualcosa di futile, uno spreco di risorse finanziarie.
In ultima istanza ricorda che è consigliabile citare fonti esterne, attendibili ed indipendenti per sostenere quanto si afferma nel piano. Soprattutto le dichiarazioni relative al mercato target e alla concorrenza devono essere supportate, nei limiti del possibile, da informazioni di terzi indipendenti donando maggiore credibilità alle previsioni.
Evita in ogni modo l’uso di un linguaggio ambiguo. I termini vaghi come “può darsi”, “probabilmente”, “forse” negli affari non trovano posto e possono inoltre avere un effetto negativo su un potenziale investitore o partner che legge. Prediligi sempre un tono positivo e deciso.
Consigliamo anche la lettura dell’approfondimento: Come scrivere un Executive Summary >
La descrizione dell’impresa
Questa è la sezione dedicata alla descrizione più approfondita della società, sezione con la quale si apre il vero cuore del business plan; questa ha lo scopo di illustrare in modo puntuale la natura dell’impresa e descriverne le caratteristiche fondamentali partendo dalla mission (che non è mai semplicemente fare denaro) e passando dalla esposizione degli obiettivi di breve, medio e lungo termine, dei punti di forza e di debolezza e dei fattori di successo; fino ad arrivare, se necessarie e presenti, ad informazioni generali come: il tipo di società e data di costituzione, i cambiamenti passati e/o previsti della forma giuridica della società, gli investitori ed amministratori e l’organigramma.
In questa sezione deve emergere, ad esempio, se l’impresa è industriale, di commercializzazione al dettaglio o di servizi, qual è il suo mercato di riferimento, dove si colloca all’interno del mercato, qual è l’offerta che mette in atto, è locale o multinazionale, quale livello di sviluppo è stato finora raggiunto. E’ in questa parte del business plan che si spiegano gli obbiettivi da raggiungere, che naturalmente devono essere realistici, realizzabili e al tempo stesso in grado di attrarre l‘attenzione dei potenziali finanziatori.
Per semplicità elenchiamo di seguito i punti che deve soddisfare questo capitolo del business plan:
In quale settore opera l’azienda? Una descrizione generale introduttiva seguita dai dettagli. Per l’esposizione è sempre consigliata una certa originalità che aiuti a trasmettere pienamente lo scenario competitivo in cui opera l’impresa.
Quali sono gli obiettivi della società? Gli obiettivi devono essere elencati nel modo più esplicito possibile includendo gli obiettivi finanziari e tutti i dettagli disponibili come: ricavi, utili lordi e netti, ritorno sugli investimenti (ROI). Fondamentale su questo tema è inoltre la definizione ed illustrazione dei cosidetti KPI (key performance indicators) tipici del settore o della società.
Quali sono i fattori critici di successo della società? I fattori critici non sono gli obiettivi aziendali, ma sono i fattori che ne consentono il raggiungimento. In questa sezione si dovranno indicare le caratteristiche proprie del management, della organizzazione aziendale e dei suoi prodotti che hanno contribuito, o si prevede contribuiranno, al successo della stessa.
Quali sono i successi già conseguiti ed i punti di forza della società? Spiegare se si intende capitalizzare ed investire su ciò che in passato è stato un fattore di successo dell’impresa oppure se si desidera avviare nuove iniziative alternative o complementari basate su nuove competenze o su un diverso utilizzo di quelle già maturate.
Quali sono le difficoltà ed i punti di debolezza? Questa è una parte molto delicata e non secondaria del documento. Si devono infatti stilare difficoltà e punti di debolezza che minacciano il successo dell’impresa. Criticità che devono essere monitorate per essere contenute o eliminate. Ovviamente non ogni punto di debolezza può essere eliminato! Sta all’imprenditore decidere le priorità, quali punti siano da affrontare e quali punti invece costituiscano un necessario compromesso strategico. La forma solitamente adottata per questa disamina è quella operata in base ad un calcolo costi/benefici.
La descrizione e illustrazione dei prodotti o servizi
Questa sezione è dedicata alla descrizione dei prodotti/servizi offerti dall’impresa, alla loro illustrazione approfondita ed ai piani per il futuro. Obbligatorio è specificare se i prodotti/servizi sono già esistenti e commercializzati, pronti per l’immissione sul mercato (indicando la data di lancio) o, nel caso in cui i prodotti siano in elaborazione (indicare il time to market). In questo capitolo si dovranno inoltre elencare le caratteristiche distintive del prodotto (es. marchio) o le possibili fonti di vantaggio competitivo che dovranno chiaramente essere dettagliatamente descritte.
In sintesi , la descrizione dei singoli andrà ad evidenziare:
Caratteristiche fisiche del prodotto , utile includere come allegati opuscoli informativi, descrizioni dettagliate, disegni e/o fotografie;
Finalità. Spiegare nel dettaglio le possibilità di impiego;
Attrattive. Descrivere ciò che distingue il prodotto dell’impresa da quello degli altri;
Evoluzione. Utile descrivere i passaggi evolutivi di sviluppo del prodotto e soprattutto le possibili evoluzioni future.
L’esposizione dei dettagli in questa sezione è però di vitale importanza, durante la stesura è quindi importante prendere in considerazione diverse voci a seconda che il prodotto/servizio sia attuale o futuro.
Per quanto riguarda i prodotti o servizi attuali:
Il prodotto/servizio della società è coperto da forme legali di difesa della proprietà intellettuale (ad es. brevetto, marchi registrati, ecc.)?
Come si distingue da quello della concorrenza?
Quali vantaggi offre al cliente?
Quali sono i vantaggi competitivi, i punti di forza e di debolezza e le caratteristiche del prodotto/servizio rispetto a quelli della concorrenza?
Sono ipotizzabili obsolescenze o possibili perdite di quote di mercato?
Quali sono i dettagli della produzione ed il mix di vendita di ciascun prodotto/servizio della società?
Quali sono i listini e che politiche di prezzo sono previste e conseguentemente quali sono i costi ed il margine di profitto?
Com’è composto l’attuale portafoglio clienti (sia utenti diretti che finali)?
Quali sono i componenti (solo i componenti principali, non occorre entrare troppo in dettaglio)? Serve più che altro far comprendere la natura del prodotto e la dipendenza, se vigente, verso soggetti o risorse terze ed eventuali problemi attuali e/o futuri relativi alla fornitura dei suddetti componenti.
Spiegare la catena del valore della nostra offerta (necessario più che altro quando si parla di realtà o modelli di produzione/somministrazione particolarmente strutturati).
Quali sono i trends di vendita e di marginalità degli attuali prodotti?
Parlando di prodotti o servizi futuri:
Sono in programma innovazioni?
In caso di risposta affermativa, quali sono i tempi di sviluppo previsti?
In che modo si prevede che cambieranno il mix di vendita e la redditività globale?
Le innovazioni previste cambieranno sostanzialmente il posizionamento strategico e la catena del valore?
L’analisi del settore
Effettuare un’analisi di settore consente di decidere in quali settori l’impresa opererà e come andrà a ripartire le risorse . L’analisi di settore permette inoltre di disegnare lo scenario nel quale l’azienda opera e definire i vantaggi competitivi, i fattori critici di successo e le principali minacce .
Per avere una panoramica schematica di come si effettua una analisi di settore consigliamo la lettura del pdf basato su il libro di Grant “L’analisi strategica per le decisioni aziendali” , Il Mulino, 2011, Capitolo III “L’analisi di settore” . Interessante e molto utile anche l’approccio schematico all’analisi di settore detto “Modello delle cinque forze competitive” ideato da il celeberrimo Michael Eugene Porter professore alla Harvard Business School dove dirige l’Institute for Strategy and Competitiveness.
Per approfondire, leggi: Analisi di settore Modello delle cinque forze competitive di Porter
L’analisi di mercato
Conseguente all’analisi del settore è l’analisi di mercato che consta nell’ acquisizione ed elaborazione profonda dei dati utili a disegnare l’ambiente in cui l’impresa andrà a collocarsi con la sua offerta. L’analisi di mercato mette sotto la lente di ingrandimento fattori chiave come i fattori decisionali chiave che veicolano la scelta d’acquisto dei potenziali clienti e molti altri dettagli che cambiano a seconda del tempo e del budget a disposizione per l’approfondimento.
Spesso una delle complicazioni che si presentano ad una impresa nel fare un business plan e nello specifico nell’esecuzione di un’analisi di mercato è la difficoltà di accesso a dati profondi di un mercato specifico o ancora la non esistenza di dati precisi e univoci .
Puoi iniziare dalla lettura di questi articoli: Come fare un’analisi di mercato: la guida per la tua impresa e il tuo business plan Come scrivere un’analisi di mercato per il tuo business plan
La strategia di marketing
La strategia di marketing altro non è che l’insieme delle linee guida lungo le quali l’azienda, nel medio-lungo periodo, vuole e deve procedere per conseguire e raggiungere gli obiettivi che che ci si è posti.
Quindi, come fare un business plan senza approfondire le linee guida che detteranno la rotta del nostro operato?
Per definire le strategie che dovranno guidare le scelte aziendali sarà necessario ovviamente prendere in considerazione le analisi di settore e di mercato e andare quindi a definire le cosidette leve del Marketing Mix:
- Prodotto : non solo il prodotto/servizio in senso fisico e concreto, ma le sue qualità, la linea di appartenenza, il servizio post vendita, la garanzia, etc;
- Prezzo : il prezzo di vendita del prodotto/servizio deve tenere in considerazione i costi aziendali, i prezzi praticati dalla concorrenza, le politiche di prezzo, gli sconti, le modalità ed i tempi di pagamento;
- Punto vendita (distribuzione): le modalità di distribuzione del tuo prodotto. Se vi sono punti vendita diretti, se vi sono intermediari (ad esempio un grossista), se la distribuzione avviene anche online e come;
- Promozione : tutte le attività di pubblicità, comunicazione e pubbliche relazioni atte a far conoscere il tuo prodotto/servizio al mercato.
Grazie alle indicazioni inserite in questa sezione potrai poi definire le attività pratiche di marketing che metterai in atto, le quali verranno raccolte nel: Piano di Marketing
La struttura del management
Qualsiasi sia l’impresa, indipendentemente dal settore di appartenenza o dalla sua grandezza, sono le persone che fanno la differenza . La migliore idea di business può risultare totalmente fallimentare se amministrata da manager non all’altezza. Ugualmente la presenza di un management solido e preparato è assolutamente fondamentale anche agli occhi di potenziali investitori che spesso valutano le proposte che ricevono non sull’idea o sul prodotto, ma sulle qualità e capacità del team che deve svilupparle.
I requisiti che deve possedere il team affinché la serie di interrelazioni che la contraddistinguono siano efficienti per il raggiungimento degli obiettivi sono:
lo scopo comune ed una visione armonica verso l’obiettivo prefissato;
il numero, il tipo e le caratteristiche dei singoli membri, devono essere funzionali all’obiettivo, in termini di adeguatezza;
devono aver definiti precisamente compiti e competenze, essere inquadrati gerarchicamente e avere una norma chiara per il mantenimento dell’insieme dei rapporti costituiti.
Ecco perché questa sezione del business plan necessita di una certa attenzione nella sua compilazione.
Le tre fasi che portano alla composizione del capitolo dedicato alla struttura del management sono:
Identificazione delle funzioni;
indicazione di caratteristiche e competenze;
presentazione delle persone.
La Definizione di organizzazione e struttura sono utili ad individuare le funzioni svolte dai vari collaboratori con le rispettive responsabilità. Rispetto a questo si dettaglierà la parte riguardante la parte personale, ovvero il management con i cv relativi, individuando la persona giusta per ogni singolo ruolo.
La prima fase del lavoro riguarda l’ identificazione delle funzioni aziendali in base all’attività che vogliamo svolgere; ad esempio:
Produzione: si occupa dell’individuazione della tecnologia più idonea e controllare ad esempio le macchine e la struttura garante del processo di lavorazione;
Approvvigionamento: garantisce la sicurezza degli acquisti delle materie prime e di tutto ciò che è necessario alla produzione, definendo scorte e tempi di acquisto;
Marketing: definisce ed illustra le strategie dell’impresa e mette in relazione prodotti/servizi con il mercato individuandone le opportunità, studiando e applicando le mosse necessarie a coglierle;
Vendita: non limitata alla mera questione commerciale e di distribuzione ma comprendente la parte di assistenza al cliente nella fase post-vendita;
Ricerca e sviluppo: l’assicurazione del vantaggio competitivo continuo attraverso l’individuazione periodica di nuovi processi e nuovi prodotti;
La seconda fase consiste nell’ individuare le caratteristiche e le competenze di ogni funzione , spiegandone il perché, chiarendo così dei criteri di selezione. Specificare eventualmente, un probabile ampliamento dell’organico nel futuro e le motivazioni.
Potrebbe essere utile nel caso in cui la struttura dell’impresa fosse particolarmente strutturata, presentarne un organigramma che ne esplichi l’organizzazione.
A questo punto è venuto il momento della terza fase, ovvero presentare le persone . Sarà utile una breve presentazione dei curricula dei componenti chiave del management e della proprietà: titoli di studio, specializzazioni, esperienza (compresi precedenti incarichi). Importante indicare sinteticamente i successi conseguiti, se significativi, per l’impresa in questione. Potrebbe essere necessario in alcuni casi dilungarsi in presentazioni più dettagliate, in questo caso è meglio che queste vengano inserite in appendice al business plan.
Ovviamente la scelta migliore è dare risalto ad esperienze e competenze utili a ridurre il rischio tipicamente associato all’attività di impresa, soprattutto se si parla di start up o società in rapido sviluppo, sacrificando magari parti dei curricula personali meno inerenti anche se non meno prestigiose.
Il piano di realizzazione o piano operativo
Il piano di realizzazione o piano operativo esprime nei dettagli sistemi e modalità di realizzazione dei propri prodotti o di fornitura dei propri servizi. In pratica è il punto in cui si cerca di definire il passaggio dalla teoria alla pratica dimostrando di avere le competenze per portare l’idea e la vision alla loro effettiva realizzazione.
Il piano operativo prende in considerazione i processi giornalieri o meglio tutti i processi che si possono definire a breve termine e gli obiettivi generali ovvero le “pietre miliari” a cui si punta nel medio e lungo periodo che verranno utilizzate come benchmark per la verifica del successo dell’idea di business.
Essenziale in questa parte del business plan è fornire con la dovuta dovizia di particolari una descrizione di problemi e soluzioni relative a:
Organizzazione pratica e procedurale del lavoro
Organizzazione pratica e procedurale del capitale investito nei processi di produzione
Organizzazione pratica e procedurale degli approvigionamenti delle materie prime
Tecniche produttive e di fornitura utilizzate
Politiche adottate con la forza vendita
Politiche adottate con i fornitori
Come per tutto il business plan anche in questa sezione si cercherà di essere chiari, logici e accurati nella descrizione, senza però cadere eccessivamente nel tecnicismo. Il business plan, non dobbiamo mai scordare, è un documento con funzione strategico-gestionale e non tecnica.
I contenuti sopra elencati sono ordinabili ed esponibili secondo 4 punti chiave:
Sviluppo del prodotto Un sunto significativo delle politiche di ricerca e sviluppo;
Produzione Paragrafo dedicato a risorse e processi che portano al risultato finale: prodotto o servizio che sia;
Assistenza post-vendita Sempre più centrale in ogni attività, l’organizzazione dedicata al supporto e fidelizzazione del cliente è ormai il vero fulcro della competitività di molti settori;
Fattori di influenza esterni Contenuto estremamente variabile da settore a settore, oltre che da molti altri fattori. Fondamentale però per una stima significativa di come dei fattori esterni potrebbero modificare l’attività produttiva o di fornitura.
Vediamo in dettaglio quali informazioni sono centrali per questi punti.
Sviluppo del prodotto
La descrizione dello sviluppo del prodotto vuole essere utile ad esprimere le scelte strategiche volte a migliorare i propri prodotti. L’aspetto relativo alle politiche di ricerca e sviluppo ha una altissima mutabilità a seconda del settore di appartenenza dell’impresa in oggetto e delle sue peculiarità. Ovviamente, più l’impresa in oggetto è ad alto valore / contenuto tecnologico / innovativo più chiaramente sarà necessario entrare nel dettaglio e più diventa centrale esporre approfonditamente gli aspetti legati a ricerca e sviluppo.
Gli aspetti pratici da considerare nella redazione di questa porzione del business plan sono:
Grado di fattibilità: è necessario verificare e possibilmente documentare il gap che divide l’idea o il progetto dal prodotto finale;
Limiti di linguaggio: ricordarsi sempre la vera funzione del business plan, se necessario è meglio inserire prospetti, progetti o documenti tecnici in appendice;
Curricola: a volte è meglio una descrizione minuziosa dei curricula dei ricercatori che non della ricerca stessa, efficienza e capacità sono spesso più significativi di mille spiegazioni.
Nello stilare la descrizione delle risorse e dei processi che compongono le attività produttive si devo tenere solo due accortezze:
Previsione dei flussi di cassa: è essenziale che questa previsione sia il più possibile precisa in modo da verificare la possibilità o meno di pagare le risorse mese per mese;
Previsione delle possibilità di ampliamento: necessaria a prevedere possibili aumenti di risorse finanziarie necessarie alla vita aziendale e alla scalabilità del modello di business.
Leggi anche Liquidità aziendale, cash flow e piccole imprese: guida base alla gestione finanziaria e dei flussi di cassa >
Assistenza post-vendita
In mercati sempre più competitivi ha assunto sempre maggiore rilevanza il servizio offerto al cliente rispetto al prezzo come vettore della scelta da parte dei consumatori. Dedicare una cura particolare a tutto ciò che riguarda la assistenza fornita al cliente dopo l’acquisto può essere necessario in questi casi.
Importante tenere conto di alcuni aspetti:
Internalizzare o esternalizzare: la scelta può essere dettata da fattori economici o di praticità e va argomentata. Esternalizzare può avere, ad esempio in una fase di start up, il vantaggio di avere un costo minore e può essere strategico, se ad esempio la società d’assistenza scelta è famosa, per una questione d’immagine e di credibilità.
