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Come si fa un Business Plan: ecco la guida facile

Chiara C.

Se stai per creare una start up o un’impresa, allora hai bisogno di un business plan ! Ma cos’è di preciso? Beh, stiamo parlando di un documento estremamente importante perché risponde a ben quattro funzioni diverse. Prima di spiegarti come si fa un business plan , cerchiamo di chiarire di cosa si tratta e quali sono gli obiettivi di questo documento.

Ecco un breve indice di tutto ciò che tratteremo in questa guida sul business planning:

Cos’è il business plan e a cosa serve

Come fare un business plan: la struttura da seguire, come redigere un business plan: le varie parti.

  • Executive summary
  • Descrizione dell’impresa
  • Descrizione del prodotto o servizio
  • Analisi di mercato
  • Il piano di marketing
  • Il piano operativo
  • La struttura organizzativa
  • Il Piano finanziario
  • Gli allegati
  • Qualche esempio di business plan

Un business plan (o piano di business) è un documento articolato e suddiviso in sezioni che ha lo scopo di descrivere un progetto di business e di spiegare come un’idea di impresa può trasformarsi – entro un determinato periodo di tempo e seguendo determinate modalità – in un progetto d’impresa vero e proprio.

Le quattro funzioni fondamentali di un business plan sono le seguenti:

  • Descrivere l’idea imprenditoriale e la sua fattibilità
  • Impostare la strategia da seguire per il successo dell’impresa
  • Valutare le performance e l’andamento del progetto in itinere
  • Presentare l’idea imprenditoriale a potenziali investitori.

A chi serve il business plan

Un business plan è utile non solo nel caso del lancio di una start up, ma serve anche alle imprese già avviate per affrontare progetti di sviluppo (ad esempio per individuare i vantaggi che si possono ottenere realizzando un determinato progetto) oppure in caso di operazioni straordinarie come acquisizioni e fusioni.

Leggi anche: Come creare una start up

Torna all’inizio

Affrontiamo ora la questione più pratica, ossia come fare un business plan:

  • Crea un indice
  • Scrivi un executive summary efficace
  • Scrivi la descrizione dell’impresa
  • Redigi la descrizione del prodotto o servizio
  • Prepara l’analisi di mercato
  • Illustra la strategia di marketing
  • Crea il piano operativo
  • Spiega la struttura organizzativa
  • Illustra il piano finanziario
  • Prepara gli allegati

Ognuno di questi punti, che approfondiremo di seguito, rappresenterà una diversa sezione del tuo business plan.

Procediamo!

Leggi anche: Lean Canvas, il business plan per lean start up

Prima di spiegarti come si redige un business plan devi ricordare che, essendo un documento importante sia a livello interno che esterno (per la presentazione ai possibili finanziatori), deve essere scritto in modo chiaro, snello, leggibile, completo e trasparente . D’altronde, non vorrai confondere e stordire i potenziali finanziatori con un documento prolisso, confuso e graficamente brutto, no?

Detto questo, vediamo come fare un business plan con i fiocchi!

Ogni business plan si apre con un indice che elenca le varie sezioni presenti nel documento e le relative pagine a cui trovarle. Serve a rendere più semplice la consultazione (un po’ come l’indice che trovi all’inizio di questo articolo!).

2. Executive summary

L’executive summary è una sorta di sintesi che spiega brevemente qual è l’idea d’impresa e i punti chiave del documento. Dev’essere scritto in modo accattivante e chiaro poiché è la prima cosa che i potenziali finanziatori leggeranno.

Per riuscire a scrivere un executive summary efficace, ti consigliamo di redigerlo alla fine, quando avrai finito di fare il resto del business plan. In questo modo avrai le idee chiare.

3. Descrizione dell’impresa

In questa sezione dovrai descrivere l’impresa dando informazioni sulla sua tipologia, la sua storia, la sua struttura, in che settore opera, cosa offre, quali sedi ha e quali sono i suoi punti di forza rispetto alla concorrenza (ad esempio, la presenza di figure manageriali altamente esperte e qualificate, il fatto di avere una location ottima, di essere in possesso di un brevetto, ecc.). Descrivi anche quali sono gli obiettivi da raggiungere ; ricorda che devono essere realistici e realizzabili entro un periodo di tempo determinato. In questa sezione spiega anche da chi è composto il team imprenditoriale .

4. Descrizione del prodotto o servizio

In questa parte del tuo business plan devi descrivere nel dettaglio i servizi o i prodotti offerti e a quale bisogno e domanda del mercato intendono rispondere. Metti in evidenza:

  • Le caratteristiche del servizio o del prodotto (in quest’ultimo caso inserisci anche foto e materiale informativo).
  • Le possibilità d’impiego: come/in che casi può essere utilizzato?
  • Ciò che lo distingue dal prodotto/servizio offerto da altre aziende. Se possiedi un brevetto, specificalo.
  • Quali possono essere gli sviluppi futuri.

5. Analisi di mercato

Come si fa un business plan: analisi del mercato

Effettua un’approfondita analisi di mercato e descrivi:

  • Com’è segmentato
  • I trend del settore e di sviluppo della domanda
  • Quali sono le normative che regolano il mercato
  • Quali sono i tuoi competitor diretti e indiretti e come si posizionano
  • Quali sono le caratteristiche dei clienti target , le loro abitudini di consumo, lo stile di vita e le preferenze, la loro capacità di acquisto e le loro caratteristiche socio-demografiche e geografiche. In questo campo ti può essere utile creare delle buyer personas .

6. Il piano di marketing

In questa sezione del business plan devi illustrare qual è la strategia adottata per attirare e fidelizzare i clienti e per posizionarti e importi nel mercato . Nel tuo piano di marketing dovrai illustrare quali sono le scelte strategiche riguardo a:

  • Prezzo di vendita
  • Comunicazione e promozione del prodotto/servizio
  • Politiche di distribuzione (canali scelti, accordi di commercializzazione, rete di vendita).

Dopo aver stabilito queste strategie puoi effettuare una previsione della quota di mercato, delle vendite e del fatturato previsto nel periodo di tempo preso in considerazione dal tuo piano di business.

Leggi anche: Modello di business: cos’è e come sceglierlo

7. Il piano operativo

Procediamo nella spiegazione di come fare un business plan parlando della sezione dedicata al piano operativo. Questa serve a spiegare:

  • Come si vuole produrre e sviluppare il prodotto , quali risorse e processi vengono coinvolti.
  • Come si intende offrire assistenza tecnica ai clienti nella fase post-vendita, aspetto sempre più importante per la soddisfazione dei clienti e la loro fidelizzazione.

8. La struttura organizzativa

In questa sezione dovrai descrivere in modo più approfondito i profili del team manageriale (titoli di studio, esperienze, qualifiche professionali) e definire qual è il loro ruolo e funzione all’interno dell’impresa. Stabilisci anche il piano di gestione delle risorse umane , di quali figure professionali il progetto ha bisogno (competenze e funzioni) e qual è il piano di assunzioni previsto.

9. Il Piano finanziario

Come fare un business plan: il piano finanziario

Questa è la sezione più numerica del business plan, in cui fornire una proiezione realistica e dettagliata delle performance economiche e finanziarie dell’impresa.

Qui dovrai inserire:

  • Il Conto Economico preventivo per almeno 3 anni, inserendo quindi le previsioni di tutti i costi (fissi e variabili) che l’impresa dovrà affrontare e i ricavi previsti, evidenziando il risultato economico di esercizio.
  • I flussi di cassa : le uscite finanziarie previste.
  • Lo Stato patrimoniale preventivo per 3 anni (provenienza dei capitali e loro impiego).

Leggi anche: Come finanziare una startup

10. Gli allegati

Un business plan si conclude con una sezione dedicata agli allegati utili per chiarire quanto detto nelle diverse sezioni e per fornire informazioni aggiuntive. Alcuni esempi di allegati di un piano di business sono:

  • Il curriculum vitae del management
  • Le schede tecniche di prodotto
  • I dati sull’indagine di mercato
  • Eventuali preventivi da parte di fornitori

Un esempio di business plan

Abbiamo visto qual è la struttura di un business plan, come si fa e perché è importante. Ora, però, scommetto che ti piacerebbe vedere un caso pratico. A questo link puoi consultare consultare un esempio redatto dall’Università di Siena.

Bene, ora che ti abbiamo spiegato come si fa un business plan puoi metterti al lavoro. Ricorda che una volta redatto il tuo piano di business non lo devi lasciare nel dimenticatoio, anzi, questo documento va costantemente aggiornato in base ai cambiamenti interni all’azienda o delle condizioni esterne. 

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Come fare un business plan

Come fare un business plan di successo: guida 2022

Il business plan è uno strumento di gestione d'impresa fondamentale, utile soprattutto se stai pensando di lanciare un nuovo brand o un progetto imprenditoriale o di dare una svolta alla tua attività. 

Che tu abbia bisogno di qualche chiarimento o che tu sia un imprenditore che sta partendo completamente da zero, ecco la guida 2022 per la creazione di un business plan adatto alla tua attività.

come preparare un business plan

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come preparare un business plan

Quando serve creare un business plan? Una guida

Se il tuo obiettivo è lavorare da freelance per arrotondare il tuo stipendio mensile, non hai bisogno di un business plan.

Se invece hai scelto di imbarcarti in un’avventura più complessa, che potrebbe potenzialmente occupare i tuoi giorni, il tuo tempo e le tue risorse, ne hai assolutamente bisogno.

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Se lanciare un business è per te il tuo lavoro primario, fare un business plan professionale può aiutarti tantissimo nel momento in cui dovrai presentare il progetto a eventuali collaboratori o investitori.

Business plan per startup

Nel caso delle startup, un business plan aiuta i fondatori a delineare le proiezioni future, il budget, gli obiettivi e le attività da svolgere. 

In questo caso quindi il business plan si concentra sugli aspetti più generali dell’azienda, su come e quando questa raggiungerà i suoi obiettivi, e perché i fondatori sono le persone adatte per questo lavoro. Infine, stabilirà un quantitativo di denaro necessario per lanciare il business e arrivare, potenzialmente, a dei guadagni.

In questo spaccato, le parti fondamentali all’interno di un business plan per startup sono l’Executive Summary e la Roadmap. 

Queste ovviamente sono informazioni generali: se vuoi sapere come fare un business plan per una startup, quali informazioni deve contenere e come strutturare il documento, continua a leggere!

Business plan per un’azienda già avviata

Anche le aziende già ben avviate e presenti sul mercato da tempo devono gestire e guidare il loro business in maniera strategica per approfittare di nuove opportunità.

Le aziende utilizzano il business plan per rinforzare una strategia, stabilire delle linee d’azione, gestire responsabilità e obiettivi, tenere traccia dei risultati e pianificare l’utilizzo delle risorse in base a entrate e uscite.

Per le aziende esistenti, redigere un business plan può comportare un notevole vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza, che porta di conseguenza a una crescita più rapida e a una maggiore innovazione.

Le aziende con un business plan hanno una crescita del 30% più rapida rispetto a quelle senza pianificazione (Fonte: Journal of Management Studies ) .

Business plan: cos’è e come si realizza

Un business plan è un documento che descrive nel dettaglio tutto quello che riguarda tua azienda. Questo include il mercato di riferimento, le opportunità, il modello di business, il team, le strategie di marketing, il piano finanziario e altro ancora.

Un business plan è generalmente formato da due sezioni principali, che divideremo poi in vari punti e sotto-sezioni. La prima è la parte descrittiva, parla dell’azienda e dei suoi obiettivi. La seconda è la parte numerica, presenta dati e aspetti economici che devono validare i punti presentati nella prima parte.

Come fare un business plan: quali informazioni includere

Ecco qualche consiglio su come fare un business plan.

Ogni piano aziendale deve contenere tre gruppi di informazioni principali:

1. Concetto

Quando inizi a redigere un business plan, nella prima parte devi presentare l’azienda, il prodotto e gli obiettivi. Sfrutta questa sezione per illustrare le motivazioni che ti hanno spinto a creare la tua azienda e quali obiettivi intendi raggiungere.

Qual è il prodotto o servizio che stai offrendo? Quali sono le sue caratteristiche, e quali i suoi vantaggi rispetto a prodotti o servizi simili offerti dalla concorrenza? Ricordati di aggiungere al business plan anche eventuali tecnologie impiegate, brevetti o particolari competenze del tuo team che possono contribuire alla realizzazione del tuo progetto.

Per capire come scrivere un business plan, è necessario comprendere come fare un’analisi di mercato. Nella tua disamina, dovrai esporre i risultati dell’indagine del settore in cui opererai, evidenziando la profittabilità, il modello di business e la strategia e il piano operativo che intendi seguire. 

Inoltre, dovrai analizzare anche chi sono i tuoi clienti potenziali e quali sono le loro caratteristiche demografiche, geografiche e psicografiche. Una volta delineati questi aspetti, è necessario passare alla descrizione della tua strategia di marketing. 

Alla luce degli obiettivi commerciali definiti quale sarà il tuo piano operativo? 

La parte finale del tuo business plan deve analizzare l’aspetto finanziario della tua azienda. Che tipo di investimenti prevedi per lo sviluppo del tuo business? Di che tipo di macchinari, attrezzature, software avrai bisogno nei prossimi anni, per svolgere la tua attività?

Cerca di essere il più specifico possibile: indica il numero, il costo e i fornitori . Una volta delineate le esigenze della tua azienda, stabilisci il fabbisogno finanziario, ovvero che tipo di uscite prevedi e le eventuali fonti di finanziamento.

Quando effettui questa stima, prendi in considerazione anche i costi di gestione e le entrate della tua azienda. Calcola sia le spese attuali che i ricavi previsti. Le uscite finanziarie che dovrai sostenere, di gestione e di investimento, riusciranno a essere coperte dalle entrate?

Consiglio! Nel calcolare le entrate, considera sia gli incassi per le vendite che eventuali finanziamenti o agevolazioni.

Come fare un business plan? Ecco un modello!

modello business plan

Entriamo ora nel dettaglio e vediamo nella pratica la struttura di un business plan vincente .

Executive summary 

Si tratta di un vero e proprio riassunto che racchiude i dati fondamentali da conoscere sull’azienda presentata. 

Parla del tuo progetto, quando è nato, dove si trova, qual è il suo obiettivo di business e come intende raggiungerlo, a che pubblico vuole rivolgersi e qual è il problema che intende risolvere. Esponi i pilastri del tuo piano finanziario: in sostanza, qual è il budget che ti serve per avviare il progetto e portare dei risultati agli occhi dei tuoi investitori? Hai già raccolto dei capitali o sei ancora all’inizio? 

Tutte queste informazioni saranno il biglietto da visita da consegnare ai tuoi potenziali finanziatori. 

Presentazione dell’azienda

Società.

Come abbiamo già accennato, all’inizio del business plan è necessario fornire una panoramica della struttura aziendale e del progetto. Quali informazioni devi includere?

  • Nome della società, persona giuridica, attività significative
  • Prodotto/servizio offerto
  • Mission dell’azienda
  • Obiettivi dell’azienda
  • Punti di forza e competenze chiave dell’azienda

Quando inizi a redigere un business plan, la prima parte deve catturare l’attenzione dei tuoi lettori. Concentrati sugli aspetti più innovativi del tuo business. Avrai modo di spiegare strategia, marketing e finanza in seguito.

Concentrati sulla descrizione del tuo prodotto e sulla mission della tua azienda. Il tuo business plan è come un romanzo: deve catturare il lettore sin dalle prime righe altrimenti rischi di rimanere sul suo comodino per sempre. 

Quando delinei i tuoi obiettivi, cerca di essere il più incisivo possibile e di far capire che i tuoi target non sono degli ideali, ma delle reali possibilità e che hai tutte le carte in regola per raggiungerli.

Nella descrizione delle caratteristiche uniche del tuo prodotto e del tuo team, metti in luce i tuoi elementi differenzianti rispetto alla concorrenza. Questo vale per tutti che tu stia scrivendo un business plan per startup o per azienda. 

  • Per le startup : l’elemento differenziante è ciò che farà scegliere il tuo progetto tra la pila di fogli sulla scrivania dei finanziatori;
  • Per le aziende : ciò che ti contraddistingue è la tua forza e il pilastro su cui costruire le fondamenta del tuo futuro.

Dopo aver descritto il tuo prodotto, puoi entrare più nello specifico nella descrizione delle menti alle spalle del progetto. Le persone che sono dietro la tua attività sono infatti parte integrante di essa ed è bene che abbiano una sezione a loro dedicata, così che chi legga il tuo business plan capisca con chi ha a che fare.

Inizia parlando dei fondatori, includendo le loro qualifiche ed esperienze precedenti. Descrivi poi chi si occuperà della gestione quotidiana del business, elencando le loro competenze distintive.

Se la tua azienda ha più di 10 dipendenti, potrebbe essere una buona idea aggiungere un grafico nel tuo business plan, un organigramma per mostrare in modo visivo la gerarchia e le responsabilità.

come preparare un business plan

  • Analisi di mercato

L'analisi di mercato è il cuore pulsante di un business plan completo.

Dopo aver descritto la tua azienda, il tuo prodotto e i tuoi obiettivi, e aver catturato l’attenzione e l’interesse di eventuali investitori, è il momento di entrare nel dettaglio e di far vedere che non sei un imprenditore improvvisato, ma che hai condotto approfondite ricerche prima di imbarcarti in questa impresa.

Tra le domande a cui trovare una risposta concreta e orientata all’azione: 

  • Il mercato è stabile? 
  • Qual è la sua dimensione?
  • Il mio progetto come si inserisce in questo spaccato? Qual è il mio posizionamento? In poche parole, qual è la mia nicchia di mercato ?
  • Quali sono i trend principali per il settore in cui mi sto per inserire? 
  • Com’è la domanda per il mio prodotto/servizio? In crescita, stabile o in discesa? 
  • In che modo i miei competitor rispondono alla richiesta del mercato? 
  • Qual è la loro forza?

Leggendo l’analisi di mercato bisognerebbe avere un idea chiara di tutti gli aspetti del panorama in cui opera la tua azienda: è necessario quindi definire un mercato di riferimento per poter trovare il proprio posizionamento di marca.

business plan: analisi di mercato

Il tuo settore e la tua industria

Per descrivere il tuo settore e la tua industria all'interno del business plan, rispondi alle seguenti domande:

  • Come entrare in questo settore? Pensa a come può essere riconosciuto il tuo marchio, a come le tue competenze e la tua formazione si integrano nell’industria, se le tue tecnologie e i tuoi brevetti si adattano al settore.
  • Chi sono i tuoi clienti? Spiega chi sono i tuoi clienti, per chi è pensato il tuo prodotto o servizio, se hanno potere o influenza sul mercato e se hanno delle alternative al momento dell’acquisto.
  • Chi sono i tuoi competitor? Esistono delle alternative al tuo prodotto o servizio? Qual è il tuo vantaggio competitivo? Avrai dei competitor principali con cui confrontarti?
  • Chi e quanti sono i fornitori? Esiste un numero limitato di fornitori? Che rilevanza hanno i fornitori nella scelta delle strategie di prezzo ?
  • Che cambiamenti interessano il settore? I futuri cambiamenti tecnologici, economici o governativi potranno influenzare il settore in cui opera la tua azienda? Negativamente o positivamente, analizza tutti gli aspetti.

Dopo aver risposto a queste domande, analizza dalla tua prospettiva il mercato in cui opererà il brand. Parla della sua dimensione, del tasso di crescita. Calcola la tua quota e descrivi le principali tendenze dei tuoi consumatori nel tuo business plan.

Piano operativo: la Roadmap

Una delle parti più importanti del tuo business plan è il piano operativo, ovvero la strategia che seguirai per arrivare al successo. Come competerà la tua azienda nel mercato?

La tua strategia sarà influenzata dal mercato e dai tuoi competitor, ed è per questo che prima di arrivare a questo punto ne abbiamo delineato gli aspetti principali. Possiamo quindi continuare a creare il tuo business plan e a sviluppare una strategia chiara ed efficace.

Il piano operativo non deve comprendere una descrizione particolarmente elaborata, purché sia in grado di elencare in modo diretto le scelte strategiche che hai fatto e che farai.

Che obiettivi hai? Come intendi raggiungerli? In questa sezione ricorda di essere molto pratico e inserire tutti i passi operativi che vuoi pianificare per avere successo. Non solo! Aggiungi anche gli obiettivi principali: saranno la misura del tuo lavoro. 

Di seguito un esempio di piano operativo per plan aziendale sotto forma di diagramma di Gantt. Questo ti dimostra che puoi creare un business plan con Excel!

Come fare un business plan con Excel

  • Modello di business

Avere un modello di business è fondamentale per il successo della tua azienda. Ed è quindi fondamentale che tu includa la sua descrizione quando ti occupi di creare un business plan.

Il modello di business include tutte le informazioni rilevanti che riguardano l’offerta della tua azienda, ciò che la rende unica, i tuoi clienti, e soprattutto da dove arrivano i guadagni.

Dal modello di business si deve evincere che la tua azienda ha dei clienti e un mercato dall’alto potenziale, che garantiranno dei margini di guadagno importanti.

  • Piano di marketing

Questa sezione del tuo business plan è fondamentale per far capire a chi leggerà il tuo documento quali saranno le tue prossime mosse in termini di marketing, quali le tue strategie e quali sforzi di marketing attuerai per portare visibilità e successo alla tua azienda.

In pratica, si tratta di dettagliare maggiormente quanto esposto nella tua roadmap.

In questa sezione dovrai quindi per prima cosa descrivere come intenderai adattare le tue strategie in base al mercato di riferimento. Poi come intendi posizionare il tuo prodotto o servizio, ovvero come vuoi che sia percepito dai tuoi potenziali e futuri clienti.

Per concludere, dovrai delineare la strategia di promozione del tuo prodotto o servizio, includendo pubbliche relazioni, strategie di social media marketing , promozioni, pubblicità e altre attività di comunicazione. Il tuo piano deve ovviamente essere in linea con il budget dell’azienda.

Se è il caso, infine, puoi aggiungere una sezione in cui descrivi il packaging del tuo prodotto, la brand image, il design del sito o altri elementi che riguardano l’aspetto grafico del tuo business.

come preparare un business plan

  • Piano finanziario

Quando svolgerai le tue ricerche per capire come fare un business plan, è molto importante considerare l’aspetto finanziario. Alla fine dei conti, l’obiettivo di ogni azienda è guadagnare, ed è quindi fondamentale avere ben chiaro quali saranno le entrate, e quali le uscite, del tuo business.

Il piano finanziario è una previsione di quello che sarà il futuro finanziario della tua azienda. Questo è il punto del tuo business plan dove puoi sbizzarrirti con grafici, dati, tabelle, numeri e formule.

Aggiungi quante più informazioni possibili e non tralasciare niente. Eventuali investitori utilizzeranno questa sezione per valutare il rendimento finanziario della tua attività, dovrai quindi includere il costo delle merci, il margine di profitto, l’utile prima degli interessi, gli interessi, le tasse e ogni entrata e uscita che prevedi per il tuo business.

Analizzando questi dati, dovrebbe essere chiaro se, una volta coperte tutte le spese, le entrate sono sufficienti ad assicurare un guadagno costante e consistente alla tua azienda.

Ora che hai capito come fare un business plan e hai aggiunto tutte le informazioni necessarie, utilizza la parte finale del tuo piano aziendale per aggiungere gli allegati. Aggiungi quindi studi, materiale pubblicitario, foto della sede aziendale, articoli di giornale, copie di contratti, lettere di supporto, ricerche di mercato ed eventuali fonti citate nel tuo business plan.

Integrare il piano aziendale con gli allegati ti permetterà di rendere il documento più asciutto ma lasciare comunque la possibilità di approfondire quanto scritto.

Come fare un business plan: domande frequenti

Cos’è un business plan?

Il business plan è uno strumento di gestione d'impresa fondamentale, utile soprattutto in fase di lancio di un progetto o di una startup (può infatti servire per trovare investitori).

Come fare un business plan?

Per fare un business plan occorre descrivere la propria impresa in una serie di sezioni: executive summary, presentazione dell’azienda, analisi di mercato, piano operativo, modello di business, piano di marketing e piano finanziario.

Come fare un business plan: conclusione

Concludiamo questa guida ricapitolando gli elementi necessari su come fare un business plan efficace: 

  • Executive summary
  • Presentazione dell’azienda e del team
  • Piano operativo con roadmap

Cerca di fare delle previsioni realistiche, non esagerare. E non dimenticare che i dettagli sono importanti.

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2    comments

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Scritto da Paolo

Ultimo aggiornamento il  25/05/2023 20:01

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Hai una bella idea imprenditoriale per la testa, vorresti lanciare un nuovo business pazzesco, ma…

Come fare un business plan della tua attività?

Qualunque sia il tuo progetto, devi assolutamente pianificare accuratamente la fase di avviamento della tua nuova attività.

Eh sì, proprio così…

Se vuoi avviare con successo la tua attività , devi metterti subito al lavoro!

Il business plan, insieme al tuo piano di marketing strategico, saranno i tuoi più fedeli alleati fin da ora e per tutti i primi anni di esercizio.

Imparare come fare un business plan e un piano di marketing ti permetterà non solo di avere un progetto chiaro ed efficace della tua idea imprenditoriale , ma anche di avere sotto controllo le informazioni finanziarie della tua nuova attività.

In questo articolo vedremo insieme come fare un business plan efficace in 10 mosse:

  • dall’analisi dell’ idea imprenditoriale
  • allo studio del tuo mercato di riferimento
  • agli aspetti organizzativi e finanziari
  • e molto altro ancora…

Tutte le informazioni necessarie che devono essere messe nero su bianco, in modo chiaro e preciso, in qualsiasi esempio di business plan efficace .

Ora forse ti starai chiedendo… 

Ma a cosa serve un business plan?

Cosa troverai in questo articolo:

Come fare un business plan efficace

Innanzitutto, questo documento ti permetterà di avere uno schema preciso da seguire per sapere sempre quali sono gli aspetti da affrontare e da tenere sotto controllo per realizzare la tua idea di impresa.

Creare un business plan non ti serve soltanto se vuoi che ti sia approvata una richiesta di finanziamento…

Ma ti aiuterà soprattutto a chiarirti le idee ed eventualmente a condividere il tuo progetto anche con eventuali soci e collaboratori e se dovrai sottoporlo a dei potenziali finanziatori.

Strada facendo, potrai poi monitorare l’andamento dell’attività confrontandola con le tue previsioni iniziali e modificarle in base quello che starà dando risultati differenti dalle aspettative.

In poche parole: imparare come realizzare un business plan efficace rappresenta il primo grande passo verso il successo della tua nuova impresa.

Ti permetterà di realizzare un progetto concreto per sviluppare la tua idea di business ed eventualmente anche di ottenere finanziamenti da banche o potenziali investitori.

Se vuoi saperne di più leggi l’articolo come ottenere finanziamenti a fondo perduto per la tua attività .

Ma creare un business plan richiede sicuramente una buona analisi e un po’ di impegno, oltre che naturalmente, leggere questo articolo fino in fondo!

come fare un business plan

Esempio business plan già fatto: modello pdf o excel?

Ora che hai compreso a cosa serve e ti sei convinto che non puoi proprio farne a meno, devi sapere che il processo da seguire non cambia molto rispetto al tipo di attività che dovrai avviare.

Su internet troverai sicuramente diversi esempi già fatti, gratis o a pagamento, in excel o pdf, realizzati quasi sempre con dati obsoleti, copia e incolla, e che magari ti venderanno anche a caro prezzo.

Non buttare i tuoi soldi con questi modelli vecchi e assolutamente inutili…

La cosa migliore che puoi fare ora è  imparare come fare un business plan efficace per la tua attività.

Segui alla lettera i consigli che trovi nel mio Corso Business Mastery , e potrai facilmente creare in poco tempo un business plan efficace per qualsiasi tipo di attività!

Esempio business plan già fatto

Il business plan canvas è un modello di business plan semplificato e schematizzato che può diventare il punto di partenza per un business plan più approfondito e articolato da utilizzare per pianificare l’avviamento di qualsiasi tipo di attività.

E’ molto utile per avere l’idea del tuo progetto di business con un solo colpo d’occhio.

Se vuoi semplificarti la vita, scarica subito il mio Modello di Business Plan in Pdf .

Quello che cambia sono i contenuti con cui poi lo dovrai riempire e che renderanno il tuo documento assolutamente unico.

Tutte queste informazioni dipendono da te, dalla tua business idea e dal mercato in cui dovrai inserirti.

A questo proposito ti do subito un consiglio semplice, ma fondamentale: non delegare mai ad altri.

A meno che tu non debba avviare un’impresa multinazionale e mettere in campo milioni di euro di investimento, per qualsiasi piccola-media impresa e attività commerciale ti consiglio di fare un piccolo sforzo per realizzare da solo/a il tuo piano operativo.

Nessuno meglio di te sa quali sono i tuoi obiettivi , ha ben chiaro qual è l’ idea di business che vuoi realizzare, e qual è il progetto che hai in mente per avviare la tua nuova attività.

Il business plan infatti è un documento fondamentale, che non serve solamente per chiedere finanziamenti in banca, ma serve prima di tutto a te stesso/a per capire davvero come trasformare il tuo progetto in realtà.

In poche parole, quello che ti interessa non è avere un pezzo di carta in mano, ma capire davvero quali sono le potenzialità del tuo progetto e quali sono le migliori strategie per realizzarlo nella realtà di mercato in cui dovrai inserirti.

Proprio per questo ho creato Business Mastery , un corso facile ed efficace che ti guiderà passo dopo passo per affrontare al meglio la realizzazione del tuo business plan e tutta la fase di avviamento della tua nuova attività.

Nel Corso imparerai le migliori tecniche per analizzare il mercato e la concorrenza, come affrontare le decisioni difficili che dovrai prendere ogni giorno e come pianificare al meglio il tuo progetto imprenditoriale.

Con il mio Modello Esempio di Business Plan in Pdf già fatto, che puoi scaricare gratis anche adesso, potrai farti subito un’idea chiara di cos’è un business plan e quali sono i vari aspetti che dovrai studiare e pianificare nei prossimi giorni.

Ma se vuoi ottenere ancora di più, puoi sfruttare subito anche il Software Excel Automatico che ho preparato per te insieme alla guida avanzata per creare un business plan efficace, con un Modello Esempio di Piano Economico-Finanziario che potrai modificare in pochi click e adattare immediatamente alle tue necessità.

Grazie a questo straordinario strumento , potrai calcolare in pochi minuti i tuoi costi di gestione e di avviamento, quando riuscirai a raggiungere il break even point e potrai finalmente iniziare a guadagnare.

Ma ora vediamo più in dettaglio un esempio concreto di come fare un business plan per la tua attività.

fare un business plan

Come fare un business plan in 10 mosse

Vediamo ora tutti i passaggi necessari per realizzare un buon business plan , ossia il documento fondamentale alla base del successo di qualsiasi tipo di startup di impresa.

Per fare un business plan vincente, il tuo progetto dovrà essere il più semplice e chiaro possibile.

Questo ti aiuterà sia nella sua realizzazione, che eventualmente ad ottenere dei finanziamenti o a presentarlo a dei potenziali soci investitori.

Nel tuo esempio di business plan, innanzitutto dovrai indicare la mission della tua impresa e descrivere la tua idea imprenditoriale.

Successivamente dovrai fare un’analisi del tuo mercato di riferimento, indicare la forma giuridica prescelta per la tua impresa e presentare il team imprenditoriale ed il tuo modello organizzativo.

In seguito sarà la volta di descrivere i prodotti e dei servizi offerti, delle strategie di marketing e commerciali che utilizzerai per promuovere la tua attività ed infine dell’analisi economico-finanziaria dei primi anni di esercizio.

A questi punti è sempre bene aggiungere il cosiddetto “no disclosure agreement”, ovvero un accordo di riservatezza a cui si impegnano le persone che visioneranno il tuo business plan.

Infine dovrai includere anche l’ ”executive summary”, che è in pratica una sintesi dei contenuti principali trattati nel documento.

Ma ora passiamo all’azione e vediamoli subito in dettaglio punto per punto…

1. Mission dell’impresa

In quale settore vuoi operare con la tua impresa?

Qual è la “mission” (Chi siamo? Cosa vogliamo fare? Perché lo facciamo?) che con essa intendi sviluppare nell’immediato e nel prossimo futuro?

Questo punto deve essere descrittivo ma sintetico, non deve entrare troppo nello specifico.

