Modelli ed esempi gratuiti di business plan per startup

By Joe Weller | 6 Maggio 2020

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In questo articolo abbiamo raccolto una serie di modelli di business plan per startup progettati in modo professionale, tutti scaricabili gratuitamente in formato, Word ed Excel.

In questa pagina troverete un modello di business plan per startup di una pagina , un modello di business plan per startup , un modello di business plan per startup con una linea temporale e un esempio di business plan per startup .

Modello di business plan per startup

 Modello di piano aziendale di avvio

Scarica il modello di business plan per startup - Word

Questo modello di business plan per startup contiene i componenti essenziali necessari per comunicare l'idea e la strategia aziendale a investitori e stakeholder, ma è possibile personalizzarlo per adattarlo alle proprie esigenze. Il modello offre spazio per includere un sommario esecutivo, una panoramica finanziaria, una strategia di marketing, dettagli sull'offerta di prodotti o servizi e altro ancora.

Modello di business plan di una pagina per startup

 Piano aziendale di una pagina per il modello di avvio

Scarica il modello di business plan di una pagina per le startup

Questo business plan di una pagina è ideale per le imprese in fase di avviamento che vogliono documentare e organizzare i concetti chiave dell'attività. Il modello offre un layout di facile consultazione, ideale per investitori e stakeholder. Utilizzate questo piano per creare una visione di alto livello della vostra idea imprenditoriale e come riferimento per elaborare una tabella di marcia più dettagliata per la vostra attività.

Per ulteriori risorse, visitate " Modelli gratuiti di business plan di una pagina con una guida rapida "

Un semplice modello di business plan da compilare per le startup

 Compila semplicemente il modello di business plan vuoto

Scarica un semplice modello di piano d'impresa da compilare per le start-up

Questo modello completo di business plan da compilare è stato progettato per guidare gli imprenditori attraverso il processo di costruzione di un business plan di una startup. Questo modello è dotato di una copertina e di un indice personalizzabili e ogni sezione include contenuti di esempio che potete modificare per adattarli alle esigenze della vostra azienda. Per altri modelli di business compilabili, leggete il nostro articolo  "Free Fill-In-the-Blank Business Plan Templates"  .

Modello di business plan snello per le startup

 Modello di piano aziendale snello per le startup

Scarica il modello di business plan Lean per le startup

Questo modello di business plan Lean prende lo schema di un business plan tradizionale e ne estrae gli elementi più essenziali. Utilizzate questo modello per delineare la panoramica dell'azienda e del settore, illustrare il problema che state risolvendo, identificare i segmenti di clientela, evidenziare le principali metriche di performance ed elencare un calendario delle attività principali.

Modello di schema di business plan per startup

Modello di struttura del piano aziendale semplice

Scarica il modello di schema del business plan per le startup

Potete usare questo schema di business plan come base per creare il vostro business plan. Questo modello contiene tutti gli elementi di un business plan tradizionale, tra cui un frontespizio, un indice e informazioni su cosa includere in ogni sezione. Semplificate o ampliate questo schema in base alle dimensioni e alle esigenze della vostra startup.

Modello di pianificazione aziendale per startup con cronologia

Modello di pianificazione aziendale semplice con sequenza temporale

Scarica il modello di pianificazione aziendale per le startup con la linea del tempo

Durante la creazione del business plan, questo modello di pianificazione aziendale funge da calendario e da pianificazione per tenere traccia dei progressi delle attività principali. Questo modello consente di suddividere il piano in fasi e offre spazio per includere i compiti chiave e le date per ogni compito. Per ottenere una linea temporale visiva, ombreggiate le celle in base alle date di inizio e fine di ogni attività. La tempistica assicura che il piano rimanga in linea con i tempi.

Modello di valutazione del business plan per le startup

 Modello di rubrica del piano aziendale

Scarica il modello di valutazione del business plan per le startup

Excel | Word

Se state avviando un'impresa e volete avere tutte le carte in regola, utilizzate questa griglia per valutare e assegnare un punteggio a ogni aspetto del vostro business plan. È possibile adattare questo modello alle esigenze della propria azienda, evidenziando anche le aree del piano che richiedono miglioramenti o ampliamenti. Utilizzate questo modello come strumento per assicurarvi che il vostro piano sia chiaro, articolato e organizzato. Un piano acuto, perspicace e ben congegnato attirerà sicuramente l'attenzione di potenziali investitori e partner.

Per ulteriori risorse a supporto della pianificazione aziendale, consultate il sito "Modelli gratuiti di piani, budget e costi per l'avviamento"

Qual è il miglior modello di business plan per le startup?

Il modello scelto per la vostra startup dipende da una serie di fattori, tra cui le dimensioni e le esigenze specifiche della vostra azienda. Inoltre, man mano che la vostra azienda cresce e i vostri obiettivi cambiano, dovrete adattare il vostro piano (e possibilmente la scelta del modello) di conseguenza.

Alcuni imprenditori trovano utile utilizzare un modello di business plan Lean per annotare un'idea di business e verificare se è fattibile prima di proseguire. In genere da una a tre pagine, un modello di business plan Lean vi incoraggia a mettere in evidenza le idee principali e le attività strategiche e a rimanere concentrati sui punti chiave.

Altri imprenditori preferiscono un modello con un design più tradizionale del business plan, che consente di entrare più nel dettaglio e di assicurarsi di includere ogni particolare. Un piano tradizionale può variare da 10 a 100 pagine e coprire sia i dettagli di alto livello che quelli granulari del concetto generale, degli obiettivi e della strategia.

Non esiste una soluzione unica per tutti, ma la sezione seguente delinea il minimo che il modello di business plan dovrebbe includere per ottenere il consenso dei potenziali investitori.

Cosa includere in un business plan per startup

Sia che si scelga di utilizzare un modello per sviluppare il business plan della propria startup, sia che si decida di scriverne uno da zero, è necessario includere i seguenti elementi:

  • Una panoramica della vostra azienda e del settore in cui opera
  • Il problema che si sta risolvendo e la soluzione proposta
  • Descrizione dell'offerta di prodotti o servizi, comprese le caratteristiche principali
  • Le alternative esistenti utilizzate dai clienti e il vostro vantaggio competitivo
  • I segmenti di clienti target e i canali da utilizzare per raggiungerli
  • La struttura dei costi e i flussi di reddito associati alla vostra attività
  • Un piano finanziario, comprese le proiezioni delle vendite e dei ricavi (idealmente per 3-5 anni)
  • Se applicabile, i requisiti finanziari per l'avvio dell'attività, comprese le modalità di reperimento e allocazione dei fondi

Ciascuna delle seguenti sezioni fornisce un esempio di business plan da utilizzare come riferimento per lo sviluppo del proprio.

Esempio di business plan Lean di una pagina

Questo esempio di business plan Lean mostra un'illustrazione di una pagina di un business plan visivamente accattivante e scannerizzabile. Trasmette le strategie chiave necessarie per raggiungere gli obiettivi principali. Ogni elemento di questo piano conciso fornisce agli stakeholder e ai potenziali investitori i link alle risorse che supportano e ampliano i dettagli del piano, e può anche servire come pitch deck per gli investitori.

I 10 migliori consigli per creare un business plan per startup

La stesura di un business plan può essere un'operazione travolgente e dispendiosa in termini di tempo, soprattutto se non si sa da dove cominciare. Di seguito, condividiamo i suggerimenti che possono essere utilizzati per semplificare il processo di sviluppo di un business plan per startup.

  • Utilizzate un modello di business plan o iniziate con uno schema di business plan che fornisce tutti gli elementi di un piano standard per mettere su carta le vostre idee in modo strutturato. (Potete scegliere dalla selezione di modelli qui sopra)
  • Eliminate dal vostro schema le sezioni che non sono rilevanti o che non sono necessarie per avviare e gestire la vostra attività.
  • Compilate i dati raccolti sulla vostra attività e sul settore, comprese le ricerche sul mercato di riferimento e sulle offerte di prodotti o servizi, i dettagli sul panorama competitivo e un piano finanziario che preveda i prossimi tre-cinque anni. Utilizzate queste informazioni per compilare le sezioni dello schema del piano.
  • Ottenere input e feedback dai membri del team (ad es, finanza, marketing, vendite) ed esperti in materia per garantire che le informazioni inserite nel piano siano accurate.
  • Assicuratevi che gli obiettivi del piano siano in linea con quelli di marketing, vendita e finanziari, per garantire che tutti i membri del team si muovano nella stessa direzione.
  • Anche se questa sezione del piano viene prima, scrivete il sommario esecutivo per ultimo per fornire una panoramica dei punti chiave del vostro business plan.
  • Preparate un pitch deck per i potenziali clienti, partner o investitori con i quali intendete incontrarvi per condividere informazioni vitali sulla vostra attività, tra cui ciò che vi contraddistingue e la direzione che state prendendo.
  • Chi sono i fondatori e i dirigenti e che esperienza hanno?
  • Qual è il problema che state risolvendo e in che modo la vostra soluzione è migliore di quella attuale?
  • Qual è la dimensione del mercato e qual è la quota di mercato che intendete conquistare?
  • Quali sono le tendenze del vostro mercato e come le state applicando alla vostra attività?
  • Chi sono i vostri concorrenti diretti e qual è il vostro vantaggio competitivo?
  • Quali sono le caratteristiche principali del vostro prodotto o servizio che lo distinguono dalle offerte alternative e quali pensate di aggiungere in futuro?
  • Quali sono i rischi potenziali associati alla vostra attività e come pensate di affrontarli?
  • Di quanto denaro avete bisogno per avviare la vostra attività e come pensate di procurarvelo?
  • Con il denaro ottenuto, come pensate di utilizzarlo per far crescere la vostra attività?
  • Quali sono le metriche di performance chiave associate alla vostra attività e come saprete quando avrete successo?
  • Rivedete e modificate regolarmente il vostro piano in base all'evoluzione dei vostri obiettivi e delle vostre strategie.
  • Utilizzate uno strumento di collaborazione che mantenga le informazioni chiave tra i vari team in un unico posto, che vi permetta di monitorare i progressi del piano e che catturi gli aggiornamenti in tempo reale.

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BUSINESS PLAN online

Business Plan STARTUP: come farlo con esempio e modello 2024

  • Business Plan STARTUP

esempio Business Plan Startup

Business Plan Startup 2024

Il tuo business plan per la tua Start Up delinea la tua strategia aziendale e cosa devi fare per raggiungere i tuoi obiettivi. Il business plan ti aiuta a decidere tra le tue opzioni, identificando le migliori opportunità e come sfruttarle al meglio. Puoi anche utilizzare il tuo piano aziendale per convincere banche, investitori e altri contatti chiave a supportarti nello sviluppo della Start Up.

Un buon business plan per la tua startup mostra una chiara comprensione del mercato e della tua attività. Stabilisce inoltre in che modo ti aspetti che l'attività possa realizzarsi e i requisiti di finanziamento.

Come fare un business plan per start up:

  • - Scopo della creazione di un business plan per start up
  • - Contenuto del business plan
  • - Business e prodotti
  • - Mercato e concorrenza
  • - Marketing e vendite
  • - Gestione e personale
  • - Operatività
  • - Conto economico previsionale della start up
  • - Analisi SWOT

Risparmia tempo

Scarica business plan in excel per startup 2024, modello business plan startup (fac simile), esempio di business plan per startup, esempio di business plan per startup 2024, 1. scopo della creazione di un business plan per startup.

  • Questo in genere copre i prossimi 2-3 anni, a volte 5 anni .
  • Il piano spiega i tuoi obiettivi e come li raggiungerai .
  • Mettere il piano in forma scritta ti aiuta a focalizzare e sviluppare idee. Le priorità sono identificate. Le non priorità vengono eliminate, risparmiando tempo prezioso.
  • Una volta scritto, il piano è un punto di riferimento per le prestazioni del business.
  • Coinvolgendo i tuoi dipendenti nel processo di pianificazione completo, continui a creare un team impegnato e di successo.
  • Raccogliere finanziamenti bancari o azionari
  • Vendere la tua attività
  • Attrarre nuovi dirigenti
  • Attrarre partner commerciali, come distributori e agenti di commercio.

2. Contenuto di un business plan:

  • Concentrati su ciò che il lettore deve sapere
  • Taglia le “chiacchiere” - le informazioni superflue
  • Assicurati che non ci siano errori di ortografia
  • I piani aziendali dettagliati sono spesso rapidamente accantonati, poiché sono difficili da utilizzare su base continuativa.
  • Previsioni finanziarie dettagliate e ipotesi
  • Dati di ricerche di mercato
  • CV del personale chiave (essenziale se stai cercando finanziamenti esterni)
  • Documentazione del prodotto o specifiche tecniche​.
  • Le previsioni di vendita eccessivamente ottimistiche possono portare a maggiori costi generali, seguiti da una crisi dei flussi di cassa e drastici tagli dei costi, che possono seriamente danneggiare il morale
  • Sii realistico, anche se stai vendendo l'attività a terzi. I finanzieri, i partner commerciali e i dipendenti vedranno piani eccessivamente ottimistici che ignorano le debolezze o le minacce. La credibilità della gestione può essere danneggiata.
  • Metti una copertina
  • Includi una pagina di contenuti, con la numerazione di pagine e sezioni
  • Inizia con un sommario esecutivo. Questo riassume i punti chiave, a partire dallo scopo del piano aziendale
  • Usa i grafici, se utili.
  • Includi la documentazione aziendale o del prodotto come appendice
  • Fornisci dettagli sulla storia e lo stato attuale dell'attività.
  • Leggi il piano dal punto di vista del tuo lettore target. Ad esempio, prova a immaginare l'impressione che il piano farà sul tuo direttore di banca
  • Verifica che il piano sia realistico. Assicurati che includa le prove per di ciò che dici (magari in un'appendice)
  • Valuta i rischi. Cosa potrebbe andare storto (ad esempio se il tuo fornitore principale chiude o perdi un cliente chiave) e cosa faresti in merito?
  • Concentrati sul sommario esecutivo. Le persone spesso emettono giudizi provvisori sulla base del riepilogo esecutivo. Solo allora leggono il resto del piano per confermare la loro decisione
  • Mostra il piano agli amici e ai consulenti esperti e chiedi commenti. Quali parti non hanno capito o trovato poco convincenti?

3. Business e prodotti

  • Quando è iniziata la tua attività e quali progressi hai fatto fino ad oggi?
  • Chi possedeva eventualmente l’azienda in origine?
  • Qual è l'attuale assetto proprietario?
  • In generale, cosa differenzia il tuo prodotto o servizio dai concorrenti?
  • Quali vantaggi offre ? Quali sono i suoi svantaggi e come li affronterai?
  • Quali sono gli sviluppi previsti?

4. Mercato e concorrenza

  • Evidenzia i segmenti del mercato in cui concorri. Quali sono le caratteristiche chiave dei clienti in ogni segmento?
  • Quanto è grande ogni segmento di mercato? Qual è la tua quota di mercato?
  • Quali sono le tendenze importanti, come la crescita del mercato o il cambiamento dei gusti? Spiega le ragioni dietro le tendenze
  • Quali sono i fattori chiave che influenzano ciascun importante segmento di mercato? Qual è la prospettiva per i leader e il mercato?
  • Si adattano al profilo del segmento di mercato scelto? Se no, perché no?
  • Esiste una forte concentrazione di vendite intorno a uno o due grandi clienti?
  • Quali sono i prodotti o servizi concorrenti ? Chi li fornisce?
  • Quali sono i vantaggi e gli svantaggi rispetto ai tuoi? Ad esempio, prezzo, qualità, distribuzione
  • Perché i clienti acquisteranno invece il tuo prodotto o servizio? Dimostra di capire la reazione dei tuoi concorrenti alla perdita di affari e come risponderesti ad essa
  • Non criticare o sottovalutare apertamente i concorrenti.

5. Marketing e vendite

  • È di alta qualità e prezzo elevato?
  • È commercializzato come prodotto di nicchia a causa di una caratteristica particolare?
  • Quali caratteristiche di vendita uniche ha?
  • Su quali di queste funzioni ti concentrerai?
  • Spiega in che modo i tuoi prodotti sono sensibili al prezzo
  • Descrivi ogni prodotto o segmento di mercato. Identifica dove si fanno i profitti e dove è possibile aumentare i margini o le vendite. Imposta i tuoi prezzi di conseguenza.
  • Ogni segmento di mercato avrà uno o due metodi che funzionano meglio. Ad esempio, marketing diretto , pubblicità o pubbliche relazioni
  • Se stai pensando di utilizzare un nuovo metodo, inizia su piccola scala. Un investimento fallito nel marketing può essere costoso.
  • Confronta i tuoi canali attuali con le alternative
  • Annota i canali di distribuzione usati dai tuoi concorrenti
  • Guarda le tendenze positive e negative nel canale di distribuzione scelto.
  • Guarda l'efficienza economica di ciascuno dei tuoi metodi di vendita. Ad esempio, televendite, una forza di vendita diretta, attraverso un agente o su Internet con l’ecommerce
  • Includi tutti i costi nascosti della forza vendita diretta, come il tempo di gestione
  • Spiega quanto tempo ci vuole per realizzare le vendite (e per ottenerne il pagamento), quale sia il valore medio delle vendite e quanto i clienti possano darti ordini ripetuti nel tempo (Customer Lifetime Value - CLTV).

6. Gestione e personale

  • Chiarisci come si coprono le aree chiave della produzione, vendite, marketing, finanza e amministrazione
  • Affronta eventuali aree di carenza e i vostri piani per coprire questa debolezza
  • Spiega il tuo piano di reclutamento e formazione del personale, compresi i tempi e i costi.
  • Confronta i rapporti di efficienza con i concorrenti o con industrie simili. Le cifre utili potrebbero essere le vendite, i salari medi, i tassi di fidelizzazione dei dipendenti e le misure di produttività.
  • Mostra come sei impegnato tu e gli altri membri del team di gestione. Ad esempio, quanto hai investito nel business
  • Pensa a come sopravvivere alla perdita di un lavoratore chiave
  • Nota qualsiasi insolita pressione al rialzo sui livelli retributivi
  • Spiega tutti i piani per migliorare o mantenere la motivazione.

7. Operatività

  • Quali sono gli impegni a lungo termine per la proprietà?
  • Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della posizione attuale? L'azienda dovrebbe espandersi o muoversi?
  • Quanto è moderna l'attrezzatura?
  • Qual è la capacità delle attuali strutture rispetto alla domanda esistente e prevista?
  • Chi sono i tuoi fornitori chiave? Come li selezioni e li gestisci?
  • Ad esempio, conti di gestione, vendite, controllo delle scorte e controllo di qualità
  • Sono affidabili? Possono occuparsi di qualsiasi espansione proposta?
  • Un finanziere sarebbe molto preoccupato se i sistemi gestionali fossero inadeguati. La gestione di un'azienda è sempre limitata dalla qualità delle informazioni disponibili.
  • L'IT è un punto di forza (o punto debole) della tua attività. Lo sviluppo di sistemi IT per aiutare la tua azienda è di solito un problema importante.
  • Ad esempio, ISO 9000 o approvazione CE.

8. Conto economico previsionale della startup

  • Dividi le cifre di vendita totali in componenti omogenee. Ad esempio, vendite di diversi tipi di prodotti o a diversi tipi di clienti.
  • Mostra il margine lordo per ciascun componente delle vendite. Elenca quali costi sono inclusi come costi diretti per ciascun componente.
  • Mostra il movimento negli elementi chiave del capitale circolante di azioni, debitori commerciali e creditori. Utilizza i rapporti come il giro d'affari delle scorte (in mesi), il periodo dei debitori (in giorni) e il periodo dei creditori (in giorni)
  • Evidenzia le maggiori spese in conto capitale effettuate
  • Fornisci un bilancio aggiornato e un conto profitti e perdite
  • Spiega le ragioni dei movimenti di redditività, capitale circolante e flusso di cassa. Confrontali con le medie del settore.
  • La sofisticazione delle tue previsioni dovrebbe riflettere la tipologia della tua attività. Per una piccola impresa può aver bisogno solo di profitti e perdite, vendite e flussi di cassa
  • Un'attività più complessa basata - o una con requisiti di capitale circolante complessi - avrà bisogno anche di previsioni di bilancio ​
  • Utilizza lo stesso formato delle informazioni storiche per semplificare il confronto
  • Indica chiaramente le ipotesi alla base delle previsioni. Questi dovrebbero collegarsi con le dichiarazioni nel resto del piano. Ad esempio, se il piano afferma che il mercato sta diventando più competitivo, i margini di profitto dovrebbero probabilmente diminuire
  • Sii realistico sulle previsioni in nuovi mercati. Ad esempio, quante risorse puoi dedicare alla vendita, quale percentuale di successo puoi aspettarti e quanto tempo ci vorrà per convincere nuovi clienti?
  • Guarda le tendenze generali dei numeri storici e di previsione. Sono credibili? Le previsioni consentono la possibilità di problemi e ritardi?
  • Considera scenari "what-if". Ad esempio, considera cosa accadrà al flusso di cassa se le vendite sono inferiori del 20% rispetto alle previsioni (o superiori del 15%).
  • Il margine di profitto su ciascun prodotto
  • Quanto tempo ci vuole per riscuotere il pagamento dai debitori
  • Quali fornitori di credito ti offriranno
  • Quale finanziamento ti aspetti e il tasso di interesse che pagherà.
  • Aggiungi un elemento di contingenza al fabbisogno di finanziamento indicato nella previsione (forse il 10-20%). Pensa a cosa potrebbero essere i picchi di metà mese
  • Identifica quali tipi di finanziamento desideri. Ad esempio, prestiti a lungo termine o una maggiore possibilità di scoperto
  • Includi i probabili interessi o dividendi di eventuali nuovi finanziamenti
  • Effettua test di sensibilità sul denaro richiesto riducendo gli elementi chiave, come le vendite o il margine. Nota i risultati
  • Indica perché è richiesto il finanziamento e per cosa verrà utilizzato.
  • I consulenti di piccole imprese presso le banche e le organizzazioni di supporto alle imprese possono aiutarti a mettere insieme previsioni finanziarie gratuite.