Fidelizzazione: seguire e coccolare il cliente nella fase post-vendita può essere un punto chiave per creare una comunità di clienti affezionati che di rimando potranno divenire “evangelist” stessi del nostro prodotto e brand.
Fattori di influenza esterni
Questa sezione serve a far luce sulle possibili influenze esterne rilevanti che possano colpire, compromettere o modificare:
Risorse produttive: costi di materiale e manodopera;
Clienti: cambiamenti nelle abitudini di consumo o nei bisogni;
Innovazioni tecnologiche: effetti dell’avanzamento tecnologico e potenziali contromosse;
Normative: combi o novità normative che potrebbero colpire direttamente o meno il nostro business.
Importante è che per ogni fattore il business plan indichi: effetti, rischi e opportunità conseguenti e le contromosse da adottare.
L’analisi finanziaria: capitali necessari e informazioni finanziarie
Uno dei punti più dolenti quando si studia come fare un business plan è senza alcun dubbio il capitolo dedicato all’analisi finanziaria.
Questa parte del business plan cerca essenzialmente di dare risposta ad una serie di domande chiave:
Quanto costa avviare l’impresa descritta nel business plan?
Ci auto-finanziamo oppure cerchiamo fonti di finanziamento?
In quanto tempo rientreremo e ripagheremo i finanziatori?
Quali sono i piani di ammortamento dei macchinari e a quanto ammontano?
Tutti i rifornimenti per l’azienda come verranno pagati e in quali modalità?
Il nostro cliente tipo come e quando pagherà?
La compilazione di questa parte del business plan richiede senza dubbio delle competenze specifiche ed è la parte che più spesso viene affidata a consulenti. Questo capitolo del business plan è infatti chiave per convincere un potenziale finanziatore ad investire.
Ovviamente l’analisi finanziaria non servirà solo a trovare finanziatori, ma avrà anche il compito di farci comprendere se abbiamo o meno la copertura finanziaria per la nostra impresa!
Se non sai da dove iniziare nella redazione del Business Plan ti consigliamo l’articolo: Business Plan esempio pratico
Per approfondimenti sulla sezione dedicata all’analisi finanziaria leggi Piano economico-finanziario del Business Plan: cos’è e come si fa >
Classe 83. Trevigiano di nascita ma Internettiano d’adozione. Non ho ricordi di casa mia senza un computer. La prima volta che ho messo piede sul web avevo 12 anni, Google ancora non esisteva e ci volevano ...
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Come redigere un business plan: la guida definitiva
Se stai pensando di avviare una startup hai due opzioni ben distinte davanti a te: puoi lanciarti a capofitto in questa nuova avventura, contando di imparare a capire come muoverti senza commettere passi falsi strada facendo, oppure puoi prenderti del tempo e redigere un business plan completo e dettagliato, dove definire i tuoi obiettivi e il modo preciso in cui raggiungerli.
La risposta non è affatto così scontata come può sembrarti a una prima lettura: diversi startupper, infatti, preferiscono lasciarsi guidare dal loro istinto e andare “all in” sulla loro intuizione iniziale, fiduciosi che la loro idea di business si rivelerà vincente in ogni caso e nonostante tutto. Non commettere il loro stesso errore.
L’entusiasmo è molto importante quando si tratta di iniziare una nuova attività imprenditoriale , ma per massimizzare le possibilità di successo è fondamentale anche mantenere la giusta razionalità. In altre parole, è fondamentale sapere come fare un business plan . Anche i sogni, del resto, vanno costruiti minuziosamente, passo dopo passo. E fai ben attenzione: come disse l’imprenditore indiano Dhirubhai Ambani , fondatore dell’azienda Reliance (tra le più importanti del paese asiatico e del mondo),
“se non costruisci il tuo sogno, qualcun altro ti assumerà per aiutarlo a costruire il suo”.
Prima di soffermarci sui migliori consigli per compilare un business plan efficace, è necessario conoscere meglio questo strumento: come già sottolineato, puoi immaginarti il business plan della tua startup come una sorta di mappa in grado di guidarti verso il successo. Questo documento strategico, però, è anche uno strumento prezioso per ottenere prestiti e trovare investitori , aspetto decisivo per la crescita e lo sviluppo della tua startup.
Riassumere in queste poche righe cos’è il business plan e a cosa serve, però, non basta e, per citare la metafora già utilizzata, rischia di portarti fuori strada; è necessaria, perciò, un’analisi più approfondita, utile a cogliere ogni minimo (ma fondamentale) dettaglio di questo articolato documento.
Cos’è il business plan e a cosa serve
Il business plan, anche noto in Italia come piano aziendale o piano di business , è un documento strategico che, al suo interno, include le informazioni di carattere generale sul progetto di business e gli obiettivi operativi e finanziari dell’impresa, oltre alle analisi di mercato e le previsioni e proiezioni economiche utili a definire in che modo è possibile raggiungerli e in quanto tempo.
Sono tanti i motivi per cui dovresti prestare particolare cura alla creazione del tuo Business Plan. Si tratta di uno strumento molto prezioso perché, innanzitutto, ti permette di dare corpo alla tua visione imprenditoriale . Non sottovalutare questo aspetto: mettendo nero su bianco le tue aspirazioni, ti risulterà più facile individuare i punti critici del tuo piano aziendale (non ti sorprenderà sapere che il piano perfetto non esiste).
Avere un documento dove sono spiegate nel dettaglio la tua visione imprenditoriale e la pianificazione per farla funzionare al meglio ti dà anche la possibilità di condividere il testo con altre persone, siano esse amici o professionisti del settore, e avere feedback preziosi su incongruenze, lacune e problemi in generale. Non solo: condividere il Business Plan con il team interno all’azienda è altrettanto importante, perché ti permette di motivare e stimolare la squadra a raggiungere gli obiettivi d’impresa in modo più efficace.
Essendo incentrato su dati numerici precisi e budget dettagliati, il business plan ti consente anche di conoscere meglio il tuo mercato di riferimento e valutare con più cognizione di causa i margini di fattibilità della tua impresa. Anche questo aspetto va tenuto bene in mente: molti startupper hanno una visione del settore in cui si accingono a fare il loro ingresso basata su idee preconcette e supposizioni, che solo un adeguato lavoro di ricerca può verificare, confermandole o, al contrario, smentendole.
Il business plan mette in fila le principali decisioni da adottare e tradurre in pratica con azioni concrete per raggiungere il successo. Tutto ciò, oltre a indicarti la strada da seguire per evitare errori e passi falsi (o meglio, per riuscire a rispondere eventualmente in modo tempestivo ed efficace qualora essi si presentino), ti permette anche di gestire al meglio tempo ed energie e di capire di quali risorse hai bisogno, oltre a come sfruttarle nel migliore dei modi.
In ultima analisi, come già evidenziato, grazie a un business plan stilato in maniera corretta e completa hai la possibilità di comunicare in modo più efficace la tua visione e attirare in questo modo investitori e finanziatori , che proprio consultando il tuo piano aziendale possono avere le idee più chiare sulle opportunità (e sui rischi) della tua idea di business. Ricorda: per quanto tu possa essere persuasivo, informazioni specifiche e dati precisi sono più efficaci di qualsiasi discorso.
I requisiti di un buon business plan
Affinché il business plan della tua startup si riveli davvero efficace, devi avere cura che il documento strategico sia quanto più chiaro e leggibile e quanto più completo e dettagliato possibile.
Fai attenzione: ciò non significa che deve essere necessariamente lunghissimo. Potremmo dirti che la lunghezza media di un Business Plan oscilla tra le 50 pagine e le 100 pagine (analisi di mercato inclusa), ma non devi dimenticare che si tratta di un riferimento puramente indicativo, sia perché la lunghezza di questo testo dipende inevitabilmente dal modello di business e dalla tipologia e dimensione dell’azienda sia perché, più della lunghezza, a fare davvero la differenza è in realtà il contenuto del tuo Business Plan.
Preoccupati, quindi, di dedicare il giusto tempo alle ricerche di mercato e all’analisi della tua impresa e arricchisci la tua proposta con statistiche rilevanti e proiezioni accurate, ma soprattutto sforzati di rendere ciò che vuoi comunicare il più interessante possibile (pur mantenendo uno stile di scrittura professionale ).
Un passaggio fondamentale, in tal senso, si rivela essere, oltre all’indice, la sezione denominata “Executive Summary” (altrimenti nota come “Sintesi esecutiva”). Avrai modo di conoscerla nel dettaglio tra poco: ora ti basti sapere che, spesso, è l’unica sezione del Business Plan che gli investitori leggono realmente e, quindi, devi concentrare al suo interno le informazioni più importanti e metterle nero su bianco nel modo più avvincente possibile. Come accennato, prima di capire nel dettaglio cos’è l’Executive Summary e quali dati e informazioni deve necessariamente contenere al suo interno, è utile analizzare un’altra sezione fondamentale del Business Plan: l’indice.
requisiti minimi di un business plan
Qualsiasi libro che ti sarà capitato di leggere avrà avuto con ogni probabilità al suo interno un “ indice ”, strumento utile a offrire al lettore una panoramica generale di ciò che contiene il libro e a dargli la possibilità di esplorare, così, velocemente gli argomenti trattati. Anche nel caso di un Business Plan, l’indice ha la grande utilità di sintetizzare la struttura del testo, presentando in poche righe tutte le sezioni e indicando, per ciascuna, il numero della pagina in cui è possibile trovarla. La prima e più importante sezione, come detto, è quella denominata “Executive Summary”.
Executive Summary
Come l’indice, anche l’ Executive Summary , o Sintesi esecutiva, ha lo scopo di riassumere in breve i punti salienti del Business Plan. Un consiglio molto utile è quello di occuparti della compilazione di queste due sezioni alla fine, cioè una volta che avrai completato il resto del documento, così da poter avere le idee più chiare su ciò che è più importante comunicare a chi sarà chiamato a leggere il piano aziendale.
Pur ribadendo la validità di quanto detto in precedenza per quanto riguarda le indicazioni sulla lunghezza del Business Plan (cioè che ogni indicazione è puramente teorica e legata al tipo specifico di azienda e alle sue precise esigenze), può esserti utile sapere che l’Executive Summary può tradursi anche in poche pagine di testo, in cui devi riassumere il motivo per cui hai deciso di scrivere il tuo piano di business.
Per essere più chiari, la tua Sintesi esecutiva è la sublimazione del pitch deck della tua startup; infatti non possono e non devono mancare l’idea che ti ha spinto ad avviare una nuova attività (cioè il tuo progetto imprenditoriale), il problema che ti proponi di risolvere e il modo in cui prometti di farlo, la tua proposta di valore , il modello di business , il tuo elemento differenziante all’interno del settore di riferimento e il contesto operativo, la strategia e il piano di sviluppo, oltre ad alcune stime prudenziali in grado di chiarire gli obiettivi economici che la tua startup è in grado di raggiungere.
Descrizione del progetto
Detto che nella Sintesi esecutiva devi, come prima cosa, sintetizzare in poche righe il tuo progetto imprenditoriale, è opportuno sottolineare che a esso devi riservare anche una sezione specifica del piano. Al pari dell’Executive Summary, quella relativa alla “ Descrizione del progetto ” è un’altra parte fondamentale della struttura del Business Plan. Non solo: è anche la sezione del piano aziendale alla quale devi destinare più spazio. Sapere cosa scrivere e come scriverlo è, perciò, molto importante.
Il consiglio specifico per questa particolare sezione è quello di iniziare con una breve introduzione, che arrivi dritta al punto. Qual è il punto? La tua idea vincente! Sottolinea i benefici che i consumatori potranno ottenere dal tuo prodotto o servizio e spiega, nel dettaglio, il modo in cui potrai aiutarli a risolvere un loro problema (o a soddisfare un loro desiderio).
È importante, inoltre, che tu sia in grado di spiegare perché la soluzione che proponi sia migliore rispetto a quelle già presenti sul mercato, facendo leva su ciò che rende unico il tuo prodotto o servizio. In questa sezione del Business Plan devi elencare le caratteristiche tecniche di ciò che proponi, descrivere il suo funzionamento e indicarne il prezzo.
Tieni bene a mente che, per fare ciò, non hai a disposizione solo lo strumento testuale: per descrivere il tuo progetto, infatti, puoi servirti anche di grafici, schemi, immagini e risorse multimediali in grado di rendere ancora più chiara, incisiva e coinvolgente la tua narrazione.
Presentazione dell’azienda
Un progetto, per quanto esso sia potenzialmente vincente, non si rivelerà tale se non adeguatamente supportato da una solida struttura alle sue spalle. Per questo motivo, nel tuo Business Plan, non può mancare la sezione dedicata alla presentazione della startup .
Ma cosa significa, in concreto, presentare un’azienda? Una presentazione completa ed esauriente include il racconto della storia di come è nata e dei suoi protagonisti (chi sono e i loro ruoli ma anche, se particolarmente rilevanti, le loro esperienze professionali e le certificazioni ottenute), le indicazioni sulla sede e la strumentazione tecnologica a disposizione, la descrizione della sua mission, della sua vision e degli obiettivi aziendali a breve, medio e lungo termine, oltre a una previsione sulle tempistiche legate alle fasi di sviluppo dell’impresa.
Come già sottolineato all’inizio di questo nostro approfondimento dedicato a come fare un Business Plan, l’entusiasmo è importante quando si avvia una nuova impresa ma è fondamentale anche mantenere i piedi per terra. Ciò significa anche che devi essere il più possibile obiettivo quando fai e condividi le tue analisi e previsioni: promettere risultati strabilianti che, nella realtà, non avrai alcuna possibilità di raggiungere si traduce in un pericoloso boomerang, in grado di incrinare in maniera decisiva la tua credibilità e la fiducia degli investitori nel tuo progetto imprenditoriale.
Analisi di mercato
C’è un particolare strumento di analisi che, con ogni probabilità, già conoscerai (o, per meglio dire, che dovresti assolutamente già conoscere): è l’ analisi SWOT , cioè quella particolare analisi che permette di identificare i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce di un piano aziendale. Quest’analisi è molto importante, ma è solo una delle tante che ti consentono di conoscere effettivamente il tuo mercato di riferimento (tra le altre analisi è opportuno citare, per esempio, l’ analisi delle Cinque Forze di Porter e l’ analisi Pestel ).
Conoscere adeguatamente il mercato (e le sue nicchie profittevoli) in cui si inserisce il tuo progetto significa situazione attuale in cui esso si trova ma anche su ciò che lo ha portato a trovarsi in quello stato e sulle sue prospettive future, sulle tendenze vecchie e nuove, sulle tecnologie che sono state sviluppate nel corso degli anni e sulle caratteristiche dei prodotti offerti dai competitor (prezzi inclusi), oltre che sulle principali sfide e sui potenziali rischi del settore.
Una particolare attenzione la devi dedicare alla definizione del cliente tipo (o meglio dei clienti tipo) della tua startup, sulla base di precise caratteristiche demografiche e psicografiche. Le domande a cui devi rispondere sono diverse. Tra queste spiccano: quanti anni hanno i tuoi clienti-tipo? Qual è il loro livello di istruzione? Che lavoro hanno e qual è il loro reddito? Quali sono i loro interessi? Cosa può spingerli a comprare i tuoi prodotti o servizi (ai prezzi da te indicati)? Non ti stupirà sapere che, per rispondere a tutte queste domande, è fondamentale che tu sappia costruire le tue Buyer Personas , cioè rappresentazioni immaginarie e generalizzate (ma con caratteristiche ben precise) dei clienti ideali della tua startup.
All’analisi del mercato, dei competitor e dei clienti target deve seguire la definizione della tua strategia di marketing e di comunicazione . Tra i punti da chiarire in tal senso spiccano il marketing mix , le modalità e i canali scelti per promuovere i tuoi prodotti o servizi e, più in generale, il modo in cui hai intenzione di intercettare i tuoi clienti target.
Piano operativo
Alla luce delle analisi precedenti, cosa farà la tua azienda e quando lo farà? A queste domande devi rispondere nella sezione del Business Plan dedicata al tuo piano operativo : se in precedenza ti sei limitato a presentare il team, in questa sezione devi descrivere in maniera più dettagliata la struttura organizzativa societaria e definire, nello specifico, ruoli, competenze e responsabilità. Non solo: devi descrivere in maniera approfondita i processi produttivi e i macchinari e le risorse necessari per portarli a termine con successo, ma anche i tuoi canali di distribuzione e i servizi di assistenza al cliente da te previsti.
Piano finanziario
Come ormai avrai chiaro, la struttura di un Business Plan prevede una parte descrittiva e una parte numerica: nell’ultima sezione del tuo piano di business, cioè quella denominata “ Piano finanziario ”, devi includere il bilancio preventivo della tua startup, avendo cura di indicare in maniera precisa quello che ti aspetti di spendere nel breve periodo (generalmente nell’arco di un anno, ma l’analisi può essere estesa fino a 3 o 5 anni), oltre a una stima del profitto e del flusso di cassa.
Poco fa abbiamo fatto riferimento alla sezione “Piano finanziario” come ultima del Business Plan; c’è, in realtà, un’altra sezione da prendere in considerazione ed è quella destinata agli allegati al testo. In questa parte del piano aziendale puoi eventualmente inserire altri documenti utili a chiarire quanto da te illustrato in precedenza all’interno del Business Plan, come, per esempio, i curricula dei componenti del tuo team aziendale, le schede tecniche dei prodotti o servizi da te offerti e i dati dettagliati delle analisi di mercato da te citate nel Business Plan.
Il Business Plan di B-PlanNow®
Arrivati a questo punto, ti starai probabilmente chiedendo quanto costa fare un Business Plan .
Per rispondere a questa domanda è importante sottolineare ancora una volta che fornire una cifra precisa è difficile, perché la spesa dipende inevitabilmente dalla tipologia della tua startup e dalle sue necessità strategiche. A livello puramente indicativo, però, è possibile affermare che la spesa iniziale prevista per una prima serie di incontri e consulenze sullo sviluppo del Business Plan può oscillare tra i 2000 e i 2500 euro, ma devi considerare che questa cifra può anche raddoppiare o addirittura triplicare nel caso in cui si renda necessario un percorso di mentoring più articolato.