Può includere anche la descrizione della “vision”, che rappresenta la strategia di lungo periodo, e i valori aziendali  ovvero principi e regole a cui ci si vuole ispirare.

2. No Disclosure Agreement

Come già ti ho anticipato, con questo termine si intende un accordo di riservatezza che le parti si impegnano a rispettare pena la violazione dell’accordo stesso.

A cosa serve?

Sarà utile quando ti troverai a sottoporre il tuo progetto a eventuali collaboratori o agli investitori, in modo da evitare la diffusione di notizie che potrebbe pregiudicare la tua attività.

Importante in particolar modo se quest’ultima prevede l’utilizzo di invenzioni non ancora sottoposte a brevetto.

3. Executive Summary

L’Executive Summary è la sintesi dei punti principali contenuti nel tuo piano di business, con particolare attenzione alla mission della tua impresa, agli obiettivi di crescita e alle proiezioni finanziarie attese.

A questi punti se ne può aggiungere un quarto contenente le richieste da rivolgere ad eventuali partner in affari e possibili finanziatori, banche, istituti di credito e fornitori, e le argomentazioni a sostegno del perché queste richieste dovrebbero essere prese in considerazione.

L’Executive Summary può essere perciò diverso a seconda dell’interlocutore a cui ti rivolgi.

E’ una sorta di introduzione all’intero piano che andrai a delineare nei dettagli, come vedremo ora punto per punto in tutti i passaggi successivi.

4. Descrizione dell’idea imprenditoriale

Sono queste le domande a cui devi rispondere per descrivere la tua idea imprenditoriale.

Quali sono i modelli di business che vuoi implementare, il segmento di mercato in cui andrai ad inserirti ed i fattori critici per il successo della tua nuova ipresa?

Ricorda che per avere successo un’idea imprenditoriale deve corrispondere sempre a un bisogno, che sia reale o creato ad hoc attraverso strumenti di persuasione.

A quale/i bisogno/i risponde la tua impresa?

5. Analisi del mercato di riferimento

Questo è un aspetto centrale del business plan e merita che tu lo approfondisca in modo particolare.

Si tratta di capire se il prodotto o il servizio che vuoi offrire con la tua impresa (offerta) incontra la richiesta (domanda) di un certo numero di potenziali clienti nel tuo mercato target.

Ma non basta.

Perché può darsi che altre imprese, oltre alla tua, offrano prodotti o servizi simili.

Queste imprese sono i tuoi competitor e devi analizzarle bene per capire in che cosa puoi differenziarti per sfidare la loro concorrenza.

Come intendi conquistare la tua quota di mercato?

In base all’analisi di mercato (o analisi SWOT) puoi chiederti: quali sono le minacce che mettono maggiormente a rischio la mia impresa? Quali sono i miei punti di forza per resistere a queste minacce? Quali i punti di debolezza che devo ridurre o eliminare?

6. L’impresa e la sua forma giuridica

A questo punto il tuo business plan sta prendendo forma.

C’è l’idea imprenditoriale, sai dove posizionarti sul mercato con il tuo prodotto perché hai capito quali sono i bisogni che può soddisfare.

Bene, è arrivato il momento di capire che tipo di impresa vai a costituire.

Ma come si fa a decidere?

Sicuramente non si tratta di una scelta semplice, perché le conseguenze di una decisione sbagliata possono incidere in modo negativo sul tuo business.

Se non ti senti di rischiare ti consiglio di rivolgerti a un bravo commercialista, che saprà consigliarti per il meglio valutando le tue inclinazioni personali e le disponibilità economiche.

7. Il team imprenditoriale e il modello organizzativo

Può darsi che tu voglia realizzare da solo la tua impresa.

Ma può essere invece che tu stia pensando di metterti in società con qualcuno, per dividere costi economici e fatica.

E’ una scelta da fare con molta attenzione: sai quante imprese falliscono perché i soci non vanno d’accordo?

D’altra parte è anche vero che un buon socio può essere un supporto importante, soprattutto se le vostre capacità e competenze sono complementari.

Nel creare un business plan è importante specificare quale è l’apporto che ogni singolo socio può dare all’impresa.

Fondamentale poi per il buon funzionamento dell’attività è anche mettere nero su bianco i rispettivi ruoli e mansioni, specificando nel dettaglio il “chi fa cosa”.

8. I prodotti e servizi offerti

Che cosa distingue il tuo prodotto da tutti gli altri?

Questa è la domanda fondamentale da porsi, dopo aver individuato il bisogno o i bisogni a cui risponde.

Perché è così fondamentale per il tuo business model?

Perché è questa distinzione che lo rende unico e quindi desiderabile agli occhi dei tuoi potenziali clienti.

Può essere la qualità, o il prezzo, o l’ innovatività rispetto ad altri prodotti simili già sul mercato. L’importante è che ciò che lo distingue sia chiaro a te e ai tuoi acquirenti.

Grazie alle ricerche di mercato, sarai in grado di confrontare il tuo prodotto con quello dei tuoi concorrenti e di “aggiustare” la tua idea in base alle reali necessità dei tuoi potenziali clienti.

9. Strategie di marketing e commerciali

“Vendere” è l’imperativo di ogni impresa.

Puoi anche avere un prodotto migliore dei tuoi concorrenti, ma se non riesci a commercializzarlo nel modo giusto, la tua impresa non sopravviverà alle regole del mercato.

Come puoi fare?

Devi pensare ad una strategia di marketing che ti permetta di conquistare il tuo target di riferimento .

Questa è l’unica cosa che conta veramente!

Come pensi di far conoscere il tuo prodotto e quale strategia di prezzo applicherai?

Come pensi di battere sul campo i tuoi concorrenti diretti e conquistare il tuo cliente target ?

Quali sono i tuoi vantaggi competitivi o come puoi crearne?

La risposta a queste domande sarà tanto più efficace quanto più avrai acquisito le informazioni utili e le competenze necessarie per analizzare il mercato e creare un business model innovativo.

In Business Mastery trovi una guida strategica con tutte le linee guida per imparare a fare una ricerca di mercato e pianificare le attività di marketing necessarie per avviare con successo la tua nuova attività!

Avrai accesso a tutte le informazioni utili e alle pietre miliari del business planning , per creare un modello di business che ti permetta davvero di trasformare il tuo progetto in una realtà di successo.

10. Analisi Economico-finanziaria

Fare il Piano Finanziario è un punto davvero fondamentale per definire il tuo piano operativo.

Ma definire il Piano del conto economico di un’impresa per i primi tre anni non è affatto semplice.

Occorre calcolare gli obiettivi finanziari e districarsi tra diverse voci dell’analisi finanziaria, come:

  • i costi totali
  • i costi fissi
  • i costi variabili
  • i margini di profitto
  • le uscite finanziarie
  • le fonti di finanziamento
  • i costi operativi
  • gli oneri finanziari

Tutti questi aspetti tecnici ti serviranno per fare le tue previsioni finanziarie e decidere di conseguenza le migliori politiche di prezzo che ti permettano di ottenere un margine di profitto nel minor tempo possibile.

Per il fabbisogno finanziario iniziale , dovrai tener conto di tutti i costi di avviamento della tua attività:

  • costi per gli adempi burocratici
  • costi per consulenze legali e fiscali
  • costi per affitto o acquisto dei locali
  • costi per rinnovo locali e arredamenti
  • costi per macchinari necessari alla produzione
  • costi per pianificazione strategica

Nel tuo rendiconto finanziario dovrai calcolare anche i costi di gestione della tua attività:

  • costo del personale
  • costo dell’affitto dei locali
  • costo delle utenze
  • costo delle materie prime
  • costo della manutenzione dei locali e dei macchinari

Se non hai già una formazione economico-finanziaria, e vuoi semplificarti un bel po’ la vita, ti consiglio vivamente di usare il Software Automatico che trovi insieme a Business Mastery .

Come fare un business plan vincente: conclusioni

Se hai letto questo articolo fino in fondo, vuol dire che stai prendendo molto seriamente la tua idea imprenditoriale.

Hai già dimostrato di avere perseveranza e volontà necessarie per realizzare la tua impresa…

Ora ti prego non cadere nel più classico degli errori e continuare all’infinito a cercare informazioni a caso su internet!

La tua idea imprenditoriale merita il massimo rispetto e solo con un piano ben strutturato potrai realizzarla con successo.

Ora tocca soltanto a te!

Se vuoi davvero avviare con successo la tua attività , scarica subito gratis il mio modello esempio di business plan.

Dopo che ti sarai fatto un’idea di quello che ti aspetta, non ti resta che metterti al lavoro per fare il tuo business plan.

Segui tutti i consigli e le strategie avanzate che troverai nel mio corso avanzato per avviare un’attività di successo  e in pochi giorni sarai in grado di pianificare al meglio l’avviamento della tua nuova attività.

Alla fine del corso saprai esattamente:

  • come fare un business plan per start up
  • come fare un business plan per un negozio
  • come fare un business plan per ristorante o una pizzeria
  • come fare un business plan di un bar 
  • come fare un business plan per un e-commerce
  • come fare un business plan per un agriturismo o un b&b
  • come fare un business plan per un’azienda agricola 

Imparerai come fare un’analisi di mercato , studiare i punti di forza e di debolezza dei tuoi concorrenti, calcolare i costi e i ricavi della tua attività, prendere le decisioni giuste sugli investimenti da fare e avviare in poco tempo un’attività redditizia e duratura.

Praticamente imparerai esattamente come fare un business plan efficace  per qualsiasi tipo attività!

Ora tocca soltanto a te metterti all’opera per realizzare subito il tuo business plan…

Qualsiasi sia il tipo di attività che vuoi avviare, fare un business plan efficace sarà davvero fondamentale per il tuo successo. 

Un super in bocca al lupo per il tuo progetto!

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A proposito dell'autore

Dopo aver conseguito la laurea in Marketing e Comunicazione Aziendale ho avviato diverse attività in vari settori. Esperto in organizzazione eventi, digital marketing, brand positioning, digital trasformation, lead generation, PPC Google Ads, landing pages design, conversion rate optimization, UX & UI, growth hacking e marketing automation. Ogni giorno aiuto imprenditori a trovare nuovi clienti, aumentare le vendite e il fatturato delle proprie aziende.

In rete si può trovare tanto materiale a riguardo ma di certo una guida come quella di quest’articolo è davvero tanta roba. Il vero problema, però, è che il business plan è troppo spesso, e oserei dire colpevolmente, sottovalutato da molti imprenditori: spesso si naviga quasi a vista, senza aver ben chiaro quale debba essere il cammino da seguire. Investite nel produrre business plan di qualità, non ve ne pentirete…

Salve Enrico e grazie per l’apprezzamento, sono assolutamente d’accordo con te!

Proprio per questo tra i miei corsi, ne ho incluso uno interamente focalizzato sulla realizzazione di un business plan efficace.

Trova tutte le informazioni a riguardo a questo link: https://go.startfacile.com/business-mastery Saluti!

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Cos’è e come fare un Business Plan. La Guida completa di Danea

Le guide Danea

La Guida completa di Danea a come fare un Business Plan. Una guida passo passo alla redazione del tuo progetto imprenditoriale

Come fare un Business Plan

Cos’è un Business Plan e a cosa serve?

Per qualsiasi iniziativa d’impresa, non solo se appartenente ad un settore innovativo, il Business Plan è uno strumento di gestione fondamentale, un documento programmatico, strategico e analitico dalle molte e differenti finalità :

Fornire una guida strategica , un elenco di passi che verranno calcati e di obiettivi che ci si aspetta di raggiungere. Navigare senza meta e senza una rotta può essere fortemente controproducente, soprattutto in acque economiche burrascose come quelle di questi giorni, risulta quindi fondamentale porsi obiettivi intermedi a breve e medio termine che permettano di identificare al meglio il percorso verso mete più ambiziose.

Aiutare ad identificare e valutare punti di forza e debolezza del progetto e così individuare le strategie alternative praticabili.

Stabilire dei benchmark (un punto di riferimento per una misurazione) sulla base del quale poter valutare le decisioni ed i risultati aziendali futuri. Essenzialmente posizionare una immaginaria asticella con la quale misurarci.

Fornire le informazioni di base per costruire la struttura finanziaria , mettere a disposizione quindi delle informazioni dettagliate utili a quantificare il fabbisogno finanziario netto. Inoltre, il business plan è indispensabile per indicare la scelta delle fonti di finanziamento necessarie alla copertura del fabbisogno. Tutto questo serve come base per identificare le strategie finanziarie destinate ad aumentare il valore economico del capitale aziendale.

Reperire finanziamenti sotto forma di credito (prestiti, mutui ecc…) o di capitale di rischio (Private Equity, IPO, altri finanziamenti). Ogni nuova impresa necessità di capitali per partire e senza un Business Plan è impensabile presentarsi a potenziali finanziatori.

Promuovere i rapporti con possibili partner in joint venture e con clienti, fornitori e distributori.

Il Business Plan rappresenta quindi un processo ed un documento di gestione fondamentale per tutte le imprese. Vi sono però talmente tanti possibili settori, tante possibili imprese e tante possibili variabili che non è possibile proporre un modello standard di Business Plan. Ad esempio, esiste il Business Plan per e-commerce , con le sue peculiarità e usi specifici.

Quello che si può fare però è identificare quali caratteristiche siano fondamentali per la redazione di un Business Plan e quali siamo le parti imprescindibili per una buona redazione del piano.

  • 1 Executive Summary
  • 2 La descrizione dell’impresa
  • 3 La descrizione ed illustrazione dei prodotti o servizi
  • 4 L’analisi del settore
  • 5 L’analisi di mercato
  • 6 La strategia di marketing
  • 7 La struttura del management
  • 8 Il piano di realizzazione o piano operativo
  • 9 L’analisi finanziaria: capitali necessari e informazioni finanziarie

Prima di continuare ed approfondire le regole di come fare un business plan dobbiamo precisare che il Business Plan non è un documento statico il quale una volta redatto verrà accantonato e mai più guardato.

Ogni impresa tendenzialmente attraversa 3 fasi nella sua vita: l’avvio detto anche start-up, lo sviluppo e la maturità . In genere il passaggio ad ogni nuova fase della vita di un’azienda corrisponde ad un incremento dei ricavi e del numero dei dipendenti (magari delle linee di prodotto, dei beni aziendali, dei settori di investimento ecc.) ed è richiesta una maggiore delega dei compiti di gestione.

Questi passaggi imporranno necessariamente un aggiornamento del Business Plan , facendone un documento dinamico e un punto di riferimento essenziale per la gestione aziendale.

Prima di iniziare a fare il Business Plan, è fondamentale avere un’idea chiara del tuo business: il business model canvas ti può aiutare.

Clicca per scaricare il PDF

L’Executive Summary nel Business Plan

Se si vuole imparare come fare un business plan efficace si dovrà assolutamente diventare cintura nera di Executive Summary. L’Executive Summary è infatti la parte più importante di un business plan , quella sezione che introduce il documento stesso, permettendo a chi legge di farsi un’idea del progetto. Il suo valore fondamentale sta nell’essere il primo elemento esaminato da un potenziale investitore. Si potrebbe paragonare, sminuendo, all’esegesi o all’introduzione di un romanzo che devono essere redatti per saper cogliere l’attenzione del lettore il quale se non soddisfatto potrebbe decidere di non completare la lettura. E’ importante quindi essere chiari, diretti ed avvincenti, arrivando subito al dunque. L’Executive Summary conterrà gli elementi più rilevanti del piano e dovrà esporre in poche pagine la sua unicità e validità.

L’executive summary dovrà quindi:

Chiarire le fondamenta del piano.

Indicare in modo chiaro prodotti o servizi da sviluppare ed i mercati cui l’azienda si rivolge. Importante è essere chiari e mai ambigui in queste descrizioni che definiscono chi siete, cosa fate e in che settore lavorerete. Inoltre, nel preparare il Business Plan non dimenticare mai di dosare con sapienza l’ambizione degli obiettivi posti! Il modo perfetto per rovinare tutto è pensare di conquistare un mercato estremamente concorrenziale in tempi record e con risorse centellinate.

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Spiegare le variazioni dei trends (andamenti) di crescita. 

Soprattutto se l’azienda in questione proviene da mercati o periodi molto statici si deve fornire un’accurata analisi di questi andamenti. Fondamentale sarà descrivere con chiarezza e precisione i cambiamenti del mercato o dell’azienda e le ragioni di tali cambiamenti.

Evitare gli slogan. Un Business Plan non è una campagna pubblicitaria.

Se si ritiene che il prodotto presentato sarà il migliore sul mercato, si dovrà spiegarne il motivo nei dettagli con analisi obiettive e fattuali.

Dare priorità alla qualità.

Un piano ben scritto deve essere sintetico e pertinente ed avere una lunghezza compresa fra le 30 e le 50 cartelle (le cartelle sono una unità di misura editoriale, 1 cartella = 30righe di testo per un totale tra i 1800 e i 2000 caratteri spazi compresi). Per quanto riguarda l’executive summary invece, questo deve rientrare tra 1 e 3 cartelle massimo a seconda della complessità dell’impresa che si sta descrivendo.

Tener conto del fatto che la prima impressione è quella che conta.

Spesso le persone sono influenzate dalla prima impressione, quindi attento a: non fare affermazioni non supportate da dati, usare uno stile di scrittura professionale e puntuale, controllare che i numeri presentati quadrino e non lascino dubbi, organizzare il testo in modo chiaro consequenziale e lineare, attenzione agli errori ortografici, grammaticali o di punteggiatura.

Ricordare che i piani “appariscenti” sono controproducenti.

I business plan troppo “appariscenti” spesso vengono percepiti come “tutta forma e niente sostanza”, un qualcosa di futile, uno spreco di risorse finanziarie.

In ultima istanza ricorda che è consigliabile citare fonti esterne, attendibili ed indipendenti per sostenere quanto si afferma nel piano. Soprattutto le dichiarazioni relative al mercato target e alla concorrenza devono essere supportate, nei limiti del possibile, da informazioni di terzi indipendenti donando maggiore credibilità alle previsioni.

Evita in ogni modo l’uso di un linguaggio ambiguo. I termini vaghi come “può darsi”, “probabilmente”, “forse” negli affari non trovano posto e possono inoltre avere un effetto negativo su un potenziale investitore o partner che legge. Prediligi sempre un tono positivo e deciso.

Consigliamo anche la lettura dell’approfondimento: Come scrivere un Executive Summary >

capitoli-guide-danea

La descrizione dell’impresa

Questa è la sezione dedicata alla descrizione più approfondita della società, sezione con la quale si apre il vero cuore del business plan; questa ha lo scopo di illustrare in modo puntuale la natura dell’impresa e descriverne le caratteristiche fondamentali partendo dalla mission (che non è mai semplicemente fare denaro) e passando dalla esposizione degli obiettivi di breve, medio e lungo termine, dei punti di forza e di debolezza e dei fattori di successo; fino ad arrivare, se necessarie e presenti, ad informazioni generali come: il tipo di società e data di costituzione, i cambiamenti passati e/o previsti della forma giuridica della società, gli investitori ed amministratori e l’organigramma.

In questa sezione deve emergere, ad esempio, se l’impresa è industriale, di commercializzazione al dettaglio o di servizi, qual è il suo mercato di riferimento, dove si colloca all’interno del mercato, qual è l’offerta che mette in atto, è locale o multinazionale, quale livello di sviluppo è stato finora raggiunto. E’ in questa parte del business plan che si spiegano gli obbiettivi da raggiungere, che naturalmente devono essere realistici, realizzabili e al tempo stesso in grado di attrarre l‘attenzione dei potenziali finanziatori.

Per semplicità elenchiamo di seguito i punti che deve soddisfare questo capitolo del business plan:

In quale settore opera l’azienda? Una descrizione generale introduttiva seguita dai dettagli. Per l’esposizione è sempre consigliata una certa originalità che aiuti a trasmettere pienamente lo scenario competitivo in cui opera l’impresa.

Quali sono gli obiettivi della società? Gli obiettivi devono essere elencati nel modo più esplicito possibile includendo gli obiettivi finanziari e tutti i dettagli disponibili come: ricavi, utili lordi e netti, ritorno sugli investimenti (ROI). Fondamentale su questo tema è inoltre la definizione ed illustrazione dei cosidetti KPI (key performance indicators) tipici del settore o della società.

Quali sono i fattori critici di successo della società? I fattori critici non sono gli obiettivi aziendali, ma sono i fattori che ne consentono il raggiungimento. In questa sezione si dovranno indicare le caratteristiche proprie del management, della organizzazione aziendale e dei suoi prodotti che hanno contribuito, o si prevede contribuiranno, al successo della stessa.

Quali sono i successi già conseguiti ed i punti di forza della società? Spiegare se si intende capitalizzare ed investire su ciò che in passato è stato un fattore di successo dell’impresa oppure se si desidera avviare nuove iniziative alternative o complementari basate su nuove competenze o su un diverso utilizzo di quelle già maturate.

Quali sono le difficoltà ed i punti di debolezza? Questa è una parte molto delicata e non secondaria del documento. Si devono infatti stilare difficoltà e punti di debolezza che minacciano il successo dell’impresa. Criticità che devono essere monitorate per essere contenute o eliminate. Ovviamente non ogni punto di debolezza può essere eliminato! Sta all’imprenditore decidere le priorità, quali punti siano da affrontare e quali punti invece costituiscano un necessario compromesso strategico. La forma solitamente adottata per questa disamina è quella operata in base ad un calcolo costi/benefici.

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La descrizione e illustrazione dei prodotti o servizi

Questa sezione è dedicata alla descrizione dei prodotti/servizi offerti dall’impresa, alla loro illustrazione approfondita ed ai piani per il futuro. Obbligatorio è specificare se i prodotti/servizi sono già esistenti e commercializzati, pronti per l’immissione sul mercato (indicando la data di lancio) o, nel caso in cui i prodotti siano in elaborazione (indicare il time to market). In questo capitolo si dovranno inoltre elencare le caratteristiche distintive del prodotto (es. marchio) o le possibili fonti di vantaggio competitivo che dovranno chiaramente essere dettagliatamente descritte.

In sintesi , la descrizione dei singoli andrà ad evidenziare:

Caratteristiche fisiche del prodotto , utile includere come allegati opuscoli informativi, descrizioni dettagliate, disegni e/o fotografie;

Finalità. Spiegare nel dettaglio le possibilità di impiego;

Attrattive. Descrivere ciò che distingue il prodotto dell’impresa da quello degli altri;

Evoluzione. Utile descrivere i passaggi evolutivi di sviluppo del prodotto e soprattutto le possibili evoluzioni future.

L’esposizione dei dettagli in questa sezione è però di vitale importanza, durante la stesura è quindi importante prendere in considerazione diverse voci a seconda che il prodotto/servizio sia attuale o futuro.

Per quanto riguarda i prodotti o servizi attuali:

Il prodotto/servizio della società è coperto da forme legali di difesa della proprietà intellettuale (ad es. brevetto, marchi registrati, ecc.)?

Come si distingue da quello della concorrenza?

Quali vantaggi offre al cliente?

Quali sono i vantaggi competitivi, i punti di forza e di debolezza e le caratteristiche del prodotto/servizio rispetto a quelli della concorrenza?

Sono ipotizzabili obsolescenze o possibili perdite di quote di mercato?

Quali sono i dettagli della produzione ed il mix di vendita di ciascun prodotto/servizio della società?

Quali sono i listini e che politiche di prezzo sono previste e conseguentemente quali sono i costi ed il margine di profitto?

Com’è composto l’attuale portafoglio clienti (sia utenti diretti che finali)?

Quali sono i componenti (solo i componenti principali, non occorre entrare troppo in dettaglio)? Serve più che altro far comprendere la natura del prodotto e la dipendenza, se vigente, verso soggetti o risorse terze ed eventuali problemi attuali e/o futuri relativi alla fornitura dei suddetti componenti.

Spiegare la catena del valore della nostra offerta (necessario più che altro quando si parla di realtà o modelli di produzione/somministrazione particolarmente strutturati).

Quali sono i trends di vendita e di marginalità degli attuali prodotti?

Parlando di prodotti o servizi futuri:

Sono in programma innovazioni?

In caso di risposta affermativa, quali sono i tempi di sviluppo previsti?

In che modo si prevede che cambieranno il mix di vendita e la redditività globale?

Le innovazioni previste cambieranno sostanzialmente il posizionamento strategico e la catena del valore?

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L’analisi del settore

Effettuare un’analisi di settore consente di decidere in quali settori l’impresa opererà e come andrà a ripartire le risorse . L’analisi di settore permette inoltre di disegnare lo scenario nel quale l’azienda opera e definire i vantaggi competitivi, i fattori critici di successo e le principali minacce .

Per avere una panoramica schematica di come si effettua una analisi di settore consigliamo la lettura del pdf basato su il libro di Grant “L’analisi strategica per le decisioni aziendali” , Il Mulino, 2011, Capitolo III “L’analisi di settore” . Interessante e molto utile anche l’approccio schematico all’analisi di settore detto “Modello delle cinque forze competitive”  ideato da il celeberrimo Michael Eugene Porter professore alla Harvard Business School dove dirige l’Institute for Strategy and Competitiveness.

Per approfondire, leggi: Analisi di settore Modello delle cinque forze competitive di Porter

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L’analisi di mercato

Conseguente all’analisi del settore è l’analisi di mercato che consta nell’ acquisizione ed elaborazione profonda dei dati utili a disegnare l’ambiente in cui l’impresa andrà a collocarsi con la sua offerta. L’analisi di mercato mette sotto la lente di ingrandimento fattori chiave come i fattori decisionali chiave che veicolano la scelta d’acquisto dei potenziali clienti e molti altri dettagli che cambiano a seconda del tempo e del budget a disposizione per l’approfondimento.

Spesso una delle complicazioni che si presentano ad una impresa nel fare un business plan e nello specifico nell’esecuzione di un’analisi di mercato è la difficoltà di accesso a dati profondi di un mercato specifico o ancora la non esistenza di dati precisi e univoci .

Puoi iniziare dalla lettura di questi articoli: Come fare un’analisi di mercato: la guida per la tua impresa e il tuo business plan Come scrivere un’analisi di mercato per il tuo business plan

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La strategia di marketing

La  strategia di marketing  altro non è che l’insieme delle linee guida  lungo le quali  l’azienda, nel medio-lungo periodo, vuole e deve procedere per conseguire e raggiungere gli obiettivi che che ci si è posti.

Quindi, come fare un business plan senza approfondire le linee guida che detteranno la rotta del nostro operato?

Per definire le strategie che dovranno guidare le scelte aziendali sarà necessario ovviamente prendere in considerazione le analisi di settore e di mercato e andare quindi a definire le cosidette leve del Marketing Mix:

  • Prodotto : non solo il prodotto/servizio in senso fisico e concreto,  ma le sue qualità, la linea di appartenenza, il servizio post vendita, la garanzia, etc;
  • Prezzo : il prezzo di vendita del prodotto/servizio deve tenere in considerazione i costi aziendali, i prezzi praticati dalla concorrenza, le politiche di prezzo, gli sconti, le modalità ed i tempi di pagamento;
  • Punto vendita  (distribuzione): le modalità di distribuzione del tuo prodotto. Se vi sono punti vendita diretti, se vi sono intermediari (ad esempio un grossista), se la distribuzione avviene anche online e come;
  • Promozione :  tutte le attività  di pubblicità, comunicazione e pubbliche relazioni atte a far conoscere il tuo prodotto/servizio al mercato.
Grazie alle indicazioni inserite in questa sezione potrai poi definire le attività pratiche di marketing che metterai in atto, le quali verranno raccolte nel: Piano di Marketing

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La struttura del management

Qualsiasi sia l’impresa, indipendentemente dal settore di appartenenza o dalla sua grandezza, sono le persone che fanno la differenza . La migliore idea di business può risultare totalmente fallimentare se amministrata da manager non all’altezza. Ugualmente la presenza di un management solido e preparato è assolutamente fondamentale anche agli occhi di potenziali investitori che spesso valutano le proposte che ricevono non sull’idea o sul prodotto, ma sulle qualità e capacità del team che deve svilupparle.

I requisiti che deve possedere il team affinché la serie di interrelazioni che la contraddistinguono siano efficienti per il raggiungimento degli obiettivi sono:

lo scopo comune ed una visione armonica verso l’obiettivo prefissato;

il numero, il tipo e le caratteristiche dei singoli membri, devono essere funzionali all’obiettivo, in termini di adeguatezza;

devono aver definiti precisamente compiti e competenze, essere inquadrati gerarchicamente e avere una norma chiara per il mantenimento dell’insieme dei rapporti costituiti.

Ecco perché questa sezione del business plan necessita di una certa attenzione nella sua compilazione.

Le tre fasi che portano alla composizione del capitolo dedicato alla struttura del management sono:

Identificazione delle funzioni;

indicazione di caratteristiche e competenze;

presentazione delle persone.

La Definizione di organizzazione e struttura sono utili ad individuare le funzioni svolte dai vari collaboratori con le rispettive responsabilità. Rispetto a questo si dettaglierà la parte riguardante la parte personale, ovvero il management con i cv relativi, individuando la persona giusta per ogni singolo ruolo.

La prima fase del lavoro riguarda l’ identificazione delle funzioni aziendali in base all’attività che vogliamo svolgere; ad esempio:

Produzione: si occupa dell’individuazione della tecnologia più idonea e controllare ad esempio le macchine e la struttura garante del processo di lavorazione;

Approvvigionamento: garantisce la sicurezza degli acquisti delle materie prime e di tutto ciò che è necessario alla produzione, definendo scorte e tempi di acquisto;

Marketing: definisce ed illustra le strategie dell’impresa e mette in relazione prodotti/servizi con il mercato individuandone le opportunità, studiando e applicando le mosse necessarie a coglierle;

Vendita: non limitata alla mera questione commerciale e di distribuzione ma comprendente la parte di assistenza al cliente nella fase post-vendita;

Ricerca e sviluppo: l’assicurazione del vantaggio competitivo continuo attraverso l’individuazione periodica di nuovi processi e nuovi prodotti;

La seconda fase consiste nell’ individuare le caratteristiche e le competenze di ogni funzione , spiegandone il perché, chiarendo così dei criteri di selezione. Specificare eventualmente, un probabile ampliamento dell’organico nel futuro e le motivazioni.

Potrebbe essere utile nel caso in cui la struttura dell’impresa fosse particolarmente strutturata, presentarne un organigramma che ne esplichi l’organizzazione.

A questo punto è venuto il momento della terza fase, ovvero presentare le persone . Sarà utile una breve presentazione dei curricula dei componenti chiave del management e della proprietà: titoli di studio, specializzazioni, esperienza (compresi precedenti incarichi). Importante indicare sinteticamente i successi conseguiti, se significativi, per l’impresa in questione. Potrebbe essere necessario in alcuni casi dilungarsi in presentazioni più dettagliate, in questo caso è meglio che queste vengano inserite in appendice al business plan.

Ovviamente la scelta migliore è dare risalto ad esperienze e competenze utili a ridurre il rischio tipicamente associato all’attività di impresa, soprattutto se si parla di start up o società in rapido sviluppo, sacrificando magari parti dei curricula personali meno inerenti anche se non meno prestigiose.

capitoli-guide-danea

Il piano di realizzazione o piano operativo

Il piano di realizzazione o piano operativo esprime nei dettagli sistemi e modalità di realizzazione dei propri prodotti o di fornitura dei propri servizi. In pratica è il punto in cui si cerca di definire il passaggio dalla teoria alla pratica dimostrando di avere le competenze per portare l’idea e la vision alla loro effettiva realizzazione.

Il piano operativo prende in considerazione i processi giornalieri o meglio tutti i processi che si possono definire a breve termine e gli obiettivi generali ovvero le “pietre miliari” a cui si punta nel medio e lungo periodo che verranno utilizzate come benchmark per la verifica del successo dell’idea di business.

Essenziale in questa parte del business plan è fornire con la dovuta dovizia di particolari una descrizione di problemi e soluzioni relative a:

Organizzazione pratica e procedurale del lavoro

Organizzazione pratica e procedurale del capitale investito nei processi di produzione

Organizzazione pratica e procedurale degli approvigionamenti delle materie prime

Tecniche produttive e di fornitura utilizzate

Politiche adottate con la forza vendita

Politiche adottate con i fornitori

Come per tutto il business plan anche in questa sezione si cercherà di essere chiari, logici e accurati nella descrizione, senza però cadere eccessivamente nel tecnicismo. Il business plan, non dobbiamo mai scordare, è un documento con funzione strategico-gestionale e non tecnica.