9. Analisi SWOT

SWOT analisi Startup

  • I punti di forza possono includere il nome del marchio, la qualità del prodotto o la gestione
  • Le debolezze potrebbero essere la mancanza di finanziamenti, o la dipendenza da pochi clienti
  • Le opportunità potrebbero essere l'aumento della domanda o il fallimento di un concorrente
  • Le minacce potrebbero essere una flessione dell'economia o un nuovo concorrente.
  • Spiega le circostanze attenuanti e le azioni difensive che stai intraprendendo.

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How to Write a Startup Business Plan (10 Effective Steps)

Learn how to create an effective business plan in 10 easy steps and discover the transformative power of mentorship to elevate your startup's strategy.

business plan di una start up

Robin Waite

5 minute read

10 steps to create a business plan

Short answer

What should an effective business plan include?

An effective business plan should include the following elements:

  • Executive summary
  • Company description
  • Market analysis
  • Your products or services
  • Marketing and sales strategies
  • Organization and management
  • Financial projections
  • Funding requirements
  • Risk assessment
  • Conclusion and Call to Action

You need a strategic business plan to successfully navigate the startup world

Diving into the startup world without a clear plan is like setting sail without a compass ; you might drift aimlessly or even crash.

A solid business plan isn't just a piece of paper—it's your roadmap to success. It attracts the right investors, guides your decisions, and sets you on a clear path to victory.

In this article, I’ll walk you through 10 essential steps to craft that perfect plan. Plus, I’ll touch on the invaluable insights a business mentor can offer.

So, if you want to avoid common pitfalls and boost your chances of success, keep reading. Your startup's future might just depend on it.

Step 1: Executive summary

Think of the executive summary as the elevator pitch for your startup. It's a quick snapshot that captures the heart of your business idea, mission, and goals.

In this brief section, make sure to highlight who your target audience is, what sets you apart in the market, and your unique selling points.

And don't forget to give a glimpse of your financial outlook and any funding needs—it sets the stage for the details that follow.

Here's an example of an executive summary slide:

Executive summary slide example

Step 2: Company description

Here's where you tell your startup's story. It's not just a list of facts or a timeline. It's about painting a picture that connects with your readers.

Clearly outline your vision, mission, and the values that drive you. Share key milestones you've hit and where you currently stand in your business journey. This section gives depth to your startup, showing both where you've been and where you're headed.

Here's an example of a company introduction slide:

Company introduction slide example

Step 3: Market analysis

To thrive, you've got to know the lay of the land. That's where market analysis comes in. Start by zeroing in on your target audience and truly understanding what they're looking for.

Dive deep into industry trends, the overall market size, and where it's headed. And don't just know your competitors—understand what makes you stand out from the crowd.

Here's what a market analysis slide should look like:

Market analysis slide example

Step 4: Products or services

Here's your chance to shine a spotlight on what you're offering. What problems are your products or services solving? What makes them special? Whether it's a unique feature, a patent, or some groundbreaking tech, make it clear why your offerings are game-changers.

Here's an example of a solution slide:

Solution slide example

Step 5: Marketing and sales strategies

In today's crowded market, standing out is crucial. This step is all about your game plan to grab attention and win customers. Detail how you'll sell, where you'll promote, and how you'll get your products or services into the hands of those who need them.

Here's what a go-to-market slide should look like:

Go-to-market slide example

Step 6: Organization and management

Behind every great startup is a team of passionate people. Here, introduce your squad. Highlight their expertise, define their roles, and show the structure that keeps everything running smoothly.

If you've got advisors or partners in your corner, mention them—it shows you're serious about growing in every direction.

Here’s a full guide on how to create the perfect team slide for your startup . And here's a great example of one:

Team slide example

Step 7: Financial projections

Numbers don't lie, and in this step, they sketch out your startup's potential future. Dive into the financials, projecting where you see your revenue, expenses, and profits heading over the next few years.

By breaking down your initial costs and where you expect to get your funding, you give a clear view of how you're setting up for success.

Here's an example of a financials slide:

Financial projections slide example

Step 8: Funding requirements

Every startup needs fuel to get off the ground, and that fuel is capital. Here, be clear about how much you need to launch and keep things running.

Break down where every dollar will go, whether that's marketing, product development, or daily operations.

If you've already got some backers or have your eye on potential investors, mention them—it adds weight to your pitch.

Here's what a use of funds slide should look like:

Use of funds slide example

Step 9: Risk assessment

Every venture has its bumps in the road. Here, show that you're not just aware of potential challenges but that you've got a plan to tackle them. In assessing risks, it's crucial to choose the right business structure at the beginning. For examples, the formation of an LLC as a strategic measure not only protects your personal assets from business liabilities but also mitigates financial risks for stakeholders. By laying out your strategies for handling risks, you prove you're not just optimistic—you're realistic and ready.

Here's an example of a risk assessment slide:

Risk assessment slide example

Step 10: Conclusion and Call to Action

Time to wrap it up and rally your readers. Summarize the key points of your plan, driving home why your startup is a solid bet.

But remember, this isn't just a conclusion—it's a launchpad. Encourage readers to get involved, whether that's investing, partnering, or simply supporting your vision. Let's get this journey started!

And, if you need more information, check out our comprehensive guide on how to write a business plan .

Here's an example of a next step slide:

Next step slide example

Seek guidance from a business mentor

While a solid business plan is your startup's compass, adding guidance from a business mentor to your journey is like having a seasoned captain on board.

They bring a treasure trove of insights, lessons from past experiences, and a network of industry contacts. Their tailored advice doesn't just polish your plan—it also boosts your confidence and resilience, two must-haves for the unpredictable startup seas.

By embracing mentorship, you're signaling that you're all in on growth, ready to soak up wisdom and accelerate your path to success.

Why is a business plan crucial for startups?

Think of a business plan as your startup's GPS. It helps you navigate the twists and turns, pointing out both the challenges and the golden opportunities ahead. It's your master blueprint, detailing everything from your big-picture goals to your financial forecasts .

What role does a business mentor play in this process?

A business mentor serves as a seasoned guide in the startup journey. Drawing from their wealth of experience, they offer invaluable insights, helping startups navigate challenges and optimize their strategies. Their guidance is instrumental in making informed, strategic decisions.

How can a mentor enhance my market analysis?

Mentors have their finger on the pulse of the industry. They can help you get a clearer picture of market trends, spot who you're really up against, and gauge where the opportunities lie. With their insights, your market analysis won't just be good—it'll be top-notch.

Can a mentor assist in financial projections?

Absolutely. If your mentor has a financial background, they can be a goldmine. They'll help you craft projections that are both ambitious and grounded in reality. From revenue estimates to potential expenses, they'll ensure your numbers make sense.

How can you incorporate mentorship into the business plan?

Consider adding a dedicated section in your business plan to highlight the mentorship aspect. By detailing the insights and guidance you've received, or intend to seek, you underscore your commitment to informed growth. This proactive approach can resonate well with potential investors and stakeholders.

Business plan templates

Starting your business plan can feel like staring at a blank canvas—it's full of potential, but where do you begin? That's where interactive business plan templates come into play.

These templates serve as a structured guide, ensuring you don't miss any crucial details while allowing for flexibility and customization. They're designed to streamline the process, making it easier to organize your thoughts and present your vision in a coherent manner.

Ready to dive in? Grab a template from the library below and give your business plan a head start.

business plan di una start up

Robin Waite is a business coach based in the UK, bestselling author, and also regular business speaker. Robin's Fearless Business Accelerator covers pricing, productising services, and sales for coaches, consultants, and freelancers. Robin's passion is content marketing and blogging and he enjoys finding creative ways to make complex business topics simple for his readers.

business plan di una start up

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  • Gestione finanziaria

Business plan: a cosa serve, come farlo ed esempio pratico

Alessandra Di Mauro

Il business plan è un documento molto importante per la vita dell’impresa e per definire strategie, obiettivi e modalità per raggiungerli. Si tratta di uno strumento utile sia per prendere decisioni strategiche sia per mostrare a terzi l’operatività dell’azienda e le prospettive future. Infatti, può essere redatto per scopi interni oppure al fine di mostrarlo agli stakeholders.

In sostanza, il business plan è imprescindibile per un’azienda di medio-piccole dimensioni che è orientata alla crescita e che vuole stabilire i prossimi step da fare per riuscire a raggiungere determinati obiettivi. In particolare, il documento può essere verso un target specifico o può essere generico: nulla vieta di fare un BP generale e poi andare a integrare le informazioni utili nel momento in cui lo si deve presentare a una determinata platea: investitori, istituzioni, banche, fornitori, clienti o qualsiasi altro soggetto.

Come (e quando) si prepara e in che cosa consiste un business plan?

Un business plan è un documento che riassume un progetto imprenditoriale già esistente o in via di sviluppo definendo obiettivi, strategie, piano operativo, piano marketing e proiezioni future . Se per ogni cittadino c’è una carta d’identità, per ogni azienda dovrebbe esistere un Business Plan, anche se mantenendo il paragone dobbiamo specificare che un BP è un documento molto più complesso e completo, un vero e proprio piano d’azione.

Infatti, contiene una serie di informazioni rilevanti riguardo la storia dell’azienda, l’idea imprenditoriale ma anche il futuro, le prospettive di crescita e i dati economico-finanziari previsti. Insomma, non è solo un documento descrittivo, ma è piuttosto uno strumento strategico per il presente e il futuro dell’impresa a livello interno e a livello esterno.

Viene redatto in diverse parti, in genere quattro, ma molto dipende anche dalla natura dell’attività e dal suo stato di realizzazione: un BP di un’azienda neonata è inevitabilmente molto diverso dal BP di un’azienda esistente da anni.

Per quanto riguarda invece la frequenza con cui strutturare questo documento, possiamo dire che è piuttosto variabile: la sua copertura va dai 3 ai 5 anni , ma molto dipende dalle finalità con cui viene realizzato e dalle prospettive future. Non è infatti possibile utilizzare un Business Plan di tre anni fa (anche se esso considerava i cinque anni successivi) per presentare l’azienda ad un investitore se nel frattempo sono cambiati elementi significativi dal punto di vista gestionale e operativo.

Viceversa, per le piccole realtà può non essere necessaria la redazione del Business Plan o una sua troppo frequente revisione , molto dipende anche dalla tipologia di attività effettuata. Spesso si associa la redazione di un Business Plan alla nascita di una startup: non appena si ha l’idea e un prototipo di prodotto o servizio, si inizia a strutturare un BP in modo da poterlo presentare a investitori più o meno istituzionali . Effettivamente si tratta di un iter sensato, ma non è l’unico caso in cui un’azienda (o anche la startup) ha bisogno di questo strumento.

Anzi, nel corso della vita dell’azienda possono essere realizzati diversi business plan di diversa durata e con diversa finalità.

Quali sono i 4 componenti di un business plan? Ecco come farlo

Un buon business plan deve essere redatto seguendo dei principi di trasparenza, accuratezza e facilità di comprensione . Non deve quindi necessariamente contenere elementi troppo tecnici o specifici, ma deve fornire le informazioni principali per comprendere il business e avere un’idea delle prospettive future.

Si può dividere in diversi modi, ma la classica scaletta prevede quattro componenti principali: descrizione dell’impresa, analisi di mercato, organizzazione e gestione, piano finanziario . In alcuni casi si può considerare anche l’ipotesi di inserire un’ultima sezione conclusiva, redatta considerando il pubblico target a cui il business plan si rivolge e riassumendo le informazioni principali.

La prima sezione prevede fondamentalmente un contenuto descrittivo , il più possibile scorrevole e interessante. La presentazione dell’idea di business e una descrizione dell’impresa passano anche per la visualizzazione del prodotto (con contenuti multimediali accattivanti e semplici) e del team che ha contribuito a creare e far crescere l’azienda, che sia neonata o che abbia alle spalle anni e anni di storia. Si può valutare una descrizione dell’impresa asciutta ed essenziale o un testo più articolato che possa spiegare anche l’origine del prodotto, il modo in cui è stata concepita l’idea (soprattutto se si tratta di una startup), il tempismo con cui i fondatori si sono incontrati e hanno fatto nascere il business e così via.

Nella seconda sezione, invece, si parla di mercato: a chi si rivolge il prodotto e perché dovrebbe raccogliere un certo riscontro?

L’analisi di mercato risponde a queste domande passando per i seguenti step: analisi demografica e dimensione del mercato, target e suoi bisogni , analisi della concorrenza (se esiste) e delle barriere all’ingresso (sia in termini di mercato sia in termini di regolamentazione ). L’analisi di mercato fornisce quindi informazioni di contesto molto utili per comprendere in che situazione opera (o opererà) l’azienda ed è già possibile intuirne gli elementi di forza e di debolezza in termini di posizionamento.

Come ulteriore approfondimento su punti di forza e punti di debolezza c’è anche la possibilità di integrare la SWOT Analysis , uno strumento di pianificazione strategica che suddivide in quattro aree di valutazione il contesto in cui opera l’azienda: punti di forza e punti di debolezza, come anticipato, ma anche minacce e opportunità. Ovviamente punti di forza e di debolezza si riferiscono alla situazione interna all’azienda, cioè alle caratteristiche del business, dell’impresa e alle risorse presenti (o non presenti). Invece minacce e opportunità si riferiscono al contesto esterno e possono dipendere dalla collocazione geografica dell’azienda, da elementi legati all’attualità, alla regolamentazione, alla fiscalità e così via.

Nella sezione successiva si approfondiscono le modalità operative e di gestione pensate (o già in applicazione) per raggiungere gli obiettivi . Fa parte di questa sezione anche l’analisi delle Risorse Umane necessarie e già operative in azienda: è necessario inserire nuove figure ? Quali sono le prospettive in termini di crescita o mantenimento delle figure chiave ? Sono presenti in quest’area anche informazioni riguardo la gestione del personale , la motivazione, la possibilità di crescita , i principi che ispirano il lavoro e molto altro ancora.

Conseguenza dell’organizzazione delle risorse umane è anche la definizione dell’operatività dell’azienda nei suoi aspetti più pratici. Nel caso di produzione di beni fisici può, per esempio, essere approfondita la modalità di produzione , il luogo in cui avviene e le risorse necessarie, la gestione del magazzino e l’IT, oltre naturalmente alle eventuali certificazioni.

Infine, il piano finanziario riassume le informazioni finanziarie , appunto, legate allo storico dell’impresa, se c’è, e alla sua potenziale crescita nel tempo. Se è possibile si utilizzano i dati finanziari degli ultimi tre o cinque anni e, sulla base di essi, si possono formulare delle ipotesi per gli anni futuri, in genere altrettanti tre/cinque . Rientrano in quest’area i calcoli relativi non solo ai risultati economici come il fatturato , ma anche i margini lordi delle vendite, ai flussi di cassa , la gestione di debiti e crediti , la previsione di determinati investimenti e le motivazioni di quanto accaduto negli anni precedenti. Come già anticipato in precedenza, un BP deve considerare il contesto in cui si è operato: l’anno in cui è scoppiata la pandemia da Covid-19 è ad esempio da considerarsi come anomalo e un eventuale risultato economico negativo non può essere considerato rilevante quanto quello di qualsiasi altro anno.

Soprattutto per le aziende medio-piccole può essere necessario rivolgersi a un professionista per avere un parere più completo e per poter fare previsioni verosimili. Infatti, è importante non fare previsioni eccessivamente ottimistiche (potrebbero essere un “boomerang”), ma anche evitare scenari pessimistici che potrebbero allontanare eventuali investitori. All’interno di quest’ultima sezione sono rilevanti anche i dati relativi ai flussi di cassa passati e previsti in futuro, ma su questo aspetto ci si focalizza successivamente.

Infine, come anticipato in precedenza, si può aggiungere anche un’eventuale conclusione che riassume gli aspetti più importanti e tale chiusura può essere modificata sulla base del target a cui ci si rivolge. Proprio di questo aspetto forniamo un approfondimento nel seguente paragrafo.

Come scrivere un business plan efficace: analisi del target e del mercato

Come già specificato in precedenza, il business plan è da intendere come uno strumento che si modifica nel tempo e che cambia sulla base delle esigenze dell’azienda e, naturalmente, del soggetto a cui è rivolto.

Un classico soggetto a cui si rivolge il business plan è un finanziatore , con le dovute differenze se si tratta di un ente istituzionale, di una banca o di un soggetto privato. Soprattutto nel caso delle startup , ci si rivolge a questo genere di soggetti con la consapevolezza che è necessario fornire informazioni precise dal punto di vista finanziario, con previsioni che siano contemporaneamente allettanti ma verosimili.

Rivolgersi a un professionista per la redazione del business plan può essere una mossa molto saggia, in particolare se lo si vuole presentare a enti come le banche: esse infatti richiedono requisiti piuttosto stringenti da rispettare e non elargiscono facilmente i finanziamenti necessari per avviare (o ampliare) un business.

Diverso ragionamento per eventuali investitori privati, come i cosiddetti business angel : si tratta di investitori informali che possono apportare tanto capitali quanto conoscenza , know-how e competenze specifiche. Nel rivolgersi a questi soggetti è necessario fare leva sull’aspetto imprenditoriale, esaltando l’idea e l’innovazione a cui in genere sono particolarmente sensibili. Un buon Business Plan è equilibrato su tutti gli aspetti, ma nella presentazione a un Business Angel è centrale l’idea e l’evoluzione che può avere, mentre è accettabile che non vi siano ancora tutte le competenze necessarie per realizzare il progetto (anzi, esse potrebbero essere apportate proprio dal BA).

In alcuni casi il business plan può essere uno strumento anche per diffondere un’idea e per cominciare a farla conoscere. Definirlo una forma di pubblicità è eccessivo, ma si tratta comunque di uno strumento pubblico che può aiutare a far diffondere l’idea di business e attrarre così, ancora una volta, investitori o competenze… o più semplicemente potenziali clienti (per il presente o per il futuro).

In alcuni casi il business plan è uno strumento valido anche per dialogare con le istituzioni , mostrando ad esempio l’impatto positivo che un progetto può avere sulla collettività e ottenere così un sostegno, in genere soprattutto simbolico, da parte di tali istituzioni.

Esempio pratico per creare un Business Plan: non solo per startup, scarica i PDF!

Come già anticipato il business plan è uno strumento che non serve solo alle startup , ma ci sono situazioni in cui può essere particolarmente utile, ecco riassunti i tre scenari più frequenti:

  • Startup neonata o idea in corso di validazione;
  • Cambiamento di strategia all’interno di un business esistente;
  • Evoluzione ed espansione di un’azienda già esistente.

Nel primo scenario ci riferiamo a una neonata startup o a un’idea (cioè una potenziale startup) che sta formulando ora i primi step dal punto di vista operativo. I primi anni di vita sono senza dubbio i più complessi per le idee di business innovative e, anche per questa ragione, formulare un Business Plan affidabile e verosimile può fornire un’ottima linea guida da seguire e, anche a posteriori, può permettere di capire come intervenire su aree critiche o modificare determinate strategie. Inevitabilmente, essere precisi riguardo le previsioni, soprattutto finanziarie, può essere complicato.

Il secondo scenario ipotizza un’attività che ha scelto di modificare in maniera consistente il proprio core business , motivo per cui utilizza un Business Plan per comunicare a diversi soggetti questo cambio di rotta e per pianificarne l’effettiva realizzazione. Ad esempio, la riconversione di un processo produttivo può comportare rilevanti cambiamenti dal punto di vista operativo per l’azienda stessa e per numerosi stakeholders : fornitori, clienti, creditori, istituzioni e così via. Un trend in questo senso molto attuale è legato alla crescente attenzione alla sostenibilità da parte di imprese nei più disparati settori.

Infine, il terzo scenario ipotizza una consistente crescita prevista nel prossimo futuro dell’azienda, motivo per cui si può intensificare la ricerca di investitori o adattare tutte le aree aziendali alla nuova dimensione: il business plan può aiutare a determinare i confini di questa crescita, comprendere quali strategie mettere in atto e valutare la necessità di risorse per riuscirci.

In ogni caso, molte aziende e startup rendono il proprio business plan scaricabile in PDF direttamente dal sito: che tu sia un investitore o semplicemente un curioso, prova a dare un’occhiata per farti un'idea di come i progetti vengono concretizzati in un BP.

Modello di Business Plan e previsione di flussi: Excel non basta più!

Come visto, la previsione dei parametri economico-finanziari fa parte di un buon business plan e, anzi, in molti casi è uno dei fattori critici del documento. Infatti, ipotizzare i flussi di cassa futuri è un esercizio talvolta complesso e senza dubbio centrale nelle ipotesi di crescita. La liquidità aziendale è infatti decisiva nel comprendere se e come la crescita è possibile ed è sostenibile anche nel medio periodo.

In tal senso, Agicap si posiziona come un alleato fondamentale della gestione dei flussi passati , presenti e futuri . Un software che raccoglie tutte le informazioni utili e automatizza la gestione: collega tutti i conti bancari , categorizza entrate e uscite e ti permette di consultare dati sempre aggiornati e corretti.

Excel e i suoi fogli di calcolo sono un vecchio ricordo, così come errori di battitura e infiniti inserimenti manuali . Agicap consente anche di creare e adeguare gli obiettivi e avere sempre a portata di clic tutti gli scenari possibili del prossimo futuro : flussi di cassa, investimenti, assunzioni, fatturato…

Inoltre, Agicap centralizza fatture, debiti e crediti . Un modo efficace anche per ridurre i ritardi, accelerare gli incassi e migliorare così i dati effettivi e le previsioni in termini di cashflow.

Anticipare i potenziali problemi operativi , gestionali e finanziari è una capacità inestimabile dei business sostenibili nel tempo e Agicap è lo strumento con cui perseguire questo obiettivo.

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Business plan «un business plan deve essere accattivante».

Un business plan rappresenta la base per la costituzione di una start-up. Ma come si redige un business plan e cosa deve considerare chi costituisce un’azienda? I consigli della nostra esperta UBS Bettina Kesseli.

business plan di una start up

Signora Kesseli, perché un’azienda ha bisogno di un business plan?