A questo proposito devi sapere che una veloce ricerca sul web ti darà certamente la possibilità di trovare tantissimi esempi di Business Plan “vincenti” e una grande varietà di Business Plan canvas standardizzati che puoi scaricare anche gratuitamente e compilare autonomamente; fai attenzione, però, perché dalla compilazione di questo testo possono dipendere le sorti del tuo progetto imprenditoriale e ciò significa che ogni minimo errore potrebbe decretare la fine dei tuoi sogni di gloria.
Dopo la lettura di questo approfondimento avrai certamente le idee più chiare sulle parti salienti che compongono la struttura di un Business Plan e sulle informazioni che non possono mancare all’interno di questo prezioso documento strategico, ma non devi avere timore di richiedere l’aiuto di un team di esperti in grado di spiegarti ancor più nel dettaglio come scrivere un Business Plan in modo efficace e, soprattutto, di assisterti a livello pratico nella stesura del testo.
Giova ricordarti a questo proposito che B-PlanNow® , oltre a offrire una prima consulenza gratuita, ha messo a punto un servizio unico nel suo genere di Business Plan previsionale a minimo 5 anni, suddiviso in una parte qualitativa (grafico-descrittiva) e in una parte quantitativa (finanziaria, patrimoniale ed economica).
La parte qualitativa del Business Plan di B-PlanNow® include alcuni dettagli già ampiamente citati in questa analisi ma anche approfondimenti specifici aggiuntivi molto utili, come per esempio il glossario del tuo mondo startup e un resoconto sulla tua startup in pillole (si tratta di una sezione che include una panoramica dell’azienda, le sue risorse umane, gli advisors e i contatti). A ciò si aggiunge l’Executive Summary, la presentazione dell’azienda, l’analisi del mercato e il modello di business della tua startup.
La parte quantitativa, invece, prevede i seguenti punti fondamentali:
- stato patrimoniale previsionale;
- conto economico previsionale;
- analisi del cash flow previsionale;
- analisi per indici di bilancio (attuale e previsionale);
- analisi dell’evoluzione della posizione finanziaria netta previsionale;
- rating secondo le metodologie Standard & Poor’s, Altman e Prof. Damodaran;
- rating di Medio Credito Centrale e bancabilità;
- analisi finanziaria sulla sostenibilità dell’investimento e sul fabbisogno finanziario;
- analisi del budget di tesoreria mensile previsionale.
C’è un ulteriore aspetto da considerare nella tua valutazione su come fare un Business Plan e, più precisamente, sui costi che devi sostenere per procedere alla compilazione di questo documento nella maniera più corretta. Devi sapere che hai la possibilità di ricorrere a una nuova forma di pagamento alternativa disponibile in Italia, cioè il cosiddetto Work for Equity : si tratta di una particolare modalità di pagamento disciplinata da una legge a favore di startup innovative , che ti permette di pagare dipendenti e collaboratori, ma anche consulenze esterne, tramite la cessione di quote o azioni della tua società.
Nicola Zanetti
Founder B-PlanNow® | Startup mentor | Startup consulting & marketing strategist | Leading startup to scaleup | Private angel investor | Ecommerce Manager | Professional trainer | Book writer
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Ma come si fa un business plan efficace ? Ne abbiamo parlato nella guida su Come Fare un Business Plan, a Cosa Serve e Cosa Deve Contenere .
In questo post, però, ci focalizziamo sugli esempi di Business Plan da cui puoi prendere ispirazione e idee.
Vediamo qualche esempio pratico di business plan con modelli e template disponibili online nei formati Excel, PDF o Doc.
Indice degli Argomenti
Vediamo prima una serie di esempi di business plan gratuiti, da scaricare online e in lingua italiana. Partiremo con modelli generici per poi passare a template di business plan più specifici per startup o attività ricettivo-turistiche.
Infine, passeremo a modelli di business plan in lingua inglese e a template grafici professionali, belli esteticamente e originali (a pagamento) per chi vuole realizzare business plan davvero efficaci per vendere o per attrarre investitori.
Esempi e Modelli di Business Plan Gratuiti, Scaricabili Online e in Lingua Italiana
Esempi di business plan generici e per attività industriali.
Partiamo da modelli ed esempi di business plan gratuiti che si possono scaricare online.
Sono molto utili presentazioni e template di alcune Università e Camere di Commercio italiane, in particolare per business plan di attività industriali:
- La Camera di Commercio di Torino fornisce un esempio di progetto di impresa e business plan PDF per un maglificio
- Altro utile modello in Excel di Business Plan scaricabile e da compilare è fornito dalla Camera di Commercio di Bolzano
- Una guida con (nella parte finale) un esempio di business plan di attività avviata che vuole investire in un macchinario, illustrato in PDF e pubblicato dal sito dell’ Università di Verona
Diversi siti di business forniscono esempi e modelli di business plan in Excel, PDF o Doc pronti all’uso, da scaricare online.
Template.net – raccolta di Business Plan in Word, Google Docs, PDF e Excel
Template.net
è un sito con una mega raccolta di centinaia di template di ogni tipo, con tantissimi esempi di Business Plan per ogni tipo di attività.
Ecco una raccolta di 573 template Business Plan filtrabili per formato (tra cui Microsoft Word, Google Docs e Adobe PDF) e tipologia, editabili online e scaricabili gratuitamente.
Si trovano ovviamente anche Business Plan in formato Excel .
Altri siti e portali con Esempi e Modelli di Business Plan
- Il Portale per le PMI della Svizzera ha messo a disposizione diversi esempi e modelli di business plan in Doc e Pdf sia per piccole che per medie imprese
- Bpexcel.it è un portale web per la gestione d’impresa che raccoglie tanti modelli di business plan in Excel da scaricare per vari settori d’impresa
Esempi di Business Plan per StartUp Innovative
Ripartendo dal sito sopra citato, Bpexcel.it fornisce un modello in Excel di Business Plan per StartUp innovative utile proprio per chi sta avviando quelle startup innovative promosse dal Ministero dello Sviluppo Economico .
Esempi di Business Plan per Ristorante, Bar e Hotel
Per avviare un’attività turistico-ricettiva , come ad esempio aprire un ristorante, bar o hotel, possiamo trovare esempi e modelli di business plan specifici, come l’ esempio pratico di business plan per hotel scaricabile dal sito di GestioneHotel.guru .
Altri modelli utili arrivano ancora da Bpexcel.it, con il modello gratuito di business plan per ristorante in Excel e il modello di business plan per bar e caffetteria .
Esempi di Business Plan per Negozi e Attività Commerciali
Dal sito dell’ Università di Siena , si può trovare questo caso pratico di business plan di un’attività commerciale (nello specifico un centro servizi di solarium e di estetica).
Bpexcel.it offre anche un esempio e modello di business plan per negozio di abbigliamento .
Modelli e Template di Business Plan in Lingua Inglese
Se stai cercando esempi e modelli di business plan in lingua inglese gratuiti da scaricare , puoi provare uno di questi:
- I template di business plan di Microsoft Office pronti da usare e compilare in vari formati Power Point, Excel o Word
- I business template dell’autorevole sito americano Entrepreneur.com , che contiene anche altri tipi di modelli di lavoro, business e altri accordi commerciali
- Il template di business plan per una startup che comprende una dettagliata guida dal sito Score , molto utile per chi vuole creare una startup da sviluppare in ambito internazionale
- Smartsheet.com offre tantissimi consigli, guide e template gratuiti dedicati alle startup
Servizi e Template di Business Plan Professionali a Pagamento
Se hai qualche decina di Euro da spendere, vale la pena sfruttare template di business plan professionali, graficamente impattanti e di qualità da scaricare e compilare dietro un piccolo pagamento:
- Template.net offre interessanti modelli di business plan per vari settori , ma anche altri template per lavoro e business
- iPlanner.net fornisce diversi esempi di di business plan con servizi annessi in base all’obiettivo e alla fase di sviluppo dell’attività
Alcuni servizi online (a pagamento) professionali per realizzare business plan da tenere sott’occhio sono:
- LivePlan è un tool online per generare business plan professionali senza avere alcuna competenza grafica
- Bplans è un blog ricco di guide, download, esempi pratici su business plan, avvio di startup e sviluppo di business in generale
- Enloop , che ha una versione base gratuita con limitazioni e varie versioni con funzionalità premium a pagamento
Realizzare un Business Plan: Corsi Online Utili
Aggiungiamo una sezione dedicata ad alcuni corsi utili online selezionando tra i più quotati e i best-seller su Udemy, piattaforma di videocorsi riconosciuta a livello internazionale.
I corsi sul Business Plan proposti sono in italiano:
Consigliamo alcuni corsi molto venduti e recensiti su Udemy che possono tornare utili:
Esempi di Business Plan Conclusioni
Ora che hai a disposizione tantissimi esempi, modelli, template di business plan in Excel, PDF, Doc, Power Point, puoi scegliere la tua opzione preferita e dedicarti alla redazione di un business plan efficace.
Anzi, prima di iniziare a realizzare il tuo business plan, prova a dare un’occhiata alla guida su come fare un business plan .
In caso tu non abbia sufficiente tempo, energia o competenza, ma puoi investire del budget per delegare la realizzazione del business plan è il caso di farti aiutare da studi di consulenza, agenzie di marketing, consulenti manageriali e per startup.
Dai un’occhiata anche alle Risorse per Avviare StartUp e Sviluppare il Proprio Business per trovare altri servizi e guide utili.
Immagine Analytics Blur Business da Lukas – Flickr.com (licenza: CC BY-ND 2.0 )
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Business plan PDF: esempi e modelli pratici
In questa sezione del sito troverai una serie di business plan in PDF . Si tratta di modelli che rappresentano una panoramica di come un buon business plan dovrebbe essere redatto (in base all’attività specifica).
Ogni business plan però deve avere specifiche proprie e potrebbe rispondere a esigenze più mirate verso una direzione (magari deve essere usato per un bando o progetto specifico).
Se ti serve un business plan, visita la nostra pagina dei business plan pronti e acquistane uno, avrai incluso nel prezzo anche il nostro software , che potrai usare per sempre senza alcun ulteriore costo e ti permetterà di personalizzare la base pronta del business plan acquistato.
Business Plan Hotel PDF
Business Plan B&B PDF
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- Gestione finanziaria
Business plan: a cosa serve, come farlo ed esempio pratico
Il business plan è un documento molto importante per la vita dell’impresa e per definire strategie, obiettivi e modalità per raggiungerli. Si tratta di uno strumento utile sia per prendere decisioni strategiche sia per mostrare a terzi l’operatività dell’azienda e le prospettive future. Infatti, può essere redatto per scopi interni oppure al fine di mostrarlo agli stakeholders.
In sostanza, il business plan è imprescindibile per un’azienda di medio-piccole dimensioni che è orientata alla crescita e che vuole stabilire i prossimi step da fare per riuscire a raggiungere determinati obiettivi. In particolare, il documento può essere verso un target specifico o può essere generico: nulla vieta di fare un BP generale e poi andare a integrare le informazioni utili nel momento in cui lo si deve presentare a una determinata platea: investitori, istituzioni, banche, fornitori, clienti o qualsiasi altro soggetto.
Come (e quando) si prepara e in che cosa consiste un business plan?
Un business plan è un documento che riassume un progetto imprenditoriale già esistente o in via di sviluppo definendo obiettivi, strategie, piano operativo, piano marketing e proiezioni future . Se per ogni cittadino c’è una carta d’identità, per ogni azienda dovrebbe esistere un Business Plan, anche se mantenendo il paragone dobbiamo specificare che un BP è un documento molto più complesso e completo, un vero e proprio piano d’azione.
Infatti, contiene una serie di informazioni rilevanti riguardo la storia dell’azienda, l’idea imprenditoriale ma anche il futuro, le prospettive di crescita e i dati economico-finanziari previsti. Insomma, non è solo un documento descrittivo, ma è piuttosto uno strumento strategico per il presente e il futuro dell’impresa a livello interno e a livello esterno.
Viene redatto in diverse parti, in genere quattro, ma molto dipende anche dalla natura dell’attività e dal suo stato di realizzazione: un BP di un’azienda neonata è inevitabilmente molto diverso dal BP di un’azienda esistente da anni.
Per quanto riguarda invece la frequenza con cui strutturare questo documento, possiamo dire che è piuttosto variabile: la sua copertura va dai 3 ai 5 anni , ma molto dipende dalle finalità con cui viene realizzato e dalle prospettive future. Non è infatti possibile utilizzare un Business Plan di tre anni fa (anche se esso considerava i cinque anni successivi) per presentare l’azienda ad un investitore se nel frattempo sono cambiati elementi significativi dal punto di vista gestionale e operativo.
Viceversa, per le piccole realtà può non essere necessaria la redazione del Business Plan o una sua troppo frequente revisione , molto dipende anche dalla tipologia di attività effettuata. Spesso si associa la redazione di un Business Plan alla nascita di una startup: non appena si ha l’idea e un prototipo di prodotto o servizio, si inizia a strutturare un BP in modo da poterlo presentare a investitori più o meno istituzionali . Effettivamente si tratta di un iter sensato, ma non è l’unico caso in cui un’azienda (o anche la startup) ha bisogno di questo strumento.
Anzi, nel corso della vita dell’azienda possono essere realizzati diversi business plan di diversa durata e con diversa finalità.
Quali sono i 4 componenti di un business plan? Ecco come farlo
Un buon business plan deve essere redatto seguendo dei principi di trasparenza, accuratezza e facilità di comprensione . Non deve quindi necessariamente contenere elementi troppo tecnici o specifici, ma deve fornire le informazioni principali per comprendere il business e avere un’idea delle prospettive future.
Si può dividere in diversi modi, ma la classica scaletta prevede quattro componenti principali: descrizione dell’impresa, analisi di mercato, organizzazione e gestione, piano finanziario . In alcuni casi si può considerare anche l’ipotesi di inserire un’ultima sezione conclusiva, redatta considerando il pubblico target a cui il business plan si rivolge e riassumendo le informazioni principali.
La prima sezione prevede fondamentalmente un contenuto descrittivo , il più possibile scorrevole e interessante. La presentazione dell’idea di business e una descrizione dell’impresa passano anche per la visualizzazione del prodotto (con contenuti multimediali accattivanti e semplici) e del team che ha contribuito a creare e far crescere l’azienda, che sia neonata o che abbia alle spalle anni e anni di storia. Si può valutare una descrizione dell’impresa asciutta ed essenziale o un testo più articolato che possa spiegare anche l’origine del prodotto, il modo in cui è stata concepita l’idea (soprattutto se si tratta di una startup), il tempismo con cui i fondatori si sono incontrati e hanno fatto nascere il business e così via.
Nella seconda sezione, invece, si parla di mercato: a chi si rivolge il prodotto e perché dovrebbe raccogliere un certo riscontro?
L’analisi di mercato risponde a queste domande passando per i seguenti step: analisi demografica e dimensione del mercato, target e suoi bisogni , analisi della concorrenza (se esiste) e delle barriere all’ingresso (sia in termini di mercato sia in termini di regolamentazione ). L’analisi di mercato fornisce quindi informazioni di contesto molto utili per comprendere in che situazione opera (o opererà) l’azienda ed è già possibile intuirne gli elementi di forza e di debolezza in termini di posizionamento.
Come ulteriore approfondimento su punti di forza e punti di debolezza c’è anche la possibilità di integrare la SWOT Analysis , uno strumento di pianificazione strategica che suddivide in quattro aree di valutazione il contesto in cui opera l’azienda: punti di forza e punti di debolezza, come anticipato, ma anche minacce e opportunità. Ovviamente punti di forza e di debolezza si riferiscono alla situazione interna all’azienda, cioè alle caratteristiche del business, dell’impresa e alle risorse presenti (o non presenti). Invece minacce e opportunità si riferiscono al contesto esterno e possono dipendere dalla collocazione geografica dell’azienda, da elementi legati all’attualità, alla regolamentazione, alla fiscalità e così via.
Nella sezione successiva si approfondiscono le modalità operative e di gestione pensate (o già in applicazione) per raggiungere gli obiettivi . Fa parte di questa sezione anche l’analisi delle Risorse Umane necessarie e già operative in azienda: è necessario inserire nuove figure ? Quali sono le prospettive in termini di crescita o mantenimento delle figure chiave ? Sono presenti in quest’area anche informazioni riguardo la gestione del personale , la motivazione, la possibilità di crescita , i principi che ispirano il lavoro e molto altro ancora.
Conseguenza dell’organizzazione delle risorse umane è anche la definizione dell’operatività dell’azienda nei suoi aspetti più pratici. Nel caso di produzione di beni fisici può, per esempio, essere approfondita la modalità di produzione , il luogo in cui avviene e le risorse necessarie, la gestione del magazzino e l’IT, oltre naturalmente alle eventuali certificazioni.
Infine, il piano finanziario riassume le informazioni finanziarie , appunto, legate allo storico dell’impresa, se c’è, e alla sua potenziale crescita nel tempo. Se è possibile si utilizzano i dati finanziari degli ultimi tre o cinque anni e, sulla base di essi, si possono formulare delle ipotesi per gli anni futuri, in genere altrettanti tre/cinque . Rientrano in quest’area i calcoli relativi non solo ai risultati economici come il fatturato , ma anche i margini lordi delle vendite, ai flussi di cassa , la gestione di debiti e crediti , la previsione di determinati investimenti e le motivazioni di quanto accaduto negli anni precedenti. Come già anticipato in precedenza, un BP deve considerare il contesto in cui si è operato: l’anno in cui è scoppiata la pandemia da Covid-19 è ad esempio da considerarsi come anomalo e un eventuale risultato economico negativo non può essere considerato rilevante quanto quello di qualsiasi altro anno.
Soprattutto per le aziende medio-piccole può essere necessario rivolgersi a un professionista per avere un parere più completo e per poter fare previsioni verosimili. Infatti, è importante non fare previsioni eccessivamente ottimistiche (potrebbero essere un “boomerang”), ma anche evitare scenari pessimistici che potrebbero allontanare eventuali investitori. All’interno di quest’ultima sezione sono rilevanti anche i dati relativi ai flussi di cassa passati e previsti in futuro, ma su questo aspetto ci si focalizza successivamente.
Infine, come anticipato in precedenza, si può aggiungere anche un’eventuale conclusione che riassume gli aspetti più importanti e tale chiusura può essere modificata sulla base del target a cui ci si rivolge. Proprio di questo aspetto forniamo un approfondimento nel seguente paragrafo.