I contenuti sopra elencati sono ordinabili ed esponibili secondo 4 punti chiave:

Sviluppo del prodotto Un sunto significativo delle politiche di ricerca e sviluppo;

Produzione Paragrafo dedicato a risorse e processi che portano al risultato finale: prodotto o servizio che sia;

Assistenza post-vendita Sempre più centrale in ogni attività, l’organizzazione dedicata al supporto e fidelizzazione del cliente è ormai il vero fulcro della competitività di molti settori;

Fattori di influenza esterni Contenuto estremamente variabile da settore a settore, oltre che da molti altri fattori. Fondamentale però per una stima significativa di come dei fattori esterni potrebbero modificare l’attività produttiva o di fornitura.

Vediamo in dettaglio quali informazioni sono centrali per questi punti.

Sviluppo del prodotto

La descrizione dello sviluppo del prodotto vuole essere utile ad esprimere le scelte strategiche volte a migliorare i propri prodotti. L’aspetto relativo alle politiche di ricerca e sviluppo ha una altissima mutabilità a seconda del settore di appartenenza dell’impresa in oggetto e delle sue peculiarità. Ovviamente, più l’impresa in oggetto è ad alto valore / contenuto tecnologico / innovativo più chiaramente sarà necessario entrare nel dettaglio e più diventa centrale esporre approfonditamente gli aspetti legati a ricerca e sviluppo.

Gli aspetti pratici da considerare nella redazione di questa porzione del business plan sono:

Grado di fattibilità: è necessario verificare e possibilmente documentare il gap che divide l’idea o il progetto dal prodotto finale;

Limiti di linguaggio: ricordarsi sempre la vera funzione del business plan, se necessario è meglio inserire prospetti, progetti o documenti tecnici in appendice;

Curricola: a volte è meglio una descrizione minuziosa dei curricula dei ricercatori che non della ricerca stessa, efficienza e capacità sono spesso più significativi di mille spiegazioni.

Nello stilare la descrizione delle risorse e dei processi che compongono le attività produttive si devo tenere solo due accortezze:

Previsione dei flussi di cassa: è essenziale che questa previsione sia il più possibile precisa in modo da verificare la possibilità o meno di pagare le risorse mese per mese;

Previsione delle possibilità di ampliamento: necessaria a prevedere possibili aumenti di risorse finanziarie necessarie alla vita aziendale e alla scalabilità del modello di business.

Leggi anche Liquidità aziendale, cash flow e piccole imprese: guida base alla gestione finanziaria e dei flussi di cassa >

Assistenza post-vendita

In mercati sempre più competitivi ha assunto sempre maggiore rilevanza il servizio offerto al cliente rispetto al prezzo come vettore della scelta da parte dei consumatori. Dedicare una cura particolare a tutto ciò che riguarda la assistenza fornita al cliente dopo l’acquisto può essere necessario in questi casi.

Importante tenere conto di alcuni aspetti:

Internalizzare o esternalizzare: la scelta può essere dettata da fattori economici o di praticità e va argomentata. Esternalizzare può avere, ad esempio in una fase di start up, il vantaggio di avere un costo minore e può essere strategico, se ad esempio la società d’assistenza scelta è famosa, per una questione d’immagine e di credibilità.

Fidelizzazione: seguire e coccolare il cliente nella fase post-vendita può essere un punto chiave per creare una comunità di clienti affezionati che di rimando potranno divenire “evangelist” stessi del nostro prodotto e brand.

Fattori di influenza esterni

Questa sezione serve a far luce sulle possibili influenze esterne rilevanti che possano colpire, compromettere o modificare:

Risorse produttive: costi di materiale e manodopera;

Clienti: cambiamenti nelle abitudini di consumo o nei bisogni;

Innovazioni tecnologiche: effetti dell’avanzamento tecnologico e potenziali contromosse;

Normative: combi o novità normative che potrebbero colpire direttamente o meno il nostro business.

Importante è che per ogni fattore il business plan indichi: effetti, rischi e opportunità conseguenti e le contromosse da adottare.

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L’analisi finanziaria: capitali necessari e informazioni finanziarie

Uno dei punti più dolenti quando si studia come fare un business plan è senza alcun dubbio il capitolo dedicato all’analisi finanziaria.

Questa parte del business plan cerca essenzialmente di dare risposta ad una serie di domande chiave:

Quanto costa avviare l’impresa descritta nel business plan?

Ci auto-finanziamo oppure cerchiamo fonti di finanziamento?

In quanto tempo rientreremo e ripagheremo i finanziatori?

Quali sono i piani di ammortamento dei macchinari e a quanto ammontano?

Tutti i rifornimenti per l’azienda come verranno pagati e in quali modalità?

Il nostro cliente tipo come e quando pagherà?

La compilazione di questa parte del business plan richiede senza dubbio delle competenze specifiche ed è la parte che più spesso viene affidata a consulenti. Questo capitolo del business plan è infatti chiave per convincere un potenziale finanziatore ad investire.

Ovviamente l’analisi finanziaria non servirà solo a trovare finanziatori, ma avrà anche il compito di farci comprendere se abbiamo o meno la copertura finanziaria per la nostra impresa!

Se non sai da dove iniziare nella redazione del Business Plan ti consigliamo l’articolo: Business Plan esempio pratico
Per approfondimenti sulla sezione dedicata all’analisi finanziaria leggi Piano economico-finanziario del Business Plan: cos’è e come si fa >

Classe 83. Trevigiano di nascita ma Internettiano d’adozione. Non ho ricordi di casa mia senza un computer. La prima volta che ho messo piede sul web avevo 12 anni, Google ancora non esisteva e ci volevano ...

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Business plan: cos’è, come farlo e a cosa serve [Guida 2024]

Business plan: cos’è, come farlo e a cosa serve [Guida 2024]

Business plan copertina

Se hai in mente di aprire una startup o avviare un’attività , il Business Plan è un documento che non può mancare nella tua cassetta degli attrezzi.

In questo articolo, scopriremo cos’è un business plan, a cosa serve, quali componenti contiene e come farlo.

Indice dei contenuti

Cos’è un Business Plan?

Come fare un business plan

Il Business Plan è un documento che descrive un progetto imprenditoriale: i suoi obiettivi, la strategia di marketing e di business e il piano finanziario.

Si tratta di uno strumento essenziale per

  • avere ben chiara la strategia di business aziendale ;
  • ottenere finanziamenti per la tua startup.

Ma come si fa un Business Plan?

La prima cosa da sapere è che questo documento è composto da due parti:

  • Parte Descrittiva : qui fornisci una panoramica completa del tuo progetto, descrivendone il mercato, l’analisi dei competitor e le strategie di marketing;
  • Parte Numerica : in questa sezione, descrivi gli aspetti finanziari del tuo progetto, presentando il piano di investimento, il budget previsto e le previsioni di vendita.

Entrambe queste parti sono fondamentali per offrire una visione d’insieme agli investitori e a tutti gli stakeholder.

E questo per una serie di motivi, che affronteremo adesso.

Perché scrivere un Business Plan? 5 motivi

Esempi business plan

Perché dovresti dedicare tempo ed energie alla scrittura di un Business Plan?

Ecco 5 buoni motivi :

  • descrivere l’idea imprenditoriale : il Business Plan ti consente di presentare in modo chiaro e dettagliato la tua idea , dimostrando la sua fattibilità e il suo potenziale;
  • impostare la strategia di business : grazie al Business Plan, potrai definire le strategie, le azioni da compiere e le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi;
  • valutare l’andamento del progetto : il Business Plan ti permette di monitorare la tua attività nel tempo, confrontando i risultati con le previsioni fatte nel piano iniziale;
  • presentare l’azienda a potenziali investitori : il Business Plan è uno strumento fondamentale per convincere potenziali investitori della validità del tuo progetto;
  • ottenere fondi pubblici e prestiti bancari .

Ora che conosci i vantaggi di scrivere un Business Plan, è il momento di mettersi all’opera.

Vediamo innanzitutto da quante e quali parti è formato un Business Plan.

Quali sono i 10 componenti di un Business Plan?

Post-it per decidere cosa scrivere nel Business Plan

Un Business Plan comprende 10 elementi fondamentali :

  • la Cover Page ;
  • l’ Executive Summary ;
  • La descrizione dell’ azienda ;
  • i Prodotti e la Tecnologia ;
  • l’ Analisi del cliente e del problema ;
  • il Mercato e la Concorrenza ;
  • la Go-to-Market Strategy e il Marketing Plan ;
  • la Roadmap ;
  • il Piano Economico Finanziario .

E cosa bisogna scrivere in queste sezioni?

Scopriamolo subito.

Come fare un Business Plan? [Guida step-by-step]

È finalmente ora di scrivere il tuo Business Plan.

Segui questa guida passo dopo passo per assicurarti di coprire tutti gli aspetti essenziali.

1. Crea una Cover Page

La copertina del tuo Business Plan è il biglietto da visita della tua azienda.

La prima impressione che darai ai potenziali investitori o partner commerciali.

Assicurati, quindi, di creare una copertina accattivante , con elementi che riflettono la brand identity .

Dovrai includere queste informazioni:

  • il nome dell’azienda;
  • i contatti .

2. Scrivi un Executive Summary sintetico

L’ Executive Summary è un riassunto conciso e persuasivo del tuo Business Plan.

In questa sezione, devi catturare l’attenzione del lettore e comunicare in modo chiaro ed efficace i punti chiave del tuo progetto imprenditoriale.

Ecco gli aspetti da trattare assolutamente:

  • gli obiettivi principali dell’azienda;
  • le strategie chiave ;
  • le previsioni finanziarie ;
  • i prodotti/servizi offerti;
  • i punti di forza ;
  • i fattori differenzianti ;
  • spiega perché merita attenzione e supporto .

Un consiglio?

Non annoiare i lettori!

L’Executive Summary deve essere coinvolgente e convincente , per invogliare a leggere il resto del Business Plan.

3. Scrivi la descrizione dell’azienda

In questa sezione, presenta la tua azienda nel modo più chiaro e convincente possibile.

Di cosa puoi parlare?

Ecco un elenco di argomenti da affrontare:

  • la storia dell’azienda;
  • missione e visione ;
  • valori aziendali ;
  • la struttura organizzativa ;
  • il team dietro il progetto.

Ricorda che la descrizione dell’azienda deve trasmettere fiducia , professionalità e la tua capacità di realizzare il progetto imprenditoriale.

Concentrati sul team e fai emergere le competenze e le esperienze chiave dei membri del team per mostrare la loro capacità di realizzare il piano.

4. Descrivi i prodotti/servizi

Adesso è il momento di fornire una descrizione dettagliata dei tuoi prodotti/servizi .

In particolare, concentrati su questi punti:

  • le caratteristiche distintive rispetto ai competitor;
  • i vantaggi e il valore che offrono;
  • come soddisfa i bisogni dei clienti.

La descrizione deve trasmettere chiarezza , innovazione e il valore che apporta al mercato.

Un consiglio extra?

Utilizza esempi concreti per spiegare ogni punto.

5. Prepara l’analisi del cliente e del problema

In questa sezione, descrivi i tuoi potenziali clienti e quale problema risolvi per loro.

Per assicurarti di conoscere al meglio i tuoi clienti, crea 2-3 buyer personas , ossia delle rappresentazioni fittizie dei tuoi clienti ideali.

Invece, per approfondire quale problema risolvi devi aver validato la tua idea di business .

6. Analizza il mercato e la concorrenza

A questo punto, dovrai soffermarti sui dati emersi dall’ analisi di mercato .

Studia le dimensioni del mercato (con il TAM SAM SOM ), le ultime tendenze , le opportunità , le sfide e le dinamiche di crescita .

Inoltre, dovrai anche esporre i risultati della tua analisi dei competitor .

Quindi, analizza i seguenti punti:

  • le strategie dei competitor;
  • i loro punti di forza e di debolezza (con la SWOT Analysis ).

In questo modo, potrai spiegare in modo chiaro perché i tuoi prodotti/servizi sono migliori di quelli della concorrenza.

7. Illustra la strategia di lancio dei prodotti/servizi

La Go-To-Market Strategy è il piano d’azione che ti consentirà di lanciare i tuoi prodotti/servizi sul mercato in modo efficace.

  • i canali di distribuzione scelti;
  • metriche/KPI di valutazione ;
  • il budget, le tempistiche e le risorse necessarie;
  • il piano di marketing , con tutte le attività e le strategie da implementare.

Questa sezione è fondamentale per dimostrare agli investitori la concretezza dei tuoi piani per il futuro della startup.

8. Descrivi i prossimi passi (Roadmap)

Ora devi dimostrare che hai ben chiari i prossimi step operativi .

Con una roadmap .

La roadmap è un elemento essenziale per illustrare la direzione futura della tua startup.

In generale, approfondisci questi punti:

  • definisci gli obiettivi chiave nel medio e lungo termine , come l’espansione in nuovi territori o l’introduzione di nuovi prodotti o servizi;
  • individua risorse e tempistiche necessarie per raggiungerli ;
  • suddividi gli obiettivi chiave in tappe intermedie per monitorare i progressi e mantenere il focus sul raggiungimento dei risultati;
  • stabilisci chi sarà responsabile di ciascuna tappa e stabilisci un sistema per misurare l’avanzamento.

Questa sezione dimostra la tua capacità di pianificazione e ti aiuta a tenere traccia dei progressi .

9. Parla del tuo team

Il team è un elemento cruciale per la buona riuscita di un progetto.

Quindi, presenta il tuo team in modo convincente per trasmettere fiducia agli investitori e ai potenziali collaboratori.

Ecco alcuni elementi da evidenziare:

  • l’ esperienza e le competenze chiave dei membri del team;
  • le sinergie e le complementarità tra le competenze del team;
  • l’ entusiasmo nel perseguire l’obiettivo comune;
  • il piano prospettico delle risorse umane (quali dipendenti si aggiungeranno?).

Questa sezione dimostra che hai formato un team solido e competente , pronto ad affrontare le sfide e a realizzare il progetto imprenditoriale al meglio.

10. Presenta brevemente i dati finanziari

E per finire in bellezza il tuo Business Plan prepara un Financial plan .

Si tratta della parte numerica del Business Plan, dove inserire:

  • Strategie finanziarie;
  • Previsione delle vendite;
  • Prestiti e investimenti;
  • Conto economico;
  • Rendiconto finanziario;
  • Valutazione pre-money .

Cerca di essere sincero/a e, anche se si tratta pur sempre di stime , falle verosimili .

Un Business Plan disatteso in negativo è sempre peggio di un successo imprevisto.

Ok, ora è tutto chiaro.

Ma com’è un Business Plan nella pratica?

Per scoprirlo, vediamo subito un esempio di Business Plan .

Business Plan: esempio pratico (+ tanti altri)

Adesso sai tutto su come creare un business plan e cosa non deve assolutamente mancare.

Hai ancora dubbi?

Allora, ecco un esempio di Business Plan realizzato da Invitalia .

Clicca qui per scaricare un esempio di Business Plan.

E poi, un altro piccolo trucchetto…

Se vuoi vedere i Business Plan di startup reali , puoi seguire questo metodo :

  • vai sulle principali piattaforme di crowdfunding ;
  • fai login ;
  • apri le pagine delle startup in crowdfunding;
  • da qui, puoi accedere ai loro Business Plan e prendere spunto per la struttura.

Anche noi abbiamo usato questo metodo!

Quanto costa un Business Plan?

Se non vuoi realizzarlo in autonomia, probabilmente ti starai chiedendo: “Quanto costa un business plan?” .

Il prezzo può variare in base ai consulenti a cui ti rivolgi e alle specifiche caratteristiche della tua startup .

Le esigenze di una startup appena avviata, infatti, sono diverse da quelle di una startup già presente sul mercato da qualche anno.

In generale, il costo si aggira tra i 2000 e i 4000 euro .

E a chi puoi rivolgerti per far redigere il tuo Business Plan?

Noi ti consigliamo Ventive , una società di investimenti e consulenza per Startup e PMI innovative.

Grazie al loro collaudato processo di selezione, le startup hanno maggiori possibilità di accedere ai finanziamenti e gli investitori possono puntare sulle idee più promettenti.

Se vuoi entrare in contatto con Ventive per definire il tuo Business Plan e accedere alla convenzione dedicata ai lettori di Startup Geeks, clicca sul seguente bottone.

L’articolo è terminato.

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Startup Geeks affianca la crescita di chi vuole innovare trasmettendogli le migliori conoscenze, competenze e network per farlo al meglio.

Lo facciamo attraverso attività di divulgazione , formazione, network e incubazione focalizzate sullo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali. Vogliamo superare le barriere territoriali erogando le nostre attività online per renderle accessibili ovunque ci si trovi.

Abbiamo creato lo Startup Builder per accompagnare chiunque abbia un’idea di business a trasformarla in una startup. Un programma di incubazione online con cui ad oggi abbiamo supportato già 848 progetti e 1750 founder che hanno raccolto 8,4 milioni di € di capitale.

Innoplace è invece la community per startupper che permette a oltre 1000 founder di fare network, ricevere mentorship, formarsi e accedere a migliaia di euro di sconti per supportarli nella crescita del proprio progetto imprenditoriale.

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Come scrivere un business plan vincente: guida completa con esempi (2024)

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Hai un'idea imprenditoriale, una grande idea, ma non sai da dove cominciare per realizzarla. Ebbene te lo dico io: dalla scrittura di un business plan completo e dettagliato

Senza un piano, ti ritroverai a prendere continuamente decisioni improvvisate per la tua azienda e per te stesso. E potresti sprecare anni e i risparmi di una vita in un progetto che ha poche possibilità di successo.  

Perciò, anche se la tua idea è grandiosa, hai bisogno di un piano strategico che ti aiuti a far crescere la tua azienda nel modo corretto. E devi averlo ora ! Perché non passerà molto tempo prima che i tuoi concorrenti utilizzino le loro risorse per superarti in intelligenza e rubarti l'idea.

Non ti preoccupare... Con il mio aiuto, sarai in grado di redigere un business plan vincente e iniziare l'attività con il piede giusto .

Imparerai a presentare un business plan vincente a investitori e banche per ottenere i finanziamenti necessari alla tua nuova impresa, a identificare il tuo cliente target, a costruire il tuo Brand e a costruire relazioni con i tuoi potenziali clienti.

Sarai in grado di creare una strategia chiara e una road map per la tua azienda , che potrai seguire e trasformare in realtà con la certezza di essere sempre sulla strada giusta per raggiungere i tuoi obiettivi.

Sei pronto per iniziare a pensare come un imprenditore di successo e costruire un'azienda che resista alla prova del tempo?

Cosa è un Business Plan

business plan cover

Un buon business plan è, per definizione, un documento che serve come guida o tabella di marcia per qualsiasi imprenditore. Si tratta di un progetto di business che fornisce una  roadmap di dove andrete in futuro, passo dopo passo

E' assolutamente fondamentale nelle prima fasi di vita di una startup

Raccoglie sia informazioni generali sia proiezioni finanziarie utili per aiutarti a identificare le risorse e gli strumenti necessari per arrivare alla destinazione.

Il business plan è la tua guida all'azione, che ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi, ed è fondamentale sia per una nuova attività, sia per una già consolidata. Il suo scopo è quello di creare una visione per il tuo business che sia realistica e ispiratrice .

A proposito se vuoi approfondire questo tema ti consiglio di scaricare la mia GUIDA GRATUITA

A cosa serve e perché è importante

Un business plan serve a progettare il tuo business e a creare un piano d'azione per il suo futuro. Senza di esso non puoi capire se stai facendo progressi o meno. Senza un quadro accurato della tua azienda e del settore in cui operi, non puoi prendere decisioni informate e avere successo. 

Soprattutto senza questa pianificazione non potrai

  • Eseguire una strategia di marketing realistica.
  • Pianificare la crescita in ognuna delle fasi dell'attività d'impresa
  • Avere un'idea chiara dei rischi e delle minacce alle quali andrai incontro esponendoti sul mercato, grazie ad una analisi SWOT
  • individuare correttamente i propri punti di forza e di debolezza e impostare una strategia di crescita
  • riconoscere e cogliere le opportunità che troverai lungo il percorso
  • pianificare le scelte strategiche aziendali
  • capire come raggiungere gli obiettivi prefissati
  • individuare i fattori critici per il successo aziendale
  • raggiungere la quota di mercato prefissata
  • Capire quali saranno i numeri dell'attività nei primi mesi di vita e di conseguenza avere una previsione finanziaria adatta a farti sopravvivere nei primi periodi, quelli più duri.

Secondo una statistica del Journal of Management Study , le aziende che producono un business plan crescono:

  • il 30% in più di quelle che non lo fanno
  • il 71% più velocemente

Chi è l'esperto che realizza business plan?

Una domanda che ricevo molto spesso è: Chi mi può aiutare a redigere un business plan? A chi mi rivolgo per prepararlo?

Spendiamo due parole per introdurre un concetto fondamentale. C'è una sola persona che può e deve realizzare il piano progettuale per la sua azienda: l'imprenditore che la vuole avviare .

E' l'imprenditore infatti a dover conoscere alla perfezione i numeri e le caratteristiche del suo mercato target, se vuole sperare di avere successo.

Ovviamente, non deve necessariamente fare tutto da solo. L'imprenditore può infatti avvalersi di professionisti specializzati o di esperti di marketing che possano aiutarlo a redigere un modello di business plan esemplare.

Per esempio io posso sicuramente aiutarti. Ma prima devi capire come lavoro e per farlo puoi accedere alle RISORSE GRATUITE

business plan chi lo fa

Come sviluppare un business plan

Questo documento è composto da una serie più o meno lunga di contenuti, a seconda dell'obiettivo che intendi perseguire. Tuttavia, nella maggior dei casi troverai sempre un certo filo conduttore, che parte dall'analisi della tua idea imprenditoriale, procede esaminando il mercato di riferimento in cui vuoi operare e poi approfondisce le strategie di marketing e di produzione.

Vediamo come impostare un buon lavoro passo dopo passo

Tipicamente il business plan comincia con l'indice, una breve lista di tutti i punti che saranno trattati nel seguito. E' la prima cosa che viene letta, ma l'ultima che viene scritta.

Perciò assicurati di compilarlo solamente dopo aver redatto tutti i passi seguenti

2 - Executive summary

L'executive summary è un riassunto breve, tipicamente di una pagina, dell'intero documento, e come tale, è scritto per ultimo, insieme al sommario. 

Lo scopo del riassunto esecutivo è di fornire una rapida panoramica del piano di business . Dovrebbe essere una panoramica chiara e concisa dove dici al tuo lettore perché stai scrivendo questo documento - lo scopo dell'analisi e gli obiettivi della futura azienda.

L'executive summary dovrà quindi contenere una breve panoramica: 

  • del fondatore e delle sue esperienze precedenti
  • dell'idea dell'azienda
  • dell'idea d' impresa
  • del settore
  • degli obiettivi aziendali
  • di eventuali finanziamenti
  • delle linee guida di sviluppo
  • di eventuali figure professionali esterne
  • della concorrenza e di come vogliamo differenziarci da essa
  • I principali punti di forza e debolezza dell'azienda
  • Le principali opportunità dell'azienda
  • Una breve panoramica del team di gestione
  • Alcune stime prudenziali che facciano comprendere a quali numeri di fatturato e utili può arrivare

executive summary business plan

L'executive summary è la prima ed ultima opportunità che avrai per impressionare il lettore . Infatti se non riuscirai a catturare l'attenzione dell'investitore in una pagina, di sicuro non leggerà tutto il documento.

Quindi assicurati di pianificare correttamente il suo contenuto

3 - Descrizione dell'impresa

Questa sezione descrive la tua azienda in dettaglio e viene a volte chiamata "concetto di business".  Dovrebbe includere tutto ciò di cui hai bisogno per convincere il lettore che la tua idea di business avrà successo.

È importante che tu descriva il business, il mercato, la concorrenza e la tecnologia che c'è dietro, in un modo che sia comprensibile sia per le persone tecniche che per quelle non tecniche.

La cosa migliore è usare i classici concetti di mission e vision, così che in poche parole sia possibile capire quale è la missione aziendale .

Hai anche bisogno di spiegare perché la gente vorrà usare il tuo prodotto o servizio. Questo può avvenire evidenziando i tuoi vantaggi competitivi rispetto ai tuoi concorrenti.

Puoi continuare spiegando i tuoi obiettivi di breve, medio e lungo termine e perché volete raggiungere proprio quelli.

È importante non promettere troppo. Sarà facile eccitarsi troppo e fare troppe promesse quando si è entusiasti della propria idea di business. Ma ricorda che il business plan non serve a capire co esattezza quanti soldi farai se avrai successo... bensì a quanto soldi perderai se fallirai.

4 - Descrizione del prodotto o servizio

Questa parte è quella in cui descrivi il contenuto della tua idea imprenditoriale .

È la parte più importante del piano e dovrebbe occupare la maggior parte dello spazio del documento. Dovresti iniziare con una breve introduzione e dare alcune informazioni sul tuo prodotto o servizio. L'introduzione dovrebbe essere breve, chiara e dritta al punto.

Dovresti anche includere i benefici per il consumatore indicando:

  • come il tuo prodotto aiuterà i tuoi potenziali clienti?
  • Che problema risolve o che desiderio soddisfa?
  • È davvero unico?
  • Come funziona?
  • Quanto costerà?
  • Qual è la concorrenza? Quali sono i loro prodotti/servizi? Come saranno diversi dai tuoi?

Dovrai elencare le caratteristiche tecniche del prodotto ma anche i singoli benefici che ognuna di queste caratteristiche produrrà nella vita del tuo cliente.

Assicurati di inserire schemi, grafici e dettagli visivi o multimediali che consentano al lettore di capire senza avere dubbi.

5 - L'analisi di mercato

In questa sezione si entra nella parte dell'analisi di mercato, dove si analizza il mercato di riferimento per il tuo prodotto e come esso evolverà in futuro. Questa indagine è in assoluto la parte più importante nella progettazione di un business.

E' come la diagnosi di un dottore, che voglia poi elaborare una cura. O come il sopralluogo di un ingegnere civile, che debba stabilire se è possibile costruire in una certa zona.

L'analisi di mercato è a sua volta composta di varie fasi, che puoi trovare esplicitate in questa lunga guida alle analisi di mercato

analisi di mercato

L'analisi del settore

In particolare l' analisi di settore prende in esame il mercato nel quale competi, al fine di individuarne caratteristiche, dimensioni e tendenze:

  • Qual è l'attuale situazione dell'industria?
  • Perché si trova nello stato in cui si trova oggi?
  • Sta crescendo o diminuendo?
  • Quali nuove tecnologie sono state sviluppate?
  • Quali sono i rischi potenziali per il suo business?
  • Quali sono le tendenze del mercato ?
  • Quali sono le principali sfide per il tuo business?

Dovrai descrivere come la tua azienda si inserisce nella struttura attuale del settore e in che modo intende muoversi al suo interno

Analisi competitiva

L'analisi competitiva, detta anche analisi della concorrenza , è quella parte dell'analisi di mercato (a sua volta parte del business plan) che dovrebbe aiutarti a identificare i concorrenti più importanti per il tuo prodotto o servizio.

Dovrebbe essere un'opportunità per te di confrontare i punti di forza e di debolezza della tua azienda con quelli dei vostri concorrenti . In questa sezione, dovrete descrivere:

  • Chi sono i tuoi competitor ?
  • Quali sono le loro quote di mercato?
  • come il vostro prodotto o servizio differisce da quello dei vostri concorrenti?
  • Quale dei vostri concorrenti cercherete di battere?
  • Con quale dei suoi concorrenti non intendete competere?
  • Qual è il vostro vantaggio competitivo ?
  • Quali sono i loro piani a breve, medio e lungo termine ?
  • Quali sono i loro punti di forza e di debolezza?
  • Hanno una forte immagine di marca?
  • Quali sono i loro piani di crescita?
  • Hanno un piano di espansione?

Questa sezione ti aiuterà a capire cosa rende il tuo prodotto o servizio diverso dai tuoi concorrenti. Potrai evidenziare le tue caratteristiche distintive e puntare sui fattori di successo della tua azienda. Perché come forse sai, il tuo prodotto non deve essere migliore di quello dei concorrenti, ma unico rispetto agli altri. 

O almeno questo è ciò che dovrai comunicare

Identifica i tuoi clienti

Questa è la parte più importante del business plan. Infatti se non sai chi vuoi aiutare tutto il resto è inutile. Dovrai fare quanto segue: eseguire ricerche di mercato approfondite per descrivere chi è il tuo cliente ideale sulla base di caratteristiche demografiche e psicografiche:

  • il suo reddito
  • il suo sesso
  • la sua etnia
  • il suo livello di istruzione
  • la sua posizione professionale
  • i suoi interessi
  • e così via...

Qui trovi articoli che descrivono come trovare i tuoi clienti target e la tua nicchia di mercato

analisi target

Descrivi come compreranno il tuo prodotto o servizio e quanto lo pagheranno .

  • Cosa si aspettano da te?
  • Cosa li spinge a comprare il tuo prodotto o servizio?
  • Quali sono le ragioni per cui non comprano il tuo prodotto o servizio?
  • Come attirerai i potenziali clienti?
  • Come li convincerai a comprare da te?

Rispondere a tutte queste domande è fondamentale per individuare i tuoi clienti ideali, quelli che vuoi colpire con i tuoi messaggi di marketing e trasformare in clienti affezionati, pronti a parlare bene di te e della tua azienda.

La strategia di marketing

Questa sezione sarà usata per descrivere la vostra strategia di marketing , con cui volete avvicinare a voi i vostri potenziali clienti e convincerli della bontà della vostra soluzione. Dovrete spiegare:

  • quale sarà la vostra proposta di vendita unica?
  • quali media userete per pubblicizzare il vostro prodotto o servizio.
  • Di che tipo di budget pubblicitario avrete bisogno
  • Quale sarà il vostro approccio alla pubblicità
  • Qual è il vostro budget per le strategie di email marketing, per le PR e altre forme di relazioni pubbliche
  • Quali sono gli obiettivi a lungo termine di fidelizzazione dei clienti
  • Quali saranno i margini di profitto

Nel business plan la strategia di marketing è chiamata anche " Piano di marketing " Le parti principali della strategia di marketing contemplano il piano dei media, la promozione, la pubblicità, le pubbliche, le strategie di acquisizione dei clienti e altre strategie di marketing utili per far si che l'azienda possa vendere con profitto ed aumentare la sua notorietà

6 - Il piano operativo

Dopo aver esaminato le parti relative al marketing viene il momento del piano operativo: la sezione del business plan dove scriverai come hai intenzione di muoverti . Esso è un ipotetico esempio di piano di realizzazione. 

La prima parte del piano operativo dovrebbe essere dedicata al riassunto della tua previsione finanziaria , che è un riassunto del tuo conto economico e della tua proiezione del flusso di cassa (lo vedremo più avanti). Dovrai anche descrivere la quantità di denaro che ti aspetti di spendere nei prossimi tre anni.

La seconda parte dovrebbe essere dedicata a spiegare l 'organigramma della società : chi fa cosa e quali responsabilità avrà ogni mansione. 

La terza parte dovrebbe contenere i dettagli del piano operativo : cosa farà la vostra azienda e quando lo farà.

Le parti successive potranno riguardare il lancio di nuovi prodotti , la produzione (o l'erogazione dei servizi) e il servizio di assistenza post vendita.

piano operativo business plan

Ecco alcune domande su cui riflettere

La struttura organizzativa

  • Chi sono i tuoi dipendenti?
  • Che tipo di istruzione avranno?
  • Quali competenze tecniche dovranno avere?
  • quali sono le competenze chiave e i dipendenti chiave senza i quali l'azienda non può funzionare?
  • Lavoreranno per la vostra azienda?
  • Se sì, dove lavoreranno?
  • Quanto tempo dedicheranno alla tua azienda?
  • Come recluterai e addestrerai i nuovi impiegati?
  • Quale sarà il piano di assunzioni?
  • Come li gestirai?
  • Come li motiverai?
  • Come supervisionerai le loro attività?
  • Come monitorerai le loro prestazioni?
  • Chi avrà la responsabilità del piano di gestione?

struttura organizzativa

  • Come sarà il tuo processo di produzione?
  • Di quali macchinari avrai bisogno?
  • Chi ti fornirà le materie prime?
  • Quali saranno i processi produttivi?
  • Dove saranno fabbricati i tuoi prodotti?
  • Quali assicurazioni è bene possedere in caso di rischi?
  • Quali sono i limiti di produzione sotto i quali non puoi scendere per non incrinare il tuo piano dei costi?
  • Quali cambiamenti tecnologici puoi sfruttare per distinguerti?
  • Dove troverati i fondi necessari ad acquistare i macchinari?