Un business plan serve prima di tutto a fare chiarezza sulla propria attività e il proprio modello di business. Allo stesso tempo è un valido strumento per convincere potenziali investitori della bontà delle proprie idee imprenditoriali. Nella fase iniziale spesso le start-up si finanziano con l’aiuto dei cosiddetti «family, friends and fools», ovvero familiari, amici e visionari che conoscono personalmente i fondatori e credono nel loro progetto. Se invece i neoimprenditori vogliono attirare l’attenzione di investitori professionali o finanziatori terzi, devono spiegare nel loro business plan come intendono finanziare la loro attività e raggiungere gli obiettivi di crescita previsti.

Quali sono i must del business plan?

Idealmente, un business plan dovrebbe fornire un quadro esatto dell’idea di business e della sua implementazione nel mercato. Devono essere chiaramente identificabili, da un lato, i benefici che i potenziali clienti possono trarre dal prodotto o dal servizio offerto, dall’altro, le USP (unique selling proposition) specifiche dell’impresa. È importante anche presentare in modo comprensibile il posizionamento dell’impresa, ovvero specificare quali sono i clienti e le regioni target a cui ci si rivolge e quale strategia si prevede di implementare per sostenere la crescita dell’attività in futuro. Nell’analisi non devono poi mancare informazioni sia sulla concorrenza che sulla struttura, i trend e le specificità del mercato nel quale l’impresa opera. In più, il business plan dovrebbe contenere dati sui processi di produzione, approvvigionamento e distribuzione. E, last but not least, illustrare la strategia di finanziamento, elemento imprescindibile e centrale.

Modello di business plan

Modello di business plan

Guida passo dopo passo per la descrizione delle vostre idee commerciali

Il business plan deve contenere anche dati sulla direzione e il consiglio di amministrazione?

Particolarmente significative sono le informazioni sulla carriera, le esperienze e il successo della direzione e del consiglio di amministrazione nonché di eventuali consulenti. La composizione del consiglio di amministrazione influisce non poco sullo sviluppo dell’azienda: per farla prosperare c’è infatti bisogno delle persone giuste. Pertanto, nella stesura del business plan, va sicuramente tenuto conto di questi criteri.

In linea di massima vale il seguente principio: più chiari e concisi si è, meglio è.

Quanto dettagliatamente vanno descritti i singoli punti del business plan?

In linea di massima vale il seguente principio: più chiari e concisi si è, meglio è. I destinatari devono potersi fare un’idea del modello imprenditoriale senza dover per forza capire il più tecnico dei dettagli. Il motto è quindi scrivere meno ma in modo molto comprensibile. Una struttura chiara così come tabelle e grafici ben disposti sono un valido ausilio per illustrare al meglio il business plan a persone esterne.

Quali business plan fanno una buona impressione?

Il business plan deve essere accattivante, quasi come un buon libro. Già il sommario dovrebbe invitare a leggerlo per intero. Se poi le informazioni sono anche riportate in modo chiaro e conciso, si è già a metà dell’opera. Punti a favore raccoglie anche chi presenta stime realistiche. Benché i neoimprenditori siano fermamente convinti della bontà delle loro idee e guardino positivamente al futuro, dovrebbero comunque restare con i piedi per terra. Il che, tradotto, significa soprattutto fare previsioni sulla base di possibili scenari nonché formulare ipotesi chiare e trasparenti.

Il business plan deve tenere conto di più scenari?

È senza dubbio sensato formulare una previsione ottimistica e una più conservativa nonché delineare una via di mezzo realistica. Questo metodo serve anche l’impresa stessa, in quanto offre una buona base per misurarne i risultati. Si tratta di un punto importante, che tuttavia viene spesso trascurato.

A cosa prestano particolare attenzione i finanziatori?

I finanziatori vogliono vedere sia l’evoluzione del fatturato che una previsione degli utili e dei flussi di cassa per i prossimi tre o cinque anni. Al contempo guardano ai risultati degli anni passati e dell’esercizio in corso. Non meno importanti sono poi il bilancio e la situazione finanziaria attuale. La consistenza dei dati presentati esercita un’influenza decisiva sulla credibilità e l’attrattiva dell’impresa agli occhi degli investitori. Chi vuole aumentare la probabilità di ricevere una prima valutazione positiva da parte di un investitore non dovrebbe limitarsi a presentare informazioni finanziarie ma dovrebbe anche illustrare in modo chiaro la USP, sfoderare un team convincente ed esperto nonché proporre un monitoraggio del mercato realistico (con tanto di analisi della concorrenza).

A chi si possono rivolgere i neoimprenditori per l’allestimento di un business plan?

Esistono numerosi consulenti e fiduciari nonché organizzazioni di sostegno alle start-up, che aiutano i neoimprenditori a redigere un business plan. Anche UBS offre molteplici informazioni e servizi per chi fa impresa. Tuttavia, non si può e non si deve delegare totalmente la stesura del business plan poiché è un’occasione unica per puntare i riflettori sulla propria attività in modo sistematico e mirato.

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Bettina Kesseli

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Bettina Kesseli offre consulenza e assistenza alla clientela aziendale da oltre 25 anni. La sua promessa di servizio: «Il nostro compito è fornire alle imprenditrici e agli imprenditori gli stimoli affinché possano gestire le proprie attività con ancora più successo.» 

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15+ Esempi di Business Plan per vincere il vostro prossimo round di finanziamento

By Jennifer Gaskin , Mar 04, 2022

15+ Business Plan Examples to Win Your Next Round of Funding Blog Header

Non avere un piano solido rende improbabile il raggiungimento degli obiettivi che cercate, sia che gli obiettivi siano ottenere la vostra lista di cose da fare o lanciare un’organizzazione di successo.

Nelle prime fasi di un’azienda, questo significa sviluppare cose come pitch deck, business plan, one-sheeter e altro. Con il Business Plan Builder di Venngage, potete facilmente organizzare il vostro business plan in un formato visivamente accattivante che può aiutarvi a conquistare investitori, finanziatori o partner.

Scoprite di più su come creare un business plan in modo da poter partire in quarta dopo aver letto questa lista di esempi ispiratori di business plan.

INIZIA A CREARE GRATIS

Cliccate per saltare avanti:

Esempio di business plan semplice.

  • Esempio di business plan per startup

Esempio di piccolo business plan

Esempio di business plan non profit, esempio di business plan strategico.

  • Esempio di business plan per analisi di mercato
  • Esempio di business plan per le vendite

Esempio di business plan per l’organizzazione e la gestione

  • Esempio di business plan di strategia di marketing e vendite

Esempio di business plan Apple

Esempio di business plan airbnb.

  • Esempio di business plan Sequoia Capital

Mentre il vostro business plan dovrebbe essere supportato da una ricerca approfondita ed esaustiva sul vostro mercato e sui concorrenti, il documento risultante non deve essere schiacciante per il lettore. Infatti, se potete ridurre il vostro business plan a poche pagine chiave, tanto meglio.

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L’estetica semplice e audace di questo modello di business plan si abbina bene con l’approccio diretto al contenuto e ai vari elementi del business plan stesso.

Usate My Brand Kit di Venngage per aggiungere automaticamente i colori e i caratteri del vostro marchio al vostro business plan con pochi click .

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Esempio di business plan per una startup

Per una tipica startup, la necessità di apparire dirompente nel settore è importante. Dopo tutto, se non state offrendo qualcosa di veramente nuovo, perché un investitore dovrebbe rivolgere la sua attenzione verso la vostra organizzazione. Questo significa stabilire un problema e i modi in cui lo risolvi subito.

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Che si tratti di un business plan completo o, in questo caso, di un pitch deck, il modo ideale per una startup di fare colpo con i suoi piani è quello di essere audace. Questo esempio di business plan di successo è memorabile e aspirazionale.

Nell’editor di Venngage, potete caricare immagini del vostro business. Aggiungete queste immagini ai vostri piani e rapporti per renderli unicamente vostri.

Tutte le imprese iniziano in piccolo all’inizio, ma questo non significa che le loro comunicazioni debbano essere piccole. Uno dei modi migliori per ottenere investitori, finanziatori e talenti a bordo è quello di mostrare che avete fatto la vostra dovuta diligenza.

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In questo esempio di piccolo business plan, il contenuto è distribuito su molte pagine, il che è utile per far sentire una ricerca lunga e approfondita meno come un lavoro di routine rispetto al fatto di mettere tutti nel minor numero di pagine possibile.

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Le organizzazioni che si prefiggono di risolvere problemi piuttosto che guadagnare profitti beneficiano anche della creazione di business plan convincenti che suscitano una risposta emotiva nei potenziali donatori, benefattori, potenziali membri del personale o anche nei media.

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La semplicità è l’obiettivo per le organizzazioni non profit quando si tratta di business plan, in particolare nei primi giorni. Spiegare la crisi a portata di mano ed esattamente come la vostra organizzazione farà la differenza, che aiuterà i donatori a visualizzare come il loro denaro sarà usato per aiutare.

I business plan sono utili anche per le aziende che esistono già da un po’. Sia che stiano considerando nuovi prodotti da lanciare o che stiano cercando nuove opportunità, le aziende possono affrontare i piani aziendali anche dal lato strategico dell’equazione .

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I business plan strategici o le infografiche di strategia dovrebbero essere altamente focalizzati su una singola area o problema da risolvere, piuttosto che adottare un approccio olistico all’intero business. Espandere troppo la portata può far sembrare una strategia troppo difficile da implementare.

Condividete facilmente il vostro business plan con le molteplici opzioni di download di Venngage, tra cui PNG, PNG HD e come PDF interattivo.

Esempio di business plan di una pagina

Per le organizzazioni con un modello di business semplice, spesso un business plan di una pagina è tutto ciò che serve. Questo è possibile in qualsiasi settore, ma i più comuni sono quelli tradizionali come la vendita al dettaglio, dove pochi concetti complessi devono essere spiegati.

business plan example

Questo esempio di business plan strategico di una pagina potrebbe essere facilmente replicato per un’organizzazione che offre beni o servizi su più canali o una con tre aree di core business. È un buon esempio di business plan per le aziende i cui piani possono essere facilmente ridotti a pochi punti per area.

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Esempio di business plan con analisi di mercato

Specialmente quando si entra in un mercato saturo, comprendere il panorama e gli attori è cruciale per capire come la vostra organizzazione può adattarsi e distinguersi. Ecco perché centrare il vostro business plan su un’analisi di mercato è spesso una buona idea.

business plan example

In questo esempio, la maggior parte del contenuto e circa la metà delle pagine sono focalizzate sull’analisi di mercato, inclusi i concorrenti, le tendenze, i prezzi, i dati demografici e altro. Questo esempio di business plan di successo assicura che la grafica e lo stile utilizzati corrispondano perfettamente all’estetica dell’azienda, il che rafforza ulteriormente la sua posizione sul mercato.

Potete trovare altri memorabili modelli di business plan da personalizzare nell’editor di Venngage. Sfogliate i modelli di business plan di Venngage per trovare i piani che funzionano per voi e iniziate a modificare.

Esempio di business plan con descrizione dell’azienda

A seconda del mercato, concentrarsi sulla storia della vostra azienda e su ciò che vi rende diverso può portare il vostro racconto a casa con i potenziali investitori. Concentrando il vostro business plan su una descrizione dell’azienda, centrerete voi stessi e la vostra organizzazione nella mente del vostro pubblico.

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Questo piano abbreviato è un buon esempio di business plan. Usate la maggior parte del contenuto per raccontare la storia dell’organizzazione. Oltre al background sull’azienda, i potenziali investitori o clienti possono vedere come il processo di questa azienda di design è diverso dai loro rivali.

Con Venngage Business , potete collaborare con i membri del team in tempo reale per creare un business plan che sarà efficace quando si presenta agli investitori.

Esempio di business plan quinquennale

Per la maggior parte delle startup o giovani aziende, mostrare ai potenziali investitori o partner esattamente come e quando l’azienda diventerà redditizia è un aspetto chiave della presentazione di un business plan. Sia che sia inserito in una presentazione più ampia o che stia in piedi da solo, dovreste essere sicuro di includere il vostro business plan quinquennale in modo che gli investitori sappiano che state guardando ben oltre il presente.

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Con il Business Plan Builder di Venngage , potete personalizzare un programma come questo per illustrare rapidamente agli investitori o ai partner quali sono i vostri obiettivi di reddito per i primi tre o cinque anni di attività della vostra azienda .

Esempio di business plan delle vendite

La linfa vitale di qualsiasi azienda è il team di vendita. Queste sono le persone energiche che portano nuovi affari, sviluppano lead e trasformano le prospettive in clienti. Concentrare le vostre energie sulla creazione di un business plan delle vendite dimostrerebbe agli investitori che capite cosa farà guadagnare la vostra azienda.

business plan example

In questo esempio di business plan delle vendite, sono dettagliate diverse sfaccettature di acquirenti ideali. Questi includono un profilo del cliente perfetto che aiuta a trasmettere al vostro pubblico che le relazioni con i clienti saranno al centro della vostra operazione.

Potete includere infografiche di business nel vostro piano per visualizzare i vostri obiettivi. E con la galleria di immagini e icone di Venngage, potete personalizzare il modello per riflettere meglio il vostro ethos aziendale.

Le fusioni e le ristrutturazioni aziendali sono anche i motivi principali per cui le organizzazioni richiedono una forte pianificazione aziendale. Creare nuovi dipartimenti, decidere quale personale mantenere e tracciare una rotta da seguire può essere ancora più complesso che iniziare un’attività da zero.

business plan example

Questo business plan di organizzazione e gestione si concentra su come l’azienda può ottimizzare le operazioni attraverso alcuni progetti organizzativi chiave.

Esempio di riassunto esecutivo per business plan

I riassunti esecutivi danno al vostro business plan un forte tocco umano, e danno il tono a ciò che seguirà. Questo potrebbe significare far scrivere una nota personale al vostro team esecutivo di leadership o evidenziare alcuni grandi risultati di cui siete particolarmente orgogliosi in un’ infografica del business plan .

business plan example

In questo riassunto esecutivo per un business plan, una breve nota è accompagnata da alcuni risultati notevoli che segnalano l’autorità dell’organizzazione e del team di leadership nel settore.

Esempio di business plan sulla strategia di marketing e vendite

Il marketing e le vendite sono due lati della stessa medaglia, e le aziende intelligenti sanno come giocano l’uno contro l’altro. Ecco perché centrare il vostro business plan sulla vostra strategia di marketing e di vendita può pagare i dividendi quando arriva il momento di trovare investitori e potenziali partner.

business plan example

Questo esempio di business plan per il marketing e le vendite è l’immagine di un’estetica elegante e moderna, che è appropriata in molti settori e parlerà molto ai leader delle vendite e del marketing ossessionati dai numeri.

I business plan sono davvero utili? Bene, ecco un po’ di matematica per voi; nel 1981, Apple si era appena quotata in borsa ed era nel mezzo della commercializzazione di un flop assoluto , il computer Apple III.  Il market cap dell’azienda, o valore di mercato totale stimato, potrebbe raggiungere i 3 trilioni di dollari quest’anno.

Questo business plan di Apple ha fatto la differenza? No, non è possibile attribuire il successo di Apple interamente a questo business plan del luglio 1981, ma questo antico artefatto dimostra che anche le aziende più innovative devono fare un bilancio onesto della loro situazione.

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Il business plan di Apple del 1981 copre tutto, dal panorama del mercato dell’informatica ai prodotti che il fondatore Steve Jobs prevede di lanciare nei prossimi anni, e l’analisi avanzata contenuta nel documento mostra quanto fossero strategici Jobs e gli altri dirigenti di Apple in quei primi giorni.

Invitare degli estranei a stare a casa vostra per il fine settimana sembrava un concetto folle prima che Airbnb diventasse una delle più grandi aziende del mondo. Come tutte le startup dirompenti, Airbnb ha dovuto creare un sistema robusto e attivo dal nulla.

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Come mostra questo esempio di business plan pitch deck di Airbnb, per le aziende che stanno introducendo concetti completamente nuovi, è utile non addentrarsi troppo nelle erbacce. Spiegate semplicemente il problema e riducete l’essenza della vostra soluzione in poche parole; in questo caso, “Una piattaforma web dove gli utenti possono affittare il loro spazio” riassume perfettamente questa popolare azienda.

Esempio di business plan di Sequoia Capital

Sequoia Capital è una delle società di venture capital di maggior successo al mondo, sostenendo startup che ora hanno un valore di mercato azionario combinato di più di 1 trilione di dollari, secondo un’ analisi di Forbes .

Per le giovani aziende e le startup che vogliono giocare in serie A, adattare il proprio lancio a qualcosa che possa interessare una società come Sequoia Capital è una buona idea. Ecco perché l’azienda ha un formato standard di business plan che raccomanda .

business plan example

Usare l’esempio di business plan di Sequoia Capital significa essere semplici e chiari con il vostro contenuto, come il mazzo sopra. Notate come nessuna diapositiva contiene molta copia, e anche quando tutte le diapositive appaiono contemporaneamente sullo schermo, il testo è leggibile.

In sintesi: Usate Venngage per progettare business plan che impressionino gli investitori

Non tutti i business plan, pitch deck o one-sheeter vi faranno guadagnare miliardi di dollari di investimento, ma ogni imprenditore dovrebbe essere abile nella creazione di business plan impressionanti, autorevoli e informativi.

Che voi usiate uno dei modelli di ispirazione condivisi qui o che voi vogliate fare la vecchia scuola e imitare il business plan di Apple del 1981, usare il Business Plan Builder di Venngage vi aiuta a dare vita alla visione della vostra azienda.

  • Servizi online
  • Guadagnare su Internet

Come creare una startup

Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, avrà pensato a un'idea imprenditoriale avveniristica capace di cambiare la vita delle persone. Una startup , infatti, non è solo un modo per guadagnare e fare soldi, ma anche il punto di partenza di un'idea brillante che potrebbe rendere il mondo un posto migliore.

Fondare una startup può essere alla portata di tutti ma è anche vero che sono tante le imprese emergenti che falliscono non solo per mancate esigenze del mercato ma anche a causa di incompetenza e inesperienza. Non basta avere una visione innovativa, ma occorre anche sapere cosa serve per creare una startup e farla crescere bene e il più possibile.

Ecco perché nella guida di oggi vedremo insieme come creare una startup approfondendo i requisiti e gli aspetti legali che sono alla base di questa nuova forma di impresa. Coraggio allora, prenditi un po' di tempo per studiare la materia e mettiti subito all'opera. Io ti auguro una buona lettura e ti faccio un grande in bocca al lupo per tutto!

Informazioni preliminari

Requisiti startup innovativa, avviare una startup innovativa, consigli su come creare una startup di successo.

Informazioni preliminari

Prima di spiegarti dettagliatamente come creare una startup da zero , lascia che ti illustri brevemente alcune informazioni preliminari su cos'è una startup e in cosa differisce da un'azienda tradizionale.

Partiamo sùbito col dire che il termine startup inizialmente definiva solo le imprese innovative del settore dell'informazione e di Internet. Oggi, invece, con il termine startup si può identificare le nuove imprese in qualsiasi ambito. A differenza, infatti, di un'impresa classica, una startup è un'impresa che propone un'idea non ancora presente sul mercato con un business scalabile , vale a dire che può aumentare i suoi clienti e il suo volume d'affari in modo esponenziale, e replicabile , ossia ripetuto, apportando eventualmente piccole modifiche, in diversi luoghi e periodi.

In parole semplici, una startup per definirsi tale deve essere, dunque, un'organizzazione innovativa e nuova con l'obiettivo di diventare una grande impresa. Mentre un'azienda classica nasce con l'obiettivo principale di generare profitto, una startup nasce invece con l'idea di stupire con un prodotto o servizio innovativo.

Un'altra differenza con un'impresa tradizionale è che mentre quest'ultima si basa sul capitale sociale, una startup si poggia su un capitale di rischio ottenuto grazie a investitori privati (detti Business Angel ), fondi di investimento ( Venture capital ) oppure operazioni di autofinanziamento ( bootstrapping ), crowdfunding (raccolta fondi, principalmente via Internet), incubatori , che non investono in una startup ma la proteggono nella sua fase iniziale, prestiti bancari e finanziamenti pubblici , erogati periodicamente dalle Regioni tramite bandi per sostenere le nuove imprese, di norma si tratta di prestiti a tasso agevolato o addirittura, anche se più rari, di incentivi a fondo perduto.

Inoltre un'impresa tradizionale è formata da soci e dipendenti, in una startup invece si parla di founder (fondatori), co-founder (co-fondatori) ed eventuali partner .

Un'altra peculiarità è la temporaneità : una startup non può essere un startup per sempre ma deve essere considerata una prima fase del ciclo di vita di un'azienda. Dopo questo periodo transitorio, l'impresa innovativa e nuova dovrà diventare — o almeno si spera — una grande azienda.

Infine un'ultima precisazione che ci tengo a fare, prima di entrare nel merito del discorso di come si crea una startup , riguarda le agevolazioni fiscali riconosciute alle startup innovative.

Innanzitutto, una “startup innovativa” al momento dell'iscrizione nel Registro delle Imprese è esonerata al pagamento sia delle imposte di bollo che dei diritti di segreteria oltre al pagamento del diritto annuale alla Camera di Commercio , cioè il tributo che ogni impresa iscritta nel Registro delle Imprese deve versare ogni anno. Questa esenzione è valida fino al quinto anno di iscrizione al suddetto Registro. Vanno pagate invece l'imposta di registro di 200 euro e la tassa di archivio notarile di 27,50 euro , il che si traduce in circa 400 euro di risparmio rispetto la costituzione di un'impresa tradizionale.

Poi i soci che costituiscono e investono in una startup possono beneficiare di una detrazione fiscale del 30% sul capitale investito fino a un limite massimo di 1 milione di euro se si tratta di persona fisica o di 1,8 milioni di euro se è una società. Al fine di poter ottenere questa detrazione, l'investimento dev'essere mantenuto obbligatoriamente per almeno 3 anni.