Come scrivere un business plan efficace: analisi del target e del mercato
Come già specificato in precedenza, il business plan è da intendere come uno strumento che si modifica nel tempo e che cambia sulla base delle esigenze dell’azienda e, naturalmente, del soggetto a cui è rivolto.
Un classico soggetto a cui si rivolge il business plan è un finanziatore , con le dovute differenze se si tratta di un ente istituzionale, di una banca o di un soggetto privato. Soprattutto nel caso delle startup , ci si rivolge a questo genere di soggetti con la consapevolezza che è necessario fornire informazioni precise dal punto di vista finanziario, con previsioni che siano contemporaneamente allettanti ma verosimili.
Rivolgersi a un professionista per la redazione del business plan può essere una mossa molto saggia, in particolare se lo si vuole presentare a enti come le banche: esse infatti richiedono requisiti piuttosto stringenti da rispettare e non elargiscono facilmente i finanziamenti necessari per avviare (o ampliare) un business.
Diverso ragionamento per eventuali investitori privati, come i cosiddetti business angel : si tratta di investitori informali che possono apportare tanto capitali quanto conoscenza , know-how e competenze specifiche. Nel rivolgersi a questi soggetti è necessario fare leva sull’aspetto imprenditoriale, esaltando l’idea e l’innovazione a cui in genere sono particolarmente sensibili. Un buon Business Plan è equilibrato su tutti gli aspetti, ma nella presentazione a un Business Angel è centrale l’idea e l’evoluzione che può avere, mentre è accettabile che non vi siano ancora tutte le competenze necessarie per realizzare il progetto (anzi, esse potrebbero essere apportate proprio dal BA).
In alcuni casi il business plan può essere uno strumento anche per diffondere un’idea e per cominciare a farla conoscere. Definirlo una forma di pubblicità è eccessivo, ma si tratta comunque di uno strumento pubblico che può aiutare a far diffondere l’idea di business e attrarre così, ancora una volta, investitori o competenze… o più semplicemente potenziali clienti (per il presente o per il futuro).
In alcuni casi il business plan è uno strumento valido anche per dialogare con le istituzioni , mostrando ad esempio l’impatto positivo che un progetto può avere sulla collettività e ottenere così un sostegno, in genere soprattutto simbolico, da parte di tali istituzioni.
Esempio pratico per creare un Business Plan: non solo per startup, scarica i PDF!
Come già anticipato il business plan è uno strumento che non serve solo alle startup , ma ci sono situazioni in cui può essere particolarmente utile, ecco riassunti i tre scenari più frequenti:
- Startup neonata o idea in corso di validazione;
- Cambiamento di strategia all’interno di un business esistente;
- Evoluzione ed espansione di un’azienda già esistente.
Nel primo scenario ci riferiamo a una neonata startup o a un’idea (cioè una potenziale startup) che sta formulando ora i primi step dal punto di vista operativo. I primi anni di vita sono senza dubbio i più complessi per le idee di business innovative e, anche per questa ragione, formulare un Business Plan affidabile e verosimile può fornire un’ottima linea guida da seguire e, anche a posteriori, può permettere di capire come intervenire su aree critiche o modificare determinate strategie. Inevitabilmente, essere precisi riguardo le previsioni, soprattutto finanziarie, può essere complicato.
Il secondo scenario ipotizza un’attività che ha scelto di modificare in maniera consistente il proprio core business , motivo per cui utilizza un Business Plan per comunicare a diversi soggetti questo cambio di rotta e per pianificarne l’effettiva realizzazione. Ad esempio, la riconversione di un processo produttivo può comportare rilevanti cambiamenti dal punto di vista operativo per l’azienda stessa e per numerosi stakeholders : fornitori, clienti, creditori, istituzioni e così via. Un trend in questo senso molto attuale è legato alla crescente attenzione alla sostenibilità da parte di imprese nei più disparati settori.
Infine, il terzo scenario ipotizza una consistente crescita prevista nel prossimo futuro dell’azienda, motivo per cui si può intensificare la ricerca di investitori o adattare tutte le aree aziendali alla nuova dimensione: il business plan può aiutare a determinare i confini di questa crescita, comprendere quali strategie mettere in atto e valutare la necessità di risorse per riuscirci.
In ogni caso, molte aziende e startup rendono il proprio business plan scaricabile in PDF direttamente dal sito: che tu sia un investitore o semplicemente un curioso, prova a dare un’occhiata per farti un'idea di come i progetti vengono concretizzati in un BP.
Modello di Business Plan e previsione di flussi: Excel non basta più!
Come visto, la previsione dei parametri economico-finanziari fa parte di un buon business plan e, anzi, in molti casi è uno dei fattori critici del documento. Infatti, ipotizzare i flussi di cassa futuri è un esercizio talvolta complesso e senza dubbio centrale nelle ipotesi di crescita. La liquidità aziendale è infatti decisiva nel comprendere se e come la crescita è possibile ed è sostenibile anche nel medio periodo.
In tal senso, Agicap si posiziona come un alleato fondamentale della gestione dei flussi passati , presenti e futuri . Un software che raccoglie tutte le informazioni utili e automatizza la gestione: collega tutti i conti bancari , categorizza entrate e uscite e ti permette di consultare dati sempre aggiornati e corretti.
Excel e i suoi fogli di calcolo sono un vecchio ricordo, così come errori di battitura e infiniti inserimenti manuali . Agicap consente anche di creare e adeguare gli obiettivi e avere sempre a portata di clic tutti gli scenari possibili del prossimo futuro : flussi di cassa, investimenti, assunzioni, fatturato…
Inoltre, Agicap centralizza fatture, debiti e crediti . Un modo efficace anche per ridurre i ritardi, accelerare gli incassi e migliorare così i dati effettivi e le previsioni in termini di cashflow.
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Business Plan
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Mentre non ci sono regole rigide per il formato di un business plan, questa suddivisione è generalmente accettata come standard. Anche se alcune persone pensano che non sia necessario un business plan per avviare un'attività in proprio, la ricerca ha dimostrato che avere un business plan contribuisce notevolmente al successo della propria impresa. Un piano aziendale non renderà automaticamente un successo la tua iniziativa, ma ti aiuterà a evitare alcune cause comuni di fallimento aziendale, tra cui la sottocapitalizzazione o la mancanza di un mercato adeguato.
Introduzione al Modello di Business Plan
Cosa includere nel business plan.
- Il concetto di business
- La sezione mercato
- La sezione finanziaria.
Contenuti del Modello di Business Plan
Sommario - executive summary (1 pagina), 1. business plan modello, sezione 1:, descrizione sommaria (2 pagine).
- Concetto di business : una descrizione dell'attività, dei suoi prodotti e del mercato che servirà. Devi descrivere cosa sarà venduto, a chi e quale vantaggio competitivo ha.
- Caratteristiche finanziarie : la sintesi dovrebbe evidenziare i punti finanziari importanti come vendite, profitti, flussi di cassa e utile sul capitale investito.
- Requisiti finanziari : è necessario essere chiari sul capitale necessario per avviare ed espandere l'attività, nonché su come verrà utilizzato il capitale.
- Attuale posizione commerciale : fornire una panoramica della società, la sua forma giuridica di funzionamento, quando è stata costituita, i proprietari principali e il personale chiave.
- Principali risultati : evidenziare eventuali sviluppi all'interno dell'azienda che sono essenziali per il suo successo. Questo include cose come brevetti, prototipi, asset, contratti che devono essere presenti e risultati dal test marketing già condotto.
Come Scrivere un Executive Summary per Business Plan Scarica il Modello di Executive Summary 2024 per Business Plan in PDF e Power Point
2. Business Plan Modello, sezione 2:
Presentazione generale dell'azienda (1-2 pagine).
- Nome della società, tipo di persona giuridica, proprietà, attività significative
- Mission dell'azienda
- Obiettivi dell'azienda
- Le caratteristiche principali del settore in cui opererà
- I punti di forza e le competenze chiave più importanti dell'azienda
3. Business Plan Modello, sezione 3:
La descrizione di opportunità, industria e mercato (2-3 pagine), a) l'opportunità.
- Dov'è il divario nel mercato?
- Che cosa ha dato origine a questo gap?
- Come è stata identificata questa lacuna?
- Come sarà riempito il divario?
b) L'Industria
- Considerare se esiste una delle seguenti condizioni per la vostra azienda e altri che vogliono entrare nel settore: alti costi di capitale, alti costi di produzione, alti costi di marketing, accettazione del consumatore e riconoscimento del marchio, ampia formazione e competenze, tecnologie e brevetti unici, barriere tariffarie e quote, legislazione o regolamento.
- Come supererai le barriere all'entrata?
- Chi sono i clienti?
- Hanno un potere o un'influenza significativa sui prezzi che pagano?
- Hanno una scelta significativa al momento dell'acquisto del prodotto o del servizio?
- Chi sono i fornitori?
- Hanno un potere o un'influenza significativa sui prezzi che fanno pagare?
- Esiste un numero limitato di fornitori?
- Qual è la probabilità che i clienti passino a un prodotto o servizio sostitutivo? Avrai importanti concorrenti indiretti? (ad esempio, i negozi di noleggio video competono con i teatri, anche se sono diversi tipi di attività commerciali)
- Quali prodotti e aziende competeranno con te?
- Come si confronteranno i tuoi prodotti o servizi con la concorrenza?
- Prendi in considerazione i cambiamenti tecnologici, i regolamenti governativi, l'economia
c) Il Mercato
- Qual è la dimensione totale del mercato?
- Quanto velocemente cresce il mercato?
- Quale quota percentuale del mercato avrai? (questo è importante solo se pensi che sarai un fattore importante nel mercato.)
- Quali sono le principali tendenze nel mercato di riferimento: le tendenze nelle preferenze dei consumatori, i cambiamenti demografici e lo sviluppo dei prodotti?
4. Business Plan Modello, sezione 4:
La strategia (1-2 pagine).
- Il focus del business: mercato di massa o una nicchia specifica?
- Come l'azienda riuscirà nel mercato? Come creerai una posizione unica e preziosa, coinvolgendo un diverso insieme di attività?
- Qual è l'aspetto unico del business? In che modo l'offerta è diversa da quella dei concorrenti?
- Qual è il valore per i clienti? Descrivi la proposta di valore per il cliente?
5. Business Plan Modello, sezione 5:
Descrizione del modello di business (1 pagina).
- Le fonti di reddito
- I principali costi coinvolti nella generazione delle entrate
- La redditività dell'azienda (entrate meno costi)
- L'investimento richiesto per far funzionare il business (per arrivare alla scala)
- I fattori critici di successo e le ipotesi per far funzionare il modello di business
6. Business Plan Modello, sezione 6:
Team: gestione e organizzazione (2 pagine).
- Un elenco dei fondatori incluse le loro qualifiche ed esperienze
- Una descrizione di chi gestirà il business giorno per giorno. Quale esperienza portano queste persone al business? Quali competenze speciali o distintive offrono?
- Un organigramma se hai più di 10 dipendenti, mostrando la gerarchia di gestione e la responsabilità delle funzioni chiave (comprese le descrizioni delle posizioni per i dipendenti chiave)
7. Business Plan Modello, sezione 7:
Il piano di marketing (2-3 pagine).
- Il prodotto (o servizio) e il motivo per cui è prezioso per i clienti
- La descrizione mirata e dettagliata del mercato di riferimento
- Il posizionamento del prodotto o del servizio - come dovrebbe essere percepito dai clienti
- La strategia di prezzo con specifici punti di prezzo in cui il prodotto o il servizio sarà venduto
- I canali di vendita e di distribuzione che verranno utilizzati per ottenere il prodotto o il servizio al cliente
- La strategia di promozione comprendente attività di pubbliche relazioni, promozioni specifiche, pubblicità e attività di marketing virale previste
8. Business Plan Modello, sezione 8:
Il piano operativo (2 pagine).
- Una descrizione del ciclo operativo che descrive cosa farà l'organizzazione per fornire il proprio servizio o creare e vendere il proprio prodotto
- Una descrizione di dove verranno reperite tutte le competenze e i materiali necessari
- Cosa sarà esternalizzato, quali relazioni sono in atto e in che modo tali relazioni saranno gestite
- Le entrate e il ciclo di pagamento in contanti dell'attività
9. Business Plan Modello, sezione 9:
Il piano finanziario (3-5 pagine).
- Spese iniziali e capitalizzazione: una descrizione e una spiegazione di quanto costerebbe avviare l'attività e dove ci si aspetta di ottenere questi soldi
- Proiezione di profitti e perdite a 12 mesi (mese per mese) e proiezione di profitti e perdite a tre anni (trimestre per trimestre)
- Una proiezione del flusso di cassa di 12 mesi e una proiezione del flusso di cassa triennale (trimestre per trimestre)
- Un bilancio proiettato all'avvio e alla fine degli anni 1-3
- Un calcolo di pareggio (break-even point)
10. Business Plan Modello, sezione 10:
Gli allegati.
- Brochure e materiale pubblicitario
- Studi di settore
- Progetti e piani
- Mappe e foto della location produttiva o sede aziendale
- Rivista o altri articoli
- Elenco dettagliato delle attrezzature possedute o da acquistare
- Copie di contratti di locazione
- Lettere di supporto da parte dei clienti futuri
- Qualsiasi altro materiale necessario per supportare le ipotesi in questo piano
- Ricerche di mercato
- Elenco delle attività disponibili come garanzia per un prestito
- Calcoli finanziari dettagliati e proiezioni.
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Cos’è e come scrivere un business plan in 9 passaggi (2024)
I business plan ti aiutano pianificare e valutare nuove idee. Scopri come scriverne uno e ottenere il massimo dal processo in questa guida completa.
Un ottimo business plan può aiutarti a fare chiarezza sulla tua strategia, individuare potenziali ostacoli, determinare le risorse necessarie e valutare la fattibilità della tua idea e del tuo piano di crescita prima di avviare un business .
Non tutte le attività di successo sono nate con un business plan formale, ma molti fondatori di aziende trovano utile prendersi del tempo, fare ricerche sulla propria idea e sul mercato in cui desiderano entrare, oltre ad analizzare l'ambito e la strategia alla base delle loro tattiche. Ed è qui che entra in gioco la stesura di un business plan.
Scopri come scrivere un business plan con una guida dettagliata, ricevi suggerimenti per ottenere il massimo dal tuo business e guarda esempi reali a cui ispirarti.
Cos'è un business plan?
Un business plan è un documento strategico che delinea gli obiettivi di un'azienda, le strategie per conseguirli e i tempi di realizzazione. Tratta aspetti come analisi di mercato , proiezioni finanziarie e struttura organizzativa, fungendo da mappa per la crescita del business e da strumento per ottenere finanziamenti.
Spesso, istituzioni finanziarie e investitori devono consultare un business plan prima di finanziare un progetto. Anche se non intendi cercare finanziamenti esterni, un business plan ben congegnato costituisce una guida per il tuo business mentre cresce.
Come scrivere un business plan in 9 passaggi
- Redigi un executive summary
- Scrivi una descrizione dell'azienda
- Effettua un'analisi di mercato
- Delinea dirigenza e organizzazione
- Elenca i tuoi prodotti e servizi
- Effettua la segmentazione dei clienti
- Definisci un marketing plan
- Indica un piano logistico e operativo
- Crea un piano finanziario
Poche cose fanno più paura di una pagina bianca. Il primo passo ideale è iniziare il tuo business plan con uno schema strutturato ed elementi chiave che inserirai in ciascuna sezione.
Visto che uno schema è un passaggio fondamentale nel processo di stesura di un business plan, abbiamo creato una panoramica di prim'ordine per aiutarti a iniziare (ed evitare il terrore di ritrovarti di fronte a una pagina bianca).
Una volta pronto il modello del tuo business plan, occorre compilarlo. Abbiamo suddiviso il processo in sezioni per aiutarti a creare il tuo business plan passo dopo passo.
1. Redigi un executive summary
Un buon executive summary è una delle sezioni più importanti del tuo business plan, oltre a essere quella da scrivere per ultima.
L’executive summary sintetizza tutto ciò che segue e offre a chi ha poco tempo (ad esempio, potenziali investitori e finanziatori) una panoramica dettagliata del tuo business in grado di convincerli a proseguire nella lettura.
Si tratta di un riepilogo, quindi metti in evidenza i punti chiave emersi durante la stesura del tuo business plan. Se il tuo business plan ha scopo di mera pianificazione, puoi saltare il riepilogo, anche se potresti provare a scriverlo, giusto per esercitarti.
Un executive summary non deve superare una pagina di lunghezza. In effetti, questo limite in termini di spazio può rendere stressante l'inserimento di tutte le informazioni più importanti, ma non è un'impresa impossibile. Ecco cosa dovresti inserire nell’executive summary del tuo business plan:
- Concetto di business. Che cosa fa la tua attività?
- Obiettivi e visioni di business. Che cosa desidera fare la tua attività?
- Differenziazione e descrizione del prodotto. Che cosa vendi e perché è diverso?
- Target market. A chi vendi?
- Strategia di marketing. Come intendi raggiungere i tuoi clienti?
- Attuale stato finanziario. Quali sono al momento i tuoi ricavi?
- Stato finanziario previsto. Quali sono i tuoi ricavi previsti?
- La domanda. Quanto denaro stai richiedendo?
- Il team. Chi è coinvolto nell'attività?
2. Scrivi una descrizione dell'azienda
Questa sezione del tuo business plan deve rispondere a due domande fondamentali: chi sei e cosa intendi fare.
Rispondere a queste domande con una descrizione dell'azienda permette di capire il motivo per cui sei nel business, che cosa ti distingue, quali sono le tue qualità e per quale motivo rappresenti un buon investimento.
Ad esempio, l’enoteca online Callmewine condivide nella sua home page la mission aziendale e il motivo per cui esiste.
Chiarire questi dettagli è comunque un esercizio utile, anche se sarai l'unica persona che ne prenderà visione. È un'opportunità per mettere per iscritto alcune delle sfaccettature più intangibili del tuo business, come i tuoi principi, idee e convinzioni culturali.