Distribuzione

  • Come saranno distribuiti i tuoi prodotti?
  • Cosa farete con la vostra capacità in eccesso?
  • Come saranno confezionati i tuoi prodotti?
  • Venderai i tuoi prodotti attraverso distributori?
  • Avrai spazio espositivo nei punti vendita? 
  • Venderai i tuoi prodotti per corrispondenza?
  • Userai la vendita porta a porta?
  • Userai la vendita diretta?
  • Venderai i tuoi prodotti su Internet?

Assistenza post-vendita

  • Come gestirai il servizio clienti?
  • Cosa farai se c'è un problema con uno dei tuoi prodotti o servizi?
  • Cosa farai se i tuoi clienti hanno problemi?
  • Quali saranno i tuoi orari di lavoro?
  • Quali saranno i tuoi prezzi?
  • Che tipo di sconti farai?
  • Che tipo di resi e garanzie offrirai?
  • Quale sarà la tua politica di garanzia della qualità?

7 - Piano finanziario

Il piano finanziario è la parte conclusiva del Business Plan. Al suo interno creerete il rendiconto finanziario necessario a prevedere il futuro dell'azienda.

Il bilancio preventivo è il documento di previsione finanziaria più importante e va sempre considerato. Mostra quello che ti aspetti di spendere nel periodo (di solito un anno), e quello che ti aspetti di ricevere .

Questo vi aiuterà a sapere se il vostro piano è fattibile e dovrebbe indicare le entrate che prevedete, i costi che saranno sostenuti, il vostro margine di profitto, il debito e il debito finanziario. 

Il bilancio è a sua volta diviso in tre diversi documenti: il conto economico, lo stato patrimoniale e il flusso di cassa

piano finanziario

Conto economico

Il conto economico, o conto profitti e perdite, è un modo di presentare le prestazioni finanziarie della vostra azienda. Mostra quanti soldi la vostra azienda ha fatto (entrate) e quanto ha speso (costi).

Il profitto è la differenza tra le entrate e i costi. Il margine operativo mostra quanto efficiente sia la vostra azienda nel fare soldi

Le cose che dovrete considerare nel conto economico sono: 

  • Vendite : Quanto stimate di vendere nel periodo (tipicamente un anno). Se non lo sai, chiedi ai tuoi clienti o potenziali clienti.
  • Costo del venduto : Quanto costerà fare i prodotti? Includere la produzione, il trasporto, i materiali, l'assicurazione, i salari, l'affitto, costi di gestione ecc.
  • Margine lordo : Quanto è il profitto lordo (vendite - costo delle merci vendute)
  • Spese operative : Le spese che sono state necessarie per realizzare i tuoi prodotti. Queste includono salari, affitto, marketing, pubblicità, ecc.
  • Profitto : La differenza tra le entrate totali e i costi totali. La tua azienda ha un margine di profitto se il margine è superiore a zero.
  • Debito finanziario : La quantità di denaro che devi ai creditori. Quanti debiti hai? Includi i debiti ipotecari, i prestiti dalle banche e dalle istituzioni finanziarie, ecc.
  • Inventari : Quante scorte hai? Questa è una parte molto importante della previsione finanziaria. Se avete molte scorte, potreste aver bisogno di considerare come ridurre la quantità di scorte.
  • Tasse : Quante tasse dovrai pagare? Includere l'imposta sul reddito, l'imposta sulle società e l'imposta sulle vendite.

Stato patrimoniale

Lo stato patrimoniale nel business plan mostra gli investimenti (attività) e le fonti di finanziamento (passività e capitale netto) rispetto una certa data. E' importante capire che un bilancio è un'istantanea nel tempo. Di conseguenza, il totale delle attività e delle passività sul bilancio cambierà continuamente.

Il bilancio è un modo per organizzare le informazioni finanziarie di un'impresa e presentarle al mondo esterno.

Flusso di cassa

Un bilancio senza flussi di cassa (detto anche cash flow) non ha senso. Il rendiconto finanziario mostra la capacità della vostra azienda di generare liquidit à. Sarà il documento più importante della tua previsione finanziaria.

Il flusso di cassa dovrebbe riflettere la performance della vostra azienda entro il prossimo anno. Mostra quanto denaro avrete a disposizione nel periodo.

  • Entrate : Quanti soldi ti aspetti di ricevere dai tuoi clienti.
  • Spese : Quanti soldi spenderai in manodopera, materiali, affitto, assicurazione, etc. Deprezzamento e ammortamento: Quanto costerà mantenere i tuoi beni in buona forma. Pagamenti degli interessi: Quanti interessi pagherai sui prestiti? Quali saranno le uscite finanziarie e come le potra ripianare?
  • Tasse : Quante tasse dovrai pagare?

Ricorda che questa è solo una stima, non un numero preciso. Tuttavia il flusso di cassa mostra quanti soldi avrete a disposizione per investire nell'azienda e anche quanto denaro la vostra azienda genererà dalle sue operazioni.

Business plan esempio PDF

Molto bene, se sei arrivato fino a questo punto avrai sicuramente capito quante informazioni è necessario raccogliere e organizzare per creare un piano di business che sia davvero di grande aiuto per e per i tuoi piani futuri.

C'è un'altra cosa però che voglio dirti: non devi necessariamente essere fiscale.

Nonostante la struttura che ti ho presentato sia valida, completa, esauriente ed utile nella maggior parte dei mercati, è pur vero che non esistono regole scritte nella pietra.

Infatti troverai spesso esempi di business plan anche molto diversi tra di loro, a seconda del settore di mercato, del modello di business e dell'organizzazione che prepara (o che esaminerà) il business plan.

Per questo motivo ho pensato di mostrati alcuni esempi di business plan in pdf, he puoi scaricare ed esaminare alla luce di quanto ti ho presentato nell'articolo.

Esempio Business Plan 1 - Ristorante per famiglie

Esempio Business Plan 2 - SPA, Relax e Massaggi

Esempio Business Plan 3 - Maglificio

Domande sulla redazione di un business plan

redigere business plan e una cosa lunga

Quanto tempo ci vuole per fare un business plan?

Dipende dal tuo business e dalla quantità di dettagli che vuoi includere. La maggior parte delle persone crea un piano in pochi giorni, o al massimo in poche settimane, anche se può richiedere più tempo se si vuole entrare in molti dettagli. In linea di massima, più il progetto è dettagliato maggiori saranno le probabilità di fare bene e avere successo.

Come concludere un business plan?

Puoi concludere il tuo piano di battaglia in molti modi. La conclusione tipica è riassumere le idee più importanti in poche righe. È tipico concludere con il team di gestione, cosa farete quando sarete in affari.

Quante pagine dovrebbe essere lungo un business plan?

Indicativamente la lunghezza giusta è di 30-50 pagine, compresi i dati finanziari. Ma può essere più o meno. Ciò che è importante è il contenuto, non la lunghezza. Ricorda di scrivere una eccellente Executive Summary, che sia avvincente ed interessante. Altrimenti non importa quando lungo o corto sia il tuo documento, se non cattura l'attenzione del lettore non verrà visto da nessuno!

Quanto costa un busines plan?

Quanto costa scrivere un business plan? Questa è una delle domande più frequenti poste dagli imprenditori. La risposta non è molto semplice. Il costo per redigere la documentazione varia a seconda dei seguenti fattori:

  • Il tipo e la dimensione dell'impresa
  • La complessità dell'idea di business
  • Il formato e lo stile grafico
  • La disponibilità del documento di origine
  • Il numero di revisioni e modifiche
  • La complessità del modello finanziario
  • Il livello di profondità

Conclusione

In conclusione, ci sono molte cose da considerare quando si crea un business plan. Dovresti pensare a cosa farà la tua azienda e quando lo farà. Questo documento ti guiderà nella definizione degli obiettivi e nel prendere decisioni ed in ultima analisi a evitare errori che possono minare il tuo successo.

Se vuoi andare più a fondo o capire il mio metodo, accedi alle mie RISORSE GRATUITE

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Sull'Autore

Ing. Luca Manitto

Ingegnere, Imprenditore Digitale e Consulente Marketing Vivo a Genova, ho 40 anni e sono papà diun bimbo di 4 anni Nel lavoro aiuto aziende e professionisti a creare la loro azienda online. Nella vita mi interesso di politica ed economia. Nel tempo libero medito e faccio sport

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come preparare un business plan

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Finera - the new era of finance

  • Finanza aziendale
  • Marzo 1, 2024

Guida al Business Plan: cos’è, a cosa serve e come farlo in modo efficace

Guida al business plan

  • Il business plan definisce gli obiettivi aziendali e le strategie per raggiungerli, essenziale per la guida interna dell’impresa.
  • Serve come documento fondamentale per attrarre finanziamenti e investitori, delineando la direzione e il potenziale di crescita dell’azienda.
  • Funge da strumento di controllo per valutare i progressi dell’azienda e permette di apportare modifiche strategiche tempestive.
  • Il business plan è spesso richiesto per accedere a contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

Il business plan è un documento molto importante per qualsiasi tipo di impresa. Inoltre, ci sono occasioni in cui poter fornire un business plan può fare un enorme differenza in termini di ottenimento di finanziamenti da parte di investitori o strumenti di finanza agevolata. Ma conosci davvero l’importanza di avere un business plan ben fatto? E sai costruirlo in modo efficace? Se sei andato nel panico ogni volta che ti sei trovato davanti alla richiesta di redigere un business plan o se sei alla ricerca di consigli per fare il tuo piano di business, questa guida fa per te. Continua a leggere per trovare tutte le risposte alle tue domande su cos’è il business plan e come farlo.

come preparare un business plan

Business plan: la guida definitiva

Cos’è il business plan, 1. l’indice del business plan, 2. executive summary, 3. descrizione dell’impresa, 4. descrizione del prodotto o servizio, 5. analisi di mercato, 6. piano di marketing, 7. piano operativo, 8. struttura organizzativa dell’impresa, 9. il piano finanziario, 10. gli allegati utili al business plan, errori da evitare nella stesura del business plan, a cosa serve il business plan, chi mi può aiutare a redigere il mio business plan, quanto costa fare un business plan, guida al business plan e supporto di un professionista.

Lo scopo del business plan è quello di descrivere un progetto d’impresa . In particolare, il business plan scende nel dettaglio di come un progetto intenda trasformare un’idea in un’azienda vera e propria, che fornisce prodotti, servizi e crea profitto. I business plan sono quindi documenti personalizzati per ciascun progetto aziendale, ma presentano comunque tutti una struttura simile. Analizzando questa struttura abbastanza standard , abbiamo la possibilità di comprendere fino in fondo cos’è un business plan e quali sono le informazioni necessarie per comporlo.

Come fare un business plan: la struttura

Se ti stai chiedendo come fare un business plan, conoscere la sua struttura fondamentale ti sarà di grande aiuto. Illustrare i diversi punti nel dettaglio, inoltre, ci dà la possibilità di individuare tutto ciò che un business plan ben costruito deve contenere. La struttura generale di un business plan si articola nel mondo seguente:

  • Executive summary
  • Descrizione di impresa
  • Descrizione del prodotto o servizio
  • Analisi di mercato
  • Piano Operativo
  • Struttura Organizzativa
  • Piano finanziario

Ognuno di questi punti può essere considerato come una sezione del tuo business plan. Passiamo ora a capire più nel dettaglio quali informazioni devono contenere le diverse sezioni.

L’indice elenca semplicemente le varie sezioni che seguiranno, con l’indicazione della pagina alla quale trovarle. Se consegni il business plan in digitale, per esempio in formato PDF, potresti aggiungere dei link a ogni voce dell’indice che puntano alla sezione di riferimento, in modo da facilitare la consultazione del documento.

Summary in inglese significa “riassunto”. Lo scopo di questa sezione è infatti quello di riassumere l’idea di impresa e i punti chiave dell’intero business plan. Nonostante sia la prima sezione che compare sul tuo business plan, di solito questa viene redatta alla fine, proprio perché serve a riassumere le informazioni chiave del documento. Questa è anche la prima sezione che i potenziali finanziatori leggeranno: è importante che sia redatta in modo chiaro, ma deve anche essere accattivante. Lo scopo è quello di invogliare i finanziatori a continuare a leggere il business plan, incuriositi dalle potenzialità del progetto, dal possibile ritorno economico, o dal contributo che il progetto può dare alla comunità.

Dopo l’indice e il “ summary “, che dà una descrizione generale del progetto, anticipando quello che verrà dopo, la “descrizione dell’impresa” è la prima sezione veramente specifica. Qui dovrai descrivere la tua impresa, o l’impresa che intendi creare. La descrizione deve scendere anche nei dettagli tecnici: qual è la sua struttura, in che settore opera, quante e quali sedi ha o avrà. Devi raccontare anche la storia dell’impresa e, soprattutto, quali sono i suoi obiettivi. Come vedremo, il business plan può essere anche redatto da imprese già esistenti che, ad esempio, presentano un progetto a una commissione di valutazione per un finanziamento agevolato erogato dalla Comunità Europea o dalla Stato. In questo caso, oltre alla descrizione dell’impresa, questa sezione dovrà contenere anche la descrizione del progetto per il quale si sta richiedendo il finanziamento.

Dopo aver descritto l’impresa, è il momento di passare alla descrizione del prodotto o servizio che l’impresa offre sul mercato. Anche in questo caso, la descrizione deve essere sia qualitativa che quantitativa, senza trascurare di descrivere anche a quale bisogno/domanda di mercato il prodotto o servizio risponde. La descrizione del prodotto dovrebbe mettere in evidenza:

  • Le caratteristiche del servizio o prodotto. In questa sezione possono essere inserite anche foto, schemi, progetti…
  • La possibilità di impiego: a cosa serve il prodotto o servizio?
  • Cosa distingue il tuo prodotto o servizio da quelli dei tuoi competitor.
  • Se possiedi un brevetto per il tuo prodotto, è importante specificarlo proprio in questa sezione.

Aver effettuato un’attenta analisi di mercato non è importante solo per poter poi redigere il business plan in maniera corretta, ma anche per comprendere in quale nicchia inserirti, quali sono i bisogni e i problemi del pubblico di riferimento, quale tipo di concorrenza ti troverai ad affrontare e così via. In questa sezione, potrai illustrare le analisi di mercato che hai condotto, come le hai condotte e le conclusioni che ne hai tratto.

Uno degli errori più comuni per chi inizia a fare impresa è quello di considerare il marketing come un elemento accessorio. Capire come strutturare il business plan e scriverlo anche senza che sia richiesto per accedere a un finanziamento, serve a far capire al neo-imprenditore quali sono i punti che non possono essere trascurati né sottostimati.

Redigere un business plan significa, quindi, ideare e redigere anche una strategia di marketing. E la sezione “piano di marketing” sarà proprio dedicata alla sua descrizione. Anche qui dovrai scendere nel dettaglio e descrivere a quale segmento di pubblico saranno rivolte le tue campagne, quali canali vorrai utilizzare, quale identità comunicherai per il tuo brand e i tuoi prodotti o servizi e così via… Non meno importante, in questa sezione è bene anche specificare quale fetta di budget sarà dedicata alle strategie di marketing.

Il piano operativo scende nel dettaglio del funzionamento dell’azienda e ne descrive le operazioni quotidiane, i processi produttivi, l’organizzazione del personale. È quindi la sezione in cui dichiari ai tuoi potenziali stakeholders come intendi raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato.

In questa sezione si descrive come è strutturata l’impresa dal punto di vista formale: chi sono i soci, chi fa parte del consiglio di amministrazione, come è organizzata o come si intende organizzare la struttura gerarchica interna all’azienda.

Questa sezione contiene tutte le informazioni relative agli aspetti più economici: in termini semplici, si deve indicare a quanto ammonta il budget a disposizione, da dove viene, come si intende spenderlo e anche quali sono i profitti che ci si aspetta e in quali tempistiche. In molte occasioni, come ad esempio quando un’impresa si trova in una fase in cui è ancora alla ricerca di investitori, devono essere inserite le informazioni circa il budget che l’impresa ritiene necessario. Devve quindi specificare quanti soldi ha bisogno l’impresa / il progetto per iniziare a funzionare e creare profitto. Solo così i potenziali investitori avranno tutte le informazioni a loro disposizione per valutare l’affare.

Tutte le informazioni, i documenti e i dati in tuo possesso che non trovano posto nelle sezioni precedenti del tuo business plan, possono essere aggiunti come allegati in fondo al documento. Possono far parte degli allegati:

  • i curriculum vitae dei soci;
  • gli studi di settore;
  • le mappe e le foto della location aziendale;
  • gli elenchi dettagliati delle attrezzature;
  • le lettere di supporto da parte di futuri clienti…

Fin qui ti ho descritto le sezioni che compongono un business plan ben strutturato. Tuttavia potrebbe essere utili vedere insieme gli errori più comuni che si commettono durante la stesura di questo documento. Errori che, in realtà, con u po’ di attenzione e cura, possono essere facilmente evitati.

No alla superficialità

Non approcciare la stesura del business plan in modo superficiale e non sottovalutarne l’importanza. Dalla qualità e il coinvolgimento che il piano imprenditoriale riesce a comunicare può dipendere la possibilità di ottenere un finanziamento importante o un investimento da parte di un privato. Se c’è uno step della nascita di una nuova impresa che può fare la differenza è proprio quello del business plan. Approcciarlo con superficialità può compromettere il tuo successo.

Banditi gli errori ortografici o grammaticali

Nell’era della scrittura digitale gli errori ortografici sono spesso dovuti a errori di battitura. Per quanto insignificanti, questi errori sono fastidiosi per il lettore: se un membro di una commissione deve valutare decine di piani imprenditoriali, tra due di pari qualità scarterà quello scritto peggio. Gli errori grammaticali – o come li chiamava la mia maestra delle elementari “gli orrori grammaticali” – sono ancora più fastidiosi per chi legge. La maggior parte delle persone è più abituata a comunicare con la lingua parlata piuttosto che con quella scritta, e si ritrova a commettere disattenzioni quando scrive.

Perciò, fai molta attenzione e non affidarti solo agli strumenti digitali per individuare gli errori ortografici e di grammatica; fai rileggere il tutto a qualcun altro, in modo che non sfugga nessun “orrore” di scrittura.

Le 5W e 1H: chi, cosa, come, dove, quando e perché

Prese in prestito dalla lingua inglese, le famose 5W + 1H di solito vengono insegnate in correlazione al giornalismo. Ma who, when, where, why, what and how (chi, quando, dove, perché, come e cosa) devono essere alla base di qualsiasi progetto quando si scrive un testo che dia informazioni.

In tutto il business plan, quindi, devono essere chiari il “chi” è l’azienda, il “cosa” vuole proporre/fare, “come” lo vuole fare, per quali motivi (il “perché” – ad esempio: a seguito di un’analisi di mercato è emersa la possibilità di business legata al prodotto, in quanto non ci sono altri competitor che soddisfano il bisogno analizzato), e il “quando”. Quest’ultimo, il “quando” viene spesso omesso, ed è un errore molto grave. Infatti, quando si descrivono strategie, è bene indicare, oltre quello che si intende fare, anche entro quando intendi farlo così come, parlando dei profitti che ci si aspetta dal progetto, va inserito anche il riferimento temporale.

Evita business plan utopici

È più che normale farsi prendere dall’entusiasmo all’inizio di una nuova avventura, come può essere l’apertura di una nuova azienda e questo comporta spesso un’esposizione entusiasta e utopica dell’idea di business che abbiamo in mente. Tuttavia è importante che obiettivi, aspettative e outcome indicate nel business plan siano realistiche e concretamente attuabili.

Cerca di fare riferimento alla concorrenza

Fare riferimento alla concorrenza può servire, ad esempio, per piegare nel business plan come la tua azienda intende distinguersi dagli altri ed è una dimostrazione di quanto e come l’imprenditore conosce il mercato. Riferirsi alla concorrenza, quindi, non è considerato un segno di debolezza o un tentativo di “rubacchiare idee”, ma anzi è una pratica utile e ben vista. Al contrario, non fare riferimento ai competitor può penalizzarti perché potresti far pensare agli stakeholder che non ti sei informato sulla concorrenza in fase di analisi di mercato.

Lo abbiamo accennato nel corso della guida, ma conviene ribadirlo in un paragrafo dedicato. Oltre ad aiutarti a chiarire le idee sul tuo progetto e a trasformare quelle stesse idee in qualcosa di concreto, il business plan è un documento di fondamentale importanza in fase di ricerca dei fondi necessari alla creazione della nuova impresa o progetto imprenditoriale. E questo vale sia quando si propone il proprio progetto a investitori privati, sia quando si partecipa a un bando di finanza agevolata.

Infatti, tutti i bandi di finanza agevolata, sia quelli per le nuove imprese sia quelli per imprese già costituite, hanno come requisito obbligatorio la presentazione di un business plan. In alcuni casi il tuo documento viene valutato e farà quindi la differenza tra l’ottenere il finanziamento oppure no. In altri casi, invece, il business plan gioca un altro ruolo. Quale ruolo? Facciamo un esempio. Quando un finanziamento viene erogato in ordine cronologico, e quindi non viene assegnato un punteggio al tuo progetto, ma solo un’idoneità, una volta ottenuto il finanziamento dovrai realizzare gli investimenti previsti dal tuo business plan entro un arco di tempo preciso (in genere, un anno).

Non è obbligatorio assumere un professionisti per la redazione del proprio business plan. Tuttavia, nel caso in cui il piano imprenditoriale sia funzionale all’ottenimento di un finanziamento o di una agevolazione, è bene farsi aiutare da un professionista. In questo caso, le figure professionali alle quali rivolgersi possono essere: il commercialista, un professionista specializzato in business plan, un consulente di finanza di impresa, o un consulente di finanza agevolata.

Devi però ricordare che, aiutare non significa delegare . Il professionista può aiutarti a strutturare le sezioni che abbiamo visto, evitando che tu possa dimenticare delle parti o usare termini scorretti, ma il contenuto devi redigerlo da solo. Sei tu che conosci l’idea, il progetto, l’impresa e solo tu puoi entrare nel dettaglio in modo preciso e puntuale.

Il costo di un business plan redatto da un professionista dipende moltissimo dalle dimensioni e dalla complessità del progetto d’impresa. Facendo una ricerca puoi trovare vari prezzi e, ad esempio, per una start-up, possiamo stimare un costo di partenza che si aggira attorno ai 2.500€ e che può arrivare ai 5.000€ per un Business Plan completo e professionale per presentarsi in banca e agli investitori. Puoi quindi stimare 2.500€ come prezzo minimo, ma è sempre bene richiedere un preventivo personalizzato per valutare bene i costi.

Questa guida offre le basi per la struttura generale del business plan, ma vuole anche sottolineare l’importanza di questo documento per diversi scopi. Infine, il consiglio è sempre quello di affidarsi al supporto di un professionista, in modo da essere sicuro di scrivere tutte le informazioni necessarie per accedere al bando che ti interessa. Un consulente di finanza aziendale e agevolata, come quelli del team di Finera, ti supportano infatti in tutto il processo di accesso ai finanziamenti: dall’individuazione del bando più utile, alla creazione dei documenti – compreso il business plan – fino all’erogazione del finanziamento. Vuoi supporto per il tuo business plan? Compila il modulo e fissa subito un incontro gratuito.

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Come Scrivere un Business Plan

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La creazione di un Business Plan può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi imprenditoriali. Un business plan chiaro e accattivante è uno strumento necessario al fine di costruire un'impresa di successo che ti permetta di raggiungere i tuoi obiettivi finanziari. È anche un documento che può persuadere gli altri, incluse le banche, a investire in ciò che stai creando. Sebbene ci siano molte tipologie di imprese, le principali categorie di informazioni di cui devi occuparti in un business plan sono piuttosto simili e di vasta applicazione. Puoi imparare come condurre una ricerca, come strutturare un’azienda correttamente, e come scrivere una bozza. Leggi il passaggio uno per scoprire come approcciare nel giusto modo al business plan.

Fai i Tuoi "Compiti a Casa"

Step 1 Analizza i potenziali mercati per la tua azienda.

  • Il mercato in questione è ricettivo nei confronti del tuo prodotto servizio?
  • Qual è l'età dei tuoi potenziali clienti?
  • Qual è la loro professione?
  • Il tuo prodotto o servizio è gradito in particolar modo da uno specifico gruppo etnico o ceto sociale?
  • È accessibile solo a persone facoltose?
  • Il cliente ideale vive in una zona o un quartiere particolare?

Step 2 Identifica le dimensioni del tuo potenziale mercato.

  • Quanti potrebbero essere i meccanici della tua città che hanno bisogno di sapone?
  • Quanti sono i bambini italiani sotto gli otto anni?
  • Quanto sapone consumano in un mese o in un anno?
  • Quante sono le aziende che producono sapone nel tuo stesso mercato?
  • Quanto sono grandi le aziende concorrenti?

Step 3 Determina il tuo fabbisogno per avviare l'attività.

  • Almeno all'inizio non prendere sempre il meglio di tutto. Puoi risparmiare su finiture costose per l’ufficio, più adatte a una sua azienda già avviata, e all'inizio accontentati dell’indispensabile. Compra ciò che puoi permetterti, che funziona e che è necessario, lascia stare il superfluo.

Step 7 Mettiti nei panni del tuo investitore.

  • Non ti scoraggiare se scopri che alcune, o persino tutte le tue idee sono già state adeguatamente soddisfatte dal mercato. Non ignorarlo, ma lavoraci sopra. Potresti fare meglio oppure offrire un prodotto migliore dei tuoi concorrenti? In questo caso, probabilmente conosci bene il mercato e sai come aggiungere valore al tuo prodotto in modi che i tuoi concorrenti non conoscono. In altri casi, potrebbe essere necessario concentrarsi su settori più esclusivi o più ampi rispetto ai tuoi concorrenti.

Step 8 Individua dei potenziali finanziatori.

Come Strutturare l'Azienda

Step 1 Definisci l'attività aziendale.

  • In che modo il tuo prodotto/servizio renderà la gente capace di fare le cose meglio, a un minor prezzo, in maniera più sicura, in modo più efficace? Il tuo ristorante, maderà in estasi i palati delle persone con nuove sensazioni di gusto? La tua trappola per i topi aiuterà la gente a catturare il topo senza che si sentano male? Il tuo bagnoschiuma al profumo di bubble gum rivoluzionerà la maniera in cui i bimbi faranno il bagno la sera?

Step 2 Scegli una strategia vincente.

  • Il tuo vantaggio competitivo potrebbe includere una speciale caratteristica che non si trova nei prodotti concorrenti. Può implicare caratteristiche di servizio superiore come consegne più rapide, un prezzo inferiore, o venditori più premurosi, attenti - questi sono strategie che non devono mai essere sottovalutate, perché molte aziende con il tempo “si siedono sugli allori” e possono essere messe in difficoltà offrendo ai clienti esperienze e prodotti migliori di quanto non si aspettino. Anche se il tuo prodotto o servizio è già ben presente sul mercato, magari stai creando una immagine o un brand di qualità o una reputazione eccezionale.

Step 3 Progetta la tua impresa.

  • Tieni presente che, senza dubbio, i tuoi piani iniziali cambieranno non appena il tuo business comincia a crescere. Potresti avere bisogno di assumere più manager per supervisionare il tuo staff sempre più numeroso o di allestire nuovi dipartimenti per soddisfare la crescente richiesta dei clienti. Le proiezioni di crescita e l’espansione aziendale dovrebbero trovare spazio nel tuo business plan, ma non è quello l'elemento principale su cui concentrarsi. Per ora, avrai sicuramente bisogno di aiuto per cominciare e per ottenere dei finanziamenti che ti permetteranno di avviare l’attività e renderla produttiva.

Step 4 Valuta gli aspetti pratici della conduzione di un'azienda.

  • Gli investitori vorranno sapere se sei in grado di gestire il tuo business. Hai bisogno di assumere dei manager con esperienza da subito? Terrai alcuni degli impiegati già presenti o ne assumerai di nuovi? E dove puoi trovare questi potenziali impiegati?
  • Gli "sponsor" vorranno sapere anche se i tuoi soci lavoreranno insieme a te o se la loro è sia solo una partecipazione finanziaria. La tua pianificazione dovrà specificare ruoli e persone chiave. Posizioni come Presidente, Vice, Direttore finanziario, e i vari Manager di divisione dovranno essere ben definite.

Step 5 Definisci il tuo piano di marketing.

  • Valuta come potrai raggiungere clienti. Cosa dirai loro per persuaderli e convincerli che il tuo prodotto o servizio è migliore, più puntuale, più utile ecc. rispetto prodotti della concorrenza? Se ancora non ci sono prodotti concorrenti, come riuscirai a spiegare in maniera appropriata l'utilizzo e l'utilità del tuo prodotto in relazione ai bisogni del cliente?
  • Quali iniziative pubblicitarie e promozionali adotterai? Per esempio, offerte due al prezzo di uno oppure omaggi contenuti in scatole di cereali per bambini? Dove puoi trovare la più grande concentrazione di bambini sotto gli otto anni o un qualsiasi gruppo che costituisca il tuo mercato?

Step 6 Struttura una forza vendite dinamica.

  • Quale sarà la tua filosofia di vendita di base? Costruire dei rapporti di lungo periodo con pochi clienti importanti o sviluppare una clientela di breve termine ma numerosa?

Scrivere il Business Plan

Step 1 Organizza tutte le informazioni in tuo possesso sull’attività aziendale.

  • Intestazione e Indice dei Contenuti
  • Riepilogo del Progetto, un riassunto della visione aziendale
  • Descrizione Generale dell'Azienda, nella quale offrirai una visione generale dell’azienda e dei servizi offerti al mercato
  • Prodotti e Servizi, all'interno del quale descriverai, in dettaglio, le specificità del tuo prodotto o servizio
  • Piano di Marketing, nel quale descriverai come potrai portare il prodotto ai tuoi clienti
  • Piano Operativo, nel quale andrai a descrivere come opererà l’azienda giorno per giorno
  • Management e Organizzazione, nel quale descriverai la struttura dell'organizzazione e la filosofia che la guiderà
  • Pianificazione Finanziaria, nella quale andrai a descrivere la struttura finanziaria e le richieste di fabbisogni rispetto a i finanziatori

Step 2 Tieni per ultimo il riepilogo del progetto.

  • All'inizio, non ti preoccupare troppo dei maiuscole e minuscole, della punteggiatura o la grammatica. Tutto ciò di cui ti devi occupare è tirare fuori delle buone idee e scriverle. Una volta che avrai un’idea generale, potrai investire il tempo leggendo il piano e correggendo gli eventuali errori. Trova anche qualcun altro che lo ricontrolli e che ti dia dei consigli.

Step 4 Vendi te stesso e la tua azienda.

  • Il tuo curriculum sarà incluso nell’appendice posta alla fine del piano, quindi non è questo il posto per elencare tutti i lavori che hai fatto finora o il fatto che tu possa avere una specializzazione in Storia dell'Arte, specialmente se queste esperienze non esprimono le tue capacità di far partire il tuo Business. Non sottovalutare, comunque, l'impatto di alcune parti del tuo background che potrebbero anche sembrare estranee alla tua nuova impresa. Concentrati su esperienze di lavoro di gruppo, di leadership e valorizza i risultati ottenuti a tutti livelli.

Step 5 Presenta e illustra gli aspetti finanziari del progetto.

  • L'accuratezza dei tuoi numeri e le proiezioni finanziarie è assolutamente cruciale per convincere investitori, istituti finanziari e soci l'idea del tuo business merita di essere finanziata. I dati devono essere anche meticolosamente verificati ed estremamente chiari.
  • Su Internet ci sono alcuni archivi di business plan che di aziende che hanno avuto successo e hanno penetrato il mercato in base a un piano operativo e di marketing ben definito. Dedica il tempo necessario a studiare il mercato osservando il comportamento di un'azienda di successo e considera cosa potrà offrire la tua azienda che la possa distinguere il suo prodotto servizio dagli altri. Assicuravi che la tua attività sia competitiva.
  • Puoi trovare molte fonti di informazione per il tuo business plan. La biblioteca locale e internet sono sempre risorse utili. Se vivi nei pressi di una Università, potresti essere in grado di chiedere un appuntamento con uno dei professori. Potrebbe essere capace di darti delle opinioni utili.
  • Assicurati di citare la fonte delle tue informazioni. In questa maniera troverai supporto per qualsiasi tipo di statistica che metti nel tuo business plan.
  • L'amministrazione per imprese di piccole dimensioni è una risorsa utile per ottenere informazioni; molti altri paesi hanno delle risorse simili, talvolta finanziate dal governo; cerca aiuto su Internet.
  • Mai presentare un business plan improvvisato a potenziali investitori! È consigliabile dare piuttosto un riepilogo del progetto invece che tutta la pianificazione, una volta completata. A volte, investitori troppo impegnati non hanno il tempo di guardare al piano completo, che talvolta può arrivare anche ad essere di 50 pagine.