Inoltre, se la startup sostiene spese in ricerca e sviluppo potrà godere di un credito di imposta pari al 20% delle spese sostenute per un limite complessivo di 2 milioni di euro. Chiarisco che queste condizioni sono valide nel momento in cui scrivo e che potrebbero essere soggette a variazioni, dunque ti invito a verificare presso fonti ufficiali , in primis il sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e chiedere sempre un parere professionale a un commercialista prima di procedere in qualsivoglia modo nel mondo delle startup.

Come creare una startup innovativa

Ora che hai una panoramica completa in merito a cos'è una startup e alle sue principali caratteristiche, passiamo, dunque, al nocciolo della questione e vediamo subito come creare una startup innovativa in Italia (sebbene alcune indicazioni valgano un po' per tutti i mercati, ovviamente mi focalizzerò su quello del nostro Paese).

Come potrai capire si tratta di una tematica abbastanza complessa e di natura tecnica, il mio consiglio è dunque di farti seguire da un professionista nella preparazione della domanda e nella sua successiva presentazione. Io ti fornirò le conoscenze di base per valutare se la tua impresa rientra nei requisiti richiesti e per impostare la procedura di iscrizione al Registro delle Imprese . Non mi assumo alcuna responsabilità in merito a eventuali modifiche della disciplina e questa guida non vuole sostituirsi alla consultazione dei documenti ufficiali rilasciati da InfoCamere .

Requisiti startup innovativa

La prima cosa da fare è, innanzitutto, verificare quali sono i requisiti startup innovativa , anche qualora tu avessi già un'impresa e magari intendi trasformarla in una startup. I requisiti necessari per creare una startup innovativa sono i seguenti.

  • Attività di impresa inferiore a 60 mesi — vale a dire che l'attività economica deve essere nata e svolta da non più di 5 anni dalla data di presentazione della domanda.
  • Attività di impresa in Italia — ossia la sede principale deve essere in Italia o in un altro Paese dello Spazio Economico Europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia.
  • Ultimo bilancio inferiore ai 5 milioni di euro — vale a dire che la produzione annua (a partire dal secondo anno di vita) non deve essere superiore a 5 milioni di euro.
  • Non deve distribuire utili — e non deve averli distribuiti in passato.
  • Innovazione tecnologia come oggetto sociale — una startup come oggetto esclusivo o prevalente deve avere lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di servizi o prodotti innovativi e ad alto valore tecnologico.
  • Nessuna fusione, scissione o cessione — ossia una startup non deve essere costituita in seguito a fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda.

Ai suddetti requisiti, inoltre, se ne deve aggiungere almeno uno tra i seguenti.

  • Ricerca sviluppo ≥ 15% — ossia una startup deve spendere almeno il 15% del rapporto tra fatturato e costi di produzione in ricerca e sviluppo.
  • Laureati magistrali ≥ 2/3 della forza lavoro — almeno un terzo dei dipendenti o collaboratori deve aver conseguito una laurea magistrale o un dottorato di ricerca presso un'università italiana o straniera e deve aver svolto, da almeno 3 anni, attività di ricerca presso istituti di ricerca pubblici o privati.
  • Brevetti — una startup deve essere titolare della proprietà industriale o della licenza di un'invenzione o di un brevetto registrato, pertinente all'oggetto sociale e all'attività di impresa.

Per ulteriori informazioni, ti consiglio di consultare le linee guida ufficiali di Registro Imprese e del sito Startup innovative del Ministero delle Imprese e del Made in Italy .

Avviare una startup innovativa

Una volta verificati i requisiti per essere una startup, vediamo ora quali sono i passi necessari per avviare una startup innovativa .

Innanzitutto occorre sancire la costituzione di una società di capitali , anche in forma cooperativa, tramite l' atto costitutivo (un vero e proprio contratto), che viene firmato da tutti i soci fondatori. L'atto costitutivo include anche lo Statuto , che regola il funzionamento della società, l' Accordo di investimento , che regola la partnership tra i futuri soci e gli investitori, e gli eventuali patti parasociali , ossia gli accordi interni tra i co-founder.

Così come le imprese tradizionali, anche una startup può scegliere tra le seguenti tipologie di società di capitali.

  • Società a Responsabilità Limitata (S.r.l.) — la tipologia di società più comune e flessibile. Il capitale minimo richiesto è di 10.000 euro, ma è possibile versare solo il 25% alla stipula dell'atto costitutivo e il rimanente anche in un secondo momento.
  • Società a Responsabilità Limitata Semplificata (S.r.l.s) — con costi iniziali ridotti, nessuna spesa notarile e di marca da bollo. Una Srls si costituisce seguendo un modello standard imposto dalla legge e risulta dunque più rigida e limitata.
  • Società per Azioni (S.p.A.) — con categoria di azioni speciali non riconducibili ai soci. È la tipologia di società più complessa, sia per impegno che per capitale sociale da versare (minimo 50.000 euro).

La costituzione di una società di capitali, tramite contratto che ricordo va stipulato alla presenza di un notaio, si perfeziona dichiarando l'inizio dell'attività e iscrivendo la startup al Registro delle Imprese, nell'apposita sezione dedicata alle startup innovative .

Questi adempimenti devono essere presentati (contestualmente o in momenti separati) esclusivamente in forma telematica con firma digitale , inviando la Comunicazione Unica al Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente entro 60 giorni dalla costituzione della società.

Si tratta quindi di compilare, per l'iscrizione alla sezione speciale, il modello informatico S5 , indicando le informazioni richieste, quali l'elenco dei soci e delle società partecipate, l'attività svolta prevalente (incluse le attività e le spese di ricerca e sviluppo), i titoli di studio e le esperienze professionali dei co-founder e dei partner, l'eventuale esistenza di collaborazione con incubatori certificati, investitori istituzionali e professionali, università e centri di ricerca, l'elenco dei diritti su proprietà industriale e intellettuale.

Le suddette informazioni dovranno poi essere aggiornate in continuo tramite autocertificazione, pena la cancellazione d'ufficio dalla sezione speciale del Registro delle Imprese.

La reperibilità dei modelli informatici da compilare con le relative istruzioni di redazione e invio sono disponibili nell'area dedicata del Registro delle Imprese nei siti ufficiali delle Camere di Commercio della tua città. Come ad esempio la pagina dedicata al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Roma oppure sulla pagina delle domande frequenti della Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi .

Infine, per agevolare la nascita e il sostegno delle startup, esistono molte iniziative nazionali: dai finanziamenti agevolati fino ai contributi a fondo perduto. Nel momento in cui scrivo, tra gli incentivi più importanti troviamo Smart&Start Italia che finanzia progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro e il Fondo impresa femminile , che sostiene la nascita delle imprese guidate da donne, di Invitalia . Puoi trovare l'elenco delle misure di agevolazione e sostegno nella sezione Incentivi del sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy .

Consigli su come creare una startup di successo

Di sicuro avviare una startup può essere un'impresa entusiasmante, ma anche molto impegnativa. Di seguito, quindi, ecco una serie di consigli su come creare una startup di successo che ti daranno maggiori possibilità di riuscita per la tua impresa.

  • Fai una ricerca di mercato — in giro esiste già qualcosa di simile all'idea che hai avuto? Cerca di approfondire il potenziale del mercato, la concorrenza e il pubblico di riferimento.
  • Seleziona i partner — che siano i soci con cui lavorare ogni giorno, fino agli investitori, è importante scegliere con cura i partner della tua startup al fine di creare un ambiente di lavoro quanto più positivo possibile. Definisci i ruoli e le responsabilità di ciascun membro del team.
  • Crea una strategia di marketing — per far conoscere la tua startup al tuo target di pubblico, anche tramite canali di marketing online, organizzazione di eventi e partnership.
  • Redigi un business plan — ovvero quel documento che descrive il tuo progetto imprenditoriale, gli obiettivi, le strategie di marketing e le previsioni finanziarie. Ti sarà di sicuro supporto per definire tutta la fase di avvio della tua nuova attività, nella quale dovrai determinare anche tutti gli adempimenti burocratici del caso e avvalendoti dell'eventuale supporto di un esperto del settore.
  • Fai affidamento su un incubatore — che protegga e supporti la tua startup nella sua fase iniziale fornendoti tutti gli strumenti operativi, consulenza nonché i luoghi di lavoro per sviluppare il tuo business. Puoi consultare l' elenco degli incubatori italiani certificati , divisi per Regione, disponibile sul sito del Registro delle Imprese.

Inoltre cerca di stare attento a non affidarti a tutta la “fuffa” che viene spacciata per oro colato dai para-guru delle startup. A tal proposito ti consiglio di guardare video e seguire alcuni canali su YouTube di professionisti del settore seri, che sicuramente sapranno condurti sulla strada giusta, come ad esempio quello di Marco Montemagno , ma anche la lettura di alcuni libri sull'argomento.

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Growth hacker. mindset e strumenti per far crescere il tuo business, startup pitch. come presentare un'idea e convincere gli investitori a ..., partire leggeri. il metodo lean startup: innovazione senza sprechi per....

Infine, ti invito caldamente a seguire corsi specifici (anche online) per muovere i primi passi nel mondo delle startup, tipo quelli erogati dalla piattaforma di e-learning Udemy .

Restando in tema, se l'argomento è di tuo interesse e, dunque, vorresti saperne di più, ti invito a leggere anche la mia guida sulle migliori startup italiane .

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Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.

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Business Plan per Startup: Cos’è e Come Farlo con Esempi

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ragazzo che prepara business plan

Come Creare un Business Plan per Startup, A Cosa Serve e Criticità

Per comprendere di cosa si tratta quando parliamo di business plan per startup possiamo associarlo ad un piano d’azione della nostra impresa per raggiungere gli obiettivi di business prefissati. il business plan è dunque un documento economico-finanziario che può essere redatto all’interno dell’impresa per identificare nuove opportunità e fissare i punti di riferimento per i collaboratori dell’impresa, ma anche come strumento per indurre investitori, banche e finanziatori a cedere risorse finanziarie per la crescita della startup. vediamo perché il business plan è così importante per una startup, a cosa serve, da quali elementi è composto e quali sono gli elementi più critici nella stesura di un business plan per startup., cos’è il business plan definizione.

Il business plan di una startup viene definito come un documento economico-finanziario che serve all’imprenditore per codificare – in modo strutturato ed analitico – la propria intuizione, fornendo una “fotografia” di medio-lungo periodo dell’impresa nel suo complesso, ricomprendendo scelte strategiche, organizzative, finanziarie, produttive e commerciali.

Il business plan non è altro che un piano d’azione in cui vengono delineati gli step da affrontare per raggiungere gli obiettivi di business prefissati e come questi verranno raggiunti. Un business plan per startup efficace deve definire:

  • L’idea di business
  • L’analisi dei competitors
  • Le strategie di marketing e vendita
  • Il mercato target
  • Il piano economico e finanziario

Generalmente il piano d’azione nel business plan copre i successivi 2-3 anni, talvolta 5. Il contenuto del business plan è di fondamentale importanza per presentarsi dinnanzi ai finanziatori (siano questi privati, fondi di venture capital o una campagna di crowdfunding per startup ) con una chiara definizione del progetto imprenditoriale , una attenta comprensione del mercato e del target di clienti, ed un piano su come ci si propone di raggiungere gli obiettivi di business prefissati. A questo deve essere correlato il bilancio , oppure una previsione economica finanziaria , che permetteranno agli investitori di valutare l’opportunità di business in base ai competitor e al mercato di riferimento, e come la startup intende muoversi al suo interno per generare revenue .

A Cosa Serve il Business Plan e Perché Farlo per la Tua Startup

Come abbiamo anticipato, fare un business plan è fondamentale per definire gli obiettivi di business della propria startup e stabilire un piano d’azione su come verranno raggiunti. Il business plan è un documento utile internamente all’azienda, come punto di riferimento per soci e dipendenti, ma anche per essere presentato a investitori , banche e finanziatori, per lanciare una campagna di crowdfunding o per partecipare a bandi per ottenere agevolazioni , nonché per attrarre nuovi partner commerciali e soci.

In breve, potremmo dire che il business plan serve ad una startup come ausilio a tutti i processi di crescita cruciali , che spesso rappresentano ostacoli al successo del progetto. Se redatto correttamente, specie nelle fasi iniziali, questo documento permette di stabilire le proprie priorità e focalizzare le idee, di verificare la fattibilità dell’idea di business e di analizzare il mercato di riferimento, stabilendo un piano per entrarvi, mentre è utile a investitori e possibili soci per conoscere il business model , la situazione del mercato, le strategie di vendita e acquisizione clienti, il team e l’idea, per quantificare il valore del progetto.

Il business plan consente di risparmiare tempo prezioso, incentrando la propria attenzione sugli step fondamentali alla crescita dell’azienda, ed offre anche un punto di riferimento per le prestazioni della startup.

Da Cosa Deve Essere Composto il Business Plan per Startup nel 2022

A questo punto vi starete chiedendo come fare un business plan per startup e da cosa è composto. Per redigere un business plan per startup in grado di trasmettere il reale valore dell’impresa, attuale e in prospettiva all’arco di crescita che ci si prefigge, è necessario che questo descriva in maniera precisa tutti gli intenti, obiettivi da raggiungere, bisogni del mercato da colmare e le modalità con cui farlo , così da definire gli step cruciali per il raggiungimento del successo. É importante però non cadere nella tentazione di includere informazioni troppo dettagliate e tecniche, curando un documento che sia invece chiaro e privo di informazioni superflue, fruibile da chiunque.

Un business plan per startup efficace deve contenere le seguenti parti:

Executive Summary

Azienda e business.

  • Prodotto/Servizio
  • Analisi del Cliente e del Bisogno
  • Mercato e Concorrenza
  • Swot Analysis

Strategia di Marketing e Vendita

Definizione degli step successivi.

  • Piano Economico e Finanziario

Vediamole in maniera più approfondita con alcuni esempi.

La cover page, o pagina introduttiva non riveste funzioni particolarmente importanti, ma è utile alla startup come vetrina dell’impresa e dell’idea di business che vi è alla base. Da non confondere con il sommario che vedremo in seguito, deve assolutamente contenere il logo, il nome della startup e i principali contatti attraverso cui gli interessati al progetto potranno contattarti.

Questa seconda parte, conosciuta con il nome di executive summary o sommario, servirà per contenere una sintesi dei punti chiave del business plan . Tuttavia, sarà utile avere presente una descrizione della startup, del suo business e delle proiezioni finanziarie del capitale già raccolto e delle risorse finanziarie che si intenderà chiedere agli interessati.

La sezione dedicata all’ azienda dovrebbe descrivere cosa la startup produce o vorrebbe produrre, ed includere quelle che sono la mission e la vision che caratterizzano l’impresa, cercando di enunciare quali bisogni del mercato si intende soddisfare e attraverso quali mezzi, delineando non la strategia ma quali opportunità si intende sfruttare.

Prodotto o Servizio

In questo punto del business plan si descriverà nel dettaglio l’offerta composta da prodotti e servizi che soddisfino i bisogni enunciati in precedenza. Il piano dell’offerta dovrà contenere il loro costo e il prezzo a cui verrà venduto, motivando la decisione, ma anche delineare come e perché il proprio prodotto si differenzia da quello dei competitor, se si possiede un brevetto, se si immaginano già nuove versioni.

Analisi della Clientela e del Bisogno di Mercato

Un efficiente business plan per startup deve necessariamente contenere al suo interno una sezione in cui viene analizzata la clientela, il segmento di mercato su cui si intende puntare, identificando i bisogni da colmare. Allo stesso modo sarà necessaria un’analisi del mercato e dei suoi bisogni. Identificare correttamente i bisogni di mercato da colmare permettere non solo di avere un’idea più chiara sulle strategie da adottare ma conferisce spesso alla startup un vantaggio sulle dirette concorrenti.

Analisi del Mercato e della Concorrenza

Dopo un’analisi più ampia del mercato e dei suoi bisogni sarà necessario comprendere quali sono i principali competitor che concorrono con la tua impresa nel soddisfare le richieste del segmento di riferimento. Non sempre risulta semplice individuare i reali concorrenti del mercato, specie per un segmento di nicchia, e in tal caso farà fondamentale individuare il reale segmento di riferimento a cui si rivolge il nostro prodotto o servizio ed quali concorrenti competono con noi per soddisfare, anche con prodotti o servizi simili, agli stessi bisogni.

SWOT Analysis

Si tratta di uno strumento di cui è difficile fare a meno data la sua rilevanza e il contributo che può dare nella definizione della migliore strategia. Lo scopo principale della SWOT Analysis consiste nell’individuare quali sono le minacce e le opportunità dell’ambiente esterno tali da poterli sfruttare a nostro vantaggio, e quali i punti di forza e debolezza della nostra realtà.

Il piano di marketing è una componente fondamentale del business plan, tale da condizionare la crescita di una startup di successo. Qui verrà inclusa la strategia da adottare per raggiungere l’obiettivo prefissato dalla startup e dovranno includere i canali di acquisizione dei potenziali clienti del mercato di riferimento, quali i KPI e le principali metriche da adottare in fase di analisi e quali i canali pubblicitari da adottare per indurre i potenziali clienti all’acquisto.

Team e Personale

Il team, ovvero risorse umane che compongono l’organico della startup ricoprono un ruolo chiave agli occhi dei possibili investitori, tanto da dover ben definire nel piano organizzativo quali solo i ruoli e le funzioni interne, quale il piano di assunzioni e le mansioni da affidare ad ogni dipendente e collaboratore.

Definire i diversi piccoli step da raggiungere porta due principali vantaggi : una migliore organizzazione del lavoro e delle diverse attività da compiere per il raggiungimento dell’obiettivo finale e una migliore visione da parte di tutto l’organico sulle definizione e la programmazione degli obiettivi da raggiungere , tali da favorire una maggiore sinergia tra i componenti della startup. Tuttavia, non basterà la sola definizione dei vari step ma occorrerà sapere se, e in che modo, sono stati raggiunti gli obiettivi minimi prefissati durante la definizione strategica. Per far ciò servirà definire una serie di metriche adatte alla misurazione dei specifici obiettivi.

Piano Economico Finanziario (Financial Plan): Fondi Necessari

Nella parte finale nel business plan viene incluso il piano economico finanziario, cruciale agli occhi degli istituti di credito che potrebbero essere interessati a finanziare la nostra impresa. L’importanza del financial plan si configura nella sua possibilità di mostrare le previsioni di guadagno negli anni e come utilizzare gli investimenti concessi.

Vantaggi del Definire un Business Plan Per Startup e Perché è Importante

Il business plan per startup rappresenta uno strumento fondamentale per le neo imprese in cerca di fondi finanziari, in grado di dimostrare come l’idea alla base della creazione della startup sia non solo sostenibile nel tempo, ma anche profittevole agli occhi dei possibili finanziatori. Un piano di business quanto più dettagliato e preciso potrebbe fornire maggiori garanzie di successo dell’incontro con i possibili investitori, o business angel . A tal proposito, un valore aggiunto al tuo business plan potrebbe essere rappresentato da un efficace business model canvas che accompagni la presentazione della tua idea.

Quali Sono le Criticità del Business Plan

Come abbiamo visto, il Business Plan è uno strumento analitico , che richiede previsioni di dettaglio che abbiano una prospettiva di medio-lungo termine: tali previsioni, affinché siano realistiche, necessitano di dati certi , altrimenti il margine di errore può essere talmente elevato da portare ad un lavoro “inutile” e, dunque, ad una perdita di tempo! Ciò è vero soprattutto quando si parla di business plan per startup innovative che muovono i primi passi: molto spesso c’è poca certezza sul prodotto/servizio da offrire, così come incerta è la risposta del mercato. Inoltre, offrendo un servizio/prodotto innovativo, spesso non ci sono dati a cui potersi rifare per una buona analisi. Insomma, in una startup innovativa l’idea è in continua evoluzione (e guai se non fosse così!) e necessita di test e valutazioni prima che ci si possa addentrare nella stesura di un Business Plan completo. Inoltre, affinchè esso sia effettivamente utile all’impresa, è necessario che venga aggiornato con continuità, rendendo indispensabile l’affidamento di tale compito ad una risorsa umana dedicata. Tuttavia, spesso, imprenditori e manager, pensano che l’assunzione di un consulente esterno per la stesura del Business Plan risolva la questione. Purtroppo, così facendo, nel 99% dei casi si otterrà in cambio solo un costoso documento . Perché? Perché il consulente del tuo business plan è una persona esterna alla tua impresa e non conosce il mercato a cui questa si rivolge, i suoi obiettivi e tutte le peculiarità che questo mix crea. Un consulente può aiutarti e supportarti nella stesura del documento ma non può farlo al tuo posto !

Ecco perché noi di Spazio S.P.IN prediligiamo altri strumenti e metodologie ( Lean startup ) , che tendono a rendere il tuo team indipendente , consentendoti di agire e sperimentare in prima persona, formulando e testando ipotesi veloci , raccogliendo le risposte del mercato e reagendo di conseguenza.

Business Plan per Startup: Esempi, Template PDF e Risorse Utili

Durante le nostre consulenze in molti ci hanno chiesto dove trovare online un esempio di business plan per startup, o dei template in pdf o excel gratuiti da scaricare. Il business plan, come abbiamo visto, può essere un documento complesso da redigere per molti startupper, in quanto piuttosto tecnico. Per questo abbiamo raccolto alcune risorse utili che potranno aiutarvi a creare il business plan della vostra impresa: da esempi di business plan già fatti, che vi aiuteranno a comprendere la struttura che questo file deve avere, a template e fac-simile in pdf, sino ad una guida su come creare il business plan di una startup o un’impresa su excel.

Business Plan per Startup in Excel: Template e Guida

Realizzare il business plan della propria startup in Excel è uno dei modi più semplici ed immediati di ottenere un documento organizzato, semplice da fruire e da aggiornare. Online è possibile trovare diversi modelli da scaricare gratuitamente. Su business-plan.it è possibile scaricare gratuitamente il template del business plan in Excel in Italiano.