Ecco alcuni elementi che dovresti inserire nella descrizione della tua azienda:
- La struttura della tua azienda (sei una ditta individuale, una società in nome collettivo, una società in accomandita semplice o una società di capitali?)
- Il tuo modello di business
- Il tuo settore
- Visione, missione value proposition della tua azienda
- Informazioni sul contesto della tua azienda o sulla sua storia
- Obiettivi di business, a breve e lungo termine
- Il tuo team, compresi i dipendenti chiave e la loro retribuzione
Valori e obiettivi del brand
Per definire i tuoi i valori del brand , pensa a tutte le persone a cui la tua azienda dovrà rispondere, compresi proprietari, dipendenti, fornitori, clienti e investitori. Adesso prendi in considerazione il modo in cui vorresti gestire le relazioni di business con ciascuno di loro. Man mano che redigi un elenco, i valori principali dovrebbero iniziare a emergere.
La descrizione della tua azienda dovrebbe anche comprendere gli obiettivi a breve e lungo termine. In genere, gli obiettivi a breve termine sono conseguibili entro l'anno successivo, mentre per gli obiettivi a lungo termine, un'ottima finestra temporale va da uno a cinque anni. Assicurarti che la definizione degli obiettivi comprenda obiettivi SMART: specifici, misurabili, attuabili, realistici e a tempo.
Dichiarazioni su visione e mission
Ora che conosci i tuoi valori, puoi scrivere una dichiarazione sulla mission. La tua dichiarazione dovrebbe illustrare, in modo convincente, il motivo dell'esistenza della tua attività in non più di una frase.
Quindi, crea la tua dichiarazione sulla visione: quale impatto credi avrà il tuo business sul mondo una volta conseguita la tua visione? Illustra questo impatto sotto forma di affermazione, iniziare con la dichiarazione "Noi faremo" è un ottimo punto di partenza. A differenza della dichiarazione sulla mission, quella sulla visione può essere più lunga di una sola frase, ma cerca di mantenerla al massimo di tre. Le migliori dichiarazioni sulla visione sono concise.
3. Effettua un'analisi di mercato
Indipendentemente dal tipo di business che stai avviando, non è esagerato affermare che il mercato di riferimento può decretarne il successo o il fallimento. Scegli il giusto mercato per i tuoi prodotti, uno con molti clienti che capiscono il tuo prodotto e ne hanno bisogno, e sarai sulla buona strada per il successo. La scelta del mercato non corretto, o di quello giusto al momento sbagliato, può rendere difficoltosa ogni singola vendita.
L'analisi di mercato è una sezione fondamentale del tuo business plan, anche se non intendi farlo leggere a nessuno.
Ecco perché l'analisi di mercato è una sezione fondamentale del tuo business plan, anche se non intendi farlo leggere a nessuno. Questa sezione dovrebbe comprendere una panoramica circa le dimensioni stimate del mercato per i tuoi prodotti, un'analisi della posizione della tua attività nel mercato e una presentazione del panorama competitivo. Una ricerca approfondita a sostegno delle tue conclusioni è cruciale per convincere gli investitori e avvalorare le tue ipotesi durante la stesura del tuo business plan.
Ecco un esempio illustrativo su come approcciarsi a questa sezione:
Quanto è grande il tuo mercato potenziale?
Il mercato potenziale è una stima delle persone che hanno bisogno del tuo prodotto. Nonostante sia entusiasmante immaginare cifre di vendita alle stelle, dovrai avvalerti del maggior numero di dati indipendenti e pertinenti possibile per convalidare la stima del tuo mercato potenziale.
Trattandosi di un processo disorientante, ecco alcuni suggerimenti generali utili per iniziare la tua ricerca:
- Scopri il profilo del tuo cliente ideale. Cerca dati ufficiali circa le dimensioni del tuo target market , scopri dove vive chi ne fa parte, i canali social che usano e le loro abitudini di shopping.
- Effettua ricerche su tendenze e traiettorie pertinenti di settore. Scopri le abitudini di acquisto dei clienti e le tendenze sui prodotti nel tuo settore esaminando Google Trends, pubblicazioni e influencer di settore.
- Formula ipotesi informate. Non disporrai mai di informazioni perfette e complete sul tuo mercato di riferimento totale. Il tuo obiettivo è basare le tue stime su quanti più dati verificabili possibile.
Tra le fonti da consultare per ricavare dati di mercato citiamo uffici statistici nazionali, associazioni di settore, ricerche accademiche e testate giornalistiche autorevoli operanti nel tuo settore.
Scopri di più: cos'è il potenziale di mercato?
Analisi SWOT
Un' analisi SWOT esamina punti forti e deboli, opportunità e minacce. Qual è l'aspetto migliore della tua azienda? In che cosa potrebbe migliorare? Quali sono i cambiamenti di mercato o di settore da sfruttare e trasformare in opportunità? Esistono fattori esterni che minacciano le tue possibilità di successo?
L'analisi SWOT è spesso rappresentata sotto forma di griglia o in modo visivo. Grazie alla presentazione visiva, chi legge potrà vedere subito i fattori in grado di influenzare il tuo business e determinare il tuo vantaggio competitivo nel mercato.
Analisi della concorrenza
Sono tre i fattori principali che puoi sfruttare per differenziare la tua attività rispetto alla concorrenza:
- Leadership di costo. Hai la capacità di massimizzare i profitti offrendo prezzi inferiori rispetto alla maggior parte dei tuoi concorrenti. Tra gli esempi, citiamo aziende come AliExpress e Temu .
- Differenziazione. Il tuo prodotto o servizio offre qualcosa di unico rispetto agli attuali leader di costo nel tuo settore e mira a distinguersi grazie alla sua originalità. Pensa ad aziende come MySecretCase .
- Segmentazione. Ti concerti su un target market molto specifico, o di nicchia, e punti a guadagnare consensi in un pubblico ridotto, prima di lanciarti in un mercato più ampio. Aziende come American Uncle sono un ottimo esempio di questa strategia.
Per capire qual è la soluzione che fa al tuo caso, dovrai analizzare il tuo business e il panorama competitivo.
La competizione sarà sempre presente nel mercato, anche con un prodotto innovativo, quindi è importante inserire una panoramica sulla concorrenza nel tuo business plan. Se stai approdando in un mercato consolidato, inserisci un elenco di alcune aziende che consideri concorrenti diretti e illustra come intendi distinguerti da queste in termini di prodotti e business.
Ad esempio, se vendi gioielli , il tuo elemento distintivo rispetto alla concorrenza potrebbe essere, a differenza di molti concorrenti di fascia alta, la devoluzione a un ente di beneficenza di una percentuale dei tuoi profitti o il trasferimento dei risparmi a vantaggio dei tuoi clienti.
Se stai entrando in un mercato in cui è non semplice individuare la concorrenza diretta, valuta anche quella indiretta, ossia aziende che offrono prodotti alternativi rispetto ai tuoi. Ad esempio, se vendi un'innovativa apparecchiatura per la cucina, è troppo facile definirla in questo modo, dato che il tuo prodotto è nuovo e non presenta alcuna concorrenza. Prendi in considerazione che cosa fanno i tuoi potenziali clienti per risolvere il medesimo problema.
4. Delinea dirigenza e organizzazione
La sezione relativa a dirigenza e organizzazione del tuo business plan deve indicare chi gestisce la tua azienda. Presenta nel dettaglio la struttura legale della tua attività. Indica se intendi registrare la tua azienda come una società di capitali o creare una società in accomandita semplice o una ditta individuale.
In presenza di un team dirigenziale, mostra con un organigramma la struttura interna della tua azienda, compresi ruoli, responsabilità e rapporti tra le persone all'interno dello stesso. Comunica in che modo ogni persona contribuirà al successo della tua startup.
5. Elenca i tuoi prodotti e servizi
I tuoi prodotti o servizi giocheranno un ruolo di primo piano in quasi tutte le sezioni del tuo business plan, ma è importante inserire una sezione che ne illustri i dettagli fondamentali per i lettori interessati.
Se vendi molti articoli, puoi inserire informazioni più generali su ciascuna linea di prodotti. Se vendi solo un numero limitato di prodotti, fornisci informazioni aggiuntive su ciascuno di essi. Ad esempio, il negozio di borse BAGGU offre una vasta selezione di vari tipi di borse, oltre a prodotti per la casa e altri accessori. Il suo business plan indicherebbe tali categorie e i dettagli principali di ciascun prodotto al loro interno.
Indica i nuovi prodotti che lancerai nel prossimo futuro, eventuali proprietà intellettuali di cui sei titolare e in che modo aumenteranno la redditività. È importante sottolineare anche la provenienza dei prodotti: quelli artigianali provengono da fonti diverse rispetto ai prodotti di tendenza per un'attività di dropshipping , ad esempio.
6. Effettua la segmentazione dei clienti
Il tuo cliente ideale, noto anche come il tuo target market, è la base del tuo marketing plan, se non del tuo intero business plan. Dovrai tenere a mente questa persona nell'adozione delle decisioni strategiche, ecco perché è importante conoscerne i dettagli e inserirli nel tuo business plan.
Per offrire una panoramica olistica del tuo cliente ideale, indica una serie di caratteristiche demografiche generali e specifiche. La segmentazione dei client i spesso comprende:
- Dove vivono
- La loro fascia di età
- Il loro livello di istruzione
- Alcuni modelli comportamentali comuni
- Come trascorrono il loro tempo libero
- Dove lavorano
- Quali tecnologie usano
- Quanto guadagnano
- Dove lavorano in genere
- I loro valori, opinioni o convinzioni
Queste informazioni variano in base a ciò che vendi, ma occorre una certa precisione per rendere assolutamente chiaro chi stai cercando di raggiungere e, soprattutto, perché hai adottato determinate scelte in base a chi sono i tuoi clienti e a ciò che apprezzano.
Ad esempio, uno studente universitario presenta interessi, abitudini di acquisto e sensibilità al prezzo diversi rispetto a un dirigente cinquantenne di un'azienda Fortune 500. Il tuo business plan e le tue decisioni saranno molto diversi in base a chi è il tuo cliente ideale.
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Grazie gli strumenti di segmentazione integrati di Shopify, puoi scoprire informazioni preziose sui tuoi clienti, creare segmenti targettizati come i tuoi piani di marketing con filtri basati sui dati demografici e comportamentali dei tuoi clienti, oltre ad aumentare le vendite con email tempestive e personalizzate.
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7. Definisci un marketing plan
Le tue iniziative di marketing si basano direttamente sul tuo cliente ideale. Il tuo marketing plan deve esporre le tue decisioni attuali e la tua strategia futura, enfatizzando il motivo per cui la tua idea di business è perfetta per il tuo cliente ideale.
Se intendi fare ingenti investimenti sull' Instagram marketing o sulle inserzioni di TikTok , ad esempio, è opportuno verificare che Instagram e TikTok siano le piattaforme principali del tuo pubblico. In caso contrario, dovresti ripensare al tuo marketing plan.
Promuovi la tua attività con gli strumenti di marketing per i clienti di Shopify
Shopify offre tutto quello che serve per conquistare più lead, inviare campagne email, automatizzare i momenti chiave di marketing, segmentare i tuoi clienti e analizzare i tuoi risultati. Inoltre, è tutto gratuito per le prime 10.000 email inviate al mese.
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La maggior parte dei piani di marketing prevede informazioni su quattro argomenti chiave, il cui livello di dettaglio dipende dalla tua attività e dal pubblico del tuo business plan.
- Prezzo: quanto costano i tuoi prodotti e perché hai adottato questa decisione?
- Prodotto: che cosa vendi e in che modo si distingue all'interno del mercato?
- Promozione: come presenterai i tuoi prodotti ai tuoi clienti ideali?
- Posizione: dove venderai i tuoi prodotti? Su quali canali e in quali mercati?
La promozione può essere la parte più cospicua del tuo business plan, dato che puoi approfondire con più facilità i dettagli tattici, ma anche le altre tre aree andrebbero trattate almeno brevemente: ciascuna di esse rappresenta un'importante leva strategica nel tuo marketing mix.
Ecco un esempio di marketing plan per una nuova attività:
8. Indica un piano logistico e operativo
Logistica e operazioni sono i flussi di lavoro che implementerai quando darai vita alla tua idea di business. Se stai scrivendo un business plan per motivi di pianificazione personale, questa sezione è comunque importante da tenere in considerazione, anche se probabilmente non dovrai inserire lo stesso livello di dettagli necessari per la ricerca di investimenti.
Tratta tutti gli aspetti delle tue operazioni pianificate, tra cui:
- Fornitori . Dove ti procuri le materie prime necessarie per la produzione o dove vengono realizzati i tuoi prodotti?
- Produzione . Creerai, produrrai, venderai all'ingrosso i tuoi prodotti o userai la tecnica del dropshipping? In quanto tempo i prodotti vengono creati e spediti a te? Come gestirai le stagioni di picco o le impennate improvvise nella domanda?
- Strutture . Dove lavorerai insieme ai membri del tuo team? Hai intenzione di predisporre uno spazio fisico di vendita al dettaglio? Se la risposta è sì, dove?
- Apparecchiature . Quali strumenti e tecnologie ti occorrono per operare (ciò comprende tutto, da computer a lampadine e tutto il resto)?
- Spedizione ed evasione degli ordini. Gestirai tutte le attività di evasione degli ordini dall'interno o ti rivolgerai a un apposito partner esterno?
- Inventario . Quale sarà la misura del tuo inventario e dove avverrà lo stoccaggio? In che modo avrà luogo la spedizione ai partner, se necessario, e come ti approccerai alla gestione dell'inventario ?
Da questa sezione dovrebbe emergere per chi legge la tua solida conoscenza della supply chain e la presenza di piani di emergenza validi in caso di eventuali incertezze. Se sei tu a leggere, la sezione dovrebbe costituire una base per l'adozione di altre decisioni importanti, come la definizione del prezzo dei tuoi prodotti per coprire i costi stimati, oltre al momento in cui ritieni di andare in pareggio con la spesa iniziale.
9. Crea un piano finanziario
Indipendentemente dalla bontà della tua idea e dell'investimento in termini di sforzi, tempo e denaro, un'attività sopravvive o muore in base alla sua situazione finanziaria. In fin dei conti, le persone desiderano collaborare con un business ritenuto valido per il prossimo futuro.
Il livello di dettagli necessari nel tuo piano finanziario varierà in base a pubblico e obiettivi. Tuttavia, in genere si inseriscono tre elementi principali relativi alle proprie finanze: un conto economico, un bilancio e un prospetto dei flussi di cassa. Può essere altresì opportuno includere proiezioni e dati finanziari.
Ecco un modello di foglio di calcolo che comprende tutto ciò che ti serve per creare un conto economico, un bilancio e un prospetto dei flussi di cassa, con alcuni numeri esemplificativi. Se necessario, puoi modificarlo in modo che rifletta le proiezioni.
Diamo un'occhiata ai tipi di rendiconti finanziari di cui avrai bisogno.
Conti economici
Il conto economico è pensato per illustrare a chi legge le fonti dei tuoi ricavi e le spese in un determinato periodo di tempo. Da queste due informazioni è possibile ricavare il fondamentale risultato finale o i profitti o le perdite subite dalla tua attività nel periodo in questione. Se non hai ancora lanciato il tuo business, puoi prevedere le fasi future delle medesime informazioni.
Il bilancio offre un resoconto del capitale proprio della tua attività. Da una parte, indichi tutte le attività del tuo business (ciò che possiedi), mentre dall'altra, tutte le passività (ciò che devi), così da fornire una panoramica del capitale sociale della tua attività, calcolato con la seguente formula:
Attività - Passività = Capitale proprio
Prospetti dei flussi di cassa
Il prospetto dei flussi di cassa non si discosta dal conto economico, ma presenta un'importante differenza: tiene conto del momento di incasso dei ricavi e di quello di liquidazione delle spese.
Quando il denaro in entrata supera quello in uscita, il tuo flusso di cassa è positivo. Viceversa, il tuo flusso di cassa sarà negativo. In linea di massima, il prospetto dei flussi di cassa ti consente di individuare i periodi di liquidità scarsa o in surplus, nonché i casi in cui potrebbe servirti un piano di emergenza per accedere ai finanziamenti necessari per mantenere la tua attività solvibile.
Queste informazioni sono fondamentali per prevedere il tuo prospetto dei flussi di cassa così da individuare eventuali lacune o flussi di cassa negativi e adeguare le attività in base alle necessità.
Perché scrivere un business plan?
Gli investitori si affidano ai business plan per valutare la validità di un'attività prima di finanziaria, ecco perché i business plan sono in genere associati all'ottenimento di un prestito.
Inoltre, i business plan permettono ai proprietari di individuare le aree di miglioramento prima del lancio, evitando così costosi errori lungo il percorso. "La stesura di un business plan ci ha aiutato a individuare le incognite e ha semplificato l'identificazione di lacune per le quali ci serviva aiuto o, perlomeno, ci ha consentito di migliorare le nostre competenze", ha dichiarato Jordan Barnett, titolare di Kapow Meggings .
Esistono molti altri validi motivi per prendere in considerazione la stesura di un business plan, tra cui:
- Pianificazione strategica. Scrivere il tuo business plan è un prezioso esercizio per chiarire le tue le idee e può aiutarti a comprendere l'ambito della tua attività, nonché il tempo, il denaro e le risorse necessari per iniziare.
- Valutazione delle idee. Se hai più idee in mente, un business plan di massima per ciascuna di esse ti permette di dedicare tempo ed energie a quelle con le maggiori probabilità di successo.
- Ricerca. Per scrivere un business plan, dovrai effettuare ricerche su clienti ideali e concorrenza, informazioni preziose per l'adozione di decisioni più strategiche.
- Recruiting. Il tuo business plan è uno dei modi più semplice per comunicare la tua visione ai potenziali nuovi assunti e può rafforzarne la fiducia nell'azienda, specie nelle fasi iniziali di crescita.
- Partnership. Se intendi collaborare con altri brand, questi potranno capire più facilmente se la tua attività si sposa alla loro grazie a una panoramica chiara della tua visione, del tuo pubblico e della tua strategia di business.
- Concorrenza. Ci sono molti bandi per business plan che offrono premi come mentorship, sovvenzioni o capitali di investimento.