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Se devi scrivere un business plan, inizia con un riepilogo del progetto che descrive la tua visione d'insieme per l'attività. Continua con una sezione in cui parli dei prodotti e dei servizi che offrirà l'azienda, poi scrivi una sezione sul marketing, in cui descrivi le strategie per informare i clienti dei vostri prodotti. Includi anche un piano operativo in cui descrivi le attività dell'azienda giorno per giorno. Termina il business plan facendo sapere agli investitori ciò di cui hai bisogno. Se hai bisogno di aiuto per condurre le ricerche necessarie al tuo business plan, leggi l'articolo!

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Business Plan : Ecco un’esempio di strategia di marketing applicata al business plan aziendale, si tratta di una specie di carta d’identità dell’impresa

Track record delle operazioni Vuoi sapere come decine di imprenditori hanno diminuito i costi e aumentando le performance e gli utili? Scarica subito il track record delle operazioni

Nella scrittura del Business plan Vengono Illustrati

L’impresa, Il Prodotto O Servizio, Le Tecniche Di Produzione, Le Strategie Di Vendita, Il Mercato Di Riferimento, La Gestione Delle Risorse(Umane, Strumentali, Finanziarie).

Si Chiude Questa Presentazione Con La Sintesi Dell’aspetto Economico-Finanziario, Cioè La Parte Numerica.

In Questa Seconda Parte, Si Forniscono Dati Riguardo Gli Investimenti E Il Bilancio.

Descrizione dell’azienda nel Business plan

Si deve spiegare come è nata l’organizzazione, quale sia lo stato attuale, le competenze e quindi il background che viene messo a disposizione dal team di lavoro.

Prodotti e servizi nel Business plan

A questo punto bisogna spiegare molto bene che cosa si intenda vendere ai consumatori o alle aziende a cui ci si rivolge. Del resto il risultato del lavoro dell’impresa è la creazione di ciò che si vuole immettere sul mercato, quindi bisogna chiarirlo ai finanziatori e ai partner, così che possano valutare la proposta consapevolmente.

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Impostare un business plan

Nell’impostare un business plan di questo importante documento può avvalersi dell’aiuto di alcune persone, anche esterne e dotate di specifiche competenze che saranno in grado di redarlo nel miglior modo possibile.

Esso potrebbe essere un commercialista, magari di fiducia che ci aiuta nella sua redazione e che ci guida, passo dopo passo, nella sua piena riuscita.

Gli elementi che devono essere presenti all’interno del documento sono differenti e molteplici.

La denominazione d’azienda per impostare un business plan

Questi devono essere delineati nella loro interezza ed individuate le varie risorse da utilizzare per perseguirli tutti.

Occorre, poi, elencare i punti di forza dell’azienda, ma anche quelli che si ritengono più deboli.

In questo modo si sarà più incentivati a superare questi ostacoli e a superarli attraverso l’utilizzo di diverse risorse.

Un ottimo business plan deve contenere anche la struttura finanziaria dell’azienda, il capitale sociale presente e tutti i mezzi finanziari che l’impresa utilizza.

Riportare i Mezzi di produzione nell’impostare un business plan

Ci deve essere un elenco dei fattori di produzione impiegati, come il capitale, il lavoro e tutti gli altri presenti all’interno dell’azienda.

Nell’impostare un business plan è fondamentale perché al suo interno abbiamo l’elaborazione della strategia di marketing dell’azienda.

Fondamentale per l’impresa perché determina la sua strategia di mercato.

Proprio per questo motivo è necessario che l’azienda si avvalga dell’aiuto di personale competente.

La strategia di mercato è importante, in quanto determina gli ambiti entro i quali l’azienda estende i suoi prodotti. Più il mercato è ampio e più l’azienda sarà in grado di vendere i suoi prodotti all’interno del mercato.

Definizione business plan: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il business plan in definizione

Definizione di business plan

Il Business plan è uno strumento strategico, che funge da bigliettino da visita quando ci presentiamo in un istituto di credito al fine di ottenere un finanziamento a sostegno della nostra idea imprenditoriale.

Come tutti i bigliettini da visita deve essere efficace, sintetico e deve riportare le notizie importanti al fine di essere ricordati e di distinguerci dagli altri.

Dunque i nostri dati  devono essere organizzati in modo originale e personalizzato.

Pronti ai cambiamenti con un Business plan

Quando si avvia un’impresa si va incontro all’evoluzione del mercato, a ostacoli, inconvenienti e intoppi di vario genere, compresa la necessità dei consumatori di nuovi prodotti.

Meglio saper cavalcare l’onda, ma bisogna essere preparati per questo pianificano con un business plan

Struttura per fare un Business plan

Si deve stabilire se acquistare i locali in cui svolgere l’attività, se prenderli in affitto oppure lavorare online, crescendo passo a passo. Serve un capitale iniziale, bisogna fare i conti con le spese, in cui rientrano anche i beni utili a lavorare e il personale da assumere.

Nel caso si opti per un prestito finalizzato alla creazione di un fondo per l’avvio dell’attività, è bene considerare il costo per la restituzione e quindi l’impegno che si prende con l’istituto di credito nel business plan.

Descrizione del Business Plan

uno schema chiaro e conciso sulle intenzioni imprenditoriali permette una rapida valutazione del Business Plan . Occorre descrivere sinteticamente le principali qualità della proposta.

Soggetti in presentazione del Business Plan

occorre individuare le figure che si occuperanno dello sviluppo del piano di business. Meglio aggiungere sempre un breve curriculum che sottolinei le competenze specifiche dell’ imprenditore e dei suoi collaboratori. Inutile aggiungere che saranno presi maggiormente in considerazione professionisti inerenti alla materia presentata.

La parte descrittiva del business plan

Nella parte descrittiva del business plan va presentata in maniera immediata ed intuitiva l’azienda. In questo senso vanno esposti il progetto, le iniziative, la vision totale dell’impresa.

È importante racchiudere il tutto in una forma che porti alla corretta comprensione da parte del lettore che, ricordiamolo, può essere anche un cliente o un investitore o un Ente al quale l’azienda si rivolge al momento della partecipazione di un bando.

Ai piani strategici ed operativi vanno affiancati le analisi del mercato e della concorrenza e la descrizione dei prodotti o dei servizi offerti.

Per riassumere, nella parte descrittiva del business plan è bene rispettare quattro punti: l’esposizione del business e del contesto ambientale; le strategie e dove si colloca l’azienda nel settore; il piano operativo con elementi di produzione e di marketing (il cosiddetto piano d’azione e come metterlo in pratica); la struttura societaria, ovvero le risorse umane ed il management (e quindi il personale necessario per mettere in atto la produzione).

Da chi è letto il business plan

Prima di tutto la redazione del documento serve proprio a chi lo fa. Oltre alla redazione, bisogna occuparsi della lettura. Infatti il compito è utile a chi lo esegue.

a cosa, chi e perché serve capire come si fa un business plan l’analisi di mercato con le prospettive della soluzione offerta; la forma giuridica e il modello organizzativo con il team imprenditoriale; i prodotti o servizi da vendere; le strategie di marketing e un’accurata analisi economica e finanziaria.

Scrivere un Business plan: Il Business Plan È Un Documento Relativo All’azienda Che Potremmo Definire Come Una Sorta Di Vademecum.

Esso Infatti, Illustra Le Caratteristiche Di Un Progetto Imprenditoriale E Ne Dimostra La Sua Fattibilità Sia A Livello Tecnico – Produttivo, Sia Economico -Finanziario.

Può Essere Redatto Sia In Fase Di Start Up Che Nel Corso Di Piena Attivita’ Aziendale Con Peculiarità Ovviamente Diverse.

business plan a cosa serve: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona e a cosa serve il business plan

a cosa serve il business plan

Il business plan deve rappresentare la fotografia di noi stessi, in quanto titolari, dell’azienda, dei soci, degli operai, degli impiegati, di tutte le risorse umane che si impegnano a vincere la sfida, ossia a realizzare quanto prefissato e, dei beni prodotti e servizi offerti.

Deve fornire informazioni circa i clienti acquisiti e quelli che si intendono fidelizzare, definendo gli obiettivi e le strategie da perseguire per conquistare altri mercati.

Inoltre, il business plan deve essere capace di  fornire una sorta di visura storica, al fine di rendere tracciabile il passato dell’azienda, ossia di sapere quali operazioni hanno interessato l’azienda sin dalla sua nascita, esempio se vi sono stati  incrementi di produttività e aumenti di fatturato che hanno determinato una crescente domanda da parte di clienti di un determinato prodotto, se vi sono stati investimenti significativi in nuovi macchinari, impianti industriali o fabbricati, e se per far fronte alla richiesta è stato  assunto nuovo personale con contratti a tempo indeterminato.

Queste informazioni sono utili in quanto forniscono idee precise sulla solvibilità economico-finanziaria dell’azienda, ossia ci dicono, chiaramente, che l’azienda ha sempre adempiuto ai suoi obblighi e non versa in uno stato di difficoltà aziendale, dunque potrà onorare gli impegni assunti nei confronti degli istituti bancari per ottenere finanziamento e credito, nei confronti di investitori esterni o esteri, o enti pubblici, quali regioni, province, al fine di ottenere contributi e agevolazioni fiscali .

Il business plan è uno strumento, utile e previsionale, con il quale  l’imprenditore può controllare se le linee direttive stabilite sono adeguate al perseguimento dei risultati nel medio-lungo termine al fine di orientare le decisioni all’interno dell’azienda stessa .

Quali risorse inserire nel business plan

È necessario presentare un progetto di business plannel quale sono elencati i costi, per fattori produttivi, da impiegare nella produzione  e definire quali di questi fattori produttivi  sono già nelle disponibilità materiali dell’azienda, in termini di lavoro, capitale e know-how e quale occorre acquisire.

Occorre annotare nel business plan gli investimenti di spesa che si intendono sostenere per realizzare: opere murarie, per le quali devono essere riportate le caratteristiche costruttive dimensionali, allegando i computi metrici e individuando gli estremi che consentono l’identificazione di ciascuna opera nella planimetria generale.

Quali costi sostenere per acquistare il suolo sul quale stabilire  la propria azienda.

L’ammontare di spesa da investire per acquistare o affittare un fabbricato nel quale avviene di fatto la produzione e si esplica l’attività economica, il numero di impianti, attrezzature, macchinari e software che si presume di impiegare nell’attività .

Infine il personale occorrente nella fase di inizio attività ,  alla soddisfazione  dell’investimento,  fino all’esercizio successivo a quello di ultimazione del programma di spesa.

Inoltre devono essere ripartite, le risorse finanziarie di cui abbiamo bisogno per il nostro investimento e  di quelle che già abbiamo in nostro possesso, in fonti interne e fonti esterne. Le prime sono rappresentate dall’apporto di capitale proprio e afferiscono al capitale sociale, agli utili e ai prestiti dei soci.

Le seconde, fonti esterne, si riferiscono alle risorse finanziarie acquisite presso terzi, il capitale di debito, quali, finanziamento commerciale; debiti verso banche e istituti finanziari;  fondi pubblici ed agevolazioni finanziarie e/o fiscali.

Cosa serve per realizzare un business plan efficace

Ovviamente dovrà riportare in copertina il nome, l’indirizzo e la ragione sociale dell’azienda, oltre ai dati personali dell’imprenditore.

Il secondo elemento dovrà riguardare la descrizione del progetto, ovvero l’idea di quello che si vuole realizzare, con una descrizione dettagliata dei prodotti o dei servizi che l’azienda è destinata a fornire.Un’analisi dei materiali necessari, delle fasi di lavorazione e dei costi potranno fornire una facile individuazione dei punti di forza e di quelli critici.

business plan – finanziamento: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il finanziamento business plan

la parte finanziaria del Business plan

illustrare costi, potenziali ricavi e finanziamenti necessari, indicando come e dove si reperiranno.

In questo articolo vedremo alcune considerazioni su come strutturare il lancio di un impresa con un piano strategico e il Business plan

La redazione di un piano strategico o Business plan per i propri affari, o per la brillante idea imprenditoriale che potrà cambiare radicalmente la nostra vita, non può essere affidata a sedicenti espertoni o inesperti improvvisati.

Al contrario è di vitale importanza per la riuscita di ogni azione mirata all’ottenimento di un potenziale successo, circondarsi non solo dei pareri ma dell’esperienza che solo un professionista navigato del settore può garantire.

Valutazioni finanziare dell’imprenditore attraverso il business plan

Occorre redigere  il business plan quale elemento caratterizzante ai fini della valutazione circa la fattibilità economico-finanziaria di un’iniziativa di investimento, sia che essa rappresenti l’inizio di una nuova attività, in fase di startup, sia che costituisca ampliamento della stessa.

L’imprenditore dovrà valutare se la sua idea possa essere attrattiva,  prendendo come punto di riferimento un mercato preciso in cui vuole operare, a tal fine deve condurre delle indagini, fare degli studi, fare ricerca.

Deve capire come potrebbe essere percepito il prodotto, che intende immettere su un nuovo mercato, o un nuovo servizio che  voglia offrire ai clienti, suoi potenziali acquirenti e, se lo stesso è capace di soddisfare i bisogni di tutti i consumatori o di alcuni, mediante una procedura specifica definita segmentazione della domanda.

Successivamente dovrà stabilire le modalità di produzione del bene o servizio. Occorre quantificare la domanda corrente e prevederne, in base a stime, la sua evoluzione , la sua crescita futura.

Deve stabilire il prezzo al quale offrire  il bene tenendo in considerazione la concorrenza e il lato dell’offerta , gli eventuali concorrenti già presenti  nel  mercato selezionato, se producono lo stesso bene o offrono lo stesso servizio e a quale prezzo, e  i potenziali concorrenti futuri.

Deve infine  presentare il suo progetto  a finanziatori esterni, istituti di credito, amministrazioni sovranazionali, nazionali e locali che dovranno esprimersi sull’efficacia del progetto per concedere finanziamenti o contributi.

Piano economico-finanziario strategico

Al fine di elaborare un piano economico-finanziario strategico occorre definire il nostro fabbisogno finanziario corrente, composto da capitale circolante , ossia da disponibilità liquide, crediti v/clienti e tutto ciò che è liquidità per far fronte nel breve termine a esigenze immediate, finanziato  con  passività a breve, diversamente dal fabbisogno consolidato costituito da tutto ciò che deve essere impiegato nel ciclo produttivo per più anni, ossia l’attivo immobilizzato,  quali impianti macchinari, attrezzature, veicoli.

Affinché il piano sia ottimale e in perfetto equilibrio è necessario che le disponibilità liquide utilizzate per costruire la struttura aziendale siano superiori alle spese sostenute in fattori produttivi pluriennali. Pertanto è necessario che si realizza la seguente ipotesi: attività correnti > attività immobilizzate;

Allo stesso modo è considerato piano strategico se il capitale proprio, detto anche patrimonio netto , dato dalla differenza tra le attività e le passività e di tutte le risorse interne che l’azienda dispone per potersi autofinanziare, ricorrendo a mezzi propri, è superiore  alle passività consolidate e alle passività correnti.

L’equilibrio finanziario è determinato anche dal capitale circolante netto positivo, rappresentato dalle attività correnti e le passività  correnti, infatti se dagli elementi che compongono l’attivo corrente, quali crediti verso clienti, magazzino prodotti finiti, in lavorazione e materie prime, anticipi a fornitori e dagli elementi che compongono il passivo corrente, quali, debiti verso fornitori, debiti verso dipendenti, debiti tributari, emerge una differenza positiva, l’azienda dimostra di essere in equilibrio e di riuscire a far fronte agli impegni senza utilizzare le fonti di finanziamento interno, cosicché da destinare le risorse liquide ad altre attività.

Pertanto le attività correnti sono costituite da crediti che si prevede di incassare nel breve periodo e le altre attività per le quali si prevede il realizzo nel breve termine (entro 12 mesi). Le passività correnti sono quelle per  cui si prevede l’estinzione nel nello stesso lasso di tempo.

Se il capitale circolante netto è negativo significa che il finanziamento di attività immobilizzate , esempio l’acquisto dei fattori produttivi, quali macchinari, veicoli, impianti, ect sta avvenendo con fonti a breve termine, dunque stiamo svuotando  la nostra cassa.

In questo caso il capitale circolante netto assume valore negativo e si verifica uno squilibrio finanziario.

L’impresa non è in grado di far fronte ai propri impegni di pagamento.

Quindi sarà necessario procedere ad incrementare le attività correnti e a ridurre le passività correnti.

Allo stesso modo, l’acquisto di impianti, di macchinari, di veicoli e di altri fattori produttivi destinati ad un uso pluriennale all’interno dell’azienda, dovrebbe essere effettuato con capitale di debito di lungo periodo o con capitale proprio.

Dopo aver analizzato tutti gli adempimenti, avrai sicuramente capito che i modelli di business plan sono tanti e si differenziano da caso a caso, ora per  consentirci  di consigliarti al meglio sulla strategia, da usare e mettere in pratica, per la tua attività, sia essa una nuova che una già esistente, devi mettere in pratica un buon marketing che ti consente di posizionare il tuo prodotto, di stabilire la politica di prezzi da seguire, di scegliere i canali distributivi e costruire la tua rete di vendita, nonché di adottare una politica finanziaria e commerciale  al fine di conseguire un vantaggio competitivo consolidato.

Inoltre il piano economico-finanziario strategico è un elemento chiave per acquisire credibilità e convincere la banca o altri istituti a favorirti una linea di credito privilegiata pertanto è necessario sfruttare al massimo le sue potenzialità rendendolo appetibile agli occhi dei finanziatori .

Possiamo aiutarti ad elaborarlo, iniziando ad analizzare tutti gli aspetti, partendo proprio dalla tua attività, dalla tua azienda o dalla tua idea progettuale.

Hai acnora dubbi su come rendere appetibile il Business plan per il finanziamento bancario? scrivilo nei commenti

Il business plan esempio è quel documento che racchiude tutte le aree di attività dell’azienda. In pratica si tratta di una specie di carta d’identità dell’impresa, che contiene gli obiettivi che si vogliono raggiungere e le Strategia di Marketing che si intendono adottare.

Piano finanziario nella strategia di business plan marketing

Il business plan esempio dovrà poi contenere un piano di finanziamento, con la previsione dei costi di gestione e l’individuazione delle fonti di finanziamento iniziali, se necessarie, e dell’eventuale prospetto di rimborso.

Un altro fattore molto importante all’interno di un business plan esempio è costituito dai risultati di una precedente indagine di mercato. Una volta individuato il target di pubblico e la presenza di concorrenza nel settore, l’imprenditore potrà definire il miglior sistema di distribuzione del proprio prodotto e la reale fattibilità del progetto.

Una volta effettuata l’indagine di mercato ed aver compreso quali siano le reali possibilità di riuscita del progetto, l’imprenditore potrà dipingere il profilo del suo consumatore ideale.

come fare un business plan: La strategia del business

All’interno del business plan strategico, oltre che i dettagli sul prodotto, dev’esserci anche una strategia commerciale di vendita e pubblicizzazione, ovvero quello che viene identificato dalla parola marketing.

Il marketing è quel complesso di azioni che segue la produzione e la commercializzazione del prodotto e si occupa di diffusione pubblicitaria del prodotto stesso.

Il miglior prodotto del mondo, insomma, non viene acquistato da nessuno se nessuno sa che quel prodotto esiste.

Le strategie di come fare un business plan marketing sono diverse e complesse, ma tutte mirano alla fidelizzazione.

Una volta che un cliente è stato portato ad acquistare quel prodotto, lo scopo dell’azienda è renderlo un cliente abituale, che acquista sempre quel tipo di prodotto e non si rivolge a competitor.

Nell’ambito del piano di marketing, questo si traduce normalmente in facilitazioni esplicite per i clienti affezionati, che possono spesso godere di sconti o promozioni personalizzate.

Come trovare i finanziamenti con un Business plan

Servono capitali per investire nell’avvio e anche nella crescita, nella produzione e nel marketing. Ci vuole uno studio sui potenziali guadagni e sulle strade da seguire per trovare sostegno economico.

Ogni progetto che si rispetti non può non possedere un adeguato Business Plan.

In cosa consiste questo termine? Si tratta di un documento che riporta tutte le caratteristiche progettuali imprenditoriali indispensabili quando si vuole ottenere un finanziamento.

Si può capire, quindi, l’estrema importanza che riveste questa preparazione allo sviluppo di una qualsiasi attività che richieda un investimento di capitale.

Piano economico di fattibilità del Business Plan

chiedendo un finanziamento è necessario anche presentare una lista approssimativa delle spese (quindi dell’ammontare del finanziamento) nonché un piano di rientro e di ammortizzazione delle spese stesse. Qualsiasi banca o società finanziaria richiederà una dettagliata documentazione.

Investimenti, bilancio e la parte economico-finanziaria nel business plan

Per quanto concerne la parte economico-finanziaria, questa è inerente agli investimenti e al bilancio societario.

Per semplificare possiamo dire che in questa parte va tradotto numericamente tutto ciò che è stato esposto nella parte descrittiva.

Ampio spazio perciò a prospetti, anch’essi intuitivi e di facile lettura, che guidino il lettore per mano fino alla fine. Attenzione però: il business plan è uno strumento di grande efficacia, ma è bene che i dati numerici siano veritieri in un determinato momento storico e che rispecchino fedelmente quanto è riportato nella prima parte del documento.

Solo così l’azienda avrà a disposizione un ottimo biglietto da visita e sarà capace di attrarre investitori. Due in questo caso i punti da tenere bene a mente e da esporre: i finanziamenti e gli schemi economico-finanziari.

Il primo punto riguarda le risorse che l’impresa ha intenzione di attivare per una crescita costanze della stessa oppure per riorganizzarla. Sono, insomma, le fonti di copertura. Il secondo punto comprende proiezioni sui risultati del periodo di riferimento, la valutazione della redditività ed eventualmente il fabbisogno di capitale.

Gli imprenditori di un’azienda devono rendersi conto dell’andamento del mercato attraverso l’analisi di mercato approfondita. Per questo motivo, prima di qualsiasi investimento o promozione del prodotto è bene effettuare un’analisi del mercato.

Pianificare nel Business plan la chiarezza sugli investimenti

Si passa così alla parte economico-finanziaria, più schematica, contenenti i numeri dell’azienda e con prospetti per puntare ancora sulla chiarezza.

Si parte con la situazione attuale e si procede con le previsioni nel breve e lungo periodo, per poi passare alle fonti di copertura.

Queste ultime sono importanti per capire dove ha intenzione di andare l’azienda e quanto lontano: a quali investimenti si sta pensando? E come si ha in mente di portarli a termine?

Questa parte del pianificare nel Business plan si chiude solitamente con i flussi di cassa e con altri due documenti: lo stato patrimoniale ed il conto economico.

Quando si decide di avviare una propria impresa, ci si deve occupare della pianificazione, di fare un programma delle azioni da intraprendere, insieme a un preciso studio del mercato e del territorio su cui insiste.

Business plan come strumento di pianificazione finanziaria

Il Business plan non è importante solo per ottenere un finanziamento ma è un documento che dovrebbe guidare l’azienda nelle proprie attività quasi quotidiane.

Attraverso un costante confronto con questo documento, i manager possono controllare se l’azienda sta procedendo rispettando la strategia e gli obiettivi che si era prefissata.

Si potranno così pianificare meglio le priorità, e seguirle in un ordine più definito, controllando date e scadenze.

Da non sottovalutare anche l’eventuale confronto dei dati finanziari con quelli stabiliti nel piano che consentiranno di prendere tutte le misure necessarie affinché non ci discosti troppo da esse.

Insomma il Business plan può fungere da promemoria dei punti più importanti che l’azienda deve seguire per mantenersi coerente con le strategie intraprese.

La redazione del business plan è fondamentale per qualsiasi startup, serve in primis al a chi lo redige e poi a eventuali finanziatori e partners utili allo sviluppo dell’idea imprenditoriale.

Per avere successo si devono curare la forma e i contenuti ed è per questo che si deve seguire uno schema preciso.

Per agevolare i futuri imprenditori c’è un sistema ben strutturato di creare un Business plan in 7 passaggi

Si tratta di una scaletta da riportare nel documento, mettendo i contenuti a ogni voce indicata nel modello.

Si tratta dei punti essenziali per spiegare la propria proposta e per avere una chiara via da seguire per compiere ogni passaggio necessario alla creazione dell’impresa e al raggiungimento del successo.

business plan progetto: in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il progetto di business plan

Politiche sociali e partnership nel progetto di business plan

I lavoratori vanno resi partecipi degli obiettivi da raggiungere, perché vengano responsabilizzati maggiormente e si possa attuare il lavoro di squadra. Al tempo stesso si deve pianificare la collaborazione con professionisti e aziende che possano aiutare lo sviluppo dell’idea e fornire il necessario supporto tecnico.

progetto di Business Plan Operativo

vengono descritti con chiarezza i tempi, i modi e i luoghi dell’impresa. Si tratta del fulcro del Business Plan: spieghiamo in pratica cosa vogliamo fare, dove vogliamo localizzarci e quanto tempo occorre. Alcune voci possono sovrapporsi con altri paragrafi ovviamente.

Impatto del Business Plan

sezione, questa, estremamente sensibile. Non trascurate mai l’impatto sull’ambiente, oggigiorno bisogna fare i conti spesso con questa voce soprattutto se i progetti interessano zone ampie di campagna o vicine a centri abitati.

Queste sono alcune delle caratteristiche di un Business Plan e possiamo osservare come sia estremamente articolato. Ecco perché, a meno che non siate esperti del settore, è sempre meglio, lo ripetiamo, rivolgersi a un buon professionista. Il successo dell’obbiettivo finale (finanziamento) è strettamente connesso ad una precisa e convincente compilazione di questo documento.

Il business plan o documento di pianificazione di un’azienda è strutturato essenzialmente in due macro aree: l’area descrittiva e l’area economico-finanziaria.

Il piano fotografa la realtà dell’impresa e la imprime sia nel contesto ambientale sia nel momento storico e, allo stesso tempo, la proietta nel breve e nel lungo periodo attraverso analisi di fattibilità dal punto di vista economico-finanziario.

Il progetto spiegato semplice attraverso il business plan

Per pianificare nel Business plan, ovvero il documento che sintetizza un progetto imprenditoriale bisogna introdurre in modo vincente l’impresa e suddividere chiaramente le parti che compongono il documento (parte descrittiva e parte economico-finanziaria) permette di porre le basi per futuri investimenti e per delineare cosa fa la società, per chi e con quali obiettivi.

L’arte di saper pianificare nel Business plan sta proprio nel fatto che il documento potrà essere visionato dai clienti, dai probabili futuri imprenditori e dagli enti con cui l’azienda viene a contatto per la partecipazione a bandi e a gare d’appalto.

Per questo è fondamentale avere sempre a disposizione un business plan aggiornato e ben strutturato e per gli stessi motivi esso dovrebbe essere elaborato da un commercialista fidato con competenze sia descrittive sia analitiche.

Rischio business plan : in questo articolo andremo a capire le basi di come funziona il Rischio business plan

Rischio e guadagno Business Plan

si tratta di un altro punto fondamentale da non estromettere mai. Chiunque si esponga con un investimento deve essere chiaramente avvertito sia del presunto guadagno che dell’entità del rischio.

Definizione degli obiettivi business plan

Si definiscono gli obiettivi, chiarendo con precisione dove si vuole arrivare, cosa si vuole fare e chi si desidera raggiungere.

Si pensa alle eventuali partnership, si stabiliscono dei tempi e si fanno i conti con le spese, i potenziali guadagni e i finanziamenti ottenibili da investitori, sovvenzioni e prestiti.

Insomma, il business plan diventa la concretezza del sogno. Grazie al documento si mette nero su bianco che cosa si andrà a fare e il perché.

Dividere la scrittura del business plan in Due Macro Aree

La Prima, Descrittiva (O Qualitativa) La Seconda, Economico-Finanziaria (O Quantitativa).

Si Presentano Sommariamente L’impresa E La Finalità Che Si Intende Realizzare Tramite L’esercizio Della Stessa.Per La Parte Descrittiva Si Inizia Con Un Executive Summary, Una Specie Di Riassunto Di Tutto Il Documento.

Viene Fatta Una Panoramica Sintetica (Ma Allo Stesso Tempo Dai Toni Accattivanti) Di Tutto Ciò Che Riguarda L’azienda Nel Momento Presente E Su Un Piano Prospettico Di Media – Lunga Durata (Circa 3-5 Anni).

Gestione e organizzazione aziendale nel Business plan

Bisogna spiegare chi comporrà l’amministrazione e la direzione dell’impresa, quali saranno i vari ruoli e come si intende operare.

Business plan con un modello di marketing e finanziario

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come preparare un business plan

Business plan: come crearlo e a cosa serve in azienda

Business Coaching Italia

  • 20 Luglio 2022

Hai bisogno di un business plan per la tua attività ma non sai da dove partire? Se vuoi conoscere i segreti per creare un buon business plan per la tua  impresa , segui passo per passo questo schema ma prima di iniziare a vedere come costruire un piano di business, approfondiamo a cosa serve questo documento direzionale e perché è così importante per le aziende.

Continua a leggere l’articolo su  Business Coaching Italia  per scoprire di più.

Business Plan: definizione e funzione in azienda

Un business plan è un documento aziendale diviso per capitoli che ha la funzione di illustrare come un’ idea possa concretizzarsi in un progetto imprenditoriale . 

A cosa serve un business plan? Le funzioni di un business plan sono 9:

  • un business plan serve a mettere nero su bianco l’idea d’impresa;
  • serve ad avere un quadro sintetico della effettiva realizzabilità dell’idea imprenditoriale;
  • serve a pianificare ;
  • serve a  organizzare ;
  • serve a delineare strategie promozionali ed economicamente sostenibili
  • funge da linea guida per il team dei  manager ;
  • serve all’imprenditore a trasmettere chiaramente la propria vision, mission , il  core business  aziendale;
  • serve a valutare l’andamento dell’insieme del progetto imprenditoriale;
  • illustra come dove e in che misura reperire risorse economiche e umane per il funzionamento di ogni processo.

Un business plan è necessario a tutte le imprese, a quelle nascenti come a quelle già ben avviate.

L’utilità di creare un business plan è spesso sottovalutata ma un piano di business aiuta a ragionare e trovare nuove strade, evitare errori, alloccare bene le risorse, trovare nuovi investitori, organizzare, pianificare.

Come si fa un business plan

Per redigere un business plan si deve partire dall’avere una visione schematica, un modello che abbia punti da seguire che possano offrire la possibilità di una facile lettura e separazione delle varie aree di progetto.

Fissa bene questi 11 punti che saranno una visione dello schema per scrivere il piano per il tuo business:

  • bisogna creare un’indice;
  • creare un sommario esecutivo;
  • scrivere una descrizione dell’impresa;
  • scrivi l’offerta ai clienti;
  • un’analisi del mercato;
  • pensare a strategie per veicolare i messaggi e promuoversi;
  • un piano operativo;
  • pianificare la crescita dell’azienda ;
  • l’organizzazione aziendale , la suddivisione dei processi , l’allocamento e il dimensionamento delle risorse ;
  • un piano economico finanziario;
  • allegati vari.

Creare uno schema o un modello personalizzato agevola il raggiungimento degli  obiettivi aziendali , il perseguire gli scopi dell’impresa che passano attraverso l’aumento della produttività e del fatturato .

Come si scrive un business plan

Prima di analizzare uno ad uno i punti necessari per redigere un business plan, sappi che questo documento aziendale deve essere:

  • comprensibile;
  • esauriente. 

Vediamo come scrivere un business plan, analizzando punto per punto le 10 sezioni che compongono il documento.

Guarda questo video per capire come creare un business plan di successo.