Scarica qui il Business Plan in Excel di business-plan.it

In alternativa, se conoscete lo strumento e volete realizzare da voi il business plan per la vostra startup, vi proponiamo un tutorial su YouTube su come redigere il vostro template personalizzato, che vi permetterà di inserire le informazioni che più ritenete necessarie.

Business Plan per Startup in PDF: Template Download

In alternativa, online esistono molti fac-simile e template di business plan in PDF, che potete scaricare e compilare direttamente con le informazioni relative alla vostra azienda. Sul sito business-plan.it potete trovare un business plan in pdf in italiano, mentre sul portale Bplans potrete scaricarne una versione versione inglese.

Scarica qui il Business Plan per Startup in PDF (ITALIANO) di business-plan.it

Scarica qui il Business Plan per Startup in PDF (INGLESE) di Bplans

Esempio di Business Plan per Startup

Sono in molti a cercare online esempi di business plan per startup, su cui basare la redazione del documento per la propria impresa o progetto. Il portale Bplans offre una serie di esempi di business plan per diverse tipologie di imprese ed attività in diversi settori specifici, dall’agricoltura alla consulenza, dalla moda alla pubblicità.

Potrete dunque cercare il modello fac-simile di business plan redatto per una specifica categoria, da scaricare gratuitamente ed usare a modello.

Consulta gli Esempi di Business Plan per Startup di Bplans

Costi e Tempi di Realizzazione di un Business Plan per Startup

In molti ci chiedono quali sono i costi per la realizzazione di un business plan per startup . La definizione dei costi non è semplice e include numerose variabili che non ci permettono di dare una definizione precisa delle risorse finanziarie necessarie senza un confronto con la startup in oggetto. Tuttavia, è possibile affermare come la variabile principale nella determinazione dei costi per la realizzazione del piano di business siano i tempi di realizzazione. Infatti, nella maggior parte dei casi effettuare tutte le analisi necessarie richiede anche uno o due mesi di lavoro in cui si analizzano e si definiranno tutti i componenti principali che strutturano un business plan per startup.

Il Business Plan è Sempre la Migliore Soluzione?

Il Business Plan può essere utile a imprenditori o neo-imprenditori che vogliano partire con una nuova idea di business o rinnovare la propria . Ma a volte questo strumento non è detto che sia la miglior scelta. Ne siamo pienamente convinti, da tempo infatti ci occupiamo di consulenza per start-up e specie in questo ambito il business plan è stato ormai soppiantato da altre metodologie ben più efficaci e utili a chi vuole far chiarezza attorno alla propria idea e impresa. Molti di questi strumenti alternativi al business plan li andremo a vedere proprio in questo articolo: business model canvas, canvas personas, analisi swot, storyboard e tanto altro.

Alternative al Business Plan per Startup

Dopo aver esaminato gli elementi chiave che strutturano un efficiente business plan è quali sono i vantaggi che quest’ultimo apporta alla startup, soprattutto in ottica di un incontro con un possibile investitore, vogliamo presentare diversi altri strumenti che possono rappresentare un’alternativa al piano di business o una valida integrazione a quest’ultimo.

business model canvas per startup

Business Model Canvas

Il Business Model Canvas è uno strumento che ti aiuta a delineare la strategia di impresa , definendo in modo chiaro e strutturato il modello di business della tua startup . Tale strumento si divide in nove riquadri che sintetizzano gli aspetti più importanti di un’impresa, restituendo una fotografia “istantanea” e sintetica della tua idea:

  • ti aiuta a comprendere chi sono i tuoi clienti,
  • quale valore offri e attraverso quali canali,
  • quali sono i tuoi principali costi
  • come ricavi
  • come ottimizzare la tua offerta

Esistono diversi motivi che spiegano come mai venga utilizzato dalle startup innovative o comunque perchè è sempre bene partire da un Business Model Canvas quando si vuole realizzare un progetto di impresa:

  • Il Business model Canvas parte dal presupposto che i membri del team siano la prima risorsa di progetto : ecco perché è fondamentale che tutti quanti partecipino alla sua compilazione. Il Business Model Canvas, infatti, favorisce la logica collaborativa , in quanto tutto il tuo team sarà chiamato a completarlo, contribuendo così a condividere le idee di ciascuno e creare allineamento del tuo team sul progetto di impresa;
  • Si compila utilizzando i post-it : in tal modo, sarete “costretti” a fare sintesi ; inoltre, i post-it vi offrono il vantaggio di poter essere facilmente spostati da un riquadro all’altro, o addirittura eliminati facilmente: proprio per questo, e a differenza del Business Plan, il BMC può essere visto, rivisto e modificato dal team, fino a quando il risultato non risponde alla realtà dei fatti o l’obiettivo da raggiungere;

Per tutti questi motivi, possiamo dire che il Business Model Canvas, rispetto al Business Plan, è uno strumento Agile e Smart , che consente di ridurre i tempi che separano l’analisi dall’azione. Oggi sappiamo benissimo quanto sia importante agire e reagire al mercato con tempismo! Ecco un bel video riepilogativo di cos’è il Business Model Canvas.

Personas Canvas

Il personas Canvas ti aiuta a fare un’ analisi accurata del tuo cliente ideale , indagando sul suo problema/bisogno, obiettivi e ambizioni personali e i canali su cui si muove o si informa: creare un identikit preciso e analitico del tuo potenziale cliente, ti consentirà di capire come perfezionare il tuo prodotto/servizio offerto secondo le esigenze del tuo cliente e come riuscire a raggiungerlo più facilmente. Di seguito due diverse versioni di personas canvas:

  • La versione disegnata e utilizzata da noi di Spazio S.P.IN: Qui potete scaricare il Canvas Personas in italiano che vi aiuterà a definire le caratteristiche del vostro cliente tipo.
  • La versione di canvas personas di Design a Better Business .

personas canvas italiano

Analisi S.W.O.T.

L’ analisi SWOT è in realtà spesso una delle componenti del business plan. Si tratta di una matrice che consente di identificare e analizzare i fattori interni ed esterni che possono (o potrebbero) avere un impatto (positivo o negativo) sulla realizzazione del tuo progetto. L’analisi SWOT, pertanto, è un fondamentale strumento di decision-making e di pianificazione strategica, di cui ci serviamo per valutare cosa accade nel mercato in cui un’impresa opera, per capire quali possono essere i punti di forza (Strenghts) e di debolezza del business (Weaknesses), oltre che per valutare quali sono (o possono essere) le opportunità (Opportunities) o le minacce (Threats) offerte dal mercato.

Mind Maps (Mappe mentali)

Una delle più comuni barriere comunicative che si incontra in un progetto è la spiegazione di concetti e processi più o meno complessi: è cosa molto comune, in tali casi, non recepire (o non riuscire a trasmettere) alcuni passaggi importanti o non riuscire a comunicare efficacemente le connessioni fra diversi punti . L’utilizzo di una mappa mentale è il modo migliore per riuscire a superare questo ostacolo, in quanto consente di condividere concetti complessi in maniera semplice , con un linguaggio universale e comprensibile: ciò aiuta a sviluppare concretamente – e in tutti i suoi passaggi – un’idea. Speriamo che questi strumenti per start-up alternativi al Business Plan possano servirti a far maggiore chiarezza sulla tua idea di impresa!

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Come aprire e creare una startup in 13 passi

Come aprire e creare una startup in 13 passi

Come aprire una startup

Hai un’idea di business ma non sai come realizzarla?

Nessuno ti ha mai insegnato come farlo e hai paura che il rischio non valga l’investimento?

Accomodati perché creare una startup   è alla portata di tutti e in questo articolo ti spieghiamo come farlo in 13 passi.

Indice dei contenuti

1 – Valuta te stesso

Perché vuoi aprire una startup?

Questa domanda non è così scontata e non lo è nemmeno la risposta, che è fondamentale per capire che percorso dovrai intraprendere.

Sei in cerca di qualche entrata extra per arrotondare il tuo stipendio? Oppure sei in cerca di maggiore libertà in ambito professionale?

Non è detto che una startup sia davvero la soluzione ai tuoi problemi.

Per fare lo/la startupper devi essere pronto/a a cedere molto del tuo tempo libero e ampliare le tue competenze e conoscenze. In una parola devi essere estremamente motivato/a .

Perciò dovresti chiederti onestamente: cosa e quanto sei disposto/a a rinunciare?

La creazione e l’apertura della startup necessiterà di tutto il tuo impegno e energie, a partire dall’idea. Ne hai già una?

2 – Pensa a un’idea di business

aprire una startup idea

Il punto di partenza per aprire una startup è avere una o più idee di business .

Se ne hai già una, puoi passare direttamente alla sezione successiva.

La devi invece ancora trovare?

Ecco quattro domande per trovare una buona idea di business :

  • Quale sarà il prossimo trend di mercato? Individua la tecnologia o l’innovazione che più promettente e anticipane l’adozione o applicazione.
  • Conosci un problema che non ha ancora una soluzione? La gran parte delle startup nasce per risolvere un problema sentito dalle persone. Puoi essere tu il primo a realizzare una soluzione.
  • Conosci qualche azienda che potrebbe offrire un servizio migliore? Potresti essere tu a portare il cambiamento che loro invece non riescono ad anticipare. Nokia pensava che i cellulari servissero solo per telefonare, mentre Steve Jobs osò sfidare questa credenza presentando l’iPhone.
  • C’è qualcosa che può essere fatto più efficacemente, velocemente o economicamente? Dubita di quello che sei abituato a fare sul tuo lavoro e pensa a soluzioni pratiche a processi vecchi, costosi e lenti.

Ma tieni sempre presente che il modo migliore per trovare un’idea di business è quello di leggere , informarsi e studiare i mercati globali.

Esci, frequenta nuove persone e osserva i loro comportamenti e necessità.

E una volta che hai trovato la tua idea trasformabile in una startup, devi validarla. Ovvero?

3 – Valida l’idea per capirne il potenziale

Uno dei passi più importanti (e totalmente gratuiti) nelle prime fasi di creazione di una startup è la validazione dell’idea .

Validare un’idea significa confermare che quest’ultima abbia effettivamente le potenzialità per generare profitto e diventare un’azienda vera e propria.

Il metodo da seguire è suddivisibile in due parti:

  • validazione della coppia cliente-problema;
  • validazione della soluzione.

Per un approfondimento completo dell’argomento puoi leggere la guida completa sulla validazione di un’idea .

Per farla breve innanzitutto bisogna compilare la Javelin Board , un framework che ti consente di “spezzettare” l’idea di business e analizzare nel dettaglio il cliente, il problema e, dopo aver fatto i primi test, anche un primo abbozzo di soluzione.

Successivamente tramite questionari e interviste ai potenziali clienti , devi comprendere se il problema che hai identificato è davvero vissuto dal tuo target.

Per esempio, puoi chiedere:

  • ti sei mai sentito in questa situazione?
  • come ti senti quando affronti questo problema?
  • come stai cercando di risolverlo?
  • quali soluzioni hai provato? ti soddisfano?

Terminata questa fase, puoi passare alla validazione della soluzione .

E per farlo solitamente si crea uno Smoke Test .

Tranquillo/a, non farti spaventare dal nome.

Poco più sotto ti spieghiamo nel dettaglio come funziona.

Ma prima: c’è qualcuno che sta già facendo quello vorresti fare tu?

4 – Analizza il mercato e i competitor

aprire una startup mercato e competitor

L’analisi dei competitor e del mercato è fondamentale per aprire e creare una startup.

E, mi raccomando, non cadere nel tranello che miete diversi progetti.

Qualsiasi startup (anche se estremamente innovativa) ha concorrenza.

Non ci credi?

Immagina di aver inventato la pizza e di voler aprire la prima pizzeria al mondo.

Non essendocene altre, potresti pensare che tu non abbia competitor.

Ti sbaglieresti, i tuoi competitor sono tutti gli altri ristoranti della zona.

Anche se la pizza è una novità, non sei il primo a risolvere il problema dell’appetito. Semplicemente lo stai facendo in un modo alternativo .

Tutto questo per dirti che quello in cui trovi è il momento giusto in cui cercare i tuoi potenziali rivali (o partner) sul mercato.

Per farlo ti consigliamo, per iniziare, di utilizzare un semplice file Excel in cui elenchi i competitor e tutte le caratteristiche chiave : dimensione, fatturato, canali social, traffico al sito, prodotti offerti, prezzi, funzionalità presenti e tutte le altre caratteristiche che possono servirti per analizzarli.

Però non basterebbe e per approfondire ti consigliamo di leggere questo articolo sull’ analisi dei competitor e sugli strumenti per realizzarla.

Successivamente, devi fare una ricerca di mercato , analizzando la dimensione del mercato nel quale vuoi operare.

Quanto è grande la fetta di mercato al quale vuoi vendere la tua soluzione?

Da ciò dipende la crescita della tua startup.

Per capirlo ti suggeriamo il metodo TAM SAM SOM , uno dei più comunemente utilizzati in questa fase.

Se non vuoi vanificare i tuoi sforzi, evita di commettere i seguenti comuni errori :

  • Utilizzare solo ricerche secondarie , già effettuata da altri, senza generare nuovi dati attraverso delle ricerche primarie;
  • Utilizzare solo risorse online , pensando che tutto quello che può esserti utile sia solo su Internet.

Al termine di questa attività sai con certezza che:

  • la tua idea di business startup ha potenziale;
  • c’è qualcuno che ha bisogno della tua situazione;
  • il mercato è grande e i competitor sono mal posizionati.

Ora puoi procedere alla creazione di un primo prototipo, o meglio di un Minimum Viable Product.

5 – Crea uno smoke test e analizza i feedback

Poco fa abbiamo introdotto il concetto di Smoke Test .

Si tratta di una semplice pagina internet in cui spieghi (a parole) il tuo servizio o prodotto.

Non è necessario possedere già il prodotto o servizio funzionante, basta includere qualche informazione sulla soluzione da te ideata.

L’obiettivo è raccogliere, tramite un form di iscrizione, quante più iscrizioni al tuo progetto.

Non ha ancora senso procedere allo sviluppo della soluzione finale. L’investimento è ancora rischioso e conviene prima raccogliere qualche informazione aggiuntiva.

In ogni caso, più contatti raccogli tramite lo Smoke Test, più alto è il coinvolgimento degli utenti e più la tua soluzione può dirsi validata .

Questi contatti saranno gli early adopters , ovvero quelli che in futuro potranno essere i tuoi primi clienti o utenti.

Sarà importante riuscire ad ascoltare cosa hanno da dire e valorizzare il ​​loro contributo. Questo è il primo passo per fare apprezzare il tuo prodotto o servizio.

Qualora lo Smoke Test non si dimostrasse efficace, potresti avere bisogno di eseguire un pivot .

Fortunatamente non hai ancora investito molti soldi e ciò ti permette di fare un passo indietro e cambiare quante volte vuoi la tua proposta di valore, il tuo target di riferimento e le tue ipotesi.

Si tratta di un processo diverso da quello più tradizionale per aprire un’azienda qualsiasi, perché per creare una startup:

  • prima si crea un prototipo;
  • successivamente si ottengono dei feedback ;
  • infine, in base a questi ultimi si apportano delle migliorie , prima di produrre il prototipo successivo.

La ripetizione di queste tre azioni porta a un rapido sviluppo del prodotto o del servizio .

Senza contare che permette di ottimizzare costantemente il modello di business , minimizzando il rischio d’impresa.

Ricordati però, mentre analizzi i feedback, di:

  • non affezionarti alla tua idea;
  • ascoltare e analizzare attentamente qualsiasi giudizio;
  • individuare dei pattern.

Al termine di questa attività avrai raccolto diverse metriche che giustificano la creazione della tua startup .

Questi ti serviranno per la compilazione del Business Plan.

6 – Crea un Business Plan

Un Business Plan è una descrizione che sintetizza come la tua azienda si evolverà nel tempo, dagli inizi fino alla creazione del prodotto finale.

Senza di esso navigherai a vista.

Nelle prime fasi il business plan sarà molto “approssimativo”, tuttavia è importante farsi un’idea da subito riguardo possibili costi di apertura della tua startup e dei ricavi attesi.

Ecco cosa dovrebbe contenere questo preziosissimo documento:

  • Executive Summary;
  • Descrizione del Business;
  • Strategie di mercato;
  • Analisi dei competitor;
  • Piano di progettazione e sviluppo;
  • Piano operativo e gestionale;
  • Fattori finanziari;

Per ognuna di queste parti ti consigliamo di dedicare almeno un pagina e un massimo di tre.

Tieni anche presente che il Business Plan è un documento dinamico, dunque con il passare del tempo è bene aggiornarlo .

Vista però la delicatezza di questo documento, ti consigliamo di leggere la nostra guida completa sul Business Plan .

Parallelamente a questo sesto passo, puoi procedere anche con il successivo.

7 – Trova uno o più co-founder e crea un dream team

Una startup, proprio come un’azienda, ha bisogno di talenti per crescere nel tempo.

Le persone sono quanto di più importante per la creazione della tua startup e devi cercare di coinvolgere:

  • uno o più co-founder ;
  • nuovi membri del team ;

Per farlo segui queste tre regole fondamentali :

  • Indica chiaramente la mission e la vision e i valori aziendali e cerca persone che li condividano;
  • Organizzati e prenditi tutto il tempo necessario per assumere le persone giuste (non essere frettoloso/a);
  • Stabilisci una forte cultura aziendale in cui le persone siano coinvolte nella crescita della startup stessa.

A questo punto hai praticamente tutto: persone al tuo fianco, un’idea validata e un business plan.

Non ti resta che sviluppare il tuo prodotto o servizio (questa volta veramente).

8 – Sviluppa il tuo prodotto o servizio

aprire una startup prodotto

Dopo tutto il lavoro che hai fatto per arrivare fino a qui, sarà fantastico per te vedere la tua idea prendere vita giorno dopo giorno.

E come dicevamo non ti resta che sviluppare la soluzione vera e propria  e dare finalmente vita alla startup.

E, proprio come un bambino nasce senza denti, la prima versione del prodotto o servizio deve essere parzialmente incompleta.

Per procedere nell’apertura e creazione della tua startup, costruisci un Minimum Viable Product .

L’MVP è sostanzialmente la prima versione funzionale del prodotto che possiede le caratteristiche base che nel tempo verranno ampliate e migliorate.

In pieno spirito startup, anche questa fase deve essere fatta spendendo il meno possibile e mettendoci poco tempo.

Ci sono diversi metodi per garantire che ciò avvenga e li elenchiamo tutti in questa guida definitiva sul Minimum Viable Product .

In soldoni si cerca di ridurre al minimo la complessità dello sviluppo di una soluzione, per esempio utilizzando diversi tool gratuiti per la creazione di un sito ed evitando così di affidarsi ad una software house.

Solo quando la startup inizierà a fatturare e ad avere le fondamenta del suo futuro, si potrà pensare ad investimenti più corposi.

Ovviamente, nel frattempo, è anche giusto occuparsi di tutti gli aspetti legali legati all’avvio di una società.

Ecco come procedere.

9 – Occupati della parte legale

Il primo consiglio è quello di occuparsi delle scartoffie legali (come la costituzione della startup ) solo quando sarà il momento:

  • Stai per iniziare a fatturare;
  • Hai dei costi ingenti da sostenere per sviluppare la tua soluzione;
  • Hai persone pronte ad investire nella tua idea di business.

Ecco un rapido elenco di cose da prendere in considerazione riguardo gli aspetti legali :

  • Nome commerciale della tua attività;
  • Tipo di società (srl, srls, etc);
  • Riconoscimento della Persona Giuridica (tramite l’iscrizione nel Registro delle persone giuridiche private);
  • Registrazione della tua attività presso la Camera di Commercio;
  • Registrazione P.IVA;
  • Creazione conto bancario;
  • Marchi, copyright o brevetti;
  • Acquisto di eventuali licenze;
  • Contratti collaboratori o dipendenti, eventuali contratti di work for equity ;
  • Conferimenti, se presenti.

Come avrai notato alcune di questa cose potresti farle anche da solo, ma è sempre meglio consultare un commercialista e un avvocato .

Se non sai a chi rivolgerti puoi consultare la nostra sezione dedicata ai fornitori consigliati per le startup (è gratuita, è sufficiente registrarsi per accedervi).

Detto questo non ci rimangono che gli ultimi quattro passi per aprire la tua startup.

Il prossimo è opzionale e riguarda la sede operativa di ques’ultima.

10 – Trova una sede o una struttura (opzionale!)

Questo step potrebbe indicare sia la ricerca di un ufficio, che di un negozio.

In questo caso il tipo di prodotto o servizio, insieme alle tue priorità, ti aiuteranno a trovare lo spazio di cui necessiti .

In ogni caso questo è opzionale e dipende da come vuoi gestire la società: tante startup lavorano completamente da remoto, senza avere un ufficio!

Prima di scegliere una location ci sono diversi fattori da prendere in considerazione:

  • Tipo di operazione (la posizione deve essere coerente con l’immagine dell’azienda);
  • Demografia e traffico pedonale (il tuo pubblico necessita di uno spazio di vendita off-line?);
  • Accessibilità e parcheggio;
  • Concorrenza e vicinanza ad altre attività e servizi;
  • L’infrastruttura dell’edificio;
  • Affitto, utenze e altri costi.

Ma non avere paura dei costi, perché è arrivato il momento di vendere!

11 – Vendi!

Steve Jobs lo sapeva molto bene quando ha avviato Apple: è dalle entrate e dalle uscite che dipende il futuro di una startup .

Per questo è partito dal suo garage, quando ancora l’azienda doveva decollare.

Pochi e piccoli passi alla volta si è espanso sempre di più.

Per, in un certo senso, replicare il successo di Apple si possono adottare diverse strategie e tecniche di vendita .

Di seguito vogliamo darti un’infarinatura generale.

Ecco quattro principi da tenere sempre a mente :

  • Ascolta il cliente e presta molta attenzione a ciò di cui ha realmente bisogno.
  • Chiedi un impegno , anche piccolo, senza essere invadente. Non puoi pretendere di vendere un servizio da 10.000 € tramite una mail.
  • Non disperarti se qualcuno dice “no”. Meglio risparmiare tempo e concentrarsi su altri clienti.
  • Vendere è la tua priorità . Non farti distrarre dalle cosiddette vanity metrics (o metriche della vanità ): la cosa più importante sono le conversioni e le vendite che generi.