Se sei alla ricerca di un modo strutturato per esporre le tue idee e condividerle con persone in grado di avere un grande impatto sul tuo successo, un business plan è un eccellente punto di partenza.
Tipi di business plan
I tipi di business plan possono essere a una o più pagine e includere grafici e relazioni dettagliate. Non esiste un unico modo per creare un business plan. L'obiettivo è comunicare a chi legge le informazioni più importanti sulla tua azienda.
I business plan più comuni comprendono, a titolo esemplificativo, ma non esaustivo:
Business plan tradizionali
Si tratta dei business plan più comuni. La loro stesura richiede più tempo e possono essere piuttosto lunghi. Le società di venture capital e i finanziatori si aspettano questo tipo di business plan, che potrebbe essere superfluo se non intendi metterti alla ricerca di finanziamenti esterni. Ed è in questo caso che entra in gioco il prossimo tipo di business plan.
Lean business plan
Un lean business plan è una versione più corta della sua controparte tradizionale. Si basa sullo stesso formato, ma comprende solo le informazioni più importanti. Le aziende si servono dei lean business plan per l'onboarding dei nuovi assunti o per modificare i business plan esistenti per un target market specifico.
Business plan per organizzazioni no profit
Un business plan per organizzazioni no profit è pensato per gli enti che operano con fini di pubblica utilità o sociali. Contiene tutte le informazioni tipiche di un business plan tradizionale, più una sezione che illustra l'impatto che l'azienda intende avere. Ad esempio, un brand di altoparlanti e cuffie che mira ad aiutare le persone con disturbi dell'udito. I donatori spesso richiedono questo tipo di business plan.
📚 Scopri di più: la strada verso il successo: esempi di business plan a cui ispirarti .
7 suggerimenti per la creazione di un piccolo business plan
La stesura di un business plan prevede una serie di best practice. Anche se il tuo business plan sarà specifico per la tua attività e i tuoi obiettivi, tieni a mente questi suggerimenti mentre lo scrivi.
1. Conosci il tuo pubblico
Puoi personalizzare lessico e livello di dettaglio in base a chi leggerà il tuo business plan (anche se lo stai scrivendo solo per te, per schiarirti le idee), se sei a conoscenza di questa informazione. In questo modo, potrai assicurarti di inserire le informazioni più importanti e individuare le sezioni non altrettanto utili da omettere.
2. Fissa un obiettivo chiaro
Se il tuo obiettivo è ottenere un finanziamento per la tua azienda, dovrai impegnarti di più e fornire maggiori dettagli nella creazione di un business plan, rispetto a quando ciò avviene per te o per il tuo team.
3. Dedica del tempo alla ricerca
Le sezioni del tuo business plan si baseranno principalmente sulle tue idee e sulla tua visione, ma alcune delle informazioni più importanti di cui avrai bisogno richiederanno ricerche da fonti indipendenti. È qui che puoi dedicare del tempo per scoprire il tuo pubblico di destinazione, l'eventuale domanda per i tuoi prodotti e chi altro vende prodotti o servizi analoghi.
4. Sii breve e vai subito al punto
Indipendentemente da chi lo leggerà, il tuo business plan deve essere breve e leggibile, in genere non più lungo di 15-20 pagine. Se disponi di ulteriori documenti che ritieni utili per il tuo pubblico e i tuoi obiettivi, prendine in considerazione l'aggiunta come appendici.
5. Mantieni tono, stile e forma coerenti
Il modo migliore per raggiungere questo risultato è affidare la stesura del business plan a una sola persona o concedere il tempo necessario a un editing adeguato prima della sua distribuzione.
6. Usa un modello di business plan
Puoi anche utilizzare un modello di business plan gratuito come schema per la stesura del tuo. Queste soluzioni spesso spiegano ogni sezione, dai progetti finanziari alle ricerche di mercato fino alle dichiarazioni sulla mission, così da avere la certezza di non tralasciare alcun passaggio.
7. Prova i software per business plan
Scrivere un business plan non è l'attività più semplice per i titolari di un'attività. Ma è importante per chiunque stia avviando o espandendo il proprio business. Per fortuna, esistono strumenti utili per la pianificazione, la stesura, la creazione di grafici, la sincronizzazione dei dati finanziari e molto altro ancora. I software per business plan offrono anche modelli di business plan e tutorial per aiutarti a crearne uno completo in poche ore, anziché in giorni.
Ecco alcune delle migliori soluzioni:
- LivePlan : l'opzione più conveniente con esempi e modelli
- Bizplan : personalizzato per le startup in cerca di investimenti
- Go Small Biz : opzione accessibile per ogni budget con modelli specifici di settore
Errori comuni nella stesura di un business plan
Nessun altro articolo sui business plan ti dirà quello che stiamo per dirti: il tuo business plan potrebbe non avere successo. L'ultima cosa che vuoi è sprecare tempo e sforzi. Evita questi errori comuni:
- Cattive idee di business. In alcuni casi, la tua idea potrebbe essere troppo pericolosa per gli investitori, troppo costosa da realizzare e potrebbe non avere mercato. Punta su piccole idee di business con bassi costi di avvio.
- Nessuna exit strategy. Se non presenti una exit strategy o un piano di uscita dall'attività con i massimi profitti per gli investitori, non avrai molta fortuna nella ricerca di capitali.
- Team poco equilibrato. Lo strumento principale per avviare un'attività è un ottimo prodotto, ma è un team incredibile che lo rende eccezionale. Purtroppo, molti titolari di attività sottovalutano l'importanza di un team equilibrato, concentrandosi solo sui potenziali profitti, senza preoccuparsi di come conseguirli.
- Mancanza di proiezioni finanziarie. Non dimenticare lo stato patrimoniale, i prospetti dei flussi di cassa, il bilancio e i conti economici. Inserisci la tua analisi sul break-even e i calcoli sul ROI nelle tue proiezioni finanziarie per creare un business plan di successo.
- Errori di battitura e grammatica. Tutte le migliori organizzazioni affidano a un editor la revisione dei loro documenti. Se qualcuno nota errori di battitura mentre legge il tuo business plan, come può credere che gestirai un'azienda di successo?
Prepara subito il tuo business plan
Un business plan può aiutarti a identificare i passaggi successivi, chiari e mirati per la tua attività, anche se non intendi in nessun caso rivolgerti a investitori. Inoltre, può aiutarti a scoprire le lacune del tuo piano prima che diventino problemi.
Se stai dando vita a una nuova idea di business online , creando un negozio al dettaglio, stai facendo crescere la tua attività già avviata o acquistando un'attività esistente , ora sai come scrivere un business plan ideale per gli obiettivi e le esigenze della tua attività.
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Business plan: domande frequenti
Come faccio a scrivere un business plan.
Scoprire come scrivere un business plan è semplice se usi modelli o software per business plan. Di solito, un business plan tradizionale per ogni nuova attività dovrebbe presentare i seguenti componenti:
- Executive summary
- Descrizione dell'azienda, compresa la value proposition
- Analisi di mercato e della concorrenza
- Dirigenza e organizzazione
- Prodotti e servizi
- Segmentazione dei clienti
- Marketing plan
- Logistica e operazioni
- Piano e proiezioni finanziarie
Quali sono le caratteristiche di un buon business plan?
Un buon business plan inizia con un esauriente executive summary, Inoltre, delinea in modo adeguato fattibilità dell'idea, informazioni preziose sul target market e panorama competitivo. Un modello di business plan consente alle aziende di seguire il formato tipico dei business plan tradizionali, che comprende proiezioni finanziarie, informazioni sul team dirigenziale e altri elementi chiave richiesti da società di venture capital e potenziali investitori.
Quali sono le 3 finalità principali di un business plan?
Le tre finalità principali di un business plan sono:
- Rendere chiari i tuoi piani per la crescita.
- Comprendere le tue esigenze finanziarie.
- Attirare finanziamenti dagli investitori o ottenere un prestito per aziende.
Quali sono i vari tipi di un business plan?
I tipi di business plan comprendono: startup, rifocalizzazione, interni, annuali, strategici, di fattibilità, operativi, di crescita e basati su scenari. Ciascun tipo di business plan presenta una finalità diversa. I formati dei business plan sono quello tradizionale, lean e per organizzazioni no profit. Trova un modello per il tipo di business plan che desideri scrivere.
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Il business plan è una tabella di marcia per la costituzione di un’azienda. Nel redigerlo si possono incontrare intoppi. Per questo qui trovate:
- I punti centrali di un business plan
- I dieci errori più frequenti nella redazione
- I cinque principali modelli da scaricare
Il business plan è una sorta di tabella di marcia per la costituzione della propria azienda: crea chiarezza sulla strategia, sull’offerta delle prestazioni, sulla situazione di mercato, sulle misure pianificate e sul fabbisogno finanziario previsto. Il business plan mostra inoltre cosa rende la vostra azienda unica e quali sono le vostre competenze chiave, dove si nascondono opportunità e rischi e come intendete presentarvi sul mercato.
Questo articolo sul blog vi illustra a cosa serve un business plan , quale struttura e contenuto dovrebbe avere , quali sono gli errori più frequenti e dove potete trovare i migliori modelli da scaricare .
💡 Buono a sapersi
Attenzione però: nessuno realizza questo strumento di pianificazione a occhi chiusi. La creazione di un business plan richiede tempo, ricerca e concentrazione. Chi teme questo impegno, ma vuole comunque creare una panoramica sui fattori più importanti del modello aziendale, può lavorare con un cosiddetto Business Model Canvas. Alla fine di questo contributo per il blog troverete un esempio e un modello da scaricare .
Il business plan è una rappresentazione sistematica dello sviluppo pianificato di un’azienda. La maggior parte delle dichiarazioni riguarda aspetti aziendali, che forniscono informazioni in particolare su:
- la situazione di mercato (unique selling proposition, concorrenza, domanda)
- gli obiettivi commerciali (cosa vogliamo raggiungere)
- le strategie e le misure concrete per raggiungere questi obiettivi
- i mezzi finanziari e personali necessari per tale fine
Il business plan vi offre una base ben chiara per pianificare le attività della vostra azienda per i primi tre/cinque anni. Vi serve come guida per l’attuazione delle misure definite e risponde a domande centrali relative alla realizzazione dell’idea imprenditoriale, al fabbisogno di risorse e ai risultati realisticamente previsti. Queste informazioni sono particolarmente fondamentali anche per futuri partner commerciali e per l’acquisizione di investitori e altri finanziatori.
Lo scopo del business plan definisce il suo contenuto: esso dovrebbe fare chiarezza sull’azienda da costituire, sui suoi obiettivi e sulle misure previste a tal fine. A livello di contenuto, il business plan contiene non solo l’idea imprenditoriale riportata con precisione, ma soprattutto un’analisi dettagliata di mercato, concorrenza e clienti. Questa parte confronta sostanzialmente l’idea imprenditoriale con le circostanze reali e documentabili. Fanno parte del business plan anche un’analisi finanziaria realistica con una previsione di fatturato pluriennale.
A livello formale un business plan dovrebbe essere formulato in modo breve e conciso, riportare sia opportunità che rischi e distinguere chiaramente tra fatti concreti e stime o scenari. Evitate di mischiare realtà e speranza oppure obiettivi auspicati.
L’indice di un business plan non è regolamentato in modo definitivo, ma comprende almeno i seguenti punti chiave a livello di contenuto:
L’executive summary è un riepilogo breve e conciso (al massimo due pagine) di tutte le parti essenziali del business plan. Si trova all’inizio, ma viene redatto solo quando tutte le altre parti sono state formulate. L’executive summary dovrebbe risvegliare l’interesse e soprattutto motivare i finanziatori ad approfondire il piano aziendale. È la parte del business plan che trasmette la prima, decisiva impressione e pertanto dovete concentrarvi sui punti principali, nello specifico:
- Prodotto/servizio (idea imprenditoriale)
- Obiettivi/strategia
Alla base di una costituzione della propria azienda c’è l’idea imprenditoriale. Una rappresentazione breve e concisa del concetto imprenditoriale è quindi di fondamentale importanza e comprende principalmente:
- Offerta di prestazioni
- Fonti di ricavi
- Segmenti di clientela che si desidera servire
- Struttura dei costi
- Risorse importanti
Qui svolge un ruolo importante la descrizione dei gruppi target: saranno probabilmente loro in quanto clienti, privati o aziende, a generare il fatturato. Questo capitolo contiene una prima panoramica sui gruppi di clienti a cui si rivolge l’offerta di prestazioni e su cui vi concentrerete poi più nel dettaglio nel capitolo “ Mercato e clienti ”.
I vostri stakeholder, tra cui finanziatori, partner, fornitori e collaboratori, vogliono sapere con chi hanno a che fare. La costituzione di un’azienda è molto dipendente dalle persone chiave: per questo voi e le altre persone coinvolte nella costituzione dovreste presentarvi nel business plan con le vostre qualifiche. In particolare, i finanziatori attribuiscono grande valore al team di gestione. Rientrano in questa parte del business plan anche la forma giuridica dell’azienda (insieme alla motivazione per la scelta presa), i rapporti di partecipazione ed eventualmente i principi di dirigenza.
La seconda parte centrale di questo capitolo tratta l’organizzazione dell’azienda. L’organizzazione strutturale e procedurale della futura azienda devono essere definite in modo chiaro e documentabile. Rientra in questa sezione anche la probabile necessità di collaboratori e le loro qualifiche come pure la struttura aziendale in termini di spazio: dove si trova la sede aziendale? Vi sono sedi esterne o sono in programma? Informazioni relative agli aspetti organizzativi dell’azienda hanno lo scopo di trasmettere la sicurezza che anche la struttura interna dell’azienda è pensata a fondo e adeguata all’obiettivo aziendale. Qui si può lavorare bene con organigrammi ed elementi grafici.
Una descrizione dettagliata delle prestazioni di mercato dovrebbe mostrare in modo comprensibile in che modo un’azienda vuole entrare sul mercato. Questa descrizione dovrebbe essere comprensibile anche da persone non specializzate, quindi è bene rinunciare il più possibile a tecnicismi. In questo capitolo non si tratta solo di esprimere il più possibile esattamente a parole il prodotto o il servizio, ma anche di tematizzare in modo comprensibile aspetti relativi a sviluppo e ulteriore sviluppo, grado di innovazione ed eventuali brevetti, vantaggi per i clienti ed esigenze dei clienti.
Per la nuova costituzione di una società di consulenza, questa parte non svolge alcun ruolo o comunque riveste solo un ruolo marginale. Chi però produce e/o distribuisce merci, farà bene a prestare la dovuta attenzione a questo punto. Si deve chiarire ad esempio con quali mezzi di produzione e con quali tecnologie la nuova azienda crea i prodotti, quale know-how è richiesto e con quali investimenti si prevede di far fronte al mantenimento e all’ampliamento delle capacità produttive. Anche il piano degli acquisti merita una verifica precisa: chi sono i principali fornitori? Quali materie prime e mercati delle materie prime sono necessari per un’attività di successo? Quali sono le dipendenze esterne?
💡 Buono a sapersi
Proprio nella rappresentazione dei mezzi e delle tecnologie di produzione vi è il pericolo di perdersi in dettagli tecnici che chi non è specialista comprende a malapena e di certo non può inquadrare. Quindi impegnatevi a redigere una panoramica comprensibile, che sostiene l’idea imprenditoriale e rende chiaro il fabbisogno finanziario.
I lettori sanno già a quale/-i gruppo/-i target si rivolge la vostra offerta. Ora bisogna considerare in modo più preciso il cliente. Quale esigenza copre il vostro prodotto o il vostro servizio? Quali vantaggi offrite alla clientela target di riferimento? Le risposte a queste domande costituiscono la base per le attività di marketing. È altrettanto importante anche la segmentazione della clientela in base alle esigenze, ai criteri socio-economici e psicologici come pure ai mercati geografici.
In questo capitolo riepilogate brevemente anche a quali mercati e segmenti target vi rivolgete e come valutate la vostra posizione di mercato. In particolare, la previsione di mercato assume qui un ruolo centrale, poiché dichiara quanto un modello aziendale è orientato al futuro. Nel complesso, in questo capitolo i lettori dovrebbero trovare tutte le informazioni rilevanti in merito alle condizioni di mercato per il prodotto programmato o per il modello aziendale a cui si mira. Come individuare ed esaminare le caratteristiche principali di un mercato target, si può apprendere dal nostro articolo " Analisi di mercato: la base per avviare con successo un’atti ".
Ogni nuova costituzione deve confrontarsi con il mercato e quindi con la concorrenza: c’è sempre una concorrenza. È quindi importante identificare i prodotti della concorrenza, ma anche i prodotti sostitutivi. Oltre al piano dei prodotti, dovete analizzare anche il piano degli attori concorrenti, in particolare i principali concorrenti e le loro strategie di mercato e in quale aspetto si distinguono dalla strategia della vostra azienda. Infine, in questa parte vanno anche presentati i vantaggi e gli svantaggi della concorrenza in modo sobrio e autocritico.
Il prerequisito per un piano di marketing è la segmentazione di mercato e clientela. Partendo da questa base viene definita la strategia di introduzione sul mercato con obiettivi parziali e pietre miliari. Altri aspetti centrali nel marketing sono la politica dei prezzi con calcolo dei prezzi, la struttura degli sconti e la differenziazione dei prezzi sul mercato, la definizione di canali di vendita e di distribuzione come pure le forme di supporto e promozione della vendita.
Il prodotto può essere valido quanto volete e la prestazione di mercato innovativa, ma se il pubblico target non ne è a conoscenza, non lo acquisterà. Misure nel settore della pubblicità e delle pubbliche relazioni sono quindi di fondamentale importanza per l’ingresso sul mercato di aziende di nuova costituzione. Dovete pertanto definire da un lato mezzi, canali e budget per pubblicità e PR e dall’altro anche verificare costantemente l’efficacia di queste misure ed eventualmente apportare modifiche. P otete scoprire le opportunità che il mondo online vi offre nel nostro articolo " Marketing digitale: che cos’è e a cosa serve ". E nell'articolo " Acquisizione: cos’è e come funziona ?" vi mostriamo come si svolge il processo di acquisizione e quali misure prevede.