L’indice del business plan

Un business plan che si rispetti parte ovviamente dall’indice in cui sono elencate tutte le altre voci che compongono il piano. L’indice così come accade per un libro, offre la possibilità a chiunque, anche alle risorse del personale che subentrano nel progetto, di poter apprendere velocemente tutto l’insieme dell’idea imprenditoriale.

Oltre a ciò, strutturare un business plan con un indice, agevola la circolazione delle informazioni a tutti i livelli dell’organizzazione.

Il Business Plan deve descrivere un progetto imprenditoriale e dunque  le voci che vengono inserite  nel documento devono riguardare obiettivi, strategie, vendite, marketing, previsioni finanziarie e piani strategici. Un business plan che aiuta a chiarire la tua idea di business è quello in cui vengono inserite  le seguenti voci:

  • sommario esecutivo;
  • i prodotti;
  • il mercato;
  • la concorrenza;
  • il marketing;
  • ubicazione;
  • approvvigionamento;
  • risorse Umane;
  • analisi di rischi e coperture;
  • l’area finanziaria;
  • il Piano B.

Prima di cominciare a leggere, tieni presente che devi  scrivere il business plan  tenendo presente la situazione attuale, e quella futura. In ogni voce del documento dunque, dovrai inserire informazioni e considerazioni, allo scopo sia di verificare lo stato attuale, che di prevedere il percorso per raggiungere nuovi o più chiari obiettivi.

a cosa serve il business plan per l'azienda

Sommario esecutivo

L’ executive summary è un breve riassunto dell’idea alla base del tuo progetto aziendale. Poiché è il punto su cui si focalizzeranno gli eventuali finanziatori del progetto, il sommario esecutivo deve essere chiaro e deve catturare l’interesse di chi lo legge. Puoi anche conservare la stesura di questa parte alla fine, in modo da avere un’idea ben definita di cosa andare a mettere in evidenza. 

La descrizione dell’impresa

In questa parte devi illustrare la tua impresa:

  • di che impresa si tratta;
  • cosa offre;
  • qual è la struttura;
  • quali vantaggi offre rispetto ai competitor. 

Sempre in questa sezione, aggiungi una descrizione degli obiettivi che vuoi raggiungere e in quanto tempo. Infine, descrivi da chi è composta la tua squadra.

“In pratica, cosa scrivere in dettaglio nel business plan alla voce dedicata all’azienda?”

Io ho inserito una serie di elementi che mi hanno mostrato il passato dell’impresa, le dimensioni, la  reason why, le problematiche che ho riscontrato e tanto altro.

Suggerirei di scrivere in questa voce del documento una serie di notizie come:

  • contesto storico;
  • obiettivi e linee guida;
  • reason why;
  • organizzazione;
  • situazione attuale.

Contesto storico

Per  contesto storico   dell’impresa intendo l’anno di fondazione, chi ne faceva parte, quali ruoli ricopriva, quali erano gli obiettivi, quali le criticità che hai incontrato nel percorso, le scelte, i capitali a disposizione, il contesto storico del mercato.

Obiettivi aziendali

Nella voce   obiettivi aziendali  ti suggerisco di scrivere gli obiettivi di crescita ma anche lo scopo commerciale dell’impresa che contempla anche la reason why. Esempio, dare la possibilità al consumatore Y di avere il vantaggio Z, nella situazione X grazie al prodotto N.

Organizzazione

Alla voce  organizzazione aziendale , dovresti scrivere com’è attualmente organizzata la tua impresa per perseguire gli obiettivi.

Chi è il capo? Chi prende le decisioni? Chi si occupa del commerciale? Chi si occupa dello sviluppo? E del marketing?

Insomma, in questo caso devi scrivere esattamente l’organigramma attuale dell’impresa . Aiutandoti con  l’analisi dei processi aziendali  che partono dall’input, percorrono i vari processi interni fino all’output.

In questo caso,  fare il business plan  ti può aiutare anche a stabilire quali sono i processi, e a chi delegare ruoli e mansioni specifici.

Approfondisci:

  • Disorganizzazione aziendale
  • Come migliorare la gestione del tempo

Situazione attuale

Durante la scrittura del tuo piano di business, alla voce  situazione attuale , ti suggerisco di utilizzare quanto scritto in precedenza, per scrivere una sintesi dello stato attuale del contesto, degli obiettivi, dell’organizzazione. Oltre a ciò, ti consiglio di scrivere anche i risultati conseguiti nell’ultimo anno, per questo puoi servirti di importanti indicatori di crescita aziendale che mostrano lo stato di solidità, affidabilità, solvibilità, reddituale della tua impresa.

creare un business plan per l'azienda

Descrivi cosa offri 

In questa parte devi parlare del prodotto o del servizio che offri. 

Sottolinea:

  • le peculiarità del tuo prodotto o servizio, allegando anche immagini grafici analisi del prodotto;
  • i suoi possibili usi;
  • perché è diverso dagli altri prodotti o servizi che offre la concorrenza;
  • i possibili sviluppi futuri, il ciclo di vita del prodotto.

“Cosa scrivere dunque nella voce del business plan dedicato ai prodotti?”

Questa voce del business plan suddividila in 3 parti:

  • prestazioni di mercato;
  • protezione prodotti;

Prestazioni di mercato

Nella voce del business plan prestazioni di mercato , scriverei il catalogo di prodotti offerto. Che prodotto o servizio commercializza l’impresa? Qual è la provenienza? Vengono creati o acquistati da fornitori? Quale esigenza risolvono? Il prodotto è unico? Sono estensioni di linea? Rispondono solo a un segmento di mercato? Come viene erogato il servizio?

I prodotti sono pronti?

Riguardo alla  protezione dei prodotti,  a mio avviso devi scrivere se rispettano normative vigenti, se esistono brevetti, se le certificazioni di legge sono corrette.

Identifica i tuoi clienti

Nella sezione del business plan di prodotti e servizi dedicata ai  clienti , ti suggerisco di scrivere chi sono i tuoi clienti, a chi è rivolto il tuo prodotto.

Il percorso decisionale d’acquisto è ampio, un prodotto potrebbe essere ad esempio utile a chi si avvicina a una categoria di prodotti, o a chi è esperto della categoria. Queste sono considerazioni e notizie che bisogna per forza scrivere in un business plan.

Fai un’analisi di mercato

In questa sezione del business plan devi riportare una dettagliata analisi di mercato:

  • in che modo è targettizzato il mercato;
  • come si evolve la domanda;
  • le norme su cui si regola il mercato;
  • chi sono i tuoi concorrenti e come sono posizionati;
  • crea delle buyer personas: qual è il target dei tuoi clienti (quali sono le caratteristiche demografiche, geografiche, psicografiche e comportamentali).

come si pianifica un business plan aziendale

Strategia di marketing

In questo capitolo del business plan devi parlare della strategia che attuerai per raggiungere e aumentare nuovi clienti e fidelizzarli , imponendoti nel mondo del mercato. Specifica il prezzo del tuo prodotto o servizio, illustra come vuoi promuoverlo e attraverso quali canali. Puoi anche riportare una previsione di vendita e fatturato per il tempo considerato nel tuo business plan.

Il piano di operatività

Qui è bene specificare nel dettaglio:

  • come produci il prodotto , con quali risorse e procedimenti;
  • come hai intenzione di offrire assistenza post-acquisto ai tuoi clienti , non sottovalutare mai questo punto imprescindibile per fidelizzare i clienti.

La struttura del team manageriale

In questa parte del business plan descrivi la struttura del tuo team manageriale (profili dei dirigenti, titoli e qualifiche, esperienze professionali, ruolo all’interno della tua impresa). Pianifica anche l’assunzione e la gestione delle risorse umane (di quante e quali professionalità avrai bisogno, le loro competenze, le loro mansioni).

Business plan: ubicazione

Questa è una delle voci che più viene fraintesa da chi vuole scrivere un business plan. A mio avviso qui puoi scrivere delle annotazioni sul domicilio dell’impresa, degli uffici ( leggi qui come organizzare l’ufficio ), del magazzino. Come per i capitoli precedenti del business plan inserisci in questa voce un elenco di entità da commentare.

  • amministrazione;

Scrivi se per realizzare il tuo progetto hai bisogno di nuovi uffici, un deposito più grande, nuovi processi interni, un piano di assunzioni, l’acquisizione di nuovi software e gestionali per snellire i carichi di lavoro e le procedure, abbattere i costi.

 In questo caso, hai bisogno di scrivere quante più notizie possibili e di considerare l’ampliamento degli spazi, l’aumento dei punti vendita, e per sommi capi quanto potrebbe costarti. Tutto in relazione ovviamente agli obiettivi che ti sei prefissato di raggiungere.

Approvvigionamento

Riguardo all’approvvigionamento, devi scrivere se la tua impresa ha disponibili o deve acquisire strumenti, mezzi di produzione, tecnologie, per far fronte al raggiungimento degli obiettivi. Devi scrivere se lo farai direttamente, o affiderai magari a partner esterni o noleggerai.

Qual è il   know-how  dell’impresa? Come vengono conservate e documentate le nozioni e le conoscenze? Sono appannaggio di una cerchia ristretta di persone o l’informazione circola in azienda in modo propositivo?

Per raggiungere gli obiettivi, hai il  personale adeguato? O  hai bisogno di un piano di assunzioni per gestire correttamente la crescita? Scrivi delle considerazioni oggettive sulle difficoltà nel raggiungere gli obiettivi che ti stai prefiggendo.

cos'è un piano di business

Analisi dei rischi

Nel tuo business plan devi a mio avviso annotare anche possibili rischi e le coperture per tali eventi negativi.

Da dove potrebbero derivare I rischi? Internamente all’impresa o esternamente? Hai le coperture assicurative, economiche per far fronte all’insorgenza di eventi negativi?

Un rischio interno potrebbe essere dovuto al personale limitato, un dipendente che ti chiede ferie improvvise potrebbe creare problemi sia di malcontento che di produttività. Magari è proprio colui che ricopre ruoli chiave o che ha competenze specifiche che gli altri non hanno.

Se mettere nero su bianco quali sono i possibili rischi interni all’impresa è importante, al fine della sopravvivenza e della serenità aziendale, c’è bisogno per quanto possibile di prevedere anche i rischi esterni.

Rischi esterni, potrebbero essere giuridici, economici, una pandemia. Analizza il contesto del tuo mercato e comprendi se possano nascere problemi dovuti a situazioni politiche, territoriali o altro.

Il piano finanziario

E’ il momento di fare i conti. In questo punto del piano di business dovrai includere i seguenti documenti:

  • spese iniziali e capitale: spiega quanto costa avviare l’attività e come otterrai i fondi necessari;
  • una proiezione mensile di profitti/perdite ;
  • una proiezione di profitti/perdite a 3 anni;
  • una proiezione del flusso cassa di un anno;
  • una proiezione del flusso cassa triennale;
  • un bilancio dei primi 3 anni;
  • un calcolo di pareggio (break even point).

Se negli ultimi paragrafi ho posto meno attenzione, in questo dobbiamo ritornare a segmentare il capitolo perché le finanze aziendali sono forse la parte più importante di tutto il piano.

  • quadro retrospettivo;
  • conto economico ;
  • finanziamenti;

Quadro retrospettivo

Alla voce  quadro retrospettivo  devi scrivere cosa è accaduto negli ultimi anni all’impresa in ottica di finanze. Quali fatturati hai ottenuto? Con che tasso di crescita? Che utili hanno prodotto? C’è correlazione tra gestione della liquidità e fatturati? 

Fino ad oggi, quando hai preso decisioni finanziarie, le hai prese osservando il fatturato o la reale capacità economica? la tua impresa ha un buon merito creditizio?

In questo caso, scrivi sia la situazione attuale che la condizione finanziaria che dovrebbe servirti per raggiungere gli obiettivi e mantenere la crescita dell’impresa almeno da Micro a Piccola.

Conto economico

Riporta il  tuo conto economico  nel business plan proprio qui come segue:

  • fatturato netto;
  • spese per merci;
  • utile lordo;
  • costi operativi;
  • utile netto;
  • investimenti;

I tuoi conti sono apposto? Hai preso troppi dividendi? Non hai fatto investimenti? Insomma, sii più obiettivo possibile.

La stessa cosa dovrai farla con il tuo b ilancio d’esercizio.

In seguito, scrivi nel business plan come prevedi di finanziare l’espansione , la crescita, la persecuzione di nuovi e più ambiziosi obiettivi. Ti affidi a ciò che è il fatturato generabile dalla tua probabile e futura azione aziendale? O come fanno gli imprenditori avveduti prevedi coperture? E queste coperture chi te le offre? Le banche? la finanza agevolata? Un’ipoteca sulla casa? Una sponsorizzazione? la cessione di quote?

Riguardo al capitolo finanziamenti, devi anche aggiungere delle considerazioni riguardo alla situazione inerente alle  imposte .

Scrivi innanzitutto la tua forma societaria, hai una società di persone o capitali? e valuta annotando se è il caso di modificarla per questa riorganizzazione. Scrivi quali imposte hai versato, scrivi, quali imposte potresti versare in un ipotetico aumento di fatturato, nella riorganizzazione aziendale che stai prevedendo redigendo il tuo business plan. 

Nella parte conclusiva del business plan dovrai allegare tutti quei documenti necessari alla completezza del piano:

  • studi di settore;
  • elenco delle attrezzature o strumenti necessari da acquistare o che già possiedi;
  • copie del contratto di locazione;
  • ricerche di mercato;
  • calcoli e proiezioni dettagliate.

Crea il tuo business plan

Se hai bisogno di creare un business plan, noi di Business Coaching Italia possiamo aiutarti in modo produttivo. Ovvero, la nostra mission è allenare e affiancare gli imprenditori online . Questo perché un’imprenditore che compra una classica consulenza aziendale, deve adeguarsi alle impostazioni fredde e distaccate che un classico consulente d’azienda può offrire semplicemente prendendo dati, chiudendosi nel suo studietto, e presentando un piano. 

Mentre, avere un business coach che si immerge insieme all’imprenditore nelle dinamiche aziendali, nelle difficoltà che ogni giorno si presentano, si può avere un’aiuto nel migliorare i ragionamenti che sono alla base di una reale crescita dell’impresa.

Contenuti dell'articolo

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Business Coaching Italia

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Cos’è un business plan e come crearlo

Giacomo Zaninetta

La pianificazione è tutto, soprattutto nell’imprenditoria. Non basta avere un’idea geniale per dare vita a un business di successo. Serve una strategia, una strada ben tracciata e la disciplina per seguirla. Il business plan è – in quest’ottica – davvero un elemento di primaria importanza. Al suo interno c’è tutto quello che un bravo imprenditore deve sapere per orientare le sue decisioni. E quindi gli obiettivi aziendali, ma anche l’iter da seguire per raggiungerli. Se stai pensando di avviare un’attività, o sei già a lavoro per definirne gli step operativi, di un business plan non puoi fare a meno. Inizia da qui per saperne di più.

Hai bisogno di un esempio di tabella di previsione? Scarica il tuo Excel gratuito!

Il business plan, una definizione per iniziare

Il business plan è un documento che contiene informazioni rilevanti per la pianificazione dell’attività aziendale . È – in un certo senso – un documento che può indicarti la strada per trasportare il progetto imprenditoriale che hai in mente dal piano ideale a quello reale .

Tutte le imprese nascono da un’idea, in fondo. E questo vale sia per le grandi imprese di successo sia per le piccole aziende che non sopravvivono dopo il primo anno.

A fare la differenza però è sempre una corretta pianificazione. Il business plan è quindi un documento imprescindibile, perché è tra le sue pagine che l’idea si sviluppa , prende forma e diventa una realtà concreta.

Non a caso, per chi è estraneo al settore, business plan è sinonimo di studio di fattibilità . Un errore diffuso, perché in effetti lo studio di fattibilità è parte quasi centrale di questo documento

Nel paragrafo successivo ci soffermeremo sulle componenti principali del business plan , e approfondiremo anche l’aspetto dello studio di fattibilità.

Per il momento ci interessa sottolineare i suoi aspetti generali, nonché le ragioni che rendono tanto importante un documento di questo tipo.

Un business plan, in fondo, non serve solo a presentare la tua idea di business e valutare quanto sia realizzabile. Il documento è utile anche per definire una strategia precisa che includa gli obiettivi che vuoi raggiungere – a breve, medio o lungo termine – sia sul piano operativo sia su quello finanziario .

Va detto infatti che il business plan è destinato a un target abbastanza vasto. Il che vuol dire che non interessa soltanto all’imprenditore o, più in generale, ai soci interni di un’azienda. Il documento è utile anche per trovare investitori e finanziamenti , e pertanto deve contenere anche informazioni di carattere strettamente finanziario.

Per riassumere, il business plan è un documento di pianificazione che serve a:

  • presentare un’idea imprenditoriale;
  • comprenderne la sua fattibilità;
  • stabilire obiettivi aziendali;
  • individuare la strategia giusta;
  • fornire informazioni a banche e investitori.

In che modo e con quale forma puoi fare tutto questo? Continua a leggere e lo scoprirai.

Come si prepara un business plan?

Per preparare un business plan, devi tener conto della sua struttura che può essere suddivisa in due grandi aree: la parte qualitativa e la parte quantitativa .

La parte qualitativa del business plan è quella che descrive l’idea di business, ma anche tutta l’attività imprenditoriale per esteso. Quindi dà informazioni fondamentali, che escludono però i riferimenti a risorse economiche e obiettivi finanziari.

Se è vero che lo scopo ultimo di un’azienda è quello di accrescere il reddito e produrre profitti, per riuscirci devi comunque partire da elementi che non riguardano strettamente il denaro.

Per questo, nella prima parte del business plan, si spazia sugli aspetti relativi alle caratteristiche dell’impresa e del suo impatto sul mercato e sul mondo .

La sezione qualitativa del business plan dovrà includere allora:

  • una descrizione sommaria del progetto;
  • le informazioni su chi vuole fondare l’impresa;
  • le motivazioni alla base della business idea ;
  • un’analisi del mercato in cui si opera;
  • la definizione dei potenziali clienti;
  • l’elaborazione di una strategia di marketing.

In un certo senso, la redazione dell’area qualitativa del business plan deve rispettare la regola delle cinque W ( who, what, where, when, why – chi, cosa, dove, quando e perché) a cui si aggiunge il come , per indicare appunto come riuscire a dar vita al progetto aziendale. La sezione quantitativa aiuta certamente a rispondere a questa domanda.

La parte quantitativa del business plan riguarda gli aspetti economico-finanziari che, com’è ovvio, sono il fulcro dell’attività imprenditoriale.

Un’azienda non può essere operativa se non tiene conto delle risorse economiche e, in particolare, delle fonti da cui attingere per ottenerle e del modo più adeguato di investirle.

Al di là del successo dell’idea imprenditoriale – e della quantità di profitti generati dalla vendita di beni e servizi – un’azienda funziona soltanto se è solvibile , ovvero soltanto se dispone di liquidità in misura sufficiente per far fronte ai suoi impegni finanziari.

La sezione quantitativa servirà allora a pianificare la liquidità e gli investimenti , secondo una strategia studiata proprio attraverso la redazione del business plan. Una strategia che sarà per questo da ritenere affidabile, e che potrà essere utile sia agli imprenditori che ai finanziatori .

Cosa deve essere inserito, però, nella parte quantitativa del tuo business plan? In breve, questa include un bilancio previsionale composto da:

  • un piano degli investimenti con le voci di costo operativo;
  • le previsioni di vendita basate su analisi di mercato;
  • un conto economico previsionale;
  • diversi scenari di previsione relativi al flusso di cassa aziendale.

È chiaro che gli aspetti che riguardano il cash flow – così come le vendite e il conto economico – non possono che essere previsionali , vale a dire basati su un’ analisi storica dell’andamento di entrate e uscite.

Un’analisi storica che può essere fatta su dati di cui sei già in possesso, se la tua azienda è già avviata e vuoi pianificare una sua espansione.

La struttura del business plan, in breve

Come abbiamo già detto, il business plan segue una struttura ben precisa. Dobbiamo però sottolineare un aspetto, ovvero, non è possibile dare un modello di business plan .

E il motivo è semplice. Ogni azienda si distingue infatti non solo per l’idea di partenza, ma anche per l’organizzazione interna, nonché per le strategie da definire.

Pertanto il business plan della tua impresa deve essere realizzato ex novo , a partire dalla tua idea e dalle informazioni ricavate dalle analisi.

In generale, però, puoi seguire delle linee guida di redazione . Per esempio:

  • una lunghezza che varia dalle 15 alle 25 pagine;
  • un’impaginazione chiara e di facile lettura;
  • un linguaggio semplice, che sia accessibile anche ai non addetti ai lavori.

Detto questo, bisogna tener conto delle componenti principali, ovvero gli elementi del business plan che non possono assolutamente mancare in un documento completo e funzionale.

Ogni componente corrisponde anche a una fase dello sviluppo dell’idea di business . In altre parole, lo sviluppo dell’idea e la sua graduale concretizzazione si muovono di pari passo alla redazione del documento. Proprio questo aspetto mette in evidenza l’importanza del business plan.

In linea generale, le sottosezioni principali del documento possono essere:

  • **la sintesi del progetto (o executive summary ) **descrizione del progetto, degli imprenditori, dell’impresa e dei suoi obiettivi, e dei punti di forza;
  • **l’analisi di mercato e del posizionamento **approfondimento sul contesto d’azione, sull’industria e i fornitori, sulle opportunità offerte dal mercato e sui possibili clienti;
  • **i dettagli sul prodotto o servizio **piano di produzione, analisi del vantaggio competitivo, descrizione delle risorse immateriali e materiali necessarie;
  • **il piano di marketing e vendita **definizione del prezzo, descrizione dei canali di distribuzione e strategie di promozione;
  • **il modello di business **forma giuridica della società, struttura aziendale, piano di risorse umane, elenco delle competenze necessarie e della loro distribuzione nell’organico;
  • **il piano economico-finanziario **fonti di finanziamento, capitale di terzi, bilancio previsionale , pianificazione della liquidità, analisi dei flussi di cassa.

Come abbiamo già detto, non esiste un modello univoco di business plan: ogni professionista o imprenditore prepara il documento secondo le esigenze specifiche del caso.

Quella appena proposta è però una struttura di base, su cui modellare il documento in ogni sua parte.

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Il software, infatti, ti permette di accedere a previsioni di cassa affidabili in pochi clic, grazie alla sincronizzazione automatica dei dati e un flusso di cassa aggiornato in tempo reale.

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Creare un Business Plan

  • Pubblicato il 26 Maggio 2020
  • In Consigli per freelance

Come creare un business plan completo per ogni attività imprenditoriale

Se sei un imprenditore o stai per avviare una start up, devi sapere che cos’è un business plan e come si struttura nel dettaglio. Sia che abbia esperienza nel settore economico, sia che non abbia mai sentito la parola “business plan”, prima di preparare il documento per la tua impresa devi conoscere bene di che cosa si tratta e che cosa deve contenere. Capito questo, non puoi iniziare a buttare giù le idee senza prima fare ricerche sul mercato in cui ti vuoi posizionare, sul settore e sui tuoi concorrenti. Solo uno studio approfondito ti permetterà di avere le idee chiare, capire tutto quello che va inserito e come strutturare questo documento così importante in maniera efficace, spendibile. Questo perché il business plan è un documento tecnico in cui ogni parte si regge in piedi grazie alle altre, in un modello aziendale integrato e completo.

Continua a leggere questo articolo per conoscere tutto quello che devi sapere su questo documento fondamentale per ogni attività imprenditoriale.

Business plan: una definizione che chiarisce

Riportiamo la definizione così come è presente sull’enciclopedia digitale più famosa del web. Il business plan per Wikipedia «sintetizza i contenuti e le caratteristiche di un progetto imprenditoriale (business idea). Viene utilizzato sia per la pianificazione e gestione aziendale che per la comunicazione esterna, in particolare verso potenziali finanziatori o investitori».

Che cosa vuol dire nella pratica? Creare un business plan significa preparare uno strumento concreto in cui mettere su carta gli obiettivi economico-finanziari della tua azienda con lo scopo di raggiungerli con successo.

A chi serve un business plan?

È utile, quindi, per un’azienda che sta per nascere ma anche per chi ancora non ha avviato una start up, anche se è tra i suoi progetti. Iniziare proprio dallo studio di un business plan – studio che aiuta a conoscere meglio come si lavora a questo documento – è fondamentale per essere più preparati e concreti nel momento in cui si vuole aprire un’attività. Ma non è solo questo. Sapere come strutturare un buon business plan è importante anche per chi lavora in ambito finanziario, per un promotore d’investimenti o un dipendente bancario. A queste figure spetta la decisione di investire sul progetto e il business plan è proprio lo strumento in cui un’azienda può fare la differenza. Infine, è un documento utile anche per chi ricerca o vuole essere “un partner”, perché aiuta ad avere una panoramica dell’idea progettuale e a valutarla meglio.

3 Consigli per creare un business plan su misura per la tua azienda

Se ora è chiaro cosa è un business plan, a cosa serve e per chi è utile, possiamo entrare nel vivo di questa guida e aiutarti con qualche consiglio su come redigere il documento in maniera efficace. Ti lasciamo 3 suggerimenti che vanno bene per qualsiasi attività.

  • Prepara il documento senza copiarne uno da un’altra azienda . Non serve: il business plan deve essere cucito su misura per la tua attività ed è sempre meglio scriverlo di sana pianta. Questo perché solo tu conosci i tuoi obiettivi aziendali e come vorresti raggiungerli; tu solo puoi pensare alle soluzioni dei problemi e in quali tempi ma anche a lavorare in maniera pratica su ogni aspetto dell’attività da far nascere.
  • Prima della scrittura del documento prepara delle domande e rispondi con accuratezza a tutto, in modo da avere una panoramica completa di quello che devi inserire. Non lasciare nulla caso e rileggi più volte per capire se hai pensato a ogni cosa. Ricorda che devi andare a fondo, la superficie è solo la base per partire con la stesura del documento ma non basta per renderlo perfetto. Ti facciamo un esempio per capire meglio. Non basta pensare a cosa vuoi ottenere con la tua impresa. Segna domande più specifiche come:Quali sono gli obiettivi a breve e medio termine? Quali sono gli obiettivi monetari? Quali obiettivi non monetari devono essere perseguiti? Dove vorresti che fosse la tua azienda tra 5 anni?
  • Non avere fretta e prenditi tutto il tempo che serve . Creare un business plan è un’attività meticolosa in cui serve essere perfezionisti. Dai il meglio di te e studia uno strumento senza fretta, per occuparti al 100 % della tua idea, come è giusto che sia.

Come creare un business plan

Creare un business plan partendo da un metodo in 3 step

Questi tre suggerimenti sono utili per la fase di ideazione del documento, come una base strategica che ti aiuti a fare bene. Servono solo come sprint ma ancora non sei pronto a stilare il documento. Per farlo sappi che devi avere un metodo, un approccio organizzato che ti aiuti a preparare un business plan nero su bianco. Questi i tre step fondamentali.

  • Fai una ricerca di mercato per la tua attività di business. Studia, raccogli i dati, monitora nel tempo per posizionare i tuoi prodotti/servizi. Questo ti aiuterà a capire meglio cosa vuoi dall’azienda, come vuoi posizionarti (a livello locale oppure a livello internazionale?) ma anche a definire un target mirato.
  • Settorializza la tua idea progettuale per evidenziare delle macro e micro categorie ai tuoi prodotti/servizi. Per farlo individua il tuo target e suddividilo in gruppi mirati. Un esempio? Vuoi entrare a far parte della cosmesi, con una linea bio dedicata alla beauty routine. Un piccolo gruppo su cui fare le analisi di mercato potrebbe essere quello dei bambini, un altro gruppo le mamme lavoratrici che stanno molte ore fuori casa. Scava a fondo su ogni gruppo che delinei, per capire quanti sono nel territorio in cui vorresti posizionarti, quali sono i concorrenti che già operano nel settore; chiediti quando ogni gruppo spende in prodotti di bellezza e che cosa acquista nello specifico. Insomma, più scavi dentro ogni raggruppamento che definisci e maggiore sarà la tua conoscenza, utile per creare il business plan.
  • Definisci che cosa serve e quanto occorre in termini di costi per iniziare . Vuoi partire da zero con dei soci o devi assumere personale? Devi rilevare un’attività già esistente? Fai una lista completa di tutto quello che serve per partire e inserisci anche i costi per una linea internet o di quanta carta A4 hai bisogno per scrivere, stampare, fotocopiare, essere operativo. Rileggi più volte e aggiungi senza pensare solo all’indispensabile. Questa lista ti aiuterà a capire i costi di start up, utile per l’avviamento dell’impresa. Stilare una lista di costi nel dettaglio è utile anche per conoscere dove tagliare se le spese sono troppo alte.

Creare un business plan con successo

10 voci che non devono mancare nel tuo business plan

Bene, è arrivato il momento di far sul serio: sei pronto per stilare il tuo documento, partire con una bozza. Hai ordinato le idee, studiato un metodo organizzativo; ora puoi passare alla fase operativa, in cui preparare il business plan con dentro 10 voci che non possono mai mancare:

  • Dati dell’azienda e dell’imprenditore
  • Definizione del progetto (sommario esecutivo del business plan)
  • Analisi di mercato (opportunità di business)
  • Analisi SWOT (la strategia di marketing)
  • Struttura organizzativa dell’azienda
  • Previsione economico finanziaria
  • Investimenti per l’idea imprenditoriale
  • Conto economico e stato patrimoniale
  • Previsione delle uscite finanziarie

Vediamo ogni singola voce per capire cosa va inserito e come.

DATI DELL’AZIENDA E DELL’IMPRENDITORE I primi elementi che non devono mancare nel tuo business plan sono i dati anagrafici di azienda e/o imprenditore. Inserisci un vero e proprio profilo con dati di residenza, indirizzo, sede legale dell’impresa. Inserisci anche in sintesi un breve profilo dell’imprenditore con il suo ruolo e le sue competenze. Mi raccomando, devi dare una definizione, non descrivere nel dettaglio.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO DI BUSINESS Anche chiamato “Sommario esecutivo di business plan”, è un riepilogo, un abstract che riassume perché hai deciso di aprire questa nuova attività. Illustri gli obiettivi che vuoi raggiungere, informi del prodotto/servizio per cui ti proponi, spieghi perché sei diverso dalla concorrenza. Sono graditi i grafici, perché spiegano in breve e in modo molto efficace il lancio della tua attività.

ANALISI DI MERCATO Un buon business plan deve mostrare i risultati della tua analisi di mercato, con uno studio approfondito della normativa, del potere contrattuale dei fornitori, dei competitor diretti e indiretti con cui dovrai avere a che fare.  L’analisi serve anche per definire il tuo target di riferimento, con una carta di identità del tuo pubblico.

ANALISI SWOT Grazie all’analisi SWOT potrai creare un business plan concreto, per definire gli obiettivi dal punto di vista commerciale, con una vera e propria strategia di marketing che includa ogni elemento. L’analisi SWOT è utile anche per mettere nero su bianco i rischi imprenditoriali e le opportunità, due variabili che non sempre vengono considerate in una nuova attività.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’AZIENDA Questa voce è un po’ più tecnica ma va inserita per delineare chi farà cosa e con quale ruolo. È bene specificare, infatti, la forma giuridica dell’azienda e descrivere l’imprenditore con un identikit che mostri qualifiche, competenze ed esperienze passate. Va inserito un identikit per ogni componente della società, utile per definire le diverse mansioni tra soci e stabilire, qualora ce ne fosse bisogno, un piano di gestione delle risorse umane.

PREVISIONE ECONOMICO FINANZIARIA È arrivato il momento di compilare una tabella. In questa parte del documento devi fare un prospetto degli investimenti di capitale con tutti i macchinari, le attrezzature, i beni mobili e immobili che servono per mettere in piedi la tua attività. Inserisci il costo dei fornitori, il numero di ogni bene e, ovviamente, il suo costo.

INVESTIMENTI PER L’AZIENDA In questa voce del business plan devi inserire una stima del fabbisogno finanziario. Si chiama capitale attivo circolante e devi indicare la previsione di Iva, liquidità, scorte. Segna anche le possibili fonti di finanziamento, i tempi e le modalità di restituzione del debito.

CONTO ECONOMICO E STATO PATRIMONIALE Nel documento non possono mancare il conto economico e lo stato patrimoniale, in un bilancio che prenda in considerazione una stima delle attività e delle passività dell’azienda. Fatti seguire da un consulente o da un commercialista che ti aiuti a non sbagliare ma compila bene questa parte. Includi ogni singola voce, comprese le quote di ammortamento e i ricavi attesi.