Anche seguendo questi consigli realizzare le tue prime vendite non sarà sempre facile, ma non per questo dovrai abbatterti.

Per aiutarti in questa fase abbiamo scritto un articolo dedicato a come acquisire nuovi clienti in cui elenchiamo 19 canali di vendita.

Ma ricordati che mentre crei una startup, tutto è in divenire: analizza e perfeziona costantemente tutti i processi interni ed esterni di vendita.

Sarà così più facile aumentare il fatturato e convincere gli investitori a finanziare il tuo progetto imprenditoriale.

Per fare quest’ultima cosa però devi prima creare un pitch.

12 – Crea un pitch e finanzia la tua startup

Esistono diversi modi per ottenere il capitale necessario per finanziare una startup , tutti altrettanto validi.

Prima di procedere, però, è necessario creare il pitch deck di presentazione del proprio progetto imprenditoriale.

Si tratta di una presentazione di 10-12 slide in cui si spiegano tutte le caratteristiche della startup (per citarne alcune: problema, soluzione, competitor, mercato).

E viene utilizzata per presentarsi agli investitori e far suscitare l’interesse necessario per approfondire la possibilità di investimento .

BONUS: prepara anche un Elevator Pitch ! Si tratta di un discorso di massimo 1 minuto che ti serve a presentare la tua startup a chiunque incontri. Mettiamo che sei a un evento di networking e incontri un potenziale investitore o collaboratore… non puoi mica annoiarlo con 5 minuti di discorso! Proprio a questo serve l’Elevator Pitch.

Tornando invece alla fonti di finanziamento, ecco le principali:

  • Bootstrapping , autofinanziamento della propria attività.
  • Friend, Family and Fools , chiedere un prestito ad amici e familiari.
  • Bandi per le startup , organizzati da enti pubblici e che garantiscono spesso contributi a fondo perduto .
  • Crowdfunding  ed Equity crowdfunding , forme di finanziamento collettivo.
  • Incubatori o acceleratori , percorsi che permettono alla startup di crescere tramite network, formazione e servizi dedicati.

Se vuoi approfondire l’argomento, puoi scaricare la nostra guida completa su come finanziare una startup .

Direi che a questo punto la tua startup può ormai dirsi creata e, se l’hai anche costituita, anche ufficialmente aperta.

Ciò che rimane è crescere , crescere e crescere .

13 – Fai crescere il tuo business

aprire una startup e crescere

L’ultimo step della nostra guida per creare una startup è il seguente: fai crescere il tuo business !

Ci sono tantissimi modi per raggiungere questo obiettivo.

Puoi aggredire un nuovo mercato, ampliare le tue offerte, scalare il prodotto o servizio e molti altri ancora.

Tuttavia nessun piano di questo tipo avrà alcun valore, se non possiedi due strumenti fondamentali:un Marketing plan  e un modo per fidelizzare i clienti .

Il primo fattore è determinante per gestire la comunicazione in modo efficace.

A chi rivolgerti – online o offline – è il primo passo per progettare campagne di marketing in grado di generare dei profitti .

Successivamente, una volta che avrai ottenuto dei nuovi compratori dovrai fidelizzarli .

Si tratta di una scelta economicamente vantaggiosa, perché costa molto più acquisirne di nuovi che mantenere quelli vecchi.

Queste persone avranno già iniziato una relazione con te e il tuo marchio, per cui adesso dovrai coltivare questo legame , per spingerli ad acquistare nuovamente i tuoi beni o servizi.

Conclusione

La guida è ufficialmente terminata.

Ora possiedi le basi per aprire una startup .

Ti accompagneranno per sempre, perché sono il segreto per raggiungere grandi risultati.

E se vuoi approfondire come creare la tua startup, ti consigliamo le nostre nuove risorse formative .

Al loro interno, potrai approfondire tutti i passi da compiere per realizzare la tua idea di business .

Speriamo che la guida ti sia stata utile.

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Startup Geeks affianca la crescita di chi vuole innovare trasmettendogli le migliori conoscenze, competenze e network per farlo al meglio.

Lo facciamo attraverso attività di divulgazione , formazione, network e incubazione focalizzate sullo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali. Vogliamo superare le barriere territoriali erogando le nostre attività online per renderle accessibili ovunque ci si trovi.

Abbiamo creato lo Startup Builder per accompagnare chiunque abbia un’idea di business a trasformarla in una startup. Un programma di incubazione online con cui ad oggi abbiamo supportato già 848 progetti e 1750 founder che hanno raccolto 8,4 milioni di € di capitale.

Innoplace è invece la community per startupper che permette a oltre 1000 founder di fare network, ricevere mentorship, formarsi e accedere a migliaia di euro di sconti per supportarli nella crescita del proprio progetto imprenditoriale.

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  • 12 set 2023

La struttura del business plan

La struttura del business plan

Il business plan è la base per un’azienda di successo. Segue un piano strutturato e contiene argomenti specifici. Qual è il contenuto di un business plan e quali sono i componenti che lo contraddistinguono?

Chi costituisce un’azienda ha un’infinità di compiti da portare a termine: per riuscirci, è necessario avere un business plan in forma scritta. Ma quali sono le funzioni precise di un business plan?

Finalità del business plan

Business plan: target, contenuti qualitativi, contenuti quantitativi, copertina e indice, curriculum vitae, forma giuridica, luogo della costituzione dell’impresa, tipo di consumatori, ubicazione del mercato di destinazione, strutture di vendita, livelli decisionali di acquisto, peculiarità del mercato, gli errori più comuni nella redazione del business plan.

Il momento di avvio di un’azienda è sempre piuttosto caotico. Dopotutto, i fondatori si trovano a dover prendere un numero cospicuo di decisioni e non è raro che si verifichino cambiamenti di rotta all’ultimo minuto. Allo stesso tempo l’amministrazione dispone di risorse limitate e spesso scarse. Il business plan è lo strumento giusto per contrastare questo trambusto e portare struttura e ordine nella routine aziendale quotidiana. Inoltre specifica la linea di marcia e, avendo una funzione di direzione strategica, fornisce una guida quando si tratta di prendere decisioni.

Ma ancora, il business plan aiuta durante la fase di pianificazione, il che di per sé garantisce un certo ordine. I fondatori possono vedere quali sono le misure in sospeso e quali sono le scadenze. Uno dei punti chiave del piano aziendale è la definizione degli obiettivi, che sono rilevanti sia per l’efficienza economica che per gli aspetti strategici e organizzativi. La direzione dovrebbe confrontare gli obiettivi con i risultati raggiunti a intervalli regolari. In questo modo si potrà analizzare in quale percentuale le decisioni prese abbiano raggiunto il proprio scopo e quali sono le cause di eventuali discrepanze tra l’obiettivo da raggiungere e l’attuale stato delle cose.

Il business plan svolge inoltre un ruolo importante anche nella ricerca di potenziali finanziatori. Un business plan dettagliato è infatti un requisito necessario per ottenere prestiti e investimenti, in quanto serve a convincere i potenziali interessati della validità e concreta fattibilità della vostra idea.

Dal momento che un business plan è molto vario ed esteso, vengono creati diversi gruppi target per quanto riguarda i contenuti. I gruppi target sono sia all’interno che all’esterno dell’azienda. Quelli più importanti per un business plan sono:

  • I fondatori o la direzione
  • Manager e dipendenti
  • Banche e finanziatori
  • Investitori, sponsor e azionisti

Struttura e contenuti di un business plan

La struttura e il contenuto sono i fattori decisivi per un business plan di successo: i concetti illustrati dovrebbero includere tutte le aree dell’azienda e avere le giuste risposte per ogni possibile domanda. Inoltre, dato che i contenuti di un business plan sono piuttosto dettagliati, essi dovrebbero essere suddivisi in una componente qualitativa e una quantitativa. Questa suddivisione è la base per garantire una corretta struttura del business plan.

Quest’area contiene tutte le informazioni che non possono essere formulate in termini numerici. Ad esempio si tratta di questioni relative all’organizzazione o all’orientamento delle strategie economiche. La sezione qualitativa dovrebbe, nello specifico, contenere i seguenti punti:

  • Finalità dell’azienda : qual è lo scopo che il management si prefigge e quali obiettivi strategici bisogna raggiungere lungo il percorso?
  • Management : chi è a capo dell’azienda? Quali qualifiche e competenze hanno i fondatori? Il management è alla prima esperienza o ha già provato il suo valore in altre aziende?
  • Forma legale : quale forma giuridica ha la società? Da dove proviene il capitale sociale?
  • Prodotti e servizi : quali sono i prodotti o servizi offerti dall’azienda? Quali sono gli USP (Unique Selling Proposition, che mette in luce quale sia il vantaggio per il consumatore nell’utilizzare il prodotto/servizio evidenziandone l’unicità anche rispetto alla concorrenza)?
  • Target : qual è il target di consumatori che l’azienda intende raggiungere con i propri prodotti/servizi?
  • Produzione : quali materiali e acquisti sono necessari per realizzare il prodotto o per fornire il servizio?
  • Pianificazione del personale : quanti dipendenti dovrebbero lavorare in azienda? Come sono suddivisi i dipartimenti?
  • Marketing e pubblicità : quali mezzi pubblicitari dovrebbero essere utilizzati? Come si può aumentare la visibilità dell’azienda e costruire un’immagine positiva?
  • Struttura : come è organizzata e strutturata l’azienda? Quanti dipartimenti ci saranno? Gerarchie?

Dopo aver affrontato la parte qualitativa con cura ed attenzione, si può passare alla componente quantitativa del business plan, che è, invece, definita dai numeri.

  • Investimenti : quali investimenti sono necessari? Quando dovrebbe essere fatto l’investimento? A quanto ammontano le spese e quando vanno pagate?
  • Costi di avviamento : quali sono i costi per avviare ufficialmente l’attività (ad esempio spese legali)?
  • Fabbisogno di capitale : quanto capitale ha l’azienda? Per quali aree dovrebbero essere spesi i soldi?
  • Finanziamenti : da dove provengono i soldi per le spese pianificate? Quali costi aggiuntivi comportano questi finanziamenti?
  • Liquidità : quali garanzie sono fornite per dimostrare che in ogni momento l’azienda ha abbastanza denaro per pagare le fatture? Come mantenere la liquidità a lungo termine?
  • Ricavi : in quale momento vengono generati ricavi e di quale importo? Quali sono i piani per l’aumento graduale delle entrate?
  • Guadagni : quali sono i profitti realizzati? Quali investimenti occorrerebbe fare con tali profitti?
  • Saldo : in che modo i diversi numeri influiscono sul bilancio della società? Quali sono i fondi patrimoniali e le passività?

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Il business plan: struttura e impostazione

Il business plan dovrebbe essere sempre rilegato, avere pagine numerate e una struttura chiara.

Come molti altri documenti, un business plan inizia con una copertina, che dovrebbe includere il titolo del business plan, la data, il nome dell’azienda nonché l’ambito aziendale. Inoltre dovrebbe esserci un sommario. Tutto ciò fornisce al lettore un orientamento e consente di consultare il capitolo desiderato con facilità.

Il sommario è seguito da un abstract dei punti principali del piano aziendale. Ciò fornisce al potenziale investitore una buona panoramica che gli permetta di non perdersi nei dettagli. L’abstract dovrebbe includere dettagli sul fondatore dell’azienda, su prodotti e servizi, forma legale, mercato e distribuzione. Inoltre è importante menzionare il fabbisogno finanziario e il piano di finanziamento per gli investitori, così come le tempistiche per la fondazione.

All’abstract segue un curriculum vitae, nel quale si mettono in evidenza le qualifiche, le competenze e le esperienze pregresse del fondatore; naturalmente, se si tratta di più fondatori è necessario allegare il curriculum vitae di tutti.

Ogni azienda ha una determinata forma giuridica. In generale è possibile distinguere tra tre diverse forme giuridiche: impresa individuale, società di persone (S.s., S.n.c., S.a.s.), di capitali (S.r.l., S.p.a., S.a.p.a.) o cooperative.

Probabilmente la forma giuridica più semplice, che significa anche minore sforzo in termini di diritto organizzativo, è l’impresa individuale (o ditta individuale). In questo caso il fondatore è colui che ne risponde interamente e da solo, indipendentemente dalla presenza di altri amministratori o procuratori. Ciò ha ovviamente lo svantaggio che l’imprenditore deve pagare per eventuali perdite con il suo patrimonio privato. D’altra parte, però, può tenere per sé tutti i profitti derivanti dall’impresa.

In questa voce si comunica la sede della propria impresa. Inoltre dovrebbero esserci ulteriori informazioni riguardo all’area, come il numero di clienti o di aziende concorrenti nella zona di vendita. Se si avvia un’attività, la propria sede dovrebbe essere in una buona posizione per raggiungere il proprio target. In questo modo si evitano lunghi viaggi verso il cliente e si consente all’azienda di crescere più rapidamente, in quanto può servire più clienti in meno tempo.

Questa sezione contiene tutti i prodotti e i servizi che offrirà l’azienda. È importante evidenziare ciò che rende unici o comunque fornire informazioni riguardo alla possibile domanda sul motivo per cui i clienti dovrebbero acquistare presso di voi e non presso la concorrenza.

Solo conoscendo il proprio target l’impresa può aumentare la propria popolarità e vendere proficuamente prodotti e servizi. Gli imprenditori dovrebbero preoccuparsi della definizione del gruppo target in base ai seguenti punti:

Il prodotto o servizio è rivolto a un target di clienti industriali e commerciali (B2B) o privati (B2C)? I prodotti vengono rivenduti direttamente o i servizi sono destinati al settore pubblico?

A quale area geografica è destinato il vostro prodotto? A un mercato regionale oppure a tutto il mercato interno? L’azienda vende beni o servizi in tutta Europa o addirittura in tutto il mondo?

C’è un contatto diretto tra la vostra azienda e la clientela? Le agenzie specializzate e i distributori misti commerciano prodotti simili?

Prendendo in considerazione il target, chi decide se i prodotti dell’azienda verranno acquistati? Si potrebbe trattare degli alti livelli manageriali di un’altra azienda, della direzione commerciale ma anche di un singolo consumatore.

Ci sono fluttuazioni stagionali o fattori che influiscono periodicamente? Ci sono ostacoli specifici all’ingresso sul mercato che rendono inizialmente difficile raggiungere il target?

Per un business plan i fondatori di un’impresa hanno bisogno di molto tempo e pazienza. Occorre infatti che determinate condizioni vengano soddisfatte, altrimenti si verificano rapidamente errori che scoraggiano i potenziali finanziatori.

Fondamentalmente per il successo a lungo termine dell’impresa è cruciale che il fondatore sia convinto al 100% della propria idea e che trasmetta il proprio entusiasmo. Questa convinzione ha un effetto molto persuasivo e positivo sulle negoziazioni con investitori e sponsor. Se non presentate bene il vostro business plan, sarà difficile ammaliare gli altri con la vostra idea. Altri errori che rendono difficile il successo del vostro business plan possono essere:

  • Mancanza di una struttura unitaria e organizzata : senza un concetto strutturato e organizzato, qualsiasi imprenditore incontrerà difficoltà nel convincere potenziali finanziatori, a prescindere dalla validità dell’idea.
  • Mancanza di conoscenza del settore : solo chi conosce il mercato nel quale si muoverà con la propria azienda può sviluppare con successo il proprio business e adattarsi a rapidi cambiamenti. Il business plan dovrebbe pertanto trattare il tema della concorrenza.
  • Ingenuità : molti approcciano la creazione di un nuovo business in maniera troppo superficiale. Chi redige il business plan deve chiedersi quali capitoli del piano aziendale risulteranno particolarmente interessanti per i potenziali investitori. Credere che dopo il complicato avvio dell’impresa tutto funzionerà da solo porterà presto o tardi a grandi delusioni.
  • Errori ortografici e grammaticali : come per le candidature e i curriculum vitae, se il business plan presenta errori grammaticali o di ortografia, ciò avrà un impatto negativo nella valutazione da parte di terzi. Vi raccomandiamo perciò di controllarlo accuratamente più volte e di farlo revisionare anche da terzi.
  • Mancata o errata gestione del tempo : un business plan deve essere meticoloso fin nei minimi dettagli, quindi la gestione del tempo è particolarmente importante. Ci dovrebbe essere sempre abbastanza tempo per la ricerca, la scrittura e la correzione, perché ogni sezione richiederà più tempo di quanto inizialmente pronosticato. Perciò è consigliabile prevedere un lasso di tempo molto ampio.
  • Mancanza di senso della realtà : accanto ai molti aspetti positivi e alle innumerevoli idee che ogni nuova impresa porta con sé, occorre anche occuparsi delle eventuali debolezze e difficoltà del piano aziendale. Soltanto chi lavora al proprio scopo in modo realistico è in grado di porre rimedio agli eventuali errori (che d’altra parte sono assolutamente normali), ricavandone uno stimolo positivo.

Vi preghiamo di osservare la nota legale relativa a questo articolo.

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Come fare il business plan per una startup innovativa

  • aprile 18, 2024
  • System Administrator

Come fare il business plan per una startup innovativa

L'importanza del business plan per una startup

Nell'ecosistema imprenditoriale, le startup, in particolare quelle innovative, necessitano di un business plan ben strutturato per navigare i mercati complessi e dinamici di oggi. Questo documento non solo funge da mappa strategica per guidare lo sviluppo e l'operatività della startup, ma è essenziale anche per attrarre investitori e ottenere finanziamenti cruciali per la crescita.

Definizione e caratteristiche di una startup innovativa

Una startup innovativa si distingue per un modello di business che pone al centro l'innovazione. Queste imprese sono progettate per essere scalabili e sostenibili, spesso rivoluzionano i mercati esistenti o creano nuovi mercati con soluzioni originali. Per definizione legale in italia, secondo il decreto legge 179 del 18 ottobre 2012 , una startup innovativa è un'entità imprenditoriale con meno di cinque anni di attività, che investe in prodotti o servizi ad alto valore tecnologico e impiega personale altamente qualificato.

requisiti per una start up

Il ruolo del business plan nella gestione e crescita della startup

Il business plan è fondamentale per una startup per più ragioni. Primo, esso fornisce una struttura organizzata per pianificare e monitorare il progresso verso gli obiettivi aziendali. Serve anche come un documento vitale per comunicare il valore e il potenziale della startup a terze parti come investitori, banche e altri finanziatori.

Elementi chiave di un business plan per startup

Un business plan efficace e completo per una startup deve includere i seguenti elementi essenziali:

  • Executive summary : questa sezione serve come introduzione e deve catturare l'essenza della startup, mettendo in risalto la proposta di valore, il modello di business, e le proiezioni di crescita.
  • Descrizione dell'azienda : dettaglia la missione, la visione e gli obiettivi strategici della startup. Descrivi la struttura aziendale, la storia, e le ambizioni a lungo termine.
  • Analisi di mercato : fornisce insights sul segmento di mercato target, comprese analisi demografiche, comportamentali e psicografiche del potenziale cliente. Valuta anche il paesaggio competitivo, identificando principali concorrenti e differenziazioni strategiche.
  • Piano operativo : specifica le operazioni giornaliere, i processi di produzione o di servizio, le tecnologie utilizzate e le infrastrutture aziendali. Include anche la logistica e le strategie di catena di approvvigionamento.
  • Piano di marketing : articola come la startup intende attrarre e mantenere i clienti. Deve includere strategie di pricing, promozioni, pubblicità, e iniziative di marketing digitale.
  • Organizzazione e management : illustra la struttura organizzativa e il team di gestione. Dovrebbe evidenziare le competenze chiave del team e come queste contribuiscono al successo dell'impresa.
  • Piano economico-finanziario : presenta proiezioni finanziarie dettagliate, inclusi bilanci previsionali, analisi dei flussi di cassa, e strategie di finanziamento. Questa sezione dovrebbe convincere gli investitori della solidità finanziaria e della redditività potenziale della startup.
  • Analisi swot : un'analisi approfondita dei punti di forza, debolezze, opportunità e minacce della startup che aiuta a identificare le aree chiave su cui concentrarsi per mitigare rischi e sfruttare opportunità.

Fai da solo il business plan start up

Utilizzo del software business plan startup

L'utilizzo del software business plan startup di 1businessplan.it trasforma la complessa attività di redazione di un business plan in un processo più gestibile e meno oneroso. Grazie ai suoi modelli predefiniti , basati su scenari reali del mercato italiano e internazionale, il software permette di:

  • Risparmiare tempo : accelerare il processo di redazione grazie a modelli strutturati e esempi pratici.
  • Mantenere coerenza : aggiornamenti automatici nel documento assicurano che ogni modifica sia riflessa in tutto il business plan, mantenendo l'integrità e la coerenza delle informazioni.
  • Esplorare scenari : la possibilità di generare scenari alternativi basati su diverse variabili di mercato offre una flessibilità strategica e prepara la startup per diverse eventualità future.
  • Professionalità : fornisce un documento finale in formati professionali pronti per essere presentati agli stakeholder, dimostrando serietà e preparazione.

Conclusione

Un business plan ben redatto è indispensabile per il successo di una startup innovativa. Utilizzando il software business plan startup di 1businessplan.it, le startup possono sviluppare piani di business robusti, dettagliati e professionali, essenziali per navigare il complesso mondo imprenditoriale e per catalizzare il successo commerciale e finanziario.

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Il Mio Business Plan

Come redigere il piano finanziario per la tua startup?

startup  business plan ppt pdf word

I nostri esperti hanno creato un business plan per una startup , completamente personalizzabile.