Tutte le misure programmate devono confluire nel budget per il marketing, che a sua volta è parte integrante del piano finanziario . All’inizio si devono mettere in conto spese elevate per il marketing, così che possiate far conoscere la vostra offerta.
Una volta analizzati il mercato e il suo potenziale, non è più così difficile formulare chiari obiettivi aziendali. Con gli obiettivi definite COSA desiderate raggiungere. Nella strategia aziendale si tratta ora di illustrare COME si possono raggiungere questi obiettivi. Prendetevi tempo per elaborare la vostra strategia aziendale, perché è una delle parti principali del business plan.
La strategia aziendale inizia con la formulazione di alcuni punti fondamentali, in particolare missione e visione. La visione descrive lo stato ideale in futuro e soprattutto vuole motivare, mentre la missione fornisce informazioni su quello che l’azienda vuole offrire alla clientela.
Si aggiungono poi altri elementi, ad esempio la unique selling proposition (USP) che descrive la proposta unica di vendita della vostra offerta. Importante: qui si parla dei vantaggi per il cliente, non della capacità di prestazioni del prodotto. Qualità, servizio e prezzo sono fattori essenziali del vantaggio per i clienti. Chi è in grado di portare sul campo una vera unique selling proposition ha buone possibilità di successo. In base all’analisi di mercato e all’unique selling proposition individuata potete definire il modo in cui volete posizionare la vostra azienda sul mercato.
Dall’analisi e dalla preparazione si ricavano in linea di principio tre possibilità per la strategia aziendale:
- Differenziazione per fornitori di nicchia
- Leadership di costo per aziende che sono superiori alla concorrenza in termini di efficienza
- Leadership di qualità per chi si distingue grazie a un elevato standard di qualità dei prodotti
L’analisi SWOT, analisi consolidata da mezzo secolo, permette di valutare meglio le opportunità e i rischi di un’idea imprenditoriale. Inoltre, i finanziatori come ad esempio le banche richiedono spesso questa analisi. L’acronimo inglese SWOT sta per punti di forza ( S trengths), punti di debolezza ( W eaknesses), opportunità ( O pportunities) e rischi ( T hreats). Questo strumento di analisi permette ai fondatori di individuare le opportunità e i rischi rilevanti.
L’analisi SWOT inizia con un’analisi di contesto e della concorrenza. Le conoscenze così acquisite aiutano ad analizzare i punti di forza e di debolezza della propria azienda e delle sue prestazioni di mercato. L’obiettivo è rispondere alla domanda: «La vostra azienda è equipaggiata per il mercato?». I punti di forza significano che siete equipaggiati, i punti di debolezza che non lo siete o non lo siete abbastanza. Partendo da questi fattori interni si derivano le opportunità e i rischi, i fattori esterni. Si parla di opportunità se dall’interazione tra sviluppo esterno e i propri punti di forza risulta la possibilità di sfruttare questa circostanza. È invece presente un rischio se un evento esterno minaccia il modello aziendale.
Sulla base dell’analisi SWOT si mira quindi a sviluppare misure che sfruttano le opportunità e limitano i rischi. Dove i punti di forza incontrano le opportunità si indica un ampliamento, in presenza di punti di debolezza si formula piuttosto una strategia di recupero. Nel caso di una combinazione di punti di forza e rischi si consiglia una strategia di copertura, mentre la combinazione di punti di debolezza e rischi mostra quali aspetti sarebbe meglio tralasciare.
La parte finanziaria è il cuore pulsante del business plan. Mostra in cifre in che misura un’idea imprenditoriale si può realizzare in modo economicamente redditizio, fornendo allo stesso tempo informazioni su quanto capitale è necessario per il finanziamento della vostra nuova azienda. Per i fondatori il piano finanziario è un importante strumento di controllo per tenere sotto controllo lo sviluppo dell’azienda e riconoscere per tempo debolezze finanziarie. Il piano finanziario svolge un ruolo assolutamente centrale per l’acquisizione di capitale presso banche e investitori , pertanto un buon piano finanziario è decisivo affinché il finanziamento vada a buon fine. Nei nostri articoli “Creare un piano finanziario” e “Pianificazione della liquidità” trovate tutte le informazioni importanti a riguardo e modelli da scaricare.
Siete liberi nell’organizzazione di questo capitolo. Potete inserire ad esempio:
- Estratto del registro di commercio
- Estratti del registro delle esecuzioni degli esponenti / team di costituzione
- Curricula significativi delle persone centrali
- Contratti (locazione/affitto, leasing, ecc.)
- Opuscoli su azienda e prodotti
- Piani ad esempio di macchinari
- Fabbisogno di capitale, conto economico e altro materiale statistico, se non già contenuto nella parte relativa alle finanze.
La pianificazione della propria attività e la creazione di un business plan non sono una passeggiata, ma piuttosto un viaggio avventuroso con molti imprevisti e insidie. Ecco le più frequenti:
La sopravvalutazione di se stessi è un fenomeno diffuso tra i fondatori e tende a trovare espressione in idee completamente irrealistiche. Qualsiasi ipotesi formuliate deve essere realistica e supportata da fatti. Si consiglia inoltre di lavorare con scenari: scenario migliore, normale e peggiore.
Una buona idea è il prerequisito per una nuova costituzione, ma non basta solo quella: serve anche una domanda che ripaga e quindi un mercato. Un’analisi carente e una conseguente valutazione errata del mercato possono rapidamente portare a false aspettative e previsioni. Questo è uno degli errori più frequenti nei business plan.
Purtroppo i fondatori si chiedono troppo poco quali vantaggi offrono ai clienti target, quali problemi dei clienti possono risolvere. Nel vostro business plan l’analisi della clientela e la rappresentazione delle loro esigenze svolge un ruolo importante e vale quindi la pena approfondire questo aspetto.
Calcolare correttamente le spese di costituzione come pure i costi di gestione correnti e le spese di avviamento sembra essere difficile per molti. Carenze nel calcolo del fabbisogno di capitale e di finanziamento sono frequenti e la conseguenza è che il fabbisogno effettivo viene spesso stimato in modo errato.
La pianificazione di fatturato, costi, ricavi e liquidità su un arco di alcuni anni implica sempre delle inesattezze. Tuttavia, lo sviluppo del fatturato deve essere illustrato in modo realistico e plausibile, il rapporto di questo con lo sviluppo dei costi deve essere ragionevole e nel complesso deve emergere uno scenario credibile.
Dovete elaborare e pubblicizzare in modo mirato il grado di successo di un’idea imprenditoriale e anche il numero dei potenziali acquirenti. Il business plan deve quindi fornire informazioni sulle misure di distribuzione pianificate in modo comprensibile e supportato da fatti.
Chi costituisce un’azienda è convinto della propria idea imprenditoriale, ma tende anche a dare troppo spazio ai dettagli del prodotto o del servizio. È invece molto più importante che il business plan elenchi i vantaggi e le opportunità di successo della nuova azienda in modo convincente, supportandoli con i fatti. Le argomentazioni e il calcolo progettuale devono basarsi su questo.
Perché qualcuno dovrebbe acquistare questo prodotto o ricorrere a questo servizio? Dovete chiarire nel business plan quello che rende unica la vostra prestazione di mercato, la vostra unique selling proposition (USP). Da qui si deduce anche il posizionamento della vostra azienda.
Molti fondatori omettono i rischi o li minimizzano. Tuttavia, ogni start-up deve prendere in considerazione i propri fallimenti. Per questo è più che opportuno analizzare e formulare i rischi in modo non emotivo: Quindi non fatevi imbrogliare dal vostro ottimismo, ma procedete in modo autocritico e preciso.
Il dispendio di tempo per la creazione di un business plan viene spesso sottovalutato. La conseguenza sono debolezze concettuali, presentazione eccessiva di aspetti secondari, impostazione e struttura poco convincenti, rappresentazione confusa, (troppi) errori di ortografia. Quindi riservate tempo sufficiente per poter eliminare per tempo i punti deboli del business plan.
Nel web sono disponibili numerosi modelli per il business plan e la maggior parte può essere scaricata gratuitamente, ma spesso dovete indicare il vostro indirizzo e-mail. Questi modelli sono diffusi soprattutto presso le grandi banche e le banche cantonali. Sta inoltre aumentando il numero di strumenti software per la creazione di business plan: alcuni sono gratuiti, ma spesso solo nella versione base. Di norma la versione completa è disponibile pagando una tassa di licenza.
Abbiamo stilato per voi una lista con i migliori cinque modelli di business plan, scaricabili gratuitamente.
Modelli di business plan e modelli predefiniti con diversi gradi di dettaglio e per aziende di diverse dimensioni. Qui trovate i download .
Modelli ben strutturati in Word, accompagnati da una guida con indicazioni sugli aspetti da tenere a mente durante la compilazione. Qui trovate i download .
Istruzioni passo dopo passo per la presentazione della vostra idea imprenditoriale. Risultato: basi decisionali professionali per potenziali investitori. Qui trovate i download .
Un modello un po’ diverso per il business plan, che comunque semplifica la compilazione. Comprese istruzioni per la compilazione. Qui trovate i download .
La giovane azienda di software dalla Germania offre, oltre alle proprie soluzioni di software, anche un modello di business plan in Word gratuito con istruzioni. Qui trovate il download .
Naturalmente esiste anche una quantità di letteratura sul tema del business plan quasi ingestibile. Il manuale “Der Businessplan” di Franco Dorizzi e Pascal O. Stocker si distingue piacevolmente dalle molte pubblicazioni di scienze economiche, talvolta un po’ distaccate, grazie al suo radicale orientamento alla pratica. Il manuale affianca l’impegnativo processo di sviluppo di un business plan con utili documenti di lavoro, liste di controllo e numerosi modelli digitali.
Con il Business Model Canvas potete farvi una panoramica sugli aspetti principali del vostro modello aziendale. Si tratta di un metodo con cui sviluppare, verificare ed elaborare i modelli aziendali. L’idea viene da Alexander Osterwalder, un imprenditore, docente e autore svizzero.
Un Business Model Canvas consiste di nove campi che forniscono informazioni su fattori centrali e che vanno gradualmente riempiti di contenuto. Il nostro modello vi mostra in un esempio quali sono i contenuti dei nove campi, così che poi possiate compilare il modello vuoto conformemente alla vostra idea imprenditoriale.
Ogni costituzione di azienda comporta molti compiti amministrativi. Sul nostro portale potete trovare indicazioni, istruzioni e modelli su tutti i principali temi di costituzione.
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Come scrivere un business plan vincente: guida completa con esempi (2024)
Hai un'idea imprenditoriale, una grande idea, ma non sai da dove cominciare per realizzarla. Ebbene te lo dico io: dalla scrittura di un business plan completo e dettagliato
Senza un piano, ti ritroverai a prendere continuamente decisioni improvvisate per la tua azienda e per te stesso. E potresti sprecare anni e i risparmi di una vita in un progetto che ha poche possibilità di successo.
Perciò, anche se la tua idea è grandiosa, hai bisogno di un piano strategico che ti aiuti a far crescere la tua azienda nel modo corretto. E devi averlo ora ! Perché non passerà molto tempo prima che i tuoi concorrenti utilizzino le loro risorse per superarti in intelligenza e rubarti l'idea.
Non ti preoccupare... Con il mio aiuto, sarai in grado di redigere un business plan vincente e iniziare l'attività con il piede giusto .
Imparerai a presentare un business plan vincente a investitori e banche per ottenere i finanziamenti necessari alla tua nuova impresa, a identificare il tuo cliente target, a costruire il tuo Brand e a costruire relazioni con i tuoi potenziali clienti.
Sarai in grado di creare una strategia chiara e una road map per la tua azienda , che potrai seguire e trasformare in realtà con la certezza di essere sempre sulla strada giusta per raggiungere i tuoi obiettivi.
Sei pronto per iniziare a pensare come un imprenditore di successo e costruire un'azienda che resista alla prova del tempo?
Cosa è un Business Plan
Un buon business plan è, per definizione, un documento che serve come guida o tabella di marcia per qualsiasi imprenditore. Si tratta di un progetto di business che fornisce una roadmap di dove andrete in futuro, passo dopo passo
E' assolutamente fondamentale nelle prima fasi di vita di una startup
Raccoglie sia informazioni generali sia proiezioni finanziarie utili per aiutarti a identificare le risorse e gli strumenti necessari per arrivare alla destinazione.
Il business plan è la tua guida all'azione, che ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi, ed è fondamentale sia per una nuova attività, sia per una già consolidata. Il suo scopo è quello di creare una visione per il tuo business che sia realistica e ispiratrice .
A proposito se vuoi approfondire questo tema ti consiglio di scaricare la mia GUIDA GRATUITA
A cosa serve e perché è importante
Un business plan serve a progettare il tuo business e a creare un piano d'azione per il suo futuro. Senza di esso non puoi capire se stai facendo progressi o meno. Senza un quadro accurato della tua azienda e del settore in cui operi, non puoi prendere decisioni informate e avere successo.
Soprattutto senza questa pianificazione non potrai
- Eseguire una strategia di marketing realistica.
- Pianificare la crescita in ognuna delle fasi dell'attività d'impresa
- Avere un'idea chiara dei rischi e delle minacce alle quali andrai incontro esponendoti sul mercato, grazie ad una analisi SWOT
- individuare correttamente i propri punti di forza e di debolezza e impostare una strategia di crescita
- riconoscere e cogliere le opportunità che troverai lungo il percorso
- pianificare le scelte strategiche aziendali
- capire come raggiungere gli obiettivi prefissati
- individuare i fattori critici per il successo aziendale
- raggiungere la quota di mercato prefissata
- Capire quali saranno i numeri dell'attività nei primi mesi di vita e di conseguenza avere una previsione finanziaria adatta a farti sopravvivere nei primi periodi, quelli più duri.
Secondo una statistica del Journal of Management Study , le aziende che producono un business plan crescono:
- il 30% in più di quelle che non lo fanno
- il 71% più velocemente
Chi è l'esperto che realizza business plan?
Una domanda che ricevo molto spesso è: Chi mi può aiutare a redigere un business plan? A chi mi rivolgo per prepararlo?
Spendiamo due parole per introdurre un concetto fondamentale. C'è una sola persona che può e deve realizzare il piano progettuale per la sua azienda: l'imprenditore che la vuole avviare .
E' l'imprenditore infatti a dover conoscere alla perfezione i numeri e le caratteristiche del suo mercato target, se vuole sperare di avere successo.
Ovviamente, non deve necessariamente fare tutto da solo. L'imprenditore può infatti avvalersi di professionisti specializzati o di esperti di marketing che possano aiutarlo a redigere un modello di business plan esemplare.
Per esempio io posso sicuramente aiutarti. Ma prima devi capire come lavoro e per farlo puoi accedere alle RISORSE GRATUITE
Come sviluppare un business plan
Questo documento è composto da una serie più o meno lunga di contenuti, a seconda dell'obiettivo che intendi perseguire. Tuttavia, nella maggior dei casi troverai sempre un certo filo conduttore, che parte dall'analisi della tua idea imprenditoriale, procede esaminando il mercato di riferimento in cui vuoi operare e poi approfondisce le strategie di marketing e di produzione.
Vediamo come impostare un buon lavoro passo dopo passo
Tipicamente il business plan comincia con l'indice, una breve lista di tutti i punti che saranno trattati nel seguito. E' la prima cosa che viene letta, ma l'ultima che viene scritta.
Perciò assicurati di compilarlo solamente dopo aver redatto tutti i passi seguenti
2 - Executive summary
L'executive summary è un riassunto breve, tipicamente di una pagina, dell'intero documento, e come tale, è scritto per ultimo, insieme al sommario.
Lo scopo del riassunto esecutivo è di fornire una rapida panoramica del piano di business . Dovrebbe essere una panoramica chiara e concisa dove dici al tuo lettore perché stai scrivendo questo documento - lo scopo dell'analisi e gli obiettivi della futura azienda.
L'executive summary dovrà quindi contenere una breve panoramica:
- del fondatore e delle sue esperienze precedenti
- dell'idea dell'azienda
- dell'idea d' impresa
- del settore
- degli obiettivi aziendali
- di eventuali finanziamenti
- delle linee guida di sviluppo
- di eventuali figure professionali esterne
- della concorrenza e di come vogliamo differenziarci da essa
- I principali punti di forza e debolezza dell'azienda
- Le principali opportunità dell'azienda
- Una breve panoramica del team di gestione
- Alcune stime prudenziali che facciano comprendere a quali numeri di fatturato e utili può arrivare
L'executive summary è la prima ed ultima opportunità che avrai per impressionare il lettore . Infatti se non riuscirai a catturare l'attenzione dell'investitore in una pagina, di sicuro non leggerà tutto il documento.
Quindi assicurati di pianificare correttamente il suo contenuto
3 - Descrizione dell'impresa
Questa sezione descrive la tua azienda in dettaglio e viene a volte chiamata "concetto di business". Dovrebbe includere tutto ciò di cui hai bisogno per convincere il lettore che la tua idea di business avrà successo.
È importante che tu descriva il business, il mercato, la concorrenza e la tecnologia che c'è dietro, in un modo che sia comprensibile sia per le persone tecniche che per quelle non tecniche.
La cosa migliore è usare i classici concetti di mission e vision, così che in poche parole sia possibile capire quale è la missione aziendale .
Hai anche bisogno di spiegare perché la gente vorrà usare il tuo prodotto o servizio. Questo può avvenire evidenziando i tuoi vantaggi competitivi rispetto ai tuoi concorrenti.
Puoi continuare spiegando i tuoi obiettivi di breve, medio e lungo termine e perché volete raggiungere proprio quelli.
È importante non promettere troppo. Sarà facile eccitarsi troppo e fare troppe promesse quando si è entusiasti della propria idea di business. Ma ricorda che il business plan non serve a capire co esattezza quanti soldi farai se avrai successo... bensì a quanto soldi perderai se fallirai.
4 - Descrizione del prodotto o servizio
Questa parte è quella in cui descrivi il contenuto della tua idea imprenditoriale .
È la parte più importante del piano e dovrebbe occupare la maggior parte dello spazio del documento. Dovresti iniziare con una breve introduzione e dare alcune informazioni sul tuo prodotto o servizio. L'introduzione dovrebbe essere breve, chiara e dritta al punto.