PREVISIONE DELLE USCITE FINANZIARIE Per stilare un buon documento, un’altra voce indispensabile riguarda le uscite finanziarie durante il primo esercizio economico dell’azienda. È una voce molto utile per fare delle stime tra le entrate e il capitale investito, gli incassi e le vendite ma anche per capire se eventuali finanziamenti richiesti possono coprire la gestione dell’attività.

ALLEGATI L’ultimo step comprende gli allegati. Si inseriscono i questionari somministrati durante l’analisi di mercato, i preventivi ricevuti dai fornitori, le ricevute per l’acquisto di macchinari o per il contratto di locazione di un bene immobile ma anche i documenti tecnici o gli accordi con eventuali collaboratori. Insomma, tutto quello che serve per dimostrare il lavoro svolto.

Come creare un business plan che faccia la differenza

Come avrai capito per creare un business plan valido devi metterci del tuo, studiare più possibile. È vietato improvvisare, è vietato copiare da altri ma soprattutto non è possibile stilare un documento del genere con superficialità e velocità. Serve metodo e attenzione, tempo e pazienza.

In più, oltre a quello che inserisci all’interno del documento, per strutturare lo strumento in modo efficace devi renderlo anche presentabile, il che significa di facile comprensione per chi lo legge. Il business plan deve essere chiaro, diretto, con una struttura organizzata e che faccia conoscere subito gli scopi dell’attività. Per questo è importante evitare i blocchi di testo e spezzare con elementi grafici che alleggeriscano i contenuti. Illustra con immagini, diagrammi e grafici, cura la formattazione e la leggibilità. Sii schematico, oggettivo, evita il superfluo per rendere ogni pagina precisa ed essenziale. Questo per un motivo molto semplice: si tratta di un documento che non deve leggere il tuo migliore amico o la tua famiglia. Deve catturare l’attenzione di possibili investitori, deve piacere e convincere, far credere nell’idea imprenditoriale.

Per questo, devi sorprendere in modo semplice, efficace e con il giusto stile.

Come creare un business plan in ogni dettaglio

BONUS: Elenco completo delle richieste per il tuo Business Plan

  • Quando si avvia una squadra: chi assume quali funzioni?
  • Come vi conoscete?
  • Quando è nata l’idea della fondazione?
  • Quali sono gli obiettivi che tu e il tuo team perseguite nella creazione di un’azienda?
  • Quali competenze tecniche rilevanti per il modello di business porti te e il tuo team con te?
  • Quali conoscenze ed esperienze precedenti sono disponibili?
  • Che conoscenza commerciale hai?
  • Quali esperienze e competenze mancano e come devono essere colmate queste lacune?
  • Quali sono gli obiettivi a breve e medio termine?
  • Quali sono gli obiettivi monetari (ad es. Garantire il sostentamento dopo 12 mesi)?
  • Quali obiettivi non monetari vengono perseguiti?
  • Dove dovrebbe essere la tua azienda tra 5 anni?
  • Per le aziende: chi sono i decisori?
  • Chi sono gli influenzatori?
  • Quali sono i possibili cicli di investimento (ad es. Il cliente acquista una nuova stampante ogni 3 anni) e quali enti devono concordare un nuovo acquisto?
  • Per i privati: come descriveresti il ​​tuo gruppo target (luogo di residenza, età e altri fattori demografici)?
  • A quale seno miliare ti rivolgi?
  • Qual è il comportamento d’acquisto del gruppo target, con che frequenza viene consumato?
  • Quanto è grande il tuo gruppo target?
  • Quando intervisti da 6 a 8 dei tuoi clienti target, cosa è particolarmente importante per loro? Quali problemi / esigenze hanno i tuoi clienti target che sono rilevanti per il tuo modello di business?
  • Quanto è importante il prezzo per i tuoi clienti target?
  • Quale potere d’acquisto (quanto guadagna il tuo cliente tipico al mese) ha il tuo cliente target?
  • Che ruolo svolgono la qualità e il servizio nella decisione di acquisto?
  • Quali altri fattori sono particolarmente importanti per i tuoi clienti target quando prendi una decisione di acquisto?
  • Cosa preoccupa i tuoi clienti target delle offerte esistenti?
  • Quale prodotto o servizio offri?
  • Come si presenta esattamente la tua offerta?
  • Qual è il nucleo della tua idea imprenditoriale, come vuoi fare soldi?
  • Cosa distingue la tua offerta o la tua idea imprenditoriale?
  • Cosa differenzia la tua offerta da offerte competitive, cosa fai meglio?
  • Come vuoi proteggere la tua offerta (ad es. Brevetto o marchio)?
  • Quali esigenze del cliente soddisfa la tua offerta?
  • Cosa offre la tua offerta al tuo cliente target?
  • Dove ti convince particolarmente rispetto alla concorrenza (tempo, servizio, qualità o prezzo)?
  • Perché un cliente sceglie la tua offerta?
  • Perché dovrebbe passare a te invece di continuare ad acquistare dal concorrente?
  • In che settore ti trovi?
  • Quanto fatturato viene generato nel settore in generale?
  • Come descriveresti il ​​tuo mercato?
  • Quanto è grande il tuo mercato di riferimento (in euro, numero di clienti, numero di articoli, ecc.)?
  • Come si è sviluppato il mercato target negli ultimi anni?
  • Quale potenziale di mercato può ancora essere sfruttato?
  • Quali tendenze possono essere viste, come sarà il futuro?
  • Quali sono gli ostacoli all’ingresso?
  • Come gestirli?
  • Quanti fornitori ci sono in totale?
  • Chi sono i tuoi 3 o 5 concorrenti diretti più importanti?
  • Quali quote di mercato hanno i tuoi concorrenti diretti?
  • Quali fattori caratterizzano i tuoi concorrenti diretti? Come reagiranno i concorrenti al tuo ingresso sul mercato?
  • Quali offerte sono in diretta concorrenza con le tue performance?
  • Quali pensi siano i vantaggi e gli svantaggi delle offerte esistenti?
  • Quali fattori da 3 a 7 sono particolarmente importanti per i tuoi clienti target?
  • Quanto sono buoni o cattivi i tuoi concorrenti in relazione a questi fattori?
  • In che modo i tuoi clienti target potrebbero non essere soddisfatti delle offerte esistenti?
  • Quanto sono fortemente legati i tuoi clienti target ai tuoi concorrenti?
  • Dove vedi i vantaggi della tua offerta?
  • Cosa rende la tua offerta unica per i tuoi concorrenti?
  • Quanto è importante il vantaggio per i tuoi clienti target?
  • Dove hai una proposta di vendita unica che è rilevante per il cliente?
  • Quale prezzo vuoi chiedere?
  • Quanto è importante la qualità e il servizio per i tuoi clienti target?
  • Quale qualità puoi offrire rispetto alla concorrenza?
  • Come vuoi posizionarti in termini di prezzo / prestazioni?
  • Ti consideri un leader di prezzo (più economico della concorrenza), un leader di qualità (qualità superiore rispetto alla concorrenza) o vuoi distinguerti dal mercato come fornitore di nicchia?
  • Come puoi raggiungere al meglio i tuoi clienti target (online, sul posto, in ufficio)?
  • Dove o attraverso quali canali dovrebbe essere disponibile la tua offerta, se applicabile?
  • Quali canali di marketing da 2 a 3 offrono il minor spreco?
  • Quanto devi investire per conquistare un nuovo cliente?
  • Quali strategie di prezzo (sconti, abbonamenti, mesi gratuiti ecc.) Hai pianificato?
  • Quanto vuoi investire in marketing e PR al mese?
  • Con quale frequenza è probabile che un cliente target acquisti da te (una volta al giorno / settimana / mese / anno)?
  • Quali sono i motivi per cui il cliente acquista la tua offerta ripetutamente?
  • Quali 2 o 3 misure desideri utilizzare per vincolare il cliente alla tua azienda (ad es. Carta bonus, miglior prezzo garantito, modello di abbonamento, ecc.)?
  • Come desideri progettare la comunicazione con il cliente (ad es. Tramite newsletter)? Quale software vuoi usare per questo (es. Sistema CRM, email marketing ecc.)?
  • Quale forma legale avrà la tua azienda e perché hai scelto questa forma legale?
  • Quale nome dell’azienda dovrebbe avere e quando dovrebbe essere fondata?
  • Per le aziende: quanto capitale azionario avrà la tua azienda?
  • Quando si fonda una squadra: come sono le partecipazioni?
  • Quali permessi, licenze sono disponibili o è necessario applicare?
  • Quali diritti di proprietà desideri registrare (brevetto, protezione del marchio, ecc.)?
  • È stata trovata una posizione? Cosa distingue la posizione?
  • Chi si occupa di quali compiti (ad esempio gestione, finanza, vendite, amministrazione ecc.)?
  • Vuoi assumere personale?
  • Quando dovrebbero essere assunti a quali salari?
  • Quali salari pagherai ogni volta?
  • Qual è la proporzione tra remunerazione fissa e variabile?
  • Come trovi nuovi dipendenti?
  • Come vuoi assicurarti che i buoni dipendenti rimangano fedeli all’azienda?
  • Quanti dipendenti potresti avere tra 3 anni?
  • Quale funzione svolgono i dipendenti?
  • Come appare l’organigramma all’inizio, come può essere la struttura organizzativa in 3 anni?
  • Quali sono i fattori decisivi per il successo della tua azienda?
  • Come si trova la posizione giusta, quali sono i risultati dell’analisi della posizione (ad es. Vendita al dettaglio e catering)?
  • Quali partner commerciali sono importanti per te?
  • Perché dovrebbero lavorare con te?
  • Quali permessi o licenze sono obbligatori?
  • Quali importanti barriere all’ingresso sul mercato devi superare (ad es. Standard tecnici o forte fedeltà dei clienti)?
  • Come gestite questi importanti fattori di successo?
  • Quali sono i tuoi punti di forza rispetto alla concorrenza?
  • Quali sono i punti deboli della tua azienda rispetto alla concorrenza?
  • Quali tendenze importanti che sono rilevanti per il tuo settore hai identificato (ad esempio digitalizzazione, pressione sui prezzi, ecc.)?
  • Quali opportunità potrebbero sorgere per la tua azienda in base a queste tendenze e ai tuoi punti di forza?
  • Quali misure vuoi utilizzare quali di queste opportunità?
  • Quali rischi rilevanti hai identificato in base alle tue debolezze e tendenze?
  • Secondo te, quali sono i 3-5 rischi maggiori per la tua azienda?
  • In che modo questi rischi influenzerebbero la tua azienda se si verificassero?
  • Quali di questi rischi puoi coprire con l’assicurazione, quali no?
  • Quanto costerebbe una copertura?
  • Quali rischi vuoi minimizzare con quali misure e come?
  • Quali rischi vuoi accettare consapevolmente?
  • Inizio pianificazione
  • Calendario di realizzazione
  • Punti Milestone
  • Quale problema chiave del cliente risolve la tua azienda?
  • Qual è la tua proposta di vendita unica più importante per il cliente?
  • Cosa stai facendo meglio dei tuoi concorrenti?
  • Dove vedi la tua azienda tra 10 anni?
  • Quale posizione di mercato avrai a lungo termine?
  • Come descriveresti il ​​tuo obiettivo visionario?

Fondatore: È interessante chi trova il perché e con quale obiettivo. Clienti target: spiega al lettore chi sono i tuoi clienti target e quali problemi e quali esigenze hanno.  

Idea imprenditoriale: la tua offerta viene spiegata brevemente e brevemente: cosa comporta per il cliente?

Mercato: presenta le figure di mercato più importanti e fornisci alcune informazioni sui tuoi concorrenti diretti. Strategia: spiega la tua proposta di vendita unica e il tuo orientamento o posizionamento strategico.

Marketing: deve convincere: mostrare come è possibile conquistare nuovi clienti e rendere felici i clienti esistenti.

Azienda: elenca le informazioni più importanti sulla struttura degli azionisti, sui dipendenti e sui fattori critici di successo.

Finanze: numeri, numeri, numeri … sullo sviluppo delle vendite, struttura dei costi, requisiti patrimoniali e redditività

Opportunità e rischi: mostra quali pensi siano le maggiori opportunità e rischi e come gestirli.

Milestone: infine, menziona le pietre miliari più importanti nella tua pianificazione.

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Business plan: Esempio pratico e modelli

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  • WEB MARKETING

come preparare un business plan

Indice dei contenuti

Esempio di business plan pratico e come crearlo

Sei un libero professionista alle prime armi e potenziali finanziatori ti hanno chiesto di preparare un business plan ma non sai da che parte cominciare. Ti dico subito che è un documento centrale per tracciare la rotta della tua impresa e calamitare, appunto, l’interesse degli investitori. Inoltre secondo l’ analisi di Journal of Business Venturing , questa guida aumenta le possibilità di crescita aziendale del 30%.

Lo so, vorresti sapere come scrivere un esempio di business plan ma non farti prendere dal panico o dall’entusiasmo. O meglio, l’entusiasmo è alla base del successo ma la calma e la conoscenza sono essenziali per acquisire una visione d’insieme e sfruttare questo strumento. Perciò, procediamo con ordine e approfondiamo come realizzare un esempio di business plan efficace.

Che cos’è business plan

Quindi metti per un attimo da parte la voglia di avere sotto mano un modello di business plan pronto all’uso e chiariamo prima qual è la sua definizione. Il business plan è un documento che descrive le caratteristiche di un progetto imprenditoriale. Questo piano di lavoro mostra come l’idea di impresa possa trasformarsi in realtà concreta.

Per raggiungere questo risultato vengono raccolte informazioni, analisi e valutazioni. Con l’aiuto di differenti metodologie e discipline. Dalle strategie, al marketing fino all’accounting. Il documento poi viene diviso due sezioni:

  • Parte descrittiva: vengono indicati il progetto imprenditoriale, il settore in cui opera l’azienda, i prodotti, il mercato di riferimento, le risorse necessarie per avviare la partenza dell’attività e la fattibilità dell’idea considerando l’ambiente esterno e interno. Inoltre, sono spiegate strategie, obiettivi, la società e i soci.
  • Parte numerica: in questo spazio sono riportati i numeri che danno concretezza all’idea di business. Qui saranno contenute proiezioni economico-finanziarie del progetto imprenditoriale. Infine, verrà illustrata la situazione patrimoniale gli investimenti da fare e la stima della redditività.

Quanto dura un business plan?

Parte da 12 mesi successivi, pianificando in via generale i successivi tre anni.

A cosa serve un business plan?

Ora che hai compreso che cos’è un business plan, facciamo luce sul perché è importante il business plan: qual è la sua utilità? Questo documento di gestione e pianificazione è una guida da seguire.

È come un faro che illumina i punti di forza e debolezza dell’azienda e dell’idea di business. Serve per scoprire il mercato di riferimento e le sue caratteristiche. È utile per impostare la strategia d’impresa e a valutare le performance.

Ti permette di capire come si muovono i principali competitor. Ma, soprattutto, è un punto di contatto per vendere la tua idea alle banche. O a chi voglia investire nell’organizzazione e sia disposto a scommettere sulla tua idea. D’altro canto, il business plan comunica serietà, affidabilità e trasparenza. In una parola, questo documento rappresenta una garanzia.

Vantaggi di avere un business plan

Pensi che la banca ti concederebbe un finanziamento se decidessi di scrivere un business plan in cui incensi la tua idea con cifre irrealistiche, magari presagendo guadagni stellari? La risposta è no.

Gli istituti di credito devono potersi fidare e non si limiteranno ad ascoltare quanto sei sicuro del tuo successo. Vogliono dati precisi, veritieri e aderenti alla realtà. Insomma, desiderano essere sicuri che l’idea di business generi guadagno.

Ecco il business plan a cosa serve, ha una duplice funzione: la prima è quella di essere è un vademecum strutturato del progetto imprenditoriale. Ti permette di avere sotto controllo i obiettivi di business a medio e lungo termine, scegliere le priorità, fare ipotesi. Ma non solo.

Redigere un business plan ti aiuta anche a ricordare date, scadenze, operazioni da delegare, risultati raggiunti e da raggiungere. Sì, il business plan è utile perché non è un documento statico ma dinamico. Cambia in base a variabili esterne e interne all’azienda.

La seconda funzione del documento è quella di attirare investitori. Ma a una condizione: deve essere scritto bene, supportato da una solida analisi e deve riuscire ad anticipare le domande dei potenziali investitori.

Elementi del business plan

Adesso passiamo all’azione e vediamo come si fa un business plan efficace. Sul web ci sono molti modelli di business plan gratis o a pagamento. Il mio consiglio? Prova a realizzarne uno con le tue mani. Anche se ci sono esempi di business plan già fatti.

Il motivo? Solo tu conosci a fondo la tua azienda e le esigenze. E poi potrai dare al documento quel tocco di personalità che lo renderà apprezzato dai dipendenti e appetibile per i finanziatori. Gli elementi del business plan da inserire sono:

  • Executive summary.
  • Mission dell’azienda e l’idea di business.
  • Forma giuridica dell’impresa, la sua struttura organizzativa e il team.
  • Analisi del tuo mercato di riferimento e dei competitor.
  • Descrizione dei prodotti servizi.
  • Strategie commerciali e di marketing.
  • Piano operativo.
  • Piano finanziario.

Infine, all’esempio di business plan, ti consiglio di aggiungere anche il “no disclosure agreement”. Ovvero l’accordo di riservatezza.

Quale formato scegliere? Puoi realizzare un esempio di business plan su excel, Word o in PDF. Durante la stesura cerca di essere chiaro, semplice e snello. Un modo di scrivere prolisso stanca chi legge e potrebbe confondere.

Redigere un esempio di business plan

Ma andiamo al sodo e vediamo come creare un business plan di successo e semplice da capire. In pratica, un business plan for dummies direbbero americani e inglesi. Approfondiamo le sezioni che ti ho elencato in precedenza.

Indica come si struttura il business plan. Qui sono elencate le sezioni del documento e le pagine. Con l’indice garantisci una consultazione agile.

Executive summary

In un esempio di business plan vincente non manca mai l’executive summary una sorta di riassunto in cui vengono raccontati in breve i punti più importanti del documento e l’idea di impresa. Questa parte deve saper convincere e coinvolgere.

Il fine è attirare l’attenzione degli investitori che, di solito, leggono subito questa voce. Ti suggerisco di scrivere l’executive summary quando avrai finito di impostare il business plan, così avrai le idee più chiare. Soffermati, soprattutto, su mission, obiettivi di raggiungere e i risultati finanziari che prevedi di ottenere.

Mission dell’azienda e idea di impresa

In ogni modello di business plan ed esempio troverai quest’elemento. In questa sezione devi scrivere la storia dell’impresa, come si organizza, cosa offre, quali sono i settori in cui agisce, qual è il team imprenditoriale, i punti di forza rispetto ai competitor e gli obiettivi.

Per aiutarti dai una risposta a queste domande: Chi siamo? Cosa vogliamo fare? Perché lo facciamo? Invece, l’idea di impresa è il cardine su cui si fonda l’azienda e corrisponde a un bisogno a cui sei chiamato a rispondere. Per descriverla in modo chiaro risolvi questi quesiti: cosa? A chi? Per quale motivo?

Forma giuridica dell’impresa, struttura e team

In questo campo devi evidenziare che tipo di impresa sei, se lavori da solo o in società.  Rientri nella seconda opzione? Nella realizzazione del business plan, specifica il ruolo di ciascun socio e i compiti che ognuno svolge. Il discorso è lo stesso per i collaboratori, anzi definisci anche il piano di assunzioni.

Analisi del mercato di riferimento e dei competitor

In questa parte devi dimostrare che il prodotto/servizio della tua azienda risponde alla domanda dei potenziali clienti. Ma non è tutto. In questo passaggio è bene evidenziare anche la concorrenza che offre prodotti o servizi simili ai tuoi.

Chiediti quali sono le realtà o i fattori che possono rappresentare un pericolo per l’impresa. Poi rifletti su come puoi fronteggiarli e quali sono i punti di debolezza che devi risolvere.

In ogni caso, in questa fase è meglio inserire:

  • Com’è il segmento di mercato.
  • Quali sono le leggi che ordinano il mercato.
  • Chi sono i competitor diretti e indiretti e come sono posizionati.
  • Le tendenze del settore e lo sviluppo della domanda.

Infine, evidenzia abitudini, gusti, comportamenti, provenienza geografica e sociale del target di riferimento. Per comprendere meglio chi sia il tuo potenziale acquirente puoi creare le buyer personas, un idealtipo del futuro compratore.

Descrizione del prodotto servizio

Quando decidi di fare un business plan per nuova attività, ma anche per un’organizzazione già consolidata, presta molta attenzione alla descrizione del prodotto/servizio. Sottolinea:

  • A quale domanda di mercato risponde.
  • Come è fatto (allega foto e materiale descrittivo).
  • A cosa serve.
  • Come può evolversi in futuro in base alle esigenze del target.

Poi metti in risalto gli aspetti che rendono il tuo prodotto/servizio unico rispetto agli altri offerti dalla concorrenza. Possono essere il prezzo, la qualità oppure il settore di utilizzo. Insomma, qui deve essere evidente la sua peculiarità, quel quid che spingerà i clienti a trovare il bene o il servizio irrinunciabile.

Strategie di marketing

In ogni esempio di business plan pratico viene dedicato ampio spazio alle strategie di marketing necessarie per attrarre potenziali clienti e importi, così, sul mercato. Quindi dovrai spiegare quali tecniche decidi di mettere in campo dal punto di vista: comunicativo e di promozione, come la realizzazione di un sito web o di eventuali campagne pubblicitarie , della scelta del prezzo, della distribuzione menzionando reti di vendita e accordi commerciali.

Senza dimenticare di effettuare una previsione delle vendite e del fatturato. Ed ecco che diventa necessario conoscere bene le caratteristiche del target perché devi elaborare strategie mirate e rivolte a un certo tipo di clientela che potrebbe essere interessata al tuo business.

Piano operativo

Il piano operativo di un business plan esplicita come e con quali risorse si vuole creare e sviluppare un prodotto. Senza dimenticare i processi che verranno coinvolti.

In questo spazio devi illustrare anche in che modo verrà svolta l’assistenza clienti.

Piano Finanziario

Un esempio di business plan efficace si vede dal modo in cui viene costruita questa sezione. Qui devi lasciar parlare le previsioni economico finanziarie che riguardano le performance dell’impresa. Dovrai delineare:

  • Piano del conto economico per i primi tre anni con le proiezioni dei costi fissi e variabili insieme ai ricavi previsti.
  • Le uscite finanziarie previste.
  • Da dove provengono i capitali e il loro impiego.

Accordo di riservatezza

Quando si decide di fare un esempio di business plan questo punto viene trascurato, sbagliando.

La ragione? Il “no disclosure agreement” tutela la privacy del progetto imprenditoriale, vietando la diffusione di notizie nel momento in cui viene proposto a collaboratori e finanziatori.

Questa è l’ultima delle sezioni del business plan. Qui puoi aggiungere i curriculum vitae del team, analisi di mercato, schede prodotto e preventivi.

Dove trovare modello di business plan?

Questi sono i principali consigli per scrivere un business plan per ogni tipo di attività. Dal business plan per start up a quello per ristorante. Ora voglio lasciarti alcuni modelli di business plan gratis che potrai scaricare o usare per prendere spunto così da creare il tuo documento.

  • Modello business plan per fotografo .
  • Modello business plan per idraulico .
  • Modello business plan per autorimessa .

In alternativa, puoi utilizzare software per creare modelli di business plan. Si tratta di tool gratuiti e a pagamento. Voglio suggerirtene tre:

  • SmartBusinessPlan .

Infine ti consiglio una libro su amazon molto ben fatto, sulla creazione passo passo di un business plan.

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Business Plan come farlo, guida 2024

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La nuova guida completa 2024 per fare il business plan . Seguila e riuscirai a realizzare da solo il tuo piano industriale e realizzare la tua idea imprenditoriale. Un business plan comprende di base 10 elementi : la panoramica, il sommario esecutivo; descrizione generale dell'azienda; l'opportunità; industria e mercato; la tua strategia; Il gruppo; un piano di marketing; piano operativo; piano finanziario e l'appendice.

  • - un sommario (executive summary)
  • - descrizione del progetto
  • - presentazione generale dell'azienda
  • - opportunità
  • - industria e mercato
  • - strategia
  • - team aziendale
  • - piano di marketing
  • - piano operativo
  • - piano finanziario

Risparmia tempo

Mentre non ci sono regole rigide per il formato di un business plan, questa suddivisione è generalmente accettata come standard. Anche se alcune persone pensano che non sia necessario un business plan per avviare un'attività in proprio, la ricerca ha dimostrato che avere un business plan contribuisce notevolmente al successo della propria impresa. Un piano aziendale non renderà automaticamente un successo la tua iniziativa, ma ti aiuterà a evitare alcune cause comuni di fallimento aziendale, tra cui la sottocapitalizzazione o la mancanza di un mercato adeguato.

Introduzione al Modello di Business Plan

Cosa includere nel business plan.

  • Il concetto di business
  • La sezione mercato
  • La sezione finanziaria.

Contenuti del Modello di Business Plan

Sommario - executive summary (1 pagina), 1. business plan modello, sezione 1:, descrizione sommaria (2 pagine).

  • Concetto di business : una descrizione dell'attività, dei suoi prodotti e del mercato che servirà. Devi descrivere cosa sarà venduto, a chi e quale vantaggio competitivo ha.
  • Caratteristiche finanziarie : la sintesi dovrebbe evidenziare i punti finanziari importanti come vendite, profitti, flussi di cassa e utile sul capitale investito.
  • Requisiti finanziari : è necessario essere chiari sul capitale necessario per avviare ed espandere l'attività, nonché su come verrà utilizzato il capitale.
  • Attuale posizione commerciale : fornire una panoramica della società, la sua forma giuridica di funzionamento, quando è stata costituita, i proprietari principali e il personale chiave.
  • Principali risultati : evidenziare eventuali sviluppi all'interno dell'azienda che sono essenziali per il suo successo. Questo include cose come brevetti, prototipi, asset, contratti che devono essere presenti e risultati dal test marketing già condotto.

Come Scrivere un Executive Summary per Business Plan Scarica il Modello di Executive Summary 2024 per Business Plan in PDF e Power Point

2. Business Plan Modello, sezione 2:

Presentazione generale dell'azienda (1-2 pagine).

  • Nome della società, tipo di persona giuridica, proprietà, attività significative
  • Mission dell'azienda
  • Obiettivi dell'azienda
  • Le caratteristiche principali del settore in cui opererà
  • I punti di forza e le competenze chiave più importanti dell'azienda

3. Business Plan Modello, sezione 3:

La descrizione di opportunità, industria e mercato (2-3 pagine), a) l'opportunità.

  • Dov'è il divario nel mercato?
  • Che cosa ha dato origine a questo gap?
  • Come è stata identificata questa lacuna?
  • Come sarà riempito il divario?

b) L'Industria

  • Considerare se esiste una delle seguenti condizioni per la vostra azienda e altri che vogliono entrare nel settore: alti costi di capitale, alti costi di produzione, alti costi di marketing, accettazione del consumatore e riconoscimento del marchio, ampia formazione e competenze, tecnologie e brevetti unici, barriere tariffarie e quote, legislazione o regolamento.
  • Come supererai le barriere all'entrata?
  • Chi sono i clienti?
  • Hanno un potere o un'influenza significativa sui prezzi che pagano?
  • Hanno una scelta significativa al momento dell'acquisto del prodotto o del servizio?
  • Chi sono i fornitori?
  • Hanno un potere o un'influenza significativa sui prezzi che fanno pagare?
  • Esiste un numero limitato di fornitori?
  • Qual è la probabilità che i clienti passino a un prodotto o servizio sostitutivo? Avrai importanti concorrenti indiretti? (ad esempio, i negozi di noleggio video competono con i teatri, anche se sono diversi tipi di attività commerciali)
  • Quali prodotti e aziende competeranno con te?
  • Come si confronteranno i tuoi prodotti o servizi con la concorrenza?
  • Prendi in considerazione i cambiamenti tecnologici, i regolamenti governativi, l'economia

c) Il Mercato

  • Qual è la dimensione totale del mercato?
  • Quanto velocemente cresce il mercato?
  • Quale quota percentuale del mercato avrai? (questo è importante solo se pensi che sarai un fattore importante nel mercato.)
  • Quali sono le principali tendenze nel mercato di riferimento: le tendenze nelle preferenze dei consumatori, i cambiamenti demografici e lo sviluppo dei prodotti?

4. Business Plan Modello, sezione 4:

La strategia (1-2 pagine).

  • Il focus del business: mercato di massa o una nicchia specifica?
  • Come l'azienda riuscirà nel mercato? Come creerai una posizione unica e preziosa, coinvolgendo un diverso insieme di attività?
  • Qual è l'aspetto unico del business? In che modo l'offerta è diversa da quella dei concorrenti?
  • Qual è il valore per i clienti? Descrivi la proposta di valore per il cliente?

5. Business Plan Modello, sezione 5:

Descrizione del modello di business (1 pagina).

  • Le fonti di reddito
  • I principali costi coinvolti nella generazione delle entrate
  • La redditività dell'azienda (entrate meno costi)
  • L'investimento richiesto per far funzionare il business (per arrivare alla scala)
  • I fattori critici di successo e le ipotesi per far funzionare il modello di business

6. Business Plan Modello, sezione 6:

Team: gestione e organizzazione (2 pagine).

  • Un elenco dei fondatori incluse le loro qualifiche ed esperienze
  • Una descrizione di chi gestirà il business giorno per giorno. Quale esperienza portano queste persone al business? Quali competenze speciali o distintive offrono?
  • Un organigramma se hai più di 10 dipendenti, mostrando la gerarchia di gestione e la responsabilità delle funzioni chiave (comprese le descrizioni delle posizioni per i dipendenti chiave)

7. Business Plan Modello, sezione 7:

Il piano di marketing (2-3 pagine).

  • Il prodotto (o servizio) e il motivo per cui è prezioso per i clienti
  • La descrizione mirata e dettagliata del mercato di riferimento
  • Il posizionamento del prodotto o del servizio - come dovrebbe essere percepito dai clienti
  • La strategia di prezzo con specifici punti di prezzo in cui il prodotto o il servizio sarà venduto
  • I canali di vendita e di distribuzione che verranno utilizzati per ottenere il prodotto o il servizio al cliente
  • La strategia di promozione comprendente attività di pubbliche relazioni, promozioni specifiche, pubblicità e attività di marketing virale previste

8. Business Plan Modello, sezione 8:

Il piano operativo (2 pagine).

  • Una descrizione del ciclo operativo che descrive cosa farà l'organizzazione per fornire il proprio servizio o creare e vendere il proprio prodotto
  • Una descrizione di dove verranno reperite tutte le competenze e i materiali necessari
  • Cosa sarà esternalizzato, quali relazioni sono in atto e in che modo tali relazioni saranno gestite
  • Le entrate e il ciclo di pagamento in contanti dell'attività

9. Business Plan Modello, sezione 9:

Il piano finanziario (3-5 pagine).

  • Spese iniziali e capitalizzazione: una descrizione e una spiegazione di quanto costerebbe avviare l'attività e dove ci si aspetta di ottenere questi soldi
  • Proiezione di profitti e perdite a 12 mesi (mese per mese) e proiezione di profitti e perdite a tre anni (trimestre per trimestre)
  • Una proiezione del flusso di cassa di 12 mesi e una proiezione del flusso di cassa triennale (trimestre per trimestre)
  • Un bilancio proiettato all'avvio e alla fine degli anni 1-3
  • Un calcolo di pareggio (break-even point)

10. Business Plan Modello, sezione 10:

Gli allegati.

  • Brochure e materiale pubblicitario
  • Studi di settore
  • Progetti e piani
  • Mappe e foto della location produttiva o sede aziendale
  • Rivista o altri articoli
  • Elenco dettagliato delle attrezzature possedute o da acquistare
  • Copie di contratti di locazione
  • Lettere di supporto da parte dei clienti futuri
  • Qualsiasi altro materiale necessario per supportare le ipotesi in questo piano
  • Ricerche di mercato
  • Elenco delle attività disponibili come garanzia per un prestito
  • Calcoli finanziari dettagliati e proiezioni.

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Come fare un business plan: i passaggi da seguire

come preparare un business plan

Come fare un business plan ? Il focus dell’articolo di oggi  riguarda proprio questa domanda. Proponiamo, perciò, i vari passaggi da seguire per realizzare un piano aziendale efficace e a prova di investitore.