Vorresti creare una startup? Per la buona riuscita del progetto imprenditoriale, il piano finanziario (o "previsione finanziaria") della tua startup sarà, ovviamente, di fondamentale importanza. Questa analisi dà la possibilità , per esempio, di revisionare tutte le esigenze finanziarie essenziali per creare una startup ma anche meglio calcolare la sua redditività futura. Tuttavia, tieni presente che elaborare una previsione finanziaria senza l'aiuto di un professionista sarà un progetto complicato. Nel seguente articolo, abbiamo elencato suggerimenti e trucchi per avere successo con il piano finanziario della tua startup. Inoltre, considera che il nostro team di esperti ha impiegato molto tempo per ideare un piano finanziario adatto al funzionamento di una startup , nel quale basterà solamente sostituire alcuni valori (già precompilati dal nostro team). Il file è uno strumento efficiente per avere un piano finanziario completo per la tua startup, senza dover fare calcoli lunghi e complessi. Inoltre, questo documento presenta l'elenco di tutti gli investimenti per creare una startup, margini di profitto, stime di entrate coerenti ma anche molte altre informazioni utili.

startup  business plan gratuit ppt pdf word

Quali indici troviamo nella previsione finanziaria della tua startup?

L'insieme di tabelle finanziarie che andremo a spiegare in queste righe fa, ovviamente, parte della previsione finanziaria pensata per una startup.

Il bilancio previsionale della tua startup

Il budget previsionale (chiamato anche "piano di flusso di cassa stimato") è, per dirla in modo semplice, la tabella finanziaria che consente di studiare le variazioni del flusso di cassa della tua startup. In un piano di cassa, si esaminano "scontrini" ed "esborsi" della tua startup. Le diverse "raccolte" si riferiscono a ciò che "entrerà" all'interno della tua cassa quando venderai i tuoi prodotti, prestazioni e servizi. Gli "esborsi" sono relativi a tutto ciò che farà parte delle "spese" , ad esempio quando andrai a regolare le tue spese, tra le quali troviamo il costo delle forniture per ufficio (risme di carta, inchiostro, penne, buste, ecc.), lo stipendio dei collaboratori che lavorano per la startup, le spese di trasferta (se prevedi di doverti muovere ed effettuare spostamenti per fornire servizi ai tuoi clienti).

Il conto economico previsionale della tua startup

Il conto economico previsionale è un grafico finanziario che permetterà di esaminare una serie di indicatori di performance (prodotti operativi, oneri esterni, deprezzamento e ammortamento, ecc.) della tua startup. Il conto economico previsionale ti permette di sapere il fatturato generato in un determinato periodo, a cui sottrarremo i costi della tua startup prodotti nello stesso periodo preso in considerazione in precedenza. Il risultato di questo calcolo ci rivelerà il profitto totale o la perdita della tua startup dopo la chiusura dell'anno fiscale.

Il bilancio previsionale non è altro che un'importante tabella in grado di prevedere tutto ciò che la tua startup produrrà in futuro (il "positivo") così come tutti i debiti (ciò che definiamo "passivo") Il bilancio della tua startup deve essere sempre in equilibrio: l'attivo deve avere lo stesso valore del passivo. Esempi di attivi della tua startup sono: gli strumenti informatici, la tua attrezzatura informatica o i potenziali guadagni da chi è interessato ad utilizzare i tuoi servizi o acquistare i tuoi prodotti. Esempi di passivo per la tua startup sono: i crediti, contributi in conto corrente o contributi in conto capitale.

Il piano di finanziamento della tua startup

Il piano di finanziamento è, in pratica, un grafico che permetterà di comprendere come la tua startup potrà finanziare le sue necessità. In un piano di finanziamento ci interesseremo a bisogni e risorse. Quelle che chiamiamo "esigenze" rappresentano gli elementi che saranno utili per creare una startup. Le risorse rappresentano tutti i mezzi che noi useremo per coprire le esigenze sopracitate. Sappi che se la tua startup dovesse contare più "risorse" che "bisogni", allora troveremo dei contanti in eccesso.

startup  business plan gratuit ppt pdf word

Gli elementi aggiuntivi della previsione finanziaria della tua startup

Ovviamente, bisognerà anche condurre un'analisi sul break-even point della tua startup. Questo step ti aiuterà capire meglio quanti prodotti, prestazioni e servizi dovrai vendere per finalmente generare profitto. Questa indagine sul potenziale di redditività consente di ottenere anche diverse informazioni in merito a profitti futuri e cosa aspettarti grazie alla tua startup. Qui avremo anche una breve analisi riguardo Intermediate Management Balances (o denominati "SIG"). Questo tipo di informazioni finanziarie permette di cercare di prevedere l'esito futuro della tua startup. Analizzando i diversi indicatori, possiamo trovare il margine osservato come anche Margine Operativo Lordo (chiamato anche "Gross Income" o EBE) Inoltre, sarà il caso di incorporare un dettaglio del calcolo del WCR, il "Working Capital Requirement" (ovvero, la differenza tra incassi ed esborsi in contanti) della tua startup. A questo punto, segui il nostro modello e ricordati di integrare dei grafici all'interno del piano finanziario della tua startup. Infatti, la previsione finanziaria della tua startup presenterà un numero importante di variabili e indicatori contabili. Proprio questi dati consentiranno ad un potenziale investitore, come anche ad un prestatore, di misurare i punti di forza della tua startup. Ad ogni modo, ancora poche persone purtroppo sono in grado di comprendere in modo corretto l'insieme dei contenuti dati e degli indicatori contabili che presenterai. In quel caso, presentare grafici all'interno piano finanziario della tua startup potrebbe semplificare loro la comprensione Ecco perché questi ultimi saranno utili per sottolineare alcuni rapporti finanziari del business plan della tua startup più completo.

Altri grandi articoli Elaborare un studio di mercato per una startup La redditività di una startup Il budget per la creazione di una startup Redarre un business plan per una startup

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Modello business plan

Contenuti dell'articolo

MODELLO BUSINESS PLAN STARTUP INNOVATIVA 2023

Abbiamo pubblicato esempi di business plan già fatti gratis anche per apicoltura , azienda agricola , bar , b&b , campi da padel , centro estetico , e-commerce , hotel , operazione immobiliare , palestra , pizzeria , resto al sud agriturismo , ristorante , street food mobile .

Il software per fare il business plan di una Startup innovativa in modo semplice, rapido e senza essere un esperto.

Software business plan start up

Modello business plan di una startup innovativa nel quale raccontiamo la storia di cinque ragazzi che scommettono su un’idea innovativa per la realizzazione di un nuovo modello di drone.

L’intero lavoro è stato realizzato col software business plan start-up con l’obiettivo di pianificare ogni dettaglio del nuovo progetto per il 2023.

Il Business plan servirà inoltre per richiedere un finanziamento nel rispetto delle nuove linee guida EBA 2021 .

Verranno creati due scenari alternativi per simulare i possibili rischi d’impresa e individuare le corrette contromisure.

Calcoleremo anche gli indici di bancabilità col software DSCR per essere certi di ottenere una delibera positiva da parte della banca.

In studio abbiamo già provato diversi software e continueremo ad utilizzarli. Gli esempi sono fatti molto bene e ci consentono di risparmiare un sacco di tempo.

Senza conoscenze contabili ho comunque realizzato il business plan richiesto dalla banca per l’impresa che sto per aprire. Basta seguire l’esempio e cambiare solo alcuni dati.

Esempio business plan startup innovativa

Executive summary – La descrizione sintetica della business idea “Fido drone”

Cinque amici, conosciutisi all’ università di Bologna e laureatisi tutti nel 2019, dopo oltre due anni di insoddisfacente precariato decidono di unirsi e scommettere su una idea nata durante una serata di festa.

I cinque amici sono, oltre che bravi studenti, anche appassionati di sport estremi : rafting, surf, sci alpinismo, mountain byke, climbing.

Quando vogliono fare foto e riprese è sempre un problema perché, anche se non sono soli, sono comunque impegnati a non finire sotto a un onda, giù da un dirupo o contro a un sasso.

E così nasce l’idea: un drone che non abbia bisogno di un operatore con un telecomando ma che ci segua fedelmente, proprio come il nostro cane.

Da qui il nome Fido drone : semplice ed eloquente.

Il drone sarà comandato da un orologio subacqueo dal quale potremo impostare le varie modalità di funzionamento e ripresa.

• Il prodotto o servizio offerto:

La società verrà costituita come Srl e rientra nelle Startup innovative previste dal D.L. Crescita 2.0 (179/2012) iscrivendosi al registro delle imprese nella sezione speciale dedicata alle startup .

Si contraddistingue infatti per lo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti innovativi ad alto valore tecnologico con un impatto di cambiamento positivo nel nostro settore.

Intendiamo produrre e vendere un solo prodotto: il “Fido drone” e cioè il primo drone che anziché essere comandato a distanza ci segue proprio come il nostro cagnolino fido .

Fido è impermeabile, ha una autonomia in volo di 30 minuti, può alzarsi fino a 50 metri di altezza e può essere impostato per riprenderci frontalmente, di lato, dall’alto o da dietro.

Ha diverse impostazioni di ripresa e programmi per mixare tutte le precedenti possibilità di volo e ripresa.

Inoltre ha tutta una serie di funzioni accessorie e di sicurezza che le consentono:

  • di illuminarci;
  • di evitare gli ostacoli in volo;
  • di tornare da noi quando la batteria è scarica;
  • di lanciare un allarme ove non percepisse più segnali di movimento (in caso di incidente).

Il nostro esperto di marketing ha inoltre ideato una modalità di crouwdfunding rivolto a tutte le persone interessate a questo progetto.

I partecipanti avranno la possibilità di acquistare il Fido drone già da un anno prima dell’uscita prevista a 700 € anziché al prezzo di uscita previsto di 1.600 €.

• La clientela:

Il mercato è costituito per lo più da uomini tra i 20 e i cinquant’anni, sportivi, con molto tempo libero ed appartenenti ad una fascia reddituale medio/alta.

In particolare saranno interessati al nostro Fido soprattutto coloro che praticano sport all’aria aperta , in mare, lago, fiume e montagna.

Si tratta di sport che per l’attrezzatura richiesta o le spese di viaggio e soggiorno sono spesso piuttosto onerosi.

• Motivazione all’acquisto:

La principale esigenza del cliente che andremo a soddisfare sarà quella di poter condividere con amici e conoscenti le proprie imprese oltre a quella di potersi vedere all’azione da vicino per potersi correggere e migliorare.

Per il cliente sarà l’unica opportunità di soddisfare questo bisogno perché normalmente, nello sport dilettantistico, non ci sarà nessuno a riprenderci durante le nostre imprese che, a volte, potranno anche essere in solitaria.

Fido è l’ unico prodotto sul mercato capace di operare senza un telecomando e di seguirci o precederci secondo le modalità impostate.

• Organizzazione dell’attività:

L’azienda nasce dall’idea di cinque giovani amici, che freschi di laurea e dopo due anni di differenti esperienze sul mercato decidono di mettersi in gioco e di impegnarsi a tempo pieno in questo progetto.

I primi due anni di vita dell’azienda li vedranno lavorare nella taverna della villa di famiglia di uno di loro per progettare e realizzare il primo prototipo di Fido.

Durante il secondo esercizio inizierà un crowfunding verso tutti coloro che saranno interessati e che avranno l’opportunità di finanziare l’impresa con l’acquisto anticipato di Fido drone a 700 € anziché al prezzo di uscita di 1.600 €.

Dalla fine del secondo esercizio entrerà un nuovo socio di capitali che sottoscriverà un aumento di capitale di 150.000 € a fronte di una quota sociale del 15%, verrà affittato e allestito un capannone ed inizierà la produzione vera e propria.

Tutte i componenti del drone saranno fatti costruire ad imprese ed officine esterne oppure acquistati sul mercato.

Internamente si procederà all’assemblaggio, programmazione, collaudo e spedizione.

La progettazione del drone sarà svolta completamente all’interno dell’azienda.

• Risorse umane e singole esperienze:

Le risorse umane alla base di questo progetto sono i cinque soci fondatori:

  • Marco Vannini, laureato in ingegneria elettronica di 28 anni;
  • Ettore Abate, laureato in ingegneria elettrotecnica di 28 anni;
  • Fabio Rondoni, laureato in ingegneria aeronautica e aerospaziale di 27 anni;
  • Matteo Cesari, laureato in ingegneria gestionale di 28 anni;
  • Stefano Melandri, laureato in marketing management di 29 anni.

Le loro conoscenze sono quelle maturate all’università mentre le esperienze sono quelle maturate nel mondo del lavoro e che gli hanno fatto capire che se davvero vogliono sfondare devono rischiare e mettersi in gioco davvero.

• Risorse finanziarie:

Le risorse finanziarie necessarie per far partire il business sono state valutate in circa 750.000 € complessivi che intendiamo raccogliere con le seguenti modalità:

  • 100.000 € di capitale sociale sottoscritto e versato dai soci, 20.000 € ciascuno raccolti da genitori, nonni o fratelli maggiori;
  • 150.000 € di finanziamento bancario, garantito personalmente dai soci e dal presente business plan erogato dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna a seguito dell’approvazione del progetto da parte della regione Emilia Romagna;
  • 100.000 € erogati a fondo perduto dalla Regione Emilia Romagna a fronte degli investimenti sostenuti nei primi due esercizi in ricerca e sviluppo;
  • 230.000 € raccolti con la campagna di crowfunding realizzata dal nostro Stefano Melandri tramite la vendita online del Fido drone al prezzo di 700 € a fronte dei 1.600 € a cui verrà lanciato sul mercato.
  • 150.000 € di sottoscrizione di nuovo capitale da parte di un investitore esterno a fronte del 15% delle quote della società con il quale siamo già d’accordo e che entrerà in società al momento della registrazione del brevetto, prevista per novembre 2023;
  • 20.000 di affidamento sul conto corrente aperto presso Bper.

• Risultati finanziari attesi e rendimento dell’investimento:

Ci aspettiamo di rispettare l’equilibrio finanziario e cioè di riuscire a realizzare l’investimento ed avviare il progetto con le risorse finanziarie a disposizione.

Il primo anno è prevista una perdita di 45.000 € (grazie al fatto che la maggior parte delle spese sostenute sono ammortizzate in cinque o più anni) ed il secondo anno un piccolo utile di circa 20.000 € netti.

​Il terzo anno con l’avvio della produzione e la consegna dei droni venduti nel corso del secondo esercizio al prezzo di 700 € e con le vendite ai nuovi clienti, riusciremo comunque a maturare un utile dopo le imposte di 250.000 €.

Dal quarto anno con la produzione e vendita a pieno regime prevediamo utili superiori ai 2 milioni di euro ed un cash flow di 4 milioni di euro.

Analisi swot della start-up Fido drone Srl

Riportiamo qui a fianco l’analisi swot realizzata per il nostro progetto.

Abbiamo individuato i principali punti di forza di natura interna come ad esempio l’idea innovativa e il fatto che tutte le competenze richieste siano presenti all’interno della compagine sociale.

Quanto ai punti di debolezza di natura interna, emergono senza dubbio la giovane età del team e la mancanza di una vera e propria esperienza sul campo.

Le opportunità esterne all’impresa nascono dalla ricerca di accordi sia con produttori che con distributori, cosa che potrebbe aumentare la nostra capacità produttiva e di penetrazione nel mercato.

Le minacce possono arrivare sia dalla concorrenza che dalle istituzioni locali e nazionali con l’emanazione di ordinanze e norme che limitino l’uso dei droni in determinate aree.

Analisi swot startup

Capitolo 2 – Modello business plan startups innovative – IL MERCATO

La Fido drone intende rivolgersi ad un mercato di persone sportive, appartenenti ad una fascia di reddito medio/alta, tra i 20 ed i 50 anni circa e a chi intenderà o potrà acquistare Fido per regalarglielo.

Fido sarà l’unico drone sul mercato che possa attivarsi ed operare senza un telecomando ed è stato progettato per seguire il suo “padrone” tramite un orologio da lui indossato.

Ovviamente l’orologio sarà subacqueo e antishock e gli permetterà di impostare il drone secondo le proprie esigenze e di controllarne i parametri.

Non avrà quindi diretti concorrenti ma ambisce a mangiare quote di mercato agli altri attuali produttori. Il prezzo sarà in linea con i droni di medio/alto livello.

Alcuni avranno prestazioni di volo e di ripresa superiori ma non avranno ciò che contraddistingue Fido e cioè l’assenza del radiocomando.

Visto il mercato al quale ci rivolgiamo venderemo Fido drone esclusivamente on-line sul mercato mondiale sia direttamente dal nostro sito web che tramite Amazon.

2.1 Segmentazione del mercato di riferimento

Il nostro mercato è rappresentato da individui privati, localizzati in ogni parte del mondo, di età grosso modo tra i 20 ed i 50 anni, con le dovute ed ovvie eccezioni.

Si tratta di una clientela con un comportamento di acquisto evoluto, abituati ad informarsi, rischiare ed acquistare online con carta di credito o paypal.

2.2 Evoluzione del mercato

Il mercato si sta rapidamente evolvendo e per questo abbiamo cercato le risorse per finanziare le nostre ricerche nel più breve tempo possibile.

L’obiettivo è quello di entrare in produzione in un massimo di due anni ed avere almeno tre anni per raccogliere i frutti dell’investimento.

Dopo questo orizzonte temporale non è possibile immaginare l’evoluzione delle nuove tecnologie e l’entrata di nuovi competitor con prodotti che possano anche superare tecnologicamente il nostro Fido drone.

2.3 La concorrenza

I nostri competitor sono i numerosissimi produttori di droni ma la nostra scommessa è quella di entrare sul mercato con un prodotto unico, di nicchia, senza diretti concorrenti.

Il prezzo sarà comunque comparabile con quello degli altri droni di fascia alta.

Fido drone non si distinguerà per le massime prestazioni di volo, stabilità e ripresa e non sarà dunque un prodotto professionale utilizzato da chi lavora nella produzione di immagini e video.

Il nostro drone si distinguerà invece per la modalità di guida e controllo.

​Le riprese non serviranno, salvo eccezioni, per le produzioni professionali ma per l’uso amatoriale e si distingueranno più che per la qualità per le situazioni estreme ed insolite in cui saranno registrate.

Capitolo 3 – Il prodotto della start-up innovativa: Fido drone

Fido drone è un drone senza radiocomando, attivato da un bracciale indossato dal suo utilizzatore ed in grado di fare riprese da vicino e da lontano e di seguirci, precederci o girarci attorno.

3.1 Descrizione tecnica del prodotto/servizio

Produrremo un drone di media qualità di volo, stabilità e ripresa, il che non vuol dire bassa ma solamente non a livello professionale.

​E’ destinato all’uso amatoriale e si distingue da tutti gli altri droni per il fatto che anziché essere radiocomandato, segue il suo “padrone”.

Ci piace chiamarlo così proprio per la similitudine con il nostro migliore amico che non ci abbandona mai, nemmeno nelle situazioni più difficili e ci corre davanti, dietro, a lato e a volte anche sopra!

Fido drone è comandato da un orologio che terremo al polso e tramite il quale lo potremo impostare per volarci sopra, davanti, dietro, intorno o un mix di tutto ciò.

Ha una autonomia in volo di 30 minuti che cercheremo di migliorare nelle successive versioni, così come anche tutte le altre prestazioni di volo, stabilità e ripresa.

3.2 Tempistiche

La progettazione impegnerà tutto il 2022 e parte del 2023 per poi iniziare a realizzare e testare i primi prototipi.

Il prezzo di lancio sarà di 1.600 € ed i primi esemplari saranno venduti a gennaio 2024.

Abbiamo previsto un prezzo crescente per le successive versioni ottimizzate.

3.3 Servizi accessori

Forniamo una garanzia di un anno per malfunzionamenti ed abbiamo un centro di assistenza interno per la sua riparazione, sia in garanzia che a pagamento.

Capitolo 4 – Il piano di marketing della start-up Fido drone

Il nostro esperto di marketing sarà al lavoro a tempo pieno per creare l’immagine voluta del nostro prodotto ed associarla a grandi imprese e sportivi conosciuti per farlo diventare un must.

Saranno utilizzati nel modo adeguato i social ed il web facendo la massima attenzione a non commettere errori e a supportare con le atre aree aziendali l’immagine positiva del prodotto.

4.1 Il prezzo di vendita

Il prezzo di vendita è frutto di una attenta ricerca di mercato relativamente ai prezzi praticati dalla concorrenza e anche valutando i costi di produzione e progettazione.

Per tale analisi è stato fondamentale il presente business plan che è stato modificato e rivisto decine di volte mano a mano che venivano approfonditi tutti gli aspetti del business.

I prezzi sono al netto dell’IVA che verrà applicata secondo le aliquote vigenti in ogni stato.

4.2 La promozione del prodotto/servizio

Il prodotto sarà promosso attraverso le reti social quali instagram, facebook, twitter, tiktok e tutti gli altri canali meno famosi e attraverso il web con la realizzazione di un sito web performante.

Attiveremo anche promozioni a pagamento tramite Google ads, Instagram, Bing, Youtube e Facebook.

I costi non saranno solo quelli promozionali ma anche quelli necessari ad affermare l’autorevolezza del nostro sito web, pagina facebook e profilo instagram.

Cercheremo inoltre di essere presenti a manifestazioni sportive e di far testare i nostri prototipi a sportivi sempre più conosciuti ed autorevoli.

4.3 La distribuzione dei prodotti/servizi

Fido drone sarà assemblato ed imballato in sede, venduto tramite commercio elettronico diretto e tramite Amazon e spedito direttamente agli acquirenti tramite gli spedizionieri affiliati.

​Non avremo intermediari e le uniche provvigioni/commissioni che dovremo pagare saranno quelle di paypal e carte di credito e Amazon.

Capitolo 5 – il piano organizzativo della start-up Fido drone

La società rispetta tutti i requisiti per essere considerata Startup innovativa ai sensi del D.L. Crescita 2.0 (179/2012):

  • è di nuova costituzione e con sede in Italia;
  • ha come unico oggetto la realizzazione di prodotti innovativi ad alto valore tecnologico;
  • è previsto un valore della produzione inferiore ai cinque milioni di euro;
  • non verranno distribuiti utili;
  • si tratta di una nuova iniziativa imprenditoriale.