Dovresti anche includere i benefici per il consumatore indicando:
- come il tuo prodotto aiuterà i tuoi potenziali clienti?
- Che problema risolve o che desiderio soddisfa?
- È davvero unico?
- Come funziona?
- Quanto costerà?
- Qual è la concorrenza? Quali sono i loro prodotti/servizi? Come saranno diversi dai tuoi?
Dovrai elencare le caratteristiche tecniche del prodotto ma anche i singoli benefici che ognuna di queste caratteristiche produrrà nella vita del tuo cliente.
Assicurati di inserire schemi, grafici e dettagli visivi o multimediali che consentano al lettore di capire senza avere dubbi.
5 - L'analisi di mercato
In questa sezione si entra nella parte dell'analisi di mercato, dove si analizza il mercato di riferimento per il tuo prodotto e come esso evolverà in futuro. Questa indagine è in assoluto la parte più importante nella progettazione di un business.
E' come la diagnosi di un dottore, che voglia poi elaborare una cura. O come il sopralluogo di un ingegnere civile, che debba stabilire se è possibile costruire in una certa zona.
L'analisi di mercato è a sua volta composta di varie fasi, che puoi trovare esplicitate in questa lunga guida alle analisi di mercato
L'analisi del settore
In particolare l' analisi di settore prende in esame il mercato nel quale competi, al fine di individuarne caratteristiche, dimensioni e tendenze:
- Qual è l'attuale situazione dell'industria?
- Perché si trova nello stato in cui si trova oggi?
- Sta crescendo o diminuendo?
- Quali nuove tecnologie sono state sviluppate?
- Quali sono i rischi potenziali per il suo business?
- Quali sono le tendenze del mercato ?
- Quali sono le principali sfide per il tuo business?
Dovrai descrivere come la tua azienda si inserisce nella struttura attuale del settore e in che modo intende muoversi al suo interno
Analisi competitiva
L'analisi competitiva, detta anche analisi della concorrenza , è quella parte dell'analisi di mercato (a sua volta parte del business plan) che dovrebbe aiutarti a identificare i concorrenti più importanti per il tuo prodotto o servizio.
Dovrebbe essere un'opportunità per te di confrontare i punti di forza e di debolezza della tua azienda con quelli dei vostri concorrenti . In questa sezione, dovrete descrivere:
- Chi sono i tuoi competitor ?
- Quali sono le loro quote di mercato?
- come il vostro prodotto o servizio differisce da quello dei vostri concorrenti?
- Quale dei vostri concorrenti cercherete di battere?
- Con quale dei suoi concorrenti non intendete competere?
- Qual è il vostro vantaggio competitivo ?
- Quali sono i loro piani a breve, medio e lungo termine ?
- Quali sono i loro punti di forza e di debolezza?
- Hanno una forte immagine di marca?
- Quali sono i loro piani di crescita?
- Hanno un piano di espansione?
Questa sezione ti aiuterà a capire cosa rende il tuo prodotto o servizio diverso dai tuoi concorrenti. Potrai evidenziare le tue caratteristiche distintive e puntare sui fattori di successo della tua azienda. Perché come forse sai, il tuo prodotto non deve essere migliore di quello dei concorrenti, ma unico rispetto agli altri.
O almeno questo è ciò che dovrai comunicare
Identifica i tuoi clienti
Questa è la parte più importante del business plan. Infatti se non sai chi vuoi aiutare tutto il resto è inutile. Dovrai fare quanto segue: eseguire ricerche di mercato approfondite per descrivere chi è il tuo cliente ideale sulla base di caratteristiche demografiche e psicografiche:
- il suo reddito
- il suo sesso
- la sua etnia
- il suo livello di istruzione
- la sua posizione professionale
- i suoi interessi
- e così via...
Qui trovi articoli che descrivono come trovare i tuoi clienti target e la tua nicchia di mercato
Descrivi come compreranno il tuo prodotto o servizio e quanto lo pagheranno .
- Cosa si aspettano da te?
- Cosa li spinge a comprare il tuo prodotto o servizio?
- Quali sono le ragioni per cui non comprano il tuo prodotto o servizio?
- Come attirerai i potenziali clienti?
- Come li convincerai a comprare da te?
Rispondere a tutte queste domande è fondamentale per individuare i tuoi clienti ideali, quelli che vuoi colpire con i tuoi messaggi di marketing e trasformare in clienti affezionati, pronti a parlare bene di te e della tua azienda.
La strategia di marketing
Questa sezione sarà usata per descrivere la vostra strategia di marketing , con cui volete avvicinare a voi i vostri potenziali clienti e convincerli della bontà della vostra soluzione. Dovrete spiegare:
- quale sarà la vostra proposta di vendita unica?
- quali media userete per pubblicizzare il vostro prodotto o servizio.
- Di che tipo di budget pubblicitario avrete bisogno
- Quale sarà il vostro approccio alla pubblicità
- Qual è il vostro budget per le strategie di email marketing, per le PR e altre forme di relazioni pubbliche
- Quali sono gli obiettivi a lungo termine di fidelizzazione dei clienti
- Quali saranno i margini di profitto
Nel business plan la strategia di marketing è chiamata anche " Piano di marketing " Le parti principali della strategia di marketing contemplano il piano dei media, la promozione, la pubblicità, le pubbliche, le strategie di acquisizione dei clienti e altre strategie di marketing utili per far si che l'azienda possa vendere con profitto ed aumentare la sua notorietà
6 - Il piano operativo
Dopo aver esaminato le parti relative al marketing viene il momento del piano operativo: la sezione del business plan dove scriverai come hai intenzione di muoverti . Esso è un ipotetico esempio di piano di realizzazione.
La prima parte del piano operativo dovrebbe essere dedicata al riassunto della tua previsione finanziaria , che è un riassunto del tuo conto economico e della tua proiezione del flusso di cassa (lo vedremo più avanti). Dovrai anche descrivere la quantità di denaro che ti aspetti di spendere nei prossimi tre anni.
La seconda parte dovrebbe essere dedicata a spiegare l 'organigramma della società : chi fa cosa e quali responsabilità avrà ogni mansione.
La terza parte dovrebbe contenere i dettagli del piano operativo : cosa farà la vostra azienda e quando lo farà.
Le parti successive potranno riguardare il lancio di nuovi prodotti , la produzione (o l'erogazione dei servizi) e il servizio di assistenza post vendita.
Ecco alcune domande su cui riflettere
La struttura organizzativa
- Chi sono i tuoi dipendenti?
- Che tipo di istruzione avranno?
- Quali competenze tecniche dovranno avere?
- quali sono le competenze chiave e i dipendenti chiave senza i quali l'azienda non può funzionare?
- Lavoreranno per la vostra azienda?
- Se sì, dove lavoreranno?
- Quanto tempo dedicheranno alla tua azienda?
- Come recluterai e addestrerai i nuovi impiegati?
- Quale sarà il piano di assunzioni?
- Come li gestirai?
- Come li motiverai?
- Come supervisionerai le loro attività?
- Come monitorerai le loro prestazioni?
- Chi avrà la responsabilità del piano di gestione?
- Come sarà il tuo processo di produzione?
- Di quali macchinari avrai bisogno?
- Chi ti fornirà le materie prime?
- Quali saranno i processi produttivi?
- Dove saranno fabbricati i tuoi prodotti?
- Quali assicurazioni è bene possedere in caso di rischi?
- Quali sono i limiti di produzione sotto i quali non puoi scendere per non incrinare il tuo piano dei costi?
- Quali cambiamenti tecnologici puoi sfruttare per distinguerti?
- Dove troverati i fondi necessari ad acquistare i macchinari?
Distribuzione
- Come saranno distribuiti i tuoi prodotti?
- Cosa farete con la vostra capacità in eccesso?
- Come saranno confezionati i tuoi prodotti?
- Venderai i tuoi prodotti attraverso distributori?
- Avrai spazio espositivo nei punti vendita?
- Venderai i tuoi prodotti per corrispondenza?
- Userai la vendita porta a porta?
- Userai la vendita diretta?
- Venderai i tuoi prodotti su Internet?
Assistenza post-vendita
- Come gestirai il servizio clienti?
- Cosa farai se c'è un problema con uno dei tuoi prodotti o servizi?
- Cosa farai se i tuoi clienti hanno problemi?
- Quali saranno i tuoi orari di lavoro?
- Quali saranno i tuoi prezzi?
- Che tipo di sconti farai?
- Che tipo di resi e garanzie offrirai?
- Quale sarà la tua politica di garanzia della qualità?
7 - Piano finanziario
Il piano finanziario è la parte conclusiva del Business Plan. Al suo interno creerete il rendiconto finanziario necessario a prevedere il futuro dell'azienda.
Il bilancio preventivo è il documento di previsione finanziaria più importante e va sempre considerato. Mostra quello che ti aspetti di spendere nel periodo (di solito un anno), e quello che ti aspetti di ricevere .
Questo vi aiuterà a sapere se il vostro piano è fattibile e dovrebbe indicare le entrate che prevedete, i costi che saranno sostenuti, il vostro margine di profitto, il debito e il debito finanziario.
Il bilancio è a sua volta diviso in tre diversi documenti: il conto economico, lo stato patrimoniale e il flusso di cassa
Conto economico
Il conto economico, o conto profitti e perdite, è un modo di presentare le prestazioni finanziarie della vostra azienda. Mostra quanti soldi la vostra azienda ha fatto (entrate) e quanto ha speso (costi).
Il profitto è la differenza tra le entrate e i costi. Il margine operativo mostra quanto efficiente sia la vostra azienda nel fare soldi
Le cose che dovrete considerare nel conto economico sono:
- Vendite : Quanto stimate di vendere nel periodo (tipicamente un anno). Se non lo sai, chiedi ai tuoi clienti o potenziali clienti.
- Costo del venduto : Quanto costerà fare i prodotti? Includere la produzione, il trasporto, i materiali, l'assicurazione, i salari, l'affitto, costi di gestione ecc.
- Margine lordo : Quanto è il profitto lordo (vendite - costo delle merci vendute)
- Spese operative : Le spese che sono state necessarie per realizzare i tuoi prodotti. Queste includono salari, affitto, marketing, pubblicità, ecc.
- Profitto : La differenza tra le entrate totali e i costi totali. La tua azienda ha un margine di profitto se il margine è superiore a zero.
- Debito finanziario : La quantità di denaro che devi ai creditori. Quanti debiti hai? Includi i debiti ipotecari, i prestiti dalle banche e dalle istituzioni finanziarie, ecc.
- Inventari : Quante scorte hai? Questa è una parte molto importante della previsione finanziaria. Se avete molte scorte, potreste aver bisogno di considerare come ridurre la quantità di scorte.
- Tasse : Quante tasse dovrai pagare? Includere l'imposta sul reddito, l'imposta sulle società e l'imposta sulle vendite.
Stato patrimoniale
Lo stato patrimoniale nel business plan mostra gli investimenti (attività) e le fonti di finanziamento (passività e capitale netto) rispetto una certa data. E' importante capire che un bilancio è un'istantanea nel tempo. Di conseguenza, il totale delle attività e delle passività sul bilancio cambierà continuamente.
Il bilancio è un modo per organizzare le informazioni finanziarie di un'impresa e presentarle al mondo esterno.
Flusso di cassa
Un bilancio senza flussi di cassa (detto anche cash flow) non ha senso. Il rendiconto finanziario mostra la capacità della vostra azienda di generare liquidit à. Sarà il documento più importante della tua previsione finanziaria.
Il flusso di cassa dovrebbe riflettere la performance della vostra azienda entro il prossimo anno. Mostra quanto denaro avrete a disposizione nel periodo.
- Entrate : Quanti soldi ti aspetti di ricevere dai tuoi clienti.
- Spese : Quanti soldi spenderai in manodopera, materiali, affitto, assicurazione, etc. Deprezzamento e ammortamento: Quanto costerà mantenere i tuoi beni in buona forma. Pagamenti degli interessi: Quanti interessi pagherai sui prestiti? Quali saranno le uscite finanziarie e come le potra ripianare?
- Tasse : Quante tasse dovrai pagare?
Ricorda che questa è solo una stima, non un numero preciso. Tuttavia il flusso di cassa mostra quanti soldi avrete a disposizione per investire nell'azienda e anche quanto denaro la vostra azienda genererà dalle sue operazioni.
Business plan esempio PDF
Molto bene, se sei arrivato fino a questo punto avrai sicuramente capito quante informazioni è necessario raccogliere e organizzare per creare un piano di business che sia davvero di grande aiuto per e per i tuoi piani futuri.
C'è un'altra cosa però che voglio dirti: non devi necessariamente essere fiscale.
Nonostante la struttura che ti ho presentato sia valida, completa, esauriente ed utile nella maggior parte dei mercati, è pur vero che non esistono regole scritte nella pietra.
Infatti troverai spesso esempi di business plan anche molto diversi tra di loro, a seconda del settore di mercato, del modello di business e dell'organizzazione che prepara (o che esaminerà) il business plan.
Per questo motivo ho pensato di mostrati alcuni esempi di business plan in pdf, he puoi scaricare ed esaminare alla luce di quanto ti ho presentato nell'articolo.
Esempio Business Plan 1 - Ristorante per famiglie
Esempio Business Plan 2 - Ecommerce
Esempio Business Plan 2 - SPA, Relax e Massaggi
Domande sulla redazione di un business plan
Quanto tempo ci vuole per fare un business plan?
Dipende dal tuo business e dalla quantità di dettagli che vuoi includere. La maggior parte delle persone crea un piano in pochi giorni, o al massimo in poche settimane, anche se può richiedere più tempo se si vuole entrare in molti dettagli. In linea di massima, più il progetto è dettagliato maggiori saranno le probabilità di fare bene e avere successo.
Come concludere un business plan?
Puoi concludere il tuo piano di battaglia in molti modi. La conclusione tipica è riassumere le idee più importanti in poche righe. È tipico concludere con il team di gestione, cosa farete quando sarete in affari.
Quante pagine dovrebbe essere lungo un business plan?
Indicativamente la lunghezza giusta è di 30-50 pagine, compresi i dati finanziari. Ma può essere più o meno. Ciò che è importante è il contenuto, non la lunghezza. Ricorda di scrivere una eccellente Executive Summary, che sia avvincente ed interessante. Altrimenti non importa quando lungo o corto sia il tuo documento, se non cattura l'attenzione del lettore non verrà visto da nessuno!
Quanto costa un busines plan?
Quanto costa scrivere un business plan? Questa è una delle domande più frequenti poste dagli imprenditori. La risposta non è molto semplice. Il costo per redigere la documentazione varia a seconda dei seguenti fattori:
- Il tipo e la dimensione dell'impresa
- La complessità dell'idea di business
- Il formato e lo stile grafico
- La disponibilità del documento di origine
- Il numero di revisioni e modifiche
- La complessità del modello finanziario
- Il livello di profondità
Conclusione
In conclusione, ci sono molte cose da considerare quando si crea un business plan. Dovresti pensare a cosa farà la tua azienda e quando lo farà. Questo documento ti guiderà nella definizione degli obiettivi e nel prendere decisioni ed in ultima analisi a evitare errori che possono minare il tuo successo.
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Sull'Autore
Ing. Luca Manitto
Ingegnere, Imprenditore Digitale e Consulente Marketing Vivo a Genova, ho 40 anni e sono papà diun bimbo di 4 anni Nel lavoro aiuto aziende e professionisti a creare la loro azienda online. Nella vita mi interesso di politica ed economia. Nel tempo libero medito e faccio sport
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«Perché mi serve un business plan?»
Il business plan è uno strumento importante e utile per ogni impresa, a prescindere se siate ancora nella fase di progettazione o già sul mercato. Inoltre risulta essere fondamentale per i seguenti temi:
- analisi della situazione attuale
- definizione degli obiettivi dell’azienda
- pianificazione del budget
- fabbisogno di capitale e finanziamenti
- strumento di gestione e controllo
- collaborazione con stakeholder esterni
Quali caratteristiche dovrebbe avere un buon business plan?
Rispondete alle seguenti domande
- Esattamente chi desiderate attirare con il vostro business plan?
- Quali sono i vostri obiettivi?
Adattate sempre il vostro business plan al destinatario. Prestate attenzione alle domande che ponete, alle vostre argomentazioni, alle formulazioni e ai documenti di supporto. Eventualmente preparate più versioni.
Ciò vale anche nel caso dei business plan.
- Presentate un pacchetto interessante corredato di una documentazione utile e facilmente comprensibile.
- Utilizzate i nostri schemi come linee guida.
- Adattate la struttura e il contenuto del vostro business plan alle vostre esigenze.
Verificate che il vostro business plan sia coerente. Di seguito degli esempi.
- Le iniziative di marketing e la pianificazione delle risorse che avete definito vi consentono di raggiungere i vostri obiettivi di fatturato?
- Le modifiche delle infrastrutture sono al passo con la crescita?
- Avete preso in considerazione tutti i costi e gli investimenti necessari?
- La tabella di marcia dell’implementazione è realistica?
Vi consigliamo di includere sempre nella vostra pianificazione finanziaria diversi scenari.
- Un caso di gestione realistico con reali obiettivi di budget
- Lo scenario del peggiore dei casi in cui, per esempio, si raddoppia tutto in termini di durata e costi ma si raggiunge solo la metà in termini di fatturato.
Il business plan vi offre le condizioni necessarie per eseguire controlli mensili, ossia il confronto minuzioso tra tempo e prestazioni, inclusi il contatto con i clienti, gli incarichi, le entrate, i costi e soprattutto la liquidità.
- Considerate un feedback negativo e ulteriori domande poste da banche o altri partner come una possibilità di ottimizzazione del vostro business plan.
- Aggiornate il vostro business plan continuamente secondo gli sviluppi attuali e le nuove priorità.
- Integrate nel vostro business plan le conoscenze che potete acquisire da un controllo mensile (almeno una volta all’anno).
Altre liste e nozioni utili sulla fondazione dell'azienda
Nella gestione di un’azienda dovete tenere conto sia delle spese ricorrenti sia di quelle salutuarie. Pertanto preparavi una lista sarà d’aiuto per pianificare tutti i costi.
Con l’analisi SWOT individuate i punti deboli e forti della vostra azienda, nonché le opportunità e le insidie che potrebbero interessarla.
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