Quando serve il business plan?

Prima di iniziare il nostro focus su come fare un business plan, alcuni punti da conoscere in risposta a questa domanda:

  • Il business plan non è un documento utile esclusivamente alle start up, ma anche ad aziende già presenti sul mercato (magari in vista di un nuovo progetto o di operazioni straordinarie, come l’acquisizione da parte di un altro imprenditore)
  • Grazie al b.p. una start up o un’azienda già consolidata può far conoscere tutte le sue potenzialità a banche, investitori, fondi
  • Un piano aziendale fa da riferimento al team di lavoro , che avrà così una direzione da seguire
  • Il Business plan non è un documento valido per sempre , ma può essere sottoposto ad aggiornamenti continui

Abbiamo risposto a questa e altre domande al nostro articolo plan for a business: le FAQ più frequenti.

Come fare un business plan

Ma come realizzare un business plan? Di seguito ti proponiamo i passaggi da seguire. Prima di cominciare vogliamo ricordarti che per saperne di più puoi ascoltare i consigli di Massimo Ciaglia : ecco i suoi feedback su come fare un business plan perfetto.

Indice ed executive summary

La prima area da compilare di un business plan è quella che racchiude la sintesi del documento. Il primo passaggio da seguire su come fare un business plan è l’executive summary.

L’ executive summary serve a preparare il lettore a ciò che troverà nel resto delle pagine. Per questo, è una parte che non va assolutamente trascurata. Si tratta, infatti, del primo approccio che, ad esempio, un potenziale investitore ha con il piano aziendale.

Per questo, l’executive summary dovrà essere attraente, quindi con un copy che sia coinvolgente e in linea con il resto della comunicazione aziendale; efficace perché in grado di far trasparire il problema che il prodotto o servizio proposto risolve ; e infine far toccare con mano lo spessore del progetto imprenditoriale.

Abbiamo parlato dettagliatamente delle varie componenti dell’executive summary in questo articolo .

La descrizione del business

Il secondo passaggio da eseguire su come fare un business plan è la descrizione del business: mission, vision, value proposition (ossia la proposta di valore: il prodotto o servizio che arriva sul mercato risolve un problema. Ma perché i clienti dovrebbero rivolgersi proprio a quel prodotto o servizio e non alla concorrenza?).

Quest’area è anche l’occasione giusta per parlare di attributi fondamentali in possesso della start up (ad esempio marchi, brevetti, copyright, diritti d’autore etc).

Puoi aiutarti nella definizione della proposta di valore con il value propositions canvas, di cui abbiamo parlato in questo articolo  

Passiamo ora ad un altro passaggio fondamentale su come fare un business plan, descrivere il team. Componenti, background, organizzazione. Sfrutta questa sezione per dare autorevolezza al progetto imprenditoriale.

Perché il team è così importante? Perché è uno dei parametri che valuteranno gli investitori. Vuoi scoprire quali sono gli altri parametri? Guarda la video pillola di Massimo Ciaglia di due minuti su come convincere un investitore .

Quanto è grande il mercato che si andrà ad aggredire? In questo passaggio su come fare un business plan dovrai definire:

TAM: Total Addressable Market , ovvero la domanda globale del mercato.

SAM: Serviceable Available Market , il mercato in cui ci si andrà a posizionare

SOM: Serviceable Obtainable Market , il segmento del mercato che si andrà ad aggredire

PEST Analysis: analisi quantitativa del mercato , magari supportata da ricerche pubblicate in precedenza

SWOT Analysis: analisi di punti di forza, debolezza, minacce e opportunità

Di Tam, Sam, Som e Pest Analysis puoi approfondire qui. 

Come fare un business plan: il piano finanziario

Un’area particolarmente delicata, dove dovrai andare a definire costi, ricavi, break even, drivers&assumption, personale etc.

È utile sottolineare che un piano finanziario deve saper far capire ai potenziali investitori alcuni punti chiave:

  • i moltiplicatori
  • in che modo il finanziatore rientrerà dall’investimento
  • punto di pareggio: quando si raggiungerà?
  • quali sono le strategie grazie alle quali il progetto approderà sul mercato e lo scalerà?
  • di quanti fondi e in quali tempi il progetto ha bisogno

Ti sarà senz’altro utile scaricare il modello di piano finanziario in Pdf

Strategie di Marketing

Infine, trattiamo qui l’ultimo passaggio su come fare un business plan. Questa è l’occasione per parlare delle tue strategie di acquisizione di clienti e potenziali clienti . Strategie offline e online, touchpoint, tone of voice aziendale e tutto ciò che riguarda la comunicazione aziendale. Qui nel dettaglio quello che davvero devi conoscere prima di strutturare una strategia, il digital funnel marketing.

Per saperne di più su questo passaggio puoi consultare il nostro articolo in cui abbiamo parlato del piano di comunicazione aziendale, in particolare dei 7 elementi per lanciare una strategia digitale che funzioni .

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Business Plan: modello di business e crescita aziendale

Il business plan: un documento indispensabile per l’azienda vincente.

Il Business Plan è un documento volto a rappresentare in ottica prospettica il progetto di sviluppo imprenditoriale, con l’intento di valutarne la fattibilità – in relazione sia alla struttura aziendale nel quale tale progetto si inserisce, sia al contesto nel quale l’impresa proponente opera – e di analizzarne le possibili ricadute sulle principali scelte aziendali e sui suoi risultati economico-finanziari.

Come raggiungere tale scopo? Ecco come preparare un business plan che contenga tutte le informazioni necessarie:

  • conoscere le caratteristiche dell’azienda di riferimento;
  • illustrare i contenuti del progetto che si intende realizzare;
  • dimostrarne la fattibilità, cioè il perseguimento degli obiettivi stabiliti;
  • analizzare tutte le sue possibili ricadute sull’azienda.

Il Business Plan deve, quindi, essere composto in modo che rappresenti gli aspetti qualitativi che caratterizzano l’impresa e il progetto, e gli aspetti quantitativi, in cui, attraverso l’analisi economico-finanziaria prospettica, sia valutato l’impatto che la realizzazione del progetto potrà avere sulla struttura aziendale esistente, ovvero la sua convenienza economica e la sua sostenibilità. Un valido ed affidabile Business Plan deve contenere informazioni di diverso tipo che permettano di comprendere le linee di azione da intraprendere e gli effetti economici e finanziari prodotti.

Pur essendo orientato al futuro, il Business Plan non può prescindere dal presente e dal passato dell’impresa, ragione per cui deve essere accompagnato dall’analisi dei bilanci e delle strategie aziendali degli ultimi anni, necessari a comprendere anche la compatibilità dei nuovi progetti con la situazione corrente.

Nonostante si ritenga di solito che il Business Plan sia uno strumento utile in occasione di richieste di finanziamento, è bene ricordare che tale documento, soprattutto se ben costruito e derivante da un processo strutturato di pianificazione e programmazione, può svolgere, in verità, più funzioni.

La redazione di un Business Plan è utile, infatti, in primo luogo, all’imprenditore nel fare chiarezza sui contenuti del progetto e sulla sua fattibilità interna. Il dover riportare in un documento scritto i contenuti del progetto obbliga, infatti, a chiedersi se quel progetto sia effettivamente realizzabile, con quali mezzi, tempi e costi, trasformando così un’idea, magari solo abbozzata, in un’iniziativa dai confini molto più chiari e concreti. È importante sottolineare che un Business Plan, se redatto in maniera completa e rigorosa, può costituire anche un utile strumento per la valutazione “a posteriori” dei risultati raggiunti: una volta che il progetto abbia preso avvio, il confronto tra i risultati effettivamente raggiunti con quelli previsti riportati nel Business Plan può certamente aiutare a valutare se si stia andando o meno nella giusta direzione ed eventualmente aggiornare, laddove necessario, le strategie aziendali.

In questo ambito, il Business Plan per il tuo modello aziendale è uno strumento che si lega in modo stringente al sistema di budget e reporting o, più in generale, al sistema di controllo di gestione.

Oltre a queste funzioni interne, il Business Plan svolge però anche un’importante funzione esterna se usato come mezzo di comunicazione nei confronti di investitori interessati a finanziare il progetto imprenditoriale.

La funzione che un Business Plan è chiamato a svolgere obbliga, quindi, chi lo predispone ad adattarne i contenuti enfatizzandone maggiormente una dimensione piuttosto che un’altra. A questo proposito, ci si limita a precisare che le indicazioni qui fornite saranno finalizzate alla redazione di un Business Plan finalizzato ad illustrare ai potenziali finanziatori il progetto di sviluppo e le sue ricadute sull’azienda.

Un errore che si commette frequentemente nella redazione di un Business Plan consiste nel costruirlo ipotizzando che l’ambiente circostante e i comportamenti organizzativi possano essere puntualmente previsti e che le persone che operano all’interno dell’impresa abbiano la capacità e la possibilità di fare previsioni corrette. Inoltre, si tende frequentemente a non fornire adeguato supporto informativo in merito alle ipotesi alla base del piano, con l’effetto di non permettere al destinatario del documento di valutarne la concreta realizzabilità.

Per poter essere considerato un documento affidabile, il Business Plan deve pertanto possedere due requisiti di base:

  • Attendibilità

Consigli per la predisposizione del business plan per il tuo modello imprenditoriale

Oltre alle caratteristiche in termini di coerenza e attendibilità che un Business Plan deve possedere, è bene ora richiamare alcune indicazioni di carattere generale relative alla sua stesura e, in particolare, riferibili a:

  • Impostazione
  • risorse necessarie per la predisposizione

Per quanto riguarda l’impostazione occorre considerare che il Business Plan può risultare strumento efficace laddove sia personalizzato nei suoi contenuti, in funzione della natura del progetto presentato e delle caratteristiche del destinatario.

A questo proposito ed agli aspetti operativi e strategici sottesi alla redazione di un Business Plan è ispirata tutta la nostra esperienza gestionale, ormai consolidata in oltre venti anni di esperienza come consulenti di marketing strategico e nella gestione e pianificazione dell’attività imprenditoriale.

I contenuti del Business Plan andranno poi necessariamente adattati alla specifica realtà aziendale cui si riferisce il documento, sia in relazione alla tipologia di attività svolta, sia in relazione alla tipologia di progetto oggetto del piano (progetti basati sul lancio di nuovi prodotti avranno riflessi diversi sulle strategie e sulle scelte operative aziendali rispetto, ad esempio, a progetti che prevedono innovazioni di processo, piuttosto che l’apertura a nuovi mercati). E’ quindi responsabilità di chi predispone il piano preoccuparsi di adattare i contenuti alla specifica realtà rappresentata.

Per quanto riguarda le caratteristiche del destinatario, nello specifico si richiede di evidenziare gli impatti finanziari del progetto, cioè i flussi prodotti/assorbiti sulla durata considerata dal Business Plan, illustrandone in modo chiaro e completo le modalità di determinazione e le possibilità di manifestazione.

In relazione alla forma, si ritiene che un Business Plan sia efficace quando rispetta le seguenti “regole”: è scritto in modo chiaro e conciso: non dovrebbe, infatti, superare le 35/40 pagine pur dovendo accogliere il maggior numero di informazioni utili, anche se il numero di pagine è assolutamente indicativo, in quanto ciò che assume rilievo è il contenuto. Inoltre, il fabbisogno informativo richiesto dal destinatario (finanziatore) dipende dalla complessità del progetto, dalla sua innovatività, durata, grado di differenziazione rispetto alla situazione attuale e livello di rischio; si avvale del supporto di efficaci tavole/tabelle illustrative; specifica la fonte dei dati riportati;

ha una copertina che riporta i dati anagrafici dell’azienda proponente (ragione sociale, attività, indirizzo e recapiti, titolo del progetto, data di redazione); presenta un indice generale dei punti trattati nel documento con l’indicazione delle pagine, opportunamente numerate; si apre con una sintesi (denominata “Executive summary”) dei contenuti del piano di non più di due/tre pagine; illustra le previsioni economico-finanziarie facendo ricorso ai prospetti in uso presso la comunità finanziaria (conti economici, rendiconti finanziari, stati patrimoniali); si articola su un orizzonte temporale medio-lungo (5 anni), eventualmente con un livello di analiticità maggiore per gli anni più vicini.

Per ciò che attiene, infine, alle risorse necessarie per la stesura, nella redazione di un Business Plan si assume l’idea che sovente l’attività di formulazione della strategia legata al progetto sia del tutto svincolata dall’operatività quotidiana e che, in quanto tale, questa spetti unicamente a persone la cui unica funzione sia quella di elaborare strategie a cui altri daranno attuazione.

Tuttavia, poiché nella realtà pensiero e azione non si svolgono in maniera separata, è necessario che la formazione del piano non venga affidata in via esclusiva all’imprenditore o all’organo di governo, né, d’altra parte, esclusivamente ad una azienda di  consulenza marketing esterna.

Come preparare un business plan

Anche se questi ultimi soggetti possono assumere un ruolo importante nel processo di pianificazione e programmazione, in quanto in grado sia di impiegare tecniche di analisi e quantificazione indispensabili per lo sviluppo di un piano corretto, sia di supportare l’attività di verifica delle ipotesi assunte come base del progetto, è solo dall’ampio coinvolgimento dell’organo di governo e dei responsabili operativi di alto e medio livello che può scaturire un piano concretamente realizzabile. Per questa ragione abbiamo creato il Corso specialistico “ Come preparare un business plan professionale ” ad hoc per imparare a redigere, capire e gestire un Business Plan attraverso un percorso formativo concepito in 2 giorni full-immersion suddivisi in: 10 ore di lezioni teoriche; 5 ore di esercitazioni pratiche e 5 ore di verifica e confronto sul programma svolto. Per un totale di 20 (venti) ore, oltre alla redazione di un Business Plan personalizzato, perfettamente utilizzabile in riferimento alla propria realtà commerciale.

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GiuseppeDiDomenico

Business Plan: quello che devi sapere per preparare il piano industriale della tua azienda

Indice dei contenuti.

Capita spesso che i nostri assistiti ci chiedano di preparare un  business plan  per le loro aziende.

È una richiesta che arriva non solo dagli imprenditori con cui già collaboriamo, ma anche da quelli iscritti da poco alla nostra newsletter e non assistiti dal mio network professionale: hanno solo bisogno di qualcuno che li aiuti a rispondere ad una richiesta precisa, che di solito arriva dalle banche. 

Capita spesso, infatti, che le banche chiedano all’imprenditore un business plan per integrare la documentazione relativa alla richiesta di finanziamenti o linee di credito e, in considerazione dei cambiamenti richiesti dalla Banca Centrale nella valutazione del rischio di credito, è probabile che sempre più spesso in futuro venga richiesto un piano industriale aggiornato ogni volta che c’è il rinnovo delle linee di credito.

Quindi è il caso di chiarire bene che cos’è un business plan, a cosa serve e come lo si realizza.

Cos’è un business plan

Leggendo fino in fondo questo articolo riuscirai a capire come deve essere fatto un buon business plan da presentare in banca per ottenere un finanziamento, ma non solo.

Perché il business plan è uno strumento utile per la banca, ma è fondamentale per te .

Ti permette di pianificare i passi successivi della tua strategia aziendale, di specificare gli obiettivi, di quantificarli e di sintetizzare le caratteristiche dell’organizzazione di asset e persone che hai a disposizione per raggiungere i traguardi prefissati, all’interno di un determinato scenario competitivo (anch’esso analizzato nel business plan).

“Ma che cos’è un business plan?”

Si tratta di un documento di pianificazione strategica ben diverso da quello a cui sono abituati i titolari di PMI, quello composto dagli schemi di conto economico e stato patrimoniale compilati alla bell’e meglio dal ragioniere di turno, con dati per lo più inventati, corredati da qualche informazione striminzita sulla struttura societaria tratta dalla visura camerale.

Il business plan è il documento di sintesi del piano operativo che l’imprenditore ha in mente per la conquista del suo mercato di riferimento.

Chi redige il business plan aziendale

Il business plan lo redige, di solito, uno specialista esterno all’azienda sulla base delle informazioni raccolte dall’imprenditore: a parità di informazioni contenute nel piano industriale , la visione esterna permette di dare maggiore oggettività alle ipotesi necessarie per la redazione del documento e fornisce maggiore credibilità al piano.

Ma sono necessarie informazioni molto specifiche, che deve fornire l’imprenditore e il consulente deve comprendere.

Per il mio network professionale, ad esempio, è normale preparare questo documento all’interno del programma di affiancamento e controllo della gestione finanziaria: l’INSIGHT BUSINESS PROGRAM. 

Riusciamo a farlo perché, i nostri programmi di affiancamento operativo si basano sulla capacità di controllare l’azienda dal punto di vista finanziario e di negoziare le condizioni contrattuali degli accordi commerciali o dei debiti accumulati, ma il nostro modo di lavorare si basa anche – e soprattutto – sulla conoscenza approfondita del MODELLO DI BUSINESS delle imprese che affianchiamo. 

Il che significa che partiamo sempre dal punto di vista dell’imprenditore, per poi offrire il controllo numerico dell’azienda. 

Questo è il fulcro del Metodo Di Domenico, ed è per questo che riusciamo ad aiutare i nostri assistiti a redigere il business plan e ad aggiornarlo in funzione dei cambiamenti di scenario.

Esempio di business plan

Nemmeno un anno fa, ad esempio, abbiamo iniziato il programma di affiancamento con Claudia e Giuliana, due giovani imprenditrici che ci avevano contattato per una revisione (ed una eventuale riedizione) del business plan redatto da un loro conoscente, perché così com’era non veniva preso in considerazione dagli istituti di credito chiamati a finanziare il progetto. 

Alla prima occhiata, abbiamo capito perché il loro business plan non funzionava.

Il documento parlava a grandi linee della loro idea imprenditoriale – l’apertura di un centro benessere per clienti benestanti, a partire dal cambio gestione di un centro esistente – dell’organizzazione societaria e poco altro: il tutto, in 10 righe di testo, due tabelle previsionali e nessun riferimento alle performance storiche.

L’ analisi di settore non esisteva, lo studio del target nemmeno.

Non c’era nessun accenno alla strategia: niente sulla promozione e sulla comunicazione, niente sulla strategia commerciale vera e propria (nessuna informazione sui prezzi, sulle strutture, sui prodotti e sui servizi offerti, ecc.), niente sul piano degli investimenti futuri. 

Insomma, un disastro. 

Che cosa abbiamo fatto per Claudia e Giuliana?

Prima di spiegarti cosa abbiamo fatto per rendere il business plan delle due imprenditrici degno di questo nome, facciamo un passo indietro.

A che cosa serve un business plan?

Come ho scritto nelle premesse, il business plan è un documento di programmazione strategica , che può riguardare l’azienda intera, una parte di essa oppure dei progetti specifici. 

Tutto dipende dall’uso che ne vuoi (o devi) fare dello strumento: se lo prepari per la prima volta, lo farai per l’azienda intera; se, invece, hai già un business plan ben strutturato, lo farai per uno o più progetti specifici o, ancora, per un ramo dell’azienda che stai sviluppando in quel momento. 

Una cosa deve essere chiara:  i l business plan serve più a te che a chiunque altro te lo chieda.

“Perché?”

Perché può essere usato per fare molte più cose di quelle che credi. 

Un buon business plan può essere usato per lanciare una nuova iniziativa (progetto, ramo aziendale, ecc.), verificando che le intuizioni imprenditoriali siano coerenti e i tuoi obiettivi siano raggiungibili con le risorse che hai – o per capire di quali risorse necessiti – e per valutare se le tue idee innovative possano effettivamente funzionare in termini numerici.

Business plan come strumento di project management

Il business plan ti permette di sintetizzare tutti i passi necessari a portare avanti con successo un progetto in un unico documento, per individuare gli obiettivi che puoi raggiungere e per verificare che le performance dell’azienda siano adeguate agli investimenti e agli sforzi profusi.

Ma non solo.

Business plan per l’accesso al credito

Puoi utilizzare il business plan per reperire finanziamenti a condizioni vantaggiose dalle banche e investimenti sul mercato dei capitali.

È vero che le banche usano principalmente la Centrale Rischi come strumento per verificare la tua affidabilità creditizia, quindi uno strumento che vale l’85% del rating che viene attribuito alla tua PMI e che ha inevitabilmente un peso molto rilevante, ma è anche vero che c’è un 15% del punteggio da raccogliere attraverso il business plan.

E ad eccezione degli intermediari finanziari, tutti gli altri finanziatori e gli investitori si basano sul  business plan per calcolare il rischio dell’investimento o del finanziamento e per decidere su quale progetto investire.

Business plan per nuovi investimenti

Grazie al business plan puoi decidere se acquistare un’azienda o una parte di essa, perché sei in grado di valutare la sostenibilità dell’investimento e i risultati dell’integrazione nella tua attuale organizzazione.

Si tratta di uno strumento fondamentale per un imprenditore.

Il Business Plan ti permette di aumentare il livello di chiarezza che hai sul progetto imprenditoriale che stai portando avanti e di capire effettivamente se i tuoi desideri, le tue intuizioni, si possono trasformare in obiettivi coerenti con quello che hai fatto finora. 

Per esempio, non puoi pensare di aumentare del 300% il fatturato della tua azienda se non fai investimenti che siano proporzionali a questo obiettivo: il business plan ti permette di validare le ipotesi in base alle quali preparare il budget, ad esempio stabilendo che l’anno prossimo venderai il 20% in più rispetto a quest’anno. 

Ti permetterà anche di prevederne i risultati perché, sviluppando l’intero piano aziendale, sarai in grado di capire quali risultati raggiungerai mettendo in campo determinati sforzi, facendo determinati investimenti, coinvolgendo determinate risorse.

Tutto questo è utile a te, internamente all’azienda, ma siccome spesso il business plan formalizza il progetto imprenditoriale da presentare all’esterno, è evidente come si trasformi in un  utilissimo strumento di pubblicità per promuovere i tuoi progetti e le tue iniziative agli occhi di nuovi potenziali investitori .  

Però c’è un problema.

Pochi sono i consulenti a portata di portafoglio delle PMI che sono in grado di preparare un business plan efficace.

Il business planner

I professionisti tradizionali e i consulenti ai quali normalmente puoi rivolgerti, portano avanti l’incarico alla bell’e meglio, basandosi sulle (loro) intuizioni più o meno realistiche.

Per questo ti voglio spiegare quali passi devi fare praticamente per cominciare a costruire un Business Plan che sia utile per te, all’interno dell’azienda, e per l’esterno.

Lo faccio raccontandoti passo passo quello che abbiamo fatto con il documento di Claudia e Giuliana, le imprenditrici di cui ti ho parlato prima. 

Come si prepara il business plan

Ecco una guida passo passo per realizzare il tuo piano industriale:

Passo #1: analizzare il progetto a livello strategico

Per cominciare, siamo partiti dall’analisi del loro progetto imprenditoriale, dunque abbiamo analizzato l’idea di business e il BUSINESS MODEL.

Queste informazioni ci sono servite per predisporre la parte descrittiva del documento ed evidenziare, attraverso una SWOT Analysis, i fattori critici ai quali prestare attenzione nella definizione delle proiezioni finanziarie, che avrebbero occupato una specifica sezione del business plan.

Passo #2: verificare le performance storiche

Abbiamo analizzato i risultati storici, il portafoglio di prodotti e/o i servizi e le performance ottenute nel passato, per capire come l’azienda avesse operato fino a quel momento. Poi abbiamo ragionato con le imprenditrici su come l’azienda potesse operare in futuro, se si potessero apportare cambiamenti o innovazioni. 

Bisogna analizzare l’operatività, cioè il modo effettivo in cui l’azienda funziona, i passaggi che portano l’azienda alla creazione di un valore e alla vendita di prodotti e servizi organizzando:

  • i rapporti di fornitura,
  • i canali di distribuzione,
  • tutti gli elementi che, in generale, riguardano il BUSINESS MODEL dell’azienda.

Se non hai a disposizione dati storici da cui partire, basa le tue ricerche sull’analisi dettagliata dei competitor diretti.

Passo #3: analisi del mercato e del contesto competitivo

Innanzitutto, bisogna cercare di capire qual è la dimensione del mercato a cui ti stai rivolgendo (o a cui andrai a rivolgerti, come nel caso delle due imprenditrici).

Quest’analisi è fondamentale perché, sulla base delle dimensioni del mercato di riferimento, potrai sviluppare ipotesi più realistiche sui tassi di crescita attesa e fare valutazioni in termini di investimenti per l’acquisizione di quote di mercato.

Ma anche renderti conto della necessità di creare un mercato, nel caso in cui le dimensioni di quello esistente siano irrilevanti.

Nel nostro caso, trattandosi di un mercato di dimensioni rilevanti, abbiamo analizzato i  trend di mercato  e in particolare:

  • se la richiesta dei beni o dei servizi venduti fosse in crescita o in diminuzione,
  • se il mercato di riferimento fosse in crisi oppure no,
  • chi fossero i player,
  • quali fossero i competitor più forti nella nostra area geografica,
  • quale fosse la quota di mercato dei player più forti (che si calcola in modo agile facendo il totale fatturato del settore/fatturato azienda),
  • quale fosse lo scenario nel quale si sarebbe sviluppata l’attività d’impresa.

Analizza a fondo i trend di mercato tenendo bene a mente che il trend di crescita del mercato influenza il trend di crescita della tua azienda e che quest’ultimo è influenzato anche dal posizionamento dei tuoi competitor, cioè da quanti prodotti o servizi simili – o che comunque risolvono problemi simili a quelli che risolvono i tuoi prodotti o servizi – ci sono sul mercato in quel determinato momento.

Passo #4: definisci i piani per il futuro

Sulla base delle esperienze passate e dello stato attuale dell’azienda e del contesto competitivo, bisogna definire la strategia e le azioni da portare avanti, prestando particolare attenzione:

  • ai nuovi prodotti che realizzerai,
  • ai nuovi mercati che aggredirai,
  • ai cambiamenti organizzativi che apporterai nella struttura aziendale per realizzare i piani di sviluppo,
  • ai cambiamenti che apporterai alle modalità operative.

Chiediti sempre: 

“ Quello che sto facendo oggi va bene per sviluppare la mia azienda fino a un certo livello – il livello a cui voglio che arrivi –o devo fare dell’altro che fino ad oggi non ho mai preso in considerazione?”

Questo è ciò che abbiamo fatto con le imprenditrici prima di passare alla fase dello sviluppo delle proiezioni economico patrimoniali .

Passo #5: i risultati finanziari ragionevolmente attesi

Bisogna ragionare sulle ipotesi del piano economico finanziario e sulle aspettative in termini economici, di flussi di cassa e patrimoniali. 

  • quali sono gli investimenti che dovrò fare per raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato?
  • quali risultati economico-finanziari mi aspetto?
  • qual è il fabbisogno generale della mia iniziativa imprenditoriale?

Ogni iniziativa imprenditoriale consuma risorse prima di generarle. 

È ovvio che ci sono iniziative imprenditoriali ben strutturate, con un piano finanziario solido e un ciclo di cassa che funziona correttamente e con cui l’azienda si autofinanzia.

Ma sono più numerose le iniziative imprenditoriali che non riescono ad autofinanziarsi perché gli imprenditori non fanno determinate cose, oppure perché sono state progettate in una maniera da non permette l’autofinanziamento.

A questo proposito ho scritto un libro,  Aziende che si Finanziano da Sole , in cui spiego, passo dopo passo, come progettare un’azienda in grado di autofinanziarsi.

Una volta completata la parte “strategica” si può passare alla redazione della parte numerica del business plan.

Passo #6: l’analisi dei ricavi. 

Ricerca quali sono le variabili rilevanti che portano alla formazione di ricavi, cioè quali sono:

  • le famiglie di prodotto,
  • i mercati geografici di sbocco,
  • i canali di vendita,
  • i singoli clienti o i gruppi di clienti che ti aiutano a sviluppare di più il fatturato.

Spiega quali azioni hai previsto per ottenere i risultati che vuoi ottenere e che prevedi di ottenere perché, come ti dicevo prima, non puoi pensare che il fatturato esploda da solo. 

È molto più realistico pensare che tu debba fare delle cose per far crescere il fatturato in maniera più che proporzionale agli sforzi fatti. 

Valuta la coerenza tra le ipotesi e i risultati che hai raggiunto nel passato, perché se oggi fatturi 1 milione di euro pensare che nel giro di un anno arriverai a fatturare 100 milioni di euro, è irrealistico e irrealizzabile. 

Analizza con attenzione se la crescita che intendi raggiungere è coerente con quello che hai già fatto nel passato recente. 

Per farlo, misura il CAGR, ovvero il tasso annuo di crescita composto, il tasso di crescita che avresti ottenuto se la crescita fosse stata lineare da quando hai aperto fino a oggi.

Sottolinea gli eventuali elementi di discontinuità con il passato, quelli che modificano in maniera significativa le performance attese. 

Non è infatti pensabile che, a parità di condizioni, la performance della tua azienda esplodano. 

Bisogna che intervenga qualcosa di diverso rispetto al passato perché questo avvenga, e per questo hai bisogno di verificare la coerenza dei risultati del piano imprenditoriale con i trend esterni e le dinamiche competitive in atto nel mercato in cui ti muovi in quel preciso momento. 

Passo #7: l’analisi dei costi

Analizza l’andamento storico dei costi per capire come si potranno evolvere in funzione del fatturato e, se non hai riferimenti, prendi in considerazione i bilanci dei tuoi futuri concorrenti, adattandoli in funzione della tua struttura organizzativa, degli investimenti e delle spese programmate.

In questa fase di analisi devi prendere in considerazione la struttura aziendale in termini di risorse umane e asset, perché l’organigramma e gli investimenti influenzano molto la composizione della struttura dei costi. 

Inoltre, conduci un’analisi sulla natura dei costi di produzione, gestione e vendita cioè quanto ti costano le attività interne all’azienda e quanto quelle esternalizzate. 

Passo #8: l’analisi degli investimenti

Scopri quali sono gli investimenti necessari per ottenere determinati risultati. 

Per farlo, suddividili in: 

  • Investimenti ricorrenti, cioè quelli necessari alla manutenzione, al mantenimento dello status quo
  • Investimenti necessari per l’espansione dell’azienda, quelli che dovrai fare se vuoi scalare il fatturato della tua azienda

Un elemento rilevante da prendere in considerazione per fare questo tipo di analisi è il CAPITALE CIRCOLANTE, in particolare la sua dinamica. 

Cosa vuol dire?

Significa che devi analizzare i tuoi debiti commerciali, i tuoi clienti e il magazzino necessario a servirli. 

Devi farti un’idea molto chiara e dettagliata dell’andamento del passato, quali sono i giorni di incasso e quali quelli di pagamento, capire se il tuo ciclo di cassa è impostato nella maniera corretta e se la cassa generata è sufficiente, ad esempio, a ripagare il costo degli investimenti. 

Una volta fatto avrai tutti gli elementi per fare proiezioni economiche, patrimoniali e finanziarie attendibili e coerenti con la strategia e le tattiche del tuo piano operativo.

Le caratteristiche che non devono mancare al tuo business plan

È fondamentale fare in modo che ci sia coerenza tra le IPOTESI ECONOMICHE (in termini di ricavi, costi, ecc.), le IPOTESI PATRIMONIALI (in termini di capitale circolante e investimenti) e le IPOTESI FINANZIARIE (in termini di copertura del fabbisogno). 

A proposito di queste ultime, devi analizzare la DINAMICA DEI FLUSSI DI CASSA, che è una conseguenza delle variabili di cui abbiamo parlato finora. 

In conclusione,  è fondamentale che il BUSINESS PLAN sia:

  • Sostenibile

Un business plan fatto in questo modo ti garantirà l’accesso al credito più di quanto tu non abbia mai avuto prima.

E non parlo necessariamente di credito bancario, ma accesso ogni fonte di finanziamento possibile, permettendoti di intervenire (a monte) sul modello di business della tua azienda per aumentare al massimo lo sfruttamento dell’autofinanziamento.

Inoltre, ti garantirà credibilità e autorità nei confronti degli investitori e, cosa non meno importante, ti garantirà il controllo su quello che stai facendo.

Anche se hai un’azienda storica, non puoi permetterti di non avere un business plan e aggiornarlo costantemente. 

Comincia ora a scrivere il tuo business plan e, se vuoi ancora più dettagli su come prepararlo, contattaci compilando il form in fondo alla pagina per valutare se e come possiamo aiutarti.

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