Inoltre la società sarà costituita esclusivamente dai cinque soci fondatori, tutti laurati, che si occuperanno di tutte le funzioni aziendali e le spese di ricerca e sviluppo saranno superiori al 15% del maggiore tra costo e valore totale della produzione.

Per concludere con i requisiti per essere Startup innovativa, la società registrerà un brevetto relativo ad un’invenzione industriale.

Nel terzo esercizio saranno assunti quattro periti elettronici per la programmazione e assemblaggio dei droni ed una impiegata che si occuperà degli aspetti amministrativi e dei rapporti col commercialista, consulente del lavoro e col legale.

Tutti i componenti del drone saranno fatti produrre o acquistati esternamente mentre in azienda ci si occuperà della progettazione, programmazione e assemblaggio.

Anche l’imballaggio e la spedizione avverranno in azienda.

5.1 Le risorse umane a disposizione dell’impresa

Le figure chiave aziendali saranno ricoperte dai cinque soci fondatori che si occuperanno delle seguenti aree:

  • Marco Vannini, laureato in ingegneria elettronica: sarà il direttore e coordinatore del progetto e si occuperà poi della continua evoluzione di Fido drone, della risoluzione dei problemi riscontrati dagli utilizzatori e dello sviluppo di nuove funzioni.
  • Ettore Abate, laureato in ingegneria elettrotecnica: partecipa alla progettazione di Fido, in particolar modo degli aspetti legati al software e sarà il direttore di produzione;
  • Fabio Rondoni, laureato in ingegneria aeronautica e aerospaziale: parteciperà alla progettazione, in particolare per gli aspetti legati al volo, alla sicurezza e alla prevenzione degli incidenti.
  • Matteo Cesari, laureato in ingegneria gestionale: parteciperà anche lui alla progettazione iniziale e sarà il direttore amministrativo e finanziario occupandosi anche della ricerca e selezione dei fornitori.
  • Stefano Melandri, laureato in marketing management: responsabile marketing e direttore vendite.

5.2  La forma giuridica e la struttura societaria

La società sarà costituita in S.r.l. con un capitale sociale iniziale di 100.000 € che salirà nel 2023 a 250.000 €

I cinque soci fondatori avranno una quota del 20% ciascuno che risulterà poi ridotta per l’aumento di capitale previsto a fine 2023 col quale sarà riconosciuta una quota del 15% al nuovo investitore subentrante.

5.3 Know how e tecnologie utilizzate

Non si utilizzeranno particolari tecnologie se non quelle già a disposizione sul libero mercato.

Fido drone sarà brevettato non appena creato il progetto definitivo che si prevede di ottenere nella seconda metà del 2023.

5.4 La produzione

La progettazione sarà svolta nel corso dei primi due esercizi di attività  nella taverna della villa di famiglia di uno dei soci che sarà appunto la nostra sede.

Alla fine del secondo esercizio, dopo la registrazione del brevetto e l’aumento di capitale, ci trasferiremo in un capannone dove iniziare la produzione.

Nel capannone troveranno posto i nostri uffici e vi potranno lavorare i 10/11 dipendenti previsti dal terzo esercizio in poi.

Le parti saranno tutte prodotte all’esterno su nostro progetto oppure direttamente acquistate e poi saranno assemblate, imballate e spedite direttamente al cliente finale.

5.5 I mercati di approvvigionamento e la logistica

Selezioneremo i nostri fornitori tra quelli presenti sul mercato mondiale con grande attenzione alla qualità, prezzo e affidabilità e tempistiche di fornitura.

Cercheremo di avere sempre due o più fornitori per ogni componente in modo da non rischiare grossi blocchi di produzione.

​Una volta smaltite le consegne dei prodotti venduti nella fase di crowfunding, cercheremo di avere un magazzino che ci consenta di far fronte alle consegne di almeno un mese successivo.

Questo per evitae, visti gli alti margini, di perdere delle vendite o di consegnare i droni con troppo ritardo.

5.6 L’ambiente

La nostra attività non avrà alcun effetto sull’ambiente gestendo noi solo la fase di assemblaggio e spedizione.

Ad ogni modo tutti gli imballaggi verranno smaltiti nel rispetto delle norme e così anche per eventuali batterie da eliminare o altri componenti plastici o ferrosi.

Capitolo 6 – MODELLO BUSINESS PLAN – il piano economico e finanziario

Sulla base dei presupposti precedentemente illustrati, grazie all’utilizzo di un efficiente software per il business plan abbiamo calcolato tutti gli aspetti economici e finanziari del nostro progetto .

Usufruiremo di tutti i benefici ed agevolazioni previsti per le startup innovative nei primi 5 anni di vita dal D.L. 19 maggio 2020, n. 34 .

In particolare approfitteremo delle seguenti isure:

  •  Incentivi fiscali all’investimento nel capitale di startup innovative, accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia per le PMI e bando Smart&Start di Invitalia ;
  •  Trasformazione in PMI innovative dopo il quinto anno di attività ed esonero da diritti camerali e imposte di bollo;
  • Crowdfunding e disciplina del lavoro flessibile;
  •  Proroga del termine per la copertura delle perdite e deroga alla disciplina sulle società di comodo;
  • Esonero dal visto di conformità per la compensazione dei crediti IVA.

Iniziamo evidenziando i volumi di produzione e vendita del “Fido drone” previsti nel corso dei prossimi cinque anni.

I fatturati indicati sono dati dai prezzi di vendita precedentemente indicati per i volumi di vendita di seguito riportati.

Volumi di vendita della start-up fido drone srl

Il calcolo dei columi di vendita

I volumi di vendita sono stati calcolati sulla base di una analisi del mercato attuale dei droni e della previsione della sua evoluzione.

Nel 2020 il mercato dei droni valeva 6 miliardi di dollari: 3,5 miliardi per il mercato professionale e 2,5 miliardi per quello hobbystico mentre per numero di droni il mercato hobbystico la fa ancora da padrone.

Il totale di droni venduti nel 2020 ammonta a 3 milioni di unità.

Si prevede un incremento del mercato del 40% annuo fino al 2028 ed è da notare che per la Cina, le precedenti previsioni del 2019, davano un valore di mercato per il 2028 di 75 miliardi di yuan e che sono state ora aggiornate a ben 180 miliardi per lo stesso anno.

I nostri numeri dunque sono più un limite di produzione che un limite di vendite sul mercato.

Ovviamente in funzione dei dati a consuntivo e del numero di richieste potremo fare scelte differenti per il futuro.

Abbiamo comunque volutamente tenuto ai minimi i volumi di vendita anche per testare la capacità di resistenza dell’azienda.

​Ci troveremo infatti con quasi 1.000 Fido drone in magazzino a dicembre 2024 che saranno poi venduti nel periodo successivo.

In tal modo avremo anche più tempo per orientare le nostre scelte di produzione.

Sulla base dei volumi di vendita previsti e nei limiti della capacità produttiva dell’azienda sono stati determinati i volumi di produzione la cui tabella riassuntiva riportiamo di seguito (si rimanda al Budget allegato per i dati analitici).

Si noti come nel 2021 siano stati venduti Fido drone non effettivamente prodotti in quanto rientravano nella campagna di crowdfunding.

Volumi di produzione dei droni Fido

6.1 Stima dei ricavi

Sulla base dei presupposti precedentemente illustrati, i ricavi calcolati nei cinque anni presi in esame sono quelli riportati nella tabella di excel successiva.

I primi ricavi deriveranno dalla campagna di crowdfunding che durerà per tutto il secondo esercizio di attività e inizieranno a crescere durante il terzo esercizio e, in modo sensibile, nei successivi due con l’inizio della produzione in serie.

Fatturato della Fido Drone Srl

6.2 I costi

A seguire si riporta la previsione dei costi totali da sostenere, suddivisi nelle varie categorie di spesa: costi variabili di produzione e vendita, costi fissi.

A lato sono indicati i costi variabili complessivi sostenuti sulla base dei volumi di produzione previsti.

Si tratta di tutti i componenti del Fido drone che faremo produrre o acquisteremo esternamente.

Di seguito riportiamo il dettaglio delle singole componenti di costo variabile con il loro prezzo unitario e le quantità utilizzate per la produzione del drone. ​

6.2.2. Costi variabili di vendita

I costi variabili di vendita sono rappresentati dalle commissioni pagate a Paypal ed ai gestori delle carte di credito per gli acquisti online effettuati dai clienti.

​Nella costruzione del presente modello di business plan, abbiamo calcolato una percentuale media di commissioni di vendita del 3% che varierà in funzione dei canali di vendita più utilizzati.

Costi variabili di produzione della startup Fido Drone Srl

6.2.3. Costi fissi

I costi fissi nei primi due anni saranno limitati al commercialista e allo studio legale oltre alle spese per la gestione delle campagne social e a pochi altri costi.

Dal terzo esercizio in poi avremo invece i costi:

  • del personale dipendente (come evidenziato nella tabella qui sotto);
  • dell’affitto del capannone e le relative utenze e spese come si può vedere meglio dal conto economico riepilogativo e anche dal budget analitico allegato.

I costi fissi, come sopra ampiamente descritti, ammontano agli importi indicati nella seguente tabella:

Esempio tabella costi fissi della startup

6.3 Stima degli investimenti

Gli investimenti in beni materiali ed immateriali che si ritiene necessario effettuare consistono in:

  • costituzione della società;
  • hardware e software per la progettazione e programmazione del drone e, in particolare, le spese di ricerca e sviluppo calcolate in 150.000 € per il primo esercizio e 300.000 per il secondo;
  • spese in hardware e software per il nuovo personale assunto e per le dotazioni del nuovo capannone;
  • spese per il brevetto di Fido drone.

Nella tabella seguente è riportato il dettaglio degli investimenti da effettuare con indicazione della data di acquisizione, modalità e importo degli ammortamenti.

Esempio investimenti per avviare una start-up

6.4 Analisi del punto di pareggio

Secondo le nostre previsioni vi è un’alta probabilità di attuabilità del progetto con un raggiungimento del break even point già al secondo esercizio di attività.

​Come si evince dal confronto tra il fatturato di pareggio ed il livello dei ricavi negli scenari pessimistico ed ottimistico elaborati, anche nella peggiore delle ipotesi il punto di pareggio viene raggiunto al terzo esercizio.

Nello scenario ottimistico già al secondo esercizio il punto di pareggio è abbondantemente raggiunto.

A completamento dell’analisi del punto di pareggio indichiamo le quantità di equilibrio necessarie al raggiungimento del B.E.P.

6.5 Il fabbisogno finanziario

La Fido drone Srl avrà bisogno per realizzare il proprio progetto di circa 750.000 € complessivi che intendiamo raccogliere con le seguenti modalità:

  • Centomila € di capitale sociale sottoscritto e versato dai soci, 20.000 € ciascuno raccolti da genitori, nonni o fratelli maggiori;
  • 230.000 € raccolti con la campagna di crowfunding realizzata dal nostro Stefano Melandri tramite la vendita online in anteprima e sulla parola, del Fido drone al prezzo di 700 € a fronte dei 1.600 € a cui verrà lanciato sul mercato.
  • Centocinquantamila € di sottoscrizione di nuovo capitale da parte di un investitore esterno a fronte del 15% delle quote della società con il quale siamo già d’accordo e che entrerà in società al momento della registrazione del brevetto, prevista per novembre 2019;
  • Il ricorso a finanziamenti bancari (o di terzi) ammonta ad € 150.000 e verrà restituito in cinque anni al tasso fisso del 3 % come indicato nelle seguenti tabelle: (omissis)

I flussi finanziari

I flussi finanziari in uscita sono attribuibili ai costi variabili, ai costi fissi (inclusi oneri finanziari e imposte), al rientro dei finanziamenti accesi e alla gestione degli investimenti.

Di seguito riportiamo il dettaglio mensile, anno per anno, dei flussi in uscita (omissis)

Il cash flow in entrata è illustrato nella tabella seguente ed è costituito dagli incassi relativi alle vendite effettuate e dall’accensione dei mutui bancari.

Sempre nella tabella successiva sono riportati:

  • i singoli flussi mensili generati dalla gestione;
  • gli eventuali finanziamenti soci;
  • il “Cash flow saldi totali” che rappresenta il “conto corrente” dell’azienda e cioè la liquidità disponibile mese per mese per ognuno dei cinque anni. (immagine omessa)

6.5.1 IL RENDICONTO FINANZIARIO

Si riporta di seguito il rendiconto finanziario su base annua relativo ai cinque anni di riferimento del business plan.

Il rendiconto finanziario

6.5.2 Indici di bancabilità e DSCR

Al fine di verificare la capacità della nostra start-up di far fronte agli impegni finanziari che prenderemo con la banca, abbiamo calcolato gli indici di bancabilità con il software DSCR di Bsness.

Il software evidenzia per il 2022 valori negativi in quanto saremo ancora nel pieno della fase di ricerca e progettazione e non sono previste entrate.

A partire dal 2023 gli indici DSCR a 6 e 12 mesi sono assolutamente positivi e così anche gli indici della crisi d’impresa del CNDCEC.

Indici di bancabilità e DSCR

6.6.1 Il conto economico previsionale della startup

Riportiamo qui a la lato il conto economico previsionale della start-up Fido Drone per gli anni 2022/2026.

Dal coto economico emerge un fatturato in decisa crescita a partire dal terzo esercizio, anno nel quale inizia la produzione.

Sempre dal terzo esercizio inizieremo a sostenere rilevanti costi per il personale e per l’acquisto delle materie prime .

Dopo una perdita di circa 100.000 € nel primo esercizio di attività ed un piccolo utile nel secondo esercizio, il terzo vede un utile operativo di circa 350.000 € con il pagamento di circa 85.000 € di imposte.

​Negli esercizi 2025 e 2026 l’ utile netto di esercizio , se tutto procederà come previsto, ammonterà rispettivamente a 2,8 e 5,7 milioni di euro.

Nell’allegato è possibile consultare anche il bilancio degli scenari ottimistico e pessimistico dal quale risultano, comunque, ottimi risultati sia economici che finanziari.

Sono disponibili anche i conti economici riclassificati a ricavi netti e costo del venduto, a valore della produzione e valore aggiunto, a ricavi netti e margine di contribuzione.

Conto economico start-up innovativa

6.6.4 La redditività aziendale

Sulla base di alcuni indici di bilancio valutiamo la redditività aziendale .

Come primo passo esaminiamo il risultato della gestione caratteristica o risultato operativo e lo facciamo attraverso l’EBITDA  (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization).

L’EBITDA rappresenta l’utile prima degli interessi passivi, imposte e ammortamenti su beni rapportato al fatturato di esercizio.

calcolo EBITDA della startup innovativa

Per ritenere tale valore soddisfacente si rende necessario un termine di riferimento che esprima la reale dimensione dell’impresa.

Il valore che esprime al meglio la reale dimensione dell’azienda è il totale degli impieghi e pertanto dal confronto tra risultato operativo e totale capitale investito si determina il  R.O.I. che è l’abbreviazione di “ Return on investments”.

A fianco del grafico è riportato il costo percentuale dei finanziamenti esterni da raffrontare con i valori del ROI.

Redditività della startup innovativa

7. Conclusioni dell’imprenditore

Sulla base di questo lungo e articolato lavoro, possiamo certamente concludere che la nostra idea imprenditoriale è realizzabile ed è finanziariamente ed economicamente sostenibile.

E’ per questo motivo che siamo a richiedere alla banca un finanziamento che ci permetta di avviare il progetto ed agli investitori un capitale che ci permetta di avviare la fase produttiva.

Come ampiamente dimostrato, la società sarà in grado di rimborsare le rate del finanziamento e di garantire un’ottima redditività agli investitori.

8. Clausola di riservatezza:

Il sottoscritto ……………. In qualità di legale rappresentante di ………………… si impegna ed obbliga

  • a garantire la riservatezza;
  • a non utilizzare per scopi personali;
  • a non rendere disponibili o comunque diffondere o divulgare a terzi,

i dati le idee e/o le informazioni di natura economica, commerciale e/o tecnica (know how) comunicati con il presente business plan.

Per accettazione _________________

Si autorizza  ……….. al trattamento dei dati personali riportati nel presente Business Plan ai sensi del D. L. 30 giugno 2003 n. 196 e successive modificazioni

Luogo e data, ………………………… …………….          Firma ……………………………

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  12. Come creare una startup

    Crea una strategia di marketing — per far conoscere la tua startup al tuo target di pubblico, anche tramite canali di marketing online, organizzazione di eventi e partnership. Redigi un business plan — ovvero quel documento che descrive il tuo progetto imprenditoriale, gli obiettivi, le strategie di marketing e le previsioni finanziarie.

  13. Write your business plan

    Common items to include are credit histories, resumes, product pictures, letters of reference, licenses, permits, patents, legal documents, and other contracts. Example traditional business plans. Before you write your business plan, read the following example business plans written by fictional business owners.

  14. Business Plan per Startup: Cos'è e Come Farlo- Spazio S.P.IN

    Il business plan di una startup viene definito come un documento economico-finanziario che serve all'imprenditore per codificare - in modo strutturato ed analitico - la propria intuizione, fornendo una "fotografia" di medio-lungo periodo dell'impresa nel suo complesso, ricomprendendo scelte strategiche, organizzative, finanziarie ...

  15. Come aprire e creare una startup (in 13 passi)

    6 - Crea un Business Plan. 7 - Trova uno o più co-founder e crea un dream team. 8 - Sviluppa il tuo prodotto o servizio. 9 - Occupati della parte legale. 10 - Trova una sede o una struttura (opzionale!) 11 - Vendi! 12 - Crea un pitch e finanzia la tua startup. 13 - Fai crescere il tuo business.

  16. Business plan: struttura e contenuto

    La struttura e il contenuto sono i fattori decisivi per un business plan di successo: i concetti illustrati dovrebbero includere tutte le aree dell'azienda e avere le giuste risposte per ogni possibile domanda. Inoltre, dato che i contenuti di un business plan sono piuttosto dettagliati, essi dovrebbero essere suddivisi in una componente ...

  17. Come fare il business plan per una startup innovativa

    Un business plan efficace e completo per una startup deve includere i seguenti elementi essenziali: Executive summary: questa sezione serve come introduzione e deve catturare l'essenza della startup, mettendo in risalto la proposta di valore, il modello di business, e le proiezioni di crescita. Descrizione dell'azienda: dettaglia la missione ...

  18. Startup: elaborare il piano finanziario (esempio)

    Per la buona riuscita del progetto imprenditoriale, il piano finanziario (o "previsione finanziaria") della tua startup sarà, ovviamente, di fondamentale importanza. Questa analisi dà la possibilità , per esempio, di revisionare tutte le esigenze finanziarie essenziali per creare una startup ma anche meglio calcolare la sua redditività futura.

  19. Un esempio di Elaborazione del Business Plan per una startup

    Per valutare le startup bisogna sviluppare la capacità di setacciare le molteplici idee per identificare quelle che hanno il potenziale per trasformarsi in u...

  20. Entrepreneur's Guide to Crafting a Business Plan

    6. Funding Request. Be the first to add your personal experience. 7. Here's what else to consider. Crafting a solid business plan is a critical step for entrepreneurs. It's your roadmap to ...

  21. Modello business plan di una start-up innovativa

    Scaricalo ora. Modello business plan di una startup innovativa nel quale raccontiamo la storia di cinque ragazzi che scommettono su un'idea innovativa per la realizzazione di un nuovo modello di drone. L'intero lavoro è stato realizzato col software business plan start-up con l'obiettivo di pianificare ogni dettaglio del nuovo progetto ...

  22. Come creare un Business Plan di una Start Up in 5 minuti

    Quanto tempo hai da dedicare alla stesura stesura del Business Plan? Poco probabilmente, perchè le priorità del neo imprenditore devono essere altre: fare pr...

  23. I migliori 15 modelli di presentazioni: per presentazioni di Business

    Ci sono diversi design di slide che possono essere personalizzati per fare presentazioni ad investitori. È ricco di una serie di tabelle, grafici, icone, tavolozze di colori, sfondi unici e presentazioni di business plan. 9. Startup Pitch Deck - Per Presentazioni di Business Plan

  24. Come fare il Business Plan di una Start up in 5 minuti

    Vediamo come creare un Business Plan completo per un'impresa che ancora NON ESISTE in pochi minuti. Leanus trasforma le ipotesi di lavoro in proiezioni di Co...

  25. Business Model Canvas

    The Business Model Canvas is a strategic management template used for developing new business models and documenting existing ones. It offers a visual chart with elements describing a firm's or product's value proposition, infrastructure, customers, and finances, assisting businesses to align their activities by illustrating potential trade-offs.. The nine "building blocks" of the business ...

  26. Così con GPT-4o, l'ex startup cambia pelle e business plan: i piani di

    Così con GPT-4o, l'ex startup cambia pelle e business plan: i piani di Sam Altman e il futuro di OpenAI. ... OpenAI lancia GPT-4o, una possibile anteprima di quello che vedremo su iOS 18.

  27. Contoh Bisnis Plan, Struktur dan Cara Membuatnya

    Untuk lebih jelasnya, berikut beberapa tujuan bisnis plan yang perlu kamu ketahui. Yuk, bahas satu per satu! 1. Membantu mendefinisikan tujuan bisnis dan strategi yang tepat. Dengan bisnis plan yang matang, kamu menjadi lebih mudah saat menjelaskan tujuan bisnis dan strategi yang akan dijalankan untuk mencapainya.

  28. Webflow: Create a custom website

    Try Webflow for as long as you like with our free Starter plan. Purchase a paid Site plan to publish, host, and unlock additional features. Get started — it's free. Create custom, responsive websites with the power of code — visually. Design and build your site with a flexible CMS and top-tier hosting. Try Webflow for free.

  29. Francesca Alessia Arco

    Since the third year of high school I began to develop an interest in economic studies.<br>By participating in a school project at Bocconi University in Milan for the development of a business plan for a start-up, I definitely understood that it was the right path for me.<br>Currently I'm studying economics and business administration at Università Cattolica del Sacro Cuore in